Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Bankitalia stima Pil 2024 a +0,6%, lima 2025 +1%, alza 2026 +1,2%

Bankitalia stima Pil 2024 a +0,6%, lima 2025 +1%, alza 2026 +1,2%Roma, 5 apr. (askanews) – La Banca d’Italia ha confermato allo 0,6% la previsione di crescita del Pil su quest’anno, mentre ha limato all’1% la stima di espansione del 2025 e ha ritoccato al rialzo all’1,2% quella sul 2026. I dati sono contenuti nelle ultime Proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana, che lo scorso dicembre indicavano 1,1% di crescita sia sul 2025 che sul 2026.


“I rischi per la crescita sono orientati al ribasso – precisa Bankitalia -. Una crescita più contenuta potrebbe manifestarsi se lo scarso dinamismo del commercio mondiale persistesse più a lungo, in connessione con l’incertezza che caratterizza la ripresa dell’economia cinese e con un eventuale aggravarsi delle tensioni politiche internazionali. L’impatto della restrizione monetaria potrebbe inoltre essere più accentuato del previsto e incidere più intensamente sulla domanda interna”. Infine, “il progressivo ridimensionamento degli incentivi alla riqualificazione delle abitazioni potrebbe tradursi in una correzione dell’attività nel comparto edilizio più marcata di quanto previsto”.


L’istituzione di Via Nazionale, con una nota, richiama l’attenzione sul fatto che nel confrontare le sue proiezioni di crescita con quelle del Documento di Economia e Finanza 2024 (Def) di prossima pubblicazione occorre fare riferimento alle stime non corrette per le giornate lavorative, secondo cui il Pil aumenterebbe dello 0,8 per cento nel 2024, dello 0,9 nel 2025 e dell’1,3 nel 2026.

Geriatri: 4 anziani su 10 esclusi per l’età dalle cure migliori

Geriatri: 4 anziani su 10 esclusi per l’età dalle cure miglioriRoma, 5 apr. (askanews) – I geriatri lanciano l’allarme sui bisogni di salute, soprattutto dei grandi anziani, su cui il Servizio Sanitario Nazionale non investe abbastanza risorse. Gli anziani sono considerati “troppo vecchi e costosi” per ricevere le cure più avanzate, da cui trarrebbero i maggiori benefici, e per essere inclusi negli studi clinici per la sperimentazione di farmaci di cui sono i primi a fare uso. Un paradosso, frutto di uno stigma grave e inaccettabile sulla base dell’età, che si riflette anche sulla percezione negativa del proprio invecchiamento inducendo la stessa persona anziana a rinunciare all’aderenza alle terapie, a screening e comportamenti preventivi, con gravi effetti sulla salute. L’ageismo è una questione di rilevanza globale. Secondo uno studio condotto su oltre 80 mila persone in 57 Paesi, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, una persona su due ha pregiudizi basati sull’età che influenzano anche uno dei settori chiave della vita degli anziani, cioè la sanità, riducendo l’accessibilità alle cure e l’appropriatezza dei trattamenti. Per questo motivo l’ultimo e storico rapporto sull’ageismo stilato da OMS e ONU nel marzo del 2021 ha evidenziato la necessità di politiche e leggi che affrontino la questione, oltre che di attività educative e intergenerazionali che riducano i pregiudizi, in modo da progredire nella collaborazione globale per il decennio dedicato all’invecchiamento attivo dalle Nazioni Unite (2021-2030). Ogni azione in questo senso è urgente considerato che, secondo l’OMS, entro il 2050 una persona su cinque nel mondo sarà over-60. In questo contesto nasce la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario, messo a nudo e rafforzato anche dalla pandemia, che sarà presentato in occasione del congresso “Anti-ageism Alliance. A Global Geriatric Task Force for older adults’ care”, organizzato dalla Fondazione Menarini con il patrocinio della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), che vede riuniti a Firenze il 5 e 6 aprile, presso l’Auditorium della Camera di Commercio, i presidenti delle maggiori società geriatriche del mondo, insieme a esponenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Nazioni Unite, esperti di etica e rappresentanti delle associazioni di pazienti.


Il documento coordinato da Andrea Ungar, Ordinario di Geriatria all’Università di Firenze, presidente del congresso e della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, e dal professore Luigi Ferrucci, Direttore Scientifico del National Institute on Aging di Baltimora, è stato messo a punto da un panel internazionale di esperti, tra cui Alana Officer, capo del dipartimento su Cambiamento demografico dell’OMS e responsabile della campagna dell’Healthy Ageing, Marlane Sally Krasovitsky, consulente della campagna globale contro l’ageismo sostenuta dall’OMS, Laura Fratiglioni del Karolinska Institute di Stoccolma e Mary Tinetti dell’Università di Yale. Il manifesto appena pubblicato sull’European Geriatric Medicine e sul The Journal of Gerontology, punta su 12 azioni concrete per ridurre al minimo l’impatto negativo dell’ageismo nell’assistenza sanitaria e migliorare la qualità di vita degli anziani, riducendo i costi legati alle loro patologie. “In base ai pregiudizi e agli stereotipi legati all’età si ritengono gli anziani già “titolari di una quantità di vita sufficiente”, ormai gravosi per il sistema sociale ed economico. Quasi un effetto collaterale del successo medico che ha cronicizzato le malattie, determinando un incremento della coesistenza di più patologie nello stesso individuo – osserva Andrea Ungar, coordinatore della Carta di Firenze, presidente del congresso e della SIGG -. È aumentato così il numero di anziani da assistere e, con esso, la forma più diffusa di ageismo, cioè la discriminazione degli anziani nell’ambito sanitario. Infatti, nonostante rappresentino la maggioranza dei malati con patologie croniche quasi sempre concomitanti, il 40% degli anziani è tagliato fuori dalle terapie più avanzate e appropriate e dai protocolli sperimentali senza valide ragioni mediche ma solo in base all’età. Gli effetti negativi dell’ageismo influenzano anche la longevità, con una probabilità fino a 4 volte più alta di morire nelle persone anziane che hanno un’autopercezione negativa dell’invecchiamento rispetto a coloro che hanno una visione positiva della vecchiaia”.


Le azioni proposte nel manifesto per invertire la rotta puntano innanzitutto alla formazione. Il tema dell’invecchiamento deve diventare parte integrante del percorso formativo del personale sanitario e degli assistenti sociali. “È necessario – continua Ungar – anche un cambiamento di paradigma nell’approccio alla cura dell’anziano che non può essere trattato “a pezzetti”, di volta in volta dal cardiologo, dal neurologo, dal diabetologo, ma deve essere seguito con il necessario sguardo di insieme dal geriatra come medico della complessità. Serve poi dare priorità agli anziani nei pronto soccorso che rappresentano un fattore di rischio per via dei lunghi tempi di attesa e una presa in carico non adeguata, che possono contribuire al declino cognitivo e al peggioramento delle condizioni fisiche”. Il medico deve anche cercare una maggiore condivisione del percorso di cura con il paziente e con i suoi caregiver informandoli correttamente delle possibili alternative, ascoltando con attenzione le loro esperienze. “I pazienti anziani – sottolinea Ferrucci – andrebbero inclusi nei trial clinici per la sperimentazione di farmaci da cui sono tagliati fuori perché ritenuti troppo “inquinati” dalle loro fragilità, che comporterebbero studi più sofisticati e complessi e maggiori controlli. Vengono invece esclusi, quando sono i primi a far uso di farmaci e terapie. Altrettanto necessario riprogettare gli ambienti ospedalieri per renderli più age-friendly, riducendo l’isolamento e l’immobilismo a letto dei pazienti e realizzare device sanitari facilmente utilizzabili anche da chi è più avanti negli anni”.

Roma, Gualtieri inaugura area ludica di Villa Pamphilj

Roma, Gualtieri inaugura area ludica di Villa PamphiljRoma, 5 apr. (askanews) – Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, con il Presidente del Municipio XII Elio Tomassetti, hanno inaugurato l’area ludica di Villa Pamphilj lato Via Vitellia dopo gli interventi di completa riqualificazione eseguiti dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale.


Nel parco giochi, dopo la rimozione di tutte le vecchie attrezzature, sono stati installati un’altalena a cinque posti con un nido inclusivo e seggiolini per i più piccoli, una struttura a due torri, un saliscendi a forma di draghetto, una casetta, un ponte mobile e un gioco a forma di testa di squalo. A Villa Pamphilj è’ stata appena ultimata la completa ristrutturazione dell’area ludica di via Casale Giovio che è stata attrezzata con nuovi giochi in legno: un’altalena a cinque posti, una struttura complessa a due torri, un saliscendi a forma di elefantino, un percorso di equilibrio, giochi a molla, pannelli didattici e una grande coccinella. “Con questa nuova apertura arriviamo a 88 aree ludiche a Roma realizzate o riqualificate, tre di queste inaugurate proprio a Villa Pamphilj. Lavoriamo per arrivare presto a 100 nuovi luoghi per consentire ai più piccoli di avere più spazi all’aria aperta e godersi i nostri bellissimi parchi. Prendersi cura delle ville è una delle priorità di questa Amministrazione, per questo abbiamo tanti interventi in corso: dalle nuove alberature, al restauro di luoghi storici, fino all’apertura di nuovi spazi sociali e culturali. Le ville sono un patrimonio fondamentale di Roma e vogliamo prendercene cura”. Così il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.


“Con la riqualificazione di queste aree ludiche, che si aggiunge a quella adiacente alla zona bistrot ristrutturata nel 2022 tutti i parchi gioco di Villa Pamphilj sono state completamente rinnovati. Grazie al lavoro di progettazione e di serrata programmazione del Dipartimento Tutela ambientale sono oggi 88 i parchi gioco riqualificati o realizzati ex novo in tutti i municipi dalla fine del 2021 ad oggi. Tra i cantieri in corso quelli al Parco di Via Castelnuovo di Farfa (Mun. IV), al Parco Francesco Salerno in Via Gaverina (Mun. XIV) e quello per la realizzazione ex novo di un’area al Parco delle Canapiglie (Mun.VI). Tra i prossimi interventi quello al Parco di Aguzzano Piazza Hegel (Mun. IV)”, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

80^ Bombardamento Treviso, Zaia: il mondo ha bisogno di pace

80^ Bombardamento Treviso, Zaia: il mondo ha bisogno di paceVenezia, 5 apr. (askanews) – “Dalle rovine di Treviso distrutta, alla fine del secondo conflitto mondiale è scaturita una spinta alla crescita sociale e alla ricerca della Pace come valore universale. Ricorre l’ottantesimo anniversario da quel 7 aprile del 1944, giorno del più tragico bombardamento della città, ma da tutto il mondo, purtroppo anche dalla nostra Europa, giungono immagini che confermano come per tantissime persone il dramma della guerra, della morte sotto le bombe e della distruzione sia ancora una realtà quotidiana. Ricordare oggi le vittime di quella immane incursione aerea sarebbe un gesto privo di senso se non fosse animato dalla convinzione che il mondo ha bisogno della Pace”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda l’ottantesimo anniversario del primo e più drammatico bombardamento che colpì Treviso il 7 aprile 1944, Venerdì Santo, distruggendo la città.


“Ottant’anni fa la pioggia di bombe, in pochi minuti, lasciò in quel che restava della città circa 1.600 morti, tra cui 123 bambini, e migliaia tra feriti e sfollati, distrusse pregevoli edifici e opere d’arte tra le più preziose – continua il Presidente -. Treviso, sfigurata, divenne l’icona di tutte le città venete bombardate. Ma, conclusi i giorni dell’orrore e avviato il periodo di pace più lungo della nostra storia, tutto il Veneto fu anche simbolo di una rinascita basata su quella solidarietà e quella voglia di ricostruire che sono state il motore di un progresso sociale e di un benessere diffuso senza precedenti che ci ha fatto vivere in uno dei distretti produttivi più importanti per l’economia mondiale”. “Sono una sessantina i focolai di guerra in tutto il mondo, tra questi l’Ucraina e il Medio Oriente sono quelli più vicini e quindi più allarmanti e con la maggiore copertura mediatica – conclude il presidente Zaia -. La vera aspirazione dei Veneti rimane il messaggio che da secoli è impresso nella nostra bandiera, l’unica su cui è scritto ‘Pace’. Con questo sentimento, proprio della nostra gente, in quest’anniversario rivolgo commosso il pensiero a tutti i trevigiani caduti, ai loro familiari e ai pochi testimoni di tanto orrore ancora tra noi”.

Piemonte, 5,2 mln euro per calamità naturali e dissesto idrogeologico

Piemonte, 5,2 mln euro per calamità naturali e dissesto idrogeologicoRoma, 5 apr. (askanews) – Sono oltre 5,2 i milioni di euro che saranno erogati, con le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, a favore dei Comuni montani colpiti da calamità naturali.


“In questi anni la Regione Piemonte ha promosso e realizzato numerosi interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna ed altrettante misure di sostegno a favore dei Comuni, per rendere le nostre montagne sempre più attrattive non solo per il turismo ma anche come luoghi per vivere tutto l’anno. Con questo dettagliato programma agiamo sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico e del pronto intervento quando si verificano eventi calamitosi che necessitano di risposte tempestive”, affermano il presidente della Regione Alberto Cirio, il vice presidente ed assessore alla montagna, Fabio Carosso e l’assessore alla difesa del suolo Marco Gabusi. Gli interventi previsti sono: la difesa da frane di crollo e caduta di massi o porzioni di terreno su luoghi abitati, luoghi di transito, zone di deflusso delle acque; le opere di difesa idraulica e di regimazione dei corsi d’acqua; il ripristino di viabilità comunale finalizzato a prevenire ulteriori dissesti.


In totale sono 64 i Comuni beneficiari degli interventi: questo l’elenco suddiviso per provincia. Alessandria (14): Albera Ligure, Borghetto Borbera, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Casasco, Castellania Coppi, Castelletto d’Erro, Cavatore, Costa Vescovato, Gremiasco, Lerma, Mongiardino Ligure, Montechiaro d’Acqui, Pozzol Groppo; Asti (2): Cassinasco, Roccaverano; Biella (6): Campiglia Cervo, Pettinengo, Portula, Sordevolo, Valdilana, Zumaglia; Cuneo (22): Acceglio, Brossasco, Chiusa Pesio, Entracque, Frabosa Soprana, Gambasca, Martiniana Po, Melle, Monastero di Vasco, Montaldo di Mondovì, Paesana, Pamparato, Piasco, Rifreddo, Roburent, Roccaforte Mondovì, Sampeyre, Torre Mondovì, Valdieri, Valgrana, Vernante, Villar San Costanzo; Torino (9): Almese, Bardonecchia, Gravere, Ribordone, Ronco Canavese, Rubiana, Sauze di Cesana, Traversella, Traves; Verbano-Cusio-Ossola (6): Bognanco, Domodossola, Gignese, Macugnaga, Montescheno, Pallanzeno; Vercelli (5): Cellio con Breia, Cravagliana, Fobello, Mollia, Rimella.

Usa, +303.000 di posti lavoro a marzo, disoccupazione al 3,8%

Usa, +303.000 di posti lavoro a marzo, disoccupazione al 3,8%New York, 5 apr. (askanews) – Rapporto sull’occupazione di marzo molto superiore alle stime, negli Stati Uniti. Il mese scorso sono stati creati 303.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 200.000 posti. La disoccupazione è scesa al 3,8%, rispetto al +3,9% del mese precedente. Anche gli analisti avevano previsto un dato al 3,8%.


I salari orari medi sono aumentati di 0,12 centesimi, lo 0,35%, a 34,57 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 4,14%. La settimana media lavorativa è cresciuta di 0,1 ore a 34,4 ore. La partecipazione della forza lavoro è stata pari al al 65,7%, in aumento rispetto al 62,5%, registrato nei tre mesi precedenti. Rivisti i dati di febbraio passati da +275.000 a +270.000; mentre quelli di gennaio sono passati da +229.000 a +256.000. Non rivisto il dato sulla disoccupazione di febbraio che resta confermato a 3,9%.

Premio Strega, annunciati i 12 libri finalisti

Premio Strega, annunciati i 12 libri finalistiRoma, 5 apr. (askanews) – Il Premio Strega ha annunciato oggi la selezione della dozzina della LXXVIII edizione. Tra le 82 opere proposte quest’anno dagli Amici della domenica, il Comitato direttivo del premio – composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine – ha scelto i seguenti titoli che si disputeranno l’edizione 2024:


– Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore (Fazi), proposto da Simona Cives. – Adrißn N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri. – Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio. – Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi. – Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi. – Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. – Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai (SEM), proposto da Franco Di Mare. – Melissa Panarello, Storia dei miei soldi (Bompiani), proposto da Nadia Terranova. – Daniele Rielli, Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale. – Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), proposto da Lia Levi. – Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), proposto da Matteo Motolese. – Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. “Le opere presentate quest’anno al premio Strega dagli Amici della Domenica offrono un panorama frastagliato e contraddittorio, ma esaustivo, sulla narrativa contemporanea in lingua italiana”, ha spiegato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio: “Abbondano le narrazioni oblique e non finzionali, composite, di taglio saggistico, memoriale o confessionale. Ma ritorna il romanzo d’impianto più classico, sia d’ambiente contemporaneo sia storico, con una lingua media, spesso intarsiata di dialetto, e un ritmo rapido, talvolta adattato alla serialità televisiva. All’opposto, svariate scritture sperimentali propongono impervie esperienze di lettura, in polemica e apprezzabile attitudine di resistenza alla prepotenza delle mode e del mercato”.


Tra le novità rilevanti di questa edizione, crescono ulteriormente i votanti del premio passando da 660 a 700, per l’aumento dei voti collettivi dei circoli di lettura delle Biblioteche di Roma (da 15 a 20) e degli Istituti italiani di cultura nel mondo (da 30 a 35), che contribuiscono alla formazione della giuria esprimendo ciascuno 7 votanti, per un totale di 245 studiosi, traduttori e appassionati della nostra lingua e letteratura residenti all’estero. Gli aventi diritto di voto sono dunque così suddivisi: 400 voti degli Amici della domenica, 245 voti dall’estero, 25 voti collettivi espressi da scuole, universita’ e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria. Entrano a far parte degli Amici della Domenica Roberto Andò, Alessandro Baricco, Anna Bonaiuto, Giulia Caminito, Giordano Bruno Guerri, Mauro Mazza, Antonella Polimeni, Loretta Santini e Roberto Vecchioni.


Nella serata finale, che si terrà giovedì 4 luglio come di consueto nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, e in diretta televisiva su Rai 3, sarà ripristinato lo scrutinio dal vivo degli ultimi cento voti espressi dalla giuria. Mentre la proclamazione della cinquina finalista si terrà mercoledì 5 giugno al Teatro Romano di Benevento. I libri in gara concorreranno alla undicesima edizione del Premio Strega Giovani e saranno letti e votati da una giuria composta da oltre mille studentesse e studenti provenienti da 106 scuole secondarie superiori in Italia e all’estero. La proclamazione del libro vincitore si terrà in giugno.


Anche quest’anno gli autori candidati e finalisti del Premio Strega parteciperanno allo Strega Tour: 26 tappe in tutta Italia e una all’estero, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, in cui potranno incontrare i lettori. Nei mesi di aprile e maggio, inoltre, presso la Casa delle Letterature di Roma, presenteranno al pubblico i loro romanzi. L’illustrazione è di uno dei più noti artisti attivi nella moda e nell’editoria, Andrea Tarella, la cui Strega d’autore allestisce un immaginario composito di idee, storie e personaggi germoglianti da una testa immersa in un sogno notturno.

Stellantis: emissioni 2023 -12,6% in linea con target al 2038

Stellantis: emissioni 2023 -12,6% in linea con target al 2038Milano, 5 apr. (askanews) – La riduzione delle emissioni di CO2 da parte di Stellantis nel 2023 è in linea con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2038, grazie a una diminuzione del 12,6% delle emissioni in tutti gli scope rispetto all’anno di riferimento 2021. Lo si legge nel terzo bilancio di Responsabilità Sociale d’Impresa (Csr) del gruppo.


“La mobilità è sicuramente l’elemento cruciale del nostro approccio sostenibile, ma vogliamo generare cambiamenti positivi anche nelle nostre strutture e nelle comunità in cui operiamo, sia riducendo l’impatto sull’ambiente e creando contesti lavorativi più inclusivi, sia sostenendo le comunità che ci ospitano”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “I progressi in questi ambiti sono fondamentali per riuscire a offrire una mobilità economicamente accessibile ai nostri clienti e per continuare ad ottenere la fiducia dei nostri stakeholder”. Fra gli altri risultati raggiunti nel 2023, l’utilizzo crescente di elettricità proveniente da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di utilizzo entro il 2030. Nel 2023 è stato raggiunto il 58% di utilizzo, che ha contribuito a ridurre del 20% in tonnellate assolute di CO2 l’impronta di carbonio derivante da attività industriali (scope 1 e 2) rispetto al 2021.


Il potenziamento delle attività di Economia Circolare: nel 2023 sono stati riciclati più di due milioni di componenti in quattro regioni (Europa allargata, Nord America, Sud America e Medio Oriente & Africa). Stellantis ha inaugurato il primo SUSTAINera Circular Economy Hub a Mirafiori, che si occupa della rigenerazione di motori, cambi e batterie dei veicoli elettrici, del ricondizionamento e della demolizione di veicoli. Una roadmap strutturata per l’elettrificazione dei veicoli, che coinvolge tutti i brand, con 30 modelli di veicoli elettrici a batteria (Bev) disponibili a fine 2023, a cui se ne aggiungeranno altri 18 nel 2024, arrivando così a quota 48. Lo scorso anno, le vendite di veicoli elettrici a batteria (Bev) sono cresciute del 21% a livello globale, raggiungendo una quota del 18,5% delle vetture vendute in Europa e dell’11,2% delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri venduti negli Stati Uniti.


Una strategia globale di sviluppo delle risorse umane basata su quattro pilastri: l’impegno verso una trasformazione sostenibile, anche grazie alle 2,9 milioni di ore di formazione erogate ai dipendenti; la promozione della diversità e dell’inclusione, con le donne che ora occupano il 30% delle posizioni di leadership; l’incentivazione della sicurezza, della salute e del benessere sul posto di lavoro. Il monitoraggio continuo delle linee guida per gli acquisti responsabili di Stellantis: 3.461 gruppi di fornitori valutati da EcoVadis, corrispondenti a oltre l’89% del valore annuale degli acquisti.


Un impegno costante nei confronti delle comunità in cui opera il gruppo: sono stati erogati oltre 18,5 milioni di euro a sostegno di 366 progetti filantropici dedicati all’istruzione e 5.174 dipendenti Stellantis hanno partecipato a progetti di volontariato. Gli Stellantis Student Awards hanno premiato più di 600 familiari di dipendenti per l’impegno negli studi mentre la Fondazione Stellantis ha collaborato con il Cern di Ginevra per inaugurare il Science Gateway, il suo nuovo centro di divulgazione scientifica. Nel 2023, Stellantis ha anche organizzato la prima edizione del Freedom of Mobility Forum, un dibattito pubblico che contribuisce alla discussione sulla libertà di mobilità in un mondo decarbonizzato.

Sanità, Giani: Toscana pronta a ricorrere a Consulta su tagli Pnrr

Sanità, Giani: Toscana pronta a ricorrere a Consulta su tagli PnrrFirenze, 5 apr. (askanews) – “Siamo pronti a rivolgerci alla Corte costituzionale” per il ripristino dei finanziamenti di 1,2 miliardi, in tutta Italia, tagliati dal decreto Pnrr e che erano destinati alla sanità. Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani


“Non possiamo accettare la risposta, da parte del Governo – aggiunge il presidente – che quei fondi saranno rimessi attraverso le risorse del cosidetto articolo 20, un programma di investimenti specifici sull’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico tenuto a battesimo con un legge del 1988. Nella sostanza si tratta di un taglio e di spostare dalla corsia di sorpasso alla corsia di emergenza fondi consolidati che erano stati destinati alla sanità e deviati all’improvviso verso altre funzioni”. “La scelta di adire la Corte costituzione è condivisa anche da tutti i presidenti, anche di Regioni di centrodestra ugualmente preoccupati, e quindi non può essere etichettata come una reazione politica”, replica ancora Giani.


Sull’uso dei fondi del Pnrr in sanità la Toscana è stata veloce. Sono stati sviluppati tanti progetti e “solo nell’ultimo mese – ricorda il presidente – sono stati consegnati i lavori di venti di questi, tra case, ospedali di comunità e interventi antisismici. Spostarli sull’articolo 20 vorrebbe dire rallentare gli investimenti che stiamo facendo”. “Spero – conclude – che il governo dia un risposta costruttiva”.

Uncem ad Abodi: per Castellania Coppi serve piano valorizzazione

Uncem ad Abodi: per Castellania Coppi serve piano valorizzazioneRoma, 5 apr. (askanews) – Per Castellania Coppi serve un piano di valorizzazione di respriro internazionale. Per dare un volto nuovo al Comune dei Colli Tortonesi dove sono nati e cresciuti Fausto e Serse Coppi. Uncem, con il presidente Marco Bussone, ha scritto una lettera al ministro dello Sport Andrea Abodi. Serve un grande impegno del Governo. Non solo una o più tappe di Tour e Giro che possono arrivare nel Comune. Occorre un vero piano di interventi, che dia grande valore al paese dove arrivano 20mila appassionati l’anno. E i numeri possono crescere.


“Vi è l’urgenza – scrive Bussone – di creare a Castellania Coppi una ‘Scuola del Ciclismo’, una vera e propria Accademia, come il Sindaco ha già proposto sul Pnrr senza ottenere finanziamenti. Castellania Coppi è un luogo mitico, eccellenza, che ha bisogno di risorse. Il progetto della Collina dei Campioni, con il rifacimento della cappella con le tombe di Serse e Fausto, è anch’esso pronto. Il paese ogni anno accoglie 20mila turisti, amanti del ciclismo e di Coppi, che raggiungono in silenzio questo santuario del ciclismo. Castellania Coppi può avere una Fondazione del ciclismo, con il suo ministero protagonista. Castellania deve essere riconosciuta in Europa e nel mondo. Luogo dell’abitare, nelle colline di Novi e Tortona, luogo di turismo saggio, moderno, evoluto, intelligente, green”. Il ministro dello Sport può fare la differenza, coinvolgendo altri ministeri e il Coni. “Il Governo può decidere di investire a Castellania Coppi. Sul ciclismo che non è storia o passato, bensì futuro per i giovani, formazione, innovazione, ricerca”, prosegue Uncem.