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Autore: Redazione StudioNews

Fond. Lottomatica presenta agenda FAST contro inverno demografico

Fond. Lottomatica presenta agenda FAST contro inverno demograficoRoma, 11 lug. (askanews) – Combattere l’”inverno demografico” attraverso soluzioni concrete, immediate e a misura di famiglia. Questo il tema al centro del dibattito al Centro Studi Americani in occasione della presentazione dell’Agenda FAST per la natalità in Italia, il primo rapporto promosso da Fondazione Lottomatica sull’emergenza demografica e le strategie per contrastarla, realizzato dal gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare.


FAST è l’acronimo di quattro parole chiave: “Famiglia, Asili, Servizi, Tempi”. Si tratta delle quattro direttrici che guidano un piano d’azione concreto per invertire la rotta della denatalità in Italia, concentrandosi nel modo più efficace e rapido possibile su aspetti chiave come gli asili nido, l’attenzione alla famiglia, il miglioramento dei servizi e una diversa gestione del tempo che includa la conciliazione vita-lavoro. L’agenda FAST sottolinea quindi l’urgenza con cui è necessario intervenire per scongiurare gli impatti negativi di questo fenomeno sulla produttività, sull’economia e sulla sostenibilità del paese. Tra le proposte, si suggerisce una riflessione sui prossimi passi da fare nell’immediato futuro per quanto riguarda la governance, come la necessità di istituire una Commissione d’inchiesta sulle tendenze demografiche che possa rappresentare il primo passo verso la creazione di un Osservatorio permanente sul fenomeno. “La nostra struttura demografica sta cambiando rapidamente e renderà il nostro modello sociale ed economico insostenibile nel medio e lungo periodo”, avverte Maurizio Ferrera, scientific supervisor di Secondo Welfare e docente del Dipartimento di scienze sociali e politiche dell’università degli Studi di Milano. Su queste politiche “spendiamo circa 20 miliardi l’anno meno di altri Paesi – ricorda – la nostra classe politica è molto focalizzata sulla categoria dei pensionati, non ha coraggio o lungimiranza per ricalibrare la spesa per famiglie e minori”.


Al tavolo di confronto hanno inoltre partecipato i deputati della Lega Laura Cavandoli e Alberto Gusmeroli, che ha commentato: “Il rapporto rappresenta un contributo prezioso e suggerisce una riflessione sulla necessità di informare e sensibilizzare la popolazione rispetto al tema della natalità e delle conseguenze che questa crisi demografica porta soprattutto per i soggetti più fragili”. A Lorenzo Malagola (deputato FdI) sono state affidate le conclusioni del dibattito: “Gli spunti emersi durante questo incontro spingono a una riflessione che, prima ancora della politica, richiama la dimensione della collettività. Le giovani generazioni hanno bisogno di recuperare quell’ottimismo che ha lasciato spazio al timore di mettere al mondo una nuova vita. C’è bisogno di recuperare il desiderio, l’entusiasmo, per combattere il senso di incertezza che paralizza i nostri figli. A questo, si lega naturalmente e necessariamente il concetto di libertà, intesa come libertà di poter scegliere come e quando costruire una famiglia.”

Copa Cogeca: 2024 anno molto negativo per raccolta cereali (-4,7%)

Copa Cogeca: 2024 anno molto negativo per raccolta cereali (-4,7%)Roma, 11 lug. (askanews) – Prospettive sfavorevoli per i cereali, stabili per i semi oleosi e positive per le colture proteiche, ma la situazione potrebbe anche peggiorare. Gli esperti dei gruppi di lavoro Cereali, semi oleosi e colture proteiche del Copa e della Cogeca infatti prevedono che la produzione di cereali nell’UE-27 raggiungerà i 257,3 milioni di tonnellate, registrando un calo del 4,7% rispetto al raccolto del 2023. Nel frattempo la produzione di semi oleosi dovrebbe diminuire dell’1% con 31,9 milioni di tonnellate, e le colture proteiche subiranno un incremento del 13% con 3,9 milioni di tonnellate.


Le rese dei cereali sono attualmente previste in lieve calo per il 2024 (-1,2%) e considerando una diminuzione della superficie seminata (-3,5%), i risultati per il raccolto dovrebbero essere inferiori al 2023. Si rileva, però una diminuzione della produzione di frumento (-6,3%) e orzo (-9%), mentre resta stabile il mais (-0,5%) e in aumento l’avena (+21,2%). Per quanto riguarda la distribuzione geografica della produzione, la maggior parte degli Stati membri settentrionali (Belgio, Francia, Danimarca, Germania) e centro-orientali hanno registrato un calo della produzione (-3 milioni di tonnellate per la Polonia, -9 milioni di tonnellate per la Francia). Calo non compensato dal pur notevole aumento della produzione in Spagna rispetto al 2023 (+3 milioni di tonnellate).


Nel complesso, questi quantitativi collocano il 2024 al di sotto del 2023, che era già stato un anno deludente, ma anche molto al di sotto della media di produzione di grano degli ultimi 5 anni (-8,4%). “Questa previsione, già preoccupante – affermano gli esperti – potrebbe peggiorare nelle prossime settimane e mesi, a causa dei complicati eventi meteorologici e dell’impossibilità di lavorare nei campi, la semina è stata quindi ritardata in molte zone rendendo le rese molto sensibili alle condizioni meteorologiche nelle prossime settimane”.

Ue, appello del gruppo Renew Europe: fermare la presidenza “canaglia” di Orban

Ue, appello del gruppo Renew Europe: fermare la presidenza “canaglia” di OrbanRoma, 11 lug. (askanews) – Valerie Hayer, presidente del gruppo liberale dell’Europarlamento Renew Europe ha lanciato oggi un appello al Consiglio europeo a esplorare tutti i mezzi per fermare l’attuale presidenza ungherese del Consiglio europeo.


Alleata del presidente francese Emmanuel Macron, Hayer ha affermato che “il primo ministro ungherese sta minando le posizioni adottate dall’Unione europea e agendo contrariamente ai nostri interessi e questo deve finire”. “È ora di fermare la presidenza canaglia del Consiglio di Viktor Orban”, ha affermato”. “La sua finta missione di pace è una minaccia alla sicurezza, la sua comunicazione isolata è solo una cortina di fumo per i suoi interessi. I recenti attacchi della Russia, compreso quello contro un ospedale pediatrico a Kiev, 48 ore dopo una presunta missione di pace, sono semplicemente disgustosi”, ha aggiunto. L’Ungheria ha assunto la presidenza di turno l’1 luglio per un periodo di sei mesi, ma il primo ministro, Viktor Orban, ha già alimentato polemiche con una visita al presidente russo Vladimir Putin a Mosca.

Urso: molte imprese della moda in difficoltà, tavolo il 6 agosto

Urso: molte imprese della moda in difficoltà, tavolo il 6 agostoRoma, 11 lug. (askanews) – Nel settore della moda “c’è una difficoltà di mercato per molte imprese” che hanno chiesto specifiche misure di sostegno. Il tema sarà discusso al tavolo che il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per il 6 agosto. Lo ha annunciato lo stesso Urso, intervenendo in collegamento al Fashion & Luxury Talk di Rcs Academy.


Le imprese del settore, ha detto “ci hanno chiesto alcune misure: la moratoria di un anno dei mutui, la sospensione di alcuni pagamenti, l’allungamento del rimborso dei finanziamenti garantiti da Sace e da Simest e altri interventi sul credito di imposta per l’innovazione”. “Ci stiamo confrontando col Mef – ha spiegato Urso – perché molte di queste misure hanno un impatto finanziario. Ci vedremo nei prossimi giorni con il ministro Giancarlo Giorgetti proprio per capire quali misure sia possibile organizzare in un pacchetto che aiuti l’impresa a superare questa fase temporanea, nella certezza che la moda italiana ha un grande futuro, così come oggi ha un grande presente, e i numeri lo dimostrano”. “Le misure che saremo in condizione di realizzare e le altre che abbiamo messo in programma per la seconda parte della legislatura – ha concluso il ministro – saranno discusse in maniera compiuta nella riunione del tavolo della moda che ho appena convocato per il 6 agosto. Noi lavoreremo anche in quei giorni, come è doveroso che sia”.

Meloni al vertice Nato ha confermato la posizione dell’Italia: sostegno a Kiev e più spese in difesa

Meloni al vertice Nato ha confermato la posizione dell’Italia: sostegno a Kiev e più spese in difesaWashington, 11 lug. (askanews) – Giorgia Meloni conferma che l’Italia incrementa, già nel 2024, le spese in difesa; ribadisce il sostegno a Kiev, che deve essere “mirato ed efficace”; rilancia la richiesta di un maggiore impegno della Nato sul fronte Sud. La presidente del Consiglio prende la parola al Vertice di Washington per spiegare la posizione italiana sui principali temi sul tavolo.


La premier elogia la Nato come l’Alleanza “più affidabile e coesa della storia” e oggi “ancora più che rispetto al passato, la nostra unità e la nostra determinazione sono i beni più preziosi che abbiamo, e su questo possiamo permetterci solo passi in avanti”. Per questo secondo la presidente del Consiglio occorre “concentrare” gli “sforzi” su alcune direttrici. In primo luogo sostenere la “legittima autodifesa dell’Ucraina” e il “rispetto del sistema internazionale” senza il quale si crea il “caos”. In quest’ottica, assicura che il supporto italiano a Kiev “continuerà”, precisando che deve essere “mirato ed efficace” ed evitando “duplicazioni” tra Ue e Nato, perché altrimenti i costi potrebbero diventare difficilmente sostenibili per i bilanci degli Stati. Parole che forse sono anche un’indiretta risposta alla strategia di Matteo Salvini, che da tempo critica l’appoggio a Zelenksy. L’ultima volta ancora ieri, quando il vice premier ha espresso la convinzione che “più armi si inviano e più la guerra va avanti”.


In tema di costi e investimenti, negli ultimi anni – ha rilevato Meloni – sono stati fatti “progressi significativi” per rendere più equilibrata la condivisione degli oneri nell’Alleanza e l’Italia è “in grado di annunciare che la traiettoria della spesa per la difesa nel 2024 è in aumento”. La quota del 2% rispetto al Pil “è tra i nostri obiettivi, ma non è l’unico” perchè “dobbiamo anche lavorare a un’industria della difesa innovativa e competitiva”. In questo ambito, domani il ministro della Difesa Guido Crosetto firmerà insieme agli omologhi di Francia, Germania e Polonia una lettera di intenti sul programma Elsa (European Long-Range Strike Approach) per lo sviluppo congiunto e l’approvvigionamento di sistemi d’arma avanzati con gittata superiore ai mille chilometri. Sempre a proposito delle risorse, però, l’Italia chiede anche che sia considerato il contributo di uomini alle missioni internazionali perché – ricorda la premier – da questo punto di vista “siamo uno tra i primissimi contributori dell’Alleanza”. Meloni ricorda poi una delle priorità per il governo italiano, ovvero l’attenzione al fianco meridionale. Se infatti “noi siamo in prima linea” a difesa degli alleati orientali, “non possiamo essere lasciati soli nella difesa del fronte Sud” che è “ugualmente fondamentale”. Dunque la nomina di un Rappresentante speciale per il Sud (che la premier ha richiesto per l’Italia, anche parlandone con il prossimo segretario generale Mark Rutte) è “una buona notizia e un buon punto di punto di partenza” ma Roma “continuerà a lavorare affinché, nell’interesse di tutti, le nostre priorità siano adeguate a un mondo che sta cambiando”. A questo riguardo, a margine dei lavori Meloni incontra il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan con cui affronta il tema del “rafforzamento del coordinamento bilaterale all’interno dell’Alleanza atlantica in particolare rispetto al fianco Sud” e sui migranti.


Nella serata americana la presidente del Consiglio – con top e gonna longuette color champagne e sandali con tacco alto dorate – è alla Casa Bianca per il ricevimento offerto ai leader dal presidente americano Joe Biden. (di Alberto Ferrarese)

Rapporto Fao: entro fine secolo biomassa ittica in drastico calo

Rapporto Fao: entro fine secolo biomassa ittica in drastico caloRoma, 11 lug. (askanews) – In uno scenario ad alte emissioni, la biomassa ittica è destinata a subire forti diminuzioni entro la fine del secolo. E’ quanto si evince dal rapporto “Rischi del cambiamento climatico per gli ecosistemi marini e la pesca: proiezioni al 2100 dal Progetto di interconfronto del modello di pesca e di ecosistema marino”, pubblicato ieri dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Nuove proiezioni contenute nel rapporto evidenziano i potenziali rischi climatici per la biomassa ittica sfruttabile per quasi tutte le regioni degli oceani del mondo, compresi i principali paesi produttori e quelli con un’elevata dipendenza dagli alimenti acquatici.


Le proiezioni globali della biomassa ittica sfruttabile mostrano un calo di oltre il 10%, in particolare nello scenario ad alte emissioni, entro la metà del secolo per molte regioni del mondo, afferma il rapporto. Entro la fine del secolo, nello scenario ad alte emissioni, che prevede un riscaldamento globale di 3-4°C, il calo peggiorerà fino al 30% o più in 48 paesi e territori. Al contrario, nello scenario a basse emissioni, che prevede un riscaldamento globale di 1,5-2°C, i cambiamenti si stabilizzano tra nessun cambiamento e una diminuzione del 10% o meno in 178 paesi e territori entro la fine del secolo.


Diminuzioni notevoli nei principali paesi produttori di pesce, che peggiorano verso la fine del secolo nello scenario ad alte emissioni, ad esempio del 37,3% per il Perù e del 30,9% per le zone economiche esclusive della Cina, ma si stabilizzano nello scenario a basse emissioni. Manuel Barange, vicedirettore generale della Fao e direttore della Divisione Pesca e Acquacoltura, ha spiegato che “emissioni più basse riducono significativamente le perdite di biomassa di fine secolo per quasi tutti i paesi e territori rispetto allo scenario ad alte emissioni. Ciò evidenzia i benefici delle misure di mitigazione del cambiamento climatico per la pesca e gli alimenti acquatici”, ha aggiunto. Un confronto delle perdite previste in entrambi gli scenari entro la fine del secolo rivela infatti che la riduzione delle emissioni ha apportato notevoli benefici per quasi tutti i paesi e territori.


Il rapporto è stato prodotto dall’Ecosystem Model Intercomparison Project (FishMIP), una rete internazionale di ricercatori che lavorano con la FAO per comprendere gli impatti a lungo termine dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini e sulla pesca attraverso una serie di modelli numerici all’avanguardia.

Rai Cinema a Locarno, fuori concorso il film di Marco Tullio Giordana

Rai Cinema a Locarno, fuori concorso il film di Marco Tullio GiordanaRoma, 11 lug. (askanews) – Rai Cinema partecipa al 77esimo Festival di Locarno con cinque titoli, tra film e film documentari, che ha contribuito a produrre: “La vita accanto” di Marco Tullio Giordana, “Luce” di Silvia Luzi e Luca Bellino, “Sulla terra leggeri” di Sara Fgaier, “Le déluge” di Gianluca Jodice e “Real” di Adele Tulli.


Marco Tullio Giordana presenta il suo nuovo film, “La vita accanto”, selezionato nel Fuori Concorso, e ispirato al romanzo di Mariapia Veladiano. Racconta di una ricca famiglia degli anni ’80 in cui segreti inconfessabili e sensi di colpa si intrecciano a grande talento e voglia di riscatto. A dare volto a questa storia un cast di livello con Sonia Bergamasco, Paolo Pierobon, Valentina Bellè, Beatrice Barison, Sara Ciocca, Michela Cescon. Il film è una produzione Kavac Film, IBC Movie e One Art con Rai Cinema e uscirà in sala in Italia dal 22 agosto con 01 Distribution. Nel Concorso Internazionale, “Luce” di Silvia Luzi e Luca Bellino che, in questa opera seconda, riprendono temi a loro cari come la famiglia e il lavoro, e riflettono su quei fragili confini tra il vero e il falso. Interpretato da Marianna Fontana, il film è una produzione Bokeh Film, Stemal Entertainment con Rai Cinema. Una giovane donna e una voce al telefono, in un sud Italia freddo e montagnoso. Una linea sottile separa i bisogni dai desideri e l’immaginazione dalla realtà.


Sempre nel Concorso Internazionale l’opera prima di Sara Fgaier, “Sulla terra leggeri”, una produzione Limen, Avventurosa, Dugong films con Rai Cinema. Gian lotta contro l’oscurità di una recente e improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a vent’anni, che ruota tutto intorno alla ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. Cosa succede se dimentichiamo l’amore della nostra vita? Il film – che vede tra gli interpreti Andrea Renzi, Sara Serraiocco, Emilio Scarpa, Lise Lomi – sarà distribuito in Italia da Luce Cinecittà e da Rai Cinema International Distribution all’estero. Selezionato nella sezione Piazza Grande, “Le déluge” di Gianluca Jodice è il film di apertura del Festival e racconta gli ultimi giorni dei reali di Francia, Luigi XVI e sua moglie Maria Antonietta (interpretati da Guillaume Canet e Melanie Laurent), imprigionati insieme ai loro figli e in attesa del processo. Un film sulla fine di quell’assolutismo e di quella monarchia che sembrava non potesse arrivare mai, che mette a nudo due tra le icone più universali della Storia, per la prima volta davanti al popolo, a sé stessi, e all’umanità. Il film è una produzione Italia-Francia, Ascent Film con Rai Cinema e Adler in coproduzione con Quad e uscirà in sala in Italia distribuito da Bim.


Infine, nel Concorso della sezione Cineasti del Presente, c’è “Real”, il nuovo film documentario di Adele Tulli, una produzione Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, quest’ultimo anche distributore del film in Italia. Dopo Normal, Adele Tulli scrive e dirige un nuovo viaggio visionario, poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale.

Malattie rare e integratori alimentari, prima indagine Osservatorio NU.RA

Malattie rare e integratori alimentari, prima indagine Osservatorio NU.RARoma, 11 lug. (askanews) – L’Osservatorio permanente su Nutraceutici & Malattie Rare (NU.RA.) avvia l’indagine sull’utilizzo di integratori alimentari ed eventuale costo sostenuto da parte di persone con malattia rara. La compilazione può essere effettuata dalla persona con malattia rara o da un suo familiare/caregiver.


L’idea di creare un Osservatorio nasce da una precedente indagine condotta internamente alla Federazione Italiana Malattie Rare che ha coinvolto oltre 900 persone sull’uso di integratori alimentari nelle famiglie con un componente malato raro. Da questa verifica è emerso come ci sia ancora poca chiarezza sulla definizione e la natura dei nutraceutici; manca inoltre una puntuale definizione legislativa, legata anche al fatto che rientrano nella più ampia categoria degli “integratori alimentari” pur avendo specifiche caratteristiche. Infatti i nutraceutici oltre ad integrare una carenza nutrizionale sono utilizzati nel complesso meccanismo di prevenzione di sintomi delle varie patologie. Obiettivo dell’Osservatorio è promuovere la conoscenza del vissuto e percepito di pazienti e familiari con Malattie rare, in real world evidence, relativamente alla loro esperienza affinché venga valutato e garantito il profilo di sicurezza. Nel PNMR – Piano Nazionale Malattie Rare, inoltre, è prevista una ricognizione delle spese che rimangono a carico dei pazienti per trattamenti che rientrano nell’ambito del loro percorso di cura. Un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti regionali e di AIFA dovrà presentare una relazione a questo proposito al Comitato Nazionale Malattie Rare. La Federazione ha quindi pensato di approfondire in maniera tecnica questo argomento. L’Osservatorio, anche grazie a questa nuova indagine, produrrà dati e rapporti a supporto di questo obiettivo.


Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio NURA, riunitosi per la prima volta a marzo di quest’anno, è composto dal Prof. Giuseppe Turchetti (economista sanitario, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), Dott. Franco Frati (esperto di innovazione nutraceutica), Prof.ssa Carolina Muscoli (farmacologa, Università degli Studi Magna Graecia), Prof.ssa Anna Tagliabue (Università di Pavia, Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana), Prof. Loreto Gesualdo, (Università degli Studi di Bari), Annalisa Scopinaro (Presidente UNIAMO FIMR) e dal Dott. Giulio Bigagli (consulente di strategia, Apertamente). L’Osservatorio NURA è promosso da UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare in collaborazione con Apertamente, società multiservizi di consulenza strategica e ricerche di mercato.


Un “integratore alimentare” è un prodotto sotto forma di compresse, capsule, polveri, liquidi o altre forme che contiene in forma concentrata uno o più nutrienti come vitamine, minerali, erbe, aminoacidi o altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, e che è destinato ad integrare la dieta normale. Gli integratori alimentari non hanno finalità di cura ma sono utilizzati per fornire nutrienti aggiuntivi che potrebbero essere carenti nella dieta di una persona in particolare in corso di diete terapeutiche speciali o ipocaloriche mirate alla perdita di peso o per scopi specifici come migliorare le funzioni dell’organismo o per ridurre il rischio di malattie.

Da Emilia Romagna bando da 600mila euro per promozione pera Igp

Da Emilia Romagna bando da 600mila euro per promozione pera IgpRoma, 11 lug. (askanews) – Un aiuto agli agricoltori che hanno adottato lo standard e la certificazione Igp e intendono promuovere in Italia e all’estero la produzione della pera Igp di qualità. È l’obiettivo con cui la Giunta regionale ha approvato, con un finanziamento di 600 mila euro, un nuovo bando per la promozione sui mercati della pera dell’Emilia-Romagna Igp. Tra le attività che rientrano nello stanziamento anche quelle di comunicazione sui media e sui social, oltre alla partecipazione a fiere ed eventi dedicati.


I progetti dovranno avere un valore complessivo non inferiore ai 250 mila euro e il contributo sarà pari al 70% delle spese ammissibili. “Grazie agli interventi sostenuti da questo bando – spiega in una nota l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi – vogliamo promuovere su un mercato sempre più ampio di distributori e consumatori, un prodotto di punta della nostra frutticultura come la pera Igp. Siamo una regione leader nella produzione di pere, e questo nonostante il comparto sia stato penalizzato da eventi climatici avversi e da attacchi di patogeni, che hanno provocato ingenti danni economici e produttivi”.


Possono accedere ai contributi i consorzi di tutela delle Dop e Igp, i consorzi di promozione economica e i consorzi o associazioni che rappresentino almeno il 25% degli operatori iscritti all’albo regionale dei produttori biologici. Il bando non prevede la creazione di una graduatoria e tutti i progetti ammessi saranno finanziati, in misura proporzionale alle risorse disponibili.

Sequestrato il genoma del castagno europeo dalla Fondazione Mach

Sequestrato il genoma del castagno europeo dalla Fondazione MachRoma, 11 lug. (askanews) – Dopo vite, melo, fragola, lampone, pero, noce, Drosophila suzukii, Plasmopara viticola, abete bianco e limone, la Fondazione Mach ha decifrato un altro codice genetico, quello del castagno europeo. Si tratta del primo genoma di Castanea sativa sequenziato ed assemblato a livello cromosomico, mentre sono già disponibili genomi per altre specie quali C. crenata e C. mollissima, che concorrono con sativa sul mercato.


Lo studio, appena pubblicato sulla rivista “BMC Genomic Data”, è il risultato di un progetto coordinato da FEM sul genoma del castagno europeo che vede la cooperazione di CNR Porano, CNR di Firenze, Università Politecnica delle Marche, Università di Torino, Università di Bologna, National Biodiversity Future Centre di Palermo. Enti e università accomunati dalla necessità, assieme al mondo della produzione castanicola, di avere un genoma di castagno europeo (C. sativa), che fino ad oggi non era disponibile. Questo genoma potrà essere un’importante risorsa per studiare in maniera più approfondita la storia evolutiva e i processi di domesticazione di questa specie, per chiarire le basi genetiche della resistenza/suscettibilità a patogeni e stress ambientali, e per svolgere attività di selezione e miglioramento delle varietà di castagno, sia presso la Fondazione Mach, in collaborazione con le realtà castanicole trentine, che presso altre realtà di ricerca e realtà nazionali ed internazionali.


Il genere Castanea appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Il castagno presenta un importante valore economico, sia per la produzione di frutti sia per il suo legno. Tali caratteristiche, il crescente interesse del mondo scientifico e produttivo e le scarse conoscenze su tale specie attualmente a disposizione a disposizione, hanno favorito la creazione di un consorzio di ricerca per il sequenziamento di un genoma di castagno europeo (C. sativa) – ‘Chiusa Pesio’, attualmente non ancora disponibile.