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Autore: Redazione StudioNews

AccessiWay Italy e Microsoft: IA fondamentale per accessibilità digitale

AccessiWay Italy e Microsoft: IA fondamentale per accessibilità digitaleRoma, 29 mag. (askanews) – AccessiWay Italy e Microsoft Italia insieme per la promozione di una maggiore accessibilità digitale nel mondo delle aziende e nella società. A sancire la collaborazione l’adesione di AccessiWay Italy, startup italiana under 30 che si occupa di promuovere una cultura dell’accessibilità digitale, alla call to action lanciata a novembre scorso da Microsoft rivolta ad aziende, startup, associazioni e mondo accademico, per mettere a sistema competenze e know-how per realizzare soluzioni innovative a supporto del percorso di inclusione delle persone con disabilità o neurodivergenze.


A questo team di lavoro si è aggiunta la partenza di una Hackaton AI for Inclusion, ovvero un’iniziativa volta a promuovere, in collaborazione con una serie di istituzioni, aziende, associazioni e partner, lo sviluppo di progetti basati su soluzioni di IA generativa in grado di valorizzare la diversità e promuovere una maggiore accessibilità nel mondo delle aziende e nella società. Per Edoardo Arnello, Ceo di AccessiWay Italy, “l’intelligenza artificiale rappresenta una preziosa opportunità per ampliare la platea, oggi troppo ristretta, di cittadini ai quali è garantito il diritto all’accessibilità digitale. Riteniamo che sia fondamentale tenere alta l’attenzione su quella che secondo noi è una vera emergenza sempre più sentita per gli oltre 13 milioni di cittadini in Italia che hanno esigenze specifiche per usufruire del web e documentazione elettronica e che nella quasi totalità dei casi risultano impossibilitati ad accedere alle informazioni”.


“Grazie a Microsoft e a tutte le realtà, onlus, istituzioni, aziende startup, che hanno aderito a questa iniziativa. Tutti insieme – prosegue Arnello – contiamo di creare un vero e proprio ecosistema dedicato a questi temi per intervenire con progetti concreti e con un’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Poche settimane fa abbiamo lanciato l’allarme relativo allo stato di salute dei siti web dei Comuni italiani, dimostrando con un report come i siti istituzionali dei Comuni non sono accessibili, il 68% dichiara di essere conforme alla Legge Stanca ma in realtà non lo è, Il 100% dei comuni esaminati presenta dichiarazioni non completamente conformi agli standard richiesti, con vari errori di accessibilità. L’Italia ha il dovere di intervenire prima possibile perché l’accessibilità digitale è un diritto che deve rimanere nella disponibilità di tutti i cittadini”, conclude Arnello. I numeri in Italia. L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale. Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay Italy, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.

Sandro Veronesi lascia delegazione italiana per solidarietà a Saviano

Sandro Veronesi lascia delegazione italiana per solidarietà a SavianoRoma, 29 mag. (askanews) – Dopo l’esclusione di Roberto Saviano, lo scrittore Sandro Veronesi ha annunciato che rinuncerà a far parte della delegazione italiana alla Buchmesse 2024, la Fiera del libro di Francoforte, dove l’Italia è ospite d’onore.


“Le ragioni balorde e ridicole con cui il Commissario Mazza ha giustificato l’esclusione di Roberto Saviano – ha dichiarato Veronesi in una nota – non mi permettono di accettare l’invito che ho ricevuto. Continua questa pratica di ingerenza del Presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da ‘putiniana ipocrisia’, su decisioni che non devono seguire logiche politiche. Se si renderà necessario per il mio lavoro andrò a Francoforte privatamente”.

Unaprol: serve tutela qualità, traccibilità e trasparenza olio

Unaprol: serve tutela qualità, traccibilità e trasparenza olioRoma, 29 mag. (askanews) – “Per valorizzare la filiera degli oli di oliva vergini chiediamo di attivare quanto prima delle misure specifiche volte a garantire la piena rintracciabilità delle produzioni olearie italiane e contrastare eventuali attività fraudolente a tutela della qualità degli oli di oliva vergini”. E’ quanto chiede David Granieri, presidente Unaprol, per la valorizzazione della filiera degli oli di oliva vergini David Granieri.


“La vendita dei cosiddetti ‘condimenti’, per i quali risulta inapplicabile il divieto alla commercializzazione delle miscele di oli di oliva con altri oli vegetali, cosi come previsto dall’art. 23 del R.D.L. n. 2033/19252, pone una seria questione relativa alla necessità di verificare la congruità dell’indicazione in etichetta della percentuale di olio rispetto al peso netto totale del condimento stesso – spiega – Tenuto conto di questo, si chiede di intensificare i controlli al fine di verificare che la percentuale di olio contenuta nel prodotto ‘condimento’ corrisponda a quanto dichiarato in etichetta”. Ai fini dei controlli sulla tracciabilità dell’origine, Unaprol chiede di attivare una cabina di regia volta a stabilire le necessarie misure informatiche, uno strumento di indagine aggiuntivo che permetta di mettere in comunicazione e far dialogare le informazioni della scheda oleicola del fascicolo aziendale e la materia prima registrata dagli operatori obbligati alla tenuta del Registro Telematico di cui al DM 23 dicembre 2013.


“E’ fondamentale inoltre intensificare i controlli al fine di verificare che la percentuale di olio contenuta nel prodotto ‘condimento’ corrisponda a quanto dichiarato in etichetta – prosegue Granieri – e attivare quanto prima le misure necessarie volte a stabilire le modalità di registrazione, nell’ambito del SIAN, della consegna delle olive da olio ai frantoi oleari da parte dei commercianti di olive. Sarebbe auspicabile inoltre estendere il sistema di tracciabilità telematico attualmente vigente in Italia agli altri stati europei, in modo che il modello italiano diventi un modello europeo”.

Cina, lo yuan al minimo da sei mesi rispetto al dollaro

Cina, lo yuan al minimo da sei mesi rispetto al dollaroRoma, 29 mag. (askanews) – Lo yuan cinese ha toccato il suo minimo di sei mesi rispetto al dollaro, alla luce del mantenimento di alti tassi d’interesse negli Usa, mentre Pechino cerca di rilanciare la sua crescita economica nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di crescita di “circa il 5%” fissato dal governo centrale.


La valuta onshore si è indebolita a 7.2488 contro il dollaro, superando il livello di 7.2472 fissato il 25 aprile e toccando il punto più basso da novembre dello scorso anno. La Banca Popolare Cinese (PBoC)- istituto centrale cinese – ha abbassato il suo tasso di riferimento a 7,1106 per dollaro mercoledì mattina, il livello più basso dal 23 gennaio, quando il riferimento era stato fissato a 7,1117, permettendo allo yuan di indebolirsi. Lo yuan onshore è tenuto entro una banda di negoziazione del più o meno 2% rispetto al tasso di riferimento. Lo yuan offshore, che non è vincolato dalla banda di negoziazione, è sceso a 7,2667 contro il dollaro mercoledì, il suo minimo dal 29 aprile.


La Fed ha deciso nella sua ultima riunione di mantenere i tassi di interesse al loro livello più alto in oltre due decenni. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto a maggio che l’inflazione sta calando più lentamente del previsto. Questo mese la PBoC ha eliminato i tassi di interesse minimi per i mutui e istituito un programma di finanziamento da 300 miliardi di yuan (38 miliardi di euro) per incoraggiare i governi locali ad acquistare case invendute.

Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorriso

Il Papa: la guerra è una crudeltà, brutto che bimbi perdano il sorrisoRoma, 29 mag. (askanews) – “Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina. L’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine che hanno sofferto bruciature, hanno perso le gambe, nella guerra. La guerra sempre è una crudeltà: questi bambini devono cominciare a camminare, a muoversi con braccia artificiali, hanno perso il sorriso. È molto brutto, molto triste, quando un bambino perde il sorriso. Preghiamo per i bambini ucraini”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro.


“Non dimentichiamo Palestina e Israele che soffrono tanto, che finisca la guerra. E non dimentichiamo il Myanmar, che è in guerra, e i tanti paesi che sono in guerra”, ha proseguito Bergoglio: “I bambini nella guerra soffrono: preghiamo il Signore che sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace”, ha concluso.

Cina, condanna a morte per manager fondo accusato di corruzione

Cina, condanna a morte per manager fondo accusato di corruzioneRoma, 29 mag. (askanews) – Bai Tianhui, ex alto dirigente del gestore patrimoniale statale Huarong, è stato condannato a morte per corruzione per aver accettato tangenti per 1,1 miliardi di yuan (140 milioni di euro). Lo segnala oggi la televisione pubblica cinese CCTV.


L’ex direttore generale della China Huarong International Holdings (CHIH) – secondo l’accusa che ha portato alla condanna da parte del Tribunale intermedio del popolo di Tianjin emessa ieri – ha sfruttato la sua posizione per aiutare altri soggetti nell’acquisizione e finanziamento di progetti in cambio di enormi somme di denaro. La CCTV ha specificato che Bai non ha risposto alle accuse e non ha chiarito se il manager intenda fare appello contro la sentenza.


La condanna di Bai è l’ennesima pietra miliare all’interno della dura campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping dopo il suo arrivo al potere nel 2013. Bai è il secondo alto dirigente di Huarong a ricevere una sentenza di morte per corruzione. Lo stesso tribunale ha condannato a morte tre anni Lai Xiaomin, ex presidente del gruppo (ed ex capo diretto di Bai), per aver preso tangenti per 1,79 miliardi di yuan (227 milioni di euro), appropriazione indebita di beni pubblici per più di 25,13 milioni di yuan (3,2 milioni di euro) e bigamia. La sentenza è stata eseguita


CHIH è un’unità offshore della China Huarong Asset Management (CHAM). È stata acquisita dal Citic Group e rinominata China Citic Financial Asset Management a gennaio. Secondo la CCTV, Bai stato anche privato permanentemente dei suoi diritti politici e ha subito la confisca di tutti i beni personali, come pena accessoria. Per evitare la condanna a morte al manager non è stato sufficiente aver fornito informazioni che hanno portato ad altri arresti.


Altri quattro dirigenti di alto spessore di Huarong, tra cui l’ex presidente di Huarong Real Estate Wang Pinghua, e Qin Ling, che era presidente di Huarong Investment, sono in attesa di giudizio.

Carte collezionabili sportive, sabato a Milano evento Collect IT

Carte collezionabili sportive, sabato a Milano evento Collect ITMilano, 29 mag. (askanews) – Il mercato delle carte collezionabili sportive negli ultimi anni sta conoscendo una crescita esponenziale: nel 2022 era stato valutato 9,69 miliardi di dollari, ma entro il 2030 raggiungerà la cifra record di almeno 20,48 miliardi. Un giro d’affari considerevole che coinvolge sempre più appassionati disposti a spendere cifre esorbitanti pur di aggiungere alla loro collezione un pezzo raro. Il settore per la prima volta si mette in mostra in Italia con Collect IT, unico card show interamente dedicato ai collezionisti e agli amanti di carte da gioco nel nostro Paese. L’evento è in programma sabato 1 giugno 2024, dalle 10:00 alle 19:00 al Superstudio Più di Via Tortona, 27 a Milano.


Organizzato da CardsGuru e Card Core Italia, Collect IT – The First Italian Card Show sarà un evento che darà largo spazio all’enorme mondo delle carte sportive da collezione. Main sponsor è Topps, leader mondiale nella produzione di carte e collezionabili che quest’anno ha ottenuto la licenza ufficiale UEFA per la collezione di carte e figurine dedicate a EURO 2024, gli europei di calcio previsti in Germania dal 14 giugno. Oltre al marchio statunitense, sarà presente anche un partner italiano, Bombeer, il brand di birra dell’ex attaccante Bobo Vieri. Topps ha anche coinvolto un ospite d’onore: Giorgio Chiellini, l’ex capitano della nazionale italiana campione d’Europa in carica. In programma a Collect IT un meet & greet per i fan e una sessione di autografi. Per l’occasione, inoltre, Pedro Demetriou – Senior Designer Topps – ha realizzato una carta esclusiva ispirata all’uomo vitruviano: disponibile in due versioni numerate e limitate, sono destinate a diventare dei veri pezzi da collezione con un valore notevole. Oltre allo sport, Collect IT darà spazio anche ai Giochi di Carte Collezionabili, più semplicemente conosciuti come GCC, dai più affermati come Pokémon a quelli emergenti e di moda come Lorcana. Non a caso, tra gli ospiti ci saranno anche Veronica di Lorenzo e Milica Celikovic, due note artiste di Disney Lorcana disponibili per sessioni di sketch personalizzati e “firmacarte”.


Infine è previsto anche un pre-Collect IT: venerdì 31 maggio – dalle 18:00 alle 22:00, sempre al Superstudio Più, si terrà la Trade Night, un evento informale in cui gli amanti del genere potranno scambiare le loro carte e condividere la passione per il collezionismo.

Filippo Schiavone confermato in giunta nazionale Confagricoltura

Filippo Schiavone confermato in giunta nazionale ConfagricolturaRoma, 29 mag. (askanews) – Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia, è stato confermato nella Giunta nazionale di Confagricoltura nel corso dall’Assemblea Generale svoltasi a Roma lunedì 27 maggio.


Rimane nella squadra composta di 9 persone che coadiuverà il presidente Massimiliano Giansanti, rieletto all’unanimità, per il prossimo quadriennio. Una scelta nel segno della continuità per proseguire in un percorso difficile tra pandemia, conflitti e cambiamenti climatici, ma ricco di traguardi raggiunti. “La conferma nella squadra nazionale di Confagricoltura è per me un onore e un impegno complesso – commenta in una nota Filippo Schiavone – Il voto dei colleghi alla mia persona lo ritengo più che un riconoscimento personale, la testimonianza della centralità dell’agricoltura pugliese nel contesto economico nazionale. Una centralità che dovremmo imparare a valorizzare anche sul nostro territorio”.

Confcommercio: l’illegalità ci costa oltre 38 miliardi l’anno

Confcommercio: l’illegalità ci costa oltre 38 miliardi l’annoRoma, 29 mag. (askanews) – Nel 2023 l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 38,6 miliardi di euro e ha messo a rischio 268mila posti di lavoro regolari. In particolare, l’abusivismo commerciale costa 10,4 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,5 miliardi, la contraffazione per 4,8 miliardi, il taccheggio per 5,2 miliardi. Gli altri costi della criminalità (ferimenti, assicurazioni, spese difensive) ammontano a 6,9 miliardi e i costi per la cyber criminalità a 3,8 miliardi.


Secondo l’indagine di Confcommercio, realizzata in collaborazione con Format Research, su “illegalità, contraffazione e abusivismo”, l’usura resta il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 24,4%), seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%), atti di vandalismo (21,1%). Più di un imprenditore su tre teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali. In particolare, i furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa (per il 30,4%). Il 22,2% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket. Un timore che è più elevato al Sud (25,6%). Di fronte all’usura e al racket il 62,1% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia, mentre il 27,1% dichiara che non saprebbe cosa fare. Oltre sei imprese su dieci (il 62,8%) si ritengono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione. Concorrenza sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono gli effetti più pesanti. Un consumatore su quattro (il 24,2%) ha acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel 2023. Di questi, la maggior parte (il 70,6%) ha utilizzato il canale online e circa la metà (il 45,6%) ha effettuato acquisti esclusivamente online. Capi di abbigliamento (64,1%), pelletteria (32,4%) e calzature (31%) restano i prodotti contraffatti più acquistati. La maggior parte dell’intrattenimento (86,4% della musica, film, abbonamenti tv, etc.), dei prodotti di elettronica (65,9%), dei profumi e cosmetici (59,5%) e dei parafarmaci (58,6%) passa dagli acquisti online. L’acquisto di prodotti o servizi illegali è soprattutto collegato a ragioni economiche. Si pensa di fare un buon affare, risparmiando (per il 71,3%), è ritenuto normale ed è utile per chi è in difficoltà economiche (per il 74,4%), si è informati sul rischio di incorrere in sanzioni amministrative (per il 65,5%). Il 66,4% dei consumatori ritiene che sui canali di vendita online sia più facile cadere nella trappola dell’acquisto inconsapevole di articoli contraffatti e al 21,5% degli intervistati è capitato di acquistare online prodotti contraffatti credendo che fossero originali.

Confcommercio: l’illegalità costa alle imprese oltre 38 mld l’anno

Confcommercio: l’illegalità costa alle imprese oltre 38 mld l’annoRoma, 29 mag. (askanews) – Nel 2023 l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 38,6 miliardi di euro e ha messo a rischio 268mila posti di lavoro regolari. In particolare, l’abusivismo commerciale costa 10,4 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,5 miliardi, la contraffazione per 4,8 miliardi, il taccheggio per 5,2 miliardi. Gli altri costi della criminalità (ferimenti, assicurazioni, spese difensive) ammontano a 6,9 miliardi e i costi per la cyber criminalità a 3,8 miliardi.


Secondo l’indagine di Confcommercio, realizzata in collaborazione con Format Research, su “illegalità, contraffazione e abusivismo”, l’usura resta il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 24,4%), seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%), atti di vandalismo (21,1%). Più di un imprenditore su tre teme il rischio di essere esposto a fenomeni criminali. In particolare, i furti sono il crimine che preoccupa di più in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa (per il 30,4%). Il 22,2% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket. Un timore che è più elevato al Sud (25,6%). Di fronte all’usura e al racket il 62,1% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia, mentre il 27,1% dichiara che non saprebbe cosa fare. Oltre sei imprese su dieci (il 62,8%) si ritengono penalizzate dall’abusivismo e dalla contraffazione. Concorrenza sleale (per il 59,9%) e riduzione dei ricavi (per il 29,1%) sono gli effetti più pesanti. Un consumatore su quattro (il 24,2%) ha acquistato un prodotto contraffatto o un servizio illegale nel 2023. Di questi, la maggior parte (il 70,6%) ha utilizzato il canale online e circa la metà (il 45,6%) ha effettuato acquisti esclusivamente online. Capi di abbigliamento (64,1%), pelletteria (32,4%) e calzature (31%) restano i prodotti contraffatti più acquistati. La maggior parte dell’intrattenimento (86,4% della musica, film, abbonamenti tv, etc.), dei prodotti di elettronica (65,9%), dei profumi e cosmetici (59,5%) e dei parafarmaci (58,6%) passa dagli acquisti online. L’acquisto di prodotti o servizi illegali è soprattutto collegato a ragioni economiche. Si pensa di fare un buon affare, risparmiando (per il 71,3%), è ritenuto normale ed è utile per chi è in difficoltà economiche (per il 74,4%), si è informati sul rischio di incorrere in sanzioni amministrative (per il 65,5%). Il 66,4% dei consumatori ritiene che sui canali di vendita online sia più facile cadere nella trappola dell’acquisto inconsapevole di articoli contraffatti e al 21,5% degli intervistati è capitato di acquistare online prodotti contraffatti credendo che fossero originali.