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Autore: Redazione StudioNews

Caivano,Meloni: ora lo Stato c’è, è un messaggio potente

Caivano,Meloni: ora lo Stato c’è, è un messaggio potenteCaivano (Na), 28 mag. (askanews) – “La mia emozione è ai limiti delle commozione, questa è una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svogliamo. Caivano è una delle mie principali scommesse, forse non ero preparata all’emozione che ho provato questa mattina, all’impatto della differenza. Il messaggio è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre. Si sono rese conto di un problema, hanno pensato una risposta, fatto un annuncio e l’annuncio non è caduto nel vuoto, è diventato un fatto. E questo vuol dire accendere una speranza in un territorio in cui molto spesso le istituzioni hanno pensato che speranza non potesse esserci. E’ un messaggio molto potente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo di Caivano.

Il 5 giugno lancio della XIV edizione di Mediterraneo da remare

Il 5 giugno lancio della XIV edizione di Mediterraneo da remareRoma, 28 mag. (askanews) – Mediterraneo da remare, la campagna itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo, in partnership con la Federazione Italiana Canoa e Kayak e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con AlmavivA in qualità di campaign partner e con main partner Flexopack, taglia il traguardo della XIV edizione.


L’evento di lancio si terrà a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri (via Santa Maria in Via, 37b), mercoledì 5 giugno, alle ore 11:00, in occasione della 52° Giornata Mondiale dell’Ambiente in partnership con Castalia, Marnavi e Idroambiente. Obiettivo della campagna è contrastare ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, con particolare riferimento a quello da plastiche, e promuovere la transizione dai vecchi modelli turistici a un turismo sostenibile e responsabile sui litorali marini, fluviali e lacustri. Grazie al coinvolgimento di sportivi e giovani, intende peraltro disincentivare l’uso di natanti a motore a favore di quelli ecologici. Dal 2024 la campagna promuove il focus #NoLitter contro ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, nel quadro delle azioni previste dall’UNEP/MAP, il Mediterranean Action Plan dell’United Nations Environment Programme, con cui la Fondazione UniVerde ha promosso varie iniziative contro il marine litter.


L’evento sarà aperto dagli interventi introduttivi di: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde); Rosalba Giugni (Presidente di Marevivo) e Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani). Faranno seguito gli interventi di: Amm. I.C. Nicola Carlone (Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera); Alberto Tripi (Presidente di AlmavivA); Luciano Buonfiglio (Presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak – FICK); Donatella Bianchi (Conduttrice televisiva e Presidente del Parco e dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre); Jimmy Ghione (Inviato di Striscia la Notizia e testimonial della campagna #PlasticFree); Bruno Mascarenhas (Campione olimpico di canottaggio e testimonial della campagna #Mediterraneo da Remare). Seguirà la presentazione delle best practice per la tutela del mare, con gli interventi di: Alessandro Cibien (CEO di Flexopack); Massimiliano Evangelista (Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio di AlmavivA); Stefano Casu (C.I.O. di Castalia); Francesco Aliberti (Docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consulente di Marnavi).


Modera l’evento Tessa Gelisio (Conduttrice e autrice televisiva e blogger). All’incontro parteciperanno canoisti e canottieri della Federazione Italiana Canoa e Kayak, con la quale è attivo un protocollo d’intesa per la promozione, insieme ai soggetti promotori della campagna, di iniziative a livello nazionale dedicate alla difesa del mare e la pratica dello sport della canoa.


Media partners dell’evento: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOSTerraOnlus, Rete #EcoDigital. La campagna itinerante Mediterraneo da remare, promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nasce, nel 2011, da un’idea del Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da Ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare. Supportata da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema da ogni forma di inquinamento mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale anche coinvolgendo organizzazioni internazionali e i Paesi dell’area mediterranea. La campagna, inoltre, valorizza le strutture turistiche operanti sui litorali marini, lacustri e fluviali che mettono a disposizione dei propri clienti canoe o altri natanti ecologici, promuovendo così un turismo sostenibile e amico del Mediterraneo. Il tema “#AcquascooterFree”, sin dalla prima edizione, ha favorito l’adesione di centinaia di stabilimenti balneari in tutta Italia e, nel 2015, con l’appello “#NoTriv”, Mediterraneo da remare ha sostenuto la campagna referendaria contro le estrazioni petrolifere in mare. Dal 2017 al 2023 è stato promosso il focus “#PlasticFree” per sensibilizzare la collettività al contrasto dell’inquinamento da macro, micro e nanoplastiche che soffocano i nostri mari e oceani pervadendo l’intera catena alimentare.

Presentata relazione Organo di vigilanza parità accesso rete Tim

Presentata relazione Organo di vigilanza parità accesso rete TimRoma, 28 mag. (askanews) – L’Organo di vigilanza sulla Parità di accesso alla rete di TIM (OdV) ha presentato oggi, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio della Camera dei Deputati, la Relazione Annuale 2024 sull’attività svolta e sui risultati conseguiti nell’anno 2023, indicando il Piano delle attività per l’anno in corso.


Nel corso del 2023, l’Organo di vigilanza ha proseguito il consueto monitoraggio della parità di trattamento basato sui KPI definiti dall’Autorità con la Delibera n. 395/18/CONS. In particolare, sono stati esaminati i dati rilevati per tutti gli indicatori, aggiornati e resi disponibili mensilmente da TIM, ed e’ stato analizzato ogni scostamento, anche temporaneo, tra l’andamento di TIM Retail e quello degli OAO, eseguendo focus specifici per analizzare l’origine degli scostamenti rilevati. L’Odv ha anche condotto, in continuità con gli anni precedenti, l’analisi di qualità del data base NetMap secondo quanto previsto dalla Determinazione n. 9/2019. In particolare, TIM ha continuato a rendere disponibili le rilevazioni mensili aggiornate dello specifico KPI che rende conto del livello di precisione della geo-localizzazione degli indirizzi presenti sul data base NetMap. L’analisi dei dati ha confermato, anche per il 2023, il continuo miglioramento del livello di precisione delle informazioni riferite alla localizzazione degli indirizzi.


Nel 2023, la collaborazione tra l’Organo di vigilanza e l’AGCOM ha continuato a essere stretta, concentrandosi sulla verifica della parità di trattamento e per prevenire una eventuale discriminazione nell’accesso alla rete di TIM. È proseguita anche l’attività di vigilanza relativa ai KPI di non discriminazione. In tale contesto, si sono svolte con esito positivo quattro sessioni di verifica sulla correttezza dell’algoritmo di calcolo degli indicatori ex Del. n. 395/18/CONS. Nel corso delle quattro sessioni sono stati esaminati, in dettaglio, gli algoritmi di calcolo di otto indicatori, quattro di delivery e quattro di assurance. I risultati delle verifiche hanno consentito di accertare il corretto utilizzo da parte di TIM dell’algoritmo di calcolo degli indicatori esaminati e la rispondenza dei valori riscontrati con i valori dei KPI riportati da TIM nei report mensili inviati. Nel corso del 2024, l’attività dell’Odv sarà dedicata a mantenere la continuità delle sue attività di vigilanza, in piena aderenza al mandato vigente e per supportare l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche attraverso attività di studio, approfondimento e analisi, volte ad approfondire aspetti tecnici e metodologici riguardanti le problematiche di non discriminazione di propria competenza. In particolare, l’azione dell’Odv si svolgerà in continuità seguendo cinque direttrici principali: vigilanza sulle prestazioni offerte da TIM Wholesale agli operatori nei processi di delivery e assurance dei servizi di rete regolamentati (analisi KPI 395/18/CONS e relativi KPO, evoluzione KPI, analisi KPI NetMap); vigilanza attiva e ispettiva presso le unita’ operative di TIM (verifiche sulla gestione dei Nodi NGN saturi, verifica requisiti per decommissioning delle centrali locali, test sui nuovi rilasci informatici); vigilanza sulla trasparenza delle informazioni offerte al mercato (piani tecnici per la qualità della rete di accesso, piani tecnici per lo sviluppo della rete di accesso); vigilanza sulla qualità della rete (osservatorio sulla manutenzione della rete FTTC); supporto tecnico all’Autorità nelle fasi attuative della Delibera 114/24/CONS.


Adolfo Urso, Ministro per le Imprese e il Made in Italy, in un messaggio video, ha detto: “A nome del Governo ringrazio il presidente Martusciello e i componenti dell’Organo di vigilanza per la cruciale opera di vigilanza sull’effettiva esecuzione dell’obbligo di non discriminazione. Si tratta, infatti, di un compito fondamentale che include anche un prezioso supporto tecnico nei confronti sia dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sia della stessa azienda di TIM. Le reti di telecomunicazioni hanno assunto un rilievo strategico nell’attuale processo di transizione, la connettività ad alta velocità è diventata sempre più indispensabile per promuovere la crescita economica e la competitività globale del nostro Paese. In tal senso, gli investimenti in politiche industriali e infrastrutture digitali rappresentano una delle sfide prioritarie che il Governo ha posto al centro del piano nazionale di ripresa e resilienza”. Antonio Martusciello, Presidente dell’Organo di vigilanza sulla Parità di accesso alla rete TIM, dal canto suo ha rilevato che: “Le telecomunicazioni, quale pilastro dell’Era Digitale, hanno guidato la rivoluzione di questi ultimi anni: progressi enormi si sono registrati in termini di maggior capacita’ di trasmissione, velocita’ di connessione, stabilita’ e sicurezza delle comunicazioni. Aspetti questi che hanno aperto nuove sfide in termini di regolamentazione e di accesso alla rete. Siamo quindi sempre più determinati a proseguire nel nostro impegno, adattando ruolo e funzioni agli scenari tecnologici in costante evoluzione e reinterpretando i principi fondamentali nel nuovo assetto delineato da AGCOM. L’ampliamento del perimetro di indagine dell’Organo ha rafforzato ulteriormente il suo ruolo nel garantire la non discriminazione e la parità di trattamento nell’accesso alla rete TIM, con particolare riguardo alle attività del 2023, tese a vigilare con ancor maggiore attenzione sui temi e sulle sfide che caratterizzano il settore delle comunicazioni”.


Secondo Alberta Figari, Presidente TIM: “TIM sta attraversando una trasformazione profonda che la sta portando verso il superamento del modello di integrazione verticale. Per questo credo che una nuova regolamentazione ‘più agile e fattiva’ investirà necessariamente anche l’Organo di vigilanza e sarà necessario adeguarne il mandato in coerenza con il nuovo contesto competitivo, regolamentare e di mercato. La direzione è stata già tracciata dalla recente analisi di mercato pubblicata da AGCOM che prevede che, nel periodo che intercorrerà tra il momento della creazione della società della rete e la definizione della nuova regolamentazione, gli obblighi di accesso vigenti transitino sulla nuova società della rete. Il mio auspicio è che tutti quanti noi sapremo cogliere l’opportunità di questo momento di profonda trasformazione per porre condizioni nuove e solide per lo sviluppo dell’Italia”. Giacomo Lasorella, Presidente AGCOM, ha sottolineato che: “La regolamentazione italiana sulla parità di trattamento si è evoluta significativamente nel tempo. Con la nascita dell’Organo di vigilanza c’è stata un’importante evoluzione. L’Odv è intervenuto in particolare sulle modalità attuative dell’obbligo di non discriminazione attraverso verifiche periodiche e perfezionando l’analisi di qualità. Al riguardo, l’azione coordinata tra AGCOM e Odv ha portato notevoli benefici. Sono molteplici, al contempo, le sfide attuali a cui fare fronte. C’è una fame di connessione che non accenna a placarsi e che richiede una precisa risposta sotto il profilo infrastrutturale, a partire dalle iniziative previste dal Pnrr. L’obiettivo dell’autorità è porre le basi necessarie per garantire la stabilità del mercato e accompagnare il processo di separazione in corso”. L’Organo di vigilanza (Odv) svolge le sue funzioni in assoluta indipendenza ed e’ stato istituito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) con l’obiettivo di monitorare e verificare che tutti gli operatori di telecomunicazioni accedano alle infrastrutture di rete di TIM nel rispetto del principio di parità di trattamento.

Caivano, Don Patriciello: “oggi i delinquenti sono dispiaciuti”

Caivano, Don Patriciello: “oggi i delinquenti sono dispiaciuti”Caivano (Na), 28 mag. (askanews) – “Oggi celebriamo la Pasqua ma siamo passati attraverso il venerdì santo. Non avrei scommesso un euro, ma il governo è arrivato. Io oggi vedo e ancora faccio fatica a crederlo. Tutti devono fare un passo in più, via i don Abbondio dalle chiese, dalla magistratura, via dal giornalismo e dalla politica. Se il chicco di grano non muore la spiga non nasce, se il chicco di grano siamo stati noi Dio sia benedetto”. Lo ha detto don Maurizio Patriciello, alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo di Caivano.


“La gente di Caivano è come quella di tutto il mondo: le persone perbene oggi sono contente, i delinquenti sono dispiaciuti”, ha detto ancora a margine della cerimonia.

Olio oliva: salgono prezzi Spagna, in Italia stabili: 9,5 euro/kg

Olio oliva: salgono prezzi Spagna, in Italia stabili: 9,5 euro/kgRoma, 28 mag. (askanews) – A inizio maggio sale nuovamente il prezzo medio all’origine degli oli extravergini di oliva prodotti in Europa. L’aumento, dopo la flessione degli ultimi mesi in tutte le piazze europee che si è sviluppata a seguito del crollo dei prezzi (fino al 10%) dell’olio EVO spagnolo, è sostenuto dall’incertezza dei mercati nei confronti dei volumi e della qualità delle scorte di materia prima che serviranno fino alla prossima campagna olearia.


Guardando all’area del Mediterraneo, l’Italia rappresenta un’eccezione: qui i prezzi all’origine sono rimasti pressoché stabili dallo scorso gennaio e la produzione nazionale non risulta in grado di soddisfare la domanda interna. È il quadro che emerge dall’Osservatorio mensile di Certified Origins, tra i principali produttori e distributori di olio d’oliva extravergine certificato (IGP e DOP), oli mono-origine e blend tracciabili a marchio privato. Le abbondanti piogge nella penisola iberica, dove si produce circa il 50% degli oli d’oliva consumati a livello mondiale, la prospettiva di una raccolta 2024-2025 abbondante e la diminuzione dei consumi interni di inizio anno, hanno contribuito a un generale ribasso del prezzo degli oli EVO, vergini e raffinati. L’insieme di questi fattori ha inoltre spinto i produttori spagnoli a immettere sul mercato parte delle scorte accumulate. E la Spagna e quindi l’Europa si stanno avvicinando alla prossima campagna con giacenze ridotte: nel territorio iberico risultano infatti disponibili circa 660mila tonnellate di olio d’oliva, di cui circa il 30% già riservato per i contratti con i grandi imbottigliatori. Sebbene ci sia ottimismo per la prossima campagna, persiste il rischio reale di un aumento significativo dei prezzi a livello mondiale in caso di imprevisti dovuti a eventi climatici o a variazioni nei consumi globali.


In Italia, il prezzo medio dell’olio EVO rimane sostenuto e pressoché invariato da gennaio (circa 9.50 €/Kg). Resta forte il divario tra la produzione nazionale, le giacenze a disposizione e la domanda interna e dei mercati esteri. I consumi nazionali, da soli, assorbono infatti tra le 400 e le 550mila tonnellate all’anno, ovvero un volume quasi doppio rispetto quanto viene prodotto da oliveti e frantoi italiani, che mediamente forniscono 290mila tonnellate tra olio extra vergine e categorie inferiori.

Liguria,in Regione mozione sfiducia a Toti delle opposizioni

Liguria,in Regione mozione sfiducia a Toti delle opposizioniGenova, 28 mag. (askanews) – Le opposizioni in consiglio regionale della Liguria hanno presentato questa mattina una mozione di sfiducia al presidente Giovanni Toti, chiedendo lo scioglimento del consiglio regionale e lo svolgimento di nuove elezioni. Dopo aver presentato la mozione, che dovrà essere discussa entro dieci giorni, tutti i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula in segno di protesta e la seduta è proseguita con il regolare ordine dei lavori alla presenza dei soli consiglieri della maggioranza di centrodestra.


“È l’unica strada possibile – scrivono nella mozione il Pd, il M5s, la Lista Sansa e Linea Condivisa – per restituire dignità alle istituzioni, per evitare una situazione di stallo della Regione e garantire un governo regionale che operi nella piena legittimazione democratica e politica. Al di là delle valutazioni di carattere giudiziario, dal punto di vista politico-amministrativo quanto è emerso dall’inchiesta è un’immagine degradata dell’utilizzo dell’istituzione pubblica, con lo spostamento delle decisioni strategiche dalle sedi istituzionali e democratiche ad altre improprie, in un quadro in cui le normali condizioni di trasparenza e legalità della pubblica amministrazione appaiono diffusamente piegate a interessi di parte”. “Il fallimento politico della Giunta Toti – si legge ancora nella mozione – è ormai evidente e conclamato, a partire dalla gestione sanitaria, in profondo disavanzo, proseguendo per le politiche ambientali, ai trasporti, dalle infrastrutture alla casa, dal sociale alla cultura. A questo fallimento politico si aggiunge il blocco nei fatti dell’attività amministrativa e istituzionale della Regione, minata nelle sue fondamenta dagli ultimi accadimenti. In questo contesto e per la tutela dell’ente regione, anche gli uffici regionali adotteranno ulteriore prudenza nella valutazione delle singole procedure, con inevitabili ritardi nell’ordinaria attività amministrativa e gestionale. Visto il perdurare di questa condizione di instabilità politica e amministrativa, unitamente a una già complessa situazione economico e sociale, l’avvitamento istituzionale rischia di acutizzarsi ulteriormente con danni importanti e irreparabili all’economia e alla società ligure”.


“Ci troviamo di fronte a una Giunta e a una maggioranza – concludono i gruppi di opposizione del Pd, del M5d, della Lista Sansa e di Linea Condivisa – che non ha le condizioni politiche per proseguire, dimezzata per potere e funzioni, senza l’autorevolezza necessarie per gestire nella pienezza delle proprie competenze e con la credibilità necessaria le sfide che riguardano la nostra regione. Una situazione insostenibile, per gli interessi generali della regione, a partire dalla tenuta economica e sociale, che non può proseguire”. Alla mozione hanno aderito tutti i consiglieri di opposizione, tranne Pippo Rossetti di Azione. “Avrei evitato la mozione – ha spiegato – perché compatterà la maggioranza ma per coerenza la voterò se arriverà in aula”.

Premiazione del progetto PCTO “Alla Scoperta dell’America”

Premiazione del progetto PCTO “Alla Scoperta dell’America”Roma, 28 mag. (askanews) – Il Centro Studi Americani ha ospitato oltre 400 studenti nel corso dell’anno presso la propria sede a Roma. Un ciclo di 20 incontri per ragazzi del quarto e quinto liceo condotti da professori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni.


Oggi la cerimonia conclusiva che premia i video vincenti per ogni categoria: storia e istituzioni, letteratura e relazioni internazionali. Per la categoria letteratura ha vinto la 4L del liceo Sulpicio di Veroli, con un approfondimento su Edgar Allan Poe, per la storia la 4C del Liceo Filetico di Ferentino che ha analizzato la figura di Donald Trump negli ultimi anni, per la categoria relazioni internazionali la 5D del Liceo Gassman di Roma con un video sulle istituzioni statunitensi di ieri e di oggi. Menzione speciale per il video della 5B del Liceo Leopoldo Pirelli di Roma.


La giuria che ha decretato i vincitori è composta dai professori che hanno tenuto le lezioni e i responsabili del progetto. Alla cerimonia presenti gli studenti delle classi premiate, i professori che hanno tenuto le lezioni, un rappresentante dell’Ambasciata degli Stati Uniti, i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale – Lazio e gli sponsor del progetto: Fondazione Vodafone, COPOMIAO e Hard Rock Cafe3. Rome. Il progetto ha come obiettivo quello di favorire la conoscenza della cultura, della politica e della società americana tra i giovani e sensibilizzarli ai temi della storia, della letteratura e della geopolitica d’oltreoceano per favorire la relazione e il confronto tra il popolo italiano e americano.


Così il direttore del CSA, Roberto Sgalla: “abbiamo voluto fornire ai ragazzi un quadro di conoscenze sulla società americana con le luci e le ombre di una grande democrazia, il loro ruolo nel mondo e l’importanza che rivestono le relazioni internazionali. L’obiettivo è quello di rendere questi giovani consapevoli della complessità delle vicende umane e politiche.” Carola Franchino, responsabile del progetto, spiega: “La cerimonia di premiazione è solo l’incoronamento di un percorso che ha accompagnato gli studenti tutto l’anno. Siamo orgogliosi e contenti dei tanti riscontri positivi, verso autunno daremo il via alla quarta edizione del progetto”.


Numerose infatti le testimonianze positive dei ragazzi “Gli incontri al Centro sono stati molto interessanti, è stato bello venire qui ad assistere alle tante lezioni” dice Fabrizio C, “Questo percorso mi ha fatto appassionare alle relazioni internazionali” ha affermato Silvia C”.

Mattarella a Brescia: la verità è un pilastro della democrazia

Mattarella a Brescia: la verità è un pilastro della democraziaBrescia, 28 mag. (askanews) – “La verità è un pilastro della democrazia”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al Teatro Grande di Brescia per i 50 anni dalla strage di Piazza della Loggia.


“Le diverse sentenze che hanno riguardato la strage di Piazza della Loggia hanno complessivamente chiarito il quadro, delineando con precisione responsabilità, dinamiche e complicità. Di recente, si è aperto un nuovo filone di inchiesta, dal quale potrebbero emergere nuovi tasselli. Attendiamo con paziente fiducia perché la verità è un pilastro della democrazia”.

Strage di Brescia, Mattarella: anche oggi respingere i tentativi di minare la democrazia

Strage di Brescia, Mattarella: anche oggi respingere i tentativi di minare la democraziaBrescia, 28 mag. (askanews) – ‘Oggi la Repubblica Italiana è Brescia, è Piazza della Loggia, è questo teatro, con la presenza e il coinvolgimento di tante persone’. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel discorso al Teatro Grande di Brescia in occasione del 50esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia, in cui rimasero uccise otto persone e ferite 102, alcune in modo grave e con lesioni permanenti.


Tra le persone presenti, ha sottolineato Mattarella, ‘giovani e giovanissimi, con la volontà di prendere parte a questa commemorazione, di rendere testimonianza e di stringersi attorno alla città, che avverte tuttora il trauma e la ferita di quel tragico, barbaro atto di terrorismo’. ‘I familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia, con la loro associazione, ‘continuano l’opera di custodire e promuovere la memoria. E continuano a battersi per ottenere giustizia, con coraggio e determinazione. Li ringrazio per questo impegno, esercitato tra mille ostacoli e fatiche, che ha dato un decisivo impulso alle inchieste e alla ricerca della verità’, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aggiungendo: ‘Ho appena incontrato i familiari di coloro cui fu tolta la vita. Alcuni di coloro che persero un figlio, un genitore, un coniuge, oggi non ci sono più. Desidero quest’oggi ricordare anche il loro dolore, la compostezza, la forza d’animo, la sete di verità che esprimevano e che permangono tra noi, nonostante gli anni trascorsi’.


A 50 ani dalla strage di Piazza della Loggia e dalla strategia della tensione, ‘anche oggi, per via di un quadro internazionale caratterizzato da guerra e violenza, respiriamo un’atmosfera di tensione. Pur nei suoi contorni incerti e frammentati si intravede, nel mondo, il disegno di minare i valori di libertà e democrazia che rappresentano l’unica base solida della pace e della convivenza internazionale, alimentando tensioni, esasperando i conflitti, cercando di alimentare, attraverso la diffusione di notizie false e allarmanti, la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. E’ un tentativo che, oggi, come allora, va respinto. Con fermezza, con coraggio e con fiducia nella forza della democrazia e del diritto’, ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al Teatro Grande di Brescia. ‘La nostra Repubblica – ha ricordato Mattarella – è stata difesa e rafforzata, negli anni, dal sacrificio di tanti servitori dello Stato, di tanti cittadini onesti e coraggiosi. Tra questi vi sono le donne e gli uomini che oggi ricordiamo qui, con commozione e riconoscenza: uccise e uccisi da persone miserabili, perché sostenevano e difendevano la democrazia, la libertà, i diritti per tutti. Al di là delle doverose rievocazioni, il modo per ricordarli degnamente è quello di respingere e isolare i predicatori d’odio, gli operatori di mistificazione, i seminatori di discordia. E’ quello di rivendicare e vivere i principi e i valori su cui si basa la nostra Costituzione. Quello di operare costantemente per l’unità del popolo italiano, per la diffusione della libertà e dei diritti, per un quadro internazionale che assicuri la pace nella giustizia’.


Quelle che insanguinarono l’Italia durante gli anni della strategia della tensione non possono essere definite stragi di Stato – ha sottolineato il presidente Mattarella – ‘perché era lo Stato democratico il bersaglio dei terroristi e lo Stato democratico non si identifica con complici, pavidi, corrotti, o addirittura infiltrati in apparati dello Stato per cercare di corroderlo la dall’interno’. Al contrario ‘lo Stato è costituito dalle pubbliche istituzioni che hanno resistito, rispettando le regole costituzionali, dai cittadini, dalle forze sociali, dai rappresentanti del popolo, dai partiti della nostra democrazia, da tutte le donne e gli uomini – la stragrande maggioranza – che hanno speso il loro impegno e lo spendono per la difesa della libertà e della democrazia’. ‘Nella polemica dell’epoca ci fu chi, a proposito di questa impressionante catena di attentati, parlò di stragi di Stato. E’ una definizione che suscita passioni, sollecita sdegno, ma che suscita e sollecita anzitutto una diversa riflessione’, appunto perché ‘era lo Stato democratico il bersaglio dei terroristi e lo Stato democratico non si identifica con complici, pavidi, corrotti, o addirittura infiltrati in apparati dello Stato per cercare di corroderlo dall’interno. Allo Stato – quello disegnato dalla nostra Costituzione – appartengono i magistrati, requirenti e giudicanti, le forze dell’ordine che, con fatica e tenacia, hanno condotto indagini e hanno raggiunto certezze su molti e fondamentali aspetti di quegli attentati’.


‘Complici e collusi, strateghi di morte, non rappresentano lo Stato, ma una gravissima minaccia contro la Repubblica. Hanno tradito l’Italia. Hanno tramato nell’ombra contro il loro popolo e il loro Paese. Di fronte alla guerra violenta di opposti terrorismi – nero e rosso – che – in quella stagione di sangue e di aspri conflitti internazionali – provarono a rovesciare la Repubblica e la sua democrazia, possiamo dire oggi, con certezza, che ha prevalso lo Stato, la Repubblica, il suo popolo, con i suoi autentici, leali servitori. Una vittoria che è stata di tutti i cittadini italiani, che si sono sempre raccolti, nei momenti più bui, attorno alle istituzioni e che non si sono mai lasciati sedurre dalle insidie della violenza, della lotta armata, dell’eversione. E che mai hanno reclamato l’instaurazione di misure autoritarie per sconfiggere la minaccia terroristica’. ‘L’intento immediato degli attentatori’ di piazza della Loggia – ha ricordato Mattarella – ‘era chiaro: punire e terrorizzare chi manifestava contro il neofascismo e in favore della democrazia. L’obiettivo di quel turpe attentato era, inoltre, un messaggio e un tentativo di destabilizzazione contro la Repubblica Italiana e le sue istituzioni democratiche. Con quella bomba si volevano fermare le conquiste sociali e politiche. Gli ideatori, gli esecutori, i complici di quella strage volevano riportare il tempo indietro: a una stagione oscura, segnata dall’arbitrio della violenza, dalla sopraffazione, sfociata nella guerra’. ‘Mentre, in quello stesso anno, i popoli di Portogallo e di Grecia si liberavano finalmente dell’oppressivo fardello dei regimi autoritari, in Italia vi era chi tramava e complottava per instaurarvi un nuovo regime autoritario. Contro la Repubblica, nata dalla lotta della Resistenza, che aveva indicato le sue ragioni fondanti nella democrazia, nella libertà, nel pluralismo, nella solidarietà, principi scolpiti nella Carta Costituzionale’, e l’obiettivo, ha proseguito Mattarella, era ‘provocare un clima di disordine e di paura, esasperare la popolazione, immettere nella società la sfiducia nella solidità del metodo e delle istituzioni democratiche, inaugurare una nuova stagione di repressione erano gli obiettivi della galassia di terrorismo neofascista, che si nutriva di giovani manovrati, di militanti violenti, di ideologi raffinati e perversi e di una oscura rete di complicità, costituita da silenzi, benevolenze, omissioni, coperture’. ‘La stessa matrice eversiva, lo stesso disegno criminale, fu dietro a chi aveva piazzato ordigni o lanciato bombe a Piazza Fontana, a Milano, nel 1969, a Gioia Tauro nel luglio del 1970, a Peteano, nel 1972, alla Questura di Milano nel 1973. E che, dopo la strage di Brescia, continuò a praticare quella strategia della tensione, provocando nuovi spaventosi spargimenti di sangue innocente sul treno Italicus, a pochi mesi dalla strage di Piazza della Loggia, poi a Bologna nel 1980 – la più grande strage del terrorismo neofascista – e ancora, nel 1984, di nuovo a San Benedetto Val di Sambro. Una sequenza impressionate di eventi sanguinosi, legati dall’unico filo dell’eversione nera e tutte caratterizzate da una difficile ricerca della verità storica e giudiziaria, ostacolata da inaccettabili depistaggi, errori e inefficienze’. Tuttavia ‘il desiderio di verità e giustizia non si è fermato. Le diverse sentenze che hanno riguardato la strage di Piazza della Loggia hanno complessivamente chiarito il quadro, delineando con precisione responsabilità, dinamiche e complicità. Di recente, si è aperto un nuovo filone di inchiesta, dal quale potrebbero emergere nuovi tasselli. Attendiamo con paziente fiducia perché la verità è un pilastro della democrazia’.

Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelati

Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelatiRoma, 28 mag. (askanews) – Oltre 9 italiani su 10 utilizzano prodotti surgelati e, tra questi, il 53% ne fa un uso abituale. Positivo il trend di consumo nell’ultimo quinquennio: 4 italiani su 10 dichiarano di aver incrementato gli acquisti di surgelati; in particolare, i più giovani e le famiglie con bambini (48%). Comodità, praticità, anti-spreco sono tra i driver d’acquisto di questi prodotti, consumati soprattutto a casa nella quotidianità familiare (68,7%) e oggi percepiti positivamente anche per gusto e per convenienza economica. I frozen food dimostrano quindi di essere apprezzati su tutto il territorio nazionale, con percentuali leggermente più elevate al Nord-ovest (55%) e tra la Generazione X (57%).


E, a sorpresa, al palato, per oltre la metà degli italiani, i prodotti surgelati sono preferiti ai freschi per bontà, consistenza e percezione di freschezza. E’ quanto emerso dal Blind Taste Test condotto da AstraRicerche, secondo cui il 61% degli intervistati preferisce il gusto del minestrone surgelato a quello fresco; il 64% quello del merluzzo e il 66% ritiene i fagiolini in versione frozen più buoni dei freschi. Anche in termini di convenienza economica, i surgelati abbattono un vecchio tabù, rivelandosi meno costosi dei freschi: se si considera il loro valore totale composto da costi, tempi di preparazione e spreco alimentare, i fagiolini freschi, ad esempio, “costano” il 53% in più dei surgelati; i filetti di merluzzo il 60% in più; e per preparazioni più complesse come la paella, si arriva addirittura a una differenza del 246% a favore del frozen.


Sono i prodotti ittici la tipologia di surgelati che gli italiani dichiarano di acquistare più spesso (30,2%), scelti soprattutto al Sud e seguiti dai vegetali (27,4%), apprezzati dalle donne Baby Boomers; poi pizze e snack (15,4%) con un picco tra i giovani Gen Z, e patate (13,6%). Ma nonostante sia cresciuta la consapevolezza dell’elevato valore qualitativo dei frozen food, permangono alcune credenze erronee: 2 consumatori su 10 considerano ancora “surgelato” e “congelato” come sinonimi; circa 1 su 3 non è ben informato sui corretti metodi di scongelamento; solo 4 su 10 sanno che gli alimenti surgelati non contengono conservanti.


I pasti a casa, nella quotidianità familiare di pranzi e cene, restano la principale occasione di consumo di surgelati per la maggioranza degli italiani (68,7%), ma c’è chi li sceglie anche nel weekend o per il ‘pranzo della domenica’, per portare in tavola qualcosa di buono e diverso in poco tempo (14,7%). “Gli ottimi risultati emersi dal blind test a favore dei frozen food – sottolinea Giorgio Donegani, pesidente IIAS – stridono in modo eclatante anche con l’immotivata persistenza, nella legislazione italiana, dell’obbligo di apporre un asterisco accanto agli alimenti surgelati nei menù dei ristoranti. L’asterisco è di fatto un’informazione retaggio di un mondo passato che non esiste più, che poggiava sull’implicita convinzione che un alimento surgelato fosse un prodotto di qualità inferiore rispetto al fresco. Una concezione – conclude – palesemente superata e anacronistica che finisce solo per penalizzare questi prodotti, che invece i consumatori prediligono”.