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Autore: Redazione StudioNews

Ue, Meloni a Bruxelles. Oggi riunione Consiglio su top jobs

Ue, Meloni a Bruxelles. Oggi riunione Consiglio su top jobsBruxelles, 17 giu. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Bruxelles dove stasera è prevista la riunione informale dei membri del Consiglio europeo per avviare la trattativa sui top jobs Ue.


La riunione è in programma alle 18: la presidente della Commissione uscente (e aspirante alla conferma) Ursula von der Leyen traccerà un bilancio dei 5 anni di mandato. Poi – senza di lei – i leader avvieranno la discussione. Meloni è adesso all’hotel Amigo, dove alloggia di solito, dove sono presenti anche gli europarlamentari Fdi Nicola Procaccini e Carlo Fidanza. Per Meloni sono previsti Meloni e contatti in vista della riunione.

Desertificazione, Coldiretti: bruciati 33mila posti lavoro al Sud

Desertificazione, Coldiretti: bruciati 33mila posti lavoro al SudRoma, 17 giu. (askanews) – La siccità ha “bruciato” 33mila posti di lavoro nei campi del Sud Italia, tra Sicilia e Puglia, dove a cause del caldo e della mancanza di pioggia non è stato possibile eseguire le principali operazioni colturali. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all’occupazione nel primo trimestre del 2024 che evidenzia come i cambiamenti climatici, al centro della giornata contro la desertificazione che si celebra oggi, 17 giugno, incidano anche sull’occupazione.


Non a caso la quasi totalità dei posti in meno registrati complessivamente nel settore agricolo tra gennaio e marzo riguarda le campagne del Sud Italia (al Nord i lavoratori aumentano, al Centro calano di un migliaio) ancora oggi in piena emergenza idrica. L’assenza di precipitazioni e le carenze delle infrastrutture che dovrebbero garantire alle aziende l’acqua necessaria ha di fatto bloccato i lavori nelle campagne meridionali, con molte aziende agricole che hanno dovuto rinunciare alle assunzioni, costrette anche dall’esplosione dei costi, dalle bollette idriche ai foraggi necessari per l’alimenta è nelle zone più colpite da una siccità che non sta lasciando scampo a decine di aziende.


La situazione nelle campagne del Sud è il simbolo di come la desertificazione sia diventata una minaccia per l’agricoltura nazionale. Dalla Sicilia alla Puglia, dalla Basilicata alla Sardegna, si moltiplicano i danni legati alla mancanza di pioggia, che sta praticamente azzerando i raccolti a partire dal grano, dove si stimano cali fino al 70%. Non solo: i campi di foraggi e ed erba medica sono letteralmente bruciati, le coltivazioni di frutta e ortaggi sono in difficoltà e si addensano nubi persino sulla vendemmia e sul raccolto delle olive. Inoltre le carenze infrastrutturali, divenute ormai croniche, sono al centro della protesta degli agricoltori della Sardegna, scesi oggi in piazza con centinaia di trattori in due cortei da Nord a Sud dell’isola, in particolare tra Sarrabus, Sud Sardegna, Ogliastra, Baronia e Gallura, le zone più colpite dalla siccità.

L’Istat conferma: a maggio l’inflazione stabile allo 0,8%

L’Istat conferma: a maggio l’inflazione stabile allo 0,8%Roma, 17 giu. (askanews) – A maggio l’inflazione è aumentata dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +2,3% a +1,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,6% di aprile a +2,5%). Lo ha reso noto l’Istat confermando la stima preliminare.


La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +2,5% a +1,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e si interrompe quella dei regolamentati (da -1,3% a +0,7%) e accelerano lievemente i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,8% a +4,3%). Nel mese di maggio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera, così come quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,1% a +2%).


La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione leggermente più ampia (da -0,6% a -0,9%) e quella dei servizi è stabile (a +2,9%), determinando un aumento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,8 punti percentuali, dai +3,5 di aprile). L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,5%) e dei Beni alimentari non lavorati (+1,4%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,1%) e dei Beni durevoli (-0,5%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo.


L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta di 0,2% su base mensile e dello 0,8 su base annua (da +0,9% di aprile), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione dello 0,2% su base mensile e di 0,8 su base annua.

Maturità ci siamo. Al tema Manzoni, Matteotti, IA o Facebook?

Maturità ci siamo. Al tema Manzoni, Matteotti, IA o Facebook?Roma, 17 giu. (askanews) – E’ la settimana dell’esame di Maturità 2024. Si inizia dopodomani, mercoledì 19 giugno dalle ore 8:30, con il primo scritto, il tema di Italiano, poi giovedì il secondo scritto e quindi i colloqui. Coinvolti oltre 520mila studenti. Nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha spiegato che all’esame “quello che è importante è l’elasticità di riflessione”, ovvero “possedere ciò che gli anni di scuola vi hanno lasciato, aver capito e compreso, saper fare delle connessioni. Non il nozionismo, che non interessa”.


IL “TOTO TRACCIA” – Ultime ore di ripasso quindi mentre, come ogni anno, sui social e su vari siti specializzati impazza ormai da giorni il “toto traccia”, per tentare di prevedere autori e temi scelti per il primo scritto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per l’Analisi del testo – sono da escludere Moravia e Quasimodo, scelti nel 2023 – potrebbero uscire Alessandro Manzoni (150mo dalla morte), Italo Calvino (100 anni dalla nascita) o Gabriele D’Annunzio (160mo della nascita, ma nel 2023); attenzione anche a Dante e Pirandello. Per il Testo argomentativo, gettonati i temi del Fascismo (100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti), i problemi etici della scienza (120 anni dalla nascita di Robert Oppenheimer), il ruolo delle telecomunicazioni (150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi), gli 80 anni dallo sbarco in Normandia. Riguargo il tema di Attualità, quotatissime l’Intelligenza Artificiale con le sue implicazioni, un tema sulla pace viste le guerre in Ucraina e Medio Oriente (e prendendo spunto dai 110 anni dall’inizio della Prima guerra mondiale), l’importanza dei Social network (sono 20 anni dalla nascita di Facebook). Sempre in primo piano anche la questione della violenza sulle donne e della parità di genere e il cambiamento climatico. Per la seconda prova scritta, il tam-tam sui social riguarda solo la temuta versione di Greco del Liceo Classico: Platone, Plutarco e Tucidide gli autori su cui si scommette di più.


I NUMERI – Quest’anno saranno 526.317 gli studenti coinvolti nelle prove (512.530 candidati interni e 13.787 esterni), mentre le commissioni sono 14.072, per un totale di 28.038 classi. La ripartizione dei candidati per tipologia di percorso di studio è la seguente: Licei: 266.057; Istituti Tecnici: 172.504; Istituti Professionali: 87.756. Le commissioni d’Esame sono composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica. LE DATE – Si parte dunque mercoledì 19 giugno, alle 8:30, con l’apertura del segretissimo “plico telematico” inviato dal Ministero contenente le tracce del primo scritto, di Italiano, comune a tutti gli indirizzi (7 tracce di tre tipologie: due Analisi del testo; tre di Testo argomentativo; due di Tema di attualità; durata 6 ore). Si prosegue il 20 giugno con la seconda prova, che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (Greco al Classico, argomenti di Matematica, Algebra e Geometria allo Scientifico: durata 6 ore). È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato (prevista una breve relazione o un lavoro multimediale delle esperienze svolte nell’ambito dei PCTO; verrà tenuto conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente). Negli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni ad opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca, è prevista una terza prova scritta martedì 25 giugno dalle ore 8:30.


IL COLLOQUIO ORALE – Successivamente alla prima e alla seconda prova, l’esame proseguirà con gli orali, a partire dal lunedì 24 (ma negli istituti che ospiteranno i seggi elettorali per i ballottaggi delle elezioni comunali l’avvio dei colloqui potrebbe slittare a martedì 25 o mercoledì 26 giugno). Il colloquio si svolge a partire dall’analisi, da parte dello studente, del materiale scelto dalla commissione, che può essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema. Lo studente deve poi presentare – con una breve relazione o un elaborato multimediale – le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali (PCTO, ex alternanza scuola lavoro) e infine si passerà a domande di Educazione civica. IL “CAPOLAVORO” – Tra le novità di quest’anno, c’è il “Capolavoro dello studente”, uno strumento introdotto dalle “Linee guida per l’Orientamento 2022”, ideato per valorizzare le competenze acquisite dagli studenti nella prospettiva dell’orientamento anche in ambienti extra-scolastici, e che offre un quadro completo del loro percorso formativo e personale, tenendo conto di progressi e competenze accumulate nell’anno scolastico. Il “capolavoro” deve essere fatto obbligatoriamente da tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, va caricato sul portfolio digitale dello studente, ma in ogni caso non sarà oggetto del colloquio di esame e non va a confluire direttamente nel Curriculum dello studente, di cui tiene conto la Commissione nello svolgimento del colloquio. CELLULARI, PC E INTERNET – Alle prove scritte sarà severamente vietato l’uso di telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo; dispositivi in grado di consultare file, inviare foto o immagini; apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta; personal computer portatili in grado di connettersi a reti esterne. Sono consentite solo le calcolatrici scientifiche e/o grafiche. La violazione di queste disposizioni comporterà l’esclusione da tutte le prove d’esame.


I VOTI – Il punteggio finale complessivo della Maturità è espresso in centesimi (minimo 60/100) ed è il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione alle prove scritte e al colloquio e dei punti acquisiti per il credito scolastico da ciascun candidato, per un massimo di 40 punti. La commissione dispone di un massimo di 20 punti per la valutazione di ciascuna delle prove scritte e di un massimo di 20 punti per la valutazione del colloquio. La commissione all’unanimità può motivatamente attribuire la lode. PROVE SUPPLETIVE – Ai candidati che, a seguito di assenza per malattia, debitamente certificata, o dovuta a grave documentato motivo, riconosciuto tale dalla commissione/classe, si trovino nell’assoluta impossibilità di partecipare alle prove scritte, è data facoltà di sostenere le prove stesse nella sessione suppletiva. La prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 3 luglio 2024, dalle ore 8:30; la seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 4 luglio 2024.

Netanyahu scioglie il gabinetto di guerra

Netanyahu scioglie il gabinetto di guerraRoma, 17 giu. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra ed ha affermato che continuerà a consultare un “forum” ristretto per le decisioni più delicate sulla guerra a Gaza. Netanyahu ha annunciato la sua decisione al gabinetto di sicurezza. La scelta del primo ministro giunge dopo le dimissioni dal governo dei deputati Benny Gantz e Gadi Eisenkot.


Alcune delle questioni precedentemente discusse dal gabinetto di guerra saranno ora trasferite per la discussione nel gabinetto di sicurezza, ma le decisioni delicate saranno affrontate in un forum di consultazione più piccolo, che dovrebbe includere il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale Tzachi Hanegbi e il presidente del partito Shas, Aryeh Deri, che ha prestato servizio come osservatore nel gabinetto di guerra. Secondo la stampa israeliana lo scioglimento del gabinetto di guerra rappresenta un gesto simbolico, inteso principalmente a impedire l’inclusione di ministri, come il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, che non a caso avrebbe ripetutamente richiesto di essere inserito nel forum di consultazione.


Intanto, sul terreno, proseguono le operazioni dell’esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le truppe operano “in modo preciso e sulla base di informazioni di intelligence”, facendo irruzione e distruggendo diversi edifici con trappole esplosive, hanno precisato le forze di difesa israeliane, in un aggiornamento sulle operazioni delle ultime 24 ore, dopo l’annuncio di ieri sulla pausa tattica di 11 ore al giorno nelle operazioni nel sud di Gaza, condannata dallo stesso Netanyahu. Nel quartiere nord-occidentale di Tel Sultan, a Rafah, i soldati della 401a Brigata corazzata hanno ucciso diversi uomini armati in combattimenti ravvicinati, ha spiegato l’Idf, aggiungendo che nella stessa zona è stato distrutto un deposito di armi da cui è stato lanciato un missile anticarro contro le truppe.


Nel frattempo, l’esercito israeliano continua a operare anche nel corridoio Netzarim, nel centro della Striscia di Gaza. L’Idf ha affermato in questo caso che le truppe hanno ucciso diversi uomini armati e demolito edifici utilizzati dai gruppi terroristici nell’area.

Cioccolato Modica Igp in Albania per collaborazione Modica-Valona

Cioccolato Modica Igp in Albania per collaborazione Modica-ValonaRoma, 17 giu. (askanews) – Il cioccolato di Modica IGP vola in Albania per suggellare l’incontro tra le città di Valona e di Modica. L’incontro, organizzato dal Consolato Generale Italiano di Valona, tra i due sindaci Maria Monisteri ed Ermal Dredha, è servito per gettare le basi di future collaborazioni tra le due comunità sotto il profilo culturale, sociale ed economico.


Gli incontri si sono svolti alla presenza del Console Generale di Valona Iva Palmieri e del presidente del Consiglio Comunale di Modica Maria Cristina Minardo. Il Consorzio ha prodotto un incarto dedicato all’evento che, autografato dai protagonisti dell’incontro, sarà collocato nella sezione “incarti speciali” del Museo del Cioccolato di Modica. Nel foyer del Teatro Petro Marko, che ha ospitato il concerto dei Mode di Antonio Modica con Lee Curreri, è stata fatta una degustazione di cioccolato di Modica Igp aperta al pubblico, presentata da Enrico Drago in rappresentanza di Nacrè.

Il 24 giugno la riunione dell’Agrifish a Lussemburgo

Il 24 giugno la riunione dell’Agrifish a LussemburgoRoma, 17 giu. (askanews) – Si terrà a Lussemburgo il prossimo 24 giugno il Consiglio Agricoltura e Pesca: i ministri dell’Agricoltura cercheranno di approvare una serie di conclusioni sul futuro dell’agricoltura nell’UE.


Dopo una presentazione da parte della Commissione sullo stato di avanzamento della politica comune della pesca e sugli orientamenti per le possibilità di pesca per il 2025, i ministri della pesca esprimeranno il loro punto di vista sull’argomento ed evidenzieranno le loro priorità. La presidenza belga in una sessione pubblica aggiornerà inoltre il Consiglio sullo stato dei lavori di quattro attuali proposte legislative di regolamento: quella sul materiale riproduttivo vegetale, quella sul materiale riproduttivo forestale, la proposta di regolamento quadro per il monitoraggio delle foreste e infine quella sulla protezione degli animali durante il trasporto.


Tra le altre questioni all’ordine del giorno, la presidenza belga informerà pubblicamente il Consiglio sui risultati del simposio organizzato sui sistemi di etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore della confezione.

Cina annuncia indagine anti-dumping su prodotti di suino Ue

Cina annuncia indagine anti-dumping su prodotti di suino UeRoma, 17 giu. (askanews) – Il ministero del Commercio cinese ha annunciato oggi un’indagine anti-dumping su alcuni prodotti di carne suina importati dall’Unione europea, in un passaggio che appare come una possibile ritorsione dopo che Bruxelles ha deciso la scorsa settimana di aumentare i dazi sui veicoli elettrici cinesi fino al 38% a partire dal 4 luglio prossimo.


I prodotti oggetto dell’indagine includono carne suina fresca e congelata, frattaglie di suino, grasso di maiale senza carne magra, intestini, vesciche e stomaci di suino. Il periodo di indagine sul dumping delle importazioni va dal primo gennaio al 31 dicembre dell’anno scorso, mentre il periodo per la valutazione dei danni industriali copre quattro anni dal primo giorno del 2020 all’ultimo giorno del 2023, ha comunicato il ministero.


L’indagine durerà non più di un anno, ma potrebbe essere prorogata per ulteriori sei mesi. La Commissione europea ha annunciato la scorsa settimana che, a valle di una indagine anti-dumping, le vetture elettriche prodotte in Cina subiranno un incremento di dazi che va fino al 38%, dopo che gli Usa hanno a loro volta aumentato le tariffe sulle vetture a nuova energia prodotte nella Repubblica popolare a oltre il 100%.

Federacma: serve proroga ad assicurazioni trattori aree private

Federacma: serve proroga ad assicurazioni trattori aree privateRoma, 17 giu. (askanews) – “Ad oltre 5 mesi dall’impegno bipartisan, risolto poi con un emendamento proposto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, siamo ancora in attesa di essere convocati del Ministero dei Trasporti per dirimere come adempiere al nuovo obbligo comunitario di assicurare i mezzi agricoli anche nelle aree private. Diviene, dunque, assolutamente necessario prevedere in sede di conversione del Dl Agricoltura una proroga sino a fine anno come avevamo, del resto, richiesto sin da principio”. Così in una nota Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, che con Federmotorizzazione e Assocamp, le altre sigle aderenti a Confcommercio Mobilità, sollevò la questione ad inizio anno.


Il decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre e fa seguito alla Legge 4 agosto 2022, n. 127 con cui l’Italia ha recepito la Direttiva comunitaria. La disposizione normativa ha previsto che tutti i veicoli e i mezzi agricoli (ad esclusione delle macchine operatrici che non sono semoventi ma devono essere trasportate) devono essere assicurati, in forma singola o cumulativa, ovunque si trovino, anche in aree private. Per i soli mezzi agricoli, grazie al Dl Milleproroghe, l’obbligo è stato posticipato a partire dal primo luglio. “Il nuovo obbligo normativo coinvolge almeno 3 milioni di veicoli e oggi non vi sono assicurazioni disponibili che possano contemplare i casi della disposizione – conclude Borio (Federacma) – Auspichiamo vivamente che vi sia convergenza politica nella conversione del Dl Agricoltura e vengano approvati gli emendamenti parlamentari, da noi ispirati, che prevedono la proroga dell’obbligo assicurativo sino a fine dicembre. In caso contrario, si verificherebbe una situazione paradossale di difficile risoluzione”.

Desertificazione, Ispra: al 2019 in Italia in degrado 17,4% del suolo

Desertificazione, Ispra: al 2019 in Italia in degrado 17,4% del suoloRoma, 17 giu. (askanews) – In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione. Calcolando i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite per il calcolo delle aree degradate, ovvero lo stato e il trend di copertura del suolo, di produttività e di contenuto di carbonio organico, al 2019 risulta in stato di degrado il 17,4% della superficie nazionale. Le aree si distribuiscono lungo tutto il territorio. Così l’Ispra in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità che ricorre oggi, 17 giugno, per celebrare l’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario. Quest’anno la giornata è dedicata a sollecitare tutte le parti coinvolte ad adottare modelli di gestione sostenibile del territorio, con lo slogan “Uniti per la terra: la nostra eredità. Il nostro futuro”.


A livello globale, con un’immagine sintetica proposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), – prosegue l’Ispra – ogni secondo l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno e sono già stati promossi impegni per il recupero di 1 miliardo di ettari di aree degradate entro il 2030. Tra le iniziative politiche più rilevanti, i paesi del G20 hanno dichiarato la volontà di arrivare a dimezzare le aree degradate entro il 2040. Secondo quanto ha dichiarato Ibrahim Thiaw, segretario esecutivo dell’UNCCD, “Fino al 40% del territorio mondiale è già degradato, colpendo quasi la metà dell’umanità. Eppure le soluzioni sono sul tavolo. Il ripristino del territorio fa uscire le persone dalla povertà e rafforza la resilienza ai cambiamenti climatici. È tempo di unirsi per la terra e mostrare il cartellino rosso alla perdita e al degrado della terra in tutto il mondo”.


Il degrado del territorio e la desertificazione – che ne rappresenta il suo livello più grave – stanno avanzando in tutto il mondo, aggravati dagli effetti dei cambiamenti climatici su suoli già fortemente compromessi da un utilizzo non sostenibile. Vengono messi a rischio i servizi essenziali per la vita umana che il suolo offre, in primo luogo la produzione agricola, ma anche la capacità di contenere i corsi d’acqua e contribuire alla gestione delle risorse idriche e di conservare in maniera permanente la CO2 in eccesso. Anche l’Agenda 2030 riconosce la gravità dei problemi e la necessità di agire, con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 15.3, che chiama i Paesi a adottare le opportune iniziative per raggiungere una situazione di neutralità del degrado del suolo attraverso la promozione di pratiche per la sua protezione e gestione sostenibile e per il recupero delle aree già degradate.


L’Ispra è da tempo impegnato nell’analisi dei dati relativi al degrado e della desertificazione del territorio e del suolo e partecipa a progetti nazionali ed internazionali. Negli ultimi anni, ha avviato specifici progetti volti alla definizione dei modelli per la valutazione delle capacità di risposta al degrado e di ripristino dei suoli degradati, ad esempio attraverso la partecipazione al progetto NewLife4Drylands, nel cui ambito sono stati applicati e valutati gli effetti dell’adozione di Naturebased Solutions in sei casi studio e in altrettante aree. È poi in fase di avvio la partecipazione come partner al progetto Horizon Europe MONALISA, tra i cui obiettivi è prevista l’identificazione di un indice di rischio di desertificazione per le aree maggiormente problematiche nel bacino del Mediterraneo ed in altri paesi europei, oltre alla realizzazione di casi studio di azioni per la protezione e lo sviluppo sostenibile del territorio. A fianco dei Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), contribuisce attivamente all’attuazione della UNCCD a livello nazionale e internazionale, tra cui le valutazioni e le analisi per la partecipazione dell’Italia al programma della UNCCD “Land Degradation Neutrality Target Setting” per la definizione delle misure associate al raggiungimento della neutralità del degrado del suolo, avviato dal MASE. Inoltre, predispone i rapporti periodici alla UNCCD per la valutazione dei suoi indicatori tra cui il degrado, la siccità e indicatori socio economici. Sempre in ambito internazionale, l’Ispra ricopre un ruolo di rilievo nella preparazione e nello svolgimento delle Conferenze delle Parti, la cui sedicesima sessione (COP 16) si svolgerà a Riyadh a dicembre 2024.