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Autore: Redazione StudioNews

Vino, nuova etichetta per Arnaldo Caprai: un rosato del Trasimeno

Vino, nuova etichetta per Arnaldo Caprai: un rosato del TrasimenoMilano, 19 mag. (askanews) – Nuova etichetta per la Cantina umbra Arnaldo Caprai: si chiama “Puntabella” ed è un rosato prodotto sui vigneti che circondano il lago Trasimeno. Un vino che rappresenta anche una nuova tessera del mosaico che Marco Caprai sta componendo per valorizzare il patrimonio vinicolo umbro anche al di fuori dell’areale di Montefalco. Così, dopo il “Metodo Classico Brut Arnaldo Caprai”, prodotto con uve Chardonnay e Pinot Nero nei vigneti di Gubbio, oggi vede la luce questo rosè da uve Sangiovese (60%) e Grenache (40%).


Si narra che questo forte vitigno di origine spagnola sia coltivato (ad alberello) dall’inizio del Seicento nella zona del Trasimeno, dove un tempo veniva chiamato “Vigneto Francese” e poi anche “Trasimeno Gamay”, perché erroneamente collegato al Gamay utilizzato per il Beaujolais. Affinato per tre mesi in acciaio e tre mesi in bottiglia, e prodotto nell’annata d’esordio 2023 in settemila unità, questo rosato “Colli del Trasimeno Doc” prende il nome da uno dei punti panoramici più suggestivi del grande della provincia di Perugia.

Banche Usa, Fed e regolatori arretrano su aumenti capitale per grandi

Banche Usa, Fed e regolatori arretrano su aumenti capitale per grandiRoma, 19 mag. (askanews) – La Federal Reserve e altri due regolatori statunitensi si stanno muovendo verso un nuovo piano che ridurrebbe in modo significativo un aumento di capitale obbligatorio di quasi il 20% per le banche più grandi del paese a seguito delle pressioni da parte di amministratori delegati del settore come Jamie Dimon di JPMorgan Chase. Lo riporta il Wall Street Journal.


Gli alti funzionari di tutte e tre le agenzie coinvolte nelle norme sui capitali in sospeso – la Federal Reserve, la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) e l’Office of the Comptroller of the Valuta (OCC) – stanno ancora discutendo revisioni sostanziali e tecniche e non vi è alcuna garanzia che un accordo verrà raggiunto, ha sottolineato il quotidiano statunitense. I tre regolatori bancari nel luglio 2023 avevano presentato una proposta per rivedere il modo in cui le banche con più di 100 miliardi di dollari in attività calcolano la liquidità che devono accantonare per assorbire potenziali perdite.

Gruppo Aton, 1 trimestre in crescita: ricavi +6% a 5,5 mln

Gruppo Aton, 1 trimestre in crescita: ricavi +6% a 5,5 mlnRoma, 19 mag. (askanews) – Il Gruppo Aton apre il 2024 con lo sguardo rivolto all’estero. Il primo trimestre dell’anno si è chiuso positivamente per la tech company che dal quartier generale di Villorba, nel Trevigiano, accompagna le aziende nella trasformazione digitale e sostenibile. “I numeri realizzati in questi primi tre mesi hanno evidenziato un fatturato stabilmente in crescita rispetto all’anno precedente”, analizza in una nota diffusa dall’azienda la Cfo del gruppo, Tania Zanatta. “Ponendo il focus sui macro dati del primo trimestre di Aton, e confrontandoli con lo stesso segmento temporale dell’anno scorso, i ricavi sono a 5,5 milioni di euro (+6%, in assoluto 300 mila euro in più), l’Ebitda è stabile a poco meno di un milione di euro e il portafoglio ordini a backlog è pari di 24 milioni di euro”. In linea anche il margine Ebitda di gruppo, che sale al 18%, segnando un +2% rispetto alla percentuale del trimestre precedente (ottobre-dicembre 2023).


Crescono di un 5% le vendite di prodotti e servizi Aton, che ammontano quindi al 78% del fatturato complessivo, contro il 73% del primo trimestre 2023. Il 59% delle vendite è costituito da fatturato ricorrente. In un contesto economico complesso il Gruppo Aton aveva chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato di 22,8 milioni di euro, confermando una crescita (+2,2%) sul 2022. Positivo anche l’aumento dei margini registrato nella seconda parte del 2023, con un Ebitda di gruppo al 16%, rispetto al 9% registrato nel primo semestre.


“Tutti gli indici confermano la solidità del business Aton ed il rapporto di fiducia di lungo periodo con i clienti”, commenta Il Ceo, Giorgio De Nardi. “Il Gruppo si prepara ad una crescita sfidante, l’obiettivo è raggiungere i 6 milioni di Ebitda nel 2024. Questo primo scorcio del 2024 porta delle ottime notizie nel processo di internazionalizzazione. Abbiamo infatti realizzato un importante accordo con un cliente strategico in Gran Bretagna, che opera nel settore dell’oil & gas: la nuova partnership porterà i propri effetti a partire dall’esercizio appena iniziato”. Si conferma così la propensione internazionale ed inclusiva del gruppo, che oggi occupa persone di 18 nazionalità diverse, (c’è chi lavora in smart working da Barcellona e in Sudafrica). Sono già 17 le new entry del primo trimestre, che fanno raggiungere quota 240 il numero complessivo dei collaboratori, gli atonpeople.


Aton è un’azienda innovativa con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico, con circa 240 persone impegnate nello sviluppo di soluzioni e servizi per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore gas & oil. Fondata da Giorgio De Nardi, fin dalla nascita, nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti crescenti, etici e sostenibili. Per questo nel 2021 è diventata società benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale. Il fatturato del 2023 è stato di 22,8 milioni di euro. Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT.

Iran, il presidente Raisi coinvolto in un incidente di elicottero

Iran, il presidente Raisi coinvolto in un incidente di elicotteroRoma, 19 mag. (askanews) – I soccorritori in Iran stanno cercando di raggiungere un elicottero coinvolto in un “incidente” mentre viaggiava con un gruppo di persone, tra cui il presidente della repubblica islamica Ebrahim Raisi. Non sono state fornite informazioni immediate su cosa sia successo all’elicottero, né su chi fosse a bordo. Le agenzie di stampa semiufficiali hanno offerto spiegazioni diverse sull’accaduto. Raisi era in viaggio nella provincia iraniana dell’Azerbaigian orientale. La tv di Stato ha descritto l’area dell’incidente come vicina a Jolfa, una città al confine con l’Azerbaigian, circa 600 chilometri a nord-ovest della capitale iraniana, Teheran. Raisi si era recato in Azerbaigian per inaugurare una diga insieme al Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. La diga è la terza che le due nazioni hanno costruito sul fiume Aras.

Vino, “Divino Aperitivo”: il Soave alla conquista di Verona in 4 tappe

Vino, “Divino Aperitivo”: il Soave alla conquista di Verona in 4 tappeMilano, 19 mag. (askanews) – Un’azione promozionale che vede le aziende associate al Consorzio del Soave operare in partnership con i ristoratori veronesi per raccontare ad appassionati e curiosi l’anima giovane e l’anima più evoluta del Soave. Questo in sintesi l’obiettivo di “Soave Divino Aperitivo”, il format ideato dal Consorzio in collaborazione con l’Associazione Hostaria Verona, che mira ad accrescere la percezione del Soave quale vino bianco simbolo di Verona.


Un format che mette insieme finger food e buona musica, per andare oltre il linguaggio tecnico e impegnato delle masterclass e dei corsi per professionisti, lasciando spazio direttamente al vino. Presenti naturalmente i produttori, pronti a rispondere ad eventuali domande da parte dei più interessati. Quattro le tappe previste: il 23 maggio da “Dal Medico” in piazza delle Erbe, il 21 giugno da “Alma Bar” in piazza Isolo, il 18 luglio da “Il Localino” a San Zeno, e il 6 settembre da “Amen” a Torricelle. “Abbiamo pensato ad una vera e propria festa, un happy hour del Soave nei luoghi della movida veronese per eccellenza” ha spiegato il presidente del Consorzio, Cristian Ridolfi, ricordando che “stiamo lavorando affinché il Soave sia sempre più percepito come il vino bianco simbolo di Verona, una città bellissima e frequentata non solo dai veronesi, ma anche da milioni di turisti ogni anno”. Per ognuno degli appuntamenti i produttori saranno protagonisti, assieme ai loro vini, pronti a trascorrere un momento di convivialità ma anche a raccontare qualche cosa di più se qualcuno ne farà richiesta” ha proseguito, concludendo che sono “strategici, in questo progetto, i locali di Verona che hanno creduto nel format e che vedono nel nostro Soave uno dei simboli più iconici della nostra città”.

Meloni in collegamento con Vox: Europa sottomessa, viziata e stanca

Meloni in collegamento con Vox: Europa sottomessa, viziata e stancaMadrid, 19 mag. (askanews) – “Voglio rivolgermi soprattutto ai tanti militanti e ai tanti giovani presenti. Avete avuto il coraggio di non lasciarvi influenzare dal pensiero unico dominante. Avete deciso che i valori conservatori sarebbero sempre stati i pilastri della vostra vita. Avete scelto di lottare per ciò in cui credete. Voi siete l’unico futuro possibile per l’Europa. Un continente stanco, sottomesso e viziato, che pensava di poter scambiare identità con ideologia, libertà con comodità, e oggi paga inevitabilmente il prezzo delle sue scelte. Ma non tutto è perduto. Quando la storia chiama, le persone come noi non si tirano indietro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in video collegamento con l’evento di Vox in corso a Madrid.

Meloni: dicevano che le destre non erano all’altezza, invece eccomi qui premier

Meloni: dicevano che le destre non erano all’altezza, invece eccomi qui premierMadrid, 19 mag. (askanews) – “Dicevano che non saremmo stati all’altezza. Che volevamo distruggere l’Europa. Dicevano che non saremmo mai diventati abbastanza credibili per contare, per essere decisivi. E mentre loro si godevano le loro rasserenanti certezze, noi abbiamo lavorato e guadagnato terreno, credibilità, spazio. Ed eccoci qui”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in video collegamento con l’evento di Vox in corso a Madrid.


“Oggi Fratelli d’Italia è il primo partito italiano e ho l’onore di servire la mia nazione come Capo del governo. E anche se alcuni non si sono ancora rassegnati, e altri si chiedono come sia potuto succedere, io sono il primo presidente del Consiglio della destra nella storia della Repubblica italiana, e sono addirittura una donna”, ha aggiunto. “Nel frattempo Vox è diventato il terzo partito più grande in Spagna. Un partito solido e ben radicato sul territorio nazionale. Una partita che ha un grande futuro davanti e che sarà decisiva per cambiare sia Madrid che Bruxelles”, ha sottolineato Meloni.

Europee, Le Pen: con Meloni ci sono punti in comune

Europee, Le Pen: con Meloni ci sono punti in comuneMadrid, 19 mag. (askanews) – Con Giorgia Meloni “ci sono punti in comune”. Lo ha detto la presidente del Rassemblement national, Marin Le Pen, rispondendo a una domanda dei giornalisti italiani, a margine di ‘Europaviva24’, il summit organizzato a Madrid da Vox che riunisce i leader della destra, “Non è questione di persone ma di libertà. Meloni e Salvini hanno a cuore la libertà. Non c’è dubbio che ci siano delle convergenze per la libertà dei popoli che vivono in Europa”, ha aggiunto.

Sta meglio il premier slovacco Robert Fico

Sta meglio il premier slovacco Robert FicoRoma, 19 mag. (askanews) – Il vice primo ministro e ministro della Difesa slovacco Robert Kalinak ha definito “stabili, con prognosi positiva” le condizioni del primo ministro Robert Fico, ricoverato in ospedale da mercoledì in seguito a un attentato.


“Il primo ministro non è più in pericolo di vita, ma resta in gravi condizioni e necessita di cure intensive. Non ci sono piani per trasferirlo (in altri ospedali) nel breve termine…. Possiamo considerare le sue condizioni stabili, con una prognosi positiva”, ha dichiarato Kalinak ai giornalisti riuniti fuori dall’ospedale della città centrale slovacca di Banska Bystrica, dove si trova Fico. Anche il ministro della Sanità slovacco Zuzana Dolinkova ha dichiarato ieri ai cronisti che un secondo intervento chirurgico a cui Fico è stato sottoposto venerdì, della durata di due ore, “ha contribuito a una prognosi positiva per il suo stato di salute”.


Il 15 maggio, un uomo ha sparato a Fico mentre il primo ministro 59enne stava lasciando una riunione di governo nella città di Handlovß, a 190 chilometri da Bratislava. Il premier è stato gravemente ferito all’addome e al torace, finora è stato sottoposto a due interventi chirurgici e rimane in terapia intensiva, anche se i medici non temono più per la sua vita. L’autore dell’attacco, Juraj Cintula, poeta e scrittore di 71 anni, è stato accusato di tentato omicidio intenzionale, imputazione che potrebbe portare all’ergastolo nei suoi confronti.

Ia, ricerca: in Europa un’azienda su 3 la introduce sul posto di lavoro

Ia, ricerca: in Europa un’azienda su 3 la introduce sul posto di lavoroRoma, 19 mag. (askanews) – L’applicazione dell’IA all’interno delle mansioni HR non è ancora un’urgenza per le aziende, ma la corsa agli investimenti è già iniziata. Lo rivela una recente indagine europea su larga scala condotta dal fornitore di servizi HR SD Worx su oltre 5.000 aziende e 18.000 dipendenti in 18 Paesi europei. Secondo la ricerca, a febbraio 2024 un’azienda europea su tre risultava essersi già impegnata per introdurre l’intelligenza artificiale nel proprio spazio lavorativo, sebbene il progetto non rientrasse tra le prime cinque sfide HR dell’anno. Al contempo, un dipendente su cinque è preoccupato del fatto che l’intelligenza artificiale possa assumere un gran numero di compiti.


L’intelligenza artificiale è ormai presente ovunque, sia nella nostra vita privata che sul luogo di lavoro, ma solo l’8% delle aziende europee ritiene che l’impiego dell’IA nelle operazioni HR rientri tra le 5 maggiori sfide del 2024. Secondo la maggioranza delle imprese intervistate, il benessere (37%), il reclutamento (34%), la fidelizzazione dei dipendenti (33%), il lavoro flessibile (27%) e l’esperienza dei dipendenti (27%) sono prioritarie, anche se alcuni Paesi come Francia, Germania, Romania e Svezia ritengono invece l’IA degna della massima attenzione.


Inoltre, è emerso come le aziende più grandi (oltre 2.500 impiegati) considerino questa sfida più significativa rispetto a quelle più piccole, possibilmente perché le loro dimensioni le portano a vedere maggiori sfide in termini di digitalizzazione e IA. Ciononostante, se l’esigenza sembra ancora contenuta, il potenziale è indubbiamente riconosciuto. Interrogati su quali funzioni, capacità e caratteristiche siano essenziali in un software payroll, l’intelligenza artificiale è risultata in fondo alla classifica (grafico 1), ma il 22% delle organizzazioni indica di utilizzare già la tecnologia AI nel proprio processo di payroll.


Nell’ambito del processo retributivo, l’IA viene utilizzata più spesso per monitorare la legislazione e apportare le modifiche necessarie, ad esempio in caso di emendamenti legislativi (39%), seguita dalla convalida permanente dei dati (34%), dalla classificazione dei dipendenti e di altri dati (34%) e dal rilevamento e dalla correzione delle deviazioni (33%). Di fatto, un’azienda europea su tre sta investendo per implementare l’intelligenza artificiale sul posto di lavoro e il 37% si sta impegnando economicamente per portare la generative AI nella processazione delle buste paga, oggi o nel futuro prevedibile.


L’area Italiana sembra una delle più interessate alle potenzialità evidenziate dall’IA in ambito HR. Se il quasi 34% delle aziende intervistate si vede d’accordo con l’avvento di un payroll pienamente digitalizzato ed automatizzato, nel frattempo il 28% fa già uso di generative AI all’interno del processo, classificando l’Italia al secondo posto per impiego a livello europeo subito dopo la Polonia (33%), il 36% sta investendo per ampliare l’impiego della generative AI nella propria azienda, il 45%, dato più alto in Europa, sta attivamente esplorando il potenziale della generative AI all’interno del posto di lavoro. Ma come viene o verrà impiegata principalmente l’IA all’interno del payroll e dei processi HR? Nel caso italiano, classificazione degli impiegati (35%), data analytics, predictions (30%) rilievo e correzione delle anomalie (32%) sono gli utilizzi maggiormente apprezzati. Mentre in Europa il supporto legislativo è l’applicazione ad oggi dominante, è invece pianificato dal 28% delle aziende italiane. Sebbene la maggior parte delle aziende non consideri l’IA una sfida importante, i dipendenti la pensano diversamente. Un dipendente su cinque tra quelli intervistati teme che l’IA generativa e altri tipi di IA si sostituiscano a un numero significativo di compiti. Non sorprende che questa percentuale sia in aumento, fino al 35% tra i dipendenti che già lavorano con l’IA generativa e altri tipi di IA. Tuttavia, l’indagine mostra anche che attualmente un dipendente su sei utilizza regolarmente l’IA nel proprio lavoro. Tra i responsabili delle risorse umane intervistati, il 29% prevede che l’IA renderà superflue alcune tipologie di lavoro. Inoltre, Più di sette dipendenti su dieci (73%) che utilizzano l’IA considerano questa tecnologia preziosa per il loro lavoro, affermando che li fa sentire molto più produttivi. “L’intelligenza artificiale può creare un valore significativo, una maggiore efficienza, un servizio clienti più rapido o insight interessanti che possono essere utilizzati dai responsabili delle risorse umane”, afferma Tom Saeys, COO di SD Worx. “Trovare il giusto equilibrio tra una tecnologia come l’IA e supporto umano è essenziale. In SD Worx incoraggiamo e implementiamo le innovazioni a beneficio dei nostri clienti e collaboratori. Siamo certi che questo non andrà a scapito dei posti di lavoro, ma anzi che ne verranno creati di nuovi. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’IA è necessario un approccio diverso, una continua riqualificazione professionale e un processo di apprendimento permanente, sia per le aziende che per i dipendenti”. “Stiamo entrando nell’era di un HR management algoritmico, dove l’IA consentirà di automatizzare diverse attività HR e migliorare i processi decisionali”, dichiara Jan Laurijssen, HR Evangelist di SD Worx. “A questo fine, sarà importante di adottare un approccio equilibrato nell’utilizzo dell’IA, con un’attenzione adeguata al monitoraggio, alla supervisione e all’apprendimento continuo. I professionisti delle risorse umane dovranno ripensare radicalmente il proprio ruolo, accogliendo l’IA, comprendendone le implicazioni e preparandosi alle sue sfide, in modo da poterla sfruttare appieno per costruire una forza lavoro resiliente e dinamica”.