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Autore: Redazione StudioNews

Alcol, Iss: consumo a rischio per 1 italiano su 6

Alcol, Iss: consumo a rischio per 1 italiano su 6Roma, 23 mag. (askanews) – Quattro adulti italiani su 10 dichiarano di non consumare bevande alcoliche, ma 1 persona su 6 (18%) ne fa un consumo definito a maggior rischio per la salute, per quantità o modalità di assunzione: il 9,6% degli adulti per binge drinking (consumi episodici eccessivi, corrispondenti a 5 o più unità alcoliche in una unica occasione per gli uomini e 4 o più per le donne), il 10% per consumo alcolico esclusivamente o prevalentemente fuori pasto e il 2% per un consumo abituale elevato (3 o più unità alcoliche giornaliere per gli uomini e 2 o più per le donne). Tra gli over 65 coloro che dichiarano di non consumare alcol abitualmente sono 6 su 10, ma 2 su 10 riferiscono un consumo moderato e una percentuale lievemente inferiore, il 17%, a rischio. Sono questi alcuni dei principali dati pubblicati sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità che emergono dal nuovo dataset delle sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento, relative alla popolazione adulta (18-69 anni) e a quella anziana (over 65 anni). Nel biennio 2022-23 sono state intervistate rispettivamente 63mila e 30mila persone. Uomo, giovane e giovanissimo, non in difficoltà economica e con un alto livello di istruzione, perlopiù residente nel Nord Italia: è questo l’identikit del consumatore adulto a maggior rischio, anche se non mancano elementi di allarme per il consumo fra le giovani donne. Dal 2010, si osserva fra gli uomini un progressivo aumento del consumo a maggior rischio e una tendenziale e lenta riduzione del binge drinking; fra le donne invece il consumo di alcol a maggior rischio sembra stabile, ma va aumentando la componente del consumo di tipo binge e sebbene in ambito femminile resti significativamente inferiore a quello degli uomini, le differenze di genere vanno riducendosi. Tra gli over 65 si registra un trend di consumo a rischio più frequente tra gli uomini, che si riduce all’avanzare dell’età e rimane prerogativa delle classi socialmente più avvantaggiate.


L’attenzione degli operatori sanitari al problema dell’abuso di alcol appare ancora troppo bassa: appena il 7% dei consumatori a “maggior rischio” riferisce di aver ricevuto il consiglio di bere meno. Il consumo a maggior rischio è più frequente fra i giovani e in particolar modo i giovanissimi (fra i 18-24enni la quota sfiora il 36%), rivelandosi sempre circa 3 volte maggiore di quanto si osserva fra le generazioni più mature dei 50-69enni. Fra gli ultra 35enni aumenta grazie alla crescita della componente del binge drinking, che dopo un calo legato all’emergenza pandemica ha ripreso ad essere praticato. Il binge drinking così come il consumo di alcol fuori pasto sono prerogative dei più giovani e socialmente più avvantaggiati, mentre il consumo abituale elevato è caratteristica di persone meno giovani e socialmente più svantaggiate. Il consumo di alcol a maggior rischio resta una prerogativa dei residenti nel Nord Italia (con un trend in aumento) in particolare in Valle d’Aosta e PA di Bolzano, seguite, tra le Regioni settentrionali, dalla PA di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Tra le Regioni del Sud, il Molise ha la percentuale di consumatori di alcol a maggior rischio più alta della media nazionale e paragonabile a quella della PA di Bolzano. Anche il consumo di tipo binge è una prerogativa dell’Italia settentrionale (dove si registra anche un aumento significativo dal 2010) e in particolare del Nord Est, ma Molise e Sardegna si distinguono negativamente fra le Regioni meridionali (il Molise fa registrare una delle quote più alte del Paese). Preoccupa gli esperti il numero di persone che assume alcol pur avendo una controindicazione assoluta, come i pazienti con malattie del fegato, fra i quali solo poco meno della met, il 49, dichiara di aver consumato alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista. Il 10% delle donne in gravidanza riferisce di aver consumato alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista e fra le donne che allattano al seno la quota aumenta al 27%.

Capaci, Sala: battaglia non è finita, a Milano problema mafia c’è

Capaci, Sala: battaglia non è finita, a Milano problema mafia c’èMilano, 23 mag. (askanews) – Il ricordo di Giovanni Falcone e della Strage di Capaci di 32 anni fa è materia viva “perché da un lato lo vediamo nella partecipazione a queste giornate nelle città, che a Milano c’è ancora, dall’altro c’è il rischio che nella testa della gente sia una battaglia finita invece non è così”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di commemorazione delle vittime della strage del 23 maggio del 1992.


“Noi dobbiamo continuare a testimoniare, a fare cose le giuste, tipo il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, tipo come noi costruiamo le gare pubbliche per evitare che ci siano infiltrazioni, i comitati che utilizziamo, quindi io penso che da questo punto di vista è sciocco dire che a Milano il problema non c’è, perché c’è, ma è altrettanto vero che l’impegno, anche forte, a Milano c’è” ha continuato il primo cittadino. Quanto alla stima di Transcrime di 5.000 imprese lombarde rischiò infiltrazioni per Sala “è chiaro che dove c’è ricchezza c’è il tentativo di infiltrazioni, ne parlavo recentemente anche col prefetto e anche col nuovo questore. Il lavoro deve essere un lavoro serio e anche quasi di natura pedagogica cioè convincere gli imprenditori che nello stare nelle regole c’è un vantaggio per tutti e isolare quelli che nelle regole non vogliono stare” ha concluso.

Capaci, Schlein: rinnovare impegno contro la mafia

Capaci, Schlein: rinnovare impegno contro la mafiaRoma, 23 mag. (askanews) – “E’ importantissimo per noi essere qui nell’anniversario della strage di Capaci per continuare a rinnovare l’impegno della nostra parte politica contro ogni forma di criminalità organizzata, contro le infiltrazioni della mafia dentro alle istituzioni, alla politica, al mondo economico”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Palermo.


“Dobbiamo affinare gli strumenti di contrasto, se vogliamo seguire quello che abbiamo imparato e l’esempio di chi purtroppo ha pagato con la vita la lotta alla mafia. Dobbiamo ogni giorno inventare nuovi strumenti, perché la mafia cambia forma. Non cambia obiettivi, purtroppo, ma cambia forma e continua ad infiltrarsi. Dobbiamo continuare l’impegno a mettere in comune a livello europeo gli strumenti di contrasto alle mafie, perché stanno operando con disinvoltura attraverso i confini europei”. Ha aggiunto la Schlein: “Ci siamo battuti negli anni scorsi, abbiamo ottenuto un regolamento per il mutuo riconoscimento degli ordini di confisca e di sequestro. Sui beni confiscati c’è molto di più da fare, in Italia e ancora di più a livello europeo. Noi rilanceremo in avanti anche con quello che serve in Italia, con l’arrivo dei fondi Pnrr, per innalzare i presidi di legalità. La direzione sbagliata è quella di alzare la soglia del contante, di permettere il subappalto a cascata. Dove la filiera si fa più opaca è più facile che si infiltri il malaffare e la criminalità organizzata. Invece dobbiamo mettere le forze dell’ordine e la magistratura di fare tutti i controlli necessari”.

Roma, Raggi (M5s): su poteri speciali Capitale sia la volta buona

Roma, Raggi (M5s): su poteri speciali Capitale sia la volta buonaRoma, 23 mag. (askanews) – “La riforma per assegnare poteri speciali a Roma Capitale è necessaria. La notizia secondo cui un testo potrebbe atterrare sul tavolo del Consiglio dei Ministri è sicuramente positiva. Ciò detto, alle parole devono seguire i fatti”. Così l’ex sindaca di Roma e consigliera capitolina M5s Virginia Raggi.


“Non solo – aggiunge Raggi -. Serve una discussione ampia per individuare i tanti problemi e le limitazioni che, spesso, hanno messo Roma in difficoltà. E, contemporaneamente, per trovare le soluzioni che rendano finalmente Roma al pari delle altre grandi capitali europee”, conclude.

Putin firma un decreto: così ci rivarremo sui beni Usa in Russia

Putin firma un decreto: così ci rivarremo sui beni Usa in RussiaMilano, 23 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento che delinea le fasi per richiedere un risarcimento agli Stati Uniti per danni arrecati alla Russia e alla sua banca centrale. Putin autorizza le autorità russe a identificare i beni statunitensi in questione, compresi i titoli, e afferma che le decisioni sul risarcimento saranno prese in tribunale.


Il decreto, intitolato “Sulla procedura speciale per il risarcimento dei danni causati alla Russia e alla Banca centrale russa in relazione alle azioni ostili intraprese dagli Stati Uniti”, è stato pubblicato nel database dei documenti ufficiali governativi russi.Le proprietà degli Stati Uniti in Russia o di individui legati agli Stati Uniti in Russia, compresi cittadini, residenti fiscali e loro associati, potrebbero essere utilizzate per generare un risarcimento per i querelanti.

Mameli esce con il nuovo singolo OKAY OKAY(S1 E2)

Mameli esce con il nuovo singolo OKAY OKAY(S1 E2)Milano, 23 mag. (askanews) – OKEY OKEY (S1 E2) è il nuovo singolo di Mameli, seconda puntata della mini serie che esce in contemporanea con il singolo (e che sfocerà in un disco). Finto allegro – Coinvolgente – Drammatico Un nuova stagione nel passato, presente e futuro di Mameli che ripercorre le fasi di un amore finito per analizzare la propria vita e affrontare i propri traumi. Directed by: Mario Castiglione (Mameli) Written by: Mario Castiglione, Raffaele Esposito, Oscar Inglese Produced by: Mameli e Capitol Records Italy (Universal Music). Con la partecipazione straordinaria e a loro insaputa di: Hit estive e uptempo su tema triste, autoconsolazione, insonnia, inglesismi, una notevole crescita artistica, traumi infantili irrisolti. Nelle puntate precedenti: “CLANDESTINO (S1 E0)”, “MAI LOVE (S1 E1)” Mameli si è trovato alle prese con la fine disarmante e a tratti disperata di un amore, ferite mai rimarginate e la difficoltà di crescere lontani da casa. Una storia personale che si riflette nel mondo esterno. Nel secondo episodio infatti Mameli diventa testimone di un’altra storia che lo porterà a profonde riflessioni sull’assenza, la solitudine e il non detto. Una sfuriata in cui ogni secondo si lacera sempre di più, urla aiuto sempre di più. Ma nessuno ci ascolta, siamo solo noi e le nostre ferite. “OKAY OKAY (S1 E2)” – In questa puntata dal ritmo allegro ma intrinsecamente triste, che evoca le atmosfere di un’estate che sembra sfuggirci di mano, il protagonista continua a essere troppo spesso deluso dalla persona amata, subendo continui colpi bassi. Tuttavia, c’è una luce guida, un mantra che lo aiuta a resistere: non importa quanto le cose vadano male, l’importante è ricordare che alla fine va tutto bene. Tra relazioni fallite e problemi lavorativi, il protagonista scopre la forza di ripetersi che, nonostante tutto, è tutto okay e ballare in un ascensore bloccato…


“OKAY OKAY (S1 E2) è un uptempo allegramente triste, che suona come la colonna sonora di un’estate che – nostro malgrado – non riusciamo a goderci appieno. Il brano racconta le disavventure di un innamorato che viene troppo spesso deluso dalla persona amata e che però si aggrappa a un’ancora di salvezza, ad un mantra infallibile: non importa quanto ti stiano andando male le cose, l’importante è continuare a ripetersi che in fondo è tutto ok. La tipa ti ha lasciato? A lavoro va tutto male? Non sai più dove sbattere la testa? Guarda che se ci pensi bene alla fine è tutto okay, stai a sentire Mameli” dice il cantautore siciliano.

Scholz: non ci saranno armi nucleari dell’Ue

Scholz: non ci saranno armi nucleari dell’UeRoma, 23 mag. (askanews) – L’Unione Europea non avrà una propria arma nucleare. Lo ha chiarito il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.Ad aprile, il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che una strategia di difesa comune dell’Ue, di cui le armi nucleari francesi erano un elemento chiave, avrebbe costruito le garanzie di sicurezza per l’Europa, oltre che le relazioni di vicinato con la Russia.


Per essere chiari, non ci saranno “armi nucleari dell’Ue: è semplicemente irrealistico”, ha dichiarato Scholz all’Economist.

M.O., Camera prende provvedimenti dopo esposizione bandiere Palestina

M.O., Camera prende provvedimenti dopo esposizione bandiere PalestinaRoma, 23 mag. (askanews) – “Alla luce della pericolosità dell’atto posto in essere oggi, che ha prodotto grave rischio alla vita dello stesso autore del gesto e all’altrui incolumità, è stato stabilito – sentito il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana e il Presidente del Comitato per la sicurezza Sergio Costa – di interdire al responsabile l’accesso a Montecitorio e ai palazzi della Camera, in attesa delle decisioni che saranno assunte in sede di Comitato per la sicurezza, che sarà convocato nei prossimi giorni”. E’ quanto comunica l’Ufficio stampa della Camera, dopo che l’ex parlamentare dei Verdi, Stefano Apuzzo, camminando sul cornicione ha raggiunto il balcone principale di Montecitorio e esposto due bandiere della Palestina.

Europee, Censis: “Italia astensionista, sonnambula e rancorosa”

Europee, Censis: “Italia astensionista, sonnambula e rancorosa”Roma, 23 mag. (askanews) – “Le politiche di sostegno alla genitorialità sono in ritardo rispetto ad altri Paesi, il tasso di astensione alle elezioni è solo l’ultimo dei sintomi di un Paese caduto nel sonnambulismo e nel rancore. Studiare sembra non servire più perché l’ascensore sociale si è bloccato. Siamo seduti su una bomba ad orologeria. Le politiche di sostegno alla genitorialità sono in estremo ritardo rispetto a tutti gli altri Paesi europei. L’80% degli italiani è convinto che avrebbe meritato di più sul lavoro, il 50% che avrebbe meritato di più nella vita. Sono tutti dati che fotografano un Paese in preda al rancore”. E’ quanto afferma Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis durante la nuova puntata del Podcast di Fondazione Leonardo curato da Jaime D’Alessandro, “2050, Manuale di sopravvivenza nell’Italia del presente”, nel quale l’autore cerca di analizzare come siamo arrivati ad una situazione del genere, cosa è successo dagli anni Novanta in poi e come siamo giunti a quella che viene chiamata “una cocente disillusione rispetto agli investimenti economici e alle aspettative sul piano emotivo”.


“Noi veniamo da un modello di sviluppo che ha reso grande il Paese, dal dopoguerra in avanti, in cui c’era un patto sociale non scritto, una tacita promessa secondo cui i figli sarebbero stati meglio dei padri. Questo è stato vero fino agli anni ’70 – prosegue Valerii – oggi invece viviamo una fase diversa e questa promessa è stata disattesa. Avere la percezione che questa promessa del progresso e della modernità non è stata mantenuta rende le persone inquiete. Il tasso di astensione che ormai registriamo da anni in tutte le elezioni, è solo l’ultimo dei sintomi di un Paese caduto nel sonnambulismo, di una società che si fonda sul rancore”.

Gli Europei di Atletica Roma 2024 si aprono con lo ‘School Day’

Gli Europei di Atletica Roma 2024 si aprono con lo ‘School Day’Roma, 23 mag. (askanews) – Un evento all’insegna dell’inclusione, della partecipazione e che guarda al futuro. I Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024 si apriranno il prossimo 7 giugno con una speciale iniziativa dedicata ai giovani: gli studenti delle scuole di tutta Italia potranno infatti acquistare i biglietti al prezzo simbolico di 1 euro per seguire allo Stadio Olimpico entrambe le sessioni (mattutina e serale) della prima giornata di gare. Per garantire un’esperienza completa e accessibile a tutti, la promozione sarà valida anche per gli accompagnatori degli studenti, che siano parenti o insegnanti.


Non solo, perché grazie alla nuova promozione “Last Call” dalle 9 di stamattina è possibile acquistare tutte le tipologie di biglietti e abbonamenti disponibili con un prezzo scontato del 40%. La promozione “Last Call” sarà attiva per una settimana e si concluderà alle 9 di giovedì 30 Maggio. Le informazioni dettagliate sulle diverse promozioni in corso sono disponibili sulla pagina roma2024.vivaticket.it dedicata alla vendita dei biglietti e degli abbonamenti. “Vorremmo che per l’apertura degli Europei lo Stadio Olimpico goda dell’entusiasmo e della passione dei giovani, all’insegna dell’inclusione e della partecipazione. Una formidabile opportunità per trasferire in tutto il mondo l’impegno, la qualità e l’eccellenza del nostro Paese e del nostro territorio, oltre che confermare le nostre capacità nell’organizzazione di grandi eventi” dichiara Stefano Mei, presidente della FIDAL e della Fondazione EuroRoma 2024 che organizza l’evento.


La presenza di migliaia di bambini e di ragazzi renderà magica l’atmosfera al Parco del Foro Italico e allo Stadio Olimpico, in una giornata che si annuncia ricca di emozioni per tutti gli amanti dell’atletica. La sessione mattutina del 7 giugno si aprirà alle 9.35 con le qualificazioni del lancio del disco, poi ci sarà spazio per tante altre specialità: dal getto del peso, alle batterie degli ostacoli, dei 1500 metri, degli 800 metri, dei 3000 siepi, passando per le qualificazioni del salto triplo e del salto in lungo, oltre alle prime gare dell’Heptathlon. Nella sessione serale verranno invece assegnate le prime medaglie dei Campionati Europei, a partire dalla marcia 20km femminile, con un percorso disegnato attorno allo Stadio dei Marmi e alla Fontana della Sfera che culminerà all’interno dello Stadio Olimpico. Le altre finali in programma saranno il lancio del disco maschile, il getto del peso femminile, la staffetta 4×400 mista e i 5000 metri femminili, mentre i velocisti saranno impegnati nelle batterie dei 100 metri maschili.


Le sfide spettacolari di Roma 2024 riempiranno sei giornate consecutive di gare fino al 12 giugno, con oltre 1600 atleti europei che si confronteranno in 24 diverse specialità.