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Autore: Redazione StudioNews

Ragazzi travolti dalla piena del Natisone, la procura di Udine indaga per omicidio colposo

Ragazzi travolti dalla piena del Natisone, la procura di Udine indaga per omicidio colposoUdine, 4 giu. (askanews) – Indagine della Procura di Udine per omicidio colposo, contro ignoti, senza indagati, per la morte delle due ragazze romene – Patrizia Cormos e Bianca Doros – travolte dall’acqua del fiume Natisone, a Premariacco, in provincia di Udine. “Abbiamo aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti – ha confermato Massimo Lia, procuratore di Udine, incontrando i giornalisti – in queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo”. “Condurremo tutti gli accertamenti del caso – ha detto ancora -, per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi. Mi preme, però, segnalare che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale”.  Il procuratore ha precisato che Patrizia, una delle due ragazze, “ha fatto quattro telefonate al numero unico di emergenza 112, l’ultima delle quali senza risposta. La prima chiamata è delle 13.29, le altre nei minuti immediatamente successivi. Dai primi accertamenti, tutto si è svolto in un arco temporale che si può quantificare grossolanamente in mezz’ora. Da una situazione di apparente tranquillità, quel tumultuoso scorrere del fiume Natisone li ha travolti”.


Il Procuratore ha sottolineato che “esiste, in natura, anche la tragica fatalità”, dopo aver precisato che le due ragazze sono morte per asfissia da annegamento e traumi vari. Lia ha ulteriormente precisato, a riguardo delle indagini, che “dopo questa doverosa premessa stiamo facendo tutti gli accertamenti che è necessario fare. Tutto verrà verificato, acquisito e vagliato. Sia il discorso dell’elicottero utilizzato per i soccorsi, sia la cartellonistica che avvisa del divieto di balneazione e del pericolo di annegamento, sia soprattutto le tempistiche dal primo allarme all’arrivo dei soccorritori”. Lungo il Natisone proseguono le ricerche – da parte di oltre una quarantina di operatori, tra Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile – di Cristian Casian Molnar, il ragazzo romeno, fidanzato di una delle due giovani, che si trovava sul fiume insieme alle due amiche. Le salme delle due ragazze, vestite con l’abito da sposa, ricevono l’omaggio della comunità, oltre che dei famigliari, presso la camera ardente allestita in un Casa Funeraria a Udine, dove tra le autorità si è recato anche il sindaco Alberto Felice De Toni. Domani il rito funebre con rito ortodosso.“Volevamo far conoscere a tutto il mondo nostra figlia perché era veramente bravissima. Siamo stati orgogliosi di lei, era la nostra gioia. Andava a lavorare, a studiare, a divertirsi, sapeva dire ‘Mamma ti amo’. Ogni giorno mi scriveva messaggi su whatsapp ‘Mamma ti amo, ti voglio bene’.
Era sempre con noi”. Così la signora Micaela, mamma di Patrizia Cormos, una delle due ragazze morte nel fiume Natisone. “Secondo me si sarebbe potuta salvare, anche da sola. L’ho portata anche ad imparare a nuotare, perché le ho detto ‘se ti trovi al mare o in una piscina, devi riuscire a venire a galla’. Ha aspettato la sua amica perché non sapeva nuotare. I carabinieri mi hanno detto che mia figlia ha chiamato il 112. Quello che mi sto chiedendo è in che mondo viviamo. Tutti a fare foto e video e nessuno ad andare dentro a salvare tre vite umane – ha detto ancora la mamma -. Siamo presi per i video, per i like e avere tutto ma non per salvare tre ragazzi giovanissimi”.


 

Sanità, Schlein: dl governo è fuffa, ma così ci danno ragione

Sanità, Schlein: dl governo è fuffa, ma così ci danno ragioneRoma, 4 giu. (askanews) – “Sono felice che ancora prima del voto dell’8 e 9 giugno la nostra campagna sulla sanità pubblica abbia già ottenuto un primo risultato: costringere il governo di Giorgia Meloni che avevamo ragione noi, e cioè che non ci sono risorse sufficienti per abbattere le liste di attesa”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein a margine di una iniziativa elettorale.


“Oggi a 4 giorni dal voto – ha sottolineato – portano in Consiglio dei ministri una norma che peraltro è già stata contestata dalle Regioni della destra perché in realtà sembra fuffa. Non si affronta il nodo vero: se vogliamo abbattere le liste di attesa bisogna sbloccare il tetto alle assunzioni che il governo Berlusconi – con Meloni ministra – mise nel 2009”. Per Schlein “con le liste di attesa attuali chi ha i soldi va dal privato, chi non ce l’ha rinuncia a curarsi. Le altre soluzioni sono tampone, favoriscono il privato e continuano nel solco dell’indebolimento e smantellamento della sanità pubblica. Se vogliono fare una cosa concreta per salvarla c’è una cosa semplice da fare: votare insieme a noi la nostra proposta di legge a mia prima firma che chiede più risorse sulla sanità pubblica e naturalmente un piano straordinario di assunzione di personale”.

Roma, alla Casa Internazionale donne torna il festival “Diva’s Jazz”

Roma, alla Casa Internazionale donne torna il festival “Diva’s Jazz”Roma, 4 giu. (askanews) – ‘You got this’ è il provocatorio messaggio che il festival jazz romano Diva’s Jazz vuole lanciare al pubblico italiano, in occasione della sua 6a edizione che si svolgerà dal 7 al 21 giugno alla Casa Internazionale delle donne, nel cuore di Trastevere, in via della Lungara 19.


Provocatorio, così come il titolo stesso della manifestazione: Diva’s è un rimando rétro e autoironico che vuole smontare gli stereotipi legati all’immagine femminile della musicista di jazz. Le vere “dive”, oggi sono professioniste che con il loro lavoro sono portatrici di novità, valori, bellezza, che si prendono spazi, meritandoli. Protagoniste della manifestazione sono dunque cantanti, strumentiste, compositrici, artiste e performer di grande professionalità e creatività che – come spesso succede – sono ancora troppo poco rappresentate nel mondo del jazz italiano e della musica in generale.


E dunque, You got this è un invito a spostare lo sguardo e a riconoscere la grande ricchezza che molte musiciste stanno portando. Un messaggio reso ancora più forte dai disegni dell’artista Silvana Fantino che raccontano le donne di oggi – con i loro bagagli, retaggi, estro, carisma – e che il pubblico può ritrovare nel manifesto principale e nelle varie locandine del festival. Si avvicenderanno sul palco alcune delle più interessanti musiciste del jazz italiano ed internazionale, progetti originali, alcuni in prima assoluta, e presentazioni di giovani artiste e professioniste che terranno interessanti workshop. Tra i nomi in cartellone: Monika Herzig, Ava Alami, Monique Chao, Victoria Kirilova, Francesca Remigi, Susanna Stivali, Carmen Falato, Alexandra Lehmler, Gina Schwarz, Alex Araujo, Angela Ponti, Cecilia Sanchietti, Cristina D’Arcangelo, Chiara Cortez, Daphne Nisi e Fiorenza Gherardi De Candei con il workshop in Autopromozione. Presente anche il critico Luigi Onori con un evento dedicato ad Abbey Lincoln.


Organizzato da Muovileidee Associazione Culturale, il festival dal 7 giugno torna “nella sua casa”: la Casa Internazionale delle Donne, spazio di grande importanza dal punto di vista sociale e culturale, un’oasi di valore e di valori, con il suo Giardino delle Magnolie che ospita i concerti del festival. Il programma della 6a edizione comprende, fino al 21 giugno, concerti, workshop, incontri, mostre e presentazioni di libri, con la direzione artistica della cantante e compositrice Susanna Stivali, personalità di spicco del jazz vocale italiano che da anni collabora per questo festival con la direttrice organizzativa Maria Luisa Celani, operatrice culturale, regista e produttrice cinematografica e audiovisiva indipendente.


Amato da appassionati di jazz e non, il festival esplora questo genere musicale all’insegna dei valori che lo hanno portato alla proclamazione come Patrimonio dell’Umanità UNESCO: il jazz è linguaggio della pace, strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca. E dunque, inclusività, ricerca, incontro, con un’attenzione alla scoperta di progetti nuovi e originali. Particolarmente sentita la presenza dell’Associazione Refugees Welcome Italia, che promuove l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati, con un prezioso incontro in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato. Nella stessa giornata Diva’s Jazz ospiterà un recital di musica classica con un trio di musiciste ucraine, guidato da Olga Zdorenko, nome di spicco del solismo pianistico. (segue)

Migranti, Meloni: in Italia entrerà solo chi ha contratto lavoro

Migranti, Meloni: in Italia entrerà solo chi ha contratto lavoroRoma, 4 giu. (askanews) – “Noi modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, e lo faremo nel rispetto del principio che ispirò la legge Bossi-Fini che ha regolamentato il fenomeno in questi anni, cioè consentire l’ingresso in Italia solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua informativa in Cdm, parlando delle possibili soluzioni al “problema” dei flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro, che, a dire della premier, vengono utilizzati dalla criminalità organizzata come canale ulteriore di immigrazione irregolare.

Oxfam: a Gaza “carestia imminente”

Oxfam: a Gaza “carestia imminente”Roma, 4 giu. (askanews) – Mentre si discutono i termini di un possibile cessate il fuoco, l’effetto combinato degli incessanti bombardamenti e del blocco all’ingresso di gran parte degli aiuti umanitari imposto da Israele, sta di fatto condannando Gaza alla carestia.


Carestia che potrebbe colpire oltre 1,1 milioni di persone, metà della popolazione da un giorno all’altro. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, che non riesce, al pari di altre organizzazioni umanitarie, a soccorrere la popolazione civile, rimasta ormai senza cibo e beni essenziali. In questo momento oltre 1,7 milioni di persone sono stipate in un’area di 69 km2, meno di un quinto del territorio di Gaza.


“La situazione è disperata, perché le autorità israeliane non garantiscono il sostegno umanitario promesso a una popolazione di sfollati. – ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – In questo momento è praticamente impossibile distribuire anche quei pochi aiuti che potrebbero entrare a Gaza, a causa dei tempi lunghissimi di autorizzazione necessari per spostarli da un’area all’altra e dei continui ordini di evacuazione. Con il valico di Rafah chiuso dal 6 maggio, Kerem Shalom è l’unico punto di accesso su cui potrebbero essere deviati migliaia di camion di aiuti umanitari fermi a Rafah. Il problema è che si ritroverebbero all’interno di una pericolosissima zona di conflitto. A Gaza non ci sono più “zone sicure”: la settimana scorsa, gli attacchi israeliani hanno ucciso decine di civili in aree dichiarate tali”. I numeri del disastro umanitario


Bastano pochi dati per descrivere quanto sta accadendo: ” un numero incredibile di bambini sta morendo di fame. Una recente indagine condotta dalle organizzazioni umanitarie sul campo ha rivelato come l’85% degli intervistati non sia riuscita a mangiare nulla per un’intera giornata, nei tre giorni precedenti alla ricerca; ” ad Al-Mawasi, vicino a Rafah, oltre 550 mila sfollati stanno sopravvivendo in condizioni disumane, dovendo condividere una latrina ogni 4.130 persone; ” a Gaza sta entrando solo il 19% dei 400.000 litri di carburante necessari al giorno, per far fronte ai bisogni umanitari di base della popolazione (compresi quelli per i trasporti, fornitura di acqua potabile e rimozione delle acque reflue); ” secondo le Nazioni Unite, l’ingresso di aiuti si è ridotto di due terzi dall’inizio dell’invasione di Rafah. Dal 6 maggio, solo 216 camion di aiuti umanitari sono entrati attraverso Kerem Shalom, appena 8 al giorno; ” centinaia di camion commerciali di generi alimentari entrano ogni giorno attraverso il valico di Kerem Shalom, ma portano merci – rivendute oltretutto a prezzi proibitivi – del tutto inadatte per una popolazione malnutrita come bevande energetiche non nutrienti, cioccolato e biscotti; ” la mancanza di diverse tipologie di beni alimentari è uno dei fattori chiave della malnutrizione acuta che sta colpendo la popolazione; ” a Deir al-Balah per potersi assicurare anche la tenda più semplice si devono pagare quasi 700 dollari e per la mancanza di spazio, si è arrivati a usare il cimitero locale.


Si vendono bevande alla caffeina e cioccolato a chi sta morendo di fame… “Quando sarà dichiarata ufficialmente la carestia a Gaza, sarà già troppo tardi. Dovremo drammaticamente registrare morti per fame, anche se gli aiuti necessari a salvarli erano a pochi chilometri da loro. – continua Pezzati – Allora nessuno potrà più negare le responsabilità di Israele. Impedire l’ingresso di tonnellate di cibo a una popolazione malnutrita è semplicemente disumano, mentre si mostrano a favore di camera bibite energetiche e cioccolato. Israele ha dichiarato settimane fa che avrebbe garantito pieno supporto umanitario e assistenza medica ai civili cui aveva imposto di spostarsi, ma ciò non sta accadendo e si continua ad agire nella più totale impunità. Bombardamenti e ostruzione deliberata creano condizioni di pericolo senza precedenti e impossibili da gestire per le agenzie umanitarie. Continuiamo a ripetere che, in quanto potenza occupante, Israele è legalmente obbligato a non limitare o ritardare l’ingresso degli aiuti umanitari”. “L’area di Al-Mawasi è stata designata come ‘zona umanitaria’, ma non c’è nulla di più lontano dalla realtà – racconta Meera, operatrice dello staff di Oxfam a Gaza, che è stata sfollata sette volte da ottobre – Le condizioni sono insostenibili, per la mancanza di acqua potabile. Le persone sono costrette a bere l’acqua del mare. I bambini che dovrebbero andare a scuola devono preoccuparsi di come aiutare le proprie famiglie a sopravvivere, senza un letto in cui dormire, tra gli insetti che brulicano ovunque”. L’appello per il cessare il fuoco e l’ingresso degli aiuti In questo contesto Oxfam rilancia perciò un appello urgente alla comunità internazionale e alle parti in conflitto: ” per un cessate il fuoco immediato e permanente; ” l’apertura di tutti i valichi di terra all’ingresso degli aiuti umanitari; ” il rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigionieri palestinesi detenuti illegalmente.

Taxi, sospeso lo sciopero del 5 e 6 giugno

Taxi, sospeso lo sciopero del 5 e 6 giugnoRoma, 4 giu. (askanews) – Tutti i sindacati dei tassisti hanno deciso la sospensione dello sciopero di due giorni che sarebbe scattato da domani. È quanto emerso al termine del tavolo convocato al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. La sospensione è stata decisa in vista della prossima riunione del tavolo convocata per il 17 giugno. Secondo quanto riporta il ministero di Infrastrutture e trasporti con una nota, il viceministro Edoardo Rixi ha ringraziato le oltre 30 sigle di associazioni in rappresentanza del mondo dei taxi che hanno partecipato alla riunione alla Sala Biblioteca al Mit. Rixi ha voluto sottolineare l’importanza dell’incontro come “senso di responsabilità nei confronti di tutti gli operatori impegnati sul territorio”. La convocazione del prossimo tavolo è programmata al Mit lunedì 17 giugno alle ore 11.

Europee, Cateno De Luca (Libertà): via dinosauri da politica

Europee, Cateno De Luca (Libertà): via dinosauri da politicaRoma, 4 giu. (askanews) – Comizio in piazza Castelnuovo stasera alle 19 a Palermo: “Le mafie dei palazzi, gli elefanti nella cristalleria” è il claim scelto dal leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà Cateno De Luca che insieme ad Ismaele La Vardera dà appuntamento alla cittadinanza, ai sostenitori, ai tesserati, stasera in piazza Castelnuovo (Politeama di fronte Tempietto).


“Il nostro messaggio di Libertà è chiaro – spiega De Luca-. Vogliamo liberare i palazzi dai dinosauri della politica e portare la voce dei territori al parlamento europeo. Meno Europa più equità, meno Europa più Italia, meno Europa più sovranità. Non è solo uno slogan. È la nostra missione”.

Ucraina, Canale Telegram russo: un pezzo di razzo Usa in un cortile di Belgorod

Ucraina, Canale Telegram russo: un pezzo di razzo Usa in un cortile di BelgorodMilano, 4 giu. (askanews) – “Un motore a razzo di una munizione americana M30A1 Gmlrs è caduto in uno dei giardini del villaggio di Maisky, alla periferia di Belgorod”, in Russia. Lo scrive un canale paramilitare russo vicino al ministero della Difesa, pubblicando due foto che sarebbero riconducibili a tale tecnologia. “Da quando ha ricevuto il permesso dagli Stati Uniti, l’esercito ucraino ha effettuato bombardamenti giornalieri sulla regione di Belgorod con munizioni guidate Himars Mlrs” si aggiunge. Nei giorni scorsi gli ucraini avrebbero pubblicato foto di un lanciatore S400 russo danneggiato. E ieri secondo Isw, ovvero Istitute for the Study of War, ha scritto che “le forze ucraine hanno colpito una batteria di difesa aerea russa S-300/400 nell’oblast di Belgorod probabilmente con HIMARS l’1 o 2 giugno. Le immagini geolocalizzate pubblicate il 3 giugno mostrano due lanciatori distrutti e un posto di comando danneggiato di una difesa aerea russa S-300/400 sistema in un campo a est di Kiselyovo (appena a nord della città di Belgorod)”.


Il panico si sta diffondendo dall’altra parte del confine. Le agenzie russe riportano che un
autista di un autobus di servizio di un’azienda agricola è rimasto ferito durante un attacco di droni, sempre nella regione russa di Belgorod, dove come in città, oggi è stata annunciata per un certo tempo l’allerta missilistica. Lo ha dichiarato il governatore russo Vyacheslav Gladkov.”Ieri al numero civico 15 di via Shalandin a Belgorod una storia drammatica: durante l’allerta missilistica, i bambini si sono precipitati all’ingresso per rifugiarsi lì, ma hanno incontrato la resistenza di un’anziana in casa”, scrive il canale Telegram Readovka, vicina agli ambienti militari russi. “Il filmato di come Olga Mozgovaya non ha lasciato entrare i ragazzi e ha indicato con la mano che dovrebbero correre in un altro posto si è diffuso su Internet. Fortunatamente i ragazzi e le ragazze si sono nascosti in un ingresso vicino, ma la situazione si è rivelata pericolosa e ha causato la giustificata indignazione della gente del posto. I vicini hanno già contattato l’ufficiale di polizia locale chiedendo di effettuare un’ispezione”.  Alcuni residenti hanno inoltre notato che ora viene scritto “scendi nel seminterrato” (spesso chiuso) negli allarmi anti missile quando si parla di un grande condominio, mentre prima si consigliava semplicemente di ricorrere alla parte più interna
dell’appartamento.Nel frattempo il Centro assistenza locale “Yulia Nemchinova” invita i residenti di Belgorod a seguire corsi gratuiti di primo soccorso. Durante il corso, ai residenti russi, che si trovano vicino al confine con l’Ucraina, verrà insegnato come fermare un’emorragia e applicare le bende, nonché come comportarsi correttamente in caso di emergenza.

Migranti, Meloni: criminalità infiltrata in domande decreti flussi

Migranti, Meloni: criminalità infiltrata in domande decreti flussiRoma, 4 giu. (askanews) – “In alcuni territori il numero di richieste” di permessi di lavoro stagionale per extracomunitari “è enorme rispetto alla capacità di assorbimento del tessuto produttivo locale, e quindi balza facilmente agli occhi” e “in quasi tutte le regioni italiane c’è uno scarto significativo tra chi entra per finalità di lavoro e chi effettivamente poi sottoscrive un contratto di lavoro”. Il che “significa che i flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro vengono utilizzati come canale ulteriore di immigrazione irregolare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua informativa in Cdm sui “flussi migratori in apparenza regolari”, commentando i “dati allarmanti” emersi dal tavolo tecnico per monitorare l’applicazione del decreto flussi.


Secondo Meloni “significa” anche che, “ragionevolmente”, “la criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia, per una via formalmente legale e priva di rischi, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro (secondo alcune fonti, fino a 15.000 euro per ‘pratica’)”.

Iata: Net Zero 2050 richiede investimenti e norme adeguate

Iata: Net Zero 2050 richiede investimenti e norme adeguateRoma, 4 giu. (askanews) – La transizione verso l’utilizzo dei Saf, i carburanti per l’aviazione sostenibile, e l’obiettivo Net Zero al 2050 richiedono investimenti e un’adeguata cornice normativa e politica. Lo ha ribadito il direttore generale della Iata, Willie Walsh, in occasione della conferenza stampa conclusiva dell’82esimo Iata Agm a Dubai.


“Quello verso i Saf e Net Zero 2050 – ha detto Walsh – non è un percorso lineare né semplice. Occorrono investimenti e una adeguata cornice normativa e politica. L’obiettivo è ambizioso, sappiamo che sarà difficile e costoso ma siamo molto determinati nel raggiungerlo. Tutti gli operatori del settore sono molto allineati su questo”. Walsh ha poi confermato che “la produzione di Saf da terreni agricoli non si contrappone a quella di derrate alimentari ed è sostenibile dal punto di vista ambientale”. Walsh è quindi tornato sui problemi della supply chain in particolare di Boeing confermando che “gli operatori sono insoddisfatti” da questa situazione ma si è detto “fiducioso che Boeing risolverà i propri problemi e tornerà ai livelli che le compagnie aeree si aspettano”.


Infine il direttore generale della Iata ha parlato di Intelligenza Artificiale sostenendo che come Iata “stiamo lavorando molto in questo ambito e stiamo andando avanti a passo spedito ma occorre valutare attentamente rischi e opportunità”.