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Autore: Redazione StudioNews

L’Aula della Camera ricorda Berlusconi

L’Aula della Camera ricorda BerlusconiRoma, 12 giu. (askanews) – “Oggi per noi è la data di una tristezza infinita, ricordare Berlusconi oggi suscita commozione profonda. Il suo nome è scolpito a caratteri di fuoco nel nostro cuore”. Con queste parole il capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, ha ricordato Silvio Berlusconi in aula a un anno dalla morte.


“E’ stato protagonista per molti anni in quest’aula soprattutto dai banchi del governo. Su di lui ci sono giudizi politici naturalmente diversi, per i giudizi della storia troppo poco tempo è passato, le passioni sono ancora troppo vive. Ma è protagonista ancora oggi dell’attualità e della politica, gli abbiamo dedicato il grande successo di Fi alle Europee. Nessuno può negare in buona fede un dato fondamentale: ha cambiato per sempre la storia di questo paese. Senza di lui la seconda repubblica non sarebbe mai nata, senza di lui il bipolarismo non esisterebbe, senza di lui un centrodestra di governo ed europeo non sarebbe mai nato, non sarebbe cambiato radicalmente il linguaggio della politica. Alcuni settori della società sarebbero rimasti ai margini della politica”. “Ricordiamo la sua capacità di sognare il futuro sfidando lo scetticismo, i sarcasmi, sfidando una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia dell’occidente. Nessuno può sostituire un uomo come Berlusconi ma tutti noi abbiamo preso l’impegno solenne di lavorare insieme a Tajani con tutte le nostre energie per seguire la strada che il nostro fondatore ci ha indicato, la strada di un grande centro politico, europeista, atlantista e garantista”, ha concluso.

Ferrara, Fratoianni-Bonelli: destra condanni insulti Fabbri a Anselmo e Ilaria Cucchi

Ferrara, Fratoianni-Bonelli: destra condanni insulti Fabbri a Anselmo e Ilaria CucchiRoma, 12 giu. (askanews) – “Le parole triviali ( «Anselmo, fat dar in tal c..! fat dar in tal c..! ti ec l’altra put…..».) del leghista riconfermato sindaco di Ferrara rivolte a Fabio Anselmo e alla sua compagna, la nostra senatrice Ilaria Cucchi, non sono degne di un rappresentante delle Istituzioni, al massimo possono essere pronunciate in un’osteria di infimo livello. Aver vinto le elezioni non autorizza nessuno, nè a Ferrara nè in nessun altro luogo reazioni e comportamenti di questo genere”. Lo affermano Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi Sinistra dopo che a Ferrara è stato diffuso il video dell’episodio con le parole del sindaco uscente riconfermato Alan Fabbri a causa delle quali lo sfidante di centrosinistra Anselmo si è rifiutato chiamarlo per le congratulazioni.


“In questi anni – ci siamo confrontati anche con toni aspri e duri in molte occasioni con ministri ed esponenti politici della Lega in Parlamento e in Tv, ma mai è venuto meno il rispetto per l’avversario.Ora ci aspettiamo da loro parole chiare e nette di condanna per questo comportamento inqualificabile.A Fabio e ad Ilaria tutta la nostra solidarietà. Se qualcuno pensa che noi ci faremo intimidire si sbaglia di grosso. Lo rende noto l’ufficio stampa

In primi 3 mesi import cereali +10,2% a volume e -15,3% a valore

In primi 3 mesi import cereali +10,2% a volume e -15,3% a valoreRoma, 12 giu. (askanews) – Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo trimestre 2024 sono aumentate nelle quantità di 580.000 tonnellate (+10,2%) e diminuite nei valori di 404,3 milioni di euro (-15,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono le elaborazioni di Anacer sulla bae dei dati provvisori Istat.


Nel periodo in esame risultano aumentare gli arrivi dall’estero di grano tenero (+450.000 t, pari a +37,2%), di mais (+135.000 t, +8%) e di orzo (+36.900 t, +21%). Il grano duro registra una riduzione dell’import sia nelle quantità (-94.000 t, pari a -12,6%), sia nei valori (-115 milioni di euro, pari a -33%). L’import di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato, diminuisce di 31.400 t (-35%). Per quanto riguarda le oleaginose e relative farine, si riscontra un incremento delle quantità importate di semi e frutti oleosi di 66.000 t (+9,7%) seppur con valori in diminuzione di 32,0 milioni di euro (-7,2%) ed una riduzione nelle farine proteiche vegetali di 58.000 t, corrispondente a -9,3%, per un controvalore di -67,8 milioni di euro (-24%).


Le esportazioni dall’Italia nel primo trimestre 2024 aumentano nelle quantità di 116.000 tonnellate (+10,1%) e diminuiscono nei valori di 19,8 milioni di euro (-1,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si riducono le quantità esportate di cereali in granella (-5.700 t, dovute soprattutto al mais) e della semola di grano duro (-3.300 t). Per contro aumentano le vendite all’estero delle paste alimentari (+50.300 t, pari a +10% nelle quantità, e +12,8 milioni di euro, pari a +1,6% nei valori), dei prodotti trasformati (+48.000 t, pari a + 27,4%) della farina di grano tenero (+9.200 t) e dei mangimi a base di cereali (+4.100 t). Le esportazioni di riso aumentano di 13.300 tonnellate (+7,2% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato) con un controvalore in diminuzione d 1,3 milioni di euro (-0,5%).

In Emilia Romagna più tutela agricoltura con regolamento ungulati

In Emilia Romagna più tutela agricoltura con regolamento ungulatiRoma, 12 giu. (askanews) – L’Emilia-Romagna ha un nuovo regolamento sugli ungulati che entrerà a breve in vigore con un decreto del presidente della Regione. Tra le novità del provvedimento: la semplificazione della caccia collettiva, una gestione più efficace degli ungulati sul territorio regionale e la possibilità di interventi maggiormente incisivi in situazioni di emergenza come nel caso del contrasto alla diffusione della peste suina. Sono alcuni dei punti qualificanti del nuovo testo sul quale ieri l’Assemblea legislativa ha dato parere favorevole di conformità.


“Uno strumento che consentirà maggiore efficacia nelle azioni – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e caccia, Alessio Mammi – in particolare in relazione alla diffusione della peste suina che mette in forte difficolta l’intero settore degli allevamenti suinicoli, con ricadute su biosicurezza, produzione ed export. Il nuovo testo è frutto di un lungo confronto realizzato dalla Regione con enti locali, associazioni venatorie, mondo dell’agricoltura, fino alle associazioni ambientaliste e del territorio per la messa a punto di strategie per contenere l’epidemia e ridurre il numero dei cinghiali”. Il Regolamento sostituisce quello del 2008 e ha ottenuto il parere dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dal Consiglio delle autonomie locali, l’organo di coordinamento tra la Regione e gli Enti locali. Gli aggiornamenti, oltre a recepire le principali indicazioni fornite nel Piano faunistico venatorio regionale, tendono anche a rendere più efficace la gestione degli ungulati, in un quadro di forte necessità di individuare misure per il contenimento della fauna selvatica con conseguenze legate all’impatto ambientale ed economico.

Le soste più golose della capitale con 340 indirizzi, esce “Dolce Roma”

Le soste più golose della capitale con 340 indirizzi, esce “Dolce Roma”Roma, 12 giu. (askanews) – Una guida dedicata alla Roma più dolce. Per scoprire, nella miriade di strade, vie e viuzze della capitale, le soste più golose. Tra bar, pasticcerie, gelaterie, cioccolaterie e forni dove fare la colazione. In occasione dei suoi 75 anni di attività, Fattoria Latte Sano, storica azienda lattiero-casearia e primo operatore di latte fresco nel Lazio, presenta Dolce Roma, la nuova Guida di Repubblica alla cui stesura la factory romana ha fattivamente collaborato.


Un itinerario sweet, con 340 indirizzi tutti da provare, nel segno della curiosità, del gusto e della qualità. “E’ la prima volta che collaboriamo a una guida, facendo scouting tra le delizie capitoline”, spiega Tiziana Belocchi, responsabile comunicazione dell’azienda. “Grazie alla nostra pluridecennale attività, profondamente radicata nella Capitale, oggi siamo infatti in grado di dire la nostra, forti degli 8000 punti vendita serviti ogni giorno nella regione. Oggi più che mai, con un pubblico di consumatori sempre pù consapevole, è fondamentale raccontare le qualità dei prodotti. Ma anche lavorare fianco al fianco con i professionisti del territorio, capaci di valorizzare all meglio la nostra materia prima”. Insomma uno spaccato dell’arte dolce romana: che spazia dalle storiche pasticcerie alle nuove firme del centro storico, passando per le insegne di quartiere, tappa fissa della domenica per l’appuntamento con il vassoio di pasticcini, fino alle realtà specialty coffee o i forni di ispirazione nordeuropea che portano avanti una vera e propria cultura dei lievitati dolci e salati.


Da segnalare, nelle 216 pagine della Guida, anche le Passeggiate, divise per quartieri e rioni, ricche di aneddoti, spunti culturali e di viaggio, ma soprattutto di segnalazioni su dove fermarsi a colazione o per la merenda pomeridiana, sorseggiando un cappuccino o addentando un maritozzo preparato come si deve. “In occasione del nostro 75° compleanno abbiamo voluto prender parte a questa bellissima iniziativa”, ha dichiarato Simone Aiuti, vicedirettore generale di Fattoria Latte Sano. “E questo non solo per promuovere il latte fresco del territorio come alimento protagonista della colazione, ma anche per trasmettere ai lettori quanto sia importante scegliere un prodotto proveniente da una filiera locale, quale eccellente ingrediente per la realizzazione di straordinarie creazioni gastronomiche, siano esse cappuccini, dolci o gelati”.


In chiusura della Guida anche le ricette di alcune insegne di prestigio, dedicate a cult della tradizione romana, dal maritozzo alla crostata ricotta e visciole. Tra le tante anche quelle dei pastry chef Claudio De Blasis e Valerio Bongini, di Stefano Ferrara, maestro gelatiere, di Luca Pezzetta, pizzaiolo e panificatore, e dei Fratelli Lattanzi, titolari dell’omonimo panificio. Professionisti storici, da sempre collaboratori di Fattoria Latte Sano. La presentazione della guida avrà luogo il 14 giugno prossimo, alle ore 18.30 presso la sala WEGIL – largo Ascianghi 5 – Roma.

In Toscana al via campagna apistica 2024-25, bandi per 1 mln

In Toscana al via campagna apistica 2024-25, bandi per 1 mlnRoma, 12 giu. (askanews) – E’ iniziata la campagna apistica per l’annualità 2024/2025. Con oltre 1 milione e 20mila euro la Regione Toscana sostiene gli interventi realizzati dalle associazioni apistiche maggiormente rappresentative. Potranno essere finanziate iniziative di formazione, assistenza tecnica, lotta alle malattie e promozione.


Inoltre, ci sono altri 500mila euro che saranno destinati agli apicoltori per interventi destinati alla lotta alle malattie al ripopolamento apistico alla razionalizzazione della transumanza e all’acquisto di macchinari e sistemi di gestione delle produzioni. Il primo bando, che riguarda le azioni attuate dalle forme associate, sarà pubblicato sul BURT del 19 giugno 2024 e si potrà presentare domanda dal giorno successivo fino al 12 luglio. Relativamente all’annualità 2023/2024, che si conclude il prossimo 30 giugno, la Regione è in ogni caso riuscita a finanziare totalmente le domande presentate e, contestualmente, comunica, che i bandi sulle azioni effettuate dagli apicoltori sono in corso di predisposizione e usciranno quanto prima.

Cultura, al via il Festival dell’Argentario

Cultura, al via il Festival dell’ArgentarioRoma, 12 giu. (askanews) – Ad oltre mezzo secolo di distanza, una delle più belle località turistiche della Toscana avrà di nuovo il “suo” festival: dal 27 al 30 giugno, infatti, Porto Santo Stefano accoglierà il “Festival dell’Argentario”, rassegna di incontri e dibattiti sui temi del nostro tempo con i grandi protagonisti della cultura e del giornalismo, che nasce come ideale prosecuzione dello storico evento, la cui prima edizione si svolse nel 1961.


Promosso dal Comune di Monte Argentario, il nuovo format proporrà degli incontri pubblici, dal giovedì alla domenica, condotti dal giornalista Gigi Marzullo. Location d’eccezione sarà la centralissima Piazza dei Rioni, affacciata sul mare, che dalle ore 21.30 alle ore 23.00 circa si trasformerà in una sorta di “salotto” cittadino all’aria aperta, una vera e propria occasione di dibattito e condivisione in luogo ideale di ritrovo e confronto. La rassegna tornerà esattamente lì dove era nata e, se nelle edizioni degli anni ’60 i protagonisti del palco erano i linguaggi dell’arte, dalla musica al teatro al balletto, quest’anno il festival si immergerà nell’attualità, per provare a decifrarne i molteplici significati. Pur nella sua diversità, la manifestazione manterrà tuttavia lo stesso spirito: l’obiettivo resta infatti lo stesso, quello di condividere, confrontarsi, generando crescita culturale e bellezza.


Nelle quattro serate del festival saranno tanti i temi affrontati, da quelli più strettamente attuali alle storie di vita, e molti i protagonisti dell’informazione e della cultura: ad inaugurare il programma sarà Bruno Vespa, che giovedì 27 giugno salirà sul palco con la giornalista e scrittrice Maria Latella. La serata di venerdì sarà interamente dedicata a Fausto Leali, che interpreterà alcuni dei suoi brani più celebri e amati. Sabato 28 giugno il padrone di casa, Gigi Marzullo intervisterà Serena Autieri, interprete di grandi successi a teatro, al cinema e in tv, che per l’occasione regalerà al pubblico un medley di canzoni, e Adriano Galliani, autore del libro “Le memorie di Adriano G.”, scritto con Luigi Garlando ed edito da Piemme. Infine, domenica 30 giugno, la serata finale della manifestazione sarà animata da un talk conclusivo con le conduttrici televisive Caterina Balivo ed Eleonora Daniele, e Marcello Simoni, autore bestseller da quasi 2 milioni e mezzo di copie vendute solo in Italia, che presenterà, a pochissimi giorni dall’uscita nelle librerie, il suo nuovo thriller storico “L’enigma del cabalista”, edito da Newton Compton. Proprio come accadeva negli anni ’60, quando la manifestazione era diventata un appuntamento imperdibile, anche il nuovo “Festival dell’Argentario” ambisce dunque a diventare un punto fermo nell’estate di Porto Santo Stefano. Idee, spunti, connessioni, ma anche buon umore e un pizzico di leggerezza: sarà una piccola grande finestra sul mondo, nella convinzione che oggi più che mai ci sia bisogno di un momento per fermarsi a comprendere i fatti e le persone, le sfide e le criticità, riscoprendo il valore sociale della piazza e il privilegio dello stare insieme.

Bce, De Guindos: per prossimi 6 mesi no linea predeterminata tassi

Bce, De Guindos: per prossimi 6 mesi no linea predeterminata tassiRoma, 12 giu. (askanews) – Dopo il taglio dei tassi di interesse della scorsa settimana “il messaggio principale che vogliamo dare, in maniera molto chiara è che non abbiamo nessun tipo di percorso predeterminato sui tassi, per i prossimi sei mesi”. Perché data l’elevata incertezza attuale “questo è l’approccio più corretto”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, durante un evento organizzato da Market News International.


“Capisco che i mercati vogliano delle indicazioni, ma bisogna essere cauti quando qualcuno, in queste circostanze, ti dà indicazioni sull’evoluzione futura. Perché o cerca di ingannarti, oppure non sa come stiano le cose”, ha aggiunto. De Guindos ha ammesso che “è un po’ una sfida spiegare perché fai questa mossa (l taglio dei tassi) quando al tempo stesso rivedi al rialzo, anche se marginalmente, le prospettive di inflazione”. Ma “è importante ricordare che il processo disinflazionistico in Europa è stato piuttosto intenso. Ricordiamoci soltanto che nell’ottobre del 2022 l’inflazione era 10,6% e ora è al 2,6%. E tutte le misure vanno nella stessa direzione, del declino”, ha proseguito.


La Bce ha rivisto marginalmente al rialzo le prospettive di crescita, che però resta “chiaramente sotto il potenziale. E abbiamo anche rivisto un po’ rialzo le previsioni di inflazione per 2024 2025, ma con cambiamenti marginali. Posso capire la sorpresa di avere al tempo stesso un taglio dei tassi e una revisione al rialzo dell’inflazione attesa. Ma sapevamo perfettamente a inizio anno che tra aprile-maggio e fine anno l’evoluzione dell’inflazione sarebbe stata complicata, accidentata con alti e bassi. Quindi non è stata una sorpresa per noi e si è confermata la fiducia che l’inflazione convergerà nel 2025 a un livello coerente con l’obiettivo di stabilità dei prezzi” (il 2%). “Questo è stato qualcosa di rilevante”, ha detto. Guardando al futuro il rischio principale sarà l’inflazione sui servizi, “quella che chiamiamo inflazione interna. Dobbiamo analizzare quello che accade nel mercato del lavoro, le dinamiche salariali. La nostra previsione è che le buste paga inizieranno a moderarsi nel prossimo anno. E stiamo riponendo tanta attenzione all’evoluzione della produttività in Europa. Il livello di incertezza è elevato. Questo è il motivo per cui dobbiamo stare molto cauti e muoverci molto lentamente, con molta prudenza. Volta per volta – ha ribadito il vicepresidente della Bce – in base ai dati”. (fonte immagine: streaming video MNI).

Patto su immigrazione e asilo, la Commissione Ue vara un piano comune d’attuazione

Patto su immigrazione e asilo, la Commissione Ue vara un piano comune d’attuazioneBruxelles, 12 giu. (askanews) – La Commissione europea ha presentato, oggi a Bruxelles, un piano di attuazione comune del Patto sull’immigrazione e l’asilo, che era stato adottato prima della fine della legislatura europea ed è entrato in vigore da ieri. Si tratta di ‘tradurre l’ampia e complessa serie di atti legislativi in una realtà operativa con ‘uno sforzo comune, in cui la Commissione sosterrà gli Stati membri in ogni fase del processo’, spiega l’Esecutivo comunitario in una nota. Il piano ‘stabilisce le tappe fondamentali affinché tutti gli Stati membri mettano in atto le capacità giuridiche e operative necessarie per iniziare ad applicare con successo la nuova legislazione entro la metà del 2026’ quando entreranno in vigore molte delle nuove normative. Inoltre, ‘le agenzie dell’Ue forniranno anche un sostegno operativo e mirato agli Stati membri durante l’intero processo, si legge nella nota.


Il piano comune Ue ‘fornisce un modello per i piani nazionali di attuazione che gli Stati membri devono adottare entro la fine di quest’anno, raggruppando i lavori giuridici, tecnici e operativi in 10 elementi costitutivi per concentrare e facilitare gli sforzi di attuazione pratica, spiega la Commissione, avvertendo che ‘tutti gli elementi costitutivi sono fondamentalmente interdipendenti e devono essere attuati in parallelo’. Tra i 10 elementi costitutivi del Patto c’è innanzitutto l’Eurodac, il sistema comune informatico su larga scala che conserverà e tratterà i dati dei richiedenti asilo. L’Eurodac sosterrà gli Stati membri nella determinazione della responsabilità e nel monitoraggio dei ‘movimenti secondari’ ovvero i movimenti dei richiedenti asilo tra i paesi Ue diversi da quello di primo arrivo. ‘Lo sviluppo tempestivo e l’entrata in funzione del sistema Eurodac riformato sono una condizione essenziale per l’attuazione di tutti gli altri elementi del patto, sottolinea la Commissione.


Un secondo elemento molto importante del Patto è il nuovo sistema di gestione della migrazione alle frontiere esterne dell’Ue, che mira a gestire gli arrivi irregolari di cittadini di paesi terzi istituendo nuove procedure più rapide, efficienti e semplificate per l’asilo e il rimpatrio, nonché solide garanzie per i migranti. Ci sono poi il regolamento sugli accertamenti, il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sulla procedura di rimpatrio alla frontiera, che prevedono un approccio armonizzato. Tutti i migranti irregolari saranno registrati e sottoposti a un controllo della loro identità, del rischio che rappresentano eventualmente per la sicurezza, della loro vulnerabilità e della loro salute. In una seconda fase si applicherà una procedura di frontiera obbligatoria per coloro che probabilmente non necessitano di protezione internazionale o che presentano un rischio per la sicurezza.Ai richiedenti dovrà essere garantito ‘un tenore di vita adeguato in funzione delle loro esigenze’, ricorda ancora la Commissione nella nota. ‘Ad esempio, per i richiedenti protezione internazionale vi sarà un accesso anticipato al mercato del lavoro (6 mesi invece di 9 mesi), all’assistenza sanitaria fisica e mentale, e a una maggiore protezione per le famiglie, i minori e le persone vulnerabili.


La direttiva sull’accoglienza, nota ancora la Commissione, ‘fornisce nuovi strumenti che migliorano l’efficienza del sistema di accoglienza e contribuiscono a prevenire i movimenti secondari. Ad esempio, gli Stati membri avranno la possibilità di assegnare ad alloggi e a determinate aree geografiche i richiedenti asilo, subordinando la fornitura di condizioni materiali di accoglienza alla loro effettiva residenza nell’alloggio assegnato o nella zona specifica prevista. Gli Stati membri, inoltre, dovranno soddisfare solo le esigenze di base quando i richiedenti asilo non si trovano nello Stato membro in cui dovrebbero essere. Il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sulle qualifiche semplificano la valutazione e il processo decisionale delle singole domande di asilo in tutta l’Ue e rafforzano le garanzie e il rispetto dei diritti per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale.


Il Patto prevede anche procedure di rimpatrio più efficienti ed eque: ‘La politica migratoria dell’Ue – avverte la Commissione – può essere sostenibile solo se coloro che non hanno il diritto di soggiornare nell’Unione saranno effettivamente rimpatriati. Un ruolo chiave sarà svolto dal novo ‘coordinatore per i rimpatri’, che si baserà sui lavori già avviati per migliorare la pianificazione congiunta dei voli e delle missioni di identificazione, anche per ottimizzare l’uso del sostegno di Frontex (l’agenzia Ue per la protezione delle frontiere esterne), scambiare pratiche ed esperienze sull’emissione congiunta di decisioni negative in materia di asilo, e su decisioni di rimpatrio e cooperazione tra gli Stati membri per rimpatriare persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza. Il Patto prospetta anche, rivendica la Commissione, ‘un sistema equo ed efficiente’ per ‘far funzionare le nuove norme in materia di responsabilità, istituendo una ripartizione efficace e stabile delle responsabilità in tutta l’Unione e riducendo gli incentivi per i movimenti secondari. Ad esempio, le procedure saranno rese più efficaci con le notifiche di ‘ripresa in carico’. Inoltre, ‘saranno in vigore nuove norme volte a prevenire abusi del sistema (come l’obbligo per i richiedenti di presentare domanda nello Stato membro di primo ingresso)’.’Per la prima volta’, sottolinea poi la Commissione parlando del nuovo sistema per i ricollocamenti dei migranti, ‘l’Ue dispone di un meccanismo di solidarietà permanente, giuridicamente vincolante ma flessibile, per garantire che nessuno Stato membro sia lasciato da solo se sotto pressione. I ricollocamenti di migranti assegnati potranno non essere accettati dai paesi di destinazione, che però in questo caso dovranno pagare una compensazione pecuniaria o fornire aiuti operativi ai paesi in prima linea sui flussi migratori. Il Patto prevede anche un regolamento dedicato alla preparazione, pianificazione di emergenza e risposta alle crisi migratorie, con garanzie per le persone vulnerabili, come i minori, e altri regolamenti o direttive per intensificare gli sforzi riguardo al reinsediamento (il trasferimento nell’Ue di persone che hanno ottenuto l’asilo in paesi terzi), e all’inclusione e l’integrazione sociale nell’Ue delle persone che hanno ottenuto di potervi risiedere. ‘Il patto sulla migrazione e l’asilo – rileva la Commissione nella sua nota, passando alla cosiddetta ‘dimensione esterna’ – riflette un approccio globale alla gestione della migrazione lungo l’intero percorso. La Commissione sta pertanto perseguendo con gli Stati membri un duplice approccio, che accompagna il lavoro legislativo a livello dell’Ue con attività operative. Ciò comprende in particolare i lavori sulla dimensione esterna della migrazione, attraverso il perseguimento di partenariati globali con i paesi partner’. ‘Sebbene le azioni in questo settore non siano legate a obblighi giuridici, sarà essenziale che l’Ue prosegua e intensifichi ulteriormente la collaborazione con i paesi partner, in particolare in tre settori chiave: la lotta contro il traffico di migranti, rimpatri efficaci, riammissione e reintegrazione nonché percorsi legali, conclude la nota della Commissione. Il piano di attuazione comune sarà presentato agli Stati membri in occasione del Consiglio Affari interni dell’Ue. Sulla base del piano comune, il passo successivo consisterà nella elaborazione, da parte degli Stati membri, dei rispettivi piani nazionali di attuazione entro il 12 dicembre 2024. La Commissione ha istituito squadre di sostegno specifiche che visiteranno tutte le capitali dei paesi Ue da qui all’autunno per assistere gli Stati membri nella preparazione dei piani nazionali di attuazione. L’Esecutivo comunitario monitorerà attentamente i progressi compiuti nell’attuazione del patto e riferirà periodicamente al Parlamento europeo e al Consiglio. Il Patto migratorio, proposto dalla Commissione il 23 settembre 2020, è stato oggetto di un accordo politico nel ‘trilogo’ tra Consiglio Ue, Europarlamento e Commissione il 20 dicembre 2023, ed è stato poi adottato dal Parlamento europeo il 10 aprile 2024 e formalmente dal Consiglio il 14 maggio. Ad eccezione del regolamento quadro Ue per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria, che è già applicabile oggi, gli strumenti giuridici del Patto, compresi due regolamenti e una direttiva che erano già stati proposti in precedenza, nel 2016, sono entrati in vigore ieri, 11 giugno 2024, e dovranno essere applicati entro il 12 giugno 2026. ; ad eccezione del regolamento quadro dell’Unione per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria, che è già applicabile da oggi.

Patto Ue su migranti, Commissione vara piano comune d’attuazione

Patto Ue su migranti, Commissione vara piano comune d’attuazioneBruxelles, 12 giu. (askanews) – La Commissione europea ha presentato, oggi a Bruxelles, un piano di attuazione comune del Patto sull’immigrazione e l’asilo, che era stato adottato prima della fine della legislatura europea ed è entrato in vigore da ieri. Si tratta di ‘tradurre l’ampia e complessa serie di atti legislativi in una realtà operativa’ con ‘uno sforzo comune, in cui la Commissione sosterrà gli Stati membri in ogni fase del processo’, spiega l’Esecutivo comunitario in una nota.


Il piano ‘stabilisce le tappe fondamentali affinché tutti gli Stati membri mettano in atto le capacità giuridiche e operative necessarie per iniziare ad applicare con successo la nuova legislazione entro la metà del 2026’ quando entreranno in vigore molte delle nuove normative. Inoltre, ‘le agenzie dell’Ue forniranno anche un sostegno operativo e mirato agli Stati membri durante l’intero processo’, si legge nella nota. Il piano comune Ue ‘fornisce un modello per i piani nazionali di attuazione che gli Stati membri devono adottare entro la fine di quest’anno, raggruppando i lavori giuridici, tecnici e operativi in 10 elementi costitutivi per concentrare e facilitare gli sforzi di attuazione pratica’, spiega la Commissione, avvertendo che ‘tutti gli elementi costitutivi sono fondamentalmente interdipendenti e devono essere attuati in parallelo’.


Tra i 10 elementi costitutivi del Patto c’è innanzitutto l’Eurodac, il sistema comune informatico su larga scala che conserverà e tratterà i dati dei richiedenti asilo. L’Eurodac sosterrà gli Stati membri nella determinazione della responsabilità e nel monitoraggio dei ‘movimenti secondari’ ovvero i movimenti dei richiedenti asilo tra i paesi Ue diversi da quello di primo arrivo. ‘Lo sviluppo tempestivo e l’entrata in funzione del sistema Eurodac riformato sono una condizione essenziale per l’attuazione di tutti gli altri elementi del patto’, sottolinea la Commissione. Un secondo elemento molto importante del Patto è il nuovo sistema di gestione della migrazione alle frontiere esterne dell’Ue, che mira a gestire gli arrivi irregolari di cittadini di paesi terzi istituendo nuove procedure più rapide, efficienti e semplificate per l’asilo e il rimpatrio, nonché solide garanzie per i migranti.


Ci sono poi il regolamento sugli accertamenti, il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sulla procedura di rimpatrio alla frontiera, che prevedono un approccio armonizzato. Tutti i migranti irregolari saranno registrati e sottoposti a un controllo della loro identità, del rischio che rappresentano eventualmente per la sicurezza, della loro vulnerabilità e della loro salute. In una seconda fase si applicherà una procedura di frontiera obbligatoria per coloro che probabilmente non necessitano di protezione internazionale o che presentano un rischio per la sicurezza. Ai richiedenti dovrà essere garantito ‘un tenore di vita adeguato in funzione delle loro esigenze’, ricorda ancora la Commissione nella nota. ‘Ad esempio, per i richiedenti protezione internazionale vi sarà un accesso anticipato al mercato del lavoro (6 mesi invece di 9 mesi), all’assistenza sanitaria fisica e mentale, e a una maggiore protezione per le famiglie, i minori e le persone vulnerabili.


La direttiva sull’accoglienza, nota ancora la Commissione, ‘fornisce nuovi strumenti che migliorano l’efficienza del sistema di accoglienza e contribuiscono a prevenire i movimenti secondari’. Ad esempio, gli Stati membri avranno la possibilità di assegnare ad alloggi e a determinate aree geografiche i richiedenti asilo, subordinando la fornitura di condizioni materiali di accoglienza alla loro effettiva residenza nell’alloggio assegnato o nella zona specifica prevista. Gli Stati membri, inoltre, dovranno soddisfare solo le esigenze di base quando i richiedenti asilo non si trovano nello Stato membro in cui dovrebbero essere. Il regolamento sulla procedura di asilo e il regolamento sulle qualifiche semplificano la valutazione e il processo decisionale delle singole domande di asilo in tutta l’Ue e rafforzano le garanzie e il rispetto dei diritti per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale. Il Patto prevede anche procedure di rimpatrio più efficienti ed eque: ‘La politica migratoria dell’Ue – avverte la Commissione – può essere sostenibile solo se coloro che non hanno il diritto di soggiornare nell’Unione saranno effettivamente rimpatriati’. Un ruolo chiave sarà svolto dal novo ‘coordinatore per i rimpatri’, che si baserà sui lavori già avviati per migliorare la pianificazione congiunta dei voli e delle missioni di identificazione, anche per ottimizzare l’uso del sostegno di Frontex (l’agenzia Ue per la protezione delle frontiere esterne), scambiare pratiche ed esperienze sull’emissione congiunta di decisioni negative in materia di asilo, e su decisioni di rimpatrio e cooperazione tra gli Stati membri per rimpatriare persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza. Il Patto prospetta anche, rivendica la Commissione, ‘un sistema equo ed efficiente’ per ‘far funzionare le nuove norme in materia di responsabilità, istituendo una ripartizione efficace e stabile delle responsabilità in tutta l’Unione e riducendo gli incentivi per i movimenti secondari’. Ad esempio, le procedure saranno rese più efficaci con le notifiche di ‘ripresa in carico’. Inoltre, ‘saranno in vigore nuove norme volte a prevenire abusi del sistema (come l’obbligo per i richiedenti di presentare domanda nello Stato membro di primo ingresso)’. ‘Per la prima volta’, sottolinea poi la Commissione parlando del nuovo sistema per i ricollocamenti dei migranti, ‘l’Ue dispone di un meccanismo di solidarietà permanente, giuridicamente vincolante ma flessibile, per garantire che nessuno Stato membro sia lasciato da solo se sotto pressione’. I ricollocamenti di migranti assegnati potranno non essere accettati dai paesi di destinazione, che però in questo caso dovranno pagare una compensazione pecuniaria o fornire aiuti operativi ai paesi in prima linea sui flussi migratori. Il Patto prevede anche un regolamento dedicato alla preparazione, pianificazione di emergenza e risposta alle crisi migratorie, con garanzie per le persone vulnerabili, come i minori, e altri regolamenti o direttive per intensificare gli sforzi riguardo al reinsediamento (il trasferimento nell’Ue di persone che hanno ottenuto l’asilo in paesi terzi), e all’inclusione e l’integrazione sociale nell’Ue delle persone che hanno ottenuto di potervi risiedere. ‘Il patto sulla migrazione e l’asilo – rileva la Commissione nella sua nota, passando alla cosiddetta ‘dimensione esterna’ – riflette un approccio globale alla gestione della migrazione lungo l’intero percorso. La Commissione sta pertanto perseguendo con gli Stati membri un duplice approccio, che accompagna il lavoro legislativo a livello dell’Ue con attività operative. Ciò comprende in particolare i lavori sulla dimensione esterna della migrazione, attraverso il perseguimento di partenariati globali con i paesi partner’. ‘Sebbene le azioni in questo settore non siano legate a obblighi giuridici, sarà essenziale che l’Ue prosegua e intensifichi ulteriormente la collaborazione con i paesi partner, in particolare in tre settori chiave: la lotta contro il traffico di migranti, rimpatri efficaci, riammissione e reintegrazione nonché percorsi legali’, conclude la nota della Commissione. Il piano di attuazione comune sarà presentato agli Stati membri in occasione del Consiglio Affari interni dell’Ue. Sulla base del piano comune, il passo successivo consisterà nella elaborazione, da parte degli Stati membri, dei rispettivi piani nazionali di attuazione entro il 12 dicembre 2024. La Commissione ha istituito squadre di sostegno specifiche che visiteranno tutte le capitali dei paesi Ue da qui all’autunno per assistere gli Stati membri nella preparazione dei piani nazionali di attuazione. L’Esecutivo comunitario monitorerà attentamente i progressi compiuti nell’attuazione del patto e riferirà periodicamente al Parlamento europeo e al Consiglio. Il Patto migratorio, proposto dalla Commissione il 23 settembre 2020, è stato oggetto di un accordo politico nel ‘trilogo’ tra Consiglio Ue, Europarlamento e Commissione il 20 dicembre 2023, ed è stato poi adottato dal Parlamento europeo il 10 aprile 2024 e formalmente dal Consiglio il 14 maggio. Ad eccezione del regolamento quadro Ue per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria, che è già applicabile oggi, gli strumenti giuridici del Patto, compresi due regolamenti e una direttiva che erano già stati proposti in precedenza, nel 2016, sono entrati in vigore ieri, 11 giugno 2024, e dovranno essere applicati entro il 12 giugno 2026. ; ad eccezione del regolamento quadro dell’Unione per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria, che è già applicabile da oggi.