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Autore: Redazione StudioNews

Vino, dal 25 aprile al 1 maggio c’è “Trasimeno Rosé Festival”

Vino, dal 25 aprile al 1 maggio c’è “Trasimeno Rosé Festival”Milano, 23 apr. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Doc Colli del Trasimeno è pronto per la quinta edizione del “Trasimeno Rosé Festival”, iniziativa volta a promuovere la cultura enologica locale all’interno della tradizionale “Festa del Tulipano”, manifestazione folkloristica manifestazione che da 54 anni attira a Castiglione del Lago (Perugia) migliaia di visitatori per celebrare insieme l’avvento della primavera.


Da giovedì 25 aprile a mercoledì 1 maggio le vie del borgo si riempiranno di colori e profumi, grazie alle sfilate dei carri allegorici rivestiti da oltre un milione di petali di tulipani, alle esibizioni musicali e danzanti e alla ricca proposta di specialità enogastronomiche locali. Le aziende del Consorzio Tutela Vini Doc Colli del Trasimeno presenteranno una selezione di vini rosati prodotti con l’uva autoctona Trasimeno Gamay e altri vitigni tipici dell’areale. Per l’intera durata della festa si potranno degustare i vini alla Terrazza del Rosé con vista lago, allestita sul poggio adiacente l’antica fortezza medievale Rocca del Leone. Alla Taverna della Festa del Tulipano sarà predisposta una carta vini dedicata, e nelle giornate delle sfilate (25, 28 e in notturna il 30 aprile) e in occasione del “Picnic al Poggio” del 1 maggio, verrà offerto a tutti i commensali della Taverna un calice di vino rosato da gustare insieme ai piatti locali, a partire dal pesce di lago. “La Festa del Tulipano è un evento culturale capace di coinvolgere persone del luogo e turisti in una magica atmosfera di condivisione” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Emanuele Bizzi, aggiungendo che “come produttori rinnoviamo con entusiasmo la nostra presenza perché occasioni come queste sono preziose per innalzare il livello qualitativo dell’offerta enoturistica sul territorio: il lago Trasimeno ha tutte le potenzialità per catalizzare turisti ed esploratori del gusto che come Consorzio siamo pronti ad accogliere e guidare”.


Grazie alla collaborazione con l’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, la “Festa del Tulipano” raccoglie maestrie e rappresentanti di diversi paesi italiani, riuniti in sfilata sul tema dell’anno “L’acqua nei borghi più belli d’Italia”: per il Piemonte sarà presente la comunità di Orta San Giulio, per la Lombardia Gardone Riviera, per il Lazio il territorio di Nemi e infine la cittadina medievale umbra di Bevagna.

Von der Leyen: l’obiettivo è rilanciare la competitività dell’Ue, completeremo l’Unione dei mercati dei capitali

Von der Leyen: l’obiettivo è rilanciare la competitività dell’Ue, completeremo l’Unione dei mercati dei capitaliStrasburgo, 23 apr. (askanews) – L’obiettivo di ripristinare la competitività economica dell’Ue nell’economia mondiale dovrà essere al cuore dell’agenda politica del prossimo mandato della Commissione europea e della legislatura che inizierà dopo le elezioni di giugno, e un elemento cruciale in questo quadro è la “svolta” che ha rappresentato il Consiglio europeo della settimana scorsa, per l’impulso che ha dato all’accelerazione dei lavori per la creazione dell’Unione dei mercati dei capitali, che vanno a rilento da anni.


E’ quanto ha indicato, in estrema sintesi, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo discorso nel dibattito in plenaria dell’ Europarlamento, oggi a Strasburgo, sul risultato dell’ultimo Consiglio europeo del 17 e 18 aprile. Von der Leyen ha esordito rievocando i tempi eccezionalmente difficili vissuti in questa legislatura, e le soluzioni altrettanto eccezionali che l’Ue ha saputo trovare. “Dalle ultime elezioni europee, la nostra Unione ha superato due crisi di proporzioni storiche: la crisi sanitaria del Covid-19 e la guerra in Ucraina, con una crisi energetica ‘made in Russia’”. Queste due crisi “avrebbero potuto tradursi in una drammatica crisi economica e sociale. Ma non è successo; e questo grazie alla grande resilienza dell’Europa, ma anche al fatto che abbiamo messo in atto le giuste politiche. Come il programma ‘Sure’, che ha salvato 40 milioni di posti di lavoro in Europa” attraverso il finanziamento dei sistemi di cassa integrazione, “oppure il ‘NextGenerationEU’ e ‘REPowerEU’, che hanno accelerato la ripresa e la diffusione delle energie rinnovabili nazionali”, rispettivamente.


“Nel 2020 – ha continuato la presidente della Commissione -, molti prevedevano una disoccupazione di massa in Europa e una lunga recessione. Ma non è successo. Invece, oggi abbiamo più persone al lavoro che in qualsiasi altro momento della storia europea: la disoccupazione è ai minimi storici, inferiore al 6%. L’occupazione è ai massimi storici, oltre il 75%. E l’inflazione è ormai vicina al nostro obiettivo del 2%. Abbiamo attraversato l’inferno e acque profonde. Ma sotto molti aspetti – ha osservato – ne siamo usciti più forti di cinque anni fa”. “Eppure – ha rilevato von der Leyen -, le onde d’urto di queste crisi hanno messo a dura prova la competitività dell’Europa. Il modello di business di molte industrie europee si basava sull’energia apparentemente a buon mercato proveniente dalla Russia, e sul commercio con la Cina in crescita. Oggi ci troviamo di fronte a una Russia ‘canaglia’ e a una Cina alle prese con problemi di domanda interna. E oltre alla geopolitica, ci sono altre tendenze che influiscono sulla nostra competitività: nell’ultimo decennio, la produttività del lavoro in Europa è aumentata solo dello 0,8% all’anno, rispetto all’1,1% degli Stati Uniti”.


“Queste tendenze possono essere affrontate solo con uno sforzo concertato sia a livello europeo che nazionale. L’obiettivo di ripristinare il nostro vantaggio competitivo – ha sottolineato la presidente della Commissione – deve essere al centro dell’agenda economica europea a partire dal 2024. E sono assolutamente convinta che con la spinta necessaria potremo innescare una nuova fase di crescita della competitività europea”. E su questo punto, “al Consiglio europeo della scorsa settimana abbiamo ascoltato alcune ottime idee di Enrico Letta”, con il sua rapporto che ha messo in luce la necessità di completare il mercato unico, in particolare nel settore finanziario. “Da quando siamo entrati in carica quattro anni fa – ha ricordato von der Leyen -, abbiamo scatenato un’ondata senza precedenti di investimenti pubblici in settori strategici. Prendiamo l’energia e la tecnologia pulita. Stiamo investendo 400 miliardi di euro dal ‘NextGenerationEU’ e abbiamo approvato oltre 550 miliardi di euro di sostegno pubblico nazionale per investimenti in tecnologie pulite ed energia. Questo è stato cruciale”.


“Ma – ha avvertito – gli investimenti pubblici non bastano. È giunto il momento per una soluzione sistemica che mobiliti l’immenso capitale privato dell’Europa. E una parte essenziale di questa soluzione è il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali. Sono 470 miliardi di euro: questo è l’investimento privato aggiuntivo che potremmo raccogliere ogni anno se completassimo l’Unione dei mercati dei capitali”. Il progetto “è stato lanciato quasi dieci anni fa. E dall’inizio del nostro mandato abbiamo compiuto progressi su molti dei suoi elementi. Ad esempio, abbiamo reso più semplice per le aziende di tutta Europa, in particolare le Pmi, quotarsi sui mercati dei capitali. Ma – ha lamentato von der Leyen – ci siamo trovati di fronte ad una situazione di stallo anche in seno al Consiglio Ue, su molti aspetti cruciali dell’Unione dei mercati dei capitali. È quindi più che positivo che l’ultimo Consiglio europeo segni una svolta”. “Ora – ha evidenziato la presidente della Commissione – abbiamo un mandato chiaro per andare avanti su tre questioni vitali Primo: armonizzando le norme nazionali sull’insolvenza. Ciò darà agli investitori la prevedibilità di cui hanno bisogno. Secondo: progetteremo e creeremo prodotti di risparmio transfrontalieri per gli investitori al dettaglio. E terzo: la Commissione ha il compito di rafforzare la supervisione a livello europeo dei più importanti attori del mercato”. “Quindi c’è una strada chiara da percorrere. Se vogliamo finanziare la nuova rivoluzione industriale dei nostri tempi, dobbiamo mobilitare il capitale privato europeo. E ora – ha concluso von der Leyen – è il momento di trasformare la volontà politica in azione”.

Renault: I trim. consegne +2,6%, ricavi +1,8%. Target confermati

Renault: I trim. consegne +2,6%, ricavi +1,8%. Target confermatiMilano, 23 apr. (askanews) – Renault ha chiuso il primo trimestre con consegne pari a 549.099 veicoli, in aumento del 2,6% rispetto al primo trimestre 2023. In Europa, le vendite del gruppo sono cresciute del 4,3%. Il fatturato si è attestato a 11,7 miliardi di euro (+1,8%). I ricavi del Ramo Auto sono stati pari a 10,44 miliardi di euro (-0,7%). Il portafoglio ordini in Europa è “solido” con 2,5 mesi di vendite.


Renault continua a portare avanti la sua politica commerciale centrata sul valore con una particolare attenzione al canale delle vendite a privati (66% delle vendite), al segmento C e superiori (37% delle vendite), agli allestimenti alto di gamma e all’elettrificazione (48% delle vendite). Il gruppo conferma le prospettive finanziarie del 2024: Margine operativo del gruppo superiore o pari al 7,5% e un free cash-flow superiore o pari a 2,5 miliardi di euro.


“Il fatturato del primo trimestre rispecchia la rigorosa applicazione della nostra politica commerciale centrata sul valore. Il solido portafoglio ordini di fine marzo e i lanci imminenti consentiranno di imprimere un’accelerazione all’attività insieme alla riduzione dei costi, daranno impulso alla nostra performance finanziaria. I nostri lanci, sia di veicoli elettrici che di veicoli ibridi e termici, dimostrano tutta la nostra flessibilità nell’adattarci agli alti e bassi della transizione energetica”, ha dichiarato Thierry Piéton, Cfo del gruppo Renault.

Individuato il luogo di sepoltura del filosofo greco Platone

Individuato il luogo di sepoltura del filosofo greco PlatoneMilano, 23 apr. (askanews) – Il filosofo greco Platone fu sepolto nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) dell’Academia ad Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Finora era solo noto che egli era sepolto genericamente nell’Academia. E’ una delle principali novità emerse dall’analisi del papiro ercolanese carbonizzato contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.) effettuata nell’ambito del progetto di ricerca “GreekSchools”: grazie allo “sguardo” tecnologico di innovative metodologie di studio, gli esperti hanno estrapolato oltre mille parole, corrispondenti al 30% del testo del papiro andato a fuoco a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C.


Il progetto, presentato alla Biblioteca “Vittorio Emanuele III” di Napoli, ha ricevuto un finanziamento ERC (Consiglio Europeo della Ricerca) pari a 2.498.356 euro, era iniziato nel 2021 ed è della durata di 5 anni e otto mesi. A coordinare la ricerca è Graziano Ranocchia, dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) e l’Istituto di Linguistica Computazionale “Antonio Zampolli” (ILC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli dove il papiro è conservato insieme a molti altri. Sempre a proposito del filosofo Platone è emerso che egli fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Fino ad ora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio, in un dialogo tra personaggi, Platone si esprime in modo sprezzante sulle capacità musicali e ritmiche di una musicista barbara originaria della Tracia.


Il progetto, oltre all’indagine sullo stato di conservazione di tali manufatti, ha l’obiettivo di pubblicare un’edizione aggiornata – grazie all’applicazione di tecniche di imaging e di metodi filologici – della Rassegna dei filosofi di Filodemo, la più antica storia della filosofia greca in nostro possesso. Di essa fa parte appunto la Storia dell’Accademia, che racchiude molte informazioni esclusive su Platone e sullo sviluppo dell’Accademia sotto i suoi successori. “Rispetto alle edizioni precedenti, ora c’è un testo quasi radicalmente cambiato, che implica una serie di fatti nuovi e concreti su vari filosofi accademici. Attraverso la nuova edizione e la sua contestualizzazione, gli studiosi sono arrivati a deduzioni inaspettate di portata interdisciplinare per la filosofia antica, la biografia e la letteratura greche e la storia del libro”, commenta Graziano Ranocchia. “Alcune integrazioni precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi precedentemente frammentari sono stati integrati o riletti. L’aumento del testo corrisponde all’incirca alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Le nuove letture attingono spesso a fatti nuovi e concreti sull’Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e la storia antica in generale”, aggiunge Kilian Fleischer, editore di questo prezioso papiro nell’ambito del progetto GreekSchools.


“Il progetto GreekSchools ha anche lo scopo di sviluppare metodi di indagine dei manoscritti applicando le più avanzate tecniche di diagnostica per immagini oggi a disposizione (imaging ottico nell’infrarosso e nell’ultravioletto, imaging molecolare ed elementale, imaging termico, tomografie, microscopia ottica digitale, ecc.)”, precisa Costanza Miliani del CNR-ISPC.

A Cibus la mozzarella di bufala Dop con i migliori vini italiani

A Cibus la mozzarella di bufala Dop con i migliori vini italianiRoma, 23 apr. (askanews) – Al Cibus di Parma, dal 7 al 10 maggio, il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop chiude il tour alla ricerca dei migliori vini di ogni regione d’Italia in abbinamento alla mozzarella di bufala, realizzato in collaborazione con l’Ais Campania. Un’anteprima dei risultati di questo inedito viaggio in Italia sarà presentata l’8 maggio alle 11.30 proprio a Cibus.


Nel corso dell’evento “Bufala and Wine in Love” saranno svelati i migliori abbinamenti di due regioni, la Campania e l’Emilia, in una speciale degustazione. Parteciperanno il presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo, il presidente Ais Campania, Tommaso Luongo, il presidente Ais Emilia, Luca Manfredi, il delegato Ais di Caserta, Pietro Iadicicco e il direttore del Consorzio Emilia-Romagna, Giacomo Savorini. Nei mesi scorsi, i 22 presidenti regionali dell’Ais si sono riuniti con i loro esperti per una degustazione collettiva e hanno selezionato 5 vini, espressioni dei vari territori, ritenuti “abbinamento top” con la mozzarella di bufala campana Dop. Sono stati individuati, per ogni regione, 3 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione classica e 2 vini per l’abbinamento alla mozzarella Dop in versione affumicata a paglia. Tutti i migliori “pretendenti” per la mozzarella di bufala campana Dop saranno resi noti il 18 maggio nel corso dell’evento finale del format, in programma alla Reggia di Caserta.


A Cibus, oltre all’area esterna, il Consorzio avrà anche un’area espositiva in collaborazione con il Consorzio di Tutela Pasta di Gragnano Igp. Per l’edizione 2024, inoltre, è stata siglata anche la collaborazione con gli studenti dell’istituto alberghiero “Scappi” di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, che gestiranno le attività di cucina e servizio.

Indice PMI Eurozona a 51,4, il più elevato da 11 mesi

Indice PMI Eurozona a 51,4, il più elevato da 11 mesiRoma, 23 apr. (askanews) – L’indice PMI HCOB Flash composito sulla produzione dell’Eurozona è stato rilevato a 51,4 rispetto al 50,3 di marzo, al massimo da 11 mesi.


L’indice PMI delle attività commerciali dei servizi dell’Eurozona è risultato a 52,9 (marzo 51,5), anch’esso al massimo in 11 mesi. Il PMI della produzione manifatturiera a 47,3 (marzo 47,1), al massimo su 12 mesi. Il PMI manifatturiero dell’Eurozona a 45,6 (marzo 46,1), al minimo da 4 mesi. Secondo i dati provvisori dell’indagine PMI, ad aprile l’attività economica nell’area dell’euro è cresciuta al ritmo più rapido da quasi un anno. Il miglioramento indica che la regione continua a uscire dalla recente recessione, anche se cresce solo modestamente a fronte di performance settoriali divergenti, secondo S&P Global che ha stilato il sondaggio.


La crescita sempre più robusta del settore dei servizi è stata tuttavia accompagnata da segnali di ulteriore moderazione della flessione manifatturiera. Anche la crescita dell’occupazione ha subito un’accelerazione poiché la fiducia delle imprese è rimasta elevata rispetto agli standard recenti.


Si è registrata ancora una volta una crescita particolarmente solida al di fuori di Francia e Germania, ma anche la Germania è tornata a crescere in aprile e la Francia si è avvicinata alla stabilizzazione. Tuttavia, le pressioni sui prezzi sono aumentate in tutta l’Eurozona insieme al miglioramento della produzione e delle assunzioni, spesso legate a costi salariali più elevati. Sia i costi di acquisto che i prezzi medi di vendita sono aumentati a ritmi più rapidi, riflettendo le pressioni persistentemente elevate sui prezzi nel settore dei servizi.

Ue, von der Leyen: svolta sull’Unione dei mercati dei capitali

Ue, von der Leyen: svolta sull’Unione dei mercati dei capitaliStrasburgo, 23 apr. (askanews) – L’obiettivo di ripristinare la competitività economica dell’Ue nell’economia mondiale dovrà essere al cuore dell’agenda politica del prossimo mandato della Commissione europea e della legislatura che inizierà dopo le elezioni di giugno, e un elemento cruciale in questo quadro è la “svolta” che ha rappresentato il Consiglio europeo della settimana scorsa, per l’impulso che ha dato all’accelerazione dei lavori per la creazione dell’Unione dei mercati dei capitali, che vanno a rilento da anni.


E’ quanto ha indicato, in estrema sintesi, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo discorso nel dibattito in plenaria dell’ Europarlamento, oggi a Strasburgo, sul risultato dell’ultimo Consiglio europeo del 17 e 18 aprile. Von der Leyen ha esordito rievocando i tempi eccezionalmente difficili vissuti in questa legislatura, e le soluzioni altrettanto eccezionali che l’Ue ha saputo trovare. “Dalle ultime elezioni europee, la nostra Unione ha superato due crisi di proporzioni storiche: la crisi sanitaria del Covid-19 e la guerra in Ucraina, con una crisi energetica ‘made in Russia’”. Queste due crisi “avrebbero potuto tradursi in una drammatica crisi economica e sociale. Ma non è successo; e questo grazie alla grande resilienza dell’Europa, ma anche al fatto che abbiamo messo in atto le giuste politiche. Come il programma ‘Sure’, che ha salvato 40 milioni di posti di lavoro in Europa” attraverso il finanziamento dei sistemi di cassa integrazione, “oppure il ‘NextGenerationEU’ e ‘REPowerEU’, che hanno accelerato la ripresa e la diffusione delle energie rinnovabili nazionali”, rispettivamente.


“Nel 2020 – ha continuato la presidente della Commissione -, molti prevedevano una disoccupazione di massa in Europa e una lunga recessione. Ma non è successo. Invece, oggi abbiamo più persone al lavoro che in qualsiasi altro momento della storia europea: la disoccupazione è ai minimi storici, inferiore al 6%. L’occupazione è ai massimi storici, oltre il 75%. E l’inflazione è ormai vicina al nostro obiettivo del 2%. Abbiamo attraversato l’inferno e acque profonde. Ma sotto molti aspetti – ha osservato – ne siamo usciti più forti di cinque anni fa”. “Eppure – ha rilevato von der Leyen -, le onde d’urto di queste crisi hanno messo a dura prova la competitività dell’Europa. Il modello di business di molte industrie europee si basava sull’energia apparentemente a buon mercato proveniente dalla Russia, e sul commercio con la Cina in crescita. Oggi ci troviamo di fronte a una Russia ‘canaglia’ e a una Cina alle prese con problemi di domanda interna. E oltre alla geopolitica, ci sono altre tendenze che influiscono sulla nostra competitività: nell’ultimo decennio, la produttività del lavoro in Europa è aumentata solo dello 0,8% all’anno, rispetto all’1,1% degli Stati Uniti”.


“Queste tendenze possono essere affrontate solo con uno sforzo concertato sia a livello europeo che nazionale. L’obiettivo di ripristinare il nostro vantaggio competitivo – ha sottolineato la presidente della Commissione – deve essere al centro dell’agenda economica europea a partire dal 2024. E sono assolutamente convinta che con la spinta necessaria potremo innescare una nuova fase di crescita della competitività europea”. E su questo punto, “al Consiglio europeo della scorsa settimana abbiamo ascoltato alcune ottime idee di Enrico Letta”, con il sua rapporto che ha messo in luce la necessità di completare il mercato unico, in particolare nel settore finanziario. “Da quando siamo entrati in carica quattro anni fa – ha ricordato von der Leyen -, abbiamo scatenato un’ondata senza precedenti di investimenti pubblici in settori strategici. Prendiamo l’energia e la tecnologia pulita. Stiamo investendo 400 miliardi di euro dal ‘NextGenerationEU’ e abbiamo approvato oltre 550 miliardi di euro di sostegno pubblico nazionale per investimenti in tecnologie pulite ed energia. Questo è stato cruciale”.


“Ma – ha avvertito – gli investimenti pubblici non bastano. È giunto il momento per una soluzione sistemica che mobiliti l’immenso capitale privato dell’Europa. E una parte essenziale di questa soluzione è il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali. Sono 470 miliardi di euro: questo è l’investimento privato aggiuntivo che potremmo raccogliere ogni anno se completassimo l’Unione dei mercati dei capitali”. Il progetto “è stato lanciato quasi dieci anni fa. E dall’inizio del nostro mandato abbiamo compiuto progressi su molti dei suoi elementi. Ad esempio, abbiamo reso più semplice per le aziende di tutta Europa, in particolare le Pmi, quotarsi sui mercati dei capitali. Ma – ha lamentato von der Leyen – ci siamo trovati di fronte ad una situazione di stallo anche in seno al Consiglio Ue, su molti aspetti cruciali dell’Unione dei mercati dei capitali. È quindi più che positivo che l’ultimo Consiglio europeo segni una svolta”. “Ora – ha evidenziato la presidente della Commissione – abbiamo un mandato chiaro per andare avanti su tre questioni vitali Primo: armonizzando le norme nazionali sull’insolvenza. Ciò darà agli investitori la prevedibilità di cui hanno bisogno. Secondo: progetteremo e creeremo prodotti di risparmio transfrontalieri per gli investitori al dettaglio. E terzo: la Commissione ha il compito di rafforzare la supervisione a livello europeo dei più importanti attori del mercato”. “Quindi c’è una strada chiara da percorrere. Se vogliamo finanziare la nuova rivoluzione industriale dei nostri tempi, dobbiamo mobilitare il capitale privato europeo. E ora – ha concluso von der Leyen – è il momento di trasformare la volontà politica in azione”.

Coldiretti Puglia: su pomodoro servono contratti e prezzi adeguati

Coldiretti Puglia: su pomodoro servono contratti e prezzi adeguatiRoma, 23 apr. (askanews) – Servono contratti e prezzi adeguati quando i trapianti di pomodoro a costi raddoppiati sono in corso e non esistono certezze per i produttori di pomodoro da industria per la campagna 2024. Lo denuncia Coldiretti Puglia, spiegano che quello del pomodoro è un settore economico per cui al momento non ci sono contratti quadro o prezzi di riferimento, ma devono essere stipulati i contratti con un prezzo di riferimento giustamente remunerativo per le imprese agricole, secondo quanto previsto dalla normativa sulle pratiche sleali.


A fronte degli elevati costi di coltivazione, delle incognite climatiche e fitosanitarie, delle incertezze internazionali, tra cui i problemi legati al canale di Suez, “a valutata attentamente la superficie che ogni singola azienda investirà a pomodoro, non essendoci riferimenti rispetto ai prezzi che potranno essere corrisposti dall’industria”, chiede la confederazione agricola. La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).


E in questo scenario “resce l’importazione di concentrato di pomodoro dalla Cina che ha rappresentato soprattutto un problema italiano, con distorsione della concorrenza – insiste Coldiretti Puglia – determinata da un prodotto che è arrivato a pesare, in termini di prodotto fresco, a seconda delle campagne, dal 10 al 25% della produzione nazionale di pomodoro da industria” A livello UE ” pertanto necessario a estendere a tutti i 27 Paesi membri l’obbligo di indicare l’origine del pomodoro utilizzato nei derivati adottare il principio di reciprocità delle regole UE economiche, ambientali, etiche, anche per i prodotti importati, bloccando l’ingresso del prodotto che non le rispetta”, conclude la confederazione agricola.

In Basilicata rieletto Bardi alla guida della regione con il 56,63%

In Basilicata rieletto Bardi alla guida della regione con il 56,63%Roma, 23 apr. (askanews) – Arriva a notte fonda la fine dello spoglio in Basilicata che decreta la vittoria di Vito Bardi alla guida della regione Basilicata. Il candidato del centrodestra, sostenuto anche da Matteo Renzi e Carlo Calenda, si riconferma presidente della Regione con il 56,63%.


Piero Marrese, candidato del centrosinistra, si ferma al 42,16%. Mentre Eustachio Follia, della lista Volt, ha ottenuto l’1,21%. Oltre la metà degli elettori è rimasto a casa: i votanti sono stati 282.886 (il 49,81%).


E’ il partito della premier Giorgia Meloni in cima alle preferenze dei lucani con il 17,39%. Fi supera, e di molto con il 13,01%, la Lega che si ferma al 7,81%. Il partito di Salvini è quasi testa a testa con Azione di Carlo Calenda che ottiene il 7,51%. Bene anche Italia Viva con Orgoglio lucano (7,03%). Segue Unione di centro-Democrazia cristiana-popolari uniti con il 2,54%. Sul fronte del centrosinistra, il Pd risulta il secondo partito della Basilicata con il 13,87%, seguito a stretto giro da Basilicata Casa Comune di Angelo Chiorazzo con l’11,18%. Chiorazzo viene incoronato mister preferenze con 7.284 voti, seguito da Marcello Pittella di Azione che si aggiudica 7.157 preferenze).


Male il M5S che si ferma al 7,66%. Avs-Psi-La Basilicata possibile ottiene il 5,79% e Basilicata Unita il 2,86%.

Lollobrigida: agricoltura mai così a centro economia italiana

Lollobrigida: agricoltura mai così a centro economia italianaRoma, 23 apr. (askanews) – “Abbiamo fatto cose enormi per l’agricoltura, anche grazie al collegamento con i ministri precedenti. Mai come oggi l’agricoltura è centrale nel sistema economico taliano, mai così alti gli stanziamenti. Nessuna associazione si è aggiunta a quelle in protesta a Bruxelles, e tutte, vi diranno che sono soddisfatte del nostro lavoro. Questo conta, per me”. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.