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Autore: Redazione StudioNews

Il capo Stato maggiore Idf: l’attacco dell’Iran “avrà risposta”

Il capo Stato maggiore Idf: l’attacco dell’Iran “avrà risposta”Roma, 15 apr. (askanews) – L’attacco iraniano contro Israele “avrà una risposta”. Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell’Idf, generale Herzi Halevi, dalla base aerea di Nevatim.


“L’Iran voleva danneggiare le capacità strategiche dello Stato di Israele, cosa che non era mai successa prima. Eravamo preparati per l’operazione ‘Iron Shield’ – preparazione che ha portato l’Iran a dover fare i conti anche con la superiorità aerea”, ha detto. “Lunedì scorso abbiamo visto quello che era stato organizzato e pensiamo che lo Stato di Israele sia molto forte e sappia affrontarlo da solo, ma con una minaccia così lontana, siamo sempre felici di avere gli Stati Uniti con noi”, ha aggiunto Halevi.


“Stiamo guardando avanti, stiamo valutando i nostri passi, e questo lancio di così tanti missili, missili da crociera e Uav nel territorio dello Stato di Israele riceverà una risposta”, ha proseguito Halevi. La base di Nevatim è stata colpita dall’attacco iraniano e l’Idf ha segnalato lievi danni alle infrastrutture.


Il nome dell’operazione dell’Idf per contrastare l’attacco iraniano è stata denominata “Iron Shield”, hanno informato i militari.

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di Udine

Calcio, Roma: Ndicka dimesso dall’ospedale di UdineRoma, 15 apr. (askanews) – “In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio, il giocatore Evan Ndicka è stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine”. Alle 19:17 la Roma ha pubblicato un comunicato in cui fornisce gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni di Ndicka. “Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata, il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso e effettuerà ulteriori controlli a Roma”.

Golf, Scottie Scheffler da dominatore nel Masters Tournament

Golf, Scottie Scheffler da dominatore nel Masters TournamentRoma, 15 apr. (askanews) – E’ l’assoluto dominatore della scena mondiale e Scottie Scheffler lo ha confermato travolgendo gli avversari nell’88° Masters Tournament, che ha vinto per la seconda volta, dopo la prima nel 2022. Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, in condizioni meteo difficili per il forte vento, il 27enne di Ridgewood (New Jersey), numero uno del World Ranking, ha concluso la sua corsa verso il nono titolo sul PGA Tour con 277 (66 72 71 68, -11) colpi, quattro di vantaggio sullo svedese Ludvig Aberg, secondo con 281 (-7), e sette su Max Homa, Collin Morikawa e su Tommy Fleetwood, terzi con 284 (-4). Al sesto posto con 286 (-2) Cameron Smith e Bryson DeChambeau, due dei tredici giocatori della LIV Golf in campo, con il secondo che è stato al vertice nei primi due round prima di cedere nel terzo, e all’ottavo con 287 (-1) Xander Schauffele, salito in terza posizione nella classifica mondiale.


Hanno deluso Rory McIlroy, numero due del ranking, e Jon Rahm, numero quattro. Il primo, 22° con 292 (+4), non è riuscito per la decima volta a conquistare il titolo che manca nel suo palmares per completare il “Grande Slam”. Lo spagnolo, 45° con 297 (+9), da poco nelle fila della Superlega araba con un contratto faraonico, campione uscente, ha mancato l’impresa di imporsi per la seconda volta consecutiva ed emulare i soli tre che ci sono riusciti: Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002). Quanto a Woods è terminato 60° con 304 (73 72 82 77, +16) e ultimo tra i concorrenti ammessi alle ultime 36 buche. Nei primi due giri ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori con giocate attorno e sul green a livello dei suoi tempi migliori e stabilito il nuovo record di tagli superati di fila al Masters con 24. Poi la condizione fisica non lo ha più sorretto e con 82 (+10) ha segnato lo score peggiore nei 100 round disputati al Masters e con il 304 il punteggio più alto sulle 72 buche nel PGA Tour.


Nel turno conclusivo Aberg, Morikawa e Homa hanno provato a insidiare Scheffler, ma i loro sogni si sono infranti nell’Amen Corner, il trio di buche dalla 11ª alla 13ª, tutti e tre frenati e messi fuori gioco da un doppio bogey. E il vincitore, poi, ci ha messo del suo con tre birdie sulle ultime sei buche (in totale 68, -4, con sette birdie e tre bogey). Scheffler, alla 120ª presenza sul circuito, ha ricevuto un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20.000.000 di dollari, ma in particolare nelle ultime quattro gare (successi nell’Arnold Palmer Invitational e nel The PLAYERS e secondo posto all’Houston Open, oltre al titolo Major) ha guadagnato complessivamente 12.653.735 dollari. E’ il 18° giocatore a far suo più volte il Masters, primo dopo Bubba Watson (2012, 2014), e il quarto più giovane a riuscirci dopo Jack Nicklaus, Seve Ballesteros e Tiger Woods. E’ la quinta volta che va a segno nelle undici occasioni in cui è stato in vetta dopo 54 buche.


“Non ho parole – ha detto al termine – per esprimere quello che sto provando ora. E’ un sogno”. Poi rivolto alla moglie che lo seguiva in TV: “Meredith, sto arrivando”. Tra pochi giorni gli regalerà il primo figlio.

Schlein: è in corso un attacco alla 194, il blitz della destra è molto grave

Schlein: è in corso un attacco alla 194, il blitz della destra è molto graveMilano, 15 apr. (askanews) – Con l’emendamento al Pnrr in base al quale le Regioni possano coinvolgere in materia di aborto le associazioni pro-vita nei consultori “è in corso un attacco pesante alla libertà delle donne di scegliere sul proprio corpo”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine della presentazione del libro “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore” di Federico Fornaro.


“Purtroppo ce l’aspettavamo da questa destra che ovunque governa cerca di minare l’attuazione della 194 e di restringere il diritto di donne e ragazze che cercano di avere accesso a un’interruzione volontaria di gravidanza”, ha aggiunto. “È molto grave il blitz della destra in Parlamento con questo emendamento che vuole far entrare nei consultori associazioni antiabortiste per incidere psicologicamente, in modo quindi inaccettabile, in modo violento, sulle donne che cercano di avere accesso all’interruzione volontaria di gravidanza”, ha concluso.

Bottiglie vetro abbandonate: oltre 60% italiani si indigna ma 1 su 4 lo fa

Bottiglie vetro abbandonate: oltre 60% italiani si indigna ma 1 su 4 lo faMilano, 15 apr. (askanews) – Più di sei italiani su 10 provano indignazione, tre su 10 tristezza, due su 10 impotenza. È così che si sentono i nostri connazionali nei riguardi di chi abbandona bottiglie di vetro nell’ambiente. Lo rivela il Birrificio Ichnusa che ha commissionato ad AstraRicerche un’indagine per fotografare opinioni e contraddizioni degli italiani sull’abbandono delle bottiglie di vetro in occasione del lancio di una campagna di sensibilizzazione dai toni netti: “Se deve finire così, non beveteci nemmeno”.


Stando all’indagine, l’Italia che si interroga sul fenomeno ha due facce. Da una parte, sei italiani su 10 ritengono che la raccolta del vetro venga fatta in alta percentuale, con cura e qualità. Eppure, il 53% percepisce come “diffuso” l’abbandono di rifiuti e materiali di vetro come le bottiglie in strada o negli spazi pubblici nella zona in cui vive, fenomeno che, per due su tre (67%) è “una priorità grave” o “importante”. L’indagine ci restituisce anche un identikit di chi getta via il vetro: circa due italiani su tre concordano nell’affermare che a sporcare sono per lo più i giovani 18-34 anni, principalmente uomini (anche se per il 28% non c’è gender gap in questa mancanza di rispetto), residenti in zona o nel territorio circostante. Mancanza di senso civico, poco rispetto per il decoro e disinteresse per le conseguenze ambientali sono la top tre delle cause percepite di questo comportamento. Dura condanna per chi sporca, ma la situazione cambia quando si chiede se è mai capitato di aver gettato una bottiglia in terra. Dalla ricerca, infatti, si scopre che lo ha fatto circa un italiano su quattro (meno di uno su cinque in Sardegna) e uno su 10 confessa di aver commesso il fatto una o più volte nell’ultimo anno. Ma c’è chi è pronto a prendersi la propria responsabilità. Per esempio, 6 italiani su 10 (7 su 10 in Sardegna) affermano che se vedono una bottiglia di vetro abbandonata nell’ambiente la raccolgono anche se non è la loro e cercano un cestino dove buttarla. Meno del 4% chiama il comune o l’azienda municipale della raccolta dei rifiuti. In altre parole, sono coscienti che serve l’impegno di tutti, a cominciare dal proprio.


Questa sensibilità diffusa ha il suo picco in Sardegna: per il 74% dei sardi si tratta di un problema “grave e importante”, contro il 58% della media nazionale. Al pari dei comportamenti che possono provocare incendi o spreco idrico. Tra i motivi giudicati fondamentali per cui non bisognerebbe mai abbandonare il vetro nell’ambiente, “il rispetto che si deve alla propria terra” (48% in Italia e 56% in Sardegna), il fatto che “è un danno per le generazioni future” (43% in Italia, 48 sull’Isola), “deturpa il paesaggio” (51% per i sardi, 41% nel resto del paese) e “peggiora immagine e reputazione del territorio”, dove la Sardegna supera di 12 punti percentuali (52% a 40%) la media nazionale. Proprio per sensibilizzare su questo tema, Ichnusa si appresta a lanciare in Sardegna in vista dell’estate la campagna di comunicazione “Il nostro Impegno”, che esorta i consumatori a smaltire correttamente le bottiglie di vetro e a non abbandonarle, unita ad azioni di pulizia dei dipendenti del birrificio con Legambiente. “Non possiamo girarci dall’altra parte di fronte all’abbandono del vetro nell’ambiente – ha dichiarato Matteo Borocci, direttore del Birrificio Ichnusa – per contrastare il fenomeno e ridurre il nostro impatto, da anni promuoviamo il vuoto a rendere in Sardegna, che porta le nostre bottiglie ad essere riutilizzabili fino a 100 volte in 20 anni. Ma sentiamo la responsabilità di fare di più, specie con l’arrivo della bella stagione, quando cresce la voglia di stare insieme fuori casa e, purtroppo, aumentano anche i comportamenti sbagliati. A quanti a fine serata abbandonano le nostre bottiglie in piazza, in spiaggia o nella natura, il nostro messaggio è chiaro: se tratti così la nostra birra preferiamo che tu non la beva affatto”.


Oltre all’appello alle comunità locali per una socialità sana e rispettosa del territorio, Ichnusa scenderà in campo in prima persona. I dipendenti del birrificio di Assemini si uniranno ai volontari di Legambiente Sardegna in giornate di pulizia dei luoghi della movida di sette località sarde: Cagliari, Alghero, Quartu S. Elena, Olbia, Oristano, Sassari e Villasimius.

Nethanyahu: colpire obiettivi iraniani significativi senza fare vittime

Nethanyahu: colpire obiettivi iraniani significativi senza fare vittimeRoma, 15 apr. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto alle Forze di difesa israeliane (IDF) di elencare possibili obiettivi in Iran per inviare un “messaggio” a Teheran senza causare vittime, ha riferito lunedì il Washington Post. Le potenziali opzioni includono un attacco informatico o un attacco a una struttura a Teheran, ha detto un funzionario al Washington Post a condizione di anonimato. Secondo il giornale, Israele vuole rispondere in un modo che non faccia arrabbiare i suoi alleati né mini le opportunità di costruire un’alleanza contro l’Iran. Sabato notte, il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane ha lanciato oltre 300 droni e missili contro Israele nel suo primo attacco diretto in assoluto sul territorio israeliano, ha detto l’IDF. L’attacco è arrivato in risposta all’attacco aereo israeliano sul consolato iraniano nella capitale siriana all’inizio di aprile. Il portavoce dell’IDF Daniel Hagari ha detto che Israele ha intercettato il 99% degli obiettivi aerei lanciati dall’Iran, compresi tutti i droni.

Nei consultori entrano le associazioni a sostegno della maternità

Nei consultori entrano le associazioni a sostegno della maternitàRoma, 15 apr. (askanews) – I consultori potranno avvalersi delle associazioni del Terzo Settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. La norma è stata inserita nel decreto Pnrr con l’approvazione in commissione Bilancio alla Camera di un emendamento di Fdi riformulato. Sul provvedimento il governo ha posto oggi la questione di fiducia. Per il Pd si tratta di “un affronto diretto alla dignità e all’autonomia delle donne”.


“La destra – attacca la deputata dem Silvia Roggiani – continua a mostrare la sua natura nostalgica e la sua visione oscurantista e patriarcale, cercando in ogni modo di erodere i diritti delle donne. L’emendamento al ddl sul Pnrr sul coinvolgimento delle associazioni pro-life nei servizi di consultorio rappresenta l’ennesimo attacco della maggioranza e un affronto diretto alla dignità e all’autonomia delle donne. È vergognoso che mentre altri paesi progrediscono nella protezione dei diritti di genere, l’Italia faccia passi indietro”. “A pochi giorni dal voto del Parlamento europeo di includere il diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, la destra italiana continua a dimostrare un atteggiamento retrogrado e discriminatorio nei confronti delle donne, ignorando i progressi della società moderna e soprattutto le necessità delle donne. Invece di continuare a porre ostacoli, la maggioranza dovrebbe piuttosto considerare di incrementare i finanziamenti per i consultori pubblici, per garantire servizi adeguati e dignitosi che ancora mancano in troppe regioni. Il Pd contrasterà con la massima determinazione dentro e fuori il Parlamento ogni tentativo della destra di mettere in discussione il diritto sacrosanto delle donne di decidere sulla propria salute e sul proprio futuro”, conclude.

Alfa Romeo Milano diventa Junior. Imparato: spero vicenda si chiuda qui

Alfa Romeo Milano diventa Junior. Imparato: spero vicenda si chiuda quiMilano, 15 apr. (askanews) – “Pur ritenendo che il nome rispetti le prescrizione di legge, cambiamo nome del suv Alfa Romeo Milano in Junior. Abbiamo avuto una notorietà mai vista con questa polemica, la nuova Alfa Romeo si chiamerà Junior da stasera alle 18. Non siamo qui per fare politica o polemiche, ma business”. Così il Ceo di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato durante un incontro streaming per annunciare il cambio di nome del suv, dopo le polemiche con il Mimit che ha accusato il gruppo di aver violato la legge sull’Italian Sounding perché è prodotto a Tychy in Polonia.


Secondo il management Alfa Romeo con il nome Milano non c’è violazione della legge perché non indica origine geografica del prodotto; nel prodotto è indicato il paese di provenienza; era ampiamente annunciato che il suv, disegnato e progettato in Italia, sarebbe stato prodotto in Polonia. Inoltre il nome Milano è presente nei loghi Alfa Romeo dal 1910, è un nome autentico e non trae in inganno i consumatori. “La settimana scorsa è stata fantastica con tanta energia positiva all’evento di lancio della Milano all’Aci. Il nome era tra i preferiti dal pubblico e a me piaceva perché Alfa Romeo nasce a Milano nel 1910, e io ho l’ossessione di collegarmi alla storia del marchio anche per combattere la concorrenza cinese”, ha continuato Imparato.


Il top manager ha poi detto di essersi confrontato con il Ceo del gruppo Carlos Tavares e che le decisioni sulla produzione di Alfa Romeo in Italia non saranno impattate da questo episodio. “Carlos Tavares mi ha chiamato nel weekend. Le nostre decisioni sulla produzione in Italia non saranno impattate da questo episodio, ma spero che la situazione si chiuda qui. Nessuno mi ha detto di cambiare nome, ma quando respiri una certa aria è meglio farlo”, ha detto Imparato durante lo streaming con la stampa per annunciare il cambio del nome del suv compatto, deciso oggi pomeriggio alle 15. Alfa Romeo produrrà in Italia la nuova Stelvio e Giulia rispettivamente nel 2025 e nel 2026 a Cassino, mentre la Tonale è prodotta Pomigliano. Il nuovo suv Junior invece sarà prodotto a Tychy in Polonia.


Il costo del rebranding da Milano a Junior, che sarà globale, “sarà praticamente nullo perché abbiamo prodotto poche macchine”, ha concluso Imparato.

Schlein: destra sta smantellando sanità pubblica, inaccettabile

Schlein: destra sta smantellando sanità pubblica, inaccettabileMilano, 15 apr. (askanews) – “Questa destra sta smantellando la sanità pubblica e noi come Pd non lo accettiamo perché per noi il diritto alla salute è fondamentale e sta scritto nella Costituzione e così lo stanno calpestando senza avere il coraggio di dichiararlo”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante un’iniziativa a sostegno della raccolta firme per il progetto di legge regionale lombarda di iniziativa popolare di riforma della sanità. “Si vede chiaramente che la spesa sul Pil fatta sulla sanità pubblica sta scendendo da quando sono arrivati al governo e sta tornando ai livelli di prima della pandemia come se non fosse successo nulla” ha aggiunto.


Per la segretaria dem occorre invece puntare su “sanità territoriale”, attenzione alle “salute mentale” con il sostegno psicologico nelle scuole e nelle università, “sblocco delle assunzioni” per le professioni sanitarie le assunzioni, più risorse sulla sanità e “smetterla di prendere in giro le persone anziane dicendo che daranno 1.000 euro a ogni anziano d’Italia. Stanno facendo una mera misura sperimentale che purtroppo riguarda solo 25.000 persone in Italia”. “Sulla non autosufficienza – ha proseguito – le persone e le famiglie non possono essere lasciate sole, meritano servizi e più quantità, investimenti sull’assistenza domiciliare. In questo Paese abbiamo i dati più arretrati se guardiamo gli altri paesi europei. Perché non facciamo uno scatto in avanti? Siamo il secondo Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone e non ci stiamo facendo i conti e questo governo per giunta sta rovinando le attese da quarant’anni di una riforma su cui avevamo lavorato che loro hanno preso, hanno svuotato e non ci hanno messo risorse sufficienti. Noi su questo tema siamo inflessibili e continueremo a portarlo nelle piazze, nelle strade, in Parlamento, nelle istituzioni e nei Consigli regionali” ha continuato.


“Chiediamo alle persone di firmare questa proposta di iniziativa popolare – ha concluso riferendosi al ddl regionale lombardo – e di darci la forza di ricordare alla destra che se c’è un diritto in Costituzione è quello a una cura universalistica. Persone straordinarie come Tina Anselmi hanno immaginato una sanità che potesse curare le persone a prescindere dal portafoglio che hanno in tasca. Noi, da sinistra, pretendiamo che sia davvero così fino in fondo”.

Arte, Willem De Kooning e l’Italia da mercoledì alle Gallerie Accademia

Arte, Willem De Kooning e l’Italia da mercoledì alle Gallerie AccademiaVenezia, 15 apr. (askanews) – Sono la luce e i colori dell’Italia che animano le opere di Willem de Kooning, in mostra da mercoledì alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in concomitanza con la 60^ Biennale Internazionale d’Arte. Il titolo è già emblematico: “Willem de Kooning e l’Italia” Un viaggio nella visione di uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del XX secolo, che ha il pregio di esporre non solo le immense tele dalle ampie campiture gestuali ma anche le sculture, altrettanto potenti e suggestive così come i disegni del maestro.


La mostra è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che ha visto protagonisti i due curatori Gary Garrels e Mario Codognato che a Venezia hanno portato quattro decenni dell’attività di de Kooning. L’artista era stato in due occasioni in Italia: nel 1959 a Venezia e a Roma e nel 1969 a Spoleto e, nuovamente, a Roma dove ha avuto modo di conoscere Toti Scialoja e Afro Basaldella. Immenso sperimentatore non solo su tela ma su diversi altri supporti, de Kooning può essere finalmente ammirato nell’intera gamma della sua creatività espressiva. È la prima esposizione che esplora i periodi che Willem de Kooning trascorse in Italia nel 1959 e nel 1969 e il profondo impatto che questi soggiorni ebbero sul suo lavoro. Il progetto espositivo riunisce 75opere, che ne fanno la più grande retrospettiva dell’artista mai organizzata in Italia. I curatori della mostra, Gary Garrels e Mario Codognato, hanno accertato l’influenza che l’Italia ebbe sulle opere successive, dipinti, disegni e sculture, che de Kooning eseguì in America; aspetto che finora non era mai stato analizzato in modo esaustivo.


L’effetto a lungo termine di questi due periodi creativi è testimoniato da un’eccezionale selezione di lavori, che vanno dalla fine degli anni cinquanta agli anni ottanta. Giulio Manieri Elia, Direttore delle Gallerie dell’Accademia, ha sottolineato come ” L’esposizione include una selezione dei grandi e suggestivi disegni Black and White Rome che de Kooning realizzò durante il primo lungo soggiorno nella capitale nel 1959. I lavori sono esposti insieme a opere della fine degli anni cinquanta eseguite nel periodo precedente la sua prima visita in Italia. Sono esposti insieme per la prima volta anche tre dei Pastoral Landscapes più noti di de Kooning, Door to the River, A Tree in Naples e Villa Borghese. Dipinti a New York nel 1960, dimostrano in modo evidente i persistenti ricordi del suo viaggio. Questa sezione della mostra comprende anche grandi opere figurative della metà degli anni sessanta che hanno aperto la strada al suo interesse per la scultura. In uno spazio dedicato alla scultura si possono ammirare tredici piccoli bronzi che de Kooning realizzò a Roma. Creati dopo un incontro casuale con un amico scultore, sono il risultato dei primi esperimenti dell’artista con l’argilla che lo portarono a produrre un consistente corpus di opere a New York tra il 1972 e il 1974.