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Autore: Redazione StudioNews

90 anni di Iss, Fnomceo-Fnopi: da sempre punta diamante sanità pubblica

90 anni di Iss, Fnomceo-Fnopi: da sempre punta diamante sanità pubblicaRoma, 19 apr. (askanews) – Nato ben 44 anni prima della riforma sanitaria del 1978, l’Istituto superiore di Sanità rappresenta da sempre la punta di diamante della sanità pubblica, fatta di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione.


“I suoi 90 anni – affermano Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche – non sono simbolo di ‘vecchiaia’ ma di giovinezza, perché l’Istituto superiore di Sanità, fatto anche di medici e infermieri dedicati alla ricerca e alle sue attività, guarda sempre al futuro dell’assistenza e dell’organizzazione sanitaria perché questa sia equa, efficace e di qualità per tutti i cittadini”. Essenziale negli anni per affrontare situazioni di emergenza per la salute, l’Iss è stato sempre in prima linea: dalle epidemie-pandemie influenzali come l’asiatica a fine anni ’50 o la pandemia del ’68 nata a Hong Kong, passando attraverso il colera a Napoli, l’Aids, la Sars, Ebola, sino alla recente pandemia di Covid. E poi lo è da sempre per il controllo dei farmaci e vaccini, per lo studio delle malattie e dell’ambiente, per la sicurezza degli alimenti e degli animali e molto altro ancora.


“Il nostro è non solo un augurio per i 90 anni dell’organo tecnico-scientifico del nostro Servizio sanitario nazionale, che è stato anche la ‘casa’ di premi Nobel e ricercatori immortali per le loro scoperte, un augurio a tutti i professionisti che ci lavorano ma – aggiungono Anelli e Mangiacavalli – è anche un augurio a tutti noi: che questa istituzione sia sempre più attiva, presente ed efficace, come finora è stata, per la tutela della salute pubblica. Perché, anche grazie a questo ente e ai suoi professionisti, il nostro Ssn resti sempre uno dei migliori al mondo”.

Aborto,Pro life: Commissione Ue vittima fake news sinistra italiana

Aborto,Pro life: Commissione Ue vittima fake news sinistra italianaRoma, 19 apr. (askanews) – “La Commissione UE non si faccia influenzare dalle fake news diffuse dalla sinistra in Italia: non è vero che nel Pnrr ci siano norme sull’aborto e non è vero che l’emendamento sulla collaborazione tra consultori e associazioni di sostegno alla maternità non c’entri col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, visto che proprio la Missione 6 ‘Salute’ del Pnrr prevede la realizzazione di strutture di prossimità per l’assistenza sanitaria territoriale, le cosiddette Case della Comunità, che comprenderanno anche i servizi dei consultori. Il richiamo nel decreto Pnrr a quanto già disposto dall’articolo 2 della Legge 194, rispetto ai progetti e finanziamenti delle Case della Comunità, è perfettamente pertinente. D’altro canto, nessuna ripresa né resilienza sarà mai possibile se l’Unione Europea non affronterà di petto il tragico inverno demografico che rischia di far collassare i sistemi socio-economici dei suoi Paesi membri, e che vede nel sostegno alla maternità e alla natalità uno snodo cruciale e obbligato”.


Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, in riferimento alla dichiarazione rilasciata oggi in conferenza stampa dalla portavoce della Commissione europea Veerle Nuyts, rispondendo a una domanda sull’emendamento al decreto Pnrr che richiama la possibilità di collaborazione tra consultori ed enti del terzo settore già prevista dalla Legge 194.

Migranti, Schlein: sentenza sulla nave Iuventa è storica

Migranti, Schlein: sentenza sulla nave Iuventa è storicaRoma, 19 apr. (askanews) – “Una sentenza storica, prosciolti tutti i membri dell’equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save the children e Medici Senza Frontiere perché il fatto non sussiste. Questo dimostra che soccorrere è un obbligo e che come abbiamo sempre detto la solidarietà non è reato.” Lo dichiara la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, commentando la sentenza di non luogo a procedere per i 10 imputati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il procedimento penale nei confronti dei componenti dell’equipaggio delle ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.


“Le organizzazioni umanitarie impegnate nelle operazioni di soccorso in mare devono essere ringraziate e non criminalizzate, perché sopperiscono alla mancanza di una Missione europea di ricerca e soccorso in mare per cui il Partito democratico continuerà a battersi: in sostanza fanno quello che dovrebbero fare gli Stati e l’Unione europea. Speriamo nessuno si azzardi mai più a chiamarle taxi del mare.”, conclude Schlein.

Basilicata, Bardi: sono tranquillo, più vicino al 60% che al 50%

Basilicata, Bardi: sono tranquillo, più vicino al 60% che al 50%Roma, 19 apr. (askanews) – “Sono tranquillo perché spero di potercela fare” a essere rieletto. Lo ha detto a “Un giorno da pecora”, su Rai Radio Uno, Vito Bardi, presidente uscente della Basilicata e ricandidato per il centrodestra (con il supporto di Azione e Italia Viva) alla presidenza della Regione.


“Mi sto preparando” per il comizio di stasera, “oggi a Potenza fa freddo, ci sono tre gradi, ma cercheremo di riscaldare la piazza”, ha proseguito Bardi riferendosi al comizio a cui interverranno i tre leader della maggioranza Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi. E a proposito di freddo “sarà inverno più per il centrosinistra – ha aggiunto Bardi rispondendo a una domanda dei conduttori -, però siccome sono superstizioso aspetto sempre l’esito del voto”. Tuttavia, “penso di superare il 50%, andrò più vicino al 60%, anche se il sessanta non penso di superarlo”, ha precisato l’ex generale della Guardia di Finanza.

Governo, Cgil e Uil tornano in piazza: adesso basta

Governo, Cgil e Uil tornano in piazza: adesso bastaRoma, 19 apr. (askanews) – Cgil e Uil tornano in piazza. Dopo gli scioperi di novembre e dicembre scorsi contro la manovra economica e quello dell’11 aprile per sollecitare misure più incisive per arginare le morti sul lavoro, domani le due confederazioni sfileranno in corteo, a Roma, su salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari. La manifestazione nazionale, il cui slogan è “Adesso basta!”, si concluderà in piazzale Ostiense (concentramento alle 9.30 in piazzale La Malfa, partenza del corteo in viale Aventino alle 10.30) con i comizi dei leader delle due organizzazioni, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.


Non si allenta, dunque, la pressione dei due sindacati sul Governo Meloni. Una mobilitazione che, hanno annunciato lunedì scorso in conferenza stampa i due segretari generali, non si arresterà e che, anzi, proseguirà nelle prossime settimane fino al raggiungimento degli obiettivi. Ancora una volta la Cisl non ci sarà. La confederazione guidata da Luigi Sbarra ha da tempo scelto un’altra strategia: restare inchiodata ai tavoli di confronto; proseguire la mobilitazione con le proprie modalità nei luoghi di lavoro e nei territori; proporre un patto tra istituzioni, politica e parti sociali; valorizzare l’accoglimento da parte di Palazzo Chigi di alcune delle proposte contenute nelle piattaforme unitarie, continuando allo stesso tempo a incalzare il Governo. Secondo Cgil e Uil, invece, le scelte dell’esecutivo non vanno nella direzione delle richieste unitarie. Pertanto, la protesta non si fermerà. Sulla sicurezza sul lavoro per le due sigle sindacali occorre restituire il sistema di qualificazione di tutte le imprese, sia pubbliche che private, fondato sul rispetto delle normative e sulla regolare applicazione dei contratti collettivi delle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. La patente a punti, non una leggera patente a crediti, deve essere uno strumento chiaro di sanzione e interdizione dalle attività e dall’accesso degli appalti pubblici pubblici e privati, di tutte le imprese scorrette o operanti in qualsiasi settore. L’obiettivo è zero morti sul lavoro. Sul fisco chiedono di attingere laddove ci sono le risorse per finanziare sanità, istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.


La riforma fiscale del governo, aggiungono, continua a tassare lavoro e pensioni più dei profitti, delle rendite finanziarie e immobiliari e del lavoro autonomo benestante. Non tassa invece gli extraprofitti e premia l’evasione, che sottrae 90 miliardi di euro ogni anno alle politiche sociali e di sviluppo del Paese. Cgil e Uil dicono basta con le sanatorie, coi condoni, 18 da inizio legislatura, e i concordati. E anche con i premi a settori che continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. Bisogna inoltre indicizzare all’inflazione le detrazioni per lavoro e pensioni. Nessuna flat tax, ma un fisco progressivo su tutti i redditi personali. In tema di salari i sindacati chiedono di rafforzare la contrattazione collettiva settoriale; ridurre l’orario di lavoro a parità di retribuzione; promuovere azioni per una reale parità e il superamento del gap salariale tra uomini e donne; garantire la partecipazione organizzativa e il coinvolgimento dei lavoratori; dare attuazione agli accordi interconfederali sulla rappresentanza sindacale e l’elezione delle rappresentanze sindacali unitarie in ogni luogo di lavoro.


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Aborto,Portavoce Ue:norma su pro-life in consultori con Pnrr non c’entra

Aborto,Portavoce Ue:norma su pro-life in consultori con Pnrr non c’entraBruxelles, 19 apr. (askanews) – L’inserimento nel decreto sull’attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) dell’Italia approvato dalla Camera della previsione di volontari dei movimenti antiabortisti pro life nei consultori per cercare di convincere le donne a rinunciare all’aborto, “non ha alcun rapporto con il Pnrr italiano”. Lo ha precisato una portavoce della Commissione europea oggi a Bruxelles durante il briefing quotidiano per la stampa.


“Da ciò che capisco – ha detto in risposta alla domanda di un giornalista italiano la portavoce per gli Affari economici della Commissione, Veerle Nuyts – il pacchetto approvato comprendeva diversi elementi e, dunque, l’approvazione di questa misura relativa all’aborto non è una delle misure che sono incluse nel Pnrr. Questo è importante sottolinearlo”. “Quindi – ha chiesto a Nuyts a questo punto la vice capo portavoce della Commissione, Arianna Podestà – non c’è relazione tra il decreto e il Pnrr?”


“Il decreto – ha risposto la portavoce – contiene anche misure in relazione alle strutture di governance del Pnrr e, dunque, questi aspetti effettivamente hanno un legame con il Pnrr italiano. Ma ci sono altri aspetti – ha puntualizzato Nuyts – che non sono coperti e che, dunque, non hanno alcun rapporto con il piano italiano, come in particolare questa misura relativa all’aborto”.

Cinema, Biografilm Festival ricorda Berlinguer a 40 anni dalla morte

Cinema, Biografilm Festival ricorda Berlinguer a 40 anni dalla morteRoma, 19 apr. (askanews) – Svelato un nuovo titolo in programma per la ventesima edizione di Biografilm Festival, dal 7 al 17 giugno a Bologna. Si tratta di “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer” di Samuele Rossi, frutto di un lungo lavoro di ricerca volta a raccontare un momento cruciale ed emozionante della storia del nostro Paese.


Era il 7 giugno 1984 quando Enrico Berlinguer, durante un comizio elettorale a Padova, avverte un malore evidente: nonostante tutto, in quegli attimi, porta in fondo il suo discorso rivolto alla folla, ma di lì a poco entra in coma per quattro giorni, fino alla sua morte, l’11 giugno. Il 13 giugno ebbe luogo a Roma il funerale politico più imponente della storia della Repubblica: furono in due milioni a scendere in piazza per i suoi funerali, qualcosa di mai visto prima. Un evento che ha segnato indelebilmente la storia d’Italia. “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer” vuole restituire la memoria collettiva di quell’evento attraverso uno storytelling emozionale e innovativo costruito con il solo utilizzo di materiale d’archivio proveniente da archivi nazionali e internazionali. Il film propone un’accurata e rinnovata ricostruzione narrativa e visiva di quei 7 giorni che sconvolsero l’Italia. Racconta con una prospettiva nuova un momento di passaggio e una fine: quella di un politico amato, di un intero partito, di un’idea di Paese, forse addirittura la fine di un’epoca. Il film è prodotto dalla Echivisivi di Samuele Rossi e Giuseppe Cassaro con la Salice Production di Cosetta Lagani e la Solaria Film di Emanuele Nespeca.


Nell’intento comune di ricordare uno dei protagonisti della storia del Novecento, l’evento cinematografico di Biografilm legato alla proiezione in anteprima mondiale di Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer dialoga con la mostra multimediale “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer” che verrà inaugurata l’11 giugno a Bologna al Museo Civico Archeologico, esattamente quarant’anni dopo la morte del leader del Pci. L’esposizione ne ricostruisce il percorso politico e personale attraverso materiali video, fotografici e documenti autografi originali. Sono inoltre presentati i manifesti politici elaborati negli anni della segreteria di Berlinguer, oltre a fotografie d’autore, libri, approfondimenti. In occasione di questo annuncio e in vista della ventesima edizione, il Direttore Generale di Biografilm Massimo Mezzetti, prima di entrare nel silenzio elettorale come candidato Sindaco di Modena, ha commentato: “L’evento che presentiamo a 40 anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer ha per me un’importanza particolare. Nel giorno del funerale fui il porta bandiera ufficiale dei giovani comunisti dietro al feretro lungo tutto il lungo percorso funebre. Un’emozione indicibile vedere la commozione nei volti di milioni di uomini e donne ai bordi della strada. Il tempo, le energie e la passione spese in questi anni di direzione del Biografilm sono per me un prezioso bagaglio che porto sempre con me nella mia nuova avventura della campagna elettorale come candidato Sindaco di Modena. Le storie indimenticabili dei film del Festival, l’impegno appassionato delle persone che lo realizzano, la comunità attenta e calorosa che ne popola gli spazi, gli incontri con ospiti generosi che arrivano da tutto il mondo sono parte integrante del mio percorso personale e politico. Il mio impegno nella cultura, nella costruzione di valore, nella cura dei rapporti umani si esprime perfettamente nel lavoro fatto a Biografilm come direttore generale. Le tematiche care al Festival sono quelle a me care, dalla sostenibilità ambientale ai diritti civili, alla lotta alla violenza maschile sulle donne, all’inclusione sociale delle categorie marginalizzate. La ventesima edizione del Festival, oltre a festeggiare un’importante ricorrenza e sancire il ruolo cruciale di Biografilm per il territorio e per il settore cinematografico internazionale, lancia nuove sfide nell’ottica di un rafforzamento di Biografilm come presidio culturale e sociale sempre più efficace e riconoscibile. Non posso che trovarmi al fianco di chi affronta queste sfide, seppur impegnato a mia volta in un nuovo appassionante progetto carico di umanità e idee innovative, proprio come Biografilm”.

David Di Donatello, a Giorgio Moroder il David alla Carriera

David Di Donatello, a Giorgio Moroder il David alla CarrieraRoma, 19 apr. (askanews) – Giorgio Moroder, compositore e produttore discografico, riceverà il David alla Carriera nel corso della 69esima edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. L’evento sarà trasmesso per la prima volta in 4K, sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.


Pioniere della disco e dell’elettronica, Giorgio Moroder, nato il 26 aprile 1940 a Ortisei, è una delle grandi eccellenze italiane nel mondo, uno artista noto a livello globale. Nel corso della sua carriera ha firmato alcune delle colonne sonore più iconiche della storia del cinema ricevendo tre Oscar, quattro Golden Globe e due Grammy Award per le musiche di Fuga di mezzanotte di Alan Parker e Flashdance di Adrian Lyne; la canzone “Flashdance… What a Feeling” e la composizione strumentale “Love Theme” (entrambe in Flashdance); il brano “Take My Breath Away”, successo planetario lanciato dal film Top Gun di Tony Scott. Il lavoro di Moroder ha contribuito a decretare la popolarità di numerosi altri titoli, da American Gigolò di Paul Schrader a Scarface di Brian De Palma, da La storia infinita di Wolfgang Petersen (con Klaus Doldinger) a Over the Top di Menahem Golan. Negli anni, l’artista ha lavorato con alcuni grandi nomi della storia della musica, fra i quali Barbra Streisand, Elton John, Cher, David Bowie, ha scritto l’inno dei Giochi Olimpici di Los Angeles 1984, Seul 1988 e Pechino 2008, e la hit “Un’estate italiana” per i Mondiali di calcio 1990. Nel 1984, Moroder ha prodotto una nuova versione di Metropolis, l’immortale capolavoro di Fritz Lang, colorizzata e ridotta nella durata, con una colonna sonora rock che ha visto la partecipazione di musicisti come Freddy Mercury, Bonnie Tyler e Pat Benatar. Nel 1989, alla trentaquattresima edizione dei David di Donatello, Moroder ha ricevuto la candidatura al premio per la Migliore canzone originale per la colonna sonora di Mamba di Mario Orfini.


L’artista altoatesino si è aggiudicato oltre cento dischi d’oro e di platino e due ulteriori Grammy: uno per la canzone “Carry On”, interpretata da Donna Summer, e uno per la collaborazione nell’album “Random Access Memories” dei Daft Punk. Nel 2004, Moroder è stato inserito nella “Dance Music Hall of Fame”. Tra i premi già annunciati della 69esima edizione dei David di Donatello, il Premio David alla Carriera a Milena Vukotic, il David come Miglior Film Internazionale ad Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet, il David dello Spettatore a C’è ancora domani di Paola Cortellesi, mentre il miglior cortometraggio è The Meatseller di Margherita Giusti.

Progetto Mapp: c’è plastica nel Po ma solo il 15% arriva al mare

Progetto Mapp: c’è plastica nel Po ma solo il 15% arriva al mareRoma, 19 apr. (askanews) – Una predominanza di rifiuti plastici delle dimensioni inferiori ai 10 centimetri di lunghezza e la precisa identificazione delle potenziali zone d’accumulo degli stessi, rilevata sia per quantità che tempo di permanenza: un quadro che resta sotto osservazione, quello del fiume Po, ma la notizia degna di rilievo è che la quantità di plastica che giunge sino al Mare Adriatico è stimata in poco meno del 15% del totale quantificato più a monte.


Questi in sintesi i dati illustrati a Ferrara in occasione della presentazione dei risultati di MAPP (Monitoraggio Applicato alle Plastiche del Po), progetto promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, avviato a giugno 2021 con il rilascio dei tracker (sensori di rilevamento) a Torino e che, per due anni, ha utilizzato differenti strumenti e metodologie – alcune del tutto innovative a livello europeo – consentendo di stimare le quantità, le dimensioni, le principali direttrici di spostamento e i punti di potenziale accumulo del materiale plastico trasportato lungo la rete idrografica del fiume Po e accrescere la comprensione del fenomeno del plastic litter nel Grande Fiume. Per simulare le modalità di trasporto dei rifiuti plastici nel Po, – informa una nota – sono stati utilizzati i tracker satellitari (JunkTrack®) della società Nauta scientific s.r.l., che ha progettato e realizzato sia i dispositivi sia il sistema di raccolta e di rappresentazione dei dati per il fiume Po. I tracker sono dei piccoli contenitori galleggianti in grado di riprodurre il comportamento dei rifiuti di plastica dispersi nei fiumi, al cui interno sono posizionati dei localizzatori capaci di determinarne la posizione GPS.


Ne sono stati rilasciati complessivamente 95 tra il 2021 e il 2023, in differenti condizioni di portata, nelle tre stazioni distribuite lungo l’asta del fiume Po: Chivasso (To), Isola Serafini (Pc) e Pontelagoscuro (Fe). Il primo dato che emerge è che meno del 15 % dei tracker sono giunti fino al mare Adriatico, mentre i restanti hanno compiuto spostamenti da poche centinaia di metri a centinaia di chilometri. È stato, inoltre, osservato che la vegetazione spondale, i piloni dei ponti e i numerosi ormeggi per la navigazione fluviale rappresentano zone di incaglio per lungo tempo e ostacolo al trasporto verso valle. La ricerca ha così consentito di ricostruire in modo fedele il percorso effettuato dai tracker e di identificare le potenziali zone di accumulo. L’attività di monitoraggio delle macroplastiche galleggianti attraverso le immagini satellitari, condotta con la collaborazione del Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova, ha permesso di valutare – per la prima volta in ambito fluviale – la possibilità di rilevare i rifiuti plastici mediante i dati satellitari, liberamente disponibili, del satellite Sentinel 2 dell’Agenzia Spaziale Europea.


Sono state eseguite alcune simulazioni grazie all’installazione di due zattere, una composta da soli rifiuti di plastica e l’altra da plastica e vegetazione, per verificare se il satellite riuscisse ad identificarle e distinguerle. L’esito è stato positivo: all’occhio del satellite entrambe le zattere sono risultate ben visibili e distinguibili dall’acqua circostante, confermando la possibilità di utilizzare le immagini di Sentinel 2 per il riconoscimento di depositi di legname e/o plastica nel fiume Po, di dimensione di alcune decine di metri quadrati e densità relativamente ridotte e aprendo la strada ad ulteriori sperimentazioni che consentano, in futuro, di poter determinare, grazie a questa tecnologia, anche le quantità esatte di depositi di plastiche accumulate sulle sponde del Po. “Questi risultati, di rilievo scientifico, hanno permesso all’Autorità di bacino di ottenere un primo quadro conoscitivo utile a supportare la definizione di futuri approfondimenti e di azioni concrete di prevenzione e gestione dell’inquinamento da river litter – evidenzia Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po -. Infatti, gli esiti del progetto MAPP hanno costituito le basi per la progettazione del programma sperimentale triennale 2024-2026 per il recupero delle plastiche nel fiume Po, che sarà realizzato con i finanziamenti resi disponibili dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso la Legge SalvaMare, i cui obiettivi sono di incentivare la raccolta dei rifiuti plastici nei fiumi, del loro successivo riciclo nell’ottica dell’economia circolare e di sensibilizzare la collettività per la diffusione di comportamentali virtuosi che prevengano il problema della marine litter”.


“Dai dati raccolti col censimento visivo sembra che la quantità totale di plastic litter trasportata dal Po sia sensibilmente inferiore rispetto a quella attribuita in passato da stime modellistiche – sottolinea Giuseppe Dodaro, Responsabile Area Capitale Naturale e Agroecologia di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile -. L’osservazione prevalente di oggetti di piccole dimensioni suggerisce che i rifiuti subiscono intensi processi di frammentazione prima di giungere a mare. E questo è dovuto ai lunghi tempi di permanenza in alveo, come testimoniato dall’analisi degli spostamenti effettuata coi tracciatori. Si conferma, dunque, come il contrasto all’inquinamento da plastica sia necessario per la tutela degli ecosistemi ma soprattutto della salute umana. È il messaggio chiave che animerà la discussione della quarta sessione dell’International Negotiating Commette di UNEP, che dal 23 al 29 aprile si riunirà ad Ottawa per giungere finalmente alla ratifica di un accordo internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica”.

Nave contro la banchina del porto di Napoli, 29 feriti in ospedale

Nave contro la banchina del porto di Napoli, 29 feriti in ospedaleNapoli, 19 apr. (askanews) – E’ di 29 feriti, di cui una donna in codice rosso, il bilancio provvisorio della collisione avvenuta questa mattina tra una nave veloce con una banchina del Molo Beverello. Sul posto sono arrivate diverse ambulanze. Sono 13 le persone in codice verde, 7 in codice giallo e uno in codice rosso. Mentre altre 8 sono giunte in ospedale con mezzi propri. Sul luogo dell’incidente è stato allestito un PMA (Posto Medico Avanzato) e dal coordinatore soccorsi è stato richiesto ulteriore invio di ambulanze.