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Autore: Redazione StudioNews

Aixam gruppo francese leader nelle minicar punta sull’Italia

Aixam gruppo francese leader nelle minicar punta sull’ItaliaMilano, 23 mag. (askanews) – Aixam-Mega, gruppo francese nato nel 1983 e leader nelle minicar, punta a proseguire la propria crescita in Italia e in Europa con l’apertura di un nuovo stabilimento di produzione ad Andancette, vicino a Lione e al quartier generale di Aix-Les Bains, e con il lancio di un nuovo modello elettrico la e-Minauto Access, in vendita in Italia con gli incentivi a meno di 10mila euro (9.700 euro) o 46 euro al mese.


La nuova minicar va a completare una gamma di 9 modelli (linee City, Coupé, Cross e l’ultima nata Scouty in vari allestimenti con prezzi da 12.500 a 20mila euro) che si possono guidare dai 14 anni con patente AM. Le minicar misurano 2,7 metri di lunghezza, pesano 425 kg e hanno una velocità limitata a 45 km/h. Sono disponibili con motorizzazione sia termica, un bicilindrico diesel Euro 5 prodotto dalla giapponese Kubota, sia 100% elettrica, con batterie da 5,5 o 7,7 kW con autonomie da 75 km fino a 130 km, che si ricaricano con una normale presa domestica. Aixam ha scelto di non offrire varianti a benzina per evitare elaborazioni non autorizzate che sono più difficili da realizzare su diesel ed elettrico. I veicoli prodotti e realizzati interamente da Aixam non sono soggetti a crash test, ma sono comunque dotati di una cella di sicurezza a protezione dei passeggeri, sono gli unici ad avere l’Abs, un bagagliaio, che nel caso della e-Minauto è di 400 litri, e optional come l’infotainment e l’aria condizionata (solo sulle versioni termiche). Nei suoi 40 anni di attività Aixam, che ha un fatturato di circa 220 milioni e circa 400 addetti, ha venduto 365mila minicar in Europa ed è leader di mercato con una quota del 34%. Nel 2008 il gruppo ha debuttato nel mondo delle elettriche, mentre nel 2013 è stato rilevato dal gruppo Usa Polaris quotato a New York. Nel 2023 Aixam ha raggiunto anche il record di produzione con 19.300 veicoli e conta di arrivare a 30mila unità e circa 600 addetti con il nuovo stabilimento.


L’Italia, dove Aixam è arrivata nel 1997 a Cherasco in Piemonte, è oggi il secondo mercato del gruppo con un fatturato di 46 milioni di euro. Grazie al boom fra i giovani (70% dei clienti) negli ultimi 10 anni la crescita è stata del 263% superando quota 4mila unità (+13% nell’ultimo anno) delle quali il 22% elettriche (5 anni fa erano il 2%). “L’Italia è un mercato molto dinamico, la mobilità soprattutto in città sta cambiando e i genitori cercano mezzi più sicuri rispetto allo scooter per i propri figli. L’obiettivo per il 2024 è di arrivare a 4.200 unità con un 30% di elettrico. Ma la crescita più importante è attesa nel 2025 con l’avvio della produzione del nuovo stabilimento”, ha detto Tom Faget direttore generale di Aixam Mega Italia durante un incontro stampa. La concorrenza di brand più blasonati come Stellantis con la Citroen Ami e con la Fiat Topolino secondo Faget “hanno fatto bene al settore, nel 2023 abbiamo raggiunto il nostro record di vendite”. Non è esclusa infine l’ipotesi di un sito produttivo in Italia: “se il mercato continuerà a crescere valuteremo cosa fare”, ha concluso il manager. In Italia Aixam può contare su una rete mista fatta di concessionari multibrand e store dedicati alle minicar per un totale di 103 dealer e 137 punti vendita e assistenza.

Giorno Indipendenza Azerbaigian ricordato con ricevimento a Roma

Giorno Indipendenza Azerbaigian ricordato con ricevimento a RomaRoma, 23 mag. (askanews) – Partenariato strategico e sincera amicizia con l’Italia, suoni della tradizione musicale azerbaigiana e sapori della cucina nazionale, sono stati gli elementi sostanziali dell’evento che, nella serata del 22 maggio, ha coinvolto più di 250 ospiti nel Centro Culturale dell’Azerbaigian, a Roma, per festeggiare il Giorno dell’Indipendenza del Paese, di cui, il 28 maggio, ricorre il 106mo anniversario.


Ad accogliere gli invitati – si legge in una nota – l’ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov. L’ambasciatore ha aperto la serata rivolgendosi al pubblico, a cui ha ricordato che “il 28 maggio 1918 fu proclamata la prima repubblica parlamentare democratica nell’oriente musulmano, la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian”, in grado di eliminare “le disuguaglianze razziali, etniche, religiose e di classe, garantendo a tutti i cittadini del Paese gli stessi diritti”. Alle donne in Azerbaigian, nel 1918, per la prima volta in Oriente e molto prima di alcuni Paesi del mondo, fu concesso il diritto di voto. Il 18 ottobre 1991, quando l’Azerbaigian ha riconquistato la sua indipendenza, si è dichiarato successore politico e legale di quella Repubblica Democratica. L’Ambasciatore Aslanov ha tracciato i tratti dei primi anni di indipendenza del Paese, ricordando il ruolo fondamentale del Leader Nazionale Heydar Aliyev e sottolineando come ora, dopo quasi 30 anni, l’Azerbaigian, sotto la guida del presidente Ilham Aliyev, ha ripristinato la sua integrità territoriale e sovranità. “Ora siamo impegnati nella ricostruzione dei territori liberati, dove sono stati investiti più di 7 miliardi di dollari per consentire a quasi 850mila sfollati interni di tornare alle loro case. L’Azerbaigian ha anche avviato un programma di pace tra Azerbaigian e Armenia”, ha sottolineato.


Da evidenziare anche che nell’anno in corso l’Azerbaigian sarà ospite di COP29, come rammentato dall’Ambasciatore. Al centro dell’intervento, prosegue la nota, i rapporti di partenariato strategico con l’Italia, rinforzati dalle numerose visite bilaterali di alto livello e dal coinvolgimento di numerose aziende italiane in vari settori dell’economia azerbaigiana, compresi i progetti di ricostruzione dei territori liberati. Intensa anche la cooperazione italo-azerbaigiana in campo umanitario. “La Fondazione Heydar Aliyev, che celebra quest’anno il 20mo anniversario, svolge un ruolo importante negli scambi culturali tra i due paesi”, ha evidenziato Aslanov. La vivida amicizia tra Azerbaigian e Italia è stata testimoniata dall’intervento del sottosegretario di stato, Vannia Gava, ospite d’onore della serata in rappresentanza del Governo italiano. Nel suo intervento, l’onorevole Gava ha evidenziato non solo le relazioni strategiche tra i due Paesi, ma anche il potenziale di crescita che le caratterizza, ricordando, solo nel 2024, la missione a Baku del Ministro Pichetto Fratin, la visita del Viceministro degli affari esteri dell’Azerbaigian Rzayev in Italia e la partecipazione del Ministro Babayev al G7 di Torino. Definendo l’Azerbaigian “Partner centrale” nel settore energetico, l’onorevole ha espresso il sostegno al raddoppio della portata del TAP, si è congratulata per la presidenza della Cop29 e ha ricordato i rapporti culturali ed accademici tra i due Paesi, la vitalità del cui dialogo è ben rappresentata dalla creazione dell’università italo-azerbaigiana a Baku.


L’artista azerbaigiano Sahib Pashazade, virtuoso del tar, accompagnato al pianoforte da Firuza Baylarova, ha intrattenuto gli ospiti con un concerto dai suoni tradizionali azerbaigiani, intervallati da classici italiani ed internazionali. Ad affascinare i partecipanti i colori e i sapori variegati della cucina azerbaigiana, con piatti tipici – dal plov al dolma, dal quotab ai dolci paklava, preparati per l’occasione dal direttore del Ristorante Mangal Steak House di Baku, Elshad Nuriyev e dai suoi cuochi Tural Karimli, Amil Ibrahimov e Isak Temel. Tra i numerosi ospiti, noti esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e dei media.

Con 15 o più episodi l’ora apnee notturne per oltre 4 mln italiani

Con 15 o più episodi l’ora apnee notturne per oltre 4 mln italianiRoma, 23 mag. (askanews) – I disturbi respiratori nel sonno e le apnee notturne sotto i riflettori del 110mo Congresso Nazionale della SIOeChCf – Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale in corso a Bergamo Fiera fino al 25 maggio. “Il tema delle Apnee notturne e, quindi, della cosiddetta Osas – malattia ostruttiva delle vie respiratorie nel sonno -, è diventato negli ultimi anni di grande attualità perchè si sono finalmente posti al centro e approfonditi i tantissimi problemi e le patologie correlate che influiscono in maniera sostanziale sulla qualità di vita del paziente. In questo convegno specialisti di primordine del settore si sono alternati sul palco, ed è giusto che questo argomento trovi il suo canale di sensibilizzazione verso i pazienti affinchè non si sottovaluti questo problema che ha un impatto sociale sia in termini assistenziali che terapeutici non indifferenti”, introduce Giovanni Danesi, presidente del Congresso. “È una patologia che interessa ben 30 milioni di italiani, uomini e donne. La maggior parte dei casi è in forma lieve e si manifesta di solito con un russamento semplice – spiega il Andrea De Vito, Direttore dell’UO di Otorinolaringoiatria negli ospedali di Forlì e Faenza, dottorato PhD in Medicina del Sonno e coordinatore della commissione scientifica nazionale sui disturbi del sonno della SIO&ChCf – . Ci sono, però, ben 4 milioni di italiani a rischio di gravi conseguenze perché, nei loro casi, l’interruzione del respiro notturno avviene per 15 o più volte l’ora. Ciò significa che per 15 volte, tutti gli organi del corpo soffrono di un’ischemia temporanea”. L’apnea è un’occlusione delle vie respiratorie a livello faringeo. Avviene di notte perché dormendo perdiamo tono muscolare e, conseguentemente, è più facile che le strutture anatomiche della bocca e della gola collassino. Negli adulti la principale causa di apnee notturne è l’obesità e più in generale l’essere in condizioni di sovrappeso: il deposito di grasso sia sul collo che sull’addome determina l’occlusione delle vie respiratorie a livello faringeo mentre si dorme, causando l’apnea respiratoria. A questo si possono poi aggiungere fattori genetici e fattori anatomici come le malformazioni connesse a sindromi rare o più semplicemente l’aumento di volume di alcune strutture della gola, per esempio le tonsille. In tutto il mondo, perciò, le apnee notturne crescono all’aumentare del sovrappeso nella popolazione. Anche nei bambini le apnee sono frequenti (tra l’1 e il 5% della popolazione italiana) e si manifestano principalmente tra i 4 e i 6 anni (ma possono iniziare anche a 2 anni). La causa principale è l’ipertrofia cioè l’ingrandimento adeno-tonsillare. “È importante la vigilanza dei genitori nel cogliere le irregolarità nel respiro notturno – riprende De Vito – perché chi soffre di apnee da bambino, se non viene trattato ne soffrirà sicuramente anche da adulto”. Oggigiorno, 8 bambini su 10 che si sottopongono all’asportazione chirurgica delle tonsille, lo fanno in seguito a diagnosi di apnea. Ma è negli adulti che le conseguenze delle apnee notturne sono più gravi. “Quando gli episodi superano i 15 all’ora – prosegue De Vito – l’apnea diventa un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari e favorisce l’insorgenza del diabete, del reflusso gastroesofageo e dell’ipertensione, a loro volta causa di malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Le apnee notturne, inoltre, creano forte sonnolenza diurna, diventando una causa pericolosissima di incidenti stradali e colpi di sonno alla guida”. Oggi le cure mediche messe a punto per questa patologia possono essere considerate all’avanguardia. “La perdita di peso rappresenta la principale forma di prevenzione e cura delle apnee notturne. Poi ci sono gli ultimi ritrovati scientifici – ha spiegato De Vito – oltre alla terapia ventilatoria che rimane sempre la prima scelta, tra le cure d’avanguardia, si contano le cosiddette ‘oral appliances’, ovvero un byte notturno da mettere in bocca simile a quelli impiegati dai dentisti e utile ad aumentare lo spazio contenuto all’interno della bocca e di conseguenza aprire il palato, mantenendo aperte le vie aeree. Un’altra opzione è quella di un neurostimolatore che, inserito chirurgicamente nella zona del mento, ha la funzione di stimolare mentre si dorme, grazie alla prossimità al nervo ipoglosso, i muscoli della lingua e facilitare la respirazione notturna. Si tratta di un’applicazione medica ancora non ancora diffusa in Italia ma utilizzata su larga scala negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei”. In entrambi i casi l’efficacia della terapia dipende, in parte, dalla stabile riduzione del peso corporeo. Ad oggi però anche la chirurgia ricostruttiva del faringe (faringoplastica) rappresenta, in casi selezionati, una valida terapia per le apnee nel sonno.

Confindustria: Orsini eletto presidente con il 99,5% del consenso

Confindustria: Orsini eletto presidente con il 99,5% del consensoRoma, 23 mag. (askanews) – L’assemblea privata dei delegati, riunita nell’Auditorium della Tecnica di Viale dell’Astronomia, ha votato Emanuele Orsini quale 32mo Presidente di Confindustria per il quadriennio 2024-2028. L’assemblea ha registrato una partecipazione record pari al 98% degli aventi diritto al voto e un consenso dei votanti pari al 99,5%. Lo rende noto Confindustria in un comunicato.


L’assemblea ha contestualmente votato la squadra di Presidenza composta da dieci Vice Presidenti elettivi – Lucia Aleotti (Centro Studi), Angelo Camilli (Credito, Finanza e Fisco), Barbara Cimmino (Export e Attrazione degli investimenti), Francesco De Santis (Ricerca e Sviluppo), Maurizio Marchesini (Lavoro e Relazioni Industriali), Vincenzo Marinese (Organizzazione e Rapporti con i Territori e le Categorie), Natale Mazzuca (Politiche Strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno), Marco Nocivelli (Politiche Industriali e Made in Italy), Stefan Pan (Unione europea e Rapporto con le Confindustrie europee), Lara Ponti (Transizione Ambientale e obiettivi ESG) – e tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni (Presidente Piccola Industria), Riccardo Di Stefano (Presidente Giovani Imprenditori) e Annalisa Sassi (Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali). Ai cinque Delegati del Presidente, già nominati in occasione della presentazione della nuova squadra di vertice – Leopoldo Destro (Trasporti, Logistica e Industria del Turismo), Riccardo Di Stefano (Education e Open Innovation), Giorgio Marsiaj (Space Economy), Aurelio Regina (Energia), Mario Zanetti (Economia del Mare) – si è aggiunto oggi Pietro Labriola che seguirà la Transizione Digitale.


Completano il team di vertice i tre Special Advisor: Antonio Gozzi (Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività), Gianfelice Rocca (Life Sciences) e Alberto Tripi (Intelligenza Artificiale). Maurizio Tarquini assume da oggi l’incarico di Direttore Generale mentre Raffaele Langella, a cui il Presidente Orsini ha rivolto un sentito ringraziamento per il suo lavoro, rimarrà Consigliere Diplomatico.

Lombardia, primo sì a Piano socio sanitario regionale 2023-2027

Lombardia, primo sì a Piano socio sanitario regionale 2023-2027Milano, 23 mag. (askanews) – Con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione della minoranza il Piano socio sanitario regionale 2023-2027 (Pssr) è stato approvato in commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia, dopo una seduta fiume per la votazione e la discussione di 321 emendamenti.


La presidente della commissione sanità ha evidenziato il lavoro svolto dalla Commissione che in sei mesi ha affrontato un lungo e approfondito percorso di ascolto, confronto e approfondimento con numerose realtà pubbliche e private del mondo sociosanitario su temi chiave quali la disabilità, la tutela dei più fragili, il sistema sociosanitario e le Rsa, ma anche un rafforzamento dei consultori per il diritto alla vita e il contrasto alle droghe e dipendenze. Le audizioni hanno coinvolto 118 stakeholder in 11 sedute di Commissione: a queste sedute ne vanno aggiunte altre 2 dedicate all’approfondimento del Rapporto epidemiologico Lombardia 2023 e al ruolo della prevenzione per la sostenibilità del servizio sanitario regionale, che hanno visto la presenza e l’intervento di esperti del settore.


Il vice presidente della commissione sanità e relatore del provvedimento ha sottolineato come tutti gli emendamenti siano il risultato di un lavoro attento e approfondito da parte dei Consiglieri senza nessun obiettivo ostruzionistico, ma in uno spirito di leale collaborazione grazie anche all’importante contributo della consigliera segretaria dell’ufficio di presidenza della commissione. Il vice presidente si è detto fiducioso che questo percorso possa sostenere il carattere fortemente innovativo del Pssr che passa dal concetto di curare a quello di prendersi cura: un documento di indirizzo in cui la prevenzione e la sostenibilità del sistema giocano un ruolo fondamentale. Gli emendamenti approvati dalla commissione sono stati 95, 38 quelli respinti. I restanti emendamenti sono stati ritirati e saranno oggetto di quattro maxi emendamenti che la Giunta porterà all’attenzione della commissione prima del voto finale in Aula, suddivisi per aree tematiche: terapia del dolore, malattie rare, servizio psicologo cure primarie e valorizzazione delle professioni sanitarie.


I gruppi di minoranza si sono astenuti con l’obiettivo di migliorare ed eventualmente correggere il Piano socio sanitario regionale nel passaggio dalla commissione all’Aula, previsto per la seduta di martedì 25 giugno. Il Pssr 2023-2027 si muove in uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione (dal 2020 al 2040, gli ultra 85enni passeranno dal 3,6% all’8%), da una forte riduzione della natalità (dal 2015 al 2019 la natalità si è ridotta del 3.5%) e da un aumento del numero di famiglie unipersonali (dal 2020 al 2040 sono aumentate di 332mila le famiglie composte da una sola persona). Aumentano anche gli indicatori di fragilità: 3.127.000 cittadini hanno almeno una condizione cronica, 672.000 lombardi hanno limitata autosufficienza, dal 4% al 38% dei cittadini vive in un ambiente sociale disagiato.


L’evoluzione della complessità clinica della popolazione lombarda prevede che entro il 2050 ci sarà un aumento di 662.696 cittadini che avranno necessità di cure, da un quadro clinico di lieve intensità alla necessità di cure intensive. Ciò comporterà una previsione di aumento della spesa sanitaria da 24,7 a 25,4 miliardi di euro.

Capaci, Moles: tramandare insegnamento Falcone a nuove generazioni

Capaci, Moles: tramandare insegnamento Falcone a nuove generazioniRoma, 23 mag. (askanews) – “Le immagini dell’attentato a Giovanni Falcone, ucciso insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro sono ancora, a 32 anni di distanza, bene impresse nella nostra memoria”. Così, in una nota, Giuseppe Moles, Amministratore delegato di Acquirente Unico, già Sottosegretario all’Editoria.


“Il giudice Falcone, che ha speso tutta la sua vita per combattere la mafia, è stato un esempio di integrità e di coraggio, ha portato avanti la sua battaglia per la legalità e i suoi ideali, pienamente consapevole delle conseguenze. È doveroso oggi onorarne il ricordo e tramandare il suo insegnamento alle nuove generazioni affinché quel suo sacrificio non sia stato del tutto vano. In questa giornata – ha concluso – è doveroso inoltre ricordare tutte le vittime di mafia e rivolgere un ringraziamento alle forze dell’ordine e a tutti coloro che quotidianamente contrastano la criminalità organizzata, per uno Stato veramente libero”.

Superbonus e Redditometro, Conte: è Governo da dilettanti

Superbonus e Redditometro, Conte: è Governo da dilettantiMilano, 23 mag. (askanews) – “Dopo aver gestito il Superbonus per due anni si rimangiano tutti gli impegni che loro stessi hanno scritto nero su bianco e gettano sul lastrico imprese e famiglie italiane. E così col Redditometro: lo introducono e poi se lo rimangiano, dicono che non vogliono uno stato di polizia fiscale ma vanno in quella direzione, adesso che c’è la campagna elettorale ma vedrete che lo riproporranno un attimo dopo. Andate a casa, siete dei dilettanti”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte, a margine di un evento elettorale a Monterotondo.

Calcio, Sala: rinvio Uefa su finale Champions 2027 a S.Siro logico

Calcio, Sala: rinvio Uefa su finale Champions 2027 a S.Siro logicoMilano, 23 mag. (askanews) – Le decisione della Uefa di sospendere fino a settembre l’assegnazione a Milano e allo stadio di San Siro della finale di Champions League del 2027, in attesa della presentazione da parte della Figc di informazioni sul progetto di ristrutturazione del Meazza, “è un rinvio molto logico perché vogliono avere conferma, se si dovesse portare la Champions nel 2027, che non ci siano lavori in corso. Per cui bene così”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, a margine della cerimonia per 32 anni dalla Strage di Capaci.


“Anzi, sarebbe stato peggio se fossero stati costretti a decidere adesso” ha aggiunto. “Io lo prendo come la possibilità di darci il tempo per chiarire quello che dobbiamo fare” ha osservato il primo cittadino ricordando di essere in attesa, entro giugno, del contenuto del progetto di Webuild per l’eventuale ristrutturazione dell’impianto e della relativa accettazione o meno delle squadre.

Piano casa, Tajani: se va verso nostre proposte lo sosterremo

Piano casa, Tajani: se va verso nostre proposte lo sosterremoRoma, 23 mag. (askanews) – “Come Forza Italia abbiamo due progetti già incardinati al Senato in commissione che inseriscono piccole sanatorie nell’ambito di un più ampio progetto di risanamento urbano. Quindi, con una visione, una strategia che punta anche al miglioramento degli edifici, a una riduzione della dispersione di calore, a una riduzione di emissione di CO2, quindi una visione complessiva della politica abitativa”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato a ‘Cinque minuti’ in onda questa sera su Rai1.


“Questo che viene presentato domani in consiglio dei ministri, va nella direzione della nostra proposta. Quindi, se sarà così lo sosterremo perché è giusto essere padroni a casa propria”, ha aggiunto sottolineando di non essere “favorevole a condoni senza limiti perché in questo modo si fa danno a chi ha pagato le tasse”. “Dobbiamo essere sempre molto equilibrati: ma un tramezzo, una finestra un po’ più grande, una finestra un po’ più piccola, non è un ecomostro costruito in riva al mare”, ha detto ancora.

Orsini eletto presidente di Confindustria: ora unità

Orsini eletto presidente di Confindustria: ora unitàRoma, 23 mag. (askanews) – Emanuele Orsini è il nuovo presidente di Confindustria. Ad eleggere il successore di Carlo Bonomi è stata l’assemblea dei delegati. “L’unità era un’esigenza perchè dopo una campagna elettorale un po’ accesa ne avevamo bisogno” ha detto il neopresidente in una conferenza stampa.


“Oggi – ha aggiunto – sono molto contento perchè il voto del 99,5% ha dimostrato che il sistema si è ricompattato”.Orsini resterà in carica per il quadriennio 2024-2028 ed è il trentaduesimo presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia. Nella squadra sono dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti.


A Vincenzo Marinese sarà affidata la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi Esg, temi centrali nell’agenda di Confindustria. Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Il presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto.


Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare. Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.