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Autore: Redazione StudioNews

On line il video “umorismo Italiano” di Michele Bravi con Guè

On line il video “umorismo Italiano” di Michele Bravi con GuèMilano, 15 mag. (askanews) – Da oggi è online il video del nuovo singolo di Michele Bravi, in collaborazione con Guè, “umorismo Italiano”. Il videoclip vede la partecipazione dell’attrice Chiara Francini in un cameo straordinario. “Michele sei stato la mia prima volta. E ho riso e ho pianto e ho danzato. Aspetto la seconda” – Chiara Francini. Il brano è “una parodia malinconica sulla dittatura della risata”.


Michele si chiede “Cosa succederebbe se fossimo noi i protagonisti di un qualche sipario grottesco e sguaiato?” Nel video ritorna, come nella canzone, la critica alla superficialità e alla vacuità della caricatura italiana. Le immagini del video sono un affresco grottesco che cattura e racconta l’italianità in modo drammaticamente macchiettistico, offrendo uno specchio deformante della realtà che invita alla riflessione. Michele Bravi nasce a Città di Castello nel 1994. Cantautore, scrittore e attore, nonostante la giovane età ha già collezionato due partecipazioni al Festival di Sanremo, è stato uno dei tre giudici della ventiduesima edizione del programma “Amici di Maria De Filippi”. Ha preso parte al film di Saverio Costanzo “Finalmente l’alba”, presentato in concorso alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Tajani a Katz: Israele apra i varchi per gli aiuti a Gaza

Tajani a Katz: Israele apra i varchi per gli aiuti a GazaRoma, 15 mag. (askanews) – Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, onorevole Antonio Tajani, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz. È quanto si legge in una nota della Farnesina.


“In questa delicata fase del conflitto, ho invitato il governo israeliano a porre termine all’azione militare a Rafah, che rischia di aggravare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza: è importante continuare a lavorare perché i negoziati tra le parti proseguano, affinché si possa raggiungere un cessate il fuoco che permetta la liberazione degli ostaggi”, ha commentato il vice presidente del Consiglio. Durante la telefonata Tajani ha ribadito al ministro Katz l’importanza che l’Italia attribuisce all’apertura dei valichi terrestri – rispetto ai quali il corridoio marittimo è complementare, ma non sostitutivo – che consentano l’arrivo nella Striscia di aiuti umanitari, a partire da quelli alimentari e medici. In proposito, conclude la nota, è stato confermato l’impegno del Governo per il successo dell’iniziativa “Food for Gaza” e l’attenzione con cui il nostro Paese, anche nell’ambito della Presidenza del G7, intende continuare a lavorare per alleviare la crisi umanitaria a Gaza.

Consorzio cocomero a buccia nera 100% italiano punta su export

Consorzio cocomero a buccia nera 100% italiano punta su exportRoma, 15 mag. (askanews) – Superfici in tripla cifra, produzione che cresce, presenza nel mercato per oltre cinque mesi, la scommessa dell’estero. Questi gli obiettivi del Consorzio Dolce Passione, il cocomero a buccia nera, che a Macfrut ha presentato le sfide dei mesi a venire con il lancio della nuova campagna di commercializzazione del prodotto partita in questi giorni.


Buccia nera sottile, polpa di colore rosso intenso, pezzatura nel segmento midi (3-6 kg). Questa la carta di identità del cocomero ‘Dolce Passione’, tutto made in Italy. Il progetto, nato tre anni fa e divenuto Consorzio nel 2023, oggi registra una crescita delle superfici del 400%, passate dai 60 ettari iniziali ai 320 di questa campagna. Un deciso cambio di passo che ha portato la produzione delle iniziali 3mila tonnellate alle stimate 18-20mila tonnellate di quest’anno da immettere nel mercato nazionale ed estero. E proprio alla sfida del mercato estero guarda il Consorzio che conta cinque soci del settore. Quattro di questi – Alma Seges, Cico-MazzoniSrl, Lorenzini Naturamica e Ortofrutta Castello – si dedicano alla produzione ed alla commercializzazione del cocomero, mentre il quinto, Lamboseeds, produce il seme della varietà Giotto.


Per affrontare la sfida commerciale del mercato estero, il gruppo di imprese ha predisposto una programmazione della produzione in grado di coprire un ampio arco temporale che ha preso il via in questi giorni con i primi cocomeri commercializzati per giungere fino alla fine di settembre. Il programma 2024 ha previsto la messa a dimora di circa 320 ettari di cocomeri, e ad oggi il calendario degli investimenti è perfettamente rispettato. I quantitativi che si prevedono di ottenere sono stimati in circa 18-20.000 tonnellate, il doppio rispetto ai quantitativi commercializzati nel 2023. L’anguria Dolce Passione, sul mercato già dai primi di maggio, proviene dalle coltivazioni in serra fredda della regione Sicilia. Le raccolte proseguiranno poi con le produzioni della Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna Veneto Lombardia.


Il Consorzio che da qualche giorno ha avviato le raccolte, come ricordato precedentemente, punterà non solo al mercato italiano della GDO e dei mercati all’ingrosso, ma guarderà soprattutto all’export, indirizzando la propria produzione verso mercati importanti, in primis quello tedesco, francese e nord europeo.

Horizon Automotive al Dealer Day con Quicko, l’AI per il noleggio

Horizon Automotive al Dealer Day con Quicko, l’AI per il noleggioVerona, 15 mag. (askanews) – Horizon Automotive rafforza il forte legame con la propria rete con la sua prima Convention all’Automotive Dealer Day di Verona, a cui hanno partecipato oltre 200 persone.


Durante l’evento sono state presentate numerose novità fra cui il lancio di Quicko, il primo super-quotatore del noleggio a lungo termine basato sull’AI. Quicko è in grado di generare canoni di noleggio a lungo termine di tutte le società di noleggio e per tutti i più di 2mila veicolo presenti nella Horizon Mobility Platform. Frutto di anni di analisi statistiche e più di mezzo milione di quotazioni generate, Quicko confronta ed estrae i canoni dei vari noleggiatori, mostrando il miglior prezzo. A questo si aggiunge il nuovo Wizard, costruito con algoritmi basati sull’AI, che aiuta i venditori a selezionare più velocemente le migliori soluzioni di mobilità in base alle esigenze dei clienti e supporta i fleet manager nella selezione dei veicoli più in linea con i propri driver.


Durante la Dealer Convention è stata presentata, inoltre, la nuova divisione Product & Operations, che darà nuova linfa alla rete Horizon e a tutto il processo di post-vendita, garantendo una customer experience a 360 gradi. In soli 4 anni dalla nascita, Horizon si è affermata nel mondo del Nlt e delle soluzioni alternative all’acquisto in proprietà, con oltre 12 mila auto vendute, circa 8.500 nuovi clienti serviti e 20 milioni di fatturato che raggiunge quota 280 milioni se contiamo il fatturato incrementale generato dai dealer soci e partner. Una crescita trainata da un modello di business scalabile, che l’azienda è pronta ad esportare all’estero. A partire dalla Spagna, dove Horizon Automotive dovrebbe sbarcare già nel corso del 2024.

I Sxrrxwland dopo anni di silenzio annunciano il loro ritorno

I Sxrrxwland dopo anni di silenzio annunciano il loro ritornoMilano, 15 mag. (askanews) – Sxrrxwland, collettivo nato nel 2017 a Roma, formato da Osore, Tremila e Giovanni Vipra, rispettivamente producer, art director e autore/voce del progetto, tornano sulle scene dopo anni di silenzio. Ad aprile 2024 il gruppo aveva comunicato il suo ritorno sulle scene per un live al Mi Ami, lasciando al pubblico la speranza che non si trattasse dell’unica novità, ed è stato così: Sxrrxwland ha appena annunciato “Anima Macchina”, il suo primo album (link pre-save), fuori con Asian Fake venerdì 31 maggio e reso noto dopo un countdown durato 48 ore tramite una call to action alla fan base. Sarà possibile da oggi preordinare l’album fisico in diversi formati: il vinile blu autografato e numerato in edizione limitata, il vinile nero e il cd al seguente link: https://sxrrxwland.com/ e sul sito di Asian Fake.


“Anima Macchina” è il primo album di Sxrrxwland ma anche il terzo volume di una trilogia iniziata con “Buone Maniere per Giovani Predatori” (2018) e proseguita con “OSSO” (2019). Se i primi due EP rappresentavano la carne e le ossa, “Anima Macchina” è il respiro che dona vita alla creatura di Osore, Vipra e Tremila: un essere a metà tra l’umano, la divinità e l’androide, risultato delle influenze differenti e complementari che animano i tre artisti del collettivo. Il sound ibrido e originale dell’album, ancora una volta in anticipo sulle tendenze italiane, presenta un’evoluzione breakcore delle atmosfere fredde e cupe che da sempre sono il marchio di fabbrica di Sxrrxwland, che racconta: “Se il presente ci porta sempre più lontani da ciò che siamo stati, trasformando le nostre identità in dati e le nostre azioni in interazioni meccaniche è il caso di chiedersi se gli uomini-macchina non saranno già modelli obsoleti rispetto alle tecnologie di nuovo sviluppo. “Anima Macchina” è il file di backup di un software forse destinato a scomparire, ma di cui è importante conservare la memoria: quello delle nostre emozioni”. Chiptune, drum’n bass, post punk aggiungono nuova profondità a un progetto apprezzato soprattutto per la sua capacità di strutturare un vero e proprio genere a se stante, come testimonia la grande produzione musicale derivativa dai primi due lavori del gruppo. In un momento in cui l’intelligenza artificiale, l’automazione e la crisi delle strutture sociali (da quelle economiche a quelle emotive) lasciano presagire un grande cambiamento, Sxrrxwland esplora il lato traumatico e quello di continuità tra l’umanità e la macchina: l’una specchio – ma anche evoluzione – dell’altra.

Fedagripesca: bene rinnovo Ccnl della cooperazione alimentare

Fedagripesca: bene rinnovo Ccnl della cooperazione alimentareRoma, 15 mag. (askanews) – “Un’intesa importante che afferma il valore della cooperazione nel settore agroalimentare e che riconosce ai lavoratori del settore un importante aumento economico e nuove tutele normative”. Così Confcooperative Fedagripesca definisce l’accordo di rinnovo del Ccnl Cooperazione Alimentare 2023 – 2027 sottoscritto insieme a Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital con Fai, Flai e Uila.


Dal punto di vista salariale, l’incremento concordato a regime è pari a 280 euro suddiviso in sei tranches nell’arco della vigenza contrattuale. Dal primo gennaio 2025 il welfare è stato incrementato di 1,5 euro sulla sanità integrativa a garanzia di maggiori prestazioni. Inoltre, verrà attivato un fondo garanzia vita collettiva per gli operai, saranno ampliate le forme di sostegno alla genitorialità e ci si attiverà per un sostegno concreto alle vittime di violenza di genere.


Una parte delle risorse sarà dedicata alle imprese e al sostegno economico dei progetti di formazione aziendale, sulla sicurezza lavoro e per avviare collaborazioni con gli ITS. Incrementato anche il contributo alla previdenza complementare per uno 0,3% in più. Potenziati anche gli strumenti per la difesa e la tutela della persona, temi centrali della buona cooperazione, sia promuovendo un fondo per il sostegno alle vittime di violenza di genere, che potenziando gli strumenti di prevenzione e formazione rispetto ai temi della violenza di genere e più in generale del rispetto dell’inclusività di tutte e tutti i lavoratori.


Aumentato sia il periodo di comporto per malattia che garantisce la conservazione del posto di lavoro sia il trattamento economico di malattia, aumentandone il periodo di corresponsione al lavoratore. Nella parte normativa sono state introdotte alcune disposizioni che riconoscono una specificità cooperativa, come ad esempio causali ad hoc per la stipula di contratti a tempo determinato.

”Amore Gourmet” è il nuovo singolo di Maninni

”Amore Gourmet” è il nuovo singolo di ManinniMilano, 15 mag. (askanews) – “Amore Gourmet” è il nuovo singolo di Maninni, disponibile da venerdì 17 maggio per Columbia Records / Sony Music Italy.


Il brano, dal ritmo incalzante e dal sapore estivo, affronta le dinamiche emotive di un amore intenso, vissuto nel desiderio di connettersi in maniera intima e profonda con l’altra persona. In un’epoca in cui la ricerca forzata e ossessiva della perfezione plasma ogni minimo dettaglio della nostra quotidianità, Maninni eleva il concetto di amore paragonandolo alla perfezione culinaria di un piatto gourmet. “In un’epoca in cui la perfezione è diventata un obbligo e ogni dettaglio si trasforma in gourmet, il nostro quotidiano si satura di sovrastrutture. Proprio da quest’osservazione nasce il mio nuovo singolo: se ogni esperienza può raggiungere la raffinatezza e l’eccellenza di un piatto haute cuisine, perché non potrebbe l’amore? Il brano esplora questa idea di un sentimento non solo intenso, ma squisitamente raffinato, proprio come le delizie che cerchiamo di replicare in ogni aspetto della vita” spiega il cantautore barese. Da ottobre nei club di tutta Italia lo “Spettacolare Tour”: 4 ottobre Molfetta (Ba) – Eremo Club; 9 ottobre Roma – Largo Venue; 16 ottobre Torino – Hiroshima Mon Amour; 22 ottobre Milano – Santeria Toscana. Autori e compositori: Alessio Mininni, Edoardo Spinsante, Giovanni Pollex, Enrico Brun Produttori: Enrico Brun, Maninni, Machweo

Atletica, Europei Roma: discobola Perkovic a caccia settima medaglia

Atletica, Europei Roma: discobola Perkovic a caccia settima medagliaRoma, 15 mag. (askanews) – Nessun altro nella storia dei Campionati Europei di Atletica Leggera ha mai vinto sei titoli consecutivi. Sandra Perkovic è l’unica a esserci riuscita e non vuole accontentarsi. Agli Europei di Roma 2024, in programma dal 7 al 12 giugno allo Stadio Olimpico e al Parco del Foro Italico, è confermata la presenza della discobola croata, che andrà alla ricerca della settima medaglia d’oro di fila. Sul suo pettorale a Roma comparirà il cognome da sposata (Elkasevic) ma nel mondo dell’atletica è diventata una star come Perkovic, atleta tra le più vincenti di sempre, due volte campionessa olimpica (Londra 2012 e Rio 2016) e due volte oro mondiale (Mosca 2012 e Londra 2017).


Nella rassegna continentale Perkovic è imbattuta addirittura dal 2010: nell’edizione di Barcellona di quattordici anni fa ha inaugurato la propria serie di successi che ha fatto tappa anche a Helsinki 2012, Zurigo 2014, Amsterdam 2016, Berlino 2018 e Monaco 2022. Un primato di vittorie indice di una continuità sportiva e di risultati che hanno pochi paragoni. La 33enne lanciatrice sarà in pedana allo Stadio Olimpico nella sessione mattutina inaugurale di venerdì 7 giugno per il turno di qualificazione, in vista della finale che assegna le medaglie programmata nella sessione serale di sabato 8 giugno. Il pubblico di Roma l’ha già apprezzata nell’ultimo decennio in occasione dei tre trionfi ottenuti al Golden Gala Pietro Mennea nella Capitale (2013, 2015 e 2018).


In chiave azzurra, la speranza è che nelle gare del lancio del disco possa essere protagonista anche Daisy Osakue, primatista italiana con il 64,57 della passata stagione. Credit foto: ColomboFIDAL

Stabilita cronologia assoluta per Gerusalemme nell’età del ferro

Stabilita cronologia assoluta per Gerusalemme nell’età del ferroMilano, 15 mag. (askanews) – Gerusalemme è stata abitata ininterrottamente per migliaia di anni, fungendo sia da centro di importanza religiosa sia da centro del potere per diversi regni, ma nonostante il vasto numero di testi storici sulla città sussistono ancora numerose lacune nella sua cronologia assoluta. I ricercatori del Weizmann Institute of Science, in collaborazione con un team di archeologi del sito archeologico della Città di David, a Gerusalemme, la Israel Antiquities Authority e l’Università di Tel Aviv, sono però riusciti recentemente a tracciare una cronologia dettagliata della Gerusalemme dell’età del ferro, corrispondente al periodo in cui la città fungeva da capitale del biblico Regno di Giuda. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, USA (PNAS). Nonostante tutto il materiale reperibile su Gerusalemme, lo studio della sua età del ferro si è rivelato molto impegnativo in termini di cronologia assoluta: è, infatti, un processo che implica l’individuazione di date esatte o di periodi temporali a cui appartengono le diverse prove archeologiche in contrapposizione a una cronologia relativa, che stabilisce l’ordine degli eventi basandosi su similitudini architettoniche o su prove ceramiche in altri siti.


Parte di questa sfida davvero impegnativa è un fenomeno noto come Plateau di Hallstatt, che è legato a una particolare interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre nel periodo in questione e che interferisce con l’uso della datazione al radiocarbonio, il gold standard per determinare l’età di qualcosa. Questo fenomeno fa sì che per l’età del ferro, la datazione radioattiva, invece di indicare l’età specifica di un oggetto, generi un grafico con un’area piatta per l’intervallo tra l’VIII e il V secolo a.C. Pertanto, la datazione al radiocarbonio generalmente non è accurata relativamente a questo intervallo temporale, rendendo il superamento del Plateau di Hallstatt una delle più grandi sfide per gli studi archeologici dell’ultima parte dell’età del ferro. Di conseguenza, gli archeologi che hanno esplorato la Gerusalemme dell’età del ferro si sono sempre basati in prevalenza sui testi biblici e storici e sullo studio della ceramica, piuttosto che sulla datazione al radiocarbonio. Inoltre, il suo mix di architetture e l’essere stata ininterrottamente abitata per più di 4.000 anni hanno reso Gerusalemme una sorta di fusione di costruzioni di epoche diverse: è, infatti, una città che ha visto numerose guerre, distruzioni e ricostruzioni, con conseguenti aree urbane estese e complesse costruite sulle rovine di ciò che le aveva precedute. La combinazione di tutti questi elementi ha generato numerose lacune nei processi di ricerca votati a stabilire una cronologia assoluta della Gerusalemme dell’età del ferro e per colmarle sarebbe, appunto, necessario riuscire ad aggirare le difficoltà di datazione legate al Plateau di Hallstatt. Fortunatamente, i ricercatori del Weizmann sono riusciti a fare proprio questo utilizzando la micro-archeologia, un campo relativamente nuovo nell’ambito delle scienze archeologiche, da loro sviluppato. Questo approccio si concentra sull’esame attento dei pezzi di prove che si sono accumulati nei siti, utilizzando strumenti scientifici con un livello di cura e attenzione quasi forense.


‘Si tratta di comprendere a fondo la connessione tra i materiali da datare e gli strati con tracce di occupazione umana o materiale da costruzione: ed è così che abbiamo potuto applicare il metodo della micro-archeologia’, ha affermato la professoressa Elisabetta Boaretto, direttrice della Weizmann’s Scientific Archeology Unit. Sviluppata negli anni ’40, la datazione al radiocarbonio funziona misurando il radiocarbonio (carbonio-14 o 14C) in un dato oggetto. Il radiocarbonio viene costantemente prodotto nell’atmosfera e diventa parte del ciclo del carbonio. Questi atomi vengono assorbiti nei tessuti della materia organica come quella delle piante, degli animali e degli esseri umano, ma quando l’organismo vivente muore, smette di assorbire il radiocarbonio. Il 14C subisce un decadimento radioattivo, trasformandosi in azoto-14. Poiché il radiocarbonio ha un tasso di decadimento noto, i ricercatori possono utilizzare il numero di atomi di 14C rimanenti per determinare l’età di qualcosa. Recandosi nei siti di scavo di Gerusalemme, Boaretto, insieme alla dottoressa Johanna Regev, ha potuto effettuare più di 100 misurazioni del radiocarbonio su materiale organico, con una prevalenza di semi carbonizzati. ‘Dobbiamo essere in grado non solo di raccogliere dal sito materiale come semi, ossa o carbone, ma di identificare il contesto, come, ad esempio, il luogo in cui i semi sono stati bruciati’, afferma Boaretto. ‘Raggiungiamo questo obiettivo con i metodi che abbiamo sviluppato nel corso degli anni, utilizzando gli strumenti analitici che abbiamo in Weizmann e che portiamo con noi anche sul campo. In questo modo possiamo andare oltre l’analisi archeologica standard di un sito’. Successivamente, i ricercatori hanno separato il materiale originale dai contaminanti e hanno effettuato misurazioni multiple del radiocarbonio presso il Weizmann’s Dangoor Research Accelerator Mass Spectrometry (D-REAMS) Laboratory per ottenere il massimo livello di accuratezza e precisione nella datazione. ‘Conosciamo come si è formato il sito, quindi quando raccogliamo semi o campioni di malta a esso relativi, possiamo essere sicuri se fossero o non fossero lì quando il sito è stato costruito. E ciò significa che partendo da ciò possiamo datare il sito stesso’, ha continuato.


Il superamento del Plateau di Hallstatt è stato reso possibile anche grazie all’aiuto di 100 anelli di alberi con datazione da calendario, parte di noti archivi. La datazione degli anelli degli alberi, nota anche come dendrocronologia, si basa sul fatto che fino alla sua morte un albero cresce di un anello ogni anno. Più anelli ha un albero, più è vecchio. Combinando questo tipo di dato con il metodo del radiocarbonio, i ricercatori sono stati in grado di ottenere una determinazione più precisa e dettagliata della concentrazione di radiocarbonio nell’atmosfera durante il periodo di interesse, processo che ha contribuito anche a creare una cronologia assoluta. In particolare, questo studio è stato reso possibile da un esperimento organizzato dal dotto. Lior Regev presso D-REAMS, l’acceleratore dedicato alla ricerca di Weizmann. L’esistenza di due eventi storici avvenuti in date ben stabilite – la distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi nel 586 a.C. e il terremoto dell’VIII secolo a.C., con le successive opere di ricostruzione – ha contribuito a fornire ulteriori informazioni sul comportamento del radiocarbonio nell’atmosfera. I ricercatori hanno notato differenze tra il radiocarbonio nel materiale della regione rispetto alla concentrazione misurata negli anelli degli alberi europei e americani nello stesso periodo. Queste differenze – quando, cioè, i dati del radiocarbonio non corrispondono a come pensiamo dovrebbero essere, grazie agli anelli degli alberi – sono chiamare ‘offset’ e comprenderle può essere di fondamentale importanza per gli scienziati che studiano il clima e l’atmosfera, così come per le cronologie archeologiche.


Il più grande risultato dello studio è stato il successo nel creare una cronologia assoluta, con dettagli e fedeltà senza precedenti, per una città abitata senza soluzione di continuità. In particolare, i ricercatori sono stati in grado di fornire prove concrete della diffusa presenza di insediamenti umani a Gerusalemme già nel XII secolo a.C. Un’espansione verso ovest della città è stata fatta risalire al IX secolo a.C. determinando la tempistica della costruzione di un grande edificio antico. Stabilire le date di un grande sconvolgimento urbanistico ha permesso di attribuirlo a un devastante terremoto e a un ulteriore sviluppo fino al 586 a.C. In particolare, mentre ricerche precedenti avevano attribuito la riqualificazione post-terremoto al re Ezechia, la datazione al radiocarbonio e la cronologia mostrano che probabilmente è avvenuta durante il regno di re Uzzia. ‘Gerusalemme è una città viva; non è come un tell costruito come una sequenza di strati’, conclude Boaretto. ‘Questa è una città che è stata costantemente ricostruita nell’arco di tutto questo periodo e le prove archeologiche sono sparse’. I metodi sviluppati nello studio potrebbero avere un impatto che va oltre la cronologia Gerusalemme, poiché i problemi legati all’uso della datazione al radiocarbonio nei siti dell’età del ferro sono globalmente diffusi. L’approccio micro-archeologico sviluppato dal team potrà quindi essere utilizzato in molti altri siti, contribuendo a colmare le lacune relative a questo periodo cruciale per lo sviluppo e per la storia dell’umanità.

Giro d’Italia, Milan concede il bis vince in volata a Francavilla

Giro d’Italia, Milan concede il bis vince in volata a FrancavillaRoma, 15 mag. (askanews) – Jonathan Milan (Lidl-Trek) ha vinto in volata l’undicesima tappa del Giro d’Italia, seconda personale di questa rassegna, la Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Merlier (Soudal Quick-Step) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). In classifica generale comanda lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) su Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’40” e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’58”. Dopo la vittoria di Andora, il friuliano si ripete e vince in volata a Francavilla al Mare bruciando allo sprint gli altri favoriti Merlier e Groves, consolidando la leadership nella classifica a punti. Un’altra giornata di ‘controllo’ per Pogacar. Si ritira per un virus Uijtdebroeks, Tiberi nuova maglia bianca. “La vittoria non deriva solo dai 20 secondi dello sprint, ma da tutto il lavoro fatto dal team nei km precedenti. Il modo in cui mi hanno aiutato mi rende felice e li ringrazio con tutto il cuore. Uno sprint al termine di un lungo rettilineo è sempre più insidioso perchè bisogna trovare il timing perfetto per partire. Ho reagito a Tim Merlier ed è andata bene. E’ speciale vincere con la Maglia Ciclamino. L’anno scorso dopo che avevo vinto non sono più riuscito a ripetermi, è importante imparare dagli errori del passato”.