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Autore: Redazione StudioNews

Giappone, crescita inflazione potrebbe avere impatto su tassi

Giappone, crescita inflazione potrebbe avere impatto su tassiRoma, 21 giu. (askanews) – L’aumento dell’inflazione rilevato oggi per il mese di maggio in Giappone potrebbe incidere sulle decisioni che sarà chiamata a prendere la Banca del Giappone (BoJ) nella prossima riunione del Consiglio monetario sui tassi.


Il ministero dell’Interno nipponico ha comunicato oggi che nel mese di aprile l’indice dei prezzi al consumo – che non tiene conto degli alimentari freschi – è cresciuto su base annuo del 2,5% rispetto al 2,2% di aprile. Un’accelerazione che è stata spiegata principalmente dagli andamenti dei prezzi dell’elettricità e del gas. Si tratta di elementi congiunturali, dal punto di vista di Tokyo, che che vanno a inserirsi in un momento importante per la politica monetaria della banca centrale. In questi anni in cui le principali economie del mondo hanno dovuto affrontare una situazione di alti tassi d’interesse per contrastare l’inflazione, il Giappone ha mantenuto la sua politica di tassi zero con l’obiettivo di uscire dalla pluridecennale fase disinflazionistica e puntare al target del 2%.


A marzo di quest’anno la BoJ ha alzato i tassi di riferimento in maniera piuttosto prudente, dopo 17 anni di tassi negativi. Questo anche per fermare la corsa al ribasso dello yen, che è arrivato a scendere sotto quota 160 rispetto al dollaro e ancora oggi risultate oscillante in prossimità di quel livello che è iul più basso da circa un trentennio a questa parte. E questo dopo che il governo, apparentemente, è intervenuto sul mercato recentemente per sostenere la valuta nipponica. Uno yen basso da un lato favorisce le esportazioni giapponesi, ma nello stesso tempo mette in difficoltà rispetto all’acquisto delle materie prime necessarie, di cui il Giappone è povero.


La prossima decisione sui tassi d’interesse è prevista per il 30 luglio. Attualmente il tasso giapponese è fissato a 0-0,10%. Venerdì la BoJ ha anunciato che inizierà a tagliare i suoi acquisti di obbligazioni e annuncerà un piano dettagliato il prossimo mese per ridurre il suo bilancio di quasi 4.700 miliardi di euro, in quello che è considerato un ulteriore passo verso la riduzione del suo massiccio stimolo monetario.

Grande successo a Milano per la charity dinner “Il bel viaggio”

Grande successo a Milano per la charity dinner “Il bel viaggio”Milano, 21 giu. (askanews) – Grande partecipazione per la sesta edizione della charity dinner “Il bel viaggio” a favore di Progetto Itaca Milano, associazione che da 25 anni sostiene le persone affette da disturbi della salute mentale e le loro famiglie. All’annuale serata di beneficienza, andata in scena al Pirelli HangarBicocca a Milano con il consueto supporto di Fondazione Paolo e Giuliana Clerici e, per la prima volta, di Istituto Grandi Marchi (IGM), hanno partecipato oltre 500 persone, esponenti di spicco del mondo dell’imprenditoria e dello spettacolo, che, con il loro generoso contributo, hanno dimostrato la propria vicinanza a chi soffre di disagi psichici.


Dopo l’aperitivo e la cena placee curata da Papillon e accompagnata dai grandi vini delle Cantine associate a IGM, nell’immenso e suggestivo spazio che ospita i “Sette palazzi celesti”, opera monumentale che l’artista tedesco Anselm Kiefer ha realizzato appositamente per HangarBicocca, si è tenuta un’asta benefica con Fabio Bertolo di Finarte. Diciannove i lotti battuti, donati dalle 18 importanti aziende che fanno parte di IGM, tra cui bottiglie di vino di pregio, visite private alle Cantine ed esperienze esclusive in alcune delle aziende vitivinicole più belle al mondo e, infine, un soggiorno a New York donato da Casa Cipriani. L’intero ricavato è destinato a sostenere le iniziative di Progetto Itaca, per il quale nel corso della serata sono stati raccolti 300mila euro. “Siamo felici di festeggiare i nostri 25 anni assieme a molte, generose, aziende e a tante e tanti amici che hanno a cuore la nostra mission. In questa serata, in particolare, abbiamo scelto di sostenere ‘Club Itaca’ e ‘Job Stations’, progetti di inserimento sociale e lavorativo per persone con disturbo psichico” ha spiegato il presidente di Progetto Itaca Milano, Alessandro Dubini, sottolineando che “proprio per ‘Job Stations’ lancio un appello a tutte le aziende: noi ci siamo, con personale dedicato, per fare del bene insieme. Grazie alla straordinaria generosità di Fondazione Paolo e Giuliana Clerici e Istituto Grandi Marchi – ha concluso – anche in questa occasione siamo a fianco di chi convive con un disagio psichico e i suoi famigliari”.


“Club Itaca” è un centro per lo sviluppo dell’autonomia socio-lavorativa di persone con una storia di disagio psichico. La Clubhouse è una struttura diurna, non sanitaria, in cui i soci si impegnano all’interno di unità di lavoro in attività finalizzate al recupero del ritmo di vita e della sicurezza in sé. Ad oggi i soci iscritti a Club Itaca Milano sono 243. “Job Stations” è invece nato nel 2012 in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture ETS per combattere lo stigma e l’esclusione sociale delle persone con disabilità psichica attraverso opportunità professionali concrete di reinserimento nel mondo del lavoro. Le “Job Stations” sono dei veri e propri centri di smart working gestiti dalle associazioni che fanno parte della rete nazionale di Progetto Itaca, dove le persone con storie di disagio psichico possono lavorare grazie al supporto di tutor esperti in ambito psicologico e in costante contatto con le aziende grazie al supervisor aziendale. Ad oggi ne sono state attivate nove in sette diverse città italiane e sono state inserite con successo 125 persone in 33 aziende.

Gdf, Giorgetti: solido presidio di legalità e giustizia nel Paese

Gdf, Giorgetti: solido presidio di legalità e giustizia nel PaeseRoma, 21 giu. (askanews) – “Coraggio, senso del dovere, altruismo e professionalità: la Guardia di Finanza ha sempre rappresentato un solido presidio di legalità e giustizia per Istituzioni, cittadini e imprese, cui è affidato un compito fondamentale, la tutela della sicurezza economico-finanziaria, a garanzia della crescita e dello sviluppo del nostro Paese”. Lo afferma il ministro di Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, con un messaggio in occasione del 250° anniversario di fondazione del Corpo.


“In questa significativa giornata, quale Ministro dell’Economia e delle Finanze, desidero esprimere grande ammirazione e riconoscenza a tutti i Finanzieri che, con impegno, dedizione e professionalità, offrono il loro prezioso servizio all’Italia e ai Suoi cittadini. Nel rendere omaggio a tutti loro, sento doveroso – dice Giorgetti – esprimere un pensiero grato e commosso a quanti hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del dovere”. “250 anni sono una lunga storia scritta da donne e uomini che si sono distinti per coraggio, senso del dovere, altruismo e professionalità, onorando al meglio le nobili e gloriose tradizioni del Corpo. La Guardia di Finanza ha sempre rappresentato un solido presidio di legalità e giustizia per Istituzioni, cittadini e imprese, cui è affidato un compito fondamentale, la tutela della sicurezza economico-finanziaria, a garanzia della crescita e dello sviluppo del nostro Paese”.


“A tutte le Fiamme Gialle in servizio e in congedo, ai loro familiari rivolgo gli auguri più sinceri, certo che questo storico anniversario sarà il punto di partenza per sempre nuovi successi, affinché – conclude il ministro – la Guardia di Finanza possa continuare a ricoprire, anche in futuro, un ruolo assolutamente centrale nell’interesse della nostra comunità. Viva la Guardia di Finanza!”.

Vino, Francesca Planeta insignita del Compasso d’Oro alla carriera

Vino, Francesca Planeta insignita del Compasso d’Oro alla carrieraMilano, 21 giu. (askanews) – Francesca Planeta, presidente di Planeta Estate, è stata insignita del Compasso d’Oro alla carriera, per il suo impegno nel far diventare Planeta uno dei simbolo di eccellenza nel settore vinicolo ed enoturistico in Sicilia. Questo riconoscimento da parte dell’Associazione per il disegno industriale nell’ambito della 70esima edizione del premio, non è dunque solo un omaggio al percorso professionale di Francesca Planeta ma anche un segnale di come il design possa essere uno strumento per raccontare e valorizzare la cultura e la storia di un territorio.


“Una carriera che segue il solco di chi l’ha preceduta: coerenza e visione prospettica si fondono nell’esperienza in un settore storicamente tradizionalisti” si legge nelle motivazioni del premio, in cui viene sottolineato come “il percorso tracciato è concreta materializzazione dei migliori principi di food design Made in Italy”. “La mia visione del design è profondamente legata alla bellezza della Sicilia, fonte inesauribile di ispirazione grazie alle sue ricchezze culturali e naturali” ha dichiarato Planeta, aggiungendo che “qui, le sfumature dei paesaggi si riflettono nelle forme e nei colori, creando un legame viscerale con il territorio. La tradizione artigianale – ha concluso – si unisce alla creatività contemporanea, dando vita a luoghi che narrano storie di vita e autenticità, dove ogni dettaglio è un omaggio alla ricca eredità dell’isola, narrando una storia di bellezza e passione”.


Il riconoscimento giunge a pochi giorni dal conferimento della “chiave” della Guida Michelin a “La Foresteria Planeta” – il wine resort della famiglia a Menfi (Agrigento). Foto di Paola Licciardello

Supercelle e temporali al Nord, ancora 40°C al Centro-Sud

Supercelle e temporali al Nord, ancora 40°C al Centro-SudRoma, 21 giu. (askanews) – Doppio attacco con condizioni meteo estreme sull’Italia: ancora super caldo africano con picchi di 41°C al Centro-Sud, supercelle temporalesche in formazione al Nord con fulmini e grandine. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma un momento difficile per il nostro Paese, dal punto di vista meteorologico. L’anticiclone africano Minosse porterà altre 48 ore di caldo rovente dalla Toscana in giù, mentre al Nord sono in arrivo ben due cicloni.


Il primo ciclone, proveniente dalla Spagna, causerà già dalle prossime ore fenomeni violenti su Alpi e Prealpi centro-occidentali per poi spingere l’instabilità anche verso la Pianura Padana e le Alpi orientali: in sintesi, l’area di bassa pressione proveniente dalla Spagna, decreterà la fine del caldo al Nord sotto colpi di vento, grandine e intensi acquazzoni con possibile formazione di supercelle temporalesche. Sul resto della nostra bella Italia le temperature saranno stazionarie, bollenti: Benevento, Foggia e Taranto 41°C, Caserta e Terni 40°C, Frosinone, Matera e Siracusa 39°C, 38°C ancora a Forlì (Romagna come ultimo baluardo del caldo al Nord) e Isernia. Sabato avremo ancora il super caldo di Minosse al Sud, in pratica con temperature solo leggermente più basse: Lecce, Taranto e Siracusa 40°C, Agrigento e Matera 39°C, Bari, Catania, Ragusa 38°C con leggera febbre umana a 37°C tra Andria, Barletta, Crotone e Foggia. Al Nord invece proseguiranno i temporali, anche se nella prima parte della giornata saranno confinati alle Alpi; dal pomeriggio-sera arriverà invece un secondo ciclone verso il Nord ed il Centro Italia. Domenica 23 giugno, infatti, con il secondo ciclone in arrivo dall’Irlanda avremo maltempo diffuso sul settentrione in spostamento verso Toscana, Umbria e Marche. Dopo una fase calda e umida i temporali sono più forti: si temono supercelle temporalesche in Val Padana con raffiche di vento (downbursts) e grandine grossa: monitoreremo per capire bene lo sviluppo dei temporali e la loro localizzazione più probabile.


La ferita irlandese resterà, infine, attiva al Centro-Nord anche nella nuova settimana: almeno fino a mercoledì i temporali saranno frequenti, anche se a prevalente sviluppo diurno, con cielo poco nuvoloso al mattino e piogge nel pomeriggio. Con la nuova settimana Minosse sarà solo un ricordo, le temperature più alte si attesteranno sui 32-34°C al Sud, 29-30°C al Centro e, al più, sui 23-25°C al Nord: un crollo di 10 gradi repentino, anomalo, figlio dei Cambiamenti Climatici sempre più estremi.

Mattarella: l’azione della Gdf utile per l’affermazione dei principi di legalità

Mattarella: l’azione della Gdf utile per l’affermazione dei principi di legalitàRoma, 21 giu. (askanews) – “Nel giorno in cui si celebra il 250° anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, desidero manifestare anzitutto il sentimento di riconoscenza della Repubblica agli appartenenti al Corpo rivolgendo altresì un pensiero di ricordo e di omaggio a tutti i finanzieri caduti. Le Fiamme Gialle hanno assunto nel tempo una rilevanza crescente sul Territorio nazionale e all’estero, nella loro significativa azione per l’affermazione dei principi di legalità nello svolgimento delle attività economiche del Paese, recando un importante contributo al contrasto all’evasione fiscale e al contrabbando, al traffico di sostanze stupefacenti, alla repressione del crimine organizzato, del riciclaggio di denaro, alla lotta al finanziamento del terrorismo, a garanzia della libertà degli operatori economici, sostenendo così gli obiettivi di sviluppo nella sicurezza della nostra comunità”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro.


“Di particolare rilievo l’attività di soccorso assicurata, in collaborazione con le altre Istituzioni dello Stato preposte, nelle operazioni di salvataggio di coloro che, per mare o via terra, fuggono da paesi e territori martoriati da guerre e conflitti o caratterizzati da degradate condizioni di vita”, sottolinea il capo dello Stato. “Nel quadro delle missioni internazionali le Fiamme Gialle garantiscono un prezioso contributo alle attività messe in campo dalle Forze Armate. Le capacità di eccellenza espresse dalla Guardia di Finanza hanno visto la attribuzione alla Bandiera di guerra della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Alle donne e agli uomini del Corpo, in servizio e in congedo, e ai loro familiari, giunga, in questo giorno di festa, il mio caloroso saluto. Viva la Guardia di Finanza! Viva la Repubblica!”, conclude Mattarella.

L’Istat: nel I trimestre i prezzi delle case -0,1%, su anno +1,7%

L’Istat: nel I trimestre i prezzi delle case -0,1%, su anno +1,7%Roma, 21 giu. (askanews) – Nel primo trimestre 2024 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, diminuisce dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumenta dell’1,7% nei confronti dello stesso periodo del 2023 (era +1,8% nel quarto trimestre 2023). E’ la stima preliminare dell’Istat.


L’aumento tendenziale dell’Ipab è da attribuire soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono del 5,4% (in decelerazione rispetto al +8,8% del trimestre precedente) e in misura minore ai prezzi delle abitazioni esistenti che salgono dello 0,8% (in accelerazione). Questi andamenti si manifestano in un contesto di calo dei volumi di compravendita (-7,2% la flessione tendenziale registrata nel primo trimestre 2024 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il -3,3% del trimestre precedente).


Su base congiunturale, la lieve flessione dell’Ipab (-0,1%) è imputabile unicamente ai prezzi delle abitazioni nuove che diminuiscono dell’1,7%, mentre quelli delle abitazioni esistenti registrano una lieve crescita (+0,2%). Il tasso di variazione acquisito dell’Ipab per il 2024 è pari a +0,3%, sintesi di un aumento del 2,1% per le abitazioni nuove e una riduzione dello 0,2% per le abitazioni esistenti.

Ue, Le Maire: le 4 condizioni per garantire crescita economica

Ue, Le Maire: le 4 condizioni per garantire crescita economicaLussemburgo, 21 giu. (askanews) – Unione del mercato europeo dell’energia basata sulle fonti rinnovabili e sul nucleare prodotti nell’Ue, finanziamenti alle imprese attraverso l’unione dei mercati dei capitali, semplificazione normativa per le aziende, fare blocco e agire uniti nel commercio mondiale applicando dazi contro le importazioni sovvenzionate, come quelle dei veicoli elettrici cinesi, o quelle da paesi con condizioni produttive diverse (ad esempio senza vincoli ambientali) da quelle europee.


Sono i quattro ingredienti della ricetta per un forte rilancio dell’economia europea che ha ribadito oggi il ministro dell’Economia francese, Brino Le Maire, incontrando la stampa prima della riunione del Consiglio Ecofin a Lussemburgo. “Ho ribadito ieri (durante la riunione dell’Eurogruppo, ndr) e continuerò a ribadire oggi il forte rischio che l’economia europea perda terreno rispetto alla Cina e rispetto agli Stati Uniti. È tempo di agire, di agire con forza, di agire più rapidamente per sostenere la nostra economia, per consentirle di apportare crescita, occupazione e prosperità”, ha sottolineato Le Maire.


Occorre innanzitutto, ha spiegato, “un’energia a basso contenuto di carbonio e a basso costo, che deve essere basata sulle energie rinnovabili, ma che può basarsi anche sull’energia nucleare. Da questo punto di vista dobbiamo fare di tutto per preservare il mercato energetico europeo. Il mercato europeo dell’energia è una risorsa per i Ventisette. L’Unione europea deve preservare e garantire la buona circolazione dell’energia in tutta Europa e garantire questa energia a costi contenuti per tutti i paesi europei”. “La seconda condizione – ha continuato Le Maire – è il finanziamento: è urgente accelerare l’Unione dei mercati dei capitali” dei paesi Ue. “Questa Unione dei mercati dei capitali è l’unico modo per garantire a tutti gli Stati europei, a tutte le aziende, PMI, industrie e start-up europee, i finanziamenti di cui hanno bisogno per svilupparsi sul territorio europeo, e non su quello americano o altrove, quando dovranno crescere”.


“La terza condizione – ha aggiunto il ministro francese – è la semplificazione. Più rischi, meno normative. Questa deve essere la linea d’azione per l’economia europea. Le norme e il loro eccesso stanno uccidendo l’economia europea. Dobbiamo semplificare enormemente, alleggerire le regole che gravano sulle Pmi e sui nostri industriali in tutto il tessuto economico europeo”. “Infine, l’ultima condizione per rilanciare l’economia europea – ha sottolineato Le Maire – è l’unità incrollabile dei 27 Stati membri dell’Unione. Abbiamo un destino economico comune, tutti devono capirlo. Di fronte alla Cina, di fronte agli Stati Uniti, dobbiamo restare uniti. Lo vediamo sulla questione dei veicoli elettrici: è imperativo essere uniti, per ristabilire un equilibrio di potere tra Europa e Cina. È imperativo far capire al governo cinese che non accetteremo che arrivino sul mercato più ricco del Pianeta veicoli elettrici in gran parte sovvenzionati e fabbricati in condizioni produttive diverse da quelle europee. Dobbiamo mostrare i denti affinché tutti capiscano che la tigre europea ha i denti”.


“Da questo punto di vista – ha concluso il ministro francese -, sostengo pienamente la procedura avviata dalla Commissione europea per introdurre dazi sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina: ci devono essere equità e reciprocità nel commercio mondiale; per questo, le decisioni della Commissione europea sono benvenute”.

Cina, governo ad amministrazioni locali: acquistare case invendute

Cina, governo ad amministrazioni locali: acquistare case invenduteRoma, 21 giu. (askanews) – Il ministero dell’Edilizia e dello Sviluppo Urbano e Rurale della Cina ha esortato i governi locali ad acquistare abitazioni commerciali completate per destinarle a alloggi a prezzi accessibili nelle città, come parte degli sforzi del paese per ridurre lo stock di case invendute nel mezzo di una grave crisi immobiliare che ha già portato alla liquidazione di alcuni giganti del settore e rischia di produrre una crisi del credito.


I governi locali – secondo quanto scrive l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua – devono valutare accuratamente la domanda di alloggi a prezzi accessibili nell’area e l’inventario delle abitazioni commerciali completate. È necessario garantire che queste abitazioni siano di dimensioni appropriate, ragionevolmente prezzate e situate in aree adeguate. Il mese scorso, la banca centrale cinese PBoC si è impegnata a creare una struttura di finanziamento che supporti le imprese statali locali nell’acquisto di immobili non venduti da destinare ad abitazioni a prezzi accessibili per i cittadini.

Giornata della giraffa, Wwf: specie rischia “estizione silenziosa”

Giornata della giraffa, Wwf: specie rischia “estizione silenziosa”Roma, 21 giu. (askanews) – Restano solo circa 117.000 giraffe in natura. Questo significa che in Africa esiste una sola giraffa ogni quattro elefanti. Una situazione preoccupante per il futuro di questo iconico animale, indicata dalle ultime stime della Giraffe Conservation Foundation (GCF), che ha registrato un calo complessivo nei numeri negli scorsi decenni. Recenti studi dimostrano come le quattro specie di giraffa (settentrionale, reticolata, masai e meridionale) – nonostante la vicinanza dei loro areali – vivano in un “isolamento riproduttivo” che a causa della selezione di comportamenti o meccanismi specifici impedisce loro di incrociarsi.


Ad accendere i riflettori sullo stato di salute di queste specie in vista del 21 giugno, Giornata mondiale della giraffa, è il Wwf che evidenzia come ci sia un nuovo dato in controtendenza con quelli degli ultimi decenni. Gli studi più recenti, infatti, mostrano che tra il 2015 e il 2021 la popolazione di giraffe risulta aumentata del 20%, incremento che deriva da una reale crescita in alcune aree, ma anche da metodi di censimento più accurati. Prima, infatti, – osserva l’associazione – i ricercatori censivano le popolazioni di giraffe dagli aeroplani, ma questo poteva sottostimarne il numero in determinate aree, dove gli erbivori rimangono nascosti dalla vegetazione. Un nuovo e più efficiente approccio di ricerca prevede rilievi fotografici e l’uso di software che scansionano le immagini e riconoscono gli individui sulla base del disegno unico delle macchie del mantello. La giraffa settentrionale, “in pericolo critico” secondo la lista rossa IUCN, vive in popolazioni isolate in Africa centrale e occidentale, nonché in Uganda e in parti del Kenya. Questa specie conta oltre 5.900 individui e risulta dunque in aumento dal 2015, quando se ne contavano 4.780. Le giraffe reticolate (in pericolo critico) vivono nel nord del Kenya e sono circa 16.000, quasi il doppio di quelle censite nel 2015. Probabilmente questa apparente crescita numerica – nota il Wwf -è causata da migliori metodi di raccolta dati sul campo e non da un reale incremento. Le giraffe masai (in pericolo critico), che si trovano soprattutto in Tanzania e nel sud del Kenya, hanno una popolazione stimata di 45.000 individui. Per la specie si stima, dunque, un aumento del 44% rispetto ai dati del 2015. Della specie più abbondante (la giraffa meridionale) si contano circa 48.000 individui: risulta la specie con la popolazione più stabile dal 2015 al 2021.


Nonostante questi incrementi locali però le popolazioni di giraffa rimangono relativamente ridotte, considerando che un paio di secoli fa si stima fossero presenti in natura circa un milione di individui e che il loro numero è diminuito per decenni, in un processo che gli scienziati chiamano una vera e propria “estinzione silenziosa”. Cinque le principali minacce alla sopravvivenza di queste specie: degrado, frammentazione e perdita di habitat; cambiamenti ecologici causati da attività umane come quelle estrattive; effetti della crisi climatica; caccia illegale per il mercato della carne di animali selvatici; mancanza di consapevolezza e conoscenza delle esigenze di conservazione della specie.


Il Wwf, per proteggere le giraffe e altre specie iconiche, collabora da oltre 20 anni con i governi, le comunità locali e le organizzazioni ambientaliste di 5 nazioni dell’Africa meridionale. Il Wwf contribuisce concretamente all’avanzamento di un progetto di conservazione su larga scala centrato sul territorio del KAZA, l’area di conservazione transfrontaliera Kavango-Zambesi che copre parti contigue di Angola, Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe, area in cui vive il 10% delle popolazioni di giraffe. Solo attraverso azioni di conservazione efficaci per contrastare bracconaggio, perdita dell’habitat, crisi climatica e per risolvere conflitti tra uomo e fauna selvatica, – conclude il Wwf – riusciremo a salvare anche queste straordinarie specie. (Credit: Shutterstock – Rob Hainer – WWF-Sweden)