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Autore: Redazione StudioNews

Giappone, governo userà “tutti gli strumenti” per aumentare salari

Giappone, governo userà “tutti gli strumenti” per aumentare salariRoma, 12 giu. (askanews) – Il Giappone userà “tutti gli strumenti di politica” per sostenere gli aumenti salariali cruciali per porre finalmente fine alla deflazione e aprire la strada a una crescita economica costante di oltre l’1%. Lo scrive l’agenzia di stampa Kyodo dando notizia della bozza di politica economica e fiscale del governo.


L’esecutivo di Tokyo considera gli anni fino al 2030 ccruciali per il Giappone, che è una delle società con l’invecchiamento più rapido al mondo, con lo scopo di affrontare la carenza di manodopera e aumentare il suo potenziale di crescita attraverso investimenti strategici. Un tasso di crescita aggiustato per l’inflazione superiore all’1% è considerato necessario per gestire le proprie finanze e continuare a fornire servizi di sicurezza sociale, anche se il tasso di crescita potenziale del paese è attualmente stimato intorno allo zero percento.


Il piano sottolinea la necessità di ridurre l’indebitamento pubblico, il peggiore tra i paesi del G7, in vista della prospettiva di maggiori costi per il servizio del debito, dopo che la Banca del Giappone ha aumentato i tassi di interesse per la prima volta in 17 anni a marzo. Nella bozza del piano, il governo ha mantenuto l’obiettivo di raggiungere un avanzo primario di bilancio – un indicatore chiave della salute fiscale – nell’esercizio 2025. Ha promesso di ridurre costantemente il debito pubblico, che attualmente è più del doppio delle dimensioni dell’economia.


Il documento, presentato durante una riunione del Consiglio per la Politica Economica e Fiscale, dovrebbe essere finalizzato il 21 giugno dopo consultazioni con i partiti di governo. La sua versione finale sarà utilizzata dal governo per gestire la politica economica e fiscale nei prossimi anni. L’economia giapponese, che cubava meno di 600mila miliardi di yen (3.552 miliardi di euro) nel trimestre gennaio-marzo, può crescere fino a 1 milione di miliardi di yen (5.920 miliardi di euro) intorno al 2040 in termini nominali, se vengono adottate misure politiche adeguate e viene raggiunta una stabile inflazione del 2%, secondo la bozza.


Il piano arriva in un momento in cui il governo punta a porre fine alla sua battaglia pluridecennale contro la deflazione e realizzare un’economia in cui è in atto un ciclo virtuoso di aumenti salariali e dei prezzi. “Ora è il momento di passare a una nuova fase economica”, ha dichiarato il Primo Ministro Fumio Kishida durante la riunione del potente consiglio consultivo. Kishida ha chiesto alle aziende giapponesi di aumentare i salari poiché prioritizza la redistribuzione della ricchezza. Il governo sta cercando di mantenere il forte slancio positivo visto nelle trattative salariali annuali di quest’anno tra lavoratori e management, che saranno vitali per le famiglie colpite dall’aumento del costo della vita. La bozza di documento prevede anche un aumento del salario minimo orario, attualmente intorno a 1.000 yen (5,9 euro), a 1.500 yen (9 euro) in una data anticipata rispetto all’obiettivo di metà degli anni 2030. Ci sono anche strumenti per facilitare il cambiamento di lavoro e per promuovere la riqualificazione della forza lavoro come percorsi per aumentare i salari. Per affrontare la carenza di manodopera, si sta anche spingendo per l’automazione e la digitalizzazione. La bozza inoltre sottolinea la necessità di “supporto pluriennale e su larga scala” per gli investimenti da parte delle aziende per aumentare la capacità produttiva e condurre ricerca e sviluppo nei campi dei chip e dell’intelligenza artificiale. E prevede che vengano considerati “passi legislativi necessari” per sostenere la produzione di massa di chip di nuova generazione.

Urso: bene l’annuncio di Bruxelles di dazi sulle auto elettriche cinesi

Urso: bene l’annuncio di Bruxelles di dazi sulle auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, saluta “con soddisfazione l’annuncio della Commissione europea che mette dei dazi sull’ingresso delle auto elettriche cinesi in Europa per tutelare la produzione europea, nella piena consapevolezza che abbiamo anche noi la possibilità di riaffermare in Italia l’industria automobilistica come uno dei poli trainanti dello sviluppo industriale del Paese a cui non vogliamo assolutamente rinunciare”. Così Urso intervenendo all’assemblea annuale di Confcommercio.

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro le auto elettriche cinesi

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro le auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – La Cina ha respinto oggi gli esiti dell’indagine anti-sovvenzioni della Commissione europea sulle auto elettriche cinesi, che ha portato ad annunciare dazi provvisori nei confronti di tre case automobilistiche. Il ministero del Commercio di Pechino, attraverso un suo portavoce, ha chiarito che la Cina “adotterà risolutamente tutte le misure necessarie per difendere con fermezza i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi”.


“Prendiamo atto che oggi la Commissione europea ha diffuso gli esiti preliminari dell’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici in Cina e prevede di imporre dazi compensativi temporanei sui veicoli elettrici importati dalla Cina. L’Ue ha ignorato i fatti e le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, ha ignorato le ripetute forti obiezioni della Cina e ha ignorato gli appelli e la dissuasione dei governi e delle industrie di diversi Stati membri dell’Ue”, ha premesso un portavoce del ministero del Commercio rispondendo a una serie di domande, secondo quanto riporta il sito ufficiale ThePaper, segnalando come la Cina sia “fortemente preoccupata e fortemente insoddisfatta”. Gli esiti dell’indagine Ue “mancano di base fattuale e giuridica”, secondo Pechino, perché “la Commissione europea ha ignorato il fatto oggettivo che il vantaggio cinese nei veicoli elettrici deriva dalla libera concorrenza”, e ha invece enfatizzato “le cosiddette sovvenzioni”, mettendo in campo un atto “puramente protezionistico, che crea e intensifica gli attriti commerciali, e di fatto mina la concorrenza leale nel nome del “mantenimento della concorrenza leale”.


Secondo il portavoce, la mossa europea “non solo danneggia i diritti e gli interessi legittimi dell’industria cinese dei veicoli elettrici, ma sconvolgerà e distorcerà anche la catena globale dell’industria automobilistica e della catena di fornitura, compresa quella dell’Ue”. La Commissione europea – ha detto ancora il portavoce – “tiene alta la bandiera dello sviluppo verde con una mano e brandisce il bastone del protezionismo con l’altra, politicizzando e trasformando in armi le questioni economiche e commerciali”. Questo “influenzerà l’atmosfera della cooperazione economica e commerciale bilaterale Cina-Ue e non favorirà gli interessi degli stessi consumatori dell’Ue, minando anche la trasformazione verde dell’Ue e la cooperazione globale sul cambiamento climatico”.

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro auto elettriche cinesi

Pechino: risponderemo a dazi Ue contro auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – La Cina ha respinto oggi gli esiti dell’indagine anti-sovvenzioni della Commissione europea sulle auto elettriche cinesi, che ha portato ad annunciare dazi provvisori nei confronti di tre case automobilistiche. Il ministero del Commercio di Pechino, attraverso un suo portavoce, ha chiarito che la Cina “adotterà risolutamente tutte le misure necessarie per difendere con fermezza i diritti e gli interessi legittimi delle aziende cinesi”.


“Prendiamo atto che oggi la Commissione europea ha diffuso gli esiti preliminari dell’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici in Cina e prevede di imporre dazi compensativi temporanei sui veicoli elettrici importati dalla Cina. L’Ue ha ignorato i fatti e le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, ha ignorato le ripetute forti obiezioni della Cina e ha ignorato gli appelli e la dissuasione dei governi e delle industrie di diversi Stati membri dell’Ue”, ha premesso un portavoce del ministero del Commercio rispondendo a una serie di domande, secondo quanto riporta il sito ufficiale ThePaper, segnalando come la Cina sia “fortemente preoccupata e fortemente insoddisfatta”. Gli esiti dell’indagine Ue “mancano di base fattuale e giuridica”, secondo Pechino, perché “la Commissione europea ha ignorato il fatto oggettivo che il vantaggio cinese nei veicoli elettrici deriva dalla libera concorrenza”, e ha invece enfatizzato “le cosiddette sovvenzioni”, mettendo in campo un atto “puramente protezionistico, che crea e intensifica gli attriti commerciali, e di fatto mina la concorrenza leale nel nome del “mantenimento della concorrenza leale”.


Secondo il portavoce, la mossa europea “non solo danneggia i diritti e gli interessi legittimi dell’industria cinese dei veicoli elettrici, ma sconvolgerà e distorcerà anche la catena globale dell’industria automobilistica e della catena di fornitura, compresa quella dell’Ue”. La Commissione europea – ha detto ancora il portavoce – “tiene alta la bandiera dello sviluppo verde con una mano e brandisce il bastone del protezionismo con l’altra, politicizzando e trasformando in armi le questioni economiche e commerciali”. Questo “influenzerà l’atmosfera della cooperazione economica e commerciale bilaterale Cina-Ue e non favorirà gli interessi degli stessi consumatori dell’Ue, minando anche la trasformazione verde dell’Ue e la cooperazione globale sul cambiamento climatico”.

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugno

E’ tutto pronto per il Nameless Festival dal 14 al 16 giugnoMilano, 12 giu. (askanews) – Al via l’edizione 2024 del Nameless Festival, dal 14 al 16 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Moltenoe Bosisio Parini (LC). Tre giorni di musica in cui si esibiranno oltre 100 nomi del panorama musicale italiano e internazionale.


L’evento di giovedì 13 giugno, il “105 Nameless Party”, è sold out. Un’edizione senza precedenti e ricca di novità, che ospiterà le performance su cinque palchi completamente rinnovati: JD Stage, Nameless Tent by Molinari, Live Stage by Garnier Fructis, Red Bull Unforeseen e Heineken The Offline Experience. Anche quest’anno Nameless Festival conferma di essere un evento trasversale, capace di offrire una varietà musicale senza eguali, che spazia dall’elettronica al rap, dal pop alla latin music, accogliendo i gusti di ogni tipologia di pubblico e permettendo di scoprire nuovi artisti.


Tante sono le novità che attendono i partecipanti. Il Festival, che ha sempre dato grandissima importanza al proprio pubblico, vero e proprio motore di miglioramento dal 2013 ad oggi, dopo essere stato il primo grande evento a introdurre il sistema dei token in Italia, ha scelto di abolirlo per consentire l’acquisto di prodotti e servizi in modo più facile e veloce attraverso il proprio smartwatch, smartphone o carta di pagamento. Quest’anno l’acqua sarà distribuita gratuitamente all’interno dell’area attraverso apposite postazioni di erogazione con cui il pubblico potrà riempire le proprie borracce. Un nuovo importante passo all’interno di un percorso che mira a ridurre quanto più possibile il proprio impatto sul territorio.


Altra novità di questa edizione sarà, infine, l’accesso gratuito alle aree parcheggio, ridisegnate al fine di migliorare la raggiungibilità dell’evento. «Questa decima edizione ha per me un significato importante – racconta Alberto Fumagalli, CEO & Founder – Quest’anno abbiamo deciso di mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per regalare un’esperienza unica a chi più di tutti se lo merita: il pubblico di Nameless. L’abolizione dei token, che ha reso il Festival completamente cashless, l’acqua e i parcheggi gratuiti (questi ultimi tutti su asfalto), le nuove esperienze food&beverage; insomma, tutte novità che puntano a perfezionare l’evento e a rendere indelebile il ricordo di chiunque vi partecipa. Ci tengo a ringraziare dal profondo del cuore ogni persona che in queste dieci edizioni ha acquistato il biglietto e ha riposto fiducia in questo progetto, nel team e in me, perché è grazie a loro se negli anni abbiamo potuto concretizzare il folle sogno che avevamo da ragazzini e creare quello che è di fatto diventato un Festival sostenibile, attento all’ambiente, multigenere e aperto a tutti. Tutta la fatica e il sudore spesi per organizzare ogni singola edizione vengono puntualmente ripagati quando vediamo la gente divertirsi, quando capiamo che la nostra passione per la musica viene condivisa dal pubblico. Ho sempre sperato di creare qualcosa di grande che potesse regalare gioia, libertà di essere se stessi, evasione e divertimento: Nameless è tutto questo e molto di più».


Il JD Stage, il palco principale del Festival, ospiterà venerdì 14 giugno i Justice, Boys Noize, Alesso, Benny Benassi, Il Pagante, EDMMARO e Albert Marzinotto. Il Nameless Tent by Molinari, dedicato interamente alla musica dance ed elettronica, vedrà invece esibirsi: Marlon Hoffstadt, Luca Agnelli, Maddix, Bad Boombox, cassö, Ahadadream, Greg Willen, Gino Ingrosso,Twolate e Shamanz. Attesi sul Live Stage by Garnier Fructis, dove la musica pop e rap sono protagoniste, saranno Angelina Mango, Il Tre, CLARA, AVA, Slings, Vale Pain, Silent Bob & Sick Budd, Sally Cruz, Still Charles, Rocket Pengwin e SONOFILI. La novità dell’edizione di quest’anno sarà l’aggiunta di un nuovo stage: il Red Bull Unforseen: uno spazio da 1000 mq che caratterizza i Festival più importanti al mondo e che finalmente torna in Italia con una line up dedicata, tra cui Hybrid Minds, Camo & Krooked, K Motionz, Koven, CK3 e Mother Inc, esperienze uniche e una ricca serie di sorprese tra cui un’esibizione speciale di Viki Gomez, atleta Red Bull e 3 volte campione mondiale di BMX Flatland. Sabato 15 giugno sarà invece il turno, sul JD Stage, di deadmau5, Steve Angello, Chase & Status, Kenya Grace, Kungs, Eiffel 65, Pino D’Angiò, Rudeejay e Albert Marzinotto. Le perfomance di Subtronics, Eptic, Wooli, EDMMARO, IMANU, HOL!, MILES, LEVEL UP, Estremo e Slimeyfaranno invece scatenare il pubblico del Nameless Tent by Molinari. Il Live Stage by Garnier Fructis ospiterà le incredibili esibizioni di NASKA, Tony Boy, Boro, Diss Gacha, Bello Figo, Nello Taver, TY1, FUCKYOURCLIQUE, Random e Naive. Sul Red Bull Unforeseen si alterneranno Claptone, Sam Divine, Low Steppa, Riva Starr, David Penn, SLVR, Reebs Degna conclusione del Festival la daranno, domenica 16 giugno, le performance di Hardwell, Dj Snake, Bizzarap, Annalisa, Merk & Kremont, PARISI, Damianito e Albert Marzinotto sul JD Stage. Sul Nameless Tent by Molinari si esibiranno invece Testpilot, SIDEPIECE, Sammy Virji, Dombresky, Jazzy, Jersey, Oppidan, Ian Asher, Padma San e Powl. Il Live Stage by Garnier Fructis vedrà scatenarsi Tony Effe, ANNA, Kid Yugi, Artie 5ive, Niky Savage, Nerissima Serpe + Papa V, Yung Snapp, Digital Astro, RRARI DAL TACCO, Suspect CB, ALDA e Sace & Wiser. Ospiti del Red Bull Unforeseen saranno Roger Sanchez, The Shapeshifters, Melvo Baptiste, Yasmin, Katie Goodman, SMILE If You Can e Nich All Us. Ai quattro palchi principali si aggiunge anche l’Heineken The Offline Experience.

La Commissione Ue impone dazi provvisori sulle auto elettriche cinesi

La Commissione Ue impone dazi provvisori sulle auto elettriche cinesiBruxelles, 12 giu. (askanews) – La Commissione europea ha concluso provvisoriamente la propria indagine sulle catene del valore dei veicoli elettrici cinesi a batteria, constatando che “beneficiano di sovvenzioni sleali” che “stanno causando una minaccia di danno economico ai produttori dell’Ue” nel settore.


Per questo, la Commissione ha deciso di imporre provvisoriamente, a partire dal 4 luglio, dazi compensativi provvisori sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina, a meno che non si arrivi a trovare nel frattempo un accordo con le autorità cinesi per risolvere la questione. La decisione è stata presa dal collegio dei commissari riunito oggi a Bruxelles. L’indagine della Commissione ha esaminato anche le probabili conseguenze e l’impatto dei dazi provvisori su importatori, utenti e consumatori di veicoli elettrici a batteria nell’Ue. Sulla base dei risultati dell’indagine, la Commissione ha provvisoriamente stabilito che è comunque nell’interesse dell’Unione porre rimedio agli effetti delle pratiche commerciali sleali riscontrate, imponendo i dazi compensativi provvisori sulle importazioni dalla Cina.


Di conseguenza, la Commissione ha preannunciato oggi alle parti interessate il livello dei dazi compensativi individuali provvisori che intende imporre ai tre produttori cinesi nel campione preso in considerazione, e in particolare: il 17,4% alla società Byd, il 20% alla Geely e ol 38,1% alla Saic. Gli altri produttori cinesi di veicoli elettrici a batteria che hanno collaborato all’inchiesta, ma non sono stati inclusi nel campione, saranno soggetti a un dazio medio ponderato pari al 21%, mentre tutti gli altri produttori in Cina che non hanno collaborato all’inchiesta saranno soggetti a un “dazio residuale” del 38,1%.


“I risultati provvisori dell’indagine anti-sovvenzioni dell’Ue indicano che l’intera catena del valore dei veicoli elettrici a batteria beneficia pesantemente di sussidi sleali in Cina, e che l’afflusso di importazioni cinesi sovvenzionate a prezzi artificialmente bassi rappresenta quindi una minaccia di pregiudizio chiaramente prevedibile e imminente per l’industria dell’Ue”, sottolinea la Commissione in una nota. Parallelamente, la Commissione ha contattato le autorità cinesi per discutere questi risultati dell’indagine, che era stata iniziata il 4 ottobre 2023, e le possibili modalità per risolvere la questione, prima che i dazi provvisori entrino in vigore il 4 luglio. In caso contrario, delle misure anti sovvenzioni definitive possono essere prese dall’Ue quattro mesi dopo l’entrata in vigore dei dazi provvisori.

Il formaggio Asiago protagonista al G7 di Bari

Il formaggio Asiago protagonista al G7 di BariRoma, 12 giu. (askanews) – Nell’anno italiano di Presidenza del G7, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago sarà a Bari, dal 13 al 15 giugno, presso il Media-Broadcasting Centre del Vertice dei Capi di Stato e di Governo. La presenza del Consorzio all’International Media Center del G7, nei padiglioni della Fiera del Levante di Bari, insieme a Origin Italia, l’associazione italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, è una opportunità “unica” per il Consorzio.


“Siamo onorati di essere stati chiamati a partecipare ad un evento di tale rilevanza – spiega in una nota Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – Questo invito è la testimonianza della continua crescita della popolarità globale del formaggio Asiago e la conferma dell’impegno profuso nella promozione internazionale del Made in Italy”. Durante il summit, il Consorzio di Tutela avrà l’occasione di incontrare gli oltre mille giornalisti internazionali accreditati e altre eccellenze del settore agroalimentare e di proporre degustazioni guidate col coinvolgimento degli studenti dell’Istituto professionale “Domenico Modugno” di Polignano a Mare, dell’Istituto alberghiero di Bari e dell’associazione FIS – Fondazione Italiana Sommelier favorendo la conoscenza, lo scambio di idee e i valori di autenticità e naturalezza che stanno alla base del suo impegno come ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare italiana.

Assodistil: no a taglio budget Ue promozione prodotti agricoli

Assodistil: no a taglio budget Ue promozione prodotti agricoliRoma, 12 giu. (askanews) – Preoccupazione per il minacciato taglio del budget europeo per la promozione dei prodotti agricoli. Ad esprimerlo è Assodistil, che rappresenta l’industria distillatoria italiana. “Non vi è ancora nulla di definito ma da quanto ci risulta il budget destinato ai progetti MULTI (ossia che hanno ad oggetto più prodotti agricoli) – spiega Assodistil in una nota – potrebbe essere non solo ridotto ma tagliato”.


Nel 2024 i programmi MULTI hanno potuto contare su un budget di 84,5 milioni. I programmi SIMPLE “attraverso i quali abbiamo potuto portare avanti i progetti HelloGrappa e EU Brandy hanno potuto contare su 92 milioni di euro di cui 7 dedicati alle IG – – sottolinea Sandro Cobror, direttore di AssoDistil – Se queste notizie si confermeranno siamo di fronte a una decisione illogica che blocca de facto la promozione extra UE di prodotti che rappresentano eccellenze del mercato comunitario e nel nostro caso del Made in Italy”. Per questo Assodisti chiede alle istituzioni italiane di inserire il tema in occasione del prossimo Consiglio Agri Fish del 15 luglio e “di sostenere con decisione la necessità di evitare pericolosissimi tagli di budget. In caso contrario andremo incontro a gravissimi danni in termini di promozione globale dei nostri prodotti di punta”, conclude Cobror.

Mattarella: Parlamento e governo Ue definiscano identità senza indugio

Mattarella: Parlamento e governo Ue definiscano identità senza indugioRoma, 12 giu. (askanews) – “Toccherà ora al Parlamento Europeo, appena designato dalla sovranità dei popoli europei, definire la propria identità e concorrere, con i governi, alle scelte di fronte alle quali siamo, senza indugio”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’assemblea di Confcommercio.


Per il capo dello Stato “l’Unione Europea, oltre a essere giustamente definita ‘infaticabile costruttore di pace’, è essenziale per non cadere nella irrilevanza”.

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4K

Cinema, arriva “Sbatti il mostro in prima pagina” restaurato in 4KRoma, 12 giu. (askanews) – Uscirà in sala il 4 luglio, distribuito da 01 Distribution in collaborazione con Minerva Pictures, “Sbatti il mostro in prima pagina”, diretto nel 1972 da Marco Bellocchio. Accolto al Festival di Cannes da lunghi applausi e standing ovation, il film sarà in anteprima al Cinema Ritrovato di Bologna il 27 giugno.


Si tratta della versione restaurata in 4K dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Surf Film, Kavac Film e Minerva Pictures, con la supervisione dello stesso Bellocchio; i negativi scena e suono originali sono stati digitalizzati da Augustus Color e restaurati presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Interpretato da Gian Maria Volonté nel ruolo del redattore capo Giancarlo Bizanti, “racconta una storia che attraversa una serie di eventi reali – ha scritto Gian Piero Brunetta nella sua Storia del cinema italiano – che hanno scosso in quegli anni la coscienza del Paese. Si va dai riferimenti a primi episodi terroristici, come le bombe alla Fiera campionaria di Milano del 1969, o di cronaca nera (la morte di Milena Sutter) a episodi di guerriglia urbana o a eventi traumatici come la strage di Piazza Fontana, la morte dell’anarchico Pinelli, o quella dell’editore Giangiacomo Feltrinelli”. Un film, prosegue Brunetta, che ha “la capacità di trasmetterci il senso di tensione sociale di temperatura ideologica in aumento e di lotta cieca e senza esclusione di colpi tra le varie forze organizzate, istituzionali e spontanee”.


Alberto Moravia riassumeva su L’Espresso la vicenda narrata nel film: “Un giornale gode fama di organo di informazione oggettivo, imparziale, indipendente, illuminato. Ciononostante, o forse appunto per questo, si tratta di una facciata menzognera dietro la quale si nasconde un proprietario che difende con piena consapevolezza gli interessi dei gruppi di potere e un direttore cinico e pronto a tutti i compromessi. Accade che proprio alla vigilia delle elezioni l’opposizione attacchi i gruppi finanziari che si servono del giornale. Allarmato, il proprietario convoca Bizanti, il direttore, gli chiede di sviare l’attenzione del pubblico dalla vera pista rappresentata dai finanziatori del quotidiano, verso la falsa pista di qualche fatto di cronaca apolitico. Per l’appunto, in quei giorni, una ragazzetta, Maria Grazia Martini, è stata ritrovata violentata e strangolata in un prato della periferia. Una lettera anonima inviata al giornale promette informazioni sull’assassino. Bizanti non perde tempo e si dà con alacrità al creare il diversivo del mostro. Bizanti ha fortuna. Incastra l’autrice della lettera, una povera donna gelosa, e le strappa il nome del presunto assassino, un ragazzo della contestazione. Bizanti non sperava tanto: ecco il mostro e, per giunta, situato, politicamente, a sinistra. A questo punto, però, un giovane redattore, Roveda, non se la sente di seguire il direttore nelle sue immaginose ricostruzioni”. Goffredo Fofi, co-sceneggiatore del film assieme a Sergio Donati, ha raccolto nel suo Il cinema italiano d’oggi (1984) la testimonianza di Marco Bellocchio: “La lavorazione di ‘Sbatti il mostro in prima pagina’ era iniziata con Sergio Donati come sceneggiatore e regista. Di comune accordo lui e il produttore avevano giudicato che Donati non era in grado di poter passare ancora alla regia, e così Franco Committeri si dette da fare per trovare uno che riprendesse il film. Io accettai perché m’interessava un’esperienza di questo genere; saltare su un treno già in marcia, vedere cosa si poteva fare come lavoro strettamente professionale, e anche trasformare il film, che era un giallo sul mondo del giornalismo milanese, in un film di taglio politico. Mi trascinai appresso Fofi e con lui riscrivemmo velocissimamente la sceneggiatura giorno per giorno, mentre si girava. Restarono gli ambienti, restarono quasi tutti gli attori, ma vennero aggiunti nuovi ruoli, tra cui quello fondamentale di Laura Betti, e la storia diventò completamente diversa”.


Questo il ricordo dello stesso Goffredo Fofi: “Il mio modello era il Fritz Lang dei piccoli film americani. Una storia veloce che mostrasse il funzionamento del potere dentro i mass-media a partire da un caso di manipolazione politica che era ricalcato su quello di Valpreda”. Gli interpreti del film sono Gian Maria Volonté (Giancarlo Bizanti), Fabio Garriba (Roveda), Carla Tatò (moglie di Bizanti), Jacques Herlin (Lauri), John Steiner (ingegner Montelli), Michel Bardinet (Vanzina, redattore de “Il Giornale”), Jean Rougeul (direttore de “Il Giornale”), Corrado Solari (Mario Boni), Laura Betti (Rita Zigai).