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Autore: Redazione StudioNews

La Lega festeggia i 40 anni, Salvini sventola l’Autonomia

La Lega festeggia i 40 anni, Salvini sventola l’AutonomiaMilano, 12 apr. (askanews) – Compie 40 anni la Lega Lombarda. Ma a festeggiarla c’è la Lega per Salvini premier. Il Nord non fa più parte della ‘ragione sociale’ del movimento, alle “nazioni” storiche che componevano il Carroccio (oltre alla Lega Lombarda, la Liga Veneta, e le federazioni delle altre Regioni del Nord), si sono via via aggiunte le Regioni del Meridione. La “Padania” e il Sole delle Alpi finiti tra i ricordi, la secessione archiviata, come il colore verde da anni sostituito dal blu intenso nella comunicazione di partito. Per non parlare delle ampolle con l’acqua del fiume Po, del matrimonio col rito celtico, e del Tricolore usato per scopi non consoni.


Una svolta assecondata da tutto il movimento, negli anni della cavalcata che ha visto la Lega della segreteria Salvini risalire dal 4% del 2012 fino al 33% della Europee 2019, picco ineguagliabile nelle percentuali del Carroccio. Ma che ora semina dubbi nei territori del Nord e vede i nostalgici (esclusi dal nuovo corso salviniano) sfruttare il 40esimo per radunarsi intorno all’icona di Umberto Bossi e invocare il ritorno alle origini. Divisione plastica, nei giorni dell’anniversario, con i dissidenti riuniti intorno all’anziano fondatore nel feudo di Gemonio, e l’ultimo rimasto della vecchia guardia, Giuseppe Leone, ad attaccare dai giornali: “Salvini è un fascista, lombardi e veneti sono stufi, raccogliamo tanta insofferenza”.


Il segretario però tira dritto, più volte ha ribadito che la scelta di una Lega nazionale è irreversibile. Domenica festeggerà in piazza a Varese, e alle critiche sul tradimento degli ideali di una volta, a chi lo accusa di aver abbandonando la difesa del Nord senza essere riuscito a sfondare al Sud, ribatte sventolando la bandiera dell’Autonomia, che dopo l’ok in Senato appare davvero in dirittura d’arrivo: “Siamo nati per difendere l’identità dei popoli, diventando motore di cambiamento in Italia e in Europa. Lo rivendichiamo con particolare orgoglio nelle settimane in cui l’Autonomia sta facendo concreti e decisivi passi in avanti”, dice il segretario. Eccolo, il parafulmine per il risultato non brillante che si profila alle Europee per la Lega: il via libera ad una riforma che, nelle varie declinazioni assunte negli anni (prima secessione, poi devolution, poi federalismo fiscale), i leghisti attendono da sempre. Il contraltare a scelte impensabili, per la Lega di una volta, a partire dall’impegno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Oltre alla collocazione all’estrema destra dell’arco politico: scelta che ha fornito il substrato ideologico per la Lega nazionale e che ha anche dato frutti negli anni passati, ma che ora subisce la concorrenza di Fratelli d’Italia sullo stesso terreno. Salvini tuttavia non ha alcuna intenzione di abbandonare il percorso intrapreso, anzi, nella speranza che la Giorgia Meloni di governo, stretta nell’abbraccio con Ursula von der Leyen, prima o poi paghi uno scotto elettorale per la nuova linea.


Evento che i sondaggi non sembrano prevedere ancora, per le prossime Europee. Con la Lega lontana dalla doppia cifra, ormai scavalcata da Forza Italia pur orfana di Berlusconi, e Fratelli d’Italia ancora primo partito con ampio vantaggio. Ma per ora la linea di Salvini non cambia, e anche alle Europee tutte le carte sono sull’internazionale della destra estrema. Contando sulla tradizione leghista che non prevede cambi traumatici di segretari: con Salvini ormai da 12 anni alla guida del Carroccio, superando il Papeete e il riflusso dell’onda lunga, le accuse di filo putinismo e le inchieste giudiziarie. E una Lega che in fondo mantiene molti dei suoi tratti caratteristici: un leader assoluto e incontrastato, l’identità definita in contrapposizione al ‘diverso’ (una volta i “terroni”, ora i migranti) e l’insofferenza verso un potere lontano e maligno (prima Roma ladrona, oggi la burocrazia di Bruxelles).

Cantina Valpolicella Negrar porta a Vinitaly l’Amarone del 90esimo

Cantina Valpolicella Negrar porta a Vinitaly l’Amarone del 90esimoMilano, 12 apr. (askanews) – Cantina Valpolicella Negrar porta a Vinitaly 2024 il suo vino più esclusivo, la “Riserva di Amarone della Valpolicella Classico Docg Domìni Veneti 2015”, prodotto per celebrare i 90 anni dalla sua fondazione.


Annunciata l’anno scorso e imbottigliata a novembre 2023, la Riserva di Amarone 90esimo è avvolta in un estratto dello statuto costitutivo della cooperativa, redatto il 23 agosto del 1933 per mano dei sette padri fondatori: Gaetano Dall’Ora, Carlo Vecchi, Giovanni Battista Rizzardi, Marco Marchi, Pier Alvise Serego Alighieri, Silvio Graziani e Attilio Simonini, quest’ultimo al tempo proprietario di villa Novare ad Arbizzano di Negrar, prima sede sociale della Cantina, poi trasferitasi a San Vito quindi nell’attuale sede, a Negrar di Valpolicella. “Era d’obbligo coronare questo nostro importante traguardo con un grande Amarone, vino a cui la storia ci lega indissolubilmente” afferma il presidente della cooperativa veronese, Giampaolo Brunelli, ricordando che se l’invenzione dell’Amarone è patrimonio di un intero territorio,”spetta alla Cantina Valpolicella Negrar l’aver etichettato e commercializzato negli anni Trenta del secolo scorso la prima bottiglia di Amarone con la dicitura ‘Amarone della Valpolicella Extra’”. L’unico esemplare esistente è conservato nel caveau della Cantina a Negrar.

Gaza, al via il 25 aprile la ciclostaffetta solidale Milano-Roma

Gaza, al via il 25 aprile la ciclostaffetta solidale Milano-RomaMilano, 12 apr. (askanews) – Partirà da Milano giovedì 25 aprile alle 9.30 la ciclostaffetta Ride 4 Sunbirds: 6 tappe da Milano fino a Roma, 671 chilometri, 6990 metri di dislivello, che saranno percorsi da 8 cicliste e ciclisti. L’iniziativa nasce per raccogliere fondi a sostegno della popolazione di Gaza ed è organizzata da Audrey Anpi e ASD Ring of Life, con il sostegno di Assopace Palestina, Progetto REC e ACS e il contributo di PEM Habitat Teatrali. Il denaro raccolto sarà consegnato ai Gaza Sunbirds, una squadra palestinese di paraciclisti che ogni giorno consegna, in bicicletta, beni di prima necessità alla popolazione sulla Striscia di Gaza ormai allo stremo.


Il gruppo di cicliste e ciclisti partirà da Milano dal Giardino Bazlen , all’interno dell’iniziativa del Municipio 1 di Milano, i Fili Della Resistenza, in collaborazione con Atir Teatro Ringhiera e Teatro Carcano. Madrina dell’evento Morena Tartagni, la prima atleta azzurra a salire sul podio dei mondiali di ciclismo nel 1968. Il ricavato della campagna sarà destinato alla popolazione di Gaza, attraverso l’Ong ACS (Associazione di Cooperazione e Solidarietà), attiva in Gaza e Cisgiordania da più di 20 anni e oggi impegnata, a vari livelli, in interventi umanitari, come la distribuzione di cibo e beni essenziali e il sostegno psico-sociale agli sfollati.


Un progetto, affermano in una nota gli organizzatori, “in cui la bicicletta diventa simbolo di diritti e umanità. Una ‘voce a pedali’ attraverserà l’Italia unendosi simbolicamente a quella dei Gaza Sunbirds. Un gesto di solidarietà di chi crede nell’urgenza di un dialogo di pace e nella necessità di creare una rete di sostegno per la popolazione di Gaza”. Nelle tappe del percorso (Parma il 25 aprile, Bologna il 26 aprile, Firenze il 27 aprile, San Quirico d’Orcia il 28 aprile, Bolsena il 29 aprile e Roma il 30 aprile) verranno organizzati incontri e iniziative per portare l’attenzione “sulla gravissima e atroce situazione che il popolo palestinese sta vivendo. Il Primo maggio aspetteremo le cicliste e i ciclisti a Milano, in Stazione Centrale, per festeggiare insieme a Progetto REC Palestina e ACS l’impresa”.


Gaza Sunbirds un gruppo nato nel 2020 da un’idea di Alaa al-Dali, ciclista professionista che ha perso una gamba durante le manifestazioni al confine con Israele tra il 2018 e il 2019 (manifestazioni che hanno causato la morte di 214 palestinesi e oltre 36 mila feriti). Alaa al-Dali ha deciso di fondare una squadra di paraciclisti composta da professionisti e persone che rischiavano di rimanere ai margini della società, dopo l’amputazione. La squadra, formata da una ventina di membri, sostenuta da Associazione di Cooperazione e Solidarietà ONG, aveva iniziato ad allenarsi in vista delle Paralimpiadi del 2024. Oggi, che il loro sogno di gareggiare professionalmente è sospeso, a causa dei bombardamenti, hanno deciso di impegnarsi per sostenere la comunità.


Per sostenere i Gaza Sunbirds è possibile donare tramite la piattaforma “Buona Causa”, ricercando: Ride 4 Sunbirds.

Nuova grana Santanchè non cambia linea Meloni: via con processo

Nuova grana Santanchè non cambia linea Meloni: via con processoRoma, 12 apr. (askanews) – La nuova ‘grana’ giudiziaria che coinvolge Daniela Santanchè non cambia la linea della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: la ministra del Turismo – è la sostanza – dovrà lasciare l’incarico solo se e quando sarà rinviata a giudizio.


Anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali, è questa la posizione che filtra nel giorno in cui la Procura di Milano ha chiuso l’inchiesta sui conti di Visibilia che vede Santanchè indagata per falso in bilancio. La ministra è già sotto accusa per truffa all’Inps per presunte irregolarità nella gestione della cassa integrazione durante il periodo del Covid in un altro troncone di indagine su Visibilia già chiuso dai magistrati milanesi nelle scorse settimane. Dopo che la Camera, lo scorso 4 aprile, aveva respinto una mozione di sfiducia contro Santanchè, con la nuova chiusura indagini l’opposizione torna a chiedere a gran voce le dimissioni. Il Pd parla di “discredito e disonore sulle istituzioni” e chiede “cosa aspetta la presidente del Consiglio a pretendere le dimissioni della ministra?”. Sulla stessa linea l’Alleanza verdi-sinistra, secondo cui “le istituzioni devono essere protette dal fango” mentre il M5s accusa la premier di comportarsi come “un novello ‘Ponzio Pilato’, perdendo credibilità anche lei”.


La vicenda preoccupa sicuramente il piano nobile di Palazzo Chigi, con un caso che potrebbe ulteriormente deflagrare a ridosso delle elezioni europee. Ma al momento l’orientamento è la conferma di quanto già deciso in occasione della prima conclusione indagini: se sarà rinviata a giudizio Santanchè dovrà subito lasciare il Ministero.

Puglia, Bellanova (Iv): punta dell’iceberg di sistema sbagliato

Puglia, Bellanova (Iv): punta dell’iceberg di sistema sbagliatoRoma, 12 apr. (askanews) – “Da anni contesto il sistema di potere di Michele Emiliano in Puglia. Le vicende di questi giorni rappresentano solo la punta dell’iceberg di un modello sbagliato di politica, attraverso cui nella nostra regione da anni si occupa il potere con i propri fedelissimi, a scapito del bene comune”. Lo scrive sui social la dirigente di Italia Viva Teresa Bellanova.


“Non si tratta solo di una questione giudiziaria (di cui sarà la magistratura a farsi carico): è il risultato di anni di malapolitica, di metodi opachi, di gestione notabilare del potere, di concezione proprietaria del partito, a cui in pochi abbiamo avuto la forza di opporci, denunciandone le storture e chiedendo a gran voce verità e giustizia”, spiega Bellanova. “Oggi gridate allo scandalo, vi riempite la bocca di belle parole, chiedete a gran voce etica e morale, ma mai una volta vi siete alzati in piedi per denunciare chi, senza la minima esitazione, ha praticato in modo cinico il peggior trasformismo, da destra a sinistra, da sinistra a destra, fino al sostegno, vergognoso, di candidati iscritti a Casapound. E mentre siedevate con supponenza al fianco dei vostri alleati, noi eravamo, e siamo sempre stati, orgogliosamente da un’altra parte: dalla parte della politica, la buona politica. E dalla parte dei cittadini pugliesi e della Puglia”, conclude Bellanova.

Caso Lucano, i giudici: nessuna logica predatoria delle risorse pubbliche, voleva aiutare gli ultimi

Caso Lucano, i giudici: nessuna logica predatoria delle risorse pubbliche, voleva aiutare gli ultimiRoma, 12 apr. (askanews) – Sono state depositate le motivazioni della sentenza dell’ottobre scorso che di fatto riabilitano Mimmo Lucano e il sistema ‘Riace’ di gestione dei progetti di accoglienza e integrazione per migranti messo in campo dall’ex sindaco. I giudici di appello lo hanno considerato colpevole solamente di un capo di imputazione, assolvendolo per tutti gli altri.


“L’ampia istruttoria – scrivono i giudici secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud – non ha offerto elementi per ritenere provati nessuno degli elementi che, nella pratica giudiziaria, vengono valorizzati per dimostrare l’esistenza di una struttura associativa”. Inoltre “i dialoghi intercettati in linea con gli accertamenti patrimoniali compiuti su Lucano Domenico suggeriscono di escludere che abbia orchestrato un vero e proprio ‘arrembaggio’ alle risorse pubbliche”. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici di secondo grado precisano di non aver ritenuto utilizzabili le intercettazioni telefoniche e ambientali, ma ciò “non impedisce di individuare elementi di prova favorevoli agli imputati”.


La Corte d’Appello reggina ha accolto le ragioni degli avvocati della difesa Andrea Daqua e Giuliano Pisapia in relazione al reato di associazione a delinquere: “L’esistenza di uno stabile accordo di natura delittuosa – è scritto – nemmeno può essere desunta”. Per la truffa aggravata, invece, “manca la prova degli elementi costitutivi il reato” mentre le determine per le quali Lucano era accusato di falso ideologico in realtà “non erano funzionali a ottenere le somme del ministero”. Analoga considerazione vale l’ipotesi di peculato, reato, per i giudici, “non configurabile per la gestione e destinazione di somme di provenienza pubblica, anche dopo la loro corresponsione, quale corrispettivo del servizio, pattuito a seguito di apposito contratto e prestato”. Ma, prosegue il Quotidiano del Sud, cade anche il presupposto accusatorio della sussistenza di possibili vantaggi patrimoniali collegati ai migranti lungopermanenti che rimanevano a Riace anche dopo il periodo di collocazione nei progetti Cas e Sprar. In particolare, per i giudici c’era “la piena consapevolezza, – si legge nella motivazione – da parte del Servizio centrale e della Prefettura, della presenza dei cosiddetti lungopermanenti”, e per quanto li riguarda, se ci fossero stati “i presupposti di legge andavano al limite espulsi con provvedimento di competenza prefettizia e non certo del sindaco”.


Infine, per la Corte d’Appello è da ritenere assolutamente insussistente la “logica predatoria delle risorse pubbliche” ipotizzata dal tribunale di Locri che ha emesso al sentenza di primo grado. Al contrario, “i dialoghi captati – aggiungono i giudici di Appello – mettono in luce lo spirito di fondo che ha mosso l’imputato, certo di poter alimentare una economia della speranza, funzionale a quella che più volte Lucano ha definito essere la sua mission, ovvero poter aiutare gli ultimi”.

Colloquio telefonico tra Tajani e il ministro degli Esteri dell’Iran

Colloquio telefonico tra Tajani e il ministro degli Esteri dell’IranRoma, 12 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto un lungo colloquio telefonico con il suo omologo iraniano Hossein AmirAbdollahian in cui ha affrontato il dossier Medio Oriente, dove sembra imminente un attacco di rappresaglia di Teheran per il raid di Israele contro il consolato iraniano a Damasco. Lo ha annunciato lo stesso capo della diplomazia italiana sul suo profilo X.


“Lunga telefonata con il ministro degli Esteri dell’Iran sul Medio Oriente”, ha scritto Tajani, “Ribadita la posizione del Governo in favore della pace e per la de-escalation”. “Ho esortato Teheran alla moderazione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri italiano, “Confermata necessità di garantire incolumità forze militari italiane in Libano e delle nostre navi mercantili nel Mar Rosso”.

Gli Usa: credibile la minaccia di ritorsione dell’Iran contro Israele

Gli Usa: credibile la minaccia di ritorsione dell’Iran contro IsraeleRoma, 12 apr. (askanews) – Gli Stati Uniti considerano la potenziale minaccia iraniana di ritorsione contro Israele per un attacco al suo consolato a Damasco “reale e fattibile” e continuano a monitorarla da vicino. Lo ha dichiarato il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.


“Riteniamo che la potenziale minaccia iraniana sia reale, fattibile e certamente credibile, e la stiamo osservando il più attentamente possibile”, ha dichiarato Kirby durante un briefing con la stampa. Kirby ha sottolineato che a questo punto l’amministrazione Biden si sta assicurando che Israele abbia tutto il necessario per difendersi. L’emittente statunitense CBS ha riferito, citando due funzionari statunitensi, che oggi è prevista un’importante rappresaglia iraniana contro Israele in risposta all’attacco del 1 aprile al suo consolato a Damasco. L’attacco potrebbe colpire siti militari all’interno del Paese con più di 100 droni e decine di missili, secondo l’emittente. I funzionari non escludono che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare una drastica escalation, ma si ritiene che la loro rappresaglia sia imminente, ha aggiunto la Cbs.


Il 1 aprile il ministero della Difesa siriano ha riferito di un attacco aereo israeliano contro la sede del consolato generale dell’Iran nella capitale siriana Damasco, che ha lasciato l’edificio in rovina. Nello stesso edificio risiedeva l’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, che non è rimasto ferito. Il corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, il reparto d’elite dell’esercito di Teheran, ha riferito che sette suoi membri sono stati uccisi nell’attacco, compresi due comandanti: Mohammad Reza Zahedi, capo della forza al Quds del Corpo attiva in Siria e in Libano, e il suo vice Mohammad Hadi Rahimi.


Il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato di riservarsi il diritto di rispondere all’attacco di Israele al consolato generale di Damasco e di “determinare la punizione che l’aggressore merita”.

Mercedes: vendite I trim -6% a 568.400 unità, elettriche -8%

Mercedes: vendite I trim -6% a 568.400 unità, elettriche -8%Milano, 12 apr. (askanews) – Nel primo trimestre il gruppo Mercedes-Benz ha venduto 568.400 auto e furgoni (-6%). Mercedes-Benz Cars ha registrato un aumento delle vendite negli Stati Uniti (+3%) e una solida performance in Europa, in particolare nel Regno Unito (+43%) e in Francia (+35%), mentre le vendite in Asia sono state influenzate dai cambiamenti dei modelli e ritardi della catena di fornitura.


Mercedes-Benz Vans ha ottenuto una buona performance grazie all’aumento delle vendite in Cina (+27%) e Stati Uniti (+15%). Le vendite di Mercedes-Benz Cars hanno raggiunto le 463.000 unità (-8%) nel primo trimestre, con risultati solidi in tutte le regioni ad eccezione dell’Asia, dove gli effetti del cambiamento dei modelli e i colli di bottiglia della catena di fornitura hanno avuto un forte impatto temporaneo sulle vendite del primo trimestre. Il calo delle vendite in Cina è stato causato principalmente dal continuo aumento del modello più venduto della Classe E a passo lungo, che si prevede vedrà un’accelerazione delle vendite nei prossimi trimestri. La domanda di veicoli ibridi plug-in ha portato ad un aumento delle vendite del 6% nei primi tre mesi, mentre le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) di Mercedes-Benz Cars hanno raggiunto le 47.500 unità (-8%) nel primo trimestre, mentre la smart fortwo ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita (-30%). Nel complesso, i veicoli elettrici hanno rappresentato il 10% delle vendite totali di Mercedes-Benz Cars nel primo trimestre e il 19% includendo gli ibridi plug-in.

Stati Generali del Cinema al via, focus su cineturismo e tax credit

Stati Generali del Cinema al via, focus su cineturismo e tax creditRoma, 12 apr. (askanews) – Si sono aperti oggi al Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, gli “Stati generali del Cinema”: tre giorni di dibattiti, talk e tavole rotonde, con oltre 200 rappresentanti di tutto il settore del cinema italiano. Fino a domenica 14 aprile, si parlerà di argomenti chiave come il tax credit, il turismo legato al cinema e l’espansione internazionale, con l’intento di istituire e alimentare un centro di ricerca sulle dinamiche e sulle prospettive del settore audiovisivo (tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero).


Gli “Stati generali del cinema”, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit per il primo verticale del turismo, con la direzione scientifica di Antonella Ferrara e la consulenza scientifica di Federico Pontiggia, si propongono di coinvolgere, attraverso processi di partecipazione attiva, associazioni professionali, istituzioni culturali e altre organizzazioni rilevanti nel processo decisionale, per garantire una collaborazione efficace tra il settore privato e il settore pubblico nel raggiungimento degli obiettivi comuni. Nella prima giornata si è svolto il panel ‘Istituzioni – Un progetto industriale per il cinema e il turismo’ con uno specifico verticale Turismo e cinema, in cui i rappresentanti istituzionali hanno dialogato su potenzialità e criticità dell’audiovisivo, illuminando la vigente disciplina del settore e l’evoluzione della stessa. Tra i presenti, Renato Schifani, presidente della Regione; Elvira Amata, assessore regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo; Sergio Castellitto, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia; Manlio Messina, capogruppo vicario alla Camera dei Deputati; Daniela Santanchè, ministra del Turismo; Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera; Cristina Priarone, presidente di Italian Film Commissions e direttore Generale di Roma Lazio Film Commission; lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco.


“Cinema e turismo, un matrimonio perfetto, entrambi ci permettono di viaggiare: uno con la mente, l’altro con il corpo – ha dichiarato Santanché – sono felice che la Sicilia, terra ricca di località meravigliose, storia e cultura, faccia da cornice agli Stati Generali del Cinema. Una grande manifestazione che vede, al suo interno, il primo Verticale del Turismo, dedicato proprio alla forte connessione fra cinema e turismo. La magia del cinema esalta i nostri territori, gli spettatori ne restano affascinati e scelgono di trascorrere in quei luoghi le loro vacanze. Questo spiega come il cineturismo possa generare il quasi 600 milioni di euro di benefici economici per i territori delle riprese e oltre 1,34 milioni di presenze. Di questi – stando ai dati Jfc 2023 – il valore economico prodotto da coloro, italiani e stranieri, che scelgono di soggiornare o visitare in giornata i luoghi delle sceneggiature ammonta a 321 milioni di euro. Numeri importanti, ma che possono e devono crescere, perché il cinema contribuisce a creare un racconto positivo della nostra Nazione, favorendo il turismo e accrescendo la sua attrattiva a livello internazionale”. “Nel 2021, lo stanziamento in legge di bilancio sul cinema è stato di 636 milioni, poi è aumentato, nel 2022 e nel 2023, a 746 milioni, un aumento del 20% – ha spiegato Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera – al momento le risorse sono invariate. A gennaio scorso è stata aperta una finestra con le regole antecedenti alla legge di bilancio 2024, oltre 1100 domande di finanziamento. Il sistema ha creato alcune storture. Prendo un esempio: 459 opere cinematografiche sostenute attraverso il tax credit automatico negli ultimi due anni, oltre 345 non siano mai uscite in sala. Anche se dobbiamo distinguere fra i film prodotti per la sala e quelli per le piattaforme. Le nuove linee guida sul tax credit saranno presto emanate e le graduatorie sui contributi automatici usciranno nelle prossime settimane. Sull’animazione stiamo lavorando col sottosegretario Borgonzoni per rafforzare l’intervento pubblico. I selettivi saranno alzati a 110 milioni dai 40 attuali, e 52 milioni saranno dedicati alla promozione di opere sull’identità italiana. Ci saranno nuove commissioni di valutazione, e i commissari saranno retribuiti” ha detto.


Focus anche su ‘Credito d’imposta e debito di sistema, il tax credit tra sogno e realtà’: l’incontro si è concentrato su simmetrie e dissonanze con i modelli stranieri, focalizzando punti di forza e debolezza del credito d’imposta “all’italiana”. Sono intervenuti anche Francesca Paola Assumma, presidente del Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo; Raffaella Leone, ceo di Leone Film Group; Alessandra Priante, presidente ENIT; Francesco Rutelli, presidente di Anica e Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà S.p.A. e presidente di APA – Associazione Produttori Audiovisivi. “Il tax credit è stato uno strumento importantissimo per far rifiorire l’industria cinematografica italiana – ha affermato Iginio Straffi, fondatore e presidente del Gruppo Rainbow – ora in Italia possiamo competere ad armi pari con tanti altri paesi dove sussistono da anni strumenti simili. L”augurio è che il Governo possa correggere alcune storture della vecchia legge senza però penalizzare i produttori seri di contenuti forti e realizzati non una capacità competitiva sui mercati globali”.


“La crescita di produzioni, con impatto positivo per l’occupazione; il grande successo di location meravigliose, con ottima attrazione di turisti, anche ad alta capacità di spesa; nuove e antiche narrazioni che permettono di uscire da certi stereotipi: ecco fenomeni positivi che dimostrano l’importanza di Cinema e audiovisivo come industrie del futuro per la Sicilia”, ha commentato Francesco Rutelli, presidente Anica. “Per rendere il nostro cinema italiano appetibile ed esportabile, occorre puntare sulla qualità e ridurre la quantità – ha aggiunto il regista Neri Parenti – servirebbe che i film realizzati diventino un quinto di quelli attuali. Tante risorse, economiche e produttive, vengono sprecate, a volte anche per film che non vengono neanche distribuiti. Occorre muoversi per un impiego più parco, con un sistema legislativo e contributivo maggiormente regolamentato. In parole povere, più soldi a meno persone”. “Sono almeno 5,5 milioni di presenze turistiche nelle strutture ricettive sono dovute al Cineturismo in Italia – ha spiegato Alessandra Priante, presidente ENIT – si tratta dell’1,3% dei pernottamenti registrati nelle imprese di accoglienza. Andare al cinema entra nell’esperienza di vacanza anche come attività praticata durante il soggiorno, per un peso del 1,1% sul totale delle presenze nelle strutture ricettive. Anche le location delle serie televisive negli anni hanno conquistato la curiosità di molti viaggiatori. In Italia Montalbano e Don Matteo fanno scuola, indubbio l’aumento dei flussi turistici nei luoghi che hanno ospitato le riprese delle due fiction. UNWTO e Netflix hanno realizzato degli studi per studiare l’impatto dello spettatore e le reazioni derivanti dall’essere stato esposto a contenuti provenienti da cinque paesi, tra cui Canada, Giappone, Sud Africa, Spagna e Turchia. Le indagini sono state effettuate al di fuori del paese di origine e includevano 2.250 intervistati per mercato su cinque mercati, con l’eccezione delle indagini in Turchia, per un totale di 8.274 intervistati su otto mercati”. Tra i panel in programma il 13 e 14 aprile, ‘Regione e sentimento: le Film Commission, tra denominazione d’origine e indicazione globale’, in cui i responsabili delle varie entità regionali rifletteranno su criticità, valenze e opportunità, annoverando esempi virtuosi, sinergie stimabili e difficoltà di sistema. ‘Distribuire, sì, per chi? Residuale, marginale o profittevole: l’evoluzione del theatrical in un mondo che cambia’ in cui i principali player del settore si interrogano sullo stato dell’arte, illuminando le prospettive per il theatrical. Il panel ‘Produzione – Essere produttivi: scenari della produzione italiana, tra sfide internazionali, ambizioni globali e criticità nazionali’. Mentre per la giornata conclusiva, ‘Premi – Premio ergo sum: distinguere l’eccellenza o certificare i rapporti di forza, verso una regola aurea’. Tra gli eventi aperti al pubblico, alle ore 21 in Piazza Duomo ad Ortigia si svolgerà la proiezione della versione restaurata del film “Divorzio all’italiana”, a cura della Cineteca di Bologna, mentre sabato 13, sempre alle 21 in Piazza Duomo, il concerto “Note a margine” di Nicola Piovani. Infine, sino al 14 aprile, alle Cannoniere del Castello, saranno esposte tredici fotografie, realizzate durante le riprese dei film supportati dalla Sicilia Film Commission tra il 2022 e il 2024. Gli scatti riguardano le seguenti pellicole: La stoccata vincente, Eterno visionario, Luka, I leoni di Sicilia, Il gattopardo, La primavera della mia vita, Santocielo e Una boccata d’aria.