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Autore: Redazione StudioNews

MotoGP, prequalifiche con record per Bagnaia ad Assen

MotoGP, prequalifiche con record per Bagnaia ad AssenRoma, 28 giu. (askanews) – Venerdì perfetto per Francesco Bagnaia che dopo le libere del Gp di Assen si prende anche le prequalifiche. Il pilota del team Ducati, infatti, non ha lasciato spazio a nessuno, sfrecciando in 1:31.340 e conquistando il miglior tempo davanti alla Aprilia di Maverick Vinales e la Ducati Gresini di Alex Marquez. In Q2 anche Aleix Espargaro, protagonista di una brutta caduta nel finale di sessione, insieme a Jorge Martin e Marc Marquez. Passaggio obbligato dal Q1 per Fabio Quartararo, Marco Bezzecchi e Pedro Acosta. Maverick Vinales non riesce a fare meglio, portandosi a 65 millesimi dalla Ducati, ma comunque al secondo posto della classifica cronometrica che dà di diritto il pass per il Q2.

Ambiente, esperti: 3 mila specie aliene in Italia, costo 1 mld

Ambiente, esperti: 3 mila specie aliene in Italia, costo 1 mldRoma, 28 giu. (askanews) – Il più famoso è il granchio blu, ma non solo. Sono oltre 3.000 le specie aliene che minacciano gli ecosistemi italiani, con un costo per l’economia nazionale stimato superiore al miliardo di euro. È il dato che emerge dal workshop nazionale organizzato dall’Università di Ferrara dal titolo ‘Biodiversità, specie aliene e cambiamento climatico negli ambienti di transizione’.


L’obiettivo dell’evento era riunire ricercatori e stakeholder operanti nei settori dell’ecologia, della biologia e dell’economia dei sistemi acquatici di transizione, per fare il punto sulle ultime conoscenze scientifiche e individuare strategie di gestione efficaci per la tutela di questi ambienti fragili. “Le lagune – ha spiegato la Professoressa Cristina Munari del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie di Unife e membro del Comitato Direttivo di LaguNet – sono sistemi complessi che forniscono importanti servizi ecosistemici, protezione del litorale, habitat e cibo per animali migratori e residenti. Esse ospitano habitat di tipo prioritario ai sensi della Direttiva Europea 92/43/CEE (Habitat). Sono ambienti estremamente produttivi, ma sottoposti a forti pressioni dovute sia alle attività antropiche (turismo, pesca, acquacoltura, sviluppo urbano, ecc.), sia al cambiamento climatico. A ciò si aggiunge la crescente invasione di specie aliene, come il granchio blu, che rappresenta una delle minacce più eclatanti. La diffusione di queste specie aliene è spesso favorita dal cambiamento climatico”. Nello specifico delle lagune del Delta del Po, la presenza di specie aliene è elevatissima. Per esempio, oltre il 90% della biomassa macroalgale presente è costituito da specie aliene, che sono in questi ambienti più competitive rispetto alle macroalghe autoctone. Le specie aliene di invertebrati sono altrettanto abbondanti, arrivando a costituire oltre il 30% della diversità lagunare. L’attività di ricerca condotta a Ferrara ha inoltre recentemente permesso di identificare ben 4 specie di invertebrati alieni, 2 anellidi policheti e 2 crostacei, finora mai segnalati nel Mediterraneo. Infine, la minaccia rappresentata dal granchio blu pare non essere più la sola: nuove specie di granchi nuotatori di notevoli dimensioni hanno fatto la loro apparizione nelle acque dell’Adriatico settentrionale.


“Il tasso di invasione è in crescita, anche grazie al cambiamento climatico, e ci aspettiamo di veder comparire altri organismi”, conclude Munari. L’invasione di specie aliene ha un impatto significativo non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia. Secondo il Professor Michele Mistri del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie di Unife e membro del Comitato Scientifico del Tecnopolo Terra&AquaTech di Ferrara, “i costi economici causati dalle specie aliene in Italia sono superiori al miliardo di euro, in quanto si va dai costi di gestione, alla perdita delle produzioni, fino addirittura a danni alle infrastrutture”.

Nino D’Angelo: si avvera un sogno, l’abbraccio dello stadio Maradona

Nino D’Angelo: si avvera un sogno, l’abbraccio dello stadio MaradonaNapoli, 28 giu. (askanews) – Grande attesa per il concerto evento “I Miei meravigliosi anni ’80…e non solo!” di Nino D’Angelo che si terrà domani, sabato 29 giugno, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Il popolare cantante napoletano ha raccontato alla vigilia del suo grande giorno l’emozione per il sogno della sua vita che si realizza.


“E’ quello che volevo nella mia vita, ho sempre pensato a questo sogno, avevo fatto il 6.0 nella curva B e adesso tutto lo stadio, è un’emozione che non si può spiegare. Io non mi aspetto niente, ho già avuto tanto e questa è una cosa in più, ma mi aspetto l’applauso, che mi sono meritato in questi 50 anni di carriera. Ho lavorato e faticato per arrivare dove sono arrivato, con caparbietà e in intelligenza sono riuscito ad arrivare fino a qui. Ci sarà tutto Nino D’Angelo, ci sarà l’uomo, il Nino D’Angelo degli anni ’80, e sarà amato da tutta Napoli, quello che non è successo negli anni ’80 perchè la città era spaccata rispetto a quel ragazzo col caschetto biondo, e col tempo tutta Napoli ha imparato ad amarlo. Hanno imparato ad amarlo perchè si sono accorti che stavamo perdendo tutti quei sentimenti che erano raccontati nei filmetti di serie b (i musicarelli ndr.) e hanno capito che erano importanti. Io raccontavo il valore, l’amore, l’amicizia, la verità e la spontaneità, quello che oggi manca, diciamo la verità”. Nino D’Angelo sarà accompagnato sul palco dai musicisti Federico Luongo e Domenico Langella alle chitarre, Davide Costagliola al basso, Carmine Tortora al pianoforte, Massimo Gargiulo al pianoforte e tastiere, Vincenzo Coppola alle tastiere, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Licastro al sax e dalla vocalist Milly Ascolese. Non ci saranno altri artisti a dividere con lui il palco come è molto di moda negli ultimi anni: “Voglio cantare senza ospiti, voglio misurare l’amore che il pubblico ha per me non per gli ospiti. Il Maradona è tutto mio, con oltre 40 mila napoletani e italiani.


Nino ha voluto raccontare come è nato questo evento: “Sono l’unico che non credeva al fatto che a 67 anni Napoli si sarebbe mobilitata per me, io ho iniziato nel 72, ho fatto 6 Sanremo e sono un cantante napoletano da sempre e voglio esserlo per sempre, perché è un privilegio. – Poi continua – Da diversi anni, durante i miei concerti, ho notato che quando canto i brani degli anni ’80 il pubblico balla e si scatena. Questa esperienza mi ha ispirato a organizzare un concerto speciale per il pubblico di casa mia, in cui metterò in scena una serata interamente incentrata sulla parte della mia discografia legata a quel periodo. Per me è anche un modo per fare una dedica “all’artista col caschetto” che è la base di tutto quello che ho fatto fino ad ora. Lui è stato colui che negli anni si è preso gli schiaffi e io ora mi godo le carezze. Il vero eroe del mio successo è lui”. Ha poi voluto raccontare la difficoltà di affermarsi e di sdoganare la sua musica: “Mi sono preso tanti schiaffi mi chiamavano il Terrone italiano, ma ho sempre cantato in napoletano. Il primo che mi ha sdoganato è stato Miles Davis, che disse che voleva suonare le mie canzoni, ho fatto sei Sanremo ma non è stato facile. Io nasco con la sceneggiata napoletana, come disse Mario Merola, ma ho cambiato genere, ho creato la canzone pop napoletana perché volevo raggiungere i giovani, andavo a cantare ai matrimoni ma poi tutti venivano tutti a sentirmi e così è iniziata la rivoluzione.” Poi aggiunge: “Sono figlio dell’ignoranza, mio padre non voleva facessi il cantante, ma in famiglia mi hanno insegnato le cose buone, sono figlio di questa Napoli che oggi è vincente. Un esempio attuale è Geolier è bellissimo vederlo a Sanremo, sono felice di questa nuova musica napoletana. Non so scrivere il rap, sono un poeta dolce loro sono poeti incazzati, ma hanno riportato Napoli al centro delle musica italiana per questo li stimo e li ammiro”. Brani come “A’ Discoteca”, l’inno delle discoteche italiane negli anni ’80, “Jamaica” con il suo ritmo travolgente, “Popcorn e Patatine”, colonna sonora dell’omonimo film che racconta la bellezza di un amore spensierato, e “Maledetto Treno”, un pezzo toccante dal testo commovente, hanno conquistato il cuore di più generazioni. Tante altre hit hanno lasciato il segno, tra cui “Napoli”, che recentemente è diventato ufficialmente l’inno della squadra azzurra. “Sto lavorando alla scaletta da quando mi hanno detto che c’era l’evento, ma non voglio rivelare altro”.


Grande tifoso di calcio, Nino a pensato ai suoi fan che vogliono vedere la nazionale agli Europei, alle 18 sui maxischermi del Maradona verrà proiettata la partita Italia Svizzera, lo stadio si tingerà di azzurro prima del concerto.

Usa, scende a 68,2 pt fiducia consumatori Un. Michigan a giugno

Usa, scende a 68,2 pt fiducia consumatori Un. Michigan a giugnoNew York, 28 giu. (askanews) – A giugno, gli statunitensi si sono dimostrati leggermente meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. La lettura finale dell’indice sulla fiducia redatto mensilmente dall’Università del Michigan è stata pari a 68,2 punti, dopo i 69,1 punti di maggio. Le attese erano per un dato a 66 punti. In lettura preliminare si era registrato un dato a 65,6 punti.


La componente che misura le aspettative per il futuro è passata da 68,8 a 69,6. La componente sulla situazione attuale è scesa da 69,6 a 65,9. Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono scese dal 3,3% al 3%, mentre quelle a cinque anni sono rimaste al 3%.

Usa, inflazione PCE core maggio +0,1%, dato annuale al 2,6%

Usa, inflazione PCE core maggio +0,1%, dato annuale al 2,6%New York, 28 giu. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti ha registrato rialzi ma inferiori ai dati di aprile. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è salita dello 0,0%, mentre in aprile, marzo e febbraio aveva registrato +0,3%. Gli analisti attendevano un dato stazionario. Su base annuale l’inflazione è cresciuta del 2,6%, meno del 2,7% del mese precedente. Anche gli analisti attendevano un +2,6%.


La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,1, meno del mese precedente quando si era registrato +0,2%. Gli analisti avevano previsto un +0,1%. Rispetto ad un anno prima il dato è cresciuto del 2,6%, meno del +2,8% dei tre mesi precedenti. Le previsioni erano per un aumento annuale sempre del 2,6%. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi.

Vino, Consorzio Doc Delle Venezie partner di “Wine in Moderation”

Vino, Consorzio Doc Delle Venezie partner di “Wine in Moderation”Milano, 28 giu. (askanews) – Il Consorzio di tutela Doc Delle Venezie ha annunciato la partnership con “Wine in Moderation” (WiM). La più estesa Denominazione d’origine a livello nazionale che riunisce gli operatori della filiera produttiva del Pinot Grigio di Friuli-Venezia Giulia, Trentino e Veneto, da oggi lavorerà con WiM, il programma europeo che dal 2008 opera in favore della responsabilità sociale allo scopo di promuovere il consumo responsabile e moderato del vino nonché i valori e le iniziative che sono parte integrante del programma stesso.


“Siamo orgogliosi di entrare nella squadra di ‘Wine in Moderation’ ed iniziare quindi un percorso sinergico a sostegno della responsabilità sociale e di uno stile di vita sano” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Albino Armani, spiegando che “crediamo che solo mediante iniziative e campagne educative ed informative sia possibile contrastare gli abusi e apprezzare il vino nell’ambito della convivialità e di un’alimentazione sana ed equilibrata”. “Il Consorzio sarà in prima linea per promuovere iniziative in coerenza con il programma europeo, volte a diffondere un messaggio di moderazione ed una corretta informazione ai consumatori” ha aggiunto il direttore, Stefano Sequino, sottolineando che “il nostro obiettivo è appoggiare e comunicare la cultura sostenibile del vino accanto a ‘Wine in Moderation’ che è riferimento internazionale in materia di responsabilità sociale nell’ambito del nostro settore”. Il programma “Wine in Moderation” è coordinato da WiM Association, associazione internazionale no profit fondata da associazioni del settore enologico e importanti aziende vinicole.

Inail: nei primi 5 mesi 369 morti sul lavoro (+3,1%)

Inail: nei primi 5 mesi 369 morti sul lavoro (+3,1%)Roma, 28 giu. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il quinto mese del 2024 sono state 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023 e in diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369 (+3,1%): nell’incremento sono stati determinanti gli incidenti mortali plurimi. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, pari a 38.868 (+24,0%). Lo rende noto l’Inail. Le vittime sul lavoro sono 11 in più rispetto alle 358 registrate nel pari periodo del 2023 e cinque in più rispetto al 2022, 22 in meno sul 2019, 63 in meno sul 2020 e 65 in meno sul 2021. A livello nazionale i dati rilevati a maggio di ciascun anno evidenziano per i primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 271 a 286, e un calo di quelli in itinere, da 87 a 83. L’incremento ha riguardato la gestione Industria e servizi, che passa da 310 a 312 denunce mortali, l’Agricoltura (da 36 a 40) e il Conto Stato (da 12 a 17). Dall’analisi territoriale emergono incrementi al Sud (da 68 a 83 denunce), nelle Isole (da 31 a 37) e nel Nord-Est (da 77 a 78) e cali al Centro (da 74 a 65) e nel Nord-Ovest (da 108 a 106). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia Romagna (+15), la Campania (+7), la Calabria e la Sicilia (+5 ciascuna), mentre per i cali più evidenti Veneto (-14), Marche, Abruzzo, Umbria e Friuli-Venezia Giulia (-4 ciascuna). L’incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-maggio 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 331 a 340, sia a quella femminile, da 27 a 29. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 296 a 290) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 52 a 61) e dei comunitari (da 10 a 18). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi tra i 35-39enni (da 18 a 20 casi), tra i 45-59enni (da 152 a 186) e tra i 65-69enni (da 20 a 29) e riduzioni tra gli under 35 (da 69 a 55), tra i 40-44enni (da 24 a 23), tra i 60-64enni (da 58 a 39) e tra gli over 69 anni (da 17 a 16). Al 31 maggio di quest’anno risultano quattro denunce di incidenti plurimi, per un totale di 19 decessi, solo due dei quali stradali. Nei primi cinque mesi del 2023 risultavano cinque denunce di incidenti plurimi, per un totale di 10 decessi, quattro dei quali stradali.

Ucraina, Zelensky: prepariamo un piano per una pace giusta

Ucraina, Zelensky: prepariamo un piano per una pace giustaRoma, 28 giu. (askanews) – “È molto importante per noi presentare un piano per porre fine alla guerra che sia sostenuto dalla maggior parte dei Paesi, questo è ciò che stiamo facendo a livello diplomatico”: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev, insieme alla sua controparte slovena Natasha Pirc Musar.


“Non vogliamo prolungare questa guerra e dobbiamo raggiungere una pace giusta il più rapidamente possibile”, ha aggiunto. Ma Zelensky ha anche insistito sul fatto che il suo Paese deve allo stesso tempo rafforzare la propria industria militare perché “la Russia comprende solo la forza e rispetta solo i forti”. “Si tratta di due cose in parallelo: essere forti sul campo di battaglia e sviluppare un piano, un piano chiaro e dettagliato, che sarà pronto quest’anno”, ha insistito.

Vino, al Crea di Velletri prende il via “Tutti giù in Cantina”

Vino, al Crea di Velletri prende il via “Tutti giù in Cantina”Milano, 28 giu. (askanews) – “Il comparto del vino italiano si trova davanti ad una sfida epocale, tra cambiamento climatico, patologie vecchie e nuove e gusti del consumatore in continua evoluzione. In questo quadro, la ricerca del Crea è pronta a dare il suo contributo in termini di innovazione e sostenibilità, lungo tutta la filiera, dalla vigna al consumatore, come l’appuntamento di oggi dimostra”. Così Andrea Rocchi, presidente del Crea, al taglio del nastro di “Tutti giù in Cantina”, il Festival della cultura del vino di Velletri (Roma), organizzato dal Crea Viticoltura ed Enologia, insieme all’associazione Idee in Fermento, con il patrocino del Masaf e il contributo della Regione Lazio e di Arsial, che si svolge da venerdì 28 a domenica 30 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale 1.


La tre giorni del festival, giunto ormai alla IX edizione, si presenta con un palinsesto molto fitto: tavole rotonde, performance e, soprattutto, degustazioni di altissimo livello a disposizione del pubblico con oltre 200 etichette delle migliori produzioni enologiche del Lazio ma anche nazionali e internazionali. Come ogni anno, sono previsti anche gli approfondimenti scientifici: la consueta passeggiata in vigneto con esperti e ricercatori del Crea Viticoltura ed Enologia di Velletri e dell’Arsial, e le “Piante raccontano”, curiosità e aneddoti dalla Cantina sperimentale del centro Crea. Paese ospite d’onore di quest’anno, gli Stati Uniti, a cui alle 18 del 28 giugno viene dedicata l’apertura con “Italia – Usa: un sorso tra due mondi”, degustazione guidata dei grandi vini americani ed italiani introdotta da Anthony Tamburri, docente della City University of New York e preside del John Calandra Institute. Sabato 29 è invece atteso il ritorno dell’attore Gianmarco Tognazzi con i suoi racconti e pensieri etilici.


“‘Tutti giù in Cantina’ anche quest’anno fa toccare con mano la ricerca e le soluzioni innovative messe in campo dal Crea, a Velletri come nelle altre sue sedi, per far fronte alle criticità del settore: dalla peronospora, alla siccità sino ai nubifragi continui di questo 2024” afferma Riccardo Velasco, parlando di “un giro tra le varietà resistenti e tra le uve da tavola, preziosa risorsa nel Lazio, e nei vigneti sperimentali a basso impatto grazie a sensori e digitale e, infine, nella cantina storica a supporto dei vini dei castelli e delle piane circostanti. Il connubio Castelli Romani e vino, che perdura da oltre 2000 anni, ha contribuito – ha concluso – a portare l’Italia sulle vette d’Europa e del Mondo per quantità e qualità della produzione”.

Aumentano le morti sul lavoro, Inail: 369 nei primi 5 mesi del 2024, +3,1 per cento

Aumentano le morti sul lavoro, Inail: 369 nei primi 5 mesi del 2024, +3,1 per centoRoma, 28 giu. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il quinto mese del 2024 sono state 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023 e in diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 369 (+3,1%): nell’incremento sono stati determinanti gli incidenti mortali plurimi. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, pari a 38.868 (+24,0%). Lo rende noto l’Inail.


Le vittime sul lavoro sono 11 in più rispetto alle 358 registrate nel pari periodo del 2023 e cinque
in più rispetto al 2022, 22 in meno sul 2019, 63 in meno sul 2020 e 65 in meno sul 2021.
A livello nazionale i dati rilevati a maggio di ciascun anno evidenziano per i primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 271 a 286, e un calo di quelli in itinere, da 87 a 83.
L`incremento ha riguardato la gestione Industria e servizi, che passa da 310 a 312 denunce mortali, l`Agricoltura (da 36 a 40) e il Conto Stato (da 12 a 17).
Dall`analisi territoriale emergono incrementi al Sud (da 68 a 83 denunce), nelle Isole (da 31 a 37) e nel Nord-Est (da 77 a 78) e cali al Centro (da 74 a 65) e nel Nord-Ovest (da 108 a 106). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l`Emilia Romagna (+15), la Campania (+7), la Calabria e la Sicilia (+5 ciascuna), mentre per i cali più evidenti Veneto (-14), Marche, Abruzzo, Umbria e Friuli-Venezia Giulia (-4 ciascuna).L`incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-maggio 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 331 a 340, sia a quella femminile, da 27 a 29. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 296 a 290) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 52 a 61) e dei comunitari (da 10 a 18).
L`analisi per classi di età evidenzia incrementi tra i 35-39enni (da 18 a 20 casi), tra i 45-59enni (da 152 a 186) e tra i 65-69enni (da 20 a 29) e riduzioni tra gli under 35 (da 69 a 55), tra i 40-44enni (da 24 a 23), tra i 60-64enni (da 58 a 39) e tra gli over 69 anni (da 17 a 16).
Al 31 maggio di quest`anno risultano quattro denunce di incidenti plurimi, per un totale di 19 decessi, solo due dei quali stradali. Nei primi cinque mesi del 2023 risultavano cinque denunce di incidenti plurimi, per un totale di 10 decessi, quattro dei quali stradali.