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Autore: Redazione StudioNews

Precari AIFA: sopportazione al limite, convocare subito tavolo

Precari AIFA: sopportazione al limite, convocare subito tavoloMilano, 14 giu. (askanews) – “Sono passati 6 mesi e 14 giorni; c’è stato il cambio di organizzazione dei vertici dell’Agenzia Italiana del Farmaco; c’è stata la modifica della CTS dopo che la vecchia ha avuto un rinnovo di quasi 900 giorni; 10 giorni dopo la nomina il Presidente Palù si è dimesso; è stato nominato il professor Nisticò a presidente; la lotta politica in conferenza Stato-Regioni per continuare ad avere potere decisionale, in seno alle nomine, è stata pressante; è stato nominato il dottor Pavesi a direttore amministrativo; alcuni genitori di ragazzi con disforia di genere si sono incatenati sotto la sede dell’Agenzia per protesta; è stato nominato il dottor Russo a direttore sanitario; si è insediato il nuovo CdA; lo stesso è composto da soli uomini; è stata organizzata una conferenza di presentazione della nuova governance AIFA; l’evento è stato annullato dopo lo scoop de La Repubblica; sono stati approvati alla Camera due Odg sui precari; i precari sono disoccupati”. Lo scrivono in una nota i precari di AIFA.


“Questa, brevemente – si legge ancora – è la storia recente dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Storia che, come spesso accade nelle italiche menti, tende ad esser velocemente dimenticata. E purtroppo noi precari siamo stati dimenticati. Anzi, dovremmo smettere di definirci precari, il Governo Meloni e l’Amministrazione AIFA ci hanno ormai reso disoccupati. Nonostante le insistenti richieste di procedere ai rinnovi e alla stabilizzazione – come più volte accaduto in altre amministrazioni centrali – mai smesse nel corso di questi ultimi 5 anni; nonostante le innumerevoli mail e lettere inviate al Ministro della Salute Schillaci e al Sottosegretario Gemmato (ricordiamo sempre il suo zelo e attenzione nei nostri confronti quando occupava gli scranni dell’opposizione) affinché fossimo ricevuti per discutere della nostra incivile, squallida e forse anche incostituzionale situazione; nonostante le lettere scritte alla Presidente del Consiglio Meloni e al Presidente della Repubblica Mattarella; nonostante l’AIFA sia sotto organico e poco performante rispetto alle pari agenzie europee; nonostante siano stati approvati due Odg che impegnano il Governo a rinnovare i contratti e a procedere alla stabilizzazione nel primo provvedimento utile; nonostante tutto questo: noi siamo sempre disoccupati ed inascoltati”. “Purtroppo – conclude la nota dai precari di AIFA – siamo solo 30 lavoratori iper specializzati nella complessa filiera autorizzativa del farmaco che, da anni, vengono bistrattati ed umiliati. Siamo 30 persone, con 30 famiglie e 30 vite, che da anni non hanno una stabilità emotiva, sociale e una prospettiva futura certa. Siamo 30 persone di cui non si interessa nessuno. Ed ora, siamo arrivati al limite della sopportazione e della comprensione. Abbiamo sempre manifestato con toni ed atteggiamenti civili, non ottenendo nulla. Ci state costringendo a cambiare atteggiamento. Rinnoviamo la richiesta all’istituzione di un tavolo tecnico che risolva immediatamente la situazione, che si proceda al rinnovo contrattuale e che venga posta fine a questa triste pagina”.

Lazio, Bankitalia: pil 2023 cresce (+0,9%) ma a ritmo più contenuto

Lazio, Bankitalia: pil 2023 cresce (+0,9%) ma a ritmo più contenutoRoma, 14 giu. (askanews) – Trainata dal turismo, nel 2023 l’attività economia nel Lazio ha proseguito il trend di crescita, ma ad un ritmo più contenuto rispetto al 2022. Lo scorso anno, secondo gli indicatori della Banca d’Italia, il pil nella regione è aumentato dello 0,9% in termini reali, in linea con il dato nazionale, contro una crescita del 3,7% registrata nel 2022. Il Rapporto ‘L’economia del Lazio’ è stato illustrato oggi dalla direttrice della sede di Roma della Banca d’Italia, Antonella Magliocco, dal capo della Divisione Analisi e ricerca economica territoriale, Marco Gallo e dal vice capo, Massimiliano Bolis.


Per il 2024 nel Lazio “ci aspettiamo una crescita dell’economia ma – ha spiegato Magliocco – estremamente contenuta, come avviene a livello nazionale”. Nel primo trimestre dell’anno in corso, spiega il rapporto, il quadro congiunturale ha tenuto. Le aspettative delle imprese per l’intero anno appaiono moderatmente positive. Rischi al ribasso per la crescita sono legati alle tensioni geopolitiche. “La realizzazione delle opere del Pnrr nei tempi previsti – sostiene Bankitalia – è un fattore cruciale”. Nel 2023 la crescita è stata alimentata dal settore dei servizi (+1,4%), con particolare riguardo al comparto del turismo che ha superaro i livelli pre-pandemia con le presenze aumentate del 25,3%. Bene anche le costruzioni con un aumento del valore aggiunto del 3%, che però si confronta con il 7,8% del 2022. In questo caso ha inciso ha rimodulazione del superbonus, mentre i lavori pubblici hanno accelerato grazie al Pnrr.


In calo, invece, l’attività dell’industria in senso stretto. Nel 2023 il valore aggiunto del settore è diminuito dell’1,2%. Hanno inciso l’andamento negativo del comparto energetico e il calo delle esportazioni. La domanda estera è diminuita del 9,7%. Nel 2023, secondo il rapporto di Bankitalia, il Lazio ha visto l’occupazione aumentare del 2,3%, un tasso di poco superiore alla media nazionale. Ma a crescere sono stati soprattutto i contratti a tempo determinato, anche in considerazione delle esigenze del settore dei servizi e del turismo che nella regione sono trainanti. Bene l’andamento dell’occupazione giovanile che nel Lazio è aumentata del 5%. Nel complesso, il tasso di occupazione è salito dal 61,8% al 63,2% (superiore a quello nazionale del 61,5%) e il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,7% al 7,2%.


L’aumento dell’occupazione ha portato ad una crescita del 4,2% del reddito delle famiglie che però è stato eroso da un’inflazione rimasta sostenuta (5,4%). I consumi sono tuttavia cresciuti in termini reali dell’1,3% (dopo il balzo del 7,3% nel 2022 per il recupero post pandemia), grazie ai risparmi accumulati durante il periodo del covid e all’aumento del credito al consumo.

Giornata mondiale del rifugiato, dibattito a The Human Safety Net

Giornata mondiale del rifugiato, dibattito a The Human Safety NetMilano, 14 giu. (askanews) – Giovedì 20 giugno alle 17.30 la Casa di The Human Safety Net celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato con “Migrazioni forzate tra sfide e buone pratiche: protagonisti di innovazione in dialogo”, un dibattito in formato talk che ha l’obiettivo di rafforzare l’incontro tra la comunità e i soggetti promotori di progetti innovativi e buone pratiche sul territorio nazionale, come l’accoglienza in famiglia e i corridoi umanitari. L’appuntamento inaugura il “Festival delle Migrazioni – In Movimento” organizzato da Refugee Welcome Italia a Venezia e Mestre con lo scopo il restituire la voce ai soggetti primi della migrazione, proponendo attività in cui i migranti e rifugiati siano protagonisti attivi.


Il talk, condotto e moderato da Alan Barbieri, rappresentante della sezione Programmi per Rifugiati di The Human Safety Net, e Parvin Yavari, Community manager A2030 OdV – Social Innovation Designers, Diplomata Ready for IT e Team leader di ENACTUS per l’Università di Padova, prende avvio da alcuni passaggi significativi del libro “Egmat non deve morire” di Angela De Lorenzo. Il libro è ispirato alla storia di Jahfar Safi Zada, da cui emergono tutti i temi chiave per comprendere le migrazioni forzate e le sfide che esse pongono a chi si occupa di accoglienza: dalla fuga improvvisa e non voluta seppur progettata, al dolore della separazione, al senso d’esilio; poi lo spaesamento, la detenzione negli Hub, la strada, la conquista di un posto nel sistema ordinario, le dinamiche relazionali in contesti locali periferici ed isolati, il bisogno di nuova socialità, la rinascita e poi ancora la discriminazione, che tiene il rifugiato imprigionato in un limbo che rende difficile l’emancipazione, mentale innanzitutto. L’evento è composto da due panel consecutivi, il primo dedicato alle “Buone pratiche” vede confrontarsi sul palco insieme ad Angela De Lorenzo e Jahfar Sali Zada, Giorgio Baracco di Refugees Welcome Italia, affiancato da Ayatullah Haidari del Centro Ricerche EtnoAntropologiche CREA, Mirko Sossai della Comunità di Sant’Egidio, affiancato da Amena Rezaei e Giulia Menegatti, Protection Specialist Italia di Intersos, affiancata da Mahdia Sharifi, A2030Next Leader, atleta del Refugee Olimpic Team e volontaria dei progetti PartecipAzione e VOC Volontari nelle Comunità con Intersos.


Il secondo panel si concentra invece sul focus “Innovazione” e coinvolge come speaker: Federico Mento di Ashoka Italia con Mustafa Nikzad, membro del team vincitore della UNDP Generali Challenge “Shaping the Next Human Development Report”; Marta Bertolai di ENACTUS Italia con Aghele Mohammadi, team member di ENACTUS UNIPD e rappresentante dei “Next Leaders A2030”; Federica Muzzi di Randstad Italia per il progetto Randstad Without Borders con Michel Gazzola, AD Silca SpA e membro del Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est. Nel corso del week-end altri due appuntamenti proposti dalla Casa di The Human Safety Net danno visibilità al tema mettendo al centro la condizione dei rifugiati e i loro racconti. Sabato 22 giugno, in occasione di Art Night Venezia, oltre a poter fare l’esperienza della mostra interattiva A World of Potential e visitare l’installazione “About Us” di Tracey Snelling nell’Art Studio nel corso dell’apertura straordinaria serale gratuita, dalle ore 18.00 fino alle ore 22.00, è infatti possibile scoprire le storie di coraggio, resilienza e inclusione dei Libri viventi. Storie di rifugiati a tu per tu. Fakhre e Hoda, rifugiati siriani cofondatori della OdV A2030, racconteranno la guerra siriana vista da Yarmouk; Ayatullah Haidari porterà la sua esperienza di studio e lavoro in Italia, dove si è laureato al Global Campus for Human Rights, mentre Roberta condividerà la sua personale avventura di accoglienza in famiglia con Refugee Welcome.


Dalle 22 fino a mezzanotte, il Bookstore di The Human Safety Net propone nello spazio di Corte Maruzzi un reading performativo, in italiano e persiano, dell’opera omnia di Forugh Farrokhzad Io parlo dai confini della notte, a cura di Domenico Ingenito. L’evento è realizzato, sotto la direzione artistica di Simonetta Nardi, da The Human Safety Net, Libreria la Toletta e l’associazione Voci di carta, con i rifugiati di A2030 Social Innovation Designers. Infine, è previsto per domenica 23 giugno l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva con i volontari di Nati per Leggere e le loro letture a bassa voce per bambini da 0 a 7 anni. Per questo appuntamento speciale che si lega alla Giornata mondiale del Rifugiato, è confermata la presenza di due lettrici in lingua madre dalla Siria e dall’Afghanistan.


La Casa di The Human Safety Net è aperta tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 10.00 alle 19.00. Il giovedì, il sabato e la domenica l’ingresso è libero per i residenti a Venezia e Città Metropolitana, studenti delle università cittadine fino a 26 anni con tessera in corso di validità e possessori di Carta Venezia Unica. L’ultima domenica del mese l’ingresso è libero con donazione volontaria per tutti. Terrazze aperte tutte le domeniche. Per i gruppi scolastici e universitari l’ingresso è sempre libero.

Papa al G7: stop a utilizzo e sviluppo armi letali autonome

Papa al G7: stop a utilizzo e sviluppo armi letali autonomeCittà del Vaticano, 14 giu. (askanews) – “In un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette ‘armi letali autonome’ per bandirne l’uso, cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano”. Lo ha affermato Papa Francesco al G7 nel suo discorso consegnato e in parte letto.


“Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano. – ha poi aggiunto Francesco – C’è da aggiungere, inoltre, che il buon uso, almeno delle forme avanzate di intelligenza artificiale, non sarà pienamente sotto il controllo né degli utilizzatori né dei programmatori che ne hanno definito gli scopi originari al momento dell’ideazione. E questo è tanto più vero quanto è altamente probabile che, in un futuro non lontano, – ha concluso – i programmi di intelligenze artificiali potranno comunicare direttamente gli uni con gli altri, per migliorare le loro performance”.

Kiev: da Putin nessuna proposta di pace, è solo una farsa e offende il diritto internazionale

Kiev: da Putin nessuna proposta di pace, è solo una farsa e offende il diritto internazionaleRoma, 14 giu. (askanews) – “Non ci sono nuove ‘proposte di pace’ dalla Russia. L’entità Putin ha espresso solo lo ‘standard dell’aggressore’, che è già stato ascoltato molte volte. Il suo contenuto è piuttosto specifico, altamente offensivo per il diritto internazionale e parla in modo assolutamente eloquente dell’incapacità dell’attuale leadership russa di valutare adeguatamente la realtà”, ha scritto su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak commentando le dichiarazioni del presidente russo.


Putin ha proposto oggi di iniziare negoziati di pace a condizione che le truppe ucraine si ritirino dalle regioni annesse illegalmente dalla Russia e Kiev rinunci ad aderire alla Nato, ma, spiega Podolyak: “La cosa più importante è 5: risolviamo urgentemente il ‘non/fallimento della Russia’ a spese dell’Ucraina”. “Naturalmente non vi è alcuna novità in questo, nessuna reale proposta di pace e nessun desiderio di porre fine alla guerra. Ma c’è il desiderio di non pagare per questa guerra e di continuarla in nuove forme. E’ tutta una completa farsa. Perciò – ancora una volta – liberatevi delle illusioni e smettetela di prendere sul serio le ‘proposte della Russia’ che offendono il buon senso”, conclude. Dura la risposta anche da parte Usa: il presidente russo Vladimir “Putin ha occupato illegalmente i territori sovrani dell’Ucraina. Putin non è nella posizione di dire all’Ucraina cosa fare per arrivare alla pace. Non è nella posizione di dettare le condizioni”, ha dichiarato il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin al termine della riunione Nato a Bruxelles, commentando la proposta di Putin sui negoziati di pace. “E’ esattamente – ha sottolineato Austin – il comportamento che non vogliamo vedere. Non vogliamo vedere un leader che si alza un giorno e cambia i confini, invade uno stato sovrano. Putin può finire questa guerra oggi se vuole e gli chiediamo di farlo e di ritirarsi dai territori ucraini”.


Putin ha detto che la Russia è pronta alla “fine definitiva” della guerra se le forze ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e se l’Ucraina garantirà di non aderire alla Nato.

Research 7+: siglata dichiarazione congiunta per la ricerca

Research 7+: siglata dichiarazione congiunta per la ricercaRoma, 14 giu. (askanews) – Investire in ricerca di base e applicata, attrarre i giovani talenti e valorizzarne la creatività, attraverso i programmi di formazione interdisciplinari e collaborazione internazionale. Sono alcune delle urgenze segnalate nella dichiarazione congiunta di Research7+ (R7+), l’Engagement Group promosso e coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) d’intesa con il Mur, che riunisce le più importanti istituzioni di ricerca e le Agenzie di Finanziamento dei Paesi del G7 più la Spagna, inoltrata al vertice del G7 che si svolge a Borgo Egnazia fino al 15 giugno e in vista del meeting ministeriale “Scienza e Tecnologia” del G7 che si terrà a Bologna e Forlì dal 9 all’11 luglio.


I membri di R7+ evidenziano nella dichiarazione congiunta l’importanza di promuovere investimenti a lungo termine e ad ampio spettro nella ricerca scientifica, sostenendo la cooperazione tra quelle istituzioni, inclusi i partner industriali, che maggiormente svolgono un ruolo chiave nella creazione di ecosistemi di innovazione. Il documento rimarca inoltre il ruolo cruciale della diplomazia scientifica, riconosciuta come strumento fondamentale di pace e dialogo tra culture di Paesi diversi, sottolineando per questo l’importanza di promuoverla a tutti i livelli, attraverso la creazione di infrastrutture di ricerca internazionali, mobilità e iniziative di open science. Molta attenzione nel documento congiunto viene dedicata all’Intelligenza Artificiale che sta gradualmente plasmando il volto delle nostre società. Anche per questo settore scientifico viene evidenziata l’esigenza di investimenti ad hoc e infrastrutture di ricerca aperte dove possano formarsi i talenti di domani.


“Questo primo documento ufficiale di R7+ – ha dichiarato la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza – rappresenta una riflessione comune sugli aspetti fondativi e strategici della ricerca scientifica e dei relativi sviluppi tecnologici e vuole essere un contributo attivo per i lavori del meeting ministeriale ‘Scienza e tecnologia’ del prossimo luglio. Oggi la scienza è chiamata ad affrontare rilevanti sfide globali, quali la transizione ecologica e digitale, ad esempio, e per farlo è necessaria la cooperazione delle istituzioni e dei Paesi. Mi auguro che la dichiarazione congiunta per la ricerca di R7+ rappresenti un primo passo verso un confronto costante e proficuo anche con le successive presidenze del G7 con l’obiettivo di costruire una collaborazione sempre più incisiva tra le principali economie mondiali nel campo della scienza e dell’innovazione”. “Integrare gli istituti di ricerca e le agenzie di finanziamento internazionali nel processo decisionale è stata una scelta strategica che rafforza l’ecosistema della conoscenza”, ha commentato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “La nascita del Research7+ durante questa presidenza italiana del G7 renderà disponibile uno strumento di dialogo e di condivisione di altissimo livello anche per gli anni a venire. Aumentare il benessere e la sicurezza dei cittadini, vincere le sfide delle transizioni energetica e digitale, governare il cambiamento dell’Intelligenza artificiale rendono necessario un percorso di collaborazione e cooperazione. La dichiarazione congiunta rappresenta un contributo prezioso per il G7 Scienza e Tecnologia che ha come obiettivi prioritari il potenziamento della scienza di base nelle deep technologies, la cooperazione nel settore delle grandi infrastrutture di ricerca e la promozione di una scienza aperta e affidabile”.

Martin Scorsese sceglie la Sicilia per docufilm su antichi naufragi

Martin Scorsese sceglie la Sicilia per docufilm su antichi naufragiRoma, 14 giu. (askanews) – Martin Scorsese sceglie la Sicilia per girare un docufilm sui naufragi dell’antichità. Il nuovo lavoro del famosissimo e pluripremiato regista americano sarà basato su un progetto dell’archeologa subacquea Lisa Briggs, docente e ricercatrice dell’Università di Cranfield in Inghilterra, e sarà coprodotto dall’assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, da “Sikelia Productions” che fa capo allo stesso Scorsese, da Sunk Costs Producions, Chad A. Verdi e LBI Entertainment.


“Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa – ha detto l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – mettendo a disposizione tutti i siti, i parchi archeologici e i musei di pertinenza dell’assessorato, considerata la rilevanza del progetto e il grandissimo ritorno d’immagine per la Sicilia e per il suo patrimonio culturale”. Le riprese saranno realizzate nel corso dell’estate oltre che nel Canale di Sicilia, con la collaborazione della Soprintendenza del mare per tutta la parte marina e subacquea, anche nel Trapanese, ovvero nel parco archeologico di Selinunte, nel sito di Marsala-Lilibeo, delle Cave di Cusa, a Pantelleria, a Marausa – dove è recente il ritrovamento del relitto “Marausa 2”- e, ancora, al museo del Satiro danzante di Mazara del Vallo, al museo regionale Agostino Pepoli di Trapani, e, infine, al museo archeologico regionale Salinas di Palermo. Tra le location prescelte ci sono, inoltre, la Tonnara di Favignana, l’isola di Mozia, Erice mentre, in provincia di Palermo, Polizzi Generosa, cittadina d’origine dei nonni del regista. Altri luoghi sono ancora in corso di individuazione.

L’attrice Anna Ammirati: “Donne senza reddito sono senza scelta”

L’attrice Anna Ammirati: “Donne senza reddito sono senza scelta”Roma, 14 giu. (askanews) – “Che bello poter dire oggi che l’identità femminile sia collegata alla dipendenza dal lavoro, perchè se si è indipendenti economicamente si può scegliere”: così Anna Ammirati, tra le interpreti del nuovo film di Gabriele Salvatores “Napoli-New York”, ha sottolineato durante il talk di On Air – Season 01, il festival diretto da Simona Gobbi che esplora attraverso il cinema e le serie Tv l’importanza di tematiche e messaggi sociali contenuti in film e serialità.


“Diversi anni fa la relazione con il padre di mia figlia arrivò al capolinea, succede, è la vita, una relazione anche importante può finire. Io sono stata fortunata, perché ero una giovane donna, una giovane madre e avevo un lavoro e quindi un reddito. Ho potuto scegliere, ero una donna libera perché lavoravo. Questo purtroppo in molte situazioni è il vero problema, ci sono soprattutto donne ovviamente che non possono scegliere di chiudere un matrimonio, una relazione che non funziona più per una questione economica. Senza reddito non puoi andartene, non puoi scegliere”, ha sottolineato l’attrice, 45 anni. Durante On Air – Season 01 è stato consegnato il Premio Marlù per il sociale a Giacomo Ferrara e sabato 15 giugno sarà la giornata con Marco Giallini e Claudia Gerini.

Toti, gip: c’è rischio reiterazione reati e inquinamento prove

Toti, gip: c’è rischio reiterazione reati e inquinamento proveGenova, 14 giu. (askanews) – La gip del tribunale di Genova Paola Faggioni ha rigettato l’istanza di revoca degli arresti domiciliari presentata dal presidente della Regione Liguria, attualmente sospeso, Giovanni Toti, per il pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento del quadro probatorio.


“Non sono emersi – si legge nell’ordinanza della gip – elementi sopravvenuti idonei a modificare, anche all’esito dell’interrogatorio reso dall’indagato davanti al pm, il grave quadro indiziario a carico del predetto” e “che permane l’esigenza cautelare connessa al pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte e criminose”. Secondo la gip, inoltre, “permangono in modo attuale e concreto le esigenze connesse al pericolo di inquinamento probatorio, tenuto conto della particolare fase del procedimento in cui le indagini sono in pieno svolgimento e in particolare sono in corso le audizioni di funzionari e dirigenti della Regione Liguria a conoscenza dei fatti per cui si procede, i quali potrebbero subire dall’indagato condizionamenti o pressioni per rendere una conveniente ricostruzione degli elementi. Tale rischio – conclude – si profila chiaramente in modo particolarmente elevato ove l’indagato riprenda l’esercizio delle funzioni svolte”.

Gli italiani a tavola: sempre più virtuosi e meno spreconi

Gli italiani a tavola: sempre più virtuosi e meno spreconiMilano, 14 giu. (askanews) – Da bravini nel 2023 a decisamente bravi, quasi perfetti, nel 2024. Questa, in sintesi, la fotografia degli italiani nel tortuoso percorso alla ricerca dell’elisir di lunga e buona vita o, almeno, dell’alimentazione varia ed equilibrata. Gli italiani stanno diventando virtuosi dell’alimentazione a quanto pare: nel 2024 in Italia si mangia sempre meglio e si spreca sempre meno. In Italia abbiamo aumentato il consumo delle verdure, dal 39% nel ’23 al 44% nel 2024; il consumo dei legumi (aumentato nel ’23 del 22%) oggi è cresciuto del 31%; il consumo del pesce è passato dalla percentuale di aumento del 19% nel ’23 al 22%; quasi invariato il consumo di frutta: dal 35% nel ’23 al 36% in più; le alternative vegetali al latte dall’aumento nel 2023 del 13% sono passate ad aumentare nel 2024 al 15% e il latte dal 11% al 13%.


A dimostrarlo le percentuali importanti rilevate dall’Osservatorio Nestlé con una ricerca dedicata – realizzata su base annuale – che attesta un approccio a un consumo più salutare. A conferma di tanto virtuosismo, il 43% degli intervistati dichiara di consumare meno carne rossa rispetto agli anni precedenti, mentre aumenta del 16% il consumo di alternative proteiche. Ci stiamo rassegnando a ridurre anche quello che ci dà buon umore, come i dolci, che quest’anno abbiamo diminuito del 39%, così come i superalcolici: il 51% degli intervistati dichiara infatti di averne ridotto il consumo. E allora meglio buttarsi su Pizza e Pasta, ritenuti rispettivamente per l’82% e per il 67% dei rispondenti, i cibi della gioia. Tanto poi ci pensa il caffè a ridarci carica per essere più presenti e reattivi nella quotidianità, dato che il 69% degli intervistati ne fa un consumo invariato rispetto all’anno scorso e, anzi, il 15% ne ha aumentato il consumo.


Nel 2024, il pranzo per il 46% e la colazione per il 31% sono i pasti più rilevanti che prevalgono sulla cena, considerata meno importante e votata per il 23%. Ma l’aperitivo in ogni caso, per il 60%, raramente sostituisce la cena, tendenza invece rilevata negli ultimi anni. Il 51% degli intervistati non salta mai i pasti. Tuttavia, ugualmente non ci sentiamo del tutto sereni: il 42% dichiara di accusare un senso di ansia e solo il 7% sembra non soffrirne mai, 4 su 10 affermano di ascoltare musica come rimedio per combattere l’ansia, 3 su 10 indicano il riposo e lo sport come soluzione. Bisogna però tenere d’occhio la pigrizia, dato che Il 62% non si è mai iscritto ad alcun programma di allenamento nell’ultimo anno, mentre il 30% si allena ma, 4 su 10, solo 2 volte a settimana.


Commenta la dottoressa Marzia Benvenuti, psicologa e psicoterapeuta: “Questi dati portano l’attenzione sul fatto che più di 6 persone su 10, nell’ultimo anno, hanno dichiarato di soffrire di ansia, elemento che incide sulla sensazione di fame o sazietà della mattina. Se si soffre di ansia è più facile che si attivi il cortisolo proprio durante la mattinata togliendo la voglia di mangiare. Il cortisolo scende durante il pomeriggio e la sera, ed ecco riapparire la fame”. E prosegue: “Individuare questo dettaglio ci rende molto più consapevoli non solo dei nostri stati emotivi ma anche della nostra scelta dei cibi. Se la fame è maggiore dal pomeriggio a dopo cena vuol dire che ho un problema con il cortisolo”. Nel 2024, siamo inoltre meglio idratati, il 60% degli italiani beve 2 litri di acqua al giorno e il 30% 1 litro.


Sul fronte sostenibilità, 7 rispondenti su 10 si ritengono abbastanza o molto consapevoli circa la sostenibilità ambientale, tuttavia quasi 1 su 2 non ha modificato la propria alimentazione per essere più sostenibile nell’ultimo anno. Ma almeno il 94% non spreca più il cibo. Uscendo dal comfort dei nostri gusti e dei nostri piatti identitari, le specie aliene che stanno infestando diverse zone d’Italia, fanno un po’ paura: il 33% ritiene questo fenomeno un pericolo per la biodiversità, mentre il 41% dichiara di non saperne abbastanza. Ma dopo il clamore suscitato dai ‘famosi’ granchi blu nella scorsa estate, più di 6 italiani su 10 affermano che sarebbero curiosi di assaggiare le specie aliene commestibili, e solo il 12% le ha già provate e li consiglierebbe. Venendo alla nota dolente, il nostro carrello della spesa risente dell’attuale contesto socioeconomico, facendo decidere come prima cosa al prezzo e alle promozioni la scelta finale del cibo da acquistare. In secondo luogo, la preferenza va agli ingredienti più salutari possibili, a conferma dell’orientamento generale per una dieta sana. Commenta il Dottor Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell’Osservatorio Nestlé: “Mangiare bene non è più un fatto di pura gastronomia ma oggi deve essere condito dal saper scegliere equilibratamente tra i vari componenti di una corretta alimentazione e le proposte del mercato. I partecipanti alla nostra survey sembrano essere consapevoli della necessità di un’alimentazione corretta e tale consapevolezza è migliorata nel corso degli anni. Purtroppo, il particolare momento socioeconomico sembra influenzare le scelte in modo significativo”. Conclude Fatati: “Le scelte alimentari sono orientate dal potere d’acquisto nonostante vi sia una manifesta attenzione per gli ingredienti salutari. Il consumatore intervistato conosce i principi di un corretto stile di vita ma è condizionato dalla possibilità di spendere”.