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Autore: Redazione StudioNews

L’avvocato di Toti: le sue dimissioni? E’ una scelta da concordare

L’avvocato di Toti: le sue dimissioni? E’ una scelta da concordareGenova, 24 mag. (askanews) – “Le dimissioni sono un tema politico che non sta a me affrontare. L’unica cosa che ha sempre detto Toti è che è una decisone che non può prendere lui sulla base solo del suo interesse personale ma deve essere presa dopo un confronto e un accordo con le altre parti politiche”. Lo ha detto l’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, all’indomani del lungo interrogatorio davanti ai pm.


“Le dimissioni – ha aggiunto il legale – sono legate alla misura cautelare perché in questa posizione non può parlare con nessuno che non sia il suo avvocato e quindi ha difficoltà a concordare un’eventuale decisione con gli altri soggetti con cui deve confrontarsi”.

Liguria, avvocato Toti: dimissioni? E’ una scelta da concordare

Liguria, avvocato Toti: dimissioni? E’ una scelta da concordareGenova, 24 mag. (askanews) – “Le dimissioni sono un tema politico che non sta a me affrontare. L’unica cosa che ha sempre detto Toti è che è una decisone che non può prendere lui sulla base solo del suo interesse personale ma deve essere presa dopo un confronto e un accordo con le altre parti politiche”. Lo ha detto l’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, all’indomani del lungo interrogatorio davanti ai pm.


“Le dimissioni – ha aggiunto il legale – sono legate alla misura cautelare perché in questa posizione non può parlare con nessuno che non sia il suo avvocato e quindi ha difficoltà a concordare un’eventuale decisione con gli altri soggetti con cui deve confrontarsi”.

Tim:al via switch off rete in rame,da sabato dismesse prime 62 centrali

Tim:al via switch off rete in rame,da sabato dismesse prime 62 centraliRoma, 24 mag. (askanews) – Per favorire l’adozione delle nuove tecnologie in fibra ottica e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, a partire da sabato 25 maggio TIM avvierà il processo di dismissione delle prime 62 centrali interamente in rame.


Prende così il via – infoirma l’azienda in una nota – il piano di switch off della rete di accesso in rame che prevede il progressivo spegnimento di oltre 6.700 centrali, sulle circa 10.500 esistenti, entro il 2028. Le 62 centrali oggetto di questo primo intervento sono collocate in 54 comuni distribuiti su 11 regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Lo spegnimento comporta il passaggio dei collegamenti attestati su queste centrali (Adsl, Isdn e linee telefoniche Rtg) sulla rete TIM di nuova generazione, già disponibile totalmente o in parte in fibra.


“Diamo corso ad una importante fase di trasformazione della nostra rete di accesso – dichiara Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM -. La migrazione dai servizi di accesso offerti sulla rete in rame a quelli disponibili sulla rete di nuova generazione segna l’avvio del processo di switch off, che interesserà oltre il 60% delle nostre centrali presenti sul territorio, localizzate prevalentemente in aree periferiche o comuni di piccole dimensioni. Per poter dismettere un numero così consistente di centrali diventa fondamentale il costante impegno alla realizzazione delle reti che utilizzano in tutto o in parte la fibra ottica ed all’innovazione delle piattaforme tecnologiche obsolete. Stiamo lavorando per accelerare il processo e creare le condizioni per spegnere un significativo numero di centrali già nei prossimi due anni”. La migrazione dei clienti verso connessioni in banda ultralarga permetterà un significativo miglioramento delle prestazioni e della qualità del servizio, con consistenti benefici anche in termini di impatto ambientale. Si stima, infatti, che la dismissione delle centrali in rame, che comporterà anche il contestuale spegnimento di tutti gli apparati legati ai servizi tradizionali presenti nelle altre centrali ad esse collegate, consentirà a regime una riduzione dei consumi energetici di circa 450 mila MWh e minori emissioni di CO2 per 209.600.000 kg, equivalenti a 16.108.000 alberi.


Gli interventi di adeguamento tecnologico sono stati approvati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) nell’ambito del più ampio piano generale di rinnovamento delle tecnologie, che prevede la progressiva dismissione delle centrali della rete in rame. TIM, infine, nei mesi scorsi ha inviato un’apposita informativa a tutte le Amministrazioni comunali nei cui territori ricadono le centrali interessate dall’iniziativa, organizzando anche specifici incontri di approfondimento sul tema.

Cei: autonomia differenziata rischia di minare vincoli solidarietà

Cei: autonomia differenziata rischia di minare vincoli solidarietàRoma, 24 mag. (askanews) – “Da sempre ci sta a cuore il benessere di ogni persona, delle comunità, dell’intero Paese, mentre ci preoccupa qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. In questo senso, il progetto di legge con cui vengono precisate le condizioni per l’attivazione dell’autonomia differenziata – prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione – rischia di minare le basi di quel vincolo di solidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica”. Ad esprimere preoccupazione e bocciare alcuni aspetti dell’iniziativa del governo in tema di riforme sono i vescovi italiani che hanno pubblicato una Nota ufficiale sul tema dell’autonomia differenziata. Il testo, annunciato ieri dallo stesso presidente, card. Matteo Zuppi, è stato approvato dal Consiglio Episcopale Permanente il 22 maggio scorso nel corso dei lavori della 79ª Assemblea Generale e “raccoglie e fa proprie le preoccupazioni emerse dall’Episcopato italiano”.

Salvini: sul redditometro c’è stato un chiarimento in Consiglio dei ministri

Salvini: sul redditometro c’è stato un chiarimento in Consiglio dei ministriRoma, 24 mag. (askanews) – “C’è stato un chiarimento e l’intera maggioranza si è impegnata a rileggerlo, il provvedimento, non il redditometro, che è uno strumento triste del passato. Ci siamo impegnati a riverderci e ragionarci insieme con la cautela che il provvedimento merita”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri, rispondendo a una domanda sul redditometro.

Lazio, Rocca: con nuovo piano cinema settore ancora più strategico

Lazio, Rocca: con nuovo piano cinema settore ancora più strategicoRoma, 24 mag. (askanews) – “Mercoledì, dopo una lunga seduta, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il Piano triennale del cinema e dell’audiovisivo licenziato dalla Giunta regionale e poi approdato in aula. Si tratta di un importante provvedimento che dà nuova linfa a tutto il settore e a tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo. Un comparto strategico per l’economia e il futuro della nostra regione che vogliamo rilanciare e incentivare. Ringrazio per il lavoro svolto la responsabile della struttura Cinema e Audiovisivo, Lorenza Lei, il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, il presidente della commissione cultura e spettacolo Luciano Crea, tutti i capigruppo e i consiglieri regionali che hanno dato il via libera a questo importante provvedimento per un settore che, oltre a rappresentare un’industria di assoluto rilievo per la nostra Regione, costituisce un patrimonio artistico e culturale che appartiene a tutti”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.


Nello specifico, il Piano triennale 2024/2027 definisce per il settore le priorità, gli obiettivi e gli strumenti regionali a disposizione del settore cinematografico e audiovisivo, coerentemente con i nuovi orientamenti definiti dalla strategia regionale e viene a costituire lo strumento quadro in cui viene descritta l’architettura dell’intervento regionale e le sue principali componenti a livello di obiettivi, contenuti, approcci attuativi. Fra gli obiettivi operativi del piano vanno segnalati: il supporto agli autori, con particolare attenzione ai giovani, la valorizzazione di iniziative per la parità di genere e la green economy; l’internazionalizzazione delle imprese, anche tramite coproduzioni internazionali; la ricerca di produzioni cinematografiche italiane ed estere per promuovere le ricchezze del territorio; il sostegno alle attività promozione delle opere cinematografiche e audiovisive; la promozione di tecnologie innovative; il sostegno all’occupazione del settore, la diffusione del cinema su tutto il territorio regionale, la promozione di progetti di conservazione e restauro del patrimonio filmico.

Giappone, ad aprile l’inflazione è scesa al 2,2 per cento

Giappone, ad aprile l’inflazione è scesa al 2,2 per centoRoma, 24 mag. (askanews) – Il ritmo dell’inflazione in Giappone ha registrato un rallentamento ad aprile, attestandosi 2,2%, in particolare grazie alla diminuzione del costo del gas. Lo ha riferito oggi il Ministero degli Interni nipponico.


L’indice dei prezzi al consumo – che esclude i prezzi volatili degli alimentari freschi – era a marzo del 2,6% su base annua. Si tratta di un dato che si avvicina, ma non soddisfa il target posto dalla Banca del Giappone (BoJ), che è del 2%.


La BoJ, che ha mantenuto una politica monetaria ultra-espansiva anche durante il lungo ciclo di rialzi dei tassi che ha caratterizzato l’ultimo anno e mezzo, ha modificato in maniera prudente la sua linea, effettuando nell’ultima riunione del Consiglio a marzo il suo primo rialzo dal 2007, portando fuori il paese dai tassi negativi. Questo non ha tuttavia al momento sensibilmente sostenuto la posizione dello yen, che è sceso ai minimi da oltre 30 anni rispetto al dollaro. L’inflazione “core” – che esclude sia i cibi freschi che l’energia – è stata ad aprile del 2,4%, in discesa rispetto al 2,9% di marzo.

Decaro (Anci): anche i Comuni a Giornata mondiale bambini

Decaro (Anci): anche i Comuni a Giornata mondiale bambiniRoma, 24 mag. (askanews) – Anche l’Anci sostiene la Giornata mondiale delle bambine e dei bambini, indetta da Papa Francesco per sabato 25 e domenica 26 maggio. “Per questo motivo – ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – abbiamo invitato tutti i Comuni italiani a partecipare all’evento organizzando gruppi di bambini, aderendo allo spirito dell’iniziativa che vuole realizzare uno spazio di riflessione sul futuro dei più piccoli e sul mondo che consegneremo loro”.


“Nell’invito che il Comitato organizzatore ci ha rivolto – ha aggiunto Decaro – viene sottolineato come le Città sono ormai sono il volto del mondo e rappresentano un’esperienza multietnica quotidiana. Di questa realtà noi sindaci siamo testimoni tutti i giorni e quindi abbiamo pensato di promuovere la Giornata anche presso la Rete del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI), della quale fanno parte circa 800 Comuni impegnati quotidianamente nell’accoglienza di famiglie e minori non accompagnati che hanno chiesto rifugio nel nostro Paese”.

Mattarella: la collaborazione nella difesa dell’Ue insieme alla Nato è garanzia di sicurezza

Mattarella: la collaborazione nella difesa dell’Ue insieme alla Nato è garanzia di sicurezzaRoma, 24 mag. (askanews) – Serve un rinnovato “impegno e sostegno all’indipendenza dell’Ucraina e per la salvezza del suo popolo: una efficace collaborazione europea in materia di difesa in stretta con singergia con la Alleanza Atlantica è garanzia nella mutua sicurezza e per la ricostruzione delle regole della comunit internazionale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla commemorazione per l’80esimo anniversario della battaglia di Montecassino dove oggi sono stati ricordati dal presidente polacco Duda i caduti del suo popolo in questa battaglia.


 

Meloni d’oro in Giappone: una coppia venduta all’asta a 17.000 euro

Meloni d’oro in Giappone: una coppia venduta all’asta a 17.000 euroRoma, 24 mag. (askanews) – Una coppia di meloni coltivati a Yubari, nell’Hokkaido, è stata venduta oggi per 3 milioni di yen (17.600 euro) alla prima asta della stagione a Sapporo. Lo riferisce oggi la rete televisiva lovale Hokkaido Broadcasting Corporation.


L’asta si è tenuta presso il Mercato Centrale all’Ingrosso della Città di Sapporo. L’acquirente è la Hokuyupack, una società di confezionamento e vendita di meloni di Yubari. “Vogliamo rivitalizzare Yubari e speriamo che le persone in tutto il Giappone possano gustare questi dolci meloni”, ha dichiarato il presidente di Hokuyupack, Kiyomichi Noda.


I due costosi meloni di Yubari saranno distribuiti gratuitamente ai primi 200 clienti presso l’ufficio della sua azienda il primo e il 2 giugno. Secondo la Cooperativa Agricola della Città di Yubari, quest’anno 89 coltivatori di meloni prevedono di spedire un totale di 3.219 tonnellate, con vendite previste intorno a 1,92 miliardi di yen (11,3 milioni di euro).


La cifra pagata oggi, pur salata, è lontana dal record assoluto, che fu stabilito nel 2019, quando una coppia di meloni fu battuta a 5 milioni di yen (quasi 30mila euro).