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Autore: Redazione StudioNews

Sanità digitale, XTE: dispositivo wearable e centrale operativa

Sanità digitale, XTE: dispositivo wearable e centrale operativaRoma, 30 mag. (askanews) – Un controllo continuo grazie ad una piattaforma di ultima generazione che permette di monitorare, attraverso un dispositivo wearable, i parametri fisiologici individuali in maniera costante e una centrale operativa di ascolto attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 con medici e personale infermieristico a disposizione in grado di sorvegliare attivamente i pazienti, garantendo quindi controllo, assistenza e prevenzione a domicilio o nelle strutture sanitarie territoriali.


Il nuovo modello operativo XTE, interamente made in Italy, è stato presentato presso il Centro Congressi “La Nuvola” a Roma, nell’ambito del più importante evento europeo nel settore della sanità digitale, HIMSS (Healthcare Information and Management Systems Society), l’organizzazione leader mondiale impegnata a riformare l’ecosistema sanitario globale attraverso il potere dell’informazione e della tecnologia. Il modello di servizi offerti da XTE è basato su una piattaforma gestionale di ultimissima generazione, certificata come software medicale (SaMD), e un dispositivo medicale indossabile, anch’esso certificato (Med Ila) e validato dal Ministero della Salute.


“L’unicità innovativa del progetto, apprezzata molto dal Ministro della Salute Orazio Schillaci anche per la tecnologia completamente made in Italy, – ha dichiarato Riccardo Starace, Amministratore Delegato di Seven Holding, che controlla undici società impegnate in ambito sociosanitario e produttrice di XTE – consiste nella costante interazione tra pubblico e privato in grado di garantire un nuovo modello di approccio all’erogazione di assistenza personalizzata anche specialistica con sistemi tecnologici innovativi. L’integrazione di setting assistenziali diversi, centrale di ascolto, telemedicina, televisite, assistenza domiciliare e servizi poliambulatoriali, rivoluziona l’approccio dell’assistenza sanitaria. Abbiamo ancora una visione ospedale-centrica, per qualsiasi problema di salute siamo abituati a rivolgerci a strutture sanitarie, a medici di famiglia o alla rete dell’emergenza-urgenza, ma la digitalizzazione dei sistemi ci può aiutare in una valutazione del paziente a domicilio, riducendo il carico per il sistema ospedaliero e gli accessi non necessari dei pazienti cronici ai pronto soccorso”. “La disponibilità di una centrale di ascolto operativa h24 – prosegue Starace – garantirà, infatti, la presa in carico del paziente nella propria casa attraverso sistemi digitali di telemedicina e permetterà di seguire il percorso di prevenzione e cura attraverso il monitoraggio dei parametri di salute nonché la possibilità di prenotare check up annuali o pacchetti sanitari in strutture convenzionate sul territorio con anche il supporto delle farmacie territoriali”.


“Vorremmo metterci a disposizione del pubblico con un progetto pilota a supporto della sanità – ha annunciato ad askanews Starace a margine della presentazione – inserendo il nostro sistema nella rete dei medici di base, per far sì che possano fruire a titolo gratuito del servizio. Abbiamo una tecnologia innovativa, unica nel suo genere in Italia e all’estero, già utilizzabile e ci piacerebbe metterla a disposizione per testarla e capire se possiamo contribuire a diminuire gli accessi inopportuni ai pronto soccorso ed evitare l’ospedalizzazione dei malati cronici che in molti casi potrebbero essere seguiti a domicilio”. Il sistema oggi fa riferimento al privato ma Starace vede la “possibilità di un’interazione costruttiva tra pubblico e privato” anche in considerazione del fatto che il sistema sanitario pubblico ha tra i suoi obiettivi “lo sviluppo della telemedicina e il ricorso al digitale”. La Centrale Operativa è già in grado di valutare diversi parametri fisiologici (frequenza cardiaca, saturazione, temperatura, pressione, variabilità della frequenza cardiaca, idratazione, atti respiratori, cadute), importanti per capire lo stato di salute. Molti altri sono in fase di sviluppo e di validazione clinica e saranno disponibili sullo stesso dispositivo non appena ottenuta la certificazione medicale. Tutte le rilevazioni sono eseguite automaticamente, senza richiedere l’intervento di personale specializzato, né la partecipazione dell’utilizzatore, in maniera completamente non invasiva.


Le tecnologie XTE hanno superato anche il severo esame di qualificazione per l’utilizzo sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), integrate nella tuta spaziale (SFS2) prodotta da SpaceWare e indossata dal Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei durante la missione spaziale AX-3. II dispositivo ha monitorato i parametri di salute dell’astronauta, rilevando le sue condizioni durante la missione, partita il 17 gennaio scorso e durata 19 giorni. Alla base delle proposte di XTE c’è l’attività di Ricerca e Sviluppo realizzata da Advanced Processing, startup innovativa italiana, coordinata dal ricercatore e fisico Raffaele Ciavarella. “Contiamo di continuare a fare ricerca anche per sviluppi in ambito spaziale, – ha detto ancora Starace ad askanews – il nostro centro di ricerca non si pone limiti, abbiamo delle vere eccellenze a cominciare dal direttore del centro il prof. Raffaele Ciavarella. Quindi il nostro obiettivo è continuare a supportare la ricerca anche in questo ambito”.

Europee, Ungheria al voto aggrappata a Orban anche troppo sicuro

Europee, Ungheria al voto aggrappata a Orban anche troppo sicuroMilano, 30 mag. (askanews) – Il più stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin nell’Ue dalle urne europee potrebbe incassare una vittoria di Pirro: non è un segreto che il primo ministro ungherese Viktor Orban non goda di buona stampa a Bruxelles, e proprio oggi Politico glielo mette nero su bianco: “Orban vuole mantenere il controllo di Budapest sul dossier dell’allargamento Ue. La risposta dei diplomatici: Continua a sognare”. Chiaramente una sfida per l’Europa l’Ungheria: la libertà di stampa, l’indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri e altri principi democratici fondamentali sono stati indeboliti dal primo ministro e dal suo partito politico dominante: Fidesz.


Orban è stato rieletto nel 2022 per la quarta volta consecutiva, continuando a governare il Paese con un alto grado di illiberalismo e portando avanti quell’atteggiamento che gli è tipico e che lo contraddistingue sin dal millennio scorso, quando nel 1998 prese la guida di un nuovo governo strappando alle urne lo scettro alla coalizione dei socialisti (Mszp) e dei democratici (Szdsz). La tensione tra Orban e Bruxelles è alta da così tanti anni, che è quasi logora. Il premier critica l’Unione e la disegna con la mano destra come una minaccia per l’Ungheria, accettando con la sinistra enormi quantità di finanziamenti Ue, indirizzandoli verso i suoi alleati politici. Ma Orban è chiaro che in questo ha i piedi ben saldi a terra, in gran parte grazie al terreno di gioco politico che il suo partito ha creato da quando è risalito al potere 14 anni orsono.


IL VERO POTERE DI ORBAN Negli ultimi mesi Orban ha messo in dubbio le sanzioni dell’Ue contro la Russia, ha bloccato 50 miliardi di euro in aiuti Ue per l’Ucraina alla fine dello scorso anno, ha minacciato i colloqui di adesione di Kiev e ha già dimostrato in questo grande maestria (si veda la Svezia nel suo rallentato accesso alla Nato). Molti dicono che in questo – essere il signor no – risieda una notevole voce in capitolo di Orban, che assumerà da luglio anche la presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Unione europea, con il potere di fissare l’agenda.DOVE SI COLLOCA IL PARTITO DI ORBAN Fidesz è stato membro del Partito Popolare Europeo (PPE), che tuttavia dal 2019 l’ha sospeso, fino alla sua uscita dal gruppo nel 2021. Ora la domanda è se Fidesz si allineerà a un altro gruppo politico Ue, come Conservatori e Riformisti Europei (ECR) o Identità e Democrazia (ID). Il partito conservatore polacco Diritto e Giustizia (PiS) ha recentemente annunciato il suo favore all’ingresso del partito ungherese in ECR. Tuttavia, l’allineamento con Pechino (e spesso con Mosca) di Orban divergono dalla posizione assunta da molti partiti di ECR, che hanno con decisione sostenuto l’Ucraina. ID, invece, contempla posizioni più vicine a Fidesz rispetto a Kiev. Ma il senso è soprattutto che se il partito si unirà a uno di questi gruppi di destra, porterà un bagaglio preziosissimo: oltre 10 seggi al Parlamento europeo se manterrà il sostegno pari o superiore al 50% alle urne. Un peso non indifferente, superiore a quello costituito da interi Paesi come l’Estonia ad esempio che ne ha 7 in tutto o la Lettonia che ne ha 9.


L’Ungheria ha a disposizione anche questa volta come nel 2019 21 seggi al Parlamento europeo; nel 2022 ha tenuto le elezioni parlamentari dominate da Fidesz con il 52,5% di sostegno e 135 seggi su 199 nel parlamento nazionale. La schiacciante vittoria di Fidesz è stata il frutto di una serie di fattori: il controllo sul panorama dei media nazionali, il desiderio di stabilità degli elettori nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina in corso e i conflitti interni con la principale coalizione di opposizione. A complicare ulteriormente i giochi l’appartenenza al PPE del Partito popolare cristiano-democratico (KDNP), ufficialmente un partner di coalizione del partito al governo, Fidesz, ma è per lo più considerato un partito satellite.ALTRE COALIZIONI DK-MSZP-P composto da Demokratikus Koalíció (S&D), Magyar Szocialista Pßrt (S&D), Pßrbeszéd (Verdi/EFA) nella scorsa consultazione elettorale europea si è guadagnata 5 seggi. Ci sono poi i centristi di Momentum (con Renew) che avevano preso in precedenza due seggi e Jobbik, conservatori con European Christian Political Movement (ECPM), che si erano aggiudicati un seggio nel 2019.


EMERGENTI Tisza, un piccolo partito relativamente nuovo (fondato nel 2021) sta registrando massicci aumenti di sostegno da quando è arrivato Péter Magyar, ex membro di Fidesz, ex marito dell’ex ministro della Giustizia Judit Varga e stella politica emergente, diventato più recentemente popolare come importante sfidante del primo ministro. Il suo fascino deriva dalla sua forte posizione anti-corruzione e dalla promessa sugli standard di vita, che molti ritengono siano diminuiti: “siamo il secondo stato più povero e corrotto dell’UE dopo vent’anni di Orbßn e Ferenc Gyurcsany” ha detto in una intervista a Nepszava. C’è poi il cattolico Peter Marki-Zay, indicato anche con le sue iniziali MZP, che ha ottenuto il riconoscimento di outsider politico quando è stato eletto candidato primo ministro della coalizione di opposizione congiunta. Mßrki-Zay ha vinto le prime elezioni primarie in Ungheria, pur essendo un sindaco apartitico di una piccola città, contro candidati di alto profilo come il sindaco di Budapest e il vicepresidente del Parlamento europeo.(di Cristina Giuliano)

Alluvione, de Pascale: subito decreto per indennizzi beni mobili

Alluvione, de Pascale: subito decreto per indennizzi beni mobiliRoma, 30 mag. (askanews) – “Apprendo da un articolo de Il Resto del Carlino di stamattina che l’atteso provvedimento sugli indennizzi per i beni mobili ed elettrodomestici danneggiati e distrutti dall’alluvione di maggio 2023 sarebbe stato ulteriormente rinviato di due settimane, per slittare a dopo le elezioni europee. Nemmeno l’interesse a dare almeno una scarpa prima delle elezioni europee, che avevamo comunque salutato, inizialmente, con favore, sembrerebbe aver smosso la coscienza del Governo Meloni. Assistiamo all’ennesimo pietoso teatrino sulla pelle delle famiglie alluvionate, per le quali i beni mobili, in molti casi, rappresentano una parte molto significativa dei danni, e che ogni giorno che passa sono sempre più in difficoltà. La richiesta è sempre la stessa, che venga emanato immediatamente, a questo punto tassativamente prima delle elezioni europee e amministrative, il decreto che consente di indennizzare anche i beni mobili e che venga stanziato un massimale di 30mila euro a famiglia, anziché i vergognosi 5mila euro annunciati, nella maggior parte dei casi assolutamente insufficienti a coprire i danni. Se mancano le risorse si spostino gli 1,2 mld del Pnrr dalle opere pubbliche, che da qui al 2026 rischiano di non andare spesi, agli indennizzi alle famiglie e alle imprese”. Così Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, a proposito della notizia sull’ulteriore slittamento del provvedimento sugli indennizzi per i beni mobili.

Marsilio inaugura a Pescara Festival internazionale Cartoons on the bay

Marsilio inaugura a Pescara Festival internazionale Cartoons on the bayRoma, 30 mag. (askanews) – “Una bellissima iniziativa che permette all’Abruzzo di diventare punto di riferimento di una parte importante della cinematografia che è quella di animazione. Un genere che non è rivolto soltanto ai bambini perché il cinema di animazione, il cinema fantasy e quello ‘cross-mediale’ sono oggi l’ossatura portante del fatturato dell’industria cinematografica”. Lo ha dichiarato, questa mattina, a Pescara, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in occasione del taglio del nastro della 28ª edizione di ‘Cartoons in the bay’, il festival internazionale dell’animazione televisiva, cinematografica e cross-mediale che, questa mattina, ha aperto i battenti all’Aurum di Pescara e proseguirà fino a domenica 2 giugno. Al fianco del presidente Marsilio c’era l’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, mentre, come nelle precedenti edizioni, a fare gli onori di casa è stato il direttore artistico di ‘Cartoons on the bay’, Roberto Genovesi. Di prestigio anche la presenza del presidente di Rai Com, Claudia Mazzola.


“Certe tipologie di film, ispirate ai supereroi o al cinema o alla letteratura fantasy, vengono viste da persone di tutte le età e non soltanto perché i nonni o i genitori accompagnano i bambini al cinema ma perché certe opere sono degli autentici capolavori, vere e proprie opere d’arte che, da tempo, hanno conquistato questa dignità. Anche per questo, ospitare come Abruzzo, nella città di Pescara, – sede dell’edizione estiva mentre L’Aquila ospita l’edizione invernale, – un festival di livello internazionale è un grande orgoglio oltre a rappresentare un grande traguardo”, ha detto. “La Regione Abruzzo investe e vuole continuare ad investire sul cinema e sulla promozione che il cinema può dare. Non a caso, in questi giorni, sono centinaia e centinaia gli addetti ai lavori che sono qui in città, che occupano le nostre strutture ricettive e pranzano nei nostri ristoranti. Insomma, al di là del ritorno di immagine, c’è anche un ritorno economico immediato, ma soprattutto c’è un’apertura al mondo che è quello di cui l’Abruzzo ha bisogno per crescere e per valorizzare i propri asset”, ha aggiunto.


Tra le presenze di rilievo a Pescara quella dell’americano John Edward Musker, regista, tra le varie opere, della celeberrima “La Sirenetta”, film del 1989.

2 giugno, Unicoop Firenze regala la Costituzione ai clienti

2 giugno, Unicoop Firenze regala la Costituzione ai clientiRoma, 30 mag. (askanews) – In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, Unicoop Firenze promuove un’iniziativa dedicata alla Costituzione italiana: da oggi al primo giugno, in tutti i punti vendita della cooperativa, verrà distribuita una copia omaggio della Costituzione ai soci e clienti che potranno ritirarla alle casse. In totale verranno distribuite 250mila copie del testo costituzionale, corredato di una nota della presidente Daniela Mori.


L’iniziativa – spiega una nota – ha preso ispirazione anche da quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, in occasione di Milano Civil Week 2024, ha ribadito l’importanza della carta costituzionale italiana, anche in chiave sociale. “La nostra bella Costituzione – Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze – parla un linguaggio universale e continua ad essere un faro per un’Italia più giusta e più equa. Un testo che i padri costituenti scrissero guardando al futuro, che tutela diritti e riconosce doveri, in un costante e reciproco dialogo fra cittadini e Stato, stabilendo un patto di reciproca mutualità, con l’obiettivo primario di non lasciare nessuno indietro. Per questo, nei giorni precedenti il 2 giugno, festività in cui i nostri punti vendita restano chiusi, abbiamo deciso di omaggiare i nostri soci e clienti con una copia della Costituzione, auspicandone la rilettura da parte di tutti. Questa iniziativa vede coinvolti anche i lavoratori della cooperativa, che avranno l’importante compito di distribuirla alle casse, e tutta la nostra organizzazione che è chiamata a svolgere quella funzione sociale riconosciuta proprio dall’articolo 45 della Costituzione. Ci auguriamo che sia, per tutti, un’occasione per riprendere in mano questo prezioso testo, scritto perché chiunque potesse leggere e capire la forza delle sue parole, e scritto con lungimiranza, perché i suoi principi universali potessero dare una risposta chiara anche nei tempi più oscuri e difficili”.


In occasione dell’iniziativa, Unicoop Firenze ha raccolto il contributo di alcuni giuristi e intellettuali (Francesco Clementi, Carlo Fusaro, Luciano Canfora, Elisabetta Catelani, Roberto Zaccaria) che si sono espressi sull’attualità della Costituzione, suggerendo la lettura di alcuni articoli e evidenziando l’importanza di iniziative di promozione della cultura della Costituzione, come pilastro fondante del vivere civile.

Tajani: l’idea russa di trattativa di pace è irricevibile

Tajani: l’idea russa di trattativa di pace è irricevibileRoma, 30 mag. (askanews) – “La trattativa di pace si ha se l’Ucraina resiste alle forze armate russe, se c’è una situazione di equilibrio per questo motivo l’Occidente fornisce aiuti militari all’Ucraina e che per noi italiani non possono essere usati al di là del confine, non siamo in guerra con la Russia, stiamo difendendo l’Ucraina, così come non invieremo neanche un saoldato italiano a combattere in Ucraina. Il resto sembra essere propaganda. Se la Russia dice di voler fare la trattativa se l’Ucraina si arrende è una proposta irricevibile. Putin deve scendere a più miti consigli”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell’Assemblea Confapi.


 

Scuola, Torrielli confermato presidente Rete Its Italy

Scuola, Torrielli confermato presidente Rete Its ItalyRoma, 30 mag. (askanews) – Guido Torrielli è stato confermato Presidente della Rete ITS Italy. Questa mattina si è svolta l’assemblea dell’associazione, presso la sala Longhi di Unioncamere, che ha rinnovato all’unanimità l’incarico all’ing. Torrielli per il prossimo triennio.


L’Associazione Rete ITS Italy rappresenta il sistema degli Istituti Tecnologici Superiori. È composta da 115 Fondazioni associate distribuite su tutto il territorio nazionale e articolate in 10 differenti aree tecnologiche. È stata costituita nel marzo 2018 ed è oggi punto di riferimento per associati e aziende oltre ad essere il diretto interlocutore con il Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle tematiche dell’istruzione terziaria professionalizzante. L’associazione ha come obiettivo principale quello di promuovere la crescita del sistema ITS Academy per favorire l’occupazione qualificata, soddisfacendo il fabbisogno di personale altamente specializzato richiesto dalle aziende attraverso un loro diretto coinvolgimento sia nella definizione dei programmi di studio che nelle docenze teorico-pratiche. “Accolgo con grande soddisfazione l’invito unanime dei miei colleghi Presidenti delle Fondazioni ITS Academy presenti su tutto il territorio italiano – dichiara Guido Torrielli – a rappresentare per il prossimo triennio questo importante segmento della filiera dell’istruzione italiana che con la sua incisiva metodologia dell’imparare facendo rappresenta il necessario carburante per lo sviluppo del nostro paese”.

Lollobrigida: bene dazi Ue maggiorati su grano russo

Lollobrigida: bene dazi Ue maggiorati su grano russoRoma, 30 mag. (askanews) – “La decisione dei ministri dell’Ue di aumentare i dazi a livello europeo sulle importazioni di prodotti agricoli dalla Russia e dalla Bielorussia, a partire dal primo luglio, va nella direzione auspicata e sostenuta dal nostro Governo”. Così in una nota il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.


“Grazie all’azione del residente Meloni, l’agricoltura è tornata al centro del dibattito politico in Europa – ha ricordato il ministro – fino ad approdare il 21 marzo tra i punti in agenda del Consiglio europeo. Pochi giorni dopo, al Consiglio Agrifish del 26 marzo, l’Italia ha portato una posizione chiara ribadendo la necessità di adottare la misura, che oggi è stata approvata, per tutelare i nostri produttori agricoli e rafforzare la stabilità del settore”. “Questo provvedimento, come ha confermato il commissario Ue per il Commercio Valdis Dombrovskis, contribuirà a limitare le entrate della Russia e a contrastare le esportazioni illegali di grano sottratto all’Ucraina. L’Italia è in prima linea per proteggere la nostra agricoltura e per difendere compattamente con le altre Nazioni la legalità internazionale”, ha concluso Lollobrigida.

Affitti express, idealista: 17% case resta sul mercato meno di 24 ore

Affitti express, idealista: 17% case resta sul mercato meno di 24 oreMilano, 30 mag. (askanews) – Il 17% delle case affittate tramite idealista durante il primo trimestre del 2024 è rimasta sul mercato meno di 24 ore. Un record, secondo uno studio pubblicato dal portale. Questa percentuale è superiore a quella registrata nel primo trimestre dell’anno precedente, quando raggiunse il 15%.


Negli ultimi 12 mesi, il fenomeno degli affitti express ha visto una crescita significativa in 39 capoluoghi italiani, diventando una tendenza sempre più rilevante. Al contrario, in 35 città si è registrato un calo, mentre 16 centri, per lo più piccoli, sono rimasti estranei a questa dinamica. Rimini e Ascoli Piceno guidano la classifica con il 40% delle case affittate in meno di un giorno, seguite da Monza (37%), Brescia (36%) e Ravenna (35%). Oltre a Rimini e Ascoli Piceno, altre 34 città italiane registrano percentuali di operazioni di affitto concluse entro 24 ore dalla pubblicazione dell’annuncio, superando la media nazionale. Tra queste, Pescara si distingue con il 33% delle case affittate in meno di un giorno, seguita da Lucca e Treviso, entrambe al 30%. Anche grandi mercati come Roma (22%), Palermo (22%) e Firenze (20%) mostrano un notevole dinamismo. Milano ha registrato un tasso di affitto express dell’11%, mentre Napoli si ferma al 7%. Tra le città con le percentuali più basse di affitti in meno di 24 ore troviamo Bari e Cremona (7% entrambe), con Catania che registra il tasso più basso, pari al 6%.


Secondo Vincenzo De Tommaso, portavoce di idealista, “questi dati mostrano che i problemi con l’offerta di affitti e la velocità con cui le case scompaiono dal mercato si sono diffusi in gran parte dei capoluoghi italiani. In metà di essi, la tendenza è aumentata negli ultimi 12 mesi. Tassi di affitti express così elevati causano forti tensioni sul mercato, facendo salire i prezzi e aumentando l’ansia delle famiglie che cercano di stabilirsi in una casa in affitto.”

Sudcorea, divorzio d’oro nell’impero del conglomerato SK Group

Sudcorea, divorzio d’oro nell’impero del conglomerato SK GroupRoma, 30 mag. (askanews) – Una corte d’appello ha ordinato oggi al presidente del gruppo SK, Chey Tae-won, di pagare 1.380 miliardi di won (931 milioni si euro) di patrimonio all’ ex moglio, Roh So-young (figlia unica dell’ex presidente Roh Tae-woo), nel divorzio più costoso della storia sudcoreana. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.


Chey del conglomerato (chaebol) SK, il secondo più grande della Corea del Sud, e Roh So-young, unica figlia dell’ex presidente, si erano sposati nel 1988 e hanno tre figli. Il capo di SK aveva annunciato il divorzio nel 2015, ammettendo di avere un’amante e di aver avuto un figlio, e ha chiesto una transazione di divorzio due anni dopo.


Dopo due anni di resistenza, Roh ha presentato una controcausa nel 2019, chiedendo la metà delle azioni SK possedute da Chey nella divisione patrimoniale. L’Alta Corte di Seoul ha ordinato a Chey di trasferire 1.380 miliardi di won di patrimonio all’ex moglie, oltre a ordinare il pagamento di 2 miliardi di won (1,35 milioni di euro) in alimenti.


Nel 2022 il primo grado aveva ordinato il trasferimento di 66,5 miliardi di won (44,8 milioni di euro) in divisione patrimoniale. Il tribunale aveva inizialmente stabilito che le azioni SK di Chey non erano soggette a divisione perché ereditate dal padre, ma la corte d’appello ha ribaltato la decisione, affermando che i “contributi di Roh all’aumento del valore e delle attività commerciali del gruppo SK dovrebbero essere riconosciuti”.


In questo senso, il tribunale ha preso in considerazione il ruolo avuto dal matrimonio con Roh nel successo della compagnia, grazie alla protezione del padre presidente della donna. “È stato determinato che l’ex presidente Roh ha servito come protettore o scudo per l’ex presidente del gruppo SK Chey Jong-hyun (padre di Tae-won), risultando in contributi intangibili alle attività di gestione di successo (del gruppo SK),” ha dichiarato la corte. La corte ha determinato che la proprietà combinata di Chey e Roh ammontava a un totale di 4mila miliardi di won (2,7 miliardi di euro), ordinando una divisione del 65% per Chey e del 35% per Roh. La corte ha ordinato a Chey di pagare la somma divisa in contanti. La corte ha anche sottolineato che Chey “non ha mostrato alcun sincero rimorso per il suo comportamento disonesto durante le procedure di divorzio e ha mostrato un atteggiamento che non rispettava la monogamia,” riferendosi alla sua relazione extraconiugale. Il tribunale inferiore aveva precedentemente stabilito che le partecipazioni azionarie di Chey nel gruppo SK erano state ereditate da suo padre e quindi non soggette a divisione patrimoniale.