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Autore: Redazione StudioNews

M5S, Conte “in ascolto”: dopo voto confronto interno ma per ora non lascia

M5S, Conte “in ascolto”: dopo voto confronto interno ma per ora non lasciaRoma, 11 giu. (askanews) – È una riunione che ha cadenza periodica quella congiunta dei senatori e dei deputati del Movimento 5 stelle, ma dopo le 20, nell’auletta dei gruppi parlamentari a Montecitorio, il confronto sarà più serrato e i temi molto poco di routine. Le voci interne raccontano in Parlamento di un leader, Giuseppe Conte, “scosso come lo siamo tutti” per il risultato elettorale sotto il 10 per cento (9,99 secondo dati ancora non ufficiali del Viminale), “deludente” nelle parole dello stesso Conte, ma anche di tempi “giusti” per “una riflessione interna che sarà solo il primo step e che non potrà esaurirsi in una serata”. Le voci più vicine al leader escludono per ora “scenari apocalittici”: in sintesi, per ora il presidente del Movimento sarebbe orientato a evitare dimissioni immediate che potrebbero apparire come una fuga dalla barca in tempesta. E peraltro rischierebbero di aggravare la crisi per una organizzazione, finora molto tarata sul protagonismo e sulle scelte del leader.


Stamattina, in modalità “mista”, qualcuno dal vivo qualcuno collegato da remoto, l’ex presidente del Consiglio ha riunito i direttivi dei gruppi parlamentari ma si è trattato di un primo giro di opinioni, “abbiamo solo messo giù i titoli, dire che abbiamo discusso di questioni di merito non sarebbe giusto. Conte è in posizione di ascolto”, spiega chi c’era. Nell’ecosistema dell’informazione trovano spazio posizioni più “nostalgiche” nei confronti del Movimento delle origini, come quella di Davide Casaleggio (da tempo fuori dopo gli scontri anche legali su questioni gestionali e finanziarie) o dell’ex ministro Danilo Toninelli, ancora attivo e membro del Collegio dei probiviri, ma “è impensabile – dicono le stesse fonti – il ritorno alla preistoria grillina”. Due invece gli assi principali della discussione, finora. Il primo asse è quello politico, che vede la crescita di una spinta a un rapporto maggiormente unitario con Pd e AVS nell’ottica della costruzione di un fronte progressista stabile, senza troppe aperture, però, nei confronti di Azione e Italia viva. In molti sono convinti che si possa e si debba lavorare sui temi socioeconomici (come è già accaduto sul salario minimo, ad esempio) “sui quali il Pd è ambivalente, però”, mentre le questioni internazionali continuano a rappresentare un ostacolo a una maggiore unità e per ora resteranno probabilmente sullo sfondo. Spinta unitaria ma anche timori di un Pd “asso pigliatutto”: “Sarebbe un grande errore da parte loro pensare, dopo che la distanza in termini percentuali si è accentuata, di fare come i cani che regolano le questioni mettendo la zampa in testa ai loro simili…”, sintetizza un deputato.


Il secondo asse riguarda la revisione delle regole interne. “Non abbiamo avuto coraggio di evolvere rispetto a vincoli antichi, gli altri hanno molte figure di riferimento e questo si vede anche nelle elezioni, noi se ne abbiamo di qualificati li uccidiamo nella culla”, spiega un parlamentare esperto. Il tema di fondo è quello del mitico limite dei due mandati elettorali, che ha portato storicamente a molti abbandoni del M5S da parte di parlamentari ed europarlamentari (a volte giustificati con divergenze di linea politica non sempre visibili fino al giorno prima). Ormai è la base che chiede di superare questa rigidità, di questo sono convinti quasi tutti gli interlocutori stellati più autorevoli. Ma non è un segreto che il fondatore Beppe Grillo si sia sempre opposto a questa innovazione che dal suo punto di vista snaturerebbe ulteriormente il carattere di movimento civico dal quale nasce la sua creatura politica. Cambiare, ma come? Un congresso non c’è nello statuto del M5S, ma in queste ore si è già accennato, nella discussione interna, a tutte le opzioni sul tappeto: da una possibile assemblea costituente, agli Stati generali del Movimento (c’è un precedente ma non felicissimo perché gli esiti della prima consultazione partecipata vennero poi stravolti da decisioni dei vertice) al Consiglio nazionale, un organo piuttosto pletorico, che contiene molte delle anime del Movimento ma il cui peso politico finora non si è mai manifestato in modo significativo.

Pallavolo, Italia-Canada 3-0: le Olimpiadi sono più vicine

Pallavolo, Italia-Canada 3-0: le Olimpiadi sono più vicineRoma, 11 giu. (askanews) – Inizia con il piede giusto la week 3 di Volleyball Nations League delle azzurre (Foto Fipav). Al West Japan General Exhibition di Fukuoka, l’Italia ha battuto il Canada con un secco 3-0 (25-16; 25-15; 25-14) avvicinando considerevolmente i traguardi della qualificazione olimpica (+ 6,18 p) e delle Finals di VNL. Grande partita quella disputata da Danesi e compagne che hanno imposto ritmo e gioco senza concedere nulla alle nordamericane in quella che potrebbe rappresentare la sfida snodo dell’estate azzurra con la posizione nel world ranking sempre più blindata e la prospettiva sempre più concreta di disputare l’ultimo atto di Volleyball Nations League. Per le ragazze del CT Julio Velasco ora ci saranno due giorni di pausa da dedicare al lavoro tra sala pesi e campo per preparare nel migliore dei modi le sfide che chiuderanno la fase intercontinentale di VNL con Corea del Sud (14 giugno alle 12:20 italiane), Stati Uniti (15 giugno alle 8:30 italiane), e Serbia (16 giugno alle ore 8:00 italiane). Tutte le partite delle azzurre saranno trasmesse dalla piattaforma globale DAZN e in diretta. streaming su VBTV.

Sangue, torna a crescere numero giovani donatori: +7mila nel 2023

Sangue, torna a crescere numero giovani donatori: +7mila nel 2023Roma, 11 giu. (askanews) – Nel 2023 è tornato a crescere il numero dei donatori giovani. Per la prima volta da almeno dieci anni, i donatori compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni sono aumentati di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente. Un risultato sicuramente positivo che però rientra in una tendenza ultradecennale all’invecchiamento della popolazione dei donatori, tendenza che trova conferma nel confronto con gli anni precedenti. Nel 2023 i donatori tra 18 e 45 anni hanno rappresentato infatti il 50,7% del totale, solo 5 anni prima, nel 2018, tale percentuale era del 55%. Sono i dati illustrati al ministero della Salute dal direttore del Centro Nazionale Sangue, Vincenzo De Angelis, in occasione dell’avvio, della Campagna “Dona vita, dona sangue” promossa dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue e le principali Associazioni e Federazioni di donatori italiane (AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS, FRATRES e DonatoriNati).


A livello generale il 2023 ha segnato una lieve crescita nel numero totale dei donatori di sangue, che sono aumentati di 20mila unità rispetto al 2022. Segno più anche per il numero delle donazioni (+36mila rispetto al 2022), aumento che ha permesso di superare la soglia dei 3 milioni di donazioni in un anno. Si conferma così l’importanza della generosità della popolazione italiana dei donatori che ha garantito anche quest’anno l’autosufficienza del paese in materia di globuli rossi e la possibilità di effettuare circa 2 milioni e 837mila trasfusioni ad una media di 1.748 pazienti al giorno. In netta crescita anche i numeri della raccolta di plasma, che con gli oltre 880mila chili conferiti all’industria farmaceutica per la produzione di plasmaderivati, ha totalizzato il record di raccolta nella storia italiana. Paradossalmente, nonostante l’aumento del 4% registrato nel 2023, l’obiettivo dell’autosufficienza in materia di plasmaderivati resta ancora lontano. A pesare in particolare su questo dato è il fortissimo aumento nella richiesta di questo tipo di farmaci, in particolare delle immunoglobuline. Basti pensare che nonostante il livello record della raccolta, le donazioni dei donatori italiani hanno coperto circa il 62% del fabbisogno di immunoglobuline. Nel 2022, che per la raccolta di plasma è stato un anno nero, la quota di autosufficienza in materia di immunoglobuline era stata del 64%. “L’importanza della campagna ‘Dona vita, dona sangue’ è testimoniata anche dai numeri – ha commentato il direttore De Angelis -. Ci eravamo rivolti a un pubblico più giovane e per la prima volta dopo più di un decennio il numero dei donatori giovani è aumentato rispetto all’anno precedente e si sono registrati anche aumenti considerevoli nella raccolta, specie del plasma. Non bisogna però accontentarsi dei buoni risultati ottenuti, perché per invertire la tendenza all’invecchiamento della popolazione dei donatori e per garantirci l’autosufficienza in materia di plasma c’è ancora tanto da fare. E solo con l’impegno concreto di tutti gli attori in campo, dal Ministero della Salute alla più piccola associazione di donatori, potremo garantire non solo nel presente, ma anche in futuro, le trasfusioni e le terapie a base di farmaci plasmaderivati per tutti i pazienti del nostro Paese”.

Bce, Lane: altri tagli tassi se vediamo progressi su inflazione

Bce, Lane: altri tagli tassi se vediamo progressi su inflazioneRoma, 11 giu. (askanews) – “Penso che si verificheranno altri tagli” dei tassi di interesse alla Bce “se vediamo progressi, allora continueremo a ridurre il livello di restrizione monetaria, e alla fine normalizzeremo i tassi. Ma se non vedremo progressi saremo più lenti”. Lo ha affermato il capo economista della Bce, Philip Lane durante una intervista alla Conferenza della federazione irlandese su banche e pagamenti.


“Questo è il motivo per cui diciamo che dipendiamo dai dati. Ed è il motivo per cui ne dipenderà la velocità per il ritorno alla neutralità”, ha aggiunto. (fonte immagine: streaming BPFI).

Vino, il 30 giugno al via il “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”

Vino, il 30 giugno al via il “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”Milano, 11 giu. (askanews) – E’ in programma il 30 giugno e il 5, 6 e 7 luglio prossimi nel centro storico di Pontelatone (Caserta) la sesta edizione del “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”, evento che celebra la ricchezza e la diversità dei vitigni autoctoni della zona, mettendo in risalto due delle varietà più distintive della Campania: il Casavecchia e il Pallagrello.


Quattro giorni di degustazioni, laboratori, musica live e food di qualità per la manifestazione organizzata dalla Strada del Vino del Casavecchia di Pontelatone e dalla Pro loco e dal Comune di Pontelatone. Anche in questa edizione, i protagonisti saranno i produttori delle due Denominazioni, con l’obiettivo di dare spazio e voce a questi vitigni, consolidando la loro presenza e importanza nel panorama enologico campano e italiano in generale. In piazza Cavour ci saranno i banchi d’assaggio delle Cantine mentre in piazza Cutillo sarà allestita l’area food. Proprio al food è dedicata una delle prime importanti novità di quest’anno: saranno i ristoranti e gli esercizi della zona a preparare i piatti che saranno proposti al pubblico nelle quattro giornate: agriturismo La Monticella, azienda agricola Caputo Raffaele, Punto e Pasta, A Patricella, La Baronia e Caseificio Antica Casella. Inoltre, al percorso gastronomico e a quello enologico si affiancherà anche quello dedicato ai dolci.


L’inaugurazione è prevista alle 18 del 30 giugno alla presenza dei vertici degli enti e delle Amministrazioni coinvolte, e poi si apriranno le aree food e il percorso dedicato alle Cantine. In programma anche una speciale Masterclass guidata da Luciano Pignataro e una dimostrazione della filatura della mozzarella, uno dei prodotti di punta della zona. “La nostra ambizione è che le nostre due Denominazioni rappresentino una calamita per attirare enoturisti sul territorio, la stessa Strada del Vino sta crescendo e questo è un segnale decisamente positivo” ha dichiarato il presidente della Strada del Vino del Casavecchia di Pontelatone, Giuseppe Chillemi, spiegando che “oltre al Comune di Pontelatone, socio fondatore, hanno infatti aderito i Comuni di Caiazzo, Liberi e Piana, a conferma della maggiore penetrazione di questi due vini nel nostro territorio. Di pari passo – ha annunciato – stiamo immaginando un progetto di zonazione dei vigneti, aumentando l’attenzione e qualificando sempre di più il lavoro delle Cantine nonché degli enologi che, insieme, stanno offrendo al mondo del vino prodotti di livello sempre superiore, sia sotto il profilo dei bianchi che dei rossi”.

Schlein: il Pd è il perno dell’alternativa alle destre, non è tempo di divisioni e veti

Schlein: il Pd è il perno dell’alternativa alle destre, non è tempo di divisioni e vetiRoma, 11 giu. (askanews) – “Il risultato avuto alle Europee sancisce che il Pd è il perno indiscusso per la costruzione di un’alternativa alle destre, sentiamo ancora più forte la responsabilità per la costruzione di questa alternativa. Continuiamo ad essere testardamente unitari: le differenze ci sono ma si possono mettere a valore se si costruisce un programma condiviso. Possiamo costruire ampie convergenze con le forze alternative alle destre, spero che il voto abbia convinto tutti che non è tempo di divisioni né di veti: non ne abbiamo mai fatti e non intendiamo subirne perché senza la comunità democratica non c’è un’alternativa possibile”. Lo ha detto la segretaria Dem Elly Schlein, intervenendo all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd a Montecitorio.


E sulle Comunali Schlein sottolinea: “Abbiamo vinto 10 Comuni al primo turno, il centrodestra ne ha vinti 6, e siamo in 8 ballottaggi. In Piemonte sapevamo che era una sfida complessa, ma non ci siamo risparmiati”. “E – aggiunge – ho letto che abbiamo vinto anche a Pontida, mentre a Capalbio ha vinto Fratelli d’Italia, succedono cose…”, ha detto, scherzando, la segretaria Dem Elly Schlein, intervenendo all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd.

Private equity puntano a rafforzare i loro investimenti in Giappone

Private equity puntano a rafforzare i loro investimenti in GiapponeRoma, 11 giu. (askanews) – Lo yen debole, insieme ad altri fattori, sta facendo da magnete verso il Giappone per i giganti del private equity. Lo ha detto al Nikkei Jonathan Gray, il presidente di Blackstone, uno dei principali fondi che punta a raggiungere i 1.500 miliardi di yen, quasi di 9 miliardi di euro entro il 2027.


“Ci sono diversi fattori che si sono combinati e che hanno davvero accelerato la crescita nell’economia giapponese delle opportunità di investimento”, ha detto Gray. “E’ stato il ritorno dell’inflazione nell’economia giapponese, la forza del mercato azionario, le politiche del primo ministro (Fumio) Kishida, che hanno incoraggiato i singoli giapponesi a passare da risparmiatori a investitori, cosa che riteniamo molto importante, come anche l’incoraggiamento delle aziende a concentrarsi sul rendimento del capitale proprio e a vendere le divisioni non strategiche”. Sulla stessa linea Bain Capital, secondo quanto scrive Nikkei. A quanto ha detto David Gross, uno dei pezzi da 90 del fondo, ha dichiarato in una recente intervista che il gestore patrimoniale intende investire oltre 5mila miliardi di yen(29,6 miliardi di euro) entro la fine dell’anno fiscale 2029, circa il doppio rispetto ai cinque anni precedenti. Bain è tra l’altro alla guida del consorzio che ha acquistato il business dei semiconduttori di Toshiba per 2mila miliardi di yen (11,8 miliardi di euro) nel 2018.


Ancora, Carlyle Group ha concluso la raccolta fondi per un nuovo fondo di buyout focalizzato sul Giappone, che al momento ha una dotazione di 430 miliardi di yen (2,5 miliardi di euro). A maggio il fondo ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto da 130 miliardi di yen (770 milioni di euro) per KFC Holding Japan, che detiene la rete dei ristoranti KFC nell’Arcipelago. KKR, dal canto suo, punta a investire oltre 1.000 miliardi di yen (quasi 6 miliardi di euro) in Giappone nel prossimo decennio, mentre CVC Capital Partners ha lanciato un fondo focalizzato sull’Asia da 6,3 miliardi di euro, un quinto dei quali destinato al Giappone.

Bce, Lane: se c’è shock inflazione possiamo rallentare tagli tassi

Bce, Lane: se c’è shock inflazione possiamo rallentare tagli tassiRoma, 11 giu. (askanews) – Se nell’area euro dovessero verificarsi “shock al rialzo sull’inflazione” partendo dai livelli attuali, che restano “restrittivi”, la Bce potrebbe gestirli mediante “un ritmo più lento di riduzione dei tassi”, rispetto allo scenario di base che si evince dalle aspettative dei mercati sulla curva dei tassi. Lo ha affermato il capo economista della Bce, Philip Lane intervenendo alla conferenza nazionale della Federazione bancaria irlandese. Invece ha escluso tendenzialmente che la Bce possa ritorvarsi a dover invertire la rotta monetaria e tornare ad aumentare i tassi.


“Al tempo stesso un tasso (ufficiale sui depositi-ndrt) al 3,75% offre anche maggiore tutela sui rischi al ribasso, rispetto al mantenersi al 4%”, ha aggiunto in riferimento alla decisione della settimana scorsa dell’istituzione di tagliare i tassi di 25 punti base. Lane non ha aggiunto elementi di rilievo per le future decisioni, ribadendo che verranno prese volta per volta in base all’evolversi dei dati e che dato l’elevato contesto di incertezza la Bce soppeserà ogni singolo elemento.


“Quello che cerchiamo di dire è che saremo agili e che se serve fare di più faremo di più più. E se serve fare di meno faremo di meno. Non vogliamo veicolare ai mercati o al sistema finanziario un messaggio di maggior certezza di quello che effettivamente abbiamo”, ha spiegato. “Siamo determinati e assicurare che l’inflazione torni in maniera tempestiva al nostro obiettivo del 2% e terremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario per raggiungere questo obiettivo – ha detto Lane -. Non siamo impegnati in un particolare percorso predeterminato dei tassi”.

Europee, conclusa la trasmissione dei dati da Roma ma restano aperti 78 verbali

Europee, conclusa la trasmissione dei dati da Roma ma restano aperti 78 verbaliRoma, 11 giu. (askanews) – I servizi elettorali di Roma Capitale hanno concluso la trasmissione dei dati delle preferenze delle elezioni Europee. “Abbiamo chiuso ieri sera”, ha spiegato l’assessore capitolino al Personale Andrea Catarci che ha accompagnato le operazioni di recupero dello stop causato, a quanto accertato finora dal Campidoglio, da un bug di sistema. Restano aperti gli accertamenti sui 78 verbali che, all’esame della squadra d’inserimento d’emergenza che ha lavorato dalle 7 di ieri mattina alla Fiera di Roma per recuperare la raccolta dati, presentavano aspetti di incongruenza, e quindi, come ha spiegato l’assessore ad Askanews fin da ieri, “sono stati chiusi a zero”.


Su quelle sezioni e sui ricorsi si pronuncerà l’ufficio centrale del Tribunale che si insedia oggi. Per il Campidoglio il lavoro è esaurito ma il caso non è chiuso. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, infatti, ha disposto un’indagine interna per accertare se si sia trattato effettivamente di un bug ed escludere ogni possibilità di un cyberattacco.

Schlein: Pd perno di alternativa a destre, no divisioni e veti

Schlein: Pd perno di alternativa a destre, no divisioni e vetiRoma, 11 giu. (askanews) – “Il risultato avuto alle Europee sancisce che il Pd è il perno indiscusso per la costruzione di un’alternativa alle destre, sentiamo ancora più forte la responsabilità per la costruzione di questa alternativa. Continuiamo ad essere testardamente unitari: le differenze ci sono ma si possono mettere a valore se si costruisce un programma condiviso. Possiamo costruire ampie convergenze con le forze alternative alle destre, spero che il voto abbia convinto tutti che non è tempo di divisioni né di veti: non ne abbiamo mai fatti e non intendiamo subirne perchè senza la comunità democratica non c’è un’alternativa possibile”. Lo ha detto la segretaria Dem Elly Schlein, intervenendo all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd a Montecitorio.