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Autore: Redazione StudioNews

Vino, il 27 e 28 aprile si tiene il “Monterosso Val d’Arda Festival”

Vino, il 27 e 28 aprile si tiene il “Monterosso Val d’Arda Festival”Milano, 26 apr. (askanews) – Castell’Arquato (Piacenza), tra i “Borghi più belli d’Italia” e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, sabato 27 e domenica 28 aprile ospita l’undicesima edizione del “Monterosso Val d’Arda Festival”, un fine settimana dedicato all’enogastronomia dei Colli Piacentini, a partire dal Monterosso Val d’Arda Doc. Un vino della tradizione locale (anche in versione “Frizzante” e “Spumante”), ottenuto da uve locali Ortrugo, Malvasia di Candia Aromatica, Moscato Bianco e Trebbiano Romagnolo, che le “rasdore” (le massaie) offrivano agli ospiti, magari abbinato ad una fetta di “boslano”, la ciambella tipica di queste parti.


Per due giorni una trentina di Cantine locali presenteranno e faranno degustare le loro migliori produzioni, che sarà anche possibile acquistare, lungo l’antica e suggestiva via in pietra della “barricaia”. In assaggio non solo il Monterosso Val d’Arda Doc ma anche altre eccellenze locali, con un occhio di riguardo alla Malvasia di Candia Aromatica, che domenica sarà protagonista del “Malvasia Day”. Il programma di quest’anno prevede degustazioni guidate di vini in abbinamento con i prodotti tipici locali, incontri con esperti di enologia e gastronomia per approfondire la conoscenza del vino e del territorio, masterclass dedicate alle eccellenze enologiche locali, “show cooking” con chef della zona che proporranno ricette tradizionali e innovative con il Monterosso Val d’Arda Doc, concerti e spettacoli musicali, mostre d’arte e artigianato, un focus sulla sostenibilità ambientale e passeggiate naturalistiche.


Un legame forte quello tra questo borgo dei colli piacentini eil vino: si narra infatti che il cantiniere di Papa Paolo III Farnese, Sante Lancierio, accompagnando il pontefice durante una visita al borgo avesse scritto che “Castell’Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio, et è un gran peccato che questa collina non sia tutta vigna”. I turisti enogastronomici potranno cogliere l’occasione del viaggio (previo verifiche e prenotazioni) per partecipare a visite guidate al borgo, con la sua Rocca Viscontea del XIV secolo, la Collegiata di Santa Maria Assunta e il Palazzo del Podestà, ai castelli della Val d’Arda e alle aziende agricole locali. Inoltre, da quest’anno il Festival instaura una collaborazione con l’istituto professionale per l’agricoltura “Marcora” di Cortemaggiore (Piacenza) e l’istituto professionale alberghiero Marcora-Raineri di Piacenza.

Nelle università Usa cresce l’ondata di proteste pro Palestina

Nelle università Usa cresce l’ondata di proteste pro PalestinaRoma, 26 apr. (askanews) – Un’ondata di proteste filo-palestinesi sta agitando i campus universitari degli Stati Uniti, con centinaia di persone arrestate nelle università, manifestazioni permanenti e negoziati in corso per tentare di far calare le tensioni.


Alla Columbia University di New York, epicentro delle manifestazioni, gli studenti in protesta hanno affermato che non si disperderanno finché la scuola saranno recisi i partenariati con le istituzioni accademiche israeliane. I manifestanti chiedono anche che vengano disinvestiti i fondi da entità collegate a Israele. La Columbia ha annunciato martedì scorso di aver dato ai manifestanti un ultimatum alla mezzanotte dello stesso giorno per concordare lo smantellamento dell’occupazione. Ma mercoledì l’università ha poi dichiarato di aver prolungato i colloqui per altre 48 ore. Se non verrà raggiunto un accordo, la scuola ha detto che prenderà in considerazione “opzioni alternative”, che molti manifestanti hanno interpretato come un appello alla polizia per sgomberare il campus.


Gli accampamenti nei campus universitari sparsi in tutti gli Stati Uniti vedono convergere studenti provenienti da contesti diversi – palestinesi, arabi, ebrei e musulmani – uniti nel denunciare la campagna militare israeliana a Gaza. La Cnn, il New York Times e altri media Usa riportano stamattina gli ultimi sviluppi dai diversi campus interessati dalle proteste. Columbia University: oggi il senato accademico voterà una risoluzione per ammonire la presidente della scuola, Minouche Shafik. Shafik, di origine egiziana, è stata criticata in particolare per aver autorizzato la polizia a reprimere le proteste studentesche nel campus.


University of Southern California: l’università ha annullato la principale cerimonia di apertura il mese prossimo, citando “nuove misure di sicurezza in atto”. Quasi 100 persone sono state arrestate nel campus. Emory University: 28 persone sono state arrestate, tra cui 20 membri della comunità di Emory, durante una protesta presso la scuola,secondo il vicepresidente per la pubblica sicurezza Cheryl Elliott. Un gruppo di legislatori democratici dello stato della Georgia ha condannato “l’utilizzo eccessivo della forza eccessiva da parte della Georgia State Patrol” durante gli arresti a Emory.


Brown University: l’università ha identificato circa 130 studenti che avrebbero violato il codice di condotta scolastica che vieta gli accampamenti nel campus. Gli studenti ritenuti responsabili saranno puniti con misure disciplinari, ha affermato l’università. Emerson College: più di 100 persone sono state arrestate e quattro agenti di polizia feriti durante uno sgombero di un accampamento presso il Boston Liberal Arts College, secondo il dipartimento di polizia di Boston. Università dell’Indiana: 33 persone sono state detenute nel campus in seguito alle proteste. George Washington University: Alla polizia metropolitana di Washington è stato chiesto aiuto per sloggiare un “accampamento di protesta non autorizzato” nel campus, ha detto il presidente dell’università Ellen M. Granberg. Università della California, Los Angeles: giovedì si è formata una “manifestazione con accampamenti” all’UCLA. Ci sono altre proteste in corso in diversi campus, tra cui il Massachusetts Institute of Technology, l’Università del Texas ad Austin, l’Università del Michigan, l’Università del New Mexico, l’Università della California, Berkeley, l’Università di Yale, l’Università di Harvard, Princeton University e il campus delle Twin Cities dell’Università del Minnesota.

L’ironia di Crosetto: Vannacci sarà eletto alle Europee, un bene per l’esercito…

L’ironia di Crosetto: Vannacci sarà eletto alle Europee, un bene per l’esercito…Milano, 26 apr. (askanews) – “Era chiaro da mesi che lo avrebbe fatto. Sarà certamente eletto e le istituzioni europee potranno godere del suo contributo di idee e valori. Sono certo che la sua presenza aiuterà elettoralmente la Lega. Una scelta win-win, come si dice. Per lui, per la Lega e per l’esercito”. Con queste parole, venate di sarcasmo, il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta con Affaritaliani.it la candidatura da indipendente del generale Roberto Vannacci nelle liste della Lega, in tutta Italia, alle elezioni Europee in giugno, auspicandone l’elezione come appunto “un bene per l’esercito”.

Lavoro, AIS annuncia position paper su Sostenibilità e sicurezza

Lavoro, AIS annuncia position paper su Sostenibilità e sicurezzaRoma, 26 apr. (askanews) – AIS-Associazione Infrastrutture Sostenibili, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che verrà celebrata il 28 aprile, annuncia la pubblicazione del rapporto Sostenibilità e sicurezza sul lavoro, ottavo position paper avviato dal think tank che oggi conta circa cento soci che complessivamente esprimono oltre 150mila addetti e un fatturato corrispondente a oltre l’1,2% del PIL italiano.


Il rapporto, coordinato da Giuseppe Amaro di Gae – Engineering e che vede la collaborazione tra gli altri di Telt Lyon Turin, Promotore Pubblico responsabile della realizzazione e della gestione della sezione internazionale della futura linea, merci e passeggeri, Torino-Lione, e Fillea Cgil nell’ambito del Gruppo di Lavoro AIS “Responsabilità sociale e Sicurezza sul lavoro” si concentra su temi fondamentali come la comunicazione della sicurezza in cantiere, la promozione di comportamenti sicuri e responsabili, e l’ottimizzazione del quadro normativo, con l’obiettivo di promuovere la sicurezza sul lavoro e la responsabilità sociale nelle pratiche lavorative Il settore delle costruzioni contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo del Paese e ancora oggi é caratterizzato da un elevato rischio infortunistico. Il settore coinvolge il 7,8% degli addetti e l’11,3% delle aziende nazionali operanti nell’Industria e nei servizi e secondo i recenti dati Inail nel 2022 ha registrato circa 40mila infortuni sul lavoro denunciati, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente ma in linea con il biennio ante pandemia 2018-2019.


Il Gruppo di Lavoro promosso da AIS si sviluppa intorno a due principali tematiche. Il primo focus è dedicato alla creazione di una policy condivisa di “Sicurezza Partecipata”, alla promozione di buone prassi di cantiere e alla diffusione di una cultura dell’equità e non discriminazione. Il secondo focus approfondisce l’analisi del quadro normativo, la sensibilizzazione al tema della digitalizzazione e all’utilizzo di tecnologie e metodologie di lavoro sostenibili che possano contribuire a ridurre drasticamente e tempestivamente il fenomeno infortunistico negli ambienti di lavoro, e soprattutto in cantiere. “Sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza sul lavoro sono interconnesse e complementari. Le aziende che adottano un approccio olistico a questi temi possono ottenere benefici significativi in termini di efficienza operativa, reputazione aziendale e salute dei dipendenti – dichiara il presidente di AIS, Lorenzo Orsenigo -. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un semplice aspetto tra gli altri nel contesto della responsabilità sociale aziendale, ma deve essere prioritaria e un prerequisito fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi politica aziendale. Occorre andare oltre al semplice concetto di sicurezza passiva, ovvero il ‘contenimento’ degli effetti negativi degli incidenti, passando alla sicurezza attiva, tramite la digitalizzazione, l’implementazione delle tecnologie “intelligenti” e i sistemi di monitoraggio in tempo reale. Considerare la sostenibilità un aggravio di costi è un errore strategico e di prospettiva, doppiamente grave è non investire adeguatamente in politiche di sicurezza”.

L’esercito Usa ha iniziato a costruire il molo per gli aiuti umanitari al largo di Gaza

L’esercito Usa ha iniziato a costruire il molo per gli aiuti umanitari al largo di GazaRoma, 26 apr. (askanews) – Le truppe statunitensi hanno iniziato la costruzione di un molo al largo della costa di Gaza che mira ad accelerare il flusso di aiuti umanitari nel territorio, ha riferito il Pentagono.


“Posso confermare che le navi militari statunitensi, inclusa la USNS Benavidez, hanno iniziato a costruire le fasi iniziali del molo temporaneo e della strada sopraelevata in mare”, ha detto ai giornalisti un portavoce del Pentagono, il maggiore generale Patrick Ryder. Circa 1.000 soldati americani sosterranno lo sforzo, anche con cellule di coordinamento a Cipro e in Israele. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ordinato alle forze armate di non mettere piede sulla costa di Gaza.


Le preoccupazioni circa il rischio che le truppe americane vengano coinvolte nel conflitto sono passate in primo piano ieri quando è emersa la notizia di un attacco con mortaio vicino all’area dove il molo toccherà terra. Non erano presenti forze americane, tuttavia una squadra delle Nazioni Unite che ispezionava il sito è stata costretta a rifugiarsi. In una dichiarazione, riferisce il Guardian, l’esercito israeliano ha affermato che fornirà supporto logistico e di sicurezza e che una brigata militare israeliana, insieme alle navi della marina e all’aeronautica israeliane, lavorerà per proteggere le truppe statunitensi che stanno allestendo il molo.


Un alto funzionario militare americano che gli Stati Uniti contano di iniziare a usare il nuovo porto e molo entro l’inizio di maggio, con un traffico iniziale di 90 autocarri da portare in tempi brevi a 150 camion.

Padel, i Fip Juniors European Championships a Budapest a settembre

Padel, i Fip Juniors European Championships a Budapest a settembreRoma, 26 apr. (askanews) – Sarà Budapest (Ungheria) a ospitare, dal 2 al 7 settembre 2024, i FIP Juniors European Championships di padel. Un torneo a squadre continentale che sottolinea ancor di più l’impegno della Fip (Federazione internazionale padel) verso il futuro della disciplina in virtù di un tessuto agonistico dedicato ai più giovani che spazia dal circuito internazionale della stessa FIP, fino alle manifestazioni continentali e intercontinentali. Manifestazioni ideate ed organizzate proprio per favorire – si legge in una nota – lo scambio tecnico, agonistico, sociale e culturale tra i giovani atleti dei diversi paesi partecipanti. Uscirne arricchiti sul piano del valore individuale, come persone e poi come atleti: questo è e resta il primo obiettivo della FIP, il cui dovere è la diffusione dell’educazione sportiva, della lealtà e dei sani principi sportivi, oltre quello di riaffermare il proprio ruolo strategico e organizzativo al fianco delle federazioni nazionali verso l’impegno di saper ‘allevare’ i giovani talenti disseminati in tutta Europa e nel mondo.


Quella di Budapest sarà la seconda edizione dei FIP Juniors European Championships, dopo quella disputata nel 2022 a Valencia (Spagna): due anni fa furono proprio i padroni di casa spagnoli a trionfare sia a livello maschile che a livello femminile, con il Portogallo e l’Italia a completare il podio tra gli uomini e Svezia e Italia rispettivamente seconda e terza tra le donne. A trascinare la Spagna al doppio oro di Valencia, talenti come Pablo Cardona e Claudia Fernandez, oggi rispettivamente numero 38 del ranking FIP maschile e numero 16 di quello femminile, con Fernandez che in coppia con Gemma Triay ha raggiunto anche la finale dell’Ooredoo Qatar Major di Doha. A Budapest, come accade per tutte le competizioni riservate alle federazioni – realtà primarie nella mission strategica della FIP, impegnata nello sviluppo e nella diffusione del padel nel mondo – si giocheranno un torneo a squadre nazionali e un torneo a coppie.


“I grandi eventi internazionali a squadre dedicati ai giovani atleti – è il pensiero del presidente della FIP Luigi Carraro – hanno un’importanza cruciale nella crescita dei nostri giovani, un’importanza che si specchia nei valori più puri del nostro sport: dal senso di squadra alla lealtà sportiva fino allo scambio di esperienze tra ragazzi di culture diverse che, interagendo tra loro e confrontandosi dentro e fuori dal campo non possono che accrescere i propri valori individuali. Guardando ai tanti tornei FIP dedicati ai giovani – siano essi di circuito o a squadre – e al nostro dovere di custodire e ‘allevare’ i loro sogni sportivi, mi piace pensare che quanto abbiamo costruito per loro, per questi ragazzi, sia una sorta di ‘Erasmus del talento’, un modo per accrescere esperienza tecnica, educativa, valoriale di quei giovani che saranno i campioni del domani. E voglio ringraziare in modo particolare la Federazione ungherese e le istituzioni locali e nazionali per aver sposato con entusiasmo questi FIP Juniors European Championships”.

Kiev accantona i carri armati: arrivano i missili a lungo raggio ATACMS

Kiev accantona i carri armati: arrivano i missili a lungo raggio ATACMSRoma, 26 apr. (askanews) – L’Ucraina accantona per ora i carri armati Abrams M1A1 forniti dagli Stati Uniti per contrastare l’esercito russo, in parte perché il massiccio utilizzo di droni da parte russa rende troppo difficile l’utilizzo di questi tanks senza che vengano scoperti e attaccati, hanno detto funzionari statunitensi citati dai media americani.


Gli Stati Uniti hanno accettato di inviare 31 Abrams in Ucraina nel gennaio 2023 dopo mesi di insistenti pressioni ucraine,, poiché i vertici militari a Kiev ritenevano che i carri armati, che costano circa 10 milioni di dollari ciascuno, sarebbero stati cruciali per sfondare le sfondare le linee russe. Ma da allora il campo di battaglia è cambiato sostanzialmente, in particolare a causa dell’uso incessante di droni di sorveglianza russi e droni cacciatori-kamikaze. E’ diventato quindi più difficile per l’Ucraina proteggere i carri armati quando vengono rapidamente rilevati e braccati da droni o proiettili russi. Cinque dei 31 carri armati sono già andati perduti a causa degli attacchi russi. La proliferazione di droni sul campo di battaglia ucraino significa che “non c’è terreno aperto che si possa attraversare senza timore di essere scoperti”, ha detto ieri ai giornalisti un alto funzionario della difesa americana che ha parlato in condizione di anonimato per aggiornare sul sostegno americano all’Ucraina prima della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina oggi.


Per ora, i carri armati sono stati spostati dalla prima linea e gli Stati Uniti lavoreranno con gli ucraini per ripristinare le tattiche, hanno detto il vicepresidente dei capi di stato maggiore congiunti, ammiraglio Christopher Grady e un terzo funzionario della difesa, confermando lo spostamento. Gli Stati Uniti dovrebbero annunciare oggi che forniranno circa 6 miliardi di dollari in aiuti militari a lungo termine all’Ucraina, hanno detto i funzionari statunitensi, aggiungendo che questi includeranno le tanto attese munizioni per i sistemi di difesa aerea Patriot.


Gli Stati Uniti hanno anche confermato per la prima volta che stanno fornendo missili a lungo raggio conosciuti come ATACMS (Army Tactical Missile System), che consentiranno all’Ucraina di colpire in profondità le aree occupate dai russi in condizioni di minore esposizione al rilevamento dei droni o alle difese russe fortificate.

Google e Microsoft battono le previsioni, c’è attesa a Wall Street

Google e Microsoft battono le previsioni, c’è attesa a Wall StreetMilano, 26 apr. (askanews) – Saranno i titoli del tech i protagonisti dell’ultima sessione di scambi della settimana di New York, dopo che ieri in serata due big del settore come Microsoft e Alphabet hanno pubblicato la trimestrale chiusa il 31 marzo. Entrambe le società hanno battuto le stime degli analisti e nell’afterhours Alphabet è balzata dell’11% mentre Microsoft ha guadagnato il 3,5%.


La casa madre di Google ha registrato nel suo primo quarto ricavi per 80,5 miliardi di dollari, +15% rispetto ai 69 miliardi di un anno fa. L’utile è di 23,6 miliardi, in netto rialzo rispetto ai 15 miliardi del primo quarto 2023. Risultati che hanno portato il board ad approvare il primo dividendo della storia di Google da 0,2 euro per azione che sarà pagato il 17 giugno. Ma non solo: il cda ha anche autorizzato un piano di buyback da 70 miliardi di dollari per le azioni di classe A e C della società di Mountain View. A Redmond anche il consiglio di ammministrazione di Microsoft ha dato il via libera ai conti del trimestre (il terzo per la società fondata da Bill Gates). Ricavi in crescita del 17% a 61,9 miliardi di dollari, con un utile netto che balza del 20% a 21,9 miliardi di dollari. Nella nota che accompagna i conti viene fatto sapere che Microsoft ha distribuito agli azionisti 8,4 miliardi nel periodo di riferimento, tra piano di buyback e dividendi. “Microsoft sta orchestrando una nuova era di trasformazione dell’intelligenza artificiale, che porta a risultati aziendali migliori in ogni ruolo e settore”, ha detto il top manager Satya Nadella.

Toyota: nel 2023 mancato di poco obiettivo produzione auto

Toyota: nel 2023 mancato di poco obiettivo produzione autoRoma, 26 apr. (askanews) – La casa automobilistica giapponese Toyota Motor ha dichiarato che la sua produzione globale nell’anno fiscale 2023 è cresciuta del 9,2% rispetto all’anno precedente raggiungendo la cifra record di 9,97 milioni di veicoli, ma non ha raggiunto l’obiettivo di oltre 10 milioni di vetture.


La produzione all’estero nell’anno terminato a marzo è aumentata del 5% raggiungendo la cifra record di 6,66 milioni, aiutata dalla forte domanda in Nord America ed Europa, ha affermato la società. La produzione in Giappone è aumentata del 18,7% a 3,31 milioni di veicoli grazie alla forte domanda post-pandemia.


A incidere in negativo sulla produzione, tuttavia, è stato lo scandalo scoppiato a inizio anno, quando una delle controllate – Toyota Industries – ha dovuto ammettere una manipolazione dei dati sui motori. Inoltre, anche un’altra controllata, la Daihatsu Motor che costruisce modelli piccoli, ha ammesso manipolazione dei dati sui test della sicurezza. Le vendite globali a marchio Toyota per l’anno sono aumentate del 7,3% raggiungendo il record di 10,31 milioni di unità, superando i 10 milioni per la prima volta su base annuale, aiutate dalle solide prestazioni in Nord America, Europa e Giappone.


La cifra record è arrivata con le vendite all’estero, che sono aumentate del 7% raggiungendo la cifra record di 8,78 milioni di unità, mentre la casa automobilistica ha incrementato le vendite delle versioni ibride di modelli popolari come la Corolla e la RAV4 in Nord America ed Europa. Le vendite nazionali sono aumentate dell’8,7% a 1,53 milioni di veicoli, anche se la società ha notato che gli scandali nelle aziende del gruppo hanno avuto un impatto negativo.


Le vendite mondiali globali del gruppo per l’anno fiscale, comprese quelle di Daihatsu e della filiale di autocarri Hino Motors, sono aumentate del 5% raggiungendo la cifra record di 11,09 milioni di unità.

Bce, attese consumatori inflazione a 12 mesi calano ancora al 3%

Bce, attese consumatori inflazione a 12 mesi calano ancora al 3%Roma, 26 apr. (askanews) – Nuove attenuazioni sull’inflazione percepita e attesa dai consumatori nell’area euro. Secondo l’ultima indagine mensile effettuata dalla Bce, sulla media dei 12 mesi trascorsi hanno percepito un livello di crescita dei prezzi al consumo del 5%, rispetto al più 5,5% riportato nell’indagine precedente. L’aspettativa mediana per l’inflazione sui prossimi 12 mesi si è limata al 3%, rispetto al 3,1% di un mese fa. Sono rimaste invece invariate le aspettative mediane di inflazione sui prossimi tre anni, al 2,5%.


La Bce riporta anche una moderazione delle incertezze sul futuro dell’inflazione da parte dei consumatori. Per quanto riguarda redditi e consumi, le famiglie dell’eurozona hanno visto leggermente attenuarsi le aspettative sulla crescita dei redditi all’1,3% a marzo, dall’1,4% segnato a febbraio. La percezione sulla crescita delle spese sui passati 12 mesi è rimasta stabile al 6,4% mentre mentre l’aspettativa sulla crescita delle spese future si è limata al 3,6%, dal 3,7% del mese precedente.


Per l’economia in generale, le attese dei consumatori per i prossimi 12 mesi sono rimaste ferme a livelli negativi che corrispondono a un calo dell’1,1% del prodotto, sempre secondo l’indagine della Bce. Le aspettative sulla disoccupazione sui prossimi 12 mesi si sono attenuate al 10,7%, dal 10,9% di febbraio. Secondo l’indagine i consumatori continuano a ritenere che la disoccupazione futura sarà solo leggermente superiore rispetto rispetto al livello che percepiscono attualmente (10,4%). Le attese del pubblico sull’inflazione sono un elemento che la Banca centrale monitora per valutare se vi siano potenziali pressioni. Il 6 giugno tornerà a riunirsi il Consiglio direttivo per le decisioni monetarie e l’attesa prevalente è che operi un taglio dei tassi di interesse da 25 punti base, il primo dopo una lunga fase di aumenti, conclusa nel settembre del 2023, per contrastare l’alta inflazione.