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Autore: Redazione StudioNews

Terremoto all’Aquila, Mattarella: la ricostruzione è un dovere

Terremoto all’Aquila, Mattarella: la ricostruzione è un dovereRoma, 6 apr. (askanews) – “Il terremoto di quindici anni or sono, nella notte tra il 5 il 6 aprile, sconvolse L’Aquila e il territorio circostante, strappando alla vita più di 300 persone. La distruzione si abbatté sul centro storico, sulla periferia, sui borghi vicini, lasciando tutta la Comunità nazionale attonita e sconvolta”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


“Il Paese seppe reagire, mobilitando tutte le proprie energie, mentre gli abitanti dell’area colpita dal sisma trovarono la forza per iniziare a ricostruire le case, i luoghi di lavoro, le scuole, per recuperare – per quanto possibile – le bellezze artistiche. Il percorso di rinascita di quella terra è divenuto un traguardo e un patrimonio civico comune”, aggiunge. “La piena ricostruzione della Città e dei borghi è un dovere e un impegno da proseguire. Per ogni componente sociale, anzitutto per le Istituzioni. Così come tale è l’opera di riconnessione del tessuto sociale. È una sfida che riguarda l’Abruzzo, le sue aree interne e, allo stesso tempo, costituisce un passaggio per innovare e offrire alle nuove generazioni la possibilità di realizzare i loro progetti nella sicurezza di un ambiente che sappia fare dei territori feriti, o a rischio per l’imprevedibilità della natura, luoghi di nuove opportunità. La memoria di eventi così tragici deve dunque diventare per tutto il Paese ammonimento e impegno, per non trascurare mai il valore della vita umana e l’integrità delle Comunità”, conclude il Capo dello Stato.

Toy Award 2024, premiato il gioco di costruzioni Stix

Toy Award 2024, premiato il gioco di costruzioni StixMilano, 6 apr. (askanews) – Giocando i bambini imparano a conoscere il mondo che li circonda, sviluppano le loro capacità cognitive, motorie e sociali, e soprattutto si divertono. Stix, il gioco di costruzioni prodotto da OPPI, è un esempio di giocattolo stimolante che favorisce lo sviluppo del bambino in maniera completa. Un valore che è stato riconosciuto anche da una giuria internazionale di esperti che ha assegnato a Stix il Toy Award 2024 come miglior giocattolo per la fascia prescolare. In Italia è possibile trovarlo da Città del sole, la catena di negozi specializzata in giocattoli educativi che da oltre 50 anni pone al centro della sua attività la crescita e lo sviluppo armonico dei più piccoli.


Stix è un gioco che sfida la gravità e accende la fantasia dei bambini grazie ai suoi elementi in legno e silicone di diverse forme e colori. La flessibilità unica del prodotto consente di realizzare infinite creazioni, tutte inaspettate e sorprendenti. Con Stix, già dai 3 anni potranno sviluppare la motricità, affinare la coordinazione occhio-mano e aumentare le loro capacità di problem solving. Infatti le forme, i colori e i materiali differenti del gioco faranno confrontare i più piccoli con sfide sempre nuove, insegnandogli così a trovare soluzioni creative ai problemi, stimolando al contempo il ragionamento logico e spaziale. Insomma, Stix è un regalo perfetto per accompagnare lo sviluppo del bambino, perché cresce man mano con lui e con le sue abilità. OPPI ha sede in Francia e sviluppa giochi educativi e creativi. Ogni prodotto è frutto di un attento studio che mixa con cura design, apprendimento e giocabilità. Le costruzioni Stix, infatti, non solo divertono, ma educano e stimolano la crescita dei bambini. Un regalo perfetto per tutte le occasioni, basterà fare un salto in uno degli 85 store Città del sole o ordinarlo online per permettere ai più piccoli di trascorrere ore e ore di gioco creativo, per volare sulle ali della fantasia.

Le stanze visionarie di Filmmaster raccontano Dolce e Gabbana

Le stanze visionarie di Filmmaster raccontano Dolce e GabbanaMilano, 6 apr. (askanews) – Un percorso totalizzante, barocco, sentimentale, tecnologico e vivo. Da Palazzo Reale a Milano parte il racconto della storia di Dolce&Gabbana che nella mostra Dal cuore alle mani” si dispiega in una serie di sale molto spettacolari. Filmmaster e Civita Mostre e Musei hanno preso parte a questo progetto culturale di portata internazionale, coordinando la progettazione esecutiva e la produzione dell’allestimento della mostra.


“Le ispirazioni che stanno dietro a ciascuna di queste sale, a ciascuna di queste creazioni e opere d’arte – ha detto ad askanews Emanuele Tulli, Managing Director di Filmmaster – sono veramente quelle che partono delle origini della visione di due stilisti come Dolce&Gabbana. Per noi è stato un viaggio incredibile, perché siamo riusciti a costruire passo dopo passo, a percepire quali erano le visoni e a interpretare il concept che con i curatori hanno pensato per questo progetto”. Ogni sala ha un’identità diversa e modifica in maniera sorprendente gli spazi della sede espositiva milanese: tecnologia e cura del dettaglio, musica e ambientazione, arte e moda si intrecciano in maniera costante. E tutto contribuisce all’emozione complessiva del progetto. L’allestimento – ha aggiunto Florence Müller, curatrice della mostra – “parla davvero del mondo di Dolce&Gabbana, in una maniera che è realmente contemporanea”.


E il lavoro di Filmmaster genera la possibilità stessa delle molte storie che poi le opere degli stilisti vanno a raccontare. Dal Gattopardo all’opera lirica, dalla devozione all’architettura. “Sono dieci film – ha detto ancora Tulli – perché sono dieci stanze, ciascuna delle quali si porta dietro una parte di ispirazioni, tutte le creazioni e un allestimento che di volta in volta è diverso. La cosa incredibile è che rappresenta, non solo nelle opere esposte, quindi negli abiti e nei gioielli, ma anche in tutte le scenografie che le contengono, un approccio qualitativo e artistico che è unico”. La mostra, grazie anche al modo in cui è stato immaginato l’allestimento, è concepita per viaggiare nel mondo e tra i produttori, insieme al Comune di Milano e a Palazzo Reale, c’è IMG, società internazionale che è parte del grande gruppo dell’entertainment Endeavor. “Talvolta quando le mostre sulla moda vanno nei museI – ci ha spiegato Nigel Hurst, vicepresidente e direttore delle mostre di IMG – tendono a essere abbastanza statiche, ma in realtà il fashion è sempre in movimento, tanto letteralmente quanto metaforicamente, quindi abbiamo voluto creare una mostra che riflettesse quel dinamismo. Io amo il massimalismo, amo il mettere sempre di più e ancora di più e credo che questo progetto affascinerà il pubblico in tutto il mondo”.

Dolce e Gabbana in mostra: moda, visioni e entertainment globale

Dolce e Gabbana in mostra: moda, visioni e entertainment globaleMilano, 6 apr. (askanews) – Parte da Palazzo Reale a Milano il grande progetto espositivo che vuole raccontare il mondo e le visioni di Dolce&Gabbana. Una mostra barocca come le creazioni dei due stilisti che si sorregge su una narrazione totalizzante articolata su dieci stanze, ciascuna una sorta di microcosmo dedicata a un particolare aspetto del lavoro e delle fonti di ispirazione della maison.


A curare l’esposizione la studiosa di arte e moda, professoressa e autrice di fama internazionale, Florence Müller. “La mostra – ha detto ad askanews – è un viaggio nel mondo di Dolce&Gabbana, nel mondo dell’alta moda. Prova a concentrarsi su quello che rende questo lavoro così speciale: la creazione di bellezza per donne e uomini, l’elevare le persone attraverso meravigliosi vestiti, la passione di tutte le persone che lavorano con gli stilisti e che hanno dedicato la loro vita alla ricerca del bello. Questa mostra è un omaggio a loro”. Il progetto, concepito per girare il mondo e raccontare questa storia italiana ai quattro angoli del pianeta, mostra tutta la forza – economica e di visione – del sistema della moda. Gli spazi di Palazzo Reale sono completamente trasformati e il pubblico viene letteralmente trasportato in una serie di storie – dalla devozione al Barocco, dal Gattopardo alla grande pittura italiana, dalle tradizioni siciliane fino all’opera lirica – che spiegano in modo lampante come la moda voglia dare forma al mainstream e all’immaginario collettivo. Ci sono molti cliché, ma sono proprio quelli che generano una mitologia, come avrebbe potuto notare Umberto Eco.


“È la prima mostra dedicata a una casa italiana che fa alta moda a Milano – ha aggiunto Florence Müller – perciò è un momento molto speciale perché è il racconto di questa meravigliosa tradizione, di queste conoscenze e capacità che sono il centro della mostra, che si intitola dal cuore alle mani. Alla fine del percorso credo, anzi spero, che le persone si commuovano, come ho fatto io”. È chiaro che, accanto ai vestiti e ai gioielli, un ruolo decisivo lo svolge l’allestimento, curato – insieme a Civita Mostre e Musei – da Filmmaster, di cui Emanuele Tulli è il Managing Director. “Un viaggio di qualche mese, anzi il progetto è partito a livello di pensiero qualche anno fa – ci ha spiegato – e oggi vederlo realizzato è davvero un enorme soddisfazione”.


La mostra “Dal cuore alle mani – Dolce&Gabbana”, concepita a tutti gli effetti come progetto di entertainment globale, resta aperta al pubblico a Palazzo Reale fino al 31 luglio.

In prima tv su Sky Cinema il film di Roman Polansky “The Palace”

In prima tv su Sky Cinema il film di Roman Polansky “The Palace”Roma, 6 apr. (askanews) – Sky Cinema presenta in prima TV “The Palace”, l’ultimo film di Roman Polanski prodotto da Luca Barbareschi, in onda domenica 7 aprile alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.


Con Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke, il film è una partnership produttiva che vede nuovamente insieme Polanski, Barbareschi e Rai Cinema dopo “L’ufficiale e la spia”, vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme al grande sceneggiatore Jerzy Skolimovski e a Ewa Piaskowska e narra le strampalate vicende dell’ultimo giorno del vecchio millennio all’interno del lussuoso Palace Hotel, uno straordinario castello dall’atmosfera gotica e fiabesca incastonato nelle montagne della Svizzera, dove ogni anno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo.


È l’alba del nuovo millennio e Hansueli (Oliver Masucci), il devoto manager del sontuoso Palace Hotel, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà la fine del mondo. “Alle otto in punto ceneranno ai nostri tavoli delle persone davvero importanti. Le vite di milioni di persone dipenderanno dall’umore con cui questi se ne andranno la mattina dopo. È nostro dovere assicurarci che non gli si atrofizzino le chiappe perché le sedie sono troppo dure, che si rimpinzino di caviale fino a esplodere e che lo champagne gli esca dal naso e dalle orecchie. È chiaro?”. Ma nell’aria aleggia il Millennium Bug e il timore o la speranza che al rintocco della mezzanotte i conti dei grandi finanzieri subiscano oscillazioni inaspettate grazie al blocco dei sistemi informatici. In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’Hotel. Cani e pinguini con bisogni umani e umani con bisogni animali. Le loro storie danno vita ad una commedia assurda, nera e provocatoria. È la fine del 1999, non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un intero e controverso millennio.

Sull’isola di San Giorgio omaggio a Gabriel Fauré “Primi Quartetti”

Sull’isola di San Giorgio omaggio a Gabriel Fauré “Primi Quartetti”Roma, 6 apr. (askanews) – Nuovo appuntamento sabato 13 aprile per la Stagione dei concerti 2024 di Asolo Musica Veneto Musica nella bellissima sala de “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini. Protagonisti del concerto, realizzato in coproduzione con il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française e intitolato Primi Quartetti. A 100 anni dalla morte di Gabriel Fauré, sono Hawijch Elders, violino Natanael Ferreira, viola Aleksey Shadrin, violoncello e Frank Braley, pianoforte.


In un crocevia di artisti, progetti e repertori, prosegue la stagione concertistica 2024 di Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Il prossimo appuntamento, sabato 13 aprile alle 16.30, vede in cartellone un concerto di elegante raffinatezza cameristica realizzato in coproduzione con il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, centro di ricerca che ha come vocazione quella di favorire la riscoperta del patrimonio musicale francese del grande Ottocento (1780-1920). Intitolato Primi Quartetti. A 100 anni dalla morte di Gabriel Fauré, l’evento rende omaggio alla figura di Gabriel Fauré (1845-1924), compositore e organista, uno dei grandi rappresentanti della musica francese tra Ottocento e Novecento, professore di composizione e poi direttore del Conservatorio di Parigi tra il 1905 e il 1920. Il programma del concerto, che intende sondare il legame tra lo stile musicale del Maestro e quello delle generazioni di suoi studenti, tra i quali figurano musicisti ragguardevoli, da Maurice Ravel a Nadia Boulanger passando per Florent Schmitt, Georges Enesco e Charles Koechlin, si apre con il Quartetto per archi e pianoforte n. 1 in do min. op. 15 di Fauré, iniziato nel 1876 e completato tre anni dopo, nel 1879, in quattro movimenti. In un intenso percorso di ascolto che rivela l’affinità compositiva tra gli autori, al quartetto di Fauré il concerto accosta il Quartetto con pianoforte n. 1 in re magg. op.16 del compositore e direttore d’orchestra rumeno Georges Enesco (1881-1955), suo ex allievo, lavoro risalente al 1909, in tre movimenti. Se Fauré aveva 35 anni quando eseguì per la prima volta il suo Quartetto con pianoforte n. 1, Enesco compose un pezzo per la stessa formazione trent’anni dopo, all’età di 28 anni e il gesto del compositore rumeno va indubbiamente visto come un omaggio alla figura del Maestro.


Frutto di collaborazioni prestigiose, il concerto, proposto nell’ambito del festival primaverile del Palazzetto Bru Zane “Il filo di Fauré”, consente di ritrovare due lavori di raro ascolto affidati ad un ensemble di giovani musicisti provenienti dalla Chapelle Musicale Reine Elisabeth, impegnati a mettere in luce con sensibilità e virtuosismo gli intensi mondi creativi ed emozionali delle partiture. La Stagione dei Concerti 2024 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti.


Con biglietto integrato il pubblico avrà la possibilità di visitare il complesso monumentale della Fondazione Cini, il Labirinto Borges, il Bosco con le Vatican Chapels e il Teatro Verde.

L’Aquila, fiaccolata apre commemorazioni XV anniversario sisma

L’Aquila, fiaccolata apre commemorazioni XV anniversario sismaRoma, 6 apr. (askanews) – Quindici anni dopo la tragedia del sisma che ha colpito L’Aquila e altri 56 Comuni del cratere sismico, è partita in serata da via XX Settembre del capoluogo abruzzese la fiaccolata commemorativa delle 309 vittime. Dopo una sosta davanti la Casa dello studente, la fiaccolata si è conclusa in Piazzale Paoli dove si trova il Parco della Memoria con una partecipazione di circa 1400 persone.


L’iniziativa è stata organzzata dal Comune dell’Aquila, con la partecipazione dell’Associazione familiari vittime del terremoto, e vi ha preso parte il sindaco Pierluigi Biondi insieme ad altri rappresentanti dell’assise civica e delle Istituzioni nazionali, regionali e locali. Il braciere installato all’interno della fontana che si trova al centro del memoriale – spiega una nota – è stato acceso da due giovani aquilani, nati nel 2009, anno del terremoto, ed entrambi frequentanti il conservatorio “A. Casella” del capoluogo abruzzese, Elisa Nardi e Tommaso Sponta, mentre il fascio di luce in memoria delle vittime è stato acceso dal cortile della sede municipale di Palazzo Margherita a causa dei lavori di ripavimentazione in corso a Piazza Duomo.


“I ricordi, in questi quindici anni, sono stati i nostri compagni silenziosi e discreti, che ci hanno guidato nelle scelte verso la rinascita della nostra città, sono stati la nostra bussola interiore – ha sottolineato il primo cittadino -. Chi è libero da quel passato sono i nati dopo il tragico evento e noi abbiamo il dovere morale di pensare a loro, aiutandoli a fare della memoria la sostanza della propria identità, ponendo in essere l’attività pura del rammemorare. Come simbolicamente hanno fatto, questa sera al Parco della Memoria, due giovanissimi studenti del nostro Conservatorio, Elisa e Tommaso. La memoria è un altrove che avvolge il nostro presente e noi aquilani siamo la nostra memoria”. Dopo l’accensione del braciere, al Parco della Memoria, è stata data lettura dei nomi delle vittime del sisma e nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in Piazza Duomo, si è svolta la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila e presidente della Ceam (Conferenza episcopale abruzzese-molisana), cardinale Giuseppe Petrocchi. Prima della benedizione il primo cittadino ha dato lettura sia del messaggio del premier sia di alcune sue riflessioni personali contenute in un messaggio rivolto alla cittadinanza.


Alle 3:32, ora del terremoto del 6 aprile 2009, la campana della chiesa delle suonerà 309 rintocchi in onore di quanti hanno perso la vita quindi anni fa.

Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalle

Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalleRoma, 5 apr. (askanews) – La prima priorità delle autorità federali nel rispondere al crollo del ponte Francis Scott Key di Baltimora è quella di liberare il canale di navigazione per consentire il passaggio delle navi nel porto. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, oggi in visita nella città del Maryland.


“La nostra prima priorità è aprire il porto – ha scandito Biden, secondo quanto scrive The Baltimora Sun -. E’ uno dei più grandi hub di logistica della nazione”, ha ricordato il presidente Usa sottolineando che l’impatto dello stop alle merci da e per il porto si sta ripercuotendo su tutta la nazione. Dopo essere stato informato sui lavori di ripristino, Biden ha prefigurato un’operazione molto impegnativa: “Migliaia di tonnellate di acciaio accartocciato rimangono depositate nell’acqua, impedendo alle navi di entrare e uscire dal porto”, ha spiegato.


Il presidente ha iniziato il suo discorso ricordando il legame della sua famiglia con Baltimora e la regione di Chesapeake Bay ribadendo il suo sostegno allo stato del Maryland e alla città di Baltimora: “La vostra nazione vi copre le spalle, ve lo assicuro”, ha sottolineato Biden.

Lazio, Rocca: su sanità prime risposte dopo 10 anni di disastri

Lazio, Rocca: su sanità prime risposte dopo 10 anni di disastriRoma, 5 apr. (askanews) – “In queste ore il centrosinistra in regione Lazio è in preda a una vera e propria crisi di nervi, probabilmente perché queste prime risposte che stiamo dando in sanità gli fanno male, dopo dieci anni nei quali sono stati al governo e hanno ridotto la nostra sanità al disastro senza mai dare risposte concrete”. Lo ha affermato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in un video publbicato su facebook.


“Vengo rimproverato – ha spiegato Rocca – di aver investito alcuni milioni di euro sulla sanità privata e quindi sarei l’amico del privato e nemico del pubblico. Ristabiliamo un po’ di verità e facciamo chiarezza: io sono arrivato e ho trovato” che la situazione di sovraffollamento dei pronto soccorso era dovuta al fatto che “per dieci anni non c’è stata una programmazione rispetto una popolazione che invecchia e quindi ho avviato un progetto sperimentale che coinvolge le strutture private che si sono messe a disposizione, e che non hanno autonomia di ricovero”, per le degenze di minore intensità. “Ecco questo – secondo Rocca – li ha fatti impazzire perché rimproverano me per alcuni milioni di euro quando D’Amato, l’assessore alla sanità del governo Zingaretti, in cinque anni ha aumentato la spesa verso il privato di mezzo miliardo di euro. Hanno il coraggio di parlare al sottoscritto di questo per un totale di 15 miliardi in cinque anni, allora abbiano almeno la decenza, dopo aver ridotto la nostra sanità in queste condizioni, di tacere e non di parlare a vanvera”.


“Io – ha concluso Rocca – sto cercando insieme alla mia squadra di dare delle risposte importanti. Pubblico e privato insieme concorrono alla realizzazione degli obiettivi di salute di una di una regione ma bisogna farlo con chiarezza, con fermezza, con regole chiare e soprattutto guardando all’interesse dei cittadini. La mia grande scommessa è ridare dignità alla nostra sanità, dare le risposte ai nostri cittadini e dare dignità professionale ai nostri medici, agli infermieri, ai professionisti sanitari, alle tante persone che lavorano all’interno delle nostre strutture ospedaliere con grandi sacrifici e con i quali noi siamo finalmente dando le prime risposte”.

Bari, Schlein reagisce a Conte: io gli impegni li rispetto

Bari, Schlein reagisce a Conte: io gli impegni li rispettoBari, 5 apr. (askanews) – Qualcuno nel Pd spera ancora che il “big bang” si possa evitare, il tentativo di una ricucitura ci sarà, ma oggi è forse il giorno che segna il minimo storico della qualità dei rapporti tra Pd e M5s da quando è segretaria Elly Schlein. La leader Pd – che da oltre un anno rispondeva col sorriso quando le veniva chiesto delle sferzate di Giuseppe Conte – ha deciso che stavolta non si poteva porgere l’altra guancia e da Bari rifila una serie di bordate che mai si erano sentite in questi primi 13 mesi di segreteria.


La leader democratica si presenta al comizio che a Bari avrebbe dovuto concludere la campagna per le primarie di Vito Leccese e che invece si trasforma nel lancio della sua corsa da candidato sindaco, salvo appunto miracoli diplomatici delle prossime settimane. Sul palco salgono lei e Leccese, restano giù Antonio Decaro e – soprattutto – Michele Emiliano. La Schlein nel suo intervento ringrazia sia il sindaco uscente che il presidente della Regione, che anche un pezzo di Pd reputa troppo “spericolato” nelle alleanze e troppo incline al “trasformismo”. Ma la foto a fianco di Emiliano non viene scattata. Di sicuro, dopo le voci di una sua defezione alla manifestazione, circolate ieri, la leader dem sceglie di “metterci la faccia” e lo spiega tirando subito una sberla al suo (ex?) alleato: “Ieri nei corridoi romani già sentivo girare la voce che non sarei venuta qui da voi. Invece sono qui con voi e per voi e ci metto la faccia perché questa battaglia noi la facciamo insieme. E sono qui perché io a differenza di altri sono una persona che mantiene gli impegni presi”. Usa il plurale “altri” ma è a uno che si rivolge, Giuseppe Conte: “Capisco che chi ha iniziato a far politica direttamente da palazzo Chigi forse non ha tanta dimestichezza con la militanza di base, con la fatica di costruire percorsi democratici collettivi, come chi monta i gazebo per le primarie. Ma pretendo si abbia rispetto per questa comunità”.


Perché, insiste Schlein, “far saltare le primarie a tre giorni dal voto è una sberla a tutta la gente perbene che si stava preparando a votare domenica per Vito o per Michele”. Soprattutto, sottolinea, è “insopportabile l’illazione che i due candidati, entrambe persone specchiate, si potessero avvalere di metodi poco trasparenti senza riuscire a controllare il voto che arrivava. No, non è accettabile”. D’altro canto, la stessa segretaria ribadisce il concetto-chiave: “Mi dispiace molto questa scelta unilaterale che ieri ha preso Giuseppe Conte con i 5 Stelle senza cercare insieme una soluzione. Lo voglio dire con chiarezza: così aiutano la destra”. E questo, al di là dei rapporti personali ora abbastanza incrinati, è un punto che la leader Pd continua a considerare centrale, “anche ieri abbiamo proposto all’altro candidato di fare un passo indietro entrambi. Ma – ha chiosato con un’altra staffilata – la risposta è stata negativa, forse anche da chi aveva già architettato conferenze stampa dai luoghi confiscati alla mafia grazie all’impegno del Pd”.


Ma la spinta a provare ancora la strada della pazienza con M5s viene da diversi dei suoi principali sostenitori nel partito. Ieri si è fatto sentire Goffredo Bettini, oggi è stato Andrea Orlando a indicare la via evangelica “dell’altra guancia”: certo, dice in tv, bisogna “respingere le strumentalizzazioni di Conte”. Ma poi aggiunge: “Quello che penso si debba fare in questo momento è gettare acqua sul fuoco” e “per dimostrare la buona volontà delle forze in campo il passo da fare è cercare una terza figura”. Un terzo candidato che possa sancire la ricucitura ed evitare una spaccatura che con tutta probabilità consegnerebbe Bari alla destra dopo tanto tempo. E’ questa l’idea che rimane sotto traccia e neanche troppo. Lo stesso Leccese dal palco ne parla: “Qualcuno dei sostenitori di Laforgia mi ha chiesto se si può ricucire. Ho provato sempre a ricucire gli strappi”. Ma, aggiunge, la “soluzione unitaria” non può essere convergere su Laforgia, il candidato sostenuto da Conte: “Questa non si chiama soluzione unitaria, questo si chiama ultimatum. E noi siamo stanchi di subire ultimatum”.


E’ la linea fissata dal Pd: nessuno pensi di imporre candidati, se il gioco è questo allora i democratici sono tutti a sostegno di Leccese candidato sindaco, come ha detto la Schlein dal palco. Poi, ha aggiungo la leader Pd, “siamo pronti a sostenerti anche se vorrai tentare ancora la strada dell’unità trovando una sintesi unitaria dopo questa rottura che loro hanno prodotto ieri”. Appunto, uno spiraglio lasciato aperto, perché la matematica ha una sua forza e la corsa ognun per sé è un grande “regalo alla destra”. Ma oggi è il momento della voce grossa, perché – avverte la Schlein – “non mi scompongo mai per gli attacchi che arrivano direttamente a me. Ma non sono disposta a tollerare gli attacchi che arrivano a questa nostra comunità”.