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Autore: Redazione StudioNews

Le questioni chiave per i Paesi Nato al summit di Washington

Le questioni chiave per i Paesi Nato al summit di WashingtonWashington DC, 9 lug. (askanews) – Il momento clou di oggi per il 75esimo anniversario della Nato sarà presso l’Andrew W. Mellon Auditorium. Questa sede ha un significato storico in quanto luogo dove il presidente Harry S. Truman ospitò la firma del Trattato del Nord Atlantico del 1949, che sancì l’alleanza. Anche il presidente Bill Clinton scelse questa sede per la commemorazione del 50esimo anniversario. Ma le discussioni procedono a tutto campo per i 32 Paesi membri. Ed ecco quali sono le questioni chiave di questo vertice Nato a Washington DC.


UCRAINA: LA PRIORITÀ ASSOLUTA DEL VERTICE Secondo un funzionario europeo, ‘la priorità numero 1, 2 e 3 per il summit’ sarà l’Ucraina. Lo stesso funzionario ha spiegato che i paesi europei vedono il summit arrivare in un momento critico in termini di sicurezza per due motivi. In primo luogo, la situazione sul campo di battaglia è stabile ma fragile, con la Russia che raddoppia gli attacchi alle infrastrutture ucraine e potenzia la propria industria della difesa grazie al sostegno di Iran, Cina e Corea del Nord. In secondo luogo, la Russia sembra pensare di poter aspettare e che il sostegno all’Ucraina crollerà. Il funzionario ha sottolineato che questo è il motivo per cui molti paesi europei vogliono che il summit riguardi la dimostrazione di ‘unità’ e ‘determinazione’ con un impegno a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina. UN ‘PONTE’ VERSO L’ADESIONE DI KIEV La formula ha scatenato i giornalisti, impegnati a chiedere – con vena decisamente provocatoria – di cosa si tratti. Per rendere tangibile l’obiettivo di un supporto a lungo termine, la Nato prevede di presentare all’Ucraina un ‘ponte’ per l’adesione. Ciò consisterà in impegni finanziari, numerosi accordi bilaterali di sicurezza, un nuovo posto di alto livello civile della Nato a Kiev e addestramento per i soldati ucraini. Ci saranno diversi annunci visti come un modo per ‘rendere a prova di Trump’ i futuri aiuti all’Ucraina – ovviamente se verrà eletto a novembre – ‘istituzionalizzando’ gli aiuti a Kiev nella Nato. L’alleanza coordinerà gli aiuti all’Ucraina attraverso un comando guidato da un generale a tre stelle, con circa 700 persone che lavorano presso un quartier generale della NATO in Germania. Per facilitare il trasferimento del supporto militare all’Ucraina, saranno istituiti nodi logistici in Romania, Slovacchia e Polonia, secondo fonti della NATO, sebbene Kiev sarà responsabile dell’introduzione dell’equipaggiamento nel suo territorio. Per quanto riguarda il sostegno economico, il Segretario generale uscente della NATO Jens Stoltenberg ha affermato venerdì che contributi di circa 43 miliardi di dollari all’anno dovrebbero essere la base di partenza per il futuro. Inoltre, si prevede che verrà anche annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari che includerà sistemi di difesa aerea aggiuntivi per l’Ucraina.


DISCUSSIONI SULLA DICHIARAZIONE FINALE Secondo fonti della NATO, si sta discutendo sull’inclusione del concetto di ‘irreversibilità’ nella dichiarazione finale del summit. Il governo ucraino ha pubblicamente chiesto che la dichiarazione confermi irreversibilità’ del loro percorso verso l’adesione alla NATO. I più convinti sostenitori di un linguaggio e di azioni robuste a sostegno dell’Ucraina sono i paesi del fianco orientale, in particolare gli stati baltici di Lettonia, Lituania ed Estonia, che, in termini di percentuale del loro Pil, sono tra i più forti fornitori di aiuti militari all’Ucraina. A questo proposito, tutti gli occhi sono puntati sul primo ministro estone Kaja Kallas, il futuro nuovo capo diplomatico dell’UE. Lunedì, ha affermato che i leader al summit NATO dovrebbero approvare un ‘forte pacchetto’ di sostegno all’Ucraina e ‘confermare con parole e fatti che il percorso dell’Ucraina verso la NATO è irreversibile, secondo un comunicato stampa del suo ufficio. I VIAGGI DI ORBAN A MOSCA E PECHINO Un altro argomento importante sarà probabilmente il Primo Ministro ungherese Viktor Orban, che, da quando l’Ungheria ha iniziato la sua presidenza di sei mesi dell’UE a luglio, ha visitato Kiev, Mosca e Pechino in quella che chiama una ‘missione di pace’ per la guerra in Ucraina. Questa iniziativa ha attirato la condanna di Kiev e dei funzionari dell’UE, che hanno insistito sul fatto che Orban non stava agendo per conto dell’intero blocco europeo. Venerdì, Stoltenberg ha detto durante una conferenza stampa che si aspetta che ci saranno ‘opportunità’ durante il summit di ‘discutere e affrontare’ le discussioni che Orbßn ha avuto di recente con altri leader stranieri. Stoltenberg ha ribadito che ‘Viktor Orbßn non rappresenta la NATO in questi incontri. Rappresenta il suo stesso paese’. Insomma, se stesso.


PRIORITÀ PER IL ‘FIANCO MERIDIONALE’ Per i paesi del ‘fianco meridionale’ della NATO, una delle priorità è che il vertice approvi una nuova strategia per rafforzare le relazioni con i paesi del sud, dal Medio Oriente al Golfo di Guinea. Paesi affacciati sul Mediterrneo, come la Spagna ma anche l’Italia hanno particolarmente messo in guardia sulla necessità di attuare pienamente la visione a 360 gradi della NATO sulle potenziali minacce, come ondate migratorie, terrorismo o instabilità politica, nonostante la preminenza e le risorse che il comportamento della Russia a est richiede. Questa nuova strategia, che dovrebbe essere approvata durante il vertice, è stata sviluppata attraverso un rapporto di un gruppo di undici esperti nominati da Stoltenberg. Nel loro rapporto finale, hanno proposto la nomina di un inviato speciale della NATO per il fianco meridionale. Hanno anche suggerito di offrire ai partner della NATO in Nord Africa o in Medio Oriente la possibilità di accedere alle missioni dell’alleanza dedicate alla formazione e al rafforzamento delle capacità. La NATO ha già promosso pacchetti di sviluppo delle capacità di difesa per Giordania, Tunisia e Mauritania. PREPARARSI A TRUMP: UN’ALLEANZA ‘PIÙ EUROPEA’ Secondo un’altra fonte diplomatica, il sentimento tra molti paesi europei è che l’alleanza debba diventare ‘più europea’ e ridurre la sua dipendenza dagli Stati Uniti. Ciò sarebbe ottenuto attraverso varie azioni come l’aumento della spesa per la difesa o il rafforzamento del sostegno a Kiev, con l’obiettivo di proteggersi dalle fluttuazioni politiche e potenzialmente da una nuova presidenza Trump. Secondo questa fonte, molti membri della Nato sono preoccupati per la prospettiva di un ritorno al potere di Trump a causa dell’imprevedibilità che ciò implica. Tuttavia, la fonte ha sottolineato di aver già vissuto quattro anni di Trump e di essersi preparati per questo possibile scenario. Questo sentimento è stato riassunto dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che il 4 luglio, durante un discorso al parlamento tedesco in occasione del 75esimo anniversario della Nato, ha affermato che indipendentemente dall’esito delle elezioni negli Stati Uniti, ‘la NATO deve diventare più europea se vuole rimanere transatlantica’.


ELEZIONI USA E BIDEN I diplomatici affermano che osserveranno attentamente il presidente Biden al summit, soprattutto alla luce delle recenti richieste di ritiro dalla corsa. Una fonte diplomatica ha osservato che mentre le preoccupazioni europee sulle elezioni USA persistono, molti alleati affrontano simili sfide populiste in patria. Nonostante ciò, il diplomatico ha elogiato la presidenza di Biden come altamente vantaggiosa per la NATO. Sebbene le espressioni pubbliche di preoccupazione siano improbabili, si stanno svolgendo discussioni diplomatiche dietro le quinte, una pratica standard indipendentemente dalla nazione ospitante, ha osservato il diplomatico. Venerdì, a Stoltenberg è stato chiesto della sua impressione sulla salute attuale di Biden e ha risposto elogiando il suo ‘forte impegno personale nei confronti della NATO’ e dicendo che lo aveva incontrato di recente nello Studio Ovale e aveva fatto ‘progressi’ nei preparativi per il summit.

Golf, Ryder Cup, Malagò: “Vittoria storica per il sistema Paese”

Golf, Ryder Cup, Malagò: “Vittoria storica per il sistema Paese”Roma, 9 lug. (askanews) – “L’assegnazione della Ryder Cup all’Italia ha rappresentato una vittoria storica per la Federgolf e per l’intero sistema Paese: il Presidente Chimenti è stato sicuramente straordinario e dietro al successo c’è stato il decisivo gioco di squadra delle istituzioni”. Lo ha detto Giovanni Malagò, Presidente del CONI, durante la conferenza stampa sull’impatto economico della Ryder Cup 2023 ospitata al Marco Simone Golf Club. “Ricordo tanti retroscena legati a quel trionfo, anche di coinvolgimento personale, e leggere i dati legati all’indotto dell’evento vuol dire avere la conferma dell’importanza dei grandi eventi sportivi come volano di crescita, sotto ogni profilo, e come strumento di promozione per l’immagine del Paese nel mondo”.

Golf, Ryder Cup, Lollobrigida: “Esempio di promozione integrata”

Golf, Ryder Cup, Lollobrigida: “Esempio di promozione integrata”Roma, 9 lug. (askanews) – “La Ryder Cup ha dimostrato di essere un evento straordinario. Ci siamo impegnati in questa manifestazione per arrivare a garantire al Sistema Italia una promozione integrata, che lo renda ancora più forte – Lo ha detto Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste durante la conferenza stampa sull’impatto economico della Ryder Cup 2023 ospitata al Marco Simone Golf Club. “Gli appassionati di questo sport che sono venuti in Italia vogliono tornare nella nostra Nazione e dopo aver beneficiato in termini alimentari della produzione e trasformazione che ci caratterizza cercano i prodotti Made in Italy anche quando tornano a casa, riuscendo a capire la differenza dai possibili falsi che danneggiano la nostra economia”.

Scenari voto Usa alla presentazione del “Ritmo della Libertà”

Scenari voto Usa alla presentazione del “Ritmo della Libertà”Milano, 9 lug. (askanews) – Marta Dassù, Paolo Guerrieri e Andrew Spannaus discutono al Centro Studi Americani con gli autori del libro “Il Ritmo della Libertà”, che propone una originale piattaforma di interpretazione, basata sul fattore tempo, delle dinamiche sociali nella politica e nell’economia delle società complesse.


La presentazione del libro edito da Rubbettino (2024), “Il ritmo della libertà”, scritto da Roberto Menotti e Maurizio Sgroi, diventa un’occasione per applicare il metodo di indagine dei fenomeni politici ed economici proposto nel testo a un case study di stretta attualità – le prossime elezioni americane – grazie al contributo di tre acuti osservatori: Marta Dassù, Paolo Guerrieri e Andrew Spannaus. L’appuntamento è per giovedì 11 luglio alle 17.30 nella sede del Centro Studi Americani, in via Michelangelo Caetani 32, a Roma.


Il “Ritmo della libertà” analizza l’influenza e l’importanza del fattore tempo all’interno dei processi politici ed economici della società contemporanea. Nel testo si delinea un percorso multidisciplinare capace di elaborare una piattaforma sulla base della quale si sviluppa un modo originale di gestire i processi complessi. Un libro che mescola storia, filosofia e scienza per sviluppare una prasseologia, a disposizione dei policymaker, che valorizzi le straordinarie potenzialità intrinseche nell’azione umana. L’idea di fondo è che il futuro va immaginato e costruito, piuttosto che previsto, con creatività e ottimismo per non cadere nella trappola delle visioni distopiche e perfino apocalittiche. Roberto Menotti è Editor-in-Chief di Aspenia Online e Deputy Editor di Aspenia. Maurizio Sgroi è un poligrafo che studia la globalizzazione, e membro del Comitato Editoriale di Aspenia online.


I relatori sono Marta Dassù, Editor-in-Chief di Aspenia e Senior Director Europe di Aspen Institute. Paolo Guerrieri, che insegna alla Paris School of International Affairs, Sciences-Po e alla Business School dell’Università di San Diego, California. Andrew Spannaus, giornalista e analista politico.

Jasmine Paolini in semifinale a Wimbledon, battuta Navarro

Jasmine Paolini in semifinale a Wimbledon, battuta NavarroRoma, 9 lug. (askanews) – Show di Jasmine Paolini, che lascia appena 3 giochi a Emma Navarro e diventa la prima italiana in semifinale a Wimbledon nella storia. 6-2, 6-1 in un’ora per l’azzurra, che giovedì cercherà la seconda finale Slam consecutiva dopo il Roland Garros contro la croata Donna Vekic. Tre i precedenti, con due successi italiani. “E’ incredibile, è pazzesco aver vinto su questo campo. Sono così contenta che non so cosa dire in questo momento. E’ speciale essere qui in semifinale, diventare la n°5 del mondo è incredibile. Da bambina vedevo le semifinali in televisioni e ora la giocherò. Ho giocato un gran match, con lei avevo perso tre volte. Quindi per batterla devo aver giocato bene. Vekic? sarà dura, è una semifinale Slam e giochi sono con avversari forti. Sta giocando alla grande, combatterò su ogni palla. Sono riconoscente di essere qui”.

Liguria, Gratarola: piena attuazione del piano socio-sanitario

Liguria, Gratarola: piena attuazione del piano socio-sanitarioGenova, 9 lug. (askanews) – “Con la risoluzione approvata oggi in consiglio regionale confermiamo e portiamo avanti la programmazione regionale sanitaria e sociosanitaria, tenendo conto in particolare della riorganizzazione del territorio e dei servizi messa in atto dal piano sociale integrato regionale e il piano socio sanitario, consentendo agli operatori afferenti ai servizi sanitari e sociali di attuare una modalità di lavoro integrata attraverso equipe multiprofessionali con la realizzazione di piani assistenziali individualizzati”. Lo afferma l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola, dopo l’approvazione in consiglio regionale della risoluzione chiesta dai consiglieri di maggioranza durante il consiglio monotematico sulla sanità.


“Ribadiamo oggi – aggiunge Gratarola – il nostro allineamento con gli obiettivi del Pnrr Sanità, con la piena operatività delle 16 centrali operative territoriali, con l’avanzamento dei lavori per la realizzazione delle 32 case di comunità e degli 11 ospedali di comunitá secondo la programmazione concordata con il Ministero. Pur nelle difficoltà che il sistema sanitario nazionale sta versando, siamo anche in linea con il raggiungimento degli obiettivi annuali fissati dal Pnrr sull’incremento delle prese in carico degli over 65 in assistenza domiciliare integrata: attualmente sono più di 34 mila e alla fine del 2025 saranno oltre 41 mila”. A fine 2024 vi sarà anche l’avvio in modo incrementale del 116117, numero europeo armonizzato per indirizzare i cittadini verso i più corretti percorsi di cura di media e bassa complessità.


“Vogliamo destinare risorse per l’invecchiamento attivo e per il cosiddetto welfare di comunità – sottolinea l’assessore ligure – in una logica preventiva e proattiva del benessere della cittadinanza con particolare riferimento alle aree interne. Per quanto riguarda la figura del caregiver l’intenzione è quella di proseguire nel sostegno al ruolo, mobilitandosi anche a livello nazionale, al fine di ottenere interventi legislativi di riconoscimento di diritti previdenziali”. “Per quanto concerne le liste d’attesa – conclude Gratarola – intendiamo procedere con l’attuazione di progetti volti a definire l’appropriatezza prescrittiva, organizzare l’offerta in modo coerente con il bisogno di salute, effettuando una reale separazione dei flussi di accesso dei pazienti ambulatoriali, differenziando il primo accesso, che necessita di tempi di risposta più tempestivi, dagli accessi successivi al primo per follow up e presa in carico della cronicità”.


Tra gli obiettivi c’è poi la progettualità in aderenza al Piano Nazionale di prevenzione 2020-2025 con l’obiettivo dell’estensione di Prenoto Prevengo nelle Asl, con avvio in Asl 5. Sempre nell’ottica di rete, sarà necessario procedere all’implementazione della governance con l’obiettivo di massimo efficientamento delle risorse e migliore individuazione dei setting di cura e dell’integrazione dei percorsi, in base alla vocazione delle aziende/enti del sistema regionale.

Golf, Gualtieri: “Ryder Cup modello virtuoso”

Golf, Gualtieri: “Ryder Cup modello virtuoso”Roma, 9 lug. (askanews) – “Quando le istituzioni collaborano sono in grado di realizzare i progetti più belli la Ryder Cup 2023 è stata un modello virtuoso. Abbiamo dimostrato che, se ci diamo obiettivi ambiziosi e ci rimbocchiamo le maniche, non siamo secondi a nessuno nell’organizzare grandi eventi”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri alla presentazione dello studio commissionato alla Sheffield Hallam University’s Sport Industry Research Centre (SIRC) sulla Ryder Cup. “I grandi eventi fanno bene a Roma e viceversa, Roma fa bene ai grandi eventi – ha aggiunto il Sindaco – si stanno già verificando i numeri del report sul ritorno in città di chi è venuto a vedere la RYDER Cup, perché nel I quadrimestre 2024 siamo a +7,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Siamo molto sopra i livelli preCovid e stiamo dando una bella mano al PIL nazionale e regionale”.

Tv, Verdone, Trinca, Capotondi tra vincitori dei Ciak d’oro Serie tv

Tv, Verdone, Trinca, Capotondi tra vincitori dei Ciak d’oro Serie tvRoma, 9 lug. (askanews) – Carlo Verdone per Vita da Carlo 2, Jasmine Trinca per le interpretazioni di La Storia e Supersex, Paolo Genovese per I leoni di Sicilia, Cristiana Capotondi per Margherita delle stelle sono tra i vincitori dei Ciak d’oro Serie tv 2024 attribuiti dalla redazione di Ciak. A Mare fuori è andato il premio per la Migliore perfomance di una serie tv negli anni ’20 mentre A casa tutti bene 2 riceve il tradizionale Ciak d’oro – Cult Colpo di fulmine. Abigail Cowen, infine, la Bloom delle Winx, ha vinto il Ciak d’oro per la Migliore protagonista femminile internazionale.


Nei giorni scorsi erano stati resi noti i vincitori dei Ciak d’oro Serie tv votati direttamente dal pubblico in sette categorie sul sito ciakmagazine.it. Verdone ha vinto il Ciak d’oro Classic alla (nuova) carriera per aver saputo reinventarsi nella serialità creando, nelle due stagioni di Vita da Carlo, un modello nuovo di racconto, a metà strada tra la sit-com e la commedia d’autore. A Jasmine Trinca è andato Il Ciak d’oro come Rivelazione dell’anno nelle serie tv per l’interpretazione ne La Storia diretta da Francesca Archibugi e prodotta da Picomedia e Rai Fiction, e quella in Supersex di Netflix. Cristiana Capotondi ha vinto per la Miglior interpretazione in un film tv, per la sua prova in Margherita delle stelle di Giulio Base per Rai.


I vincitori dei Ciak d’oro Serie tv del pubblico 2024 erano stati definiti sulla base di 350mila voti raccolti a fine giugno: Un’estate fa di Sky nella categoria Miglior serie italiana dell’anno; Maria Chiara Giannetta come Migliore attrice italiana per l’interpretazione nella seconda stagione di Blanca, Luca Argentero Miglior attore per la prova in Doc – Nelle tue mani 3. Tra le serie internazionali trionfo sul filo di lana per Lupin 3, dopo un lungo testa a testa con un’altra popolare serie Netflix, The Crown 6. Miglior protagonista internazionale è stata eletta con un vero plebiscito India Amarteifio, protagonista de La regina Carlotta – Una storia di Bridgerton, proposta anche questa da Netflix. Nelle due categorie dedicate al pubblico più giovane, la Migliore serie italiana è risultata Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, di Prime Video firmata e interpretata dai The Jackal, mentre Nicolas Maupàs ha vinto tra i volti Protagonisti dell’anno, grazie alle interpretazioni in Un professore 2 e Noi siamo leggenda. Gli altri due Ciak d’oro Serie Tv al completamento del panorama dei premiati per il 2024 verranno resi noti nei prossimi giorni.

Edenred Engagement, arriva in Italia il primo hub digitale

Edenred Engagement, arriva in Italia il primo hub digitaleRoma, 9 lug. (askanews) – In Italia, solo un dipendente su due è pienamente soddisfatto della propria situazione lavorativa. Tra coloro che dispongono di un piano di welfare aziendale, il livello di soddisfazione sale al 64%; al contrario, tra i dipendenti senza un piano di welfare, la percentuale scende al 40%. Queste alcune delle evidenze emerse dall’ultima edizione dell’Osservatorio Welfare di Edenred Italia, che dimostrano come la soddisfazione lavorativa sia una priorità assoluta per i direttori delle Risorse Umane, strettamente legata alla capacità delle organizzazioni di utilizzare strumenti efficaci per promuovere il coinvolgimento dei dipendenti.


Questo è l’obiettivo di “Edenred Engagement”, la nuova piattaforma digitale di Edenred Italia disponibile per grandi, ma anche medie e piccole imprese, che offre una suite di strumenti cloud in grado di migliorare l’esperienza dei dipendenti, contribuendo alla loro soddisfazione e coinvolgimento, aumentando la produttività e riducendo il turnover. La piattaforma, insieme ai buoni pasto Ticket Restaurant, ai buoni regalo Edenred Shopping e alle soluzioni di Welfare Aziendale, completa l’offerta pensata per supportare le aziende nella gestione e valorizzazione delle proprie persone. Edenred Engagement è la prima piattaforma sul mercato italiano a riunire una vasta gamma di soluzioni per l’engagement dei dipendenti in uno spazio “one-stop-shop”, come sconti e benefit, sistemi di rewarding per premiare l’impegno dei dipendenti, attività per migliorare il loro benessere e promuovere stili di vita sani, strumenti per la restituzione di feedback e per agevolare la comunicazione tra colleghi. Il tutto è accessibile da un unico hub, interfacciabile con tutti i sistemi HRIS- Human Resources Information System, per una gestione integrata di tutti i servizi di welfare aziendale e per favorire lo sviluppo di strategie su misura. Una piattaforma efficace per attrarre, trattenere e coinvolgere i talenti, misurando l’efficacia di ogni iniziativa. Edenred Engagement combina l’esperienza di Edenred nel settore degli employee benefit con la tecnologia di Reward Gateway Edenred, azienda britannica acquisita da Edenred nel 2023. I vari servizi sono organizzati all’interno della piattaforma in sei moduli: 1. ‘Sconti’ offre accesso a sconti esclusivi in negozi fisici e online in diverse categorie (viaggi, tecnologia, alimentari, shopping, ecc.); 2. ‘Riconoscimento’ permette alle aziende di creare strategie per premiare e attribuire riconoscimenti ai dipendenti in modo personalizzato; 3. ‘Benessere’ contenente video e articoli sul benessere personale (fitness, consigli finanziari, mindfulness e yoga, alimentazione sana, equilibrio tra vita privata e lavoro); 4. ‘Comunicazioni’ una bacheca interattiva con funzionalità simili ai social media che connette tutti i dipendenti, comunica i valori e la missione dell’azienda e aumenta la consapevolezza su argomenti e novità interne; 5. ‘Sondaggi’ dedicato a questionari personalizzabili che aiutano le aziende a scoprire i bisogni dei dipendenti; 6. ‘Analisi’ uno strumento di raccolta dati per comprendere i livelli di engagement dei dipendenti, consentendo ai Direttori delle Risorse Umane di valutare i driver di coinvolgimento più apprezzati e le performance della piattaforma.


“Edenred Engagement ridefinisce la relazione azienda-dipendente e il modo di vivere il lavoro – afferma Giulio Siniscalco, Commercial Director Benefit & Engagement di Edenred Italia – Questa nuova soluzione amplia la gamma di esperienze a disposizione delle aziende per attrarre, coinvolgere, motivare e trattenere i talenti. Se fino a poco tempo fa per coinvolgere le persone erano sufficienti strumenti tradizionali di incentivazione, oggi è essenziale che la retribuzione sia integrata da riconoscimenti tangibili che influiscono sul clima aziendale e sulle performance delle persone. Per questo Edenred si pone come interlocutore unico per le aziende e i responsabili delle risorse umane nel gestire e rendere efficace la relazione con le proprie persone, incentivandole e trattenendole con una gamma di strumenti personalizzabili in base alle esigenze reali e specifiche di ogni popolazione aziendale, in qualsiasi territorio e di qualsiasi fascia d’età. Dal nostro Osservatorio Welfare emerge che per il 60% del campione, quello del lavoro è un tema particolarmente sentito rispetto ad altri aspetti della vita. L’azienda è chiamata quindi ad essere sempre più vicina alle esigenze e ai bisogni delle proprie persone per rispondere alle loro aspettative ed essere capace di garantire un corretto equilibrio vita privata e professionale, benessere e soddisfazione. Non solo, riteniamo che in futuro il concetto di riconoscimento delle performance sarà sempre più accompagnato da concetti come empatia e apprezzamento, oltre alla remunerazione e ai benefit. Si tratta di nuove modalità capaci di influire in maniera importante sulle performance di aziende e persone. Infatti, secondo un recente studio di Reward Gateway Edenred nel Regno Unito, ‘l’apprezzamento empatico’ può aumentare la produttività fino al 40 percento.”

Meloni punta alla nomina di un italiano come rappresentante Nato per Sud

Meloni punta alla nomina di un italiano come rappresentante Nato per SudWashington, 9 lug. (askanews) – Avere un italiano come Rappresentante speciale del segretario generale Nato per il Sud. E’ questo uno degli obiettivi che Giorgia Meloni vuol raggiungere al vertice di Washington. La premier, secondo quanto si apprende, è fiduciosa di poterlo ottenere, battendo la concorrenza di Spagna e Francia. Del resto l’attenzione al Sud globale, in particolare all’Africa, è da tempo uno dei cavalli di battaglia del governo, ribadito anche ieri nella serata americana. L’introduzione della figura del rappresentante, così come gli accordi con alcuni partner, sono “la dimostrazione di come l’Alleanza sappia immaginare il suo ruolo in un sistema complesso”, ha detto Meloni parlando con i cronisti al suo arrivo in hotel nella capitale Usa.


Oggi, prima della cerimonia ufficiale per la celebrazione dei 75 anni dell’Alleanza, la presidente del Consiglio ha fatto un po di attività fisica nella palestra dell’hotel e si è dedicata per alcune ore alla figlia Ginevra, con cui ha visitato alcune attrazioni della città. Poi da domani i lavori entreranno nel vivo. Tra i temi, naturalmente, ci sarà la questione ucraina, che ha assunto particolare drammaticità dopo il bombardamento russo sull’ospedale pediatrico di Kiev. Un atto “spaventoso” per la premier, secondo cui l’attacco offre la dimensione della “reale volontà” di Vladimir Putin di trovare una soluzione pacifica, al di là della “propaganda”. Certo è, a questo proposito, che creano imbarazzo, soprattutto nell’Ue, le mosse di Viktor Orban, che appena assunta la presidenza dell’Unione è corso a Mosca e poi a Pechino, senza alcun mandato di Bruxelles. Un’iniziativa su cui, a Washington, i leader potrebbero chiedergli spiegazioni. La stessa Meloni ha raffreddato i rapporti con il premier ungherese dopo la creazione del gruppo dei ‘Patrioti’ che però – per lei – non può essere definito “filo-putiniano”. Tra gli altri argomenti in discussione, l’ormai annosa questione del contributo alla Nato. La soglia del 2% del Pil (che dovrebbe essere raggiunta nel 2024 da due terzi dei 32 Paesi alleati) è ancora lontana, con l’Italia che spende circa l’1,5%. La road map stabilita dal governo Draghi prevede il raggiungimento dell’obbligo entro il 2028. Un impegno che Meloni, secondo quanto si apprende, dovrebbe confermare e che peraltro è ritenuto particolarmente importante nel caso di una vittoria di Donald Trump e di un possibile minore impegno degli Usa. Il tycoon, nei mesi scorsi, aveva ‘minacciato’ gli inadempienti, dicendo – nella sostanza – che si sarebbero difesi da soli in caso di attacchi.


A margine dei lavori ci sarà spazio anche per incontri bilaterali, che però al momento non sono stati ancora fissati. La giornata di domani si concluderà con il ricevimento offerto dal presidente Usa Joe Biden, osservato speciale in questi giorni per il ‘pressing’ di media e di parte dei Dem per un ritiro dalla competizione elettorale. Non dovrebbe essere presente ai lavori un altro leader in questi giorni sotto pressione: Emmanuel Macron, infatti, potrebbe rimanere in Francia, impegnato nella ricerca di una soluzione al rebus per la formazione di un governo. Anche del voto francese Meloni ha parlato al suo arrivo a Washington, dicendosi convinta che “nessuno ha vinto le elezioni” e sottolineando invece che l’Italia ha “un governo molto solido in un’Europa in cui ci sono governi molto instabili”.