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Autore: Redazione StudioNews

A Vinitaly il “Focus Africa, mercato pilota per il vino italiano”

A Vinitaly il “Focus Africa, mercato pilota per il vino italiano”Roma, 12 apr. (askanews) – “Focus Africa, un mercato pilota per il vino italiano”: questo il titolo della tavola rotonda promossa dal mensile “Africa e Affari” il 16 aprile a Vinitaly a Verona (PalaExpo, Sala Vivaldi dalle 15 alle 16.30), per ragionare sui trend che vedono il continente africano come nuovo mercato per i produttori di vino di tutto il mondo.


Moderato dal direttore editoriale della rivista, Gianfranco Belgrano, all’incontro parteciperanno gli esperti kenioti Victoria Mulu-Munywoki e Eric Kyalo della società di importazione Beverex Africa, e il ghanese Mark Artivor e il nigeriano Ozi Ayewoh fondatori di VinPodium Ltd, società di consulenza nel settore vinicolo. “L’Africa è al centro di una serie di megatendenze che stanno ridefinendo il suo panorama economico e sociale: la rapida urbanizzazione sta creando nuovi centri di consumo e influenza le preferenze dei consumatori, mentre la crescita demografica porta a un aumento generale della domanda” spiega “Africa e Affari”, aggiungendo che la crescita della classe media “sta inoltre innescando un aumento del potere d’acquisto e una maggiore predisposizione per i prodotti di alta qualità, compresi i vini pregiati”.


Tuttavia, il mercato africano “presenta sfide uniche che richiedono un approccio strategico e adattabile da parte dei produttori di vino italiani: dalla complessità della distribuzione ai requisiti normativi che variano da Paese a Paese, la comprensione delle sfumature del mercato è essenziale”. Inoltre, il mensile evidenzia che la sensibilità culturale e la diversità dei gusti “rendono necessaria una strategia di marketing mirata e personalizzata per catturare l’attenzione dei consumatori africani”.

Pompei, sindaci a confronto su rafforzamento capacità amministrativa

Pompei, sindaci a confronto su rafforzamento capacità amministrativaRoma, 12 apr. (askanews) – Dopo la tappa a Rocca San Giovanni (CH), un nuovo incontro attende i Laboratori del Progetto P.I.C.C.O.L.I. di Anci: il 15 aprile dalle 10 alle 18 appuntamento a Pompei (NA) presso Habita 79 Pompeii MGallery. Sindaci, dipendenti, esperti, rappresentanti istituzionali e di Anci si confronteranno per mettere a sistema le iniziative realizzate nell’ambito del progetto per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni guardando alle prospettive future delle amministrazioni locali con meno di 5mila abitanti. L’appuntamento sarà riservato ai piccoli Comuni di Campania, Calabria e Sicilia.


I lavori, nello specifico, si articoleranno in una tavola rotonda mattutina dedicata ai Comuni del progetto dal titolo: “Rafforzare i Comuni per far crescere i territori” e una sessione plenaria pomeridiana “Quale futuro per i piccoli Comuni” rivolta a tutti i Comuni interessati. Durante il laboratorio i partecipanti saranno coinvolti tramite un questionario per la raccolta delle diverse opinioni su possibili proposte di sviluppo relative ai piccoli Comuni. Ad introdurre i lavori della mattina sarà il benvenuto del sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio a cui seguiranno gli interventi di Lara Panfili project manager Progetto P.I.C.C.O.L.I., Walter Tortorella responsabile Dipartimento Economia Locale e Formazione IFEL e Francesco Minchillo task manager Progetto P.I.C.C.O.L.I. Si proseguirà con gli interventi degli amministratori e tecnici dei Comuni che focalizzeranno l’attenzione sulle strategie di crescita amministrativa e sull’affiancamento specialistico ricevuto in loco. Tra gli altri interverranno: Antonella Blandi, sindaca di Lattarico, Antonio Calzone sindaco di Reino (BN), Pietro Hiram Guzzi, sindaco di Miglierina (CZ), Maria Cecere, segretario comunale Comune di Cetara (SA), Michele Di Maio, sindaco di Calitri (AV), Luigino Ciarlo, sindaco di Morcone (BN), Ignazio Puglisi, sindaco di Piedimonte Etneo (CT), Chiara Sallemi, Segretario comunale del Comune di Monterosso Almo (RG), Miretta Grasso, Responsabile Ufficio Europa del Comune di Casalbore (AV).


A chiudere i lavori della sessione mattutina saranno Lara Panfili, project manager P.I.C.C.O.L.I. e Sauro Angeletti, direttore Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri. La seconda parte dei lavori si aprirà con l’intervento del Segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra, per proseguire con Luciano De Bonis componente del Consiglio Scientifico del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini- ArIA – Università del Molise. (segue)

Dombrosvkis: ci sono le condizioni per una ripresa Ue quest’anno

Dombrosvkis: ci sono le condizioni per una ripresa Ue quest’annoRoma, 12 apr. (askanews) – In Europa “l’inflazione continua il suo percorso di calo, sostenendo i redditi reali e i consumi interni. Il clima di fiducia delle imprese sta lentamente migliorando, ci sono le condizioni per una ripresa durante quest’anno”. Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.


“Ciò detto le prospettive restano soggette a rischi e all’incertezza. A metà maggio – ha annunciato – presenteremo le nostre previsioni economiche aggiornate”.

Vinitaly, il 13 aprile c’è OperaWine: grand tasting di 131 vini

Vinitaly, il 13 aprile c’è OperaWine: grand tasting di 131 viniMilano, 12 apr. (askanews) – Il 13 aprile alle Gallerie Mercatali di Verona va in scena la tredicesima edizione di OperaWine, l’esclusivo grand tasting di 131 vini italiani selezionati da “Wine Spectator”, il celebre magazine specializzato statunitense. All’evento, overture di Vinitaly 2024 in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, saranno presenti anche i ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), insieme con la delegazione di ministri, viceministri e ambasciatori di 30 Paesi produttori di vino, reduci dalla Conferenza internazionale sul vino, in occasione del centario dell’Oiv.


L’appuntamento, targato Vinitaly, celebra l’eccellenza enologica del nostro Paese ed è riservato (su invito) a giornalisti, sommelier e professionisti del vino di tutto il mondo. Aprirà la manifestazione alle 12.30 la conferenza stampa di “Wine Spectator”, a cui interverranno l’executive editor, Jeffery Lindenmuth, il senior editor & tasting director, Alison Napjus, il senior editor Bruce Sanderson, oltre all’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese e al presidente di Ice-Agenzia, Matteo Zoppas. Alle 13 seguirà l’inaugurazione ufficiale, nel corso della quale prenderanno la parola il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente Zoppas e il ministro Lollobrigida.

Meloni: l’utero in affitto è una pratica disumana

Meloni: l’utero in affitto è una pratica disumanaRoma, 12 apr. (askanews) – Con la gestazione per altri viene “alimentato un mercato transnazionale spacciandolo con un atto di amore” ma “nessuno mi può convincere che sia libertà affittare il proprio corpo, non è un atto d’amore vedere il figlio come un prodotto da banco. L’utero in affitto è una pratica disumana e sostengo la proposta di legge perchè diventi reato universale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.

Meloni: da cattivi maestri narrazione contro la genitorialità

Meloni: da cattivi maestri narrazione contro la genitorialitàRoma, 12 apr. (askanews) – “Nessun intervento concreto sarà sufficiente se non invertiamo la narrazione. Per decenni è stato raccontato che mettere al mondo un bambino era incompatibile con altre cose, che avrebbe compromesso la libertà, la carriera, i sogni, anche la bellezza, una scelta che rischiava di togliere qualcosa. Per decenni cattivi maestri hanno proclamato che la genitorialità era qualcosa di stantio, un concetto arcaico da superare, a volte anche da combattere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.


“Negli ultimi anni si è sostenuto addirittura che sarebbe stato contro l’ambiente. Credo che queste tesi surreali rischiano di trascinare l’Italia e l’Europa sull’orlo del precipizio”, ha aggiunto.

Meloni: famiglia e natalità principali priorità governo

Meloni: famiglia e natalità principali priorità governoRoma, 12 apr. (askanews) – “E’ una giornata estremamente importante, che ci permette di allargare l’orizzonte su una materia che è una priorità assoluta: la sfida demografica, la natalità, sono una delle principali sfide. Non vogliamo accontentarci di gestire il presente, non serve e niente se non si mette in sicurezza il futuro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.


“E’ un cambio di passo fondamentale quello che questo fa questo governo, rispetto al passato”, ha aggiunto.

Case “green”, l’Ecofin approva la direttiva, Italia vota contro

Case “green”, l’Ecofin approva la direttiva, Italia vota controLussemburgo, 12 apr. (askanews) – Il Consiglio Ecofin, in corso a Lussemburgo, ha approvato la nuova direttiva Ue sulle performance energetiche degli edifici, conosciuta in Italia come direttive “Case green”, che impone agli Stati membri di garantire il passaggio, a termine, alla classe superiore di efficienza energetica per tutti gli edifici oggi nella classe più bassa del patrimonio immobiliare nazionale.


La direttiva, già oggetto di accordo tra Consiglio Ue e Parlamento europeo e già approvata recentemente dallo stesso Parlamento europeo, ha ricevuto l’approvazione a maggioranza qualificata degli Stati membri con solo due voti contrari, da parte dell’Italia e dell’Ungheria, mentre cinque altri paesi si sono astenuti, Polonia, Svezia, Croazia, Slovacchia e Repubblica ceca. “Abbiamo votato contro la direttiva ‘Case Green’. Si è purtroppo concluso l’iter. La posizione dell’Italia è nota. Il tema: è chi paga? Perché abbiamo delle esperienze in Italia abbastanza chiare in proposito”, con il Superbonus, ha commentato il ministro italiano dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti, parlando con i giornalisti a Lussemburgo dopo il voto.

Nissan Italia: vendite I trim. +16% a 14.200 unità, quota 2,8%

Nissan Italia: vendite I trim. +16% a 14.200 unità, quota 2,8%Milano, 12 apr. (askanews) – Dopo un 2023 da record per Nissan Italia, con 41.000 unità vendute pari a un +50% rispetto all’anno precedente e una quota che ha raggiunto il 2,4% (+0,5 punti vs 2022), nel 2024 si conferma il trend positivo. Nel primo trimestre, infatti, sono oltre 14.200 le unità Nissan vendute in Italia, in crescita del 16% anno su anno, con una quota che raggiunge il 2,8% (+0,3 punti vs gen/mar 2023). Performance di vendita più che doppie rispetto alla media del mercato, che nello stesso periodo registra un +7% anno su anno.


Nel periodo gennaio/marzo, ottimi risultati per le vendite Nissan nel canale delle flotte, sia in termini di volumi che di quota, con oltre 6.000 unità immatricolate (+62% vs gen/mar 2023) e la relativa quota che raggiunge il 4% (+1,7 punti vs gen/mar 2023). Una crescita a cui hanno contribuito i modelli con motorizzazione e-Power, molto apprezzata dai clienti flotte per i bassi consumi, i bassi costi di esercizio e il piacere di guida. Nei primi tre mesi dell’anno, il peso dei crossover sul totale vendite Nissan raggiunge il 95%, mentre quello dei modelli elettrificati è pari al 77%. Percentuali nettamente superiori ai valori medi di mercato che si attestano rispettivamente al 51% e 45%. Con i suoi crossover elettrificati, Nissan è così in grado di presidiare le due maggiori tendenze del mercato italiano e offrire un’ampia gamma di soluzioni per andare incontro alle varie esigenze dei clienti.


Continuano le ottime performance dei crossover Nissan, a partire da Juke che nei 12 mesi del 2023 ha fatto registrare il record di vendite degli ultimi 10 anni con oltre 11.500 unità e che nei primi tre mesi del 2024, con oltre 4.300 immatricolazioni, ha segnato un +70% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. E adesso Juke si rinnova e rilancia la sfida con un nuovo design degli interni, materiali e finiture di qualità superiore, nuovo infotainment, nuova strumentazione di bordo e nuove tecnologie di assistenza alla guida, insieme a un inedito giallo iconico per gli esterni per rivendicare il suo spirito ribelle. Nissan Juke si arricchisce di tanti contenuti e novità interessanti, ma il prezzo rimane quello della versione precedente. Tutti elementi che permettono al crossover compatto Nissan di competere al meglio nel segmento B-Suv, oggi il più importante in Italia.


Nissan Qashqai, dopo essere stato il secondo modello C-Suv più venduto in Italia nel 2023, nel 2024 sale sul gradino più alto del podio. Con oltre 7.000 unità immatricolate nei primi tre mesi dell’anno (+12% vs gen/mar 2023) Qashqai è il C-Suv più venduto in Italia a marzo e nell’intero periodo gennaio/marzo 2024. Inoltre, ai clienti italiani piace sempre di più la versione e-POWER di Qashqai, oggi scelta dal 50% degli acquirenti rispetto al 42% del 2023. Continua anche il successo di pubblico di X-Trail che con circa 1.350 unità vendute nel primo trimestre 2024, segna una crescita del 96% rispetto allo stesso periodo del 2023 e si conferma la vettura ideale per la famiglia e per l’avventura, con opzione 7 posti, propulsore e-Power e tecnologia e-4ORCE 4WD.


Crescono anche le vendite del crossover coupé elettrico Ariya, che fa registrare un +40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sempre nel trimestre, infine, spicca risultato dei veicoli commerciali Nissan con vendite più che raddoppiate per il totale intera gamma e per il singolo modello: Townstar 661 unità (+124%), Primastar 404 unità (+127%) e Interstar 384 unità (+112%), con Townstar elettrico che si conferma il van a zero emissioni più venduto in Italia nel periodo gennaio/marzo 2024.

Bambino Gesù: doppio trapianto fegato e rene per due gemelli di 16 anni

Bambino Gesù: doppio trapianto fegato e rene per due gemelli di 16 anniRoma, 12 apr. (askanews) – Un doppio trapianto fegato-rene nella stessa giornata per due fratelli gemelli di 16 anni affetti da una rara malattia metabolica: un complesso intervento eseguito al Bambino Gesù grazie a un donatore compatibile e alla generosità della sua famiglia. Oggi i ragazzi, che erano costretti a un severo regime alimentare per contrastare i gravi effetti della loro malattia (acidemia metilmalonica), festeggiano un anno dal trapianto con una qualità di vita più simile a quella dei loro amici e compagni di scuola, potendosi anche concedere il gusto di una pizza da loro stessi cucinata nell’Istituto alberghiero che frequentano. Alla vigilia della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti (14 aprile) la loro storia è un incoraggiamento per tutte le famiglie che attraversano difficoltà simili.


L’acidemia metilmalonica è una malattia rara che colpisce circa 2 persone ogni 100.000. Nel corpo dei pazienti si verifica un progressivo accumulo di acido metilmalonico, una sostanza altamente tossica ed estremamente nociva per vari organi e apparati quali il sistema nervoso, i reni, gli occhi e il pancreas. Fin dai primi giorni di vita i pazienti vanno incontro a crisi di intossicazione metabolica, responsabili di disturbi neurologici, deficit neurocognitivo, ritardo di crescita e insufficienza renale. «Fino a pochi anni fa – spiega Carlo Dionisi Vici, responsabile di Malattie metaboliche ed Epatologia del Bambino Gesù – le uniche cure disponibili per questa malattia erano basate su un regime alimentare molto restrittivo a basso contenuto di proteine, i “precursori” dell’acido metilmalonico, che andava mantenuto per tutta la vita». Nonostante la dieta, che ha un impatto rilevante sulla qualità della vita, i pazienti rimangono comunque a rischio per le crisi di scompenso metabolico e per lo sviluppo di gravi complicanze legate alla malattia. «Nel corso degli anni – prosegue Dionisi Vici – una risposta a questi oggettivi limiti della dietoterapia è venuta dal trapianto d’organo: oggi sempre più spesso si ricorre al trapianto di fegato o al trapianto combinato fegato-rene per migliorare la prognosi dei pazienti con acidemia metilmalonica, per ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità di vita». I due fratelli gemelli arrivano al Bambino Gesù per essere sottoposti a trapianto nel gennaio 2021, indirizzati dai medici curanti dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari. La loro storia è caratterizzata fin dai primi mesi di vita da frequenti e prolungati ricoveri in ospedale per episodi di scompenso metabolico e, nel corso degli ultimi anni, da una progressiva insufficienza renale. Nell’Ospedale della Santa Sede hanno iniziato il percorso per essere avviati al trapianto combinato di fegato e rene. Entrambi i ragazzi sono stati seguiti dal punto di vista clinico e sostenuti sul profilo emotivo-psicologico da un’equipe multidisciplinare dedicata. Mentre erano in lista d’attesa per il trapianto, nel marzo 2023 la condizione clinica di entrambi è entrata in una fase critica e delicata, caratterizzata da un rapido peggioramento clinico, neurologico, cognitivo e con la necessità di iniziare la dialisi per curare l’insufficienza renale. Per loro fortuna, pochi giorni dopo avere registrato queste criticità, è arrivata la segnalazione di un donatore compatibile e grazie alla generosità della famiglia che ha donato gli organi, è stato effettuato, nella stessa giornata nei due fratelli, un doppio trapianto fegato-rene. «Il simultaneo trapianto di fegato e rene nei due gemelli, realizzato da un unico donatore deceduto, è stato possibile grazie all’applicazione di una complessa tecnica di divisione del fegato, diversa da quella più spesso utilizzata, e all’impiego dei sistemi di perfusione extracorporea degli organi destinati a trapianto – spiega Marco Spada, responsabile del Programma di Trapianto di Fegato del Bambino Gesù -. Il nostro ospedale possiede un’eccezionale somma di competenze specialistiche e sanitarie e utilizza tutte le tecniche di trapianto da donatore deceduto e da donatore vivente per trapiantare con successo, come nel caso dei due gemelli, tutti i pazienti in lista di attesa, anche quei casi molto complessi che non trovano possibilità di cura altrove. La difficoltà dei trapianti non è solo chirurgica e medica, ma anche organizzativa. In tal senso, la rete trapianti italiana, gestita dai coordinamenti regionali e dal Centro Nazionale Trapianti, è un esempio di efficace integrazione tra regioni e territorio nazionale».


A un anno dal trapianto i due fratelli hanno potuto per la prima volta iniziare una vita più simile a quella dei loro compagni ed amici: frequentano le lezioni scolastiche del 2° anno dell’Istituto alberghiero, partecipano attivamente ad eventi sociali e fanno progetti per il futuro. Il sogno di uno dei gemelli è diventare cuoco: adesso può cucinare per la famiglia e per gli amici e finalmente anche assaggiare cibi nuovi, cosa che prima non gli era possibile. L’altro gemello si sta orientando alla professione di barman. Il cambiamento nella loro condizione di vita e il nuovo benessere fisico e psicologico investe tutta la famiglia. «A un anno di distanza dal trapianto – afferma la mamma dei ragazzi – vediamo realizzata la promessa dei medici: i ragazzi sono più sereni e tranquilli, con una nuova autonomia e maturità. Anche noi genitori sperimentiamo per la prima volta la libertà di una vita “normale” con minori preoccupazioni per la gestione della loro malattia e per la loro salute. E’ stato un percorso molto difficile, in cui abbiamo vissuto molta paura e molta ansia, ma oggi mi sento di consigliare la scelta del trapianto ad altri genitori che vivono la stessa difficoltà perché la vita dei loro figli e di tutta la famiglia cambierà in meglio».