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Autore: Redazione StudioNews

Roma, dal 2 maggio il Moscerine Film Festival per i registi under 12

Roma, dal 2 maggio il Moscerine Film Festival per i registi under 12Roma, 30 apr. (askanews) – Un’occasione per i più piccoli per cimentarsi con la Settima Arte. Al via il 2 maggio al Nuovo Cinema Aquila di Roma il Moscerine Film Festival, l’unico Festival di cinema interamente realizzato e dedicato a registi under 12. Quest’anno sono oltre 30 i cortometraggi selezionati, provenienti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, a cui saranno dedicati premi.


Oltre ai classici come “Miglior Film” o “Miglior Regia”, in questa edizione ci sarà l’opportunità offerta dalla società Tadàn Produzioni che permetterà al vincitore di produrre il proprio cortometraggio e il Premio Zalab che consentirà di distribuire l’opera vincitrice sulla piattaforma online. Da quest’anno, inoltre, i video realizzati dalle bambine e i bambini conquistano una nuova visibilità: “Il Moscerine Film Festival è una bella opportunità per gli under 12. Manderemo in onda il vincitore del Festival su Rai Kids” ha spiegato Mussi Bollini, vicedirettrice di Rai Kids. La giuria, guidata dalla produttrice Maria Fares, è composta da Luciana Littizzetto, dalla vicedirettrice di Rai Kids Maria Mussi Bollini, dal compositore cinematografico Carlo Siliotto. E poi le attrici Blu Yoshimi e Liliana Mele, Nicola Olivetti di Amazon Prime Video, il giornalista Michele Santoro e la giovane attrice e doppiatrice Giulietta Rebeggiani.


Le possibilità di sperimentarsi non finiscono qui, l’Educazione all’immagine è il centro del lavoro dell’associazione Le Moscerine: sono infatti 9 le attività tra masterclass e laboratori dedicati agli studenti delle scuole che spaziano dal cinema di animazione agli effetti speciali. Il Festival è inoltre presentato da due conduttori differenti ogni anno, anche loro sotto i dodici anni. Questa è l’edizione in cui i giovanissimi Giacomo Peirce, 12 anni, e Sergio Penna, 10 anni, insieme alla madrina del Moscerine FF l’attrice Margot Sikabonyi si avventureranno per la prima volta in una conduzione di un festival. Dopo la serata finale del 4 maggio con lo Yellow Carpet destinato ai giovani registi e la premiazione delle opere vincitrici, domenica 5 sarà la volta della grande festa finale a Largo Venue a Roma, una giornata in cui si susseguiranno attività dedicate ai bambini e ai ragazzi. Saranno assegnati i premi dei partner e proiettati in replica tutti i film del concorso under12.

Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifesti

Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifestiRoma, 30 apr. (askanews) – L’articolo comparso oggi sul quotidiano Il Tempo, dal titolo “Conte proibisce i manifesti, niente facce dei candidati”, riporta notizie false, totalmente prive di fondamento. Ai candidati alle elezioni europee non sono mai stati vietati né l’utilizzo dei c.d. santini, né manifesti elettorali, né sponsorizzazioni sui social”. Lo afferma l’Ufficio Stampa del Movimento Cinque Stelle


“Nell’incontro di ieri – proseguono i Cinque Stelle- sono state fornite informazioni pratiche per la campagna elettorale. Sempre nella giornata di ieri i candidati hanno potuto scattare delle foto da utilizzare anche per santini e manifesti.Le indicazioni e i suggerimenti dati sono quelli già adottati nelle precedenti elezioni europee (2019) e nelle scorse elezioni politiche (2022)”.

Assemblea Unionbirrai: puntare a normativa riordino comparto

Assemblea Unionbirrai: puntare a normativa riordino compartoRoma, 30 apr. (askanews) – Promuovere la cultura della birra artigianale con eventi formativi e didattici, potenziare il ruolo dei referenti regionali aumentando i servizi alle micro-imprese brassicole associate e lavorare per una normativa di riordino generale del comparto. Si è incentrata su questi obiettivi l’assemblea nazionale dei soci di Unionbirrai, tenutasi a Milano sotto la guida di Vittorio Ferraris, direttore generale dell’associazione di categoria per la tutela, la promozione, la valorizzazione e la rappresentanza dei piccoli birrifici indipendenti italiani.


Con oltre 500 soci e 700 appassionati e partner affiliati, Uniobirrai rappresenta l’associazione di riferimento di un mercato che in Italia, oramai, sfiora il mezzo miliardo di euro di volume d’affari. “Oltre a rinnovare gli storici appuntamenti come il contest Birra dell’Anno o i concorsi speciali, siamo al lavoro nella realizzazione di nuove occasioni che possano far conoscere a target inesplorati le peculiarità, la qualità e la ricchezza dei microbirrifici artigianali nazionali – ha detto Vittorio Ferraris – Il prossimo 4 giugno, ad esempio, replicheremo l’eccezionale iniziativa per la Festa della Repubblica presso l’Ambasciata italiana a Bruxelles, in collaborazione con la CIA-Confederazione Italiana Agricoltori”.


“Auspichiamo che al livello nazionale il Governo lavori ad un riordino generale della vetusta normativa che sovrintende a tutta la filiera brassicola che aspetta, da tempo, uno svecchiamento funzionale al suo fermento produttivo”, ha concluso il presidente di Unionbirrai.

Roma, Et Lux in Tenebris: in mostra le porcellane di Yuriko Damiani

Roma, Et Lux in Tenebris: in mostra le porcellane di Yuriko DamianiRoma, 30 apr. (askanews) – Dopo la prima personale di Raffaele Canepa, prosegue con Yuriko Damiani il progetto espositivo della Galleria SpazioCima a Roma, “Et Lux in Tenebris”, a cura di Antonio E.M. Giordano e Roberta Cima, in occasione della ricorrenza del centenario dalla fondazione del quartiere romano di Coppedè, progettato e realizzato tra il 1915 e il 1927.


Le opere di Yuriko Damiani in mostra dal 2 al 25 maggio sono ispirate alla complessa simbologia dispiegata in ogni angolo del quartiere: dall’alveare delle api e dal Gorgoneion dell’anguicrinita Medusa sull’egida di Minerva al capitello firmato da Gino Coppedè e alla Vittoria alata che sormonta il Palazzo degli Ambasciatori con il portico di ingresso in via Dora e il lampadario in ferro battuto. L’artista, attraverso il simbolismo cromatico dell’oro, dell’argento, del rosso e del bianco e nero, cerca di riuscire a esprimere dapprima una sensazione di mistero e successivamente un messaggio di rivelazione. In tal senso, rivelazione è intesa quale sinonimo di Illuminazione spirituale, di ricerca della conoscenza, attraverso la quale è possibile raggiungere la libertà. Leit-motiv è la luce, elemento costante di tutte le opere di Yuriko, che simboleggia l’idea di speranza e di bellezza, risplendente anche nelle tenebre; non disgiunta dall’invito a esplorare idee e prospettive sempre nuove. Le mostre proseguiranno con Mauro De Luca, dal 28 maggio al 14 giugno, e Valerio Prugnola, dal 18 giugno al 12 luglio. Accanto alle esposizioni, saranno allestite performance in spazi aperti e itineranti come in piazza Mincio e sotto l’arco con il lampadario, che rappresenta simbolicamente il progetto. In programma anche un’esposizione con foto di scena di Franco Bellomo per i film di Dario Argento; reading di poesia e letteratura “tra le due guerre” a cura del Prof. Claudio Cipriani; una giornata di studio sul quartiere Coppedè con interventi di architetti e specialisti di architettura; concerti di musica classica, contemporanea e jazz di celebri compositori del primo trentennio del XXI secolo.

Tennis, Medvedev ai quarti a Madrid per la prima volta in carriera

Tennis, Medvedev ai quarti a Madrid per la prima volta in carrieraRoma, 30 apr. (askanews) – Per la prima volta in carriera Daniil Medvedev raggiunge i quarti di finale al Masters 1000 di Madrid. Il russo ha battuto in due set il kazako Alexander Bublik: 7-6, 6-4 il punteggio finale in un’ora e 44 minuti. Una partita sofferta per il russo solo nel primo parziale, in cui ha recuperato un break di svantaggio. Poi il monologo con il tiebreak vinto nettamente (chiuso 7-3, ma era avanti 6-0) e il secondo set indirizzato con i due break di vantaggio in apertura.


Supera il turno anche Andrey Rublev: il n. 8 al mondo ha giocato una partita perfetta contro l’olandese Tallon Griekspoor, battuto in un’ora con lo score di 6-2, 6-4. Per il russo è il primo quarto di finale stagionale in un Masters 1000.

Arborea: fatturato 2023 tocca i 232 mln (+7%), prodotti 181 mln litri latte

Arborea: fatturato 2023 tocca i 232 mln (+7%), prodotti 181 mln litri latteMilano, 30 apr. (askanews) – La Cooperativa sarda Arborea, composta da 155 aziende agricole, nel 2023 ha registrato un fatturato di 232 milioni di euro nel 2023, in crescita del 7% rispetto al 2022, con una produzione di 181 milioni di litri di latte bovino. Per la cooperativa si tratta di un fatturato “mai raggiunto in oltre 65 anni di storia”, particolarmente significativo visto il complesso scenario economico e di settore dello scorso anno e, più in generale, i costi aggiuntivi legati all’insularità che gravano sia sull’import di materie prime che sul trasporto delle merci verso i diversi mercati.


I dati 2023 sono il risultato sia dell’aumento dei ricavi sia del completamento del processo di risanamento, che ha portato al rientro dalla perdita di 12 milioni di euro registrata nel 2021. L’incremento di fatturato è stato trainato da due direttrici: il mercato regionale ha segnato +5%, il mercato nazionale ha registrato +11% grazie all’allargamento distributivo e al lavoro di presidio su trade e gdo, portando la divisione al consumo a un +10% e il brand Arborea a un +18% complessivi. A questi risultati ha contribuito principalmente la razionalizzazione del portafoglio prodotti per una valorizzazione delle referenze a maggior valore aggiunto e del segmento premium. “Il 2023 è stato un anno sfidante e cruciale per il riassetto interno; i numeri raggiunti confermano il rientro dalle perdite del 2021 e consentono di guardare con fiducia al futuro. Ci affacciamo a questo orizzonte dopo le azioni intraprese sul fronte della riorganizzazione e per la remunerazione al socio che intendiamo preservare in linea con la media nazionale. Nel 2023 è stata mediamente di 0,60 euro al litro Iva inclusa, nonostante il trend di flessione generale, impegnandoci, anzi, a mantenerla costante in qualunque condizione di mercato”, ha dichiarato Remigio Sequi, presidente e amministratore delegato della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea. “Proseguiremo negli sforzi per consolidare l’inversione di tendenza alla crisi del comparto lattiero caseario in Sardegna che dal 2021 a oggi ha registrato la chiusura di 45 aziende agricole della nostra Cooperativa, condizione essenziale per proseguire sul piano della crescita e dello sviluppo del primo distretto agroalimentare della Regione – ha aggiunto Sequi – Uno sviluppo testimoniato anche dal trend positivo dei dati nei primi quattro mesi del 2024 rispetto a quanto accaduto nel primo quadrimestre 2023, sia relativamente al volume d’affari che al contenimento costi”.


Tra le operazioni del riassetto portato a termine sono da rilevare la progressiva diminuzione dell’esposizione bancaria con gli istituti di credito, pari a 26,5 mio euro in due anni, la concentrazione della produzione e l’efficientamento degli impianti. Un altro traguardo importante raggiunto nel corso dell’anno è stato l’accordo sindacale che ha previsto l’assegnazione di un premio produzione ai lavoratori dipendenti, collegato direttamente ai livelli di prezzo del latte pagato ai soci. “L’impegno profuso per far fronte alle difficoltà del mercato e trasmettere fiducia al comparto con l’intervento sulla remunerazione è stato intenso, segnando un punto di svolta nel 2023 – ha commentato Maria Cristina Manca, direttore operativo di Arborea – Per il futuro intendiamo continuare a innovare il settore secondo il principio guida della sostenibilità, accrescendo la distribuzione sui mercati”. Nel corso del 2024 sono previsti nuovi interventi sia sul fronte dell’assetto industriale e produttivo per aumentare la capacità produttiva che nelle infrastrutture logistiche per supportare la maggiore movimentazione dei volumi: azioni da realizzare nel rispetto dell’efficienza energetica e della transizione green intraprese con il Piano Industriale 2022- 2025. Tali progetti sosteranno il lancio di nuovi prodotti in linea con i trend del benessere psico-fisico”.

Enea nel team che ha decodificato il genoma del caffè Arabica

Enea nel team che ha decodificato il genoma del caffè ArabicaRoma, 30 apr. (askanews) – L’Enea ha partecipato al team internazionale che ha mappato ad altissima risoluzione il genoma della Coffea arabica, la specie più pregiata e diffusa di caffè – con il 60% della produzione mondiale – ma anche la più sensibile alle malattie e ai cambiamenti climatici. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista “Nature Genetics”, consentiranno di selezionare le piante più resistenti e più adattabili agli stress ambientali.


“Nel 2014 abbiamo pubblicato su ‘Science’ la mappatura del genoma della specie Robusta del caffè (Coffea canephora), ma ora con questo secondo lavoro, al quale hanno contributo ben 40 istituzioni da 19 paesi, siamo arrivati a decodificare il patrimonio genetico, ben più complesso, dell’Arabica e delle sue specie progenitrici, con il quale abbiamo ricostruito l’affascinante storia della ‘nascita’ di questa specie e della sua espansione a livello mondiale – spiega il responsabile Enea del progetto Giovanni Giuliano, ricercatore della Divisione Biotecnologie e agroindustria-. E i dati di mappatura del genoma faciliteranno le attività di miglioramento genetico e di conservazione del germoplasma di Arabica, che sono necessarie per la protezione di questa specie da future malattie, siccità e dai cambiamenti climatici” aggiunge. L’Arabica è nata tramite una ibridazione fra due specie diverse, Robusta e Coffea eugenioides, rispettivamente il padre e la madre, avvenuta fra i 300 e i 600 mila anni fa. Il luogo esatto dell’ibridazione è ignoto, ma il progenitore selvatico più vicino è stato individuato sull’altopiano etiopico, nella Great Rift Valley, un centro di biodiversità del pianeta. L’ibridazione fra specie diverse è un fenomeno frequente nella storia delle piante: tutte le piante dicotiledoni derivano da una ibridazione a tre avvenuta circa 120 milioni di anni fa, mentre specie coltivate come cotone, frumento, tabacco, colza, derivano da ibridazioni più recenti.


Nel lavoro, oltre a quello di Arabica, – si legge nella notizia pubblicata nell’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – sono stati mappati ad altissima risoluzione anche i genomi delle due specie progenitrici, dimostrando che l’ordine dei geni di origine paterna e materna si è conservato in Arabica, pur rimescolandosi fra di loro nelle generazioni successive, come avviene in un incrocio fra individui della stessa specie. Domesticata probabilmente in Etiopia, Arabica è stata poi trasportata in Yemen, da dove si è diffusa in tutto il mondo: prima in India nel 17° secolo da monaci sufi, poi in Indonesia dagli olandesi e nell’isola della Riunione dai francesi e infine nei Caraibi e in Sud America. Ognuno di questi spostamenti ha coinvolto pochissimi semi e/o piante, creando dei “colli di bottiglia genetici” che sono alla base della bassissima diversità genetica di Arabica, responsabile fra l’altro della sua sensibilità a una serie di malattie, fra cui la terribile ruggine del caffè (Hemileia vastatrix). Agli inizi del 20° secolo nell’isola di Timor in Asia, Arabica si è reincrociata spontaneamente con Robusta, acquisendo alcuni geni di resistenza alla ruggine che si sono diffusi in molte cultivar moderne.


“La mappatura del genoma ha permesso di ricostruire i rapporti di parentela fra le diverse cultivar e di mappare le zone in cui si sono introdotti i geni di resistenza alla ruggine. Ma è possibile la comparsa in futuro di nuovi ceppi di ruggine capaci di superare la resistenza della pianta, come sta già avvenendo per la banana. Ora, grazie a questo lavoro, i breeder avranno gli strumenti per difendere uno dei prodotti agricoli più importanti, come il caffè, che ha una produzione annua di circa 10 milioni di tonnellate per un valore commerciale di oltre 40 miliardi di euro”, conclude Giuliano.

Attacco a coltellate a Londra, ucciso un 13enne

Attacco a coltellate a Londra, ucciso un 13enneRoma, 30 apr. (askanews) – La polizia metropolitana di Londra ha annunciato che un ragazzo di 13 anni ferito nell’attacco di Hainault è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale. Nell’attacco, sferrato da un uomo armato di una spada, sono rimaste ferite altre quattro persone: due cittadini e due agenti di polizia.


“È con grande tristezza che confermo che uno dei feriti nell’incidente, un ragazzo di 13 anni, è morto a causa delle ferite riportate”, ha detto la polizia Stuart Bell.”È stato portato in ospedale dopo essere stato accoltellato ed è purtroppo morto poco dopo”, ha aggiunto. Secondo la polizia di Londra, i due agenti sono feriti in modo serio ma non sono in pericolo di vita. Situazione simile anche per gli altri due feriti. L’accoltellatore è stato arrestato e secondo la polizia l’atto non ha a che fare con il terrorismo.

Stragi 1993,chiuse indagini a Firenze su Berlusconi e Dell’Utri

Stragi 1993,chiuse indagini a Firenze su Berlusconi e Dell’UtriFirenze, 30 apr. (askanews) – La Procura di Firenze ha chiuso le indagini su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Secondo la Dda, Berlusconi avrebbe versato a Dell’Utri, perché rimanesse in silenzio sulle stragi del 1993, circa 28 milioni di euro in bonifici tra il 2012 e il 2021 e gli avrebbe garantito un incremento patrimoniale per complessivi 42 milioni. Per quanto riguarda le cifre precedenti al 2017, il supposto reato è già caduto in prescrizione quindi l’indagine si è concentrata sulle somme che sarebbero state versate dal 2017, per 13,4 milioni.


I magistrati hanno ottenuto, lo scorso marzo, un sequestro di circa 10,8 milioni, parte dei quali bloccati sui conti di Marina e Piersilvio Berlusconi. La Procura ha indagato anche su 15 bonifici per un valore di 8 milioni da Berlusconi alla ex moglie del suo braccio destro. Secondo i magistrati il divorzio tra Dell’Utri e Ratta sarebbe stato fittizio e sarebbe servito soltanto allo scopo di impedire il sequestro dei beni. I pubblici ministeri Luca Tescaroli e Luca Turco contestano anche il reato di intestazione fittizia di beni.

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?Roma, 30 apr. (askanews) – “Per giorni la governance della Rai ha cercato di nascondere le indiscrezioni uscite sulla stampa secondo cui Mediaset aveva superato la Rai. L’Agcom conferma la notizia e pubblica dei dati. A questo punto vorremmo sapere da tutta la dirigenza Rai come mai smentire notizie dell’Autorità garante? La Rai è prima di tutto un’azienda italiana, al servizio dei cittadini o è teleMeloni?”. Lo affermano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.