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Autore: Redazione StudioNews

Giornata patologie eosinofile, anche Volterra illuminata di magenta

Giornata patologie eosinofile, anche Volterra illuminata di magentaRoma, 20 mag. (askanews) – Volterra si illumina di magenta per celebrare il World Eosinophilic Deseases Day, la Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa promossa dall’associazione Eseo Italia, giunta al terzo anno, rientra nell’ambito del mese di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, con il 22 maggio dedicato all’European EoE Day.


La città di Volterra ha aderito alla campagna di sensibilizzazione autorizzando l’illuminazione con il colore magenta, simbolo della campagna ESEO Italia 2024, di Palazzo dei Priori, sede del Comune. L’iniziativa promossa da ESEO Italia (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila), è replicata in oltre 20 luoghi simboli del Paese ed ha come obiettivo la promozione di una corretta educazione sanitaria attraverso attività e progetti mirati a garantire con la sensibilizzazione una riduzione del ritardo diagnostico per i pazienti con patologie gastrointestinali eosinofile, orientarli nei percorsi di cura, creare network con interlocutori nazionali ed internazionali che a vario titolo possono favorire azioni a sostegno dei pazienti, per migliorare la qualità delle cure, la salvaguardia dei diritti ed in generale la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese.


“Ringrazio a nome di tutti i pazienti l’amministrazione comunale per aver aderito, con grande spirito di vicinanza e solidarietà, alla nostra campagna di sensibilizzazione”, ha affermato Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia. “L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – ha aggunto – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito il mese delle patologie eosinofile”. “I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – ha concluso Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergie

Per un italiano su cinque cambio stagione segnato da ritorno allergieMilano, 20 mag. (askanews) – Per un italiano su cinque il passaggio dall’inverno alla primavera non segue il calendario ma la ricomparsa dei sintomi delle allergie e dei pollini. Secondo le stime diffuse dall’Ispra e dalla Società italiana allergologia e immunologia pediatrica, sono oltre 12 milioni i connazionali – in particolare circa un terzo dei bambini sotto i 14 anni – che soffrono di allergopatie da pollini. Sempre secondo gli esperti, le persone affette da allergie ai pollini sarebbero raddoppiate negli ultimi 30 anni. Ad aggravare la situazione concorrono gli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento, che stanno causando fioriture anticipate di graminacee, parietaria, ambrosia, betulla, cipresso e olivo, prolungando sino all’autunno inoltrato la dispersione nell’aria di grandi quantità di granuli pollinici. Il problema, quindi, non è più limitato al solo periodo primaverile: la “stagione degli starnuti” si è estesa a tutto l’anno.


All’aria aperta, la strategia migliore per “dare respiro” ai soggetti allergici si concentra principalmente nel limitare le occasioni di esposizione agli allergeni (come le attività sportive outdoor, le passeggiate e i picnic in campagna o nelle aree verdi urbane) preferendo le località di mare o di alta montagna. Per gli ambienti indoor invece, per controllare in modo ottimale gli effetti più fastidiosi delle allergie, le persone che ne soffrono potranno adottare alcuni accorgimenti utili a garantire un buon livello di qualità dell’aria indoor. Un contributo al sollievo di chi soffre di allergia ai pollini arriva dalla tecnologia, grazie a soluzioni per la climatizzazione domestica e per la purificazione dell’aria.


Panasonic heating and ventilation air conditioning, azienda del settore della climatizzazione, ha sviluppato soluzioni all’avanguardia nell’ambito dell’Iaq (qualità dell’aria indoor) come la tecnologia nanoe X. Questa tecnologia, basata sui benefici dei radicali ossidrilici, nasce dall’osservazione della natura, in cui gli ioni presenti nelle nanoparticelle di acqua sono in grado di inibire in modo efficace e in tempi rapidi diversi allergeni come pollini e muffe domestiche, ma anche certi virus e batteri e i cattivi odori. I radicali ossidrilici sono molecole instabili e quindi, per sopravvivere, hanno bisogno di legarsi a molecole di idrogeno. Proprio questo processo è alla base della tecnologia nanoe X: i radicali OH scompongono le particelle degli allergeni e degli inquinanti con cui vengono a contatto per sottrarre loro l’idrogeno e, di conseguenza, li inibiscono, neutralizzandone gli effetti sgradevoli. A oggi, la tecnologia ha dimostrato la sua efficacia relativamente a 13 specie vegetali, tra cui cedro, cipresso, ambrosia, miscanto, artemisia, ulivo, ginepro, casuarina, betulla bianca giapponese e timo. Pertanto, dopo rigorosi test nelle condizioni più severe, nanoe X ha ottenuto la certificazione VDI6022, che garantisce il massimo livello di efficacia contro l’esposizione agli allergeni più comuni, come pollini, muffe e molti allergeni provenienti da animali domestici presenti negli ambienti interni.

Concluso master direttori Consorzi tutela di Origin Italia

Concluso master direttori Consorzi tutela di Origin ItaliaRoma, 20 mag. (askanews) – Con 144 ore di lezione in presenza, oltre 40 docenti tra professori universitari, esperti di settore, rappresentanti istituzionali e 6 Consorzi di Tutela che hanno ospitato gli incontri in programma, si è concluso sabato 18 maggio, con la consegna degli attestati di presenza ai 35 partecipanti al primo Master Direttore Consorzio di Tutela, promosso da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita e il supporto organizzativo di Accademia Qualivita.


Un percorso di seminari in-formativi realizzati nell’ambito di un progetto del Masaf iniziato a novembre dello scorso anno e terminato nella Sala Cavour del Masaf con l’intervento del Ministro Francesco Lollobrigida. “Abbiamo voluto valorizzare giovani figure professionali che fin da subito sono pronte a inserirsi nel management dei Consorzi di tutela con maggiori basi tecniche, normative e organizzative – ha detto il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – la recente Riforma comunitaria del sistema delle Indicazioni Geografiche ha sicuramente alzato il livello di complessità della governance delle filiere DOP IGP, per questo abbiamo voluto creare uno strumento per costruire figure professionali in grado di gestire al meglio le opportunità che riguarderanno i Consorzi di tutela”. “Le Indicazioni Geografiche sono uno straordinario mondo che in Italia abbiamo saputo preservare e al contempo promuovere grazie all’impegno di aziende e professionisti – ha sottolineato Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita, durante la consegna degli attestati – con il Master ha preso vita un nuovo percorso di management che riguarda i Consorzi di tutela e di conseguenza una nuova visione della governance di quei territori oggi economicamente e socialmente sostenibili proprio grazie all’agricoltura di qualità”.

Vino, da 22 a 26 maggio al Castello Reale di Moncalieri torna “EnoWeek”

Vino, da 22 a 26 maggio al Castello Reale di Moncalieri torna “EnoWeek”Milano, 20 mag. (askanews) – Torna la terza edizione di “EnoWeek” a Moncalieri (Torino): da mercoledì 22 a domenica 26 maggio, in tutta la città e al Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri, va in scena la settimana diffusa dedicata al vino con oltre 50 Cantine da tutta Italia e più di 200 etichette, accompagnate dalle specialità enogastronomiche del moncalierese, con una sezione speciale dedicata ai vini eroici fra musica, talk, degustazioni e grandi cene.


Il 22 e 23 maggio, dalle 18.30, nella Sala Antica del Consiglio Comunale è prevista una due giorni di talk e masterclass gratuite dedicate alla tradizione vitivinicola di Moncalieri alla scoperta dei vini del territorio, in abbinamento alle tapas e al finger food piemontese della tradizione locale a cura della Pro Loco. Dal 22 al 24 maggio, si tengono le grandi cene diffuse nei ristoranti della cittadina che proporranno menù dedicati o alla carta, in abbinamento a una selezione di etichette dei produttori ospiti della “EnoWeek”. Tre serate per conoscere nuove Cantine da tutta Italia: dall’incontro fra gastronomia sicula e i vini piemontesi al Ristorante Borgo Antico con la Cantina del Ciabot, ai tavoli del ristorante La Cadrega per accogliere le etichette della Cantina Bosio, viticoltori in Val di Susa, e poi ancora Vin Bistrot e La Provinciale Bolgherese per un incontro tra gastronomia piemontese e vini bolgheresi. Una tripletta inoltre al Vicolo di Bacco: il 22 maggio sarà ospite la Cantina Vite Colte di Barolo, il 23 l’Azienda Agricola Dante di Neive e il 24 Saraja, società agricola di Telti (Sassari). Note e vino animeranno la serata di venerdì 24 maggio con il ricco programma della “Notte del vino Moncalierese”: in piazza Vittorio Emanuele II, dalle 19 alle 22, andrà in scena il “tasting around” con oltre dieci Cantine protagoniste e 50 tra rosati, vini artigianali e bollicine a cura di Fisar Torino.


Ad arricchire l’evento, inoltre, non mancherà la proposta food declinata sui grandi prodotti del territorio grazie a Egregio e la Cooperativa RAM di Moncalieri. Alle Cantine eroiche sarà dedicata, in particolare, un’intera area del Salone dei Vini dove risuoneranno le note della musica del djset Pazza Idea. Nel corso della serata di sabato, il pubblico avrà inoltre l’opportunità di visitare gli appartamenti reali del Castello oggi Patrimonio Unesco, grazie alle visite guidate gratuite in programma dalle 17.30 alle 21.30.

Diana confermato a guida Consorzio Arancia Rossa Sicilia Igp

Diana confermato a guida Consorzio Arancia Rossa Sicilia IgpRoma, 20 mag. (askanews) – L’assemblea del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha confermato la propria fiducia nel lavoro svolto dal presidente Gerardo Diana e dal consiglio di amministrazione uscente per il triennio 2024-2027. I componenti del Consiglio di amministrazione (9 tra i produttori e 4 tra i confezionatori) sono stati infatti rieletti dall’assemblea per acclamazione, riconfermando così di fatto anche il presidente.


Il presidente Diana ha svolto il suo primo mandato da subentrante, a partire dal dicembre del 2021, in sostituzione del presidente dimissionario Giovanni Selvaggi. Diana ha anche illustrato le linee guida dell’azione di tutela, promozione e sviluppo che il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP intende seguire già a partire dai prossimi giorni. “Bisogna da subito lavorare su tre tavoli tematici – ha annunciato alla assemblea – Il primo è quello sulla problematica del lavoro. È impensabile immaginare di affrontare la prossima campagna di raccolta degli agrumi senza personale. Gli altri due tavoli riguarderanno una doverosa attualizzazione del disciplinare di produzione e la promozione del prodotto.


Del Consiglio di amministrazione del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP fanno parte Gerado Diana Elena Albertini, Salvatore Scrofani , Giovanni Bua, Giovanni Crispi, Giuseppe Di Silvestro, Riccardo Di Stefano, Grazia Gugliotta, Placido Manganaro, Stefano Restuccia, Maria Paola Rizzo e Mario Tripoli e Vito Amantia. Quest’ultimo è il nuovo consigliere eletto e sostituisce il consigliere Maurizio Ialuna, veterano del CDA con tre mandati svolti, e non più eleggibile da statuto. Elena Albertini è stata nominata vicepresidente vicario in quota produttori e Salvatore Scrofani vicepresidente in quota confezionatori.

Giornata mondiale patologie eosinofile, anche Bergamo s’illumina di magenta

Giornata mondiale patologie eosinofile, anche Bergamo s’illumina di magentaRoma, 20 mag. (askanews) – Bergamo si illumina di magenta per celebrare il World Eosinophilic Deseases Day, la Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa promossa dall’associazione Eseo Italia, giunta al terzo anno, rientra nell’ambito del mese di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, con il 22 maggioche sarà dedicato all’European EoE Day.


La città di Bergamo ha aderito alla campagna di sensibilizzazione autorizzando l’illuminazione con il colore magenta, simbolo della campagna ESEO Italia 2024, di Porta San Giacomo. L’iniziativa promossa da ESEO Italia (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila), è replicata in oltre 20 luoghi simboli del Paese ed ha come obiettivo la promozione di una corretta educazione sanitaria attraverso attività e progetti mirati a garantire con la sensibilizzazione una riduzione del ritardo diagnostico per i pazienti con patologie gastrointestinali eosinofile, orientarli nei percorsi di cura, creare network con interlocutori nazionali ed internazionali che a vario titolo possono favorire azioni a sostegno dei pazienti, per migliorare la qualità delle cure, la salvaguardia dei diritti ed in generale la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese.


“Ringrazio a nome di tutti i pazienti l’amministrazione comunale per aver aderito, con grande spirito di vicinanza e solidarietà, alla nostra campagna di sensibilizzazione”, ha affermato Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia. “L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – ha aggunto – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito il mese delle patologie eosinofile”. “I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – ha concluso Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

Esofagite eosinofila, a Napoli Piazza del Plebiscito s’illumina di magenta

Esofagite eosinofila, a Napoli Piazza del Plebiscito s’illumina di magentaRoma, 20 mag. (askanews) – Napoli si illumina di magenta per celebrare il World Eosinophilic Deseases Day, la Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa promossa dall’associazione Eseo Italia, giunta al terzo anno, rientra nell’ambito del mese di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, con il 22 maggio che sarà dedicato all’European EoE Day.


La città di Napoli ha aderito alla campagna di sensibilizzazione autorizzando l’illuminazione con il colore magenta, simbolo della campagna ESEO Italia 2024, del colonnato di Piazza del Plebiscito. Ad aderire anche Portici con l’illuminazione della sede comunale mentre a Pompei, ad illuminarsi di magenta è stata la Casina dell’Aquila, all’interno del Parco Archeologico di Pompei. L’iniziativa promossa da ESEO Italia (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila), è replicata in oltre 20 luoghi simboli del Paese ed ha come obiettivo la promozione di una corretta educazione sanitaria attraverso attività e progetti mirati a garantire con la sensibilizzazione una riduzione del ritardo diagnostico per i pazienti con patologie gastrointestinali eosinofile, orientarli nei percorsi di cura, creare network con interlocutori nazionali ed internazionali che a vario titolo possono favorire azioni a sostegno dei pazienti, per migliorare la qualità delle cure, la salvaguardia dei diritti ed in generale la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.


Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese. “Ringrazio a nome di tutti i pazienti l’amministrazione comunale per aver aderito, con grande spirito di vicinanza e solidarietà, alla nostra campagna di sensibilizzazione”, ha affermato Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia. “L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – ha aggunto – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito il mese delle patologie eosinofile”.


“I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – ha concluso Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

All’orto botanico di Palermo si torna a coltivare il caffè

All’orto botanico di Palermo si torna a coltivare il caffèRoma, 20 mag. (askanews) – A più di un secolo di distanza dal primo esperimento di coltivazione del caffè in Sicilia, all’Orto Botanico di Palermo si torna a coltivare il caffè. Il Sistema Museale dell’Università di Palermo e la storica torrefazione Morettino presentano il progetto del nuovo Campo sperimentale di caffè. Il Campo sperimentale si sviluppa in un’area di circa 290 metri quadrati, tra l’antica serra Carolina e la serra tropicale e ospita 21 piante di Coffea arabica di differenti età e varietà (Heirloom, Caturra, Pacamara, Catuai, Bourbon rossa, Bourbon gialla), rappresentative dei paesi della cosiddetta Coffee Belt, l’area del mondo racchiusa tra i due tropici in cui nasce e cresce il caffè.


Le piante sono coltivate in piena terra e all’aria aperta, protette dall’ombra dei grandi alberi di falso kapok (Ceiba speciosa) e circondati da alcuni filari di agrumi (limone, bergamotto, pompelmo, arancio amaro, arancio dolce e mandarino) in un piccolo agrosistema mediterraneo. Un altro centinaio di piante, invece, si trova nella nursery della Serra Carolina, in attesa di crescere e trovare dimora all’aria aperta. Era la fine dell’Ottocento quando all’Orto Botanico di Palermo giunsero da Etiopia e Somalia alcune piante di caffè, che furono custodite all’interno della Serra Carolina. Alcuni anni dopo, nei primi anni del Novecento, si decise di intraprendere l’esperimento di coltivare il caffè in Sicilia in piena terra, con lo scopo di affrancare l’Italia dalla dipendenza dei flussi commerciali con l’estero e aprire la strada ad una nuova “Via del caffè” tutta italiana, come quelle precedenti degli agrumi e del cotone.


“Siamo davvero orgogliosi di portare avanti questo percorso di sperimentazione e di divulgazione di una coltura a noi cara come il caffè, proprio nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo che ha ospitato le prime piante di caffè già agli inizi del 900 – spiega Andrea Morettino – Oggi, a distanza di oltre un secolo, siamo riusciti a coltivare il nostro piccolo sogno del caffè siciliano en plein air e a realizzarlo proprio nel cuore dei giardini botanici”.

Mobilità, Talet-E startup che converte scooter endotermici in elettrici

Mobilità, Talet-E startup che converte scooter endotermici in elettriciRoma, 20 mag. (askanews) – Talet-e è la prima startup italiana che nasce con l’obiettivo di elettrificare gli scooter, con cilindrata da 125cc in su, sostituendo il motore endotermico con un kit elettrico, prodotto e installato in Italia. Supportata da partner strategici, la società vanta competenze tecnologiche e manageriali distintive, che la posizionano come punto di riferimento per la transizione elettrica del mercato delle due ruote. Lo rende noto l’azienda italiana in un comunicato.


Secondo gli ultimi dati diffusi da Confindustria ANCMA le immatricolazioni ad aprile sono aumentate del 21% rispetto allo stesso mese del 2023, spinte soprattutto dalla crescita degli scooter. In Italia, circolano circa 7,3 milioni di motocicli, di cui il 72% ha più di 10 anni, e Roma è in testa alla classifica con circa 516.000 unità. Il rinnovo del parco esistente quindi porterebbe benefici significativi, riducendo quel 43% di motocicli omologati Euro 0 e Euro 1 che ancora oggi circolano sulle strade italiane. In questo contesto, la soluzione per ridare una seconda vita ai mezzi più inquinanti esiste e si chiama “talet-e POWER Kit”, una tecnologia accessibile e conforme alle norme vigenti. Nello specifico, l’installazione del kit di conversione mantiene le stesse prestazioni del veicolo termico originario mentre le componenti sostituite vengono reindirizzate ad aziende specializzate che ne garantiranno il riciclo delle materie prime. Inoltre, la soluzione proposta da talet-e prevede la consegna del nuovo libretto di circolazione per usufruire di tutti i vantaggi dell’elettrificazione, tra cui accesso ZTL, esenzione bollo e riduzione costi di assicurazione. Il tutto con la garanzia di due anni dall’installazione e la certezza di minori costi di gestione.


Fedele al suo manifesto “Rendere le nostre Città e il Pianeta un posto migliore”, dunque, talet-e si pone come abilitatore del cambiamento velocizzando la transizione alla mobilità sostenibile, senza generare rifiuti, nel rispetto dei principi dell’economia circolare. In qualità di brand completamente dedicato alla mobilità elettrica, talet-e si impegna a costruire un futuro sostenibile attraverso la rinascita di scooter a combustione termica in veicoli 100% elettrici in un progetto a cavallo tra second life e transizione energetica. Con questo obiettivo la nuova società ha predisposto una roadmap che prevede diverse tappe, ad


iniziare dalla messa on line della landing page del sito ufficiale (link), dove è possibile iscriversi ad una lista d’attesa per essere informati per primi sul pre-lancio, in programma il prossimo ottobre, e ricevere offerte esclusive e dedicate. L’inaugurazione del flagship store a Roma avverrà entro il 2024 mentre il network delle officine convenzionate si amplierà con l’obiettivo di essere presente nelle principali città italiane entro il 2027. Inoltre, il modello di business di talet-e è in grado di soddisfare sia gli utenti B2C sia quelli B2B. Infatti, oltre ai privati che desiderano aggiornare il proprio veicolo per invecchiamento e/o restrizioni per inquinamento, talet-e è la soluzione ideale per i rivenditori e per le aziende che vogliono ridurre il loro impatto ambientale. I punti di forza di “talet-e POWER Kit” Il cuore dell’innovazione della nuova società è “talet-e POWER Kit”, un nuovo standard universale con tecnologia elettrica integrale pensata, progettata e ingegnerizzata in Italia per essere facilmente installata su tutte le tipologie di scooter termici, per trasformarli in veicoli elettrici. Il kit si compone di due batterie fisse da 1,5 kWh ricaricabili, cui aggiungere fino a due ulteriori batterie da 0,75 kWh, a seconda dello scooter. Queste ultime saranno estraibili e potranno essere ricaricate in qualsiasi luogo sia disponibile una presa di corrente almeno da 220V. talet-e garantisce inoltre fino a 3.000 cicli di ricarica. La conversione richiede circa 4 ore che, oltre al controllo qualità finale, prevede diverse fasi: smontaggio del motore termico, del serbatoio e degli scarichi, cablatura, installazione della batteria del motore elettrico e dell’elettronica di gestione del sistema. Il costo, comprensivo delle spese di installazione, collaudo ed emissione del nuovo libretto di circolazione, si aggira intorno ai 2.500 euro (IVA inclusa), un prezzo decisamente inferiore all’acquisto di un nuovo scooter elettrico, con potenza pari o superiore agli 11 kW, che è compreso tra 8.000 e 11.000 euro. Inoltre, insieme al nuovo “cuore” elettrico, talet-e offre la possibilità di personalizzare il proprio scooter con accessori per un nuovo look accattivante e distintivo.


talet-e coinvolge nel suo progetto diversi e prestigiosi partner, leader nei loro settori di competenza, che insieme creano valore. Tra questi spicca Newtron Eng., una delle pochissime società italiane specializzate in questo ambito con una lunga esperienza nel campo del retrofit di autoveicoli; a supporto della preparazione dei tecnici lavora un player di primaria importanza come Elis; Findomestic assisterà i clienti grazie alla propria grande competenza nel credito al consumo. Oltre a queste importanti realtà in grado di garantire la migliore esperienza a chi sceglierà talet-e, la società si sta affidando a professionisti del settore della sostenibilità per realizzare al meglio il target di minimizzare l’impatto ambientale di talet-e sia recuperando quanto più possibile dallo smontaggio dei mezzi, sia progettando la miglior supply chain possibile. Per questi compiti l’azienda si avvale di due stelle nascenti del mondo della sostenibilità: Circularity, per l’analisi sul second life, e Green Future Project per la parte di analisi e rendicontazione dei flussi aziendali. Il managing team di talet-e A guidare la start-up italiana c’è una squadra di manager con ruoli importanti in svariati settori. Nello specifico, il consigliere delegato è Marco Dau, manager di pluriennale esperienza nella gestione di start up e aziende nell’ambito della comunicazione, dei servizi di telefonia e bancario. Al suo fianco Gianluca Nicchi, nel ruolo di Manager Operations, che vanta una consolidata esperienza nel settore automotive e un background in aree Program

Giornata internazionale del tè, domani evento Fao a Roma

Giornata internazionale del tè, domani evento Fao a RomaRoma, 20 mag. (askanews) – Torna domani, 21 maggio, la Giornata internazionale del tè. Celebrato con il tema “Onorare le donne di tutto il mondo, dal raccolto alla tazza”, l’evento di quest’anno punta i riflettori sulle donne nel settore del tè, evidenziando i loro diversi contributi lungo tutta la catena di approvvigionamento e affrontando le sfide che devono affrontare.


La produzione e il commercio del tè svolgono un ruolo fondamentale nell’occupazione, nella generazione di reddito, nei proventi delle esportazioni e nella sicurezza alimentare in molti paesi in via di sviluppo, comprese alcune delle aree rurali più povere del mondo. In questo contesto, domani martedì 21 maggio l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ospiterà una celebrazione globale per la Giornata internazionale del tè 2024 presso la sua sede di Roma. L’evento sarà inaugurato dal Direttore Generale della FAO QU Dongyu e sarà seguito da un dialogo con la partecipazione di donne provenienti dai settori del tè e del caffè.


Comprenderà una mostra in collaborazione con il programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) che si concentrerà su quattro siti designati: l’agrosistema tradizionale del tè Pu’er in Cina; il tradizionale sistema di erba del tè a Shizuoka, in Giappone; il sistema del gelsomino di Fuzhou in Cina; e l’agrosistema tradizionale del tè Hadong in Corea. Inoltre, alla Fao si svolgerà anche un evento di degustazione di tè e caffè, in collaborazione con la Corporazione delle donne delle Nazioni Unite.