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Autore: Redazione StudioNews

Usa-Giappone-Filippine collaboreranno su chip, nichel, supply-chain

Usa-Giappone-Filippine collaboreranno su chip, nichel, supply-chainRoma, 4 apr. (askanews) – Il Giappone, gli Stati uniti e le Filippine attiveranno una collaborazione in aree quali i semiconduttori, la digitalizzazione, le reti di comunicazione, l’energia pulita e i minerali critici. L’ha dichiarato il primo ministro giapponese Fumio Kishida al Nikkei, a ridosso del vertice a tre che si terrà col presidente Usa Joe Biden e col presidente filippino Ferdinando Marcos Jr. a Washington la prossima settimana.


Kishida ha affermato che il mondo sta entrando in una “nuova fase” e il Giappone deve mostrare una presenza più significativa e “assumere una maggiore responsabilità” per offrire opzioni a paesi del Sud-Est Asiatico, a partire dalle Filippine. “Abbiamo bisogno che gli Stati Uniti rimangano impegnati nella regione Asia-Pacifico,” ha detto Kishida a Nikkei. “Affrontiamo anche la realtà che la Cina sta aumentando la sua presenza nella regione. Gli altri paesi si aspettano che il Giappone aumenti la sua presenza e offra un’alternativa attraente per i paesi asiatici in aree in cui il Giappone è forte, in modo che possano fare una scelta che funzioni al meglio per loro.”


Il vertice trilaterale avrà luogo l’11 aprile. Si tratta del primo summit a tre tra Usa, Giappone e Filippine. I due paesi asiatici condividono l’alleanza di lunga data con Washington, il fatto di ospitare sul proprio territorio basi militari a stelle e strisce e una comune preoccupazione per la crescente assertività cinese. Kishida, dal canto suo, terrà colloqui separati con Biden il giorno precedente e, in questi, a suo dire non sarà all’ordine del giorno la proposta di acqusizione da parte del gigante dell’acciaio giapponese Nippon Steel della storica acciaieria americana US Steel, operazione avversata da gran parte della politica americana, compresi i democratici e lo stesso Biden. “E’ una questione che riguarda le aziende private,” ha sostenuto Kishida, aggiungendo: “Il Giappone è il maggior investitore negli Stati Uniti ed è responsabile di una parte significativa dell’occupazione statunitense.”


Nippon Steel ha proposto l’acquisto di US Steel per 14 miliardi di dollari a dicembre, scontrandosi però contro l’opposizione della politica e con un clima elettorale negli Usa: sia l’ex presidente Donald Trump, che punta a tornare alla Casa bianca, che lo stesso Biden hanno espresso pareri contrari. Giappone, Stati uniti e Filippine prevedono di considerare la collaborazione nello sviluppo di strutture produttive per i semiconduttori da parte di aziende statunitensi nelle Filippine, con il Giappone che dovrebbe aiutare a formare ingegneri filippini. È inoltre in considerazione la creazione di reti 5G nelle Filippine da parte di Giappone e Stati Uniti.


Tokyo e Washington puntano a legare Manila all’alleanza, senza che questa diventi dipendente dalle tecnologie e dall’economia cinesi. D’altronde, la precedente presidenza di Rodrigo Duterte, un uomo che ha ancora grande influenza nelle Filippine (la figlia, Sara, è vicepresidente), aveva mostrato una tendenza ad abbandonare la tradizionale locomotiva americana per acocdarsi a Pechino. La collaborazione in materia di cybersicurezza per affrontare le crescenti minacce dalla Cina, così come lo sviluppo delle catene di approvvigionamento per il nichel, un metallo chiave utilizzato nelle batterie per veicoli elettrici, sarà un altro tema di discussione tra i tre leader a Washington. Nello stesso giorno del vertice trilaterale, Kishida terrà poi un discorso davanti a una sessione congiunta del Congresso, il primo discorso di questo tipo di un leader giapponese dal discorso del primo ministro Shinzo Abe nel 2015. Il vertice Kishida-Biden arriva mentre l’economia del Giappone emerge da tre decenni di stagnazione, con l’indice azionario di riferimento che ha raggiunto un massimo storico, le imprese che promettono gli aumenti salariali più ampi in 33 anni e la Banca del Giappone che ha rovesciato l’approccio anti-deflazionistico, per aumentare i tassi di interesse per la prima volta in 17 anni. Kishida ha detto che il Giappone sta finalmente vedendo la luce in fondo al tunnel con le imprese che ora passano dal taglio dei costi a un circolo virtuoso di aumento degli investimenti e della crescita. “Abbiamo la più grande opportunità in 30 anni” per liberarci dalla crescita lenta e dall’inflazione, ha detto Kishida al Nikkei. Afferrare questa opportunità e sistemare l’economia è “una missione molto importante per il mio governo”.

Tulipani di Seta Nera, al via voto Premio Sorriso Rai Cinema Channel

Tulipani di Seta Nera, al via voto Premio Sorriso Rai Cinema ChannelRoma, 4 apr. (askanews) – Dal 9 al 12 maggio al The Space cinema Moderno di Roma torna il Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di seta nera”, giunto alla sua XVII edizione. “L’unico modo per riconoscere il diverso è riconoscersi diversi” ha commentato Stefano Fresi padrino di questa edizione, insieme a Liliana Fiorelli, sottolineando l’obiettivo della selezione di opere del Premio Sorriso Rai Cinema Channel.


Le opere selezionate sono state scelte proprio per raccontare la diversità, la fragilità e l’unicità delle persone e dei luoghi in un percorso di superamento del conflitto verso l’unione di persone e popoli per la pace. Da oggi 114 opere, scelte tra le 400 iscitte alle 4 sezioni in concorso del Festival, ovvero Cortometraggio, Documentario, #SocialClip e Digital serie sono visibili sulla piattaforma realizzata da Rai Cinema Channel con il patrocinio di Rai per la Sostemibilità ESG e la Media Partnership di Rai Pubblica Utilità. L’opera che otterrà il maggior numero di visualizzazioni per la propria sezione concorrerà per il Premio Sorriso Rai Cinema Channel che verrà assegnato durante la XVII edizione. Ci sono state partecipazioni da tutta Italia, oltre che da paesi Ue ed extra Ue, tra cui Iran, Cile, Colombia, Argentina, Brasile Australia e Canada. Le opere selezionate parlano bullismo, stereotipi di genere; vanno dall’ambiente alla sicurezza sul lavoro e stradale; dai disturbi alimentari alle incomprensioni famigliari; dalla disabilità alla guerra, con una particolare attenzione alle diseguaglianze, alle diverse forme di esclusione sociale e alla salute mentale. Tra i protagonisti delle opere selezionate nelle varie sezioni, volti noti al grande pubblico come Antonio Catania, Giorgio Colangeli, Carla Signoris, Alessandro Haber, Matilde Gioli, Ludovica Di Martino, Ester Vinci, Elisabetta Pellini, Pietro Genuardi, Silvia D’Amico, Andrea Roncato, Sara Ricci, Pietro De Silva, Nadia Bengala, Ivan Castiglione, Lucia Batassa, Franco Mussida della PFM, Salmo, Club Dogo feat Elodie, Dargen D’Amico.


Il festival è presieduto da Diego Righini e realizzato dall’associazione di promozione sociale “Università Cerca Lavoro”, su idea di Paola Tassone, e nasce con l’intento di dare attenzione a temi sociali come l’integrazione, la tutela, i diritti e la valorizzazione di ogni singola persona o luogo.

Parmigiano Reggiano, a Roma bilancio dei 90 anni del Consorzio

Parmigiano Reggiano, a Roma bilancio dei 90 anni del ConsorzioRoma, 4 apr. (askanews) – Un bilancio dei 90 anni del Consorzio del Parmigiano Reggiano in un momento di incontro a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso. Il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli, ha ricordato che dalla nascita del Consorzio, a cui aderirono oltre 2.000 caseifici che lavoravano circa 37.000 tonnellate di Parmigiano Reggiano, la produzione è più che quadruplicata.


Nel 2023, infatti, i 292 caseifici aderenti (situati nella zona di origine della Dop, che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova a destra del fiume Po e Bologna a sinistra del fiume Reno) hanno prodotto 4,014 milioni di forme, pari a circa 161.000 tonnellate. Il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 3,05 miliardi di euro (+5% sul 2022) con risultati positivi per le vendite totali a volume (+8,4%), sostenute da un andamento positivo dell’export (+5,7%), e, soprattutto, delle vendite in Italia (+10,9%). Il ministro Urso ha spiegato che il Consorzio “rappresenta una importante realtà della filiera agroalimentare italiana. Il 15 aprile, con oltre 300 eventi, festeggeremo la prima Giornata Nazionale del Made in Italy, che nasce grazie all’omonima legge quadro, fortemente voluta dal governo Meloni, per valorizzare, promuovere e tutelare le realtà produttive italiane. Il nostro brand non è solo il biglietto da visita dell’Italia nel mondo, ma ne rappresenta il patrimonio identitario, una somma di tante realtà straordinarie che compongono la nostra penisola”, ha detto.


Il Consorzio è infatti tra i protagonisti della mostra Identitalia, The Iconic Italian Brands, esposta nell’atrio principale del Ministero fino a sabato 6 aprile, dedicata ai più importanti marchi che hanno fatto e stanno facendo la storia del Paese. L’iniziativa, alla quale hanno aderito 100 aziende per un totale di 113 marchi dei settori agroalimentare, abbigliamento, cura della persona, arredamento e automotive, nasce per celebrare i 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, che nel 2019 si è arricchito del “Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale”, contenente i brand iscritti da più di 50 anni e ancora attivi.


Tra questi ultimi anche il Consorzio del Parmigiano reggiano Dop, il più antico d’Italia per quanto concerne i prodotti alimentari, fondato il 27 luglio 1934 con la funzione di tutelare, difendere e promuovere un prodotto millenario le cui antiche e nobili origini risalgono addirittura al Medioevo, salvaguardandone la tipicità e pubblicizzandone la conoscenza nel mondo. “Siamo fieri che il Ministero ospiti questo incontro nella sua splendida sede e di essere tra i protagonisti della mostra dedicata ai più importanti marchi della storia d’Italia – ha detto Bertinelli – La nostra Dop è un prodotto che nasce da un sogno: quello della comunità della zona di origine, di coloro che in un piccolo territorio sono stati capaci di creare un’icona del Made in Italy amata dai consumatori in Italia e all’estero, unica e inimitabile proprio perché inscindibilmente legata alle sue radici”.

Europee, Avs candida l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino nella circoscrizione centro

Europee, Avs candida l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino nella circoscrizione centroRoma, 4 apr. (askanews) – Ignazio Marino sarà candidato nelle liste dell’Alleanza Verdi-Sinistra alle europee. Lo hanno annunciato Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in conferenza stampa, insieme all’ex sindaco di Roma. L’ex sindaco di Roma sarà capolista nella circoscrizione centro.


Per valutare il Pd di Elly Schlein conteranno i voti in Parlamento, più che le “dichiarazioni sui giornali”, a cominciare dal tema dell’aumento delle spese militari. Lo ha detto Ignazio Marino, candidato alle europee per Avs, parlando in conferenza stampa. “Io non è che ho nessun particolare sentimento (verso il Pd della Schlein, ndr), posso dire che non conosco, non ho mai incontrato Elly Schlein ma quando è stata eletta con le primarie mi sono incuriosito”. Ha aggiunto Marino: “Sono andato su Google, ho cercato l’intervista più lunga che aveva fatto, l’ho ascoltata tutta. Mi è sembrata una donna molto articolata nell’esprimere il proprio pensiero. Però poi conta come traduci le tue espressioni in voti. Con tutto il rispetto alla fine non contano le dichiarazioni sui giornali ma in Parlamento”. Insomma, “bisogna vedere come si porranno di fronte a temi come l’aumento del 2% del Pil per le armi”. “Le candidature di Ignazio Marino, Fiorella Belpoggi e Sergio Ulgiati sono la nostra risposta alla destra che è diventata imprenditrice della paura e delle fake news che non basa le proprie argomentazioni su evidenze scientifiche, soprattutto per ciò che concerne il cambiamento climatico. Contiamo di realizzare e avere un successo straordinario a queste elezioni”, così il deputato di Avs Angelo Bonelli, alla conferenza stampa per annunciare la candidatura alle elezioni europee di Ignazio Marino, sottolineando: “Un successo che vogliamo mettere a servizio di un’Europa che sia più forte e più centrale in temi come la pace, il clima e i migranti. La nostra è un’alleanza al servizio della costruzione di un nuovo centrosinistra”.

Vino, i 30 grandi paesi produttori Oiv si incontrano in Italia

Vino, i 30 grandi paesi produttori Oiv si incontrano in ItaliaRoma, 4 apr. (askanews) – Si terrà dall’11 al 13 aprile tra Brescia, e precisamente in Franciacorta, e Verona, la riunione Ministeriale dell’Oiv, l’Organizzazione mondiale della vigna e del vino, di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla fondazione. E’ la prima volta che un evento internazionale così ampio e rilevante ha luogo in Italia: alla Ministeriale parteciperanno, infatti, i 30 paesi del mondo produttori di vino aderenti all’Oiv. L’organizzazione attualmente, tra l’altro, è presieduta da un italiano, Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II.


La conferenza di presentazione dell’evento si è tenuta oggi al Masaf alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobridiga, e del presidente di VeronaFiere Federico Bricolo. L’arrivo delle delegazione in Franciacorta è previsto per il pomeriggio dell’11 aprile. Venerdì 12 aprile sarà la giornata clou dedicata ai lavori, mentre il giorno seguente, sabato 13 aprile, le delegazioni potranno visitare in antemprima il padiglione del Masaf al Vinitaly, che aprirà i battenti il giorno successivo, il 14 aprile. Il ministro Lollobrigida ha dato qualche anticipazione sul padiglione del Masaf al Vinitaly, sottolineando che, rispetto al 2023, gli spazi saranno raddoppiati e che uno stand ospiterà i dibattiti economici e i convegni scientifici, mentre un altro sarà dedicato alla storia e all’innovazione sul vino. Ad arricchire l’esperienza di chi visiterà il padiglione istituzionale del ministero dell’Agricoltura, anche una serie di opere d’arte, letterarie e sculture appartenenti al Masaf, mentre una parte dello stand sarà occupata dal Museo del vino di Torgiano, curato dalla famiglia Lungarotti.


Le delegazioni potranno poi visitare anche OperaWine, l’evento nato dalla collaborazione di Veronafiere e Vinitaly con la rivista americana Wine Spectator, nato nel 2012. Quest’anno sono 131 i produttori italiani di eccellenza selezionati per l’occasione. All’ordine del giorno dei lavori della Ministeriale, ci saranno la “sostenibilità ambientale e i temi inerenti la formazione, la sicurezza e il benessere che ruotano attorno al mondo del vino”. E, come ha annunciato lo stesso Lollobrigida durante la conferenza stampa, “uscirà un documento conclusivo, un impegno teso alla valorizzazione del vino” tra i 30 paesi partecipanti. Il ministro ha sottolineato che la Conferenza Oiv sarà “un evento straordinario: mai si era tenuta in Italia una conferenza di questa entità in cui tante nazioni si incontreranno per discutere dele strategie rispetto alla produzione di vino, alla qualità e al consumo attento, come è giusto, di un prodotto a base alcolica”.


“Per una settimana l’Italia sarà il cuore pulsante del settore vitivinicolo a livello mondiale – ha poi aggiunto il ministro dell’Agricoltura – Oltre 30 nazioni, rappresentate da ministri provenienti da tutto il pianeta si riuniranno per discutere del futuro delle politiche del vino. Il gioiello di famiglia del nostro settore agroalimentare, della nostra economia, un simbolo di secoli di storia e cultura, un prodotto sotto attacco da parte di alcuni che noi intendiamo tutelare e valorizzare. Senza se e senza ma”. “I rappresentanti dei paesi vinicoli di tutto il mondo saranno a Vinitaly per un confronto – ha detto il presidente di Veronafiere – e potremo fargli gustare le eccellenze dei vini italiali con OperaWine, che aprirà lo stesso giorno. Sarà un momento di confronto importante ma anche una grande opportunità per presentare le eccellenze del mondo vitivinicolo italiano a una grande platea internazionale”.


Il presidente dell’Oiv Moio, intervenuto in video conferenza da Digione, sede dell’organizzazione, ha detto: “la società potrebbe evolvere verso un nuovo modello di consumo che potrebbe mettere in discussione il vino, determinando una veloce diminuzione dei consumi. Per questo motivo – ha aggiunto lanciando un avvertimento – è necessario trasmettere alle nuove generazioni, che chiedono sempre più trasparenza e sostenibilità, l’importanza della cultura del vino e del suo ruolo fondamentale all’interno della società”.

Consorzio Vini d’Abruzzo porta in anteprima a Vinitaly il “Superiore”

Consorzio Vini d’Abruzzo porta in anteprima a Vinitaly il “Superiore”Milano, 4 apr. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo torna a Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17aprile, con un grande stand consortile di 1.500 mq, nel cuore del padiglione 12, all’interno del quale vi sarà un’area dedicata allo Spumante Trabocco che sarà protagonista di degustazioni tematiche ed eventi che coinvolgeranno il pubblico. Saranno più di 50 le aziende presenti nell’area consortile e 100 quelle da tutto l’Abruzzo. L’immagine degli stand, rinnovata per l’occasione, richiamerà le quattro sottozone provinciali che caratterizzano le Doc abruzzesi, sia rosse che bianche: Colline Pescaresi, Colline Teramane, Terre de L’Aquila e Terre di Chieti.


“Gli ultimi dati danno le eccellenze abruzzesi in crescita positiva: il Montepulciano d’Abruzzo Doc segna un +4%, mentre il Pecorino e il Cerasuolo registrano un aumento a doppia cifra, rispettivamente del 12 e 19%” ha affermato il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, parlando di “un segno di un cambiamento in atto nella regione, dove negli ultimi anni grazie alle modifiche dei Disciplinari, è sempre più chiaro il ‘Modello Abruzzo’, che definisce una scala di valori nelle produzioni” All’enoteca consortile sarà possibile assaggiare tutte le novità dell’annata 2023 con 350 etichette, e per la prima volta i visitatori potranno fare degli “speed tastings” in un’area speciale per conoscere al meglio tutte le peculiarità dei vini in degustazione. In primo piano, inoltre, il debutto della menzione “Superiore”, che vedrà due degustazioni tematiche dedicate in anteprima nazionale condotte da Filippo Bartolotta. La prima sarà domenica 14 alle 14 con il titolo “Il Pecorino d’Abruzzo Superiore Doc attraverso le sue sottozone” e sarà la prima degustazione dei vini abruzzesi divisi nelle loro sottozone provinciali. La seconda, lunedì 15 alle 14, sarà dedicata a “L’AIRroir del Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Doc”.


Allo stand del Trabocco (Pad.12 stand H5), invece, si terranno due serie di masterclass moderate da Adua Villa: la prima “Spumante d’Abruzzo Trabocco, un simbolo per l’intera regione” si terrà domenica 14 aprile alle 15.13, lunedì 15 aprile alle 12 e martedì 16 alle 14; e la seconda, dedicata allo “Spumante d’Abruzzo Trabocco Rosè, la forza dell’eleganza” sarà invece domenica 14 aprile alle 15.15, lunedì 15 aprile alle 12 e martedì 16 alle 14. Dalle 17 di domenica, lunedì e martedì spazio anche al mondo della Mixology con cinque cocktails a base Trabocco Spumante creati in collaborazione con il Bartenders Group Italia.

Startup, Awentia stringe accordo con Terremerse

Startup, Awentia stringe accordo con TerremerseRoma, 4 apr. (askanews) – Quando parliamo di startup Deep Tech ci riferiamo ad aziende che sviluppano tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, robotica, biotecnologie, estrazione e interpretazione di dati, energie rinnovabili e molto altro. Queste società rappresentano di fatto la frontiera della ricerca e dello sviluppo tecnologico e grazie alle loro soluzioni sono in grado di infondere uno slancio enorme all’economia di un Paese. Eppure, diversamente da quanto accade in aree anche geograficamente vicine come la Germania o la Francia, in Italia si avverte un ritardo preoccupante nel settore.


“Questo ritardo può essere attribuito a vari fattori, tra cui un ecosistema di startup relativamente giovane, la scarsità di fondi di venture capital di grandi dimensioni, ma anche una mancanza di coraggio e cultura da parte degli investitori”, spiega Mauro Manfredi, Co-Founder e CEO di Awentia, startup Deep Tech che trasforma le immagini in dati strutturati di grandissimo valore per l’agricoltura e l’industria in generale. “Investire nelle startup Deep Tech in Italia non è solo una questione di sviluppo economico, ma anche un imperativo strategico per garantire competitività al Paese nella corsa globale all’innovazione”, sottolinea Federico Frontali, Founder & CTO di Awentia.


Eppure, spesso aziende di questo tipo fanno fatica a farsi conoscere e a risultare subito appetibili perché, a differenza delle startup tradizionali, che spesso si concentrano su modelli di business già testati o su miglioramenti incrementali, le startup Deep Tech sono spesso pioniere in nuovi campi della scienza e della tecnologia. Questo comporta cicli di sviluppo più lunghi, maggiori investimenti in R&S e un’elevata difficoltà nell’attrarre capitali a causa dell’alto rischio e della complessità tecnologica. Eppure, sono proprio aziende di questo tipo a offrire moltiplicatori importanti agli investitori e cambiamenti epocali all’economia. “Con Awentia sappiamo molto bene quanto sia complesso fare Deep Tech in Italia. Non è neanche semplice raccontare e spiegare quello che facciamo perché operiamo in un settore trasversale, ovvero quello della raccolta e organizzazione di dati strutturati che riguarda infinite aree di applicazione. Nonostante questo, l’azienda cresce, incontriamo investitori interessati e anche il mercato ci sta dimostrando che siamo sulla strada giusta”, continua Manfredi.


Un recente accordo con le aziende argentine Ava Fruit, Doña Paula e Bodega A16 ha permesso alla startup di Imola, di portare in America Latina la tecnologia Awentia Agritech per innovare un settore tradizionalmente ‘analogico’ come quello dell’agricoltura. “Attraverso l’AI e speciali dispositivi hardware, sviluppati internamente da Awentia e installabili sui veicoli agricoli usati normalmente nei campi, riusciamo a monitorare i filari di un vigneto tenendo sotto controllo la salute delle piante e rilevando in anticipo l’eventuale insorgenza di problematiche o malattie. Si tratta di una tecnologia che si adatta a una grande varietà di colture”, conclude Frontali. Proprio grazie alla grande versatilità di questa tecnologia, Awentia Agritech è stata adottata in Italia anche da Terremerse, importante cooperativa agricola composta da oltre 5.600 soci, per monitorare impianti di kiwi, melo e pomodoro. “Abbiamo fiducia in questa collaborazione – dichiara Gianfranco Pradolesi, Responsabile Ricerca e Sviluppo Terremerse – Crediamo che la tecnologia sia ormai un elemento indispensabile per essere competitivi e ottimizzare la nostra produzione. Con Awentia, siamo certi di poter fare un passo in avanti verso un monitoraggio delle colture automatico, oggettivo e sostenibile”.


Fra i riconoscimenti guadagnati da Awentia c’è inoltre lo sviluppo di una collaborazione con l’Università di Torino funzionale ad abilitare gli studenti nella realizzazione di soluzioni agritech su contesti reali. Per quanto complessa e avanguardistica, la tecnologia sviluppata da Awentia prevede applicazioni nei settori più disparati: in una linea di produzione, per rilevare in anticipo prodotti danneggiati o monitorare l’uso di materie prime, in agricoltura per individuare eventuali malattie delle piante, nell’industria petrolifera, all’Health e Telemedicina, Inventory Management e così via. In pratica, in ogni ambito in cui sia essenziale la riduzione degli sprechi, il miglioramento dell’efficienza e l’aumento della produttività.

A Milano un forum sulla AI: l’impatto economico sarà enorme

A Milano un forum sulla AI: l’impatto economico sarà enormeMilano, 4 apr. (askanews) – Entro il 2025 gli investimenti in Intelligenza Artificiale arriveranno ad un valore stimato di circa 200 miliardi di dollari, con un impatto sul Pil anche maggiore rispetto a quello che hanno avuto le innovazioni nel campo dell’elettricità e dei computer (fonte: Goldman Sachs Economics Research). La spesa in Intelligenza Artificiale, secondo uno degli ultimi rapporti IDC, inoltre, dovrebbe aumentare a livello delle principali industrie nazionali del +20%, con un tasso di crescita medio annuo del +26%, che porterà gli Stati Uniti a rappresentare il 50% di tutti gli investimenti in AI nel mondo.


L’Intelligenza Artificiale sta entrando, dunque, in modo sempre più pervasivo all’interno della quotidianità e delle dinamiche sociali, rivoluzionando l’industria e i mercati internazionali. Le ultime frontiere di questo fenomeno sono state al centro della sesta edizione dell’AI Forum, il più importante appuntamento italiano in ambito AI per il mondo delle imprese, organizzato da AIxIA – Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con TIG – The Innovation Group. Ad aprire i lavori sono stati i principali protagonisti del mondo istituzionale e regolatorio: Brando Benifei, co-Relatore del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale, Parlamento Europeo; Mario Nobile, Direttore Generale dell’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale; Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali. In particolare, durante il confronto Gianluigi Greco, Presidente di AIxIA, ha illustrato le opportunità per le imprese italiane di accelerare il proprio business grazie all’incremento di competitività permesso all’adozione dell’AI e dell’AI Generativa, analizzando le linee emerse nel recente evento su “L’Intelligenza Artificiale per l’Italia” promosso dalla Presidenza del Consiglio e a cui lo stesso Greco ha partecipato quale coordinatore del comitato per l’aggiornamento della strategia italiana sull’IA, istituito dal Sottosegretario Alessio Butti. Si è discusso poi del potenziale degli investimenti già decisi per le imprese, a partire dal miliardo di euro stanziato dal Governo attraverso CDP Venture Capital e dagli 800 milioni di euro in cinque anni destinati alla crescita delle startup. “Sia all’interno della business community che nel più ampio contesto sociale l’Intelligenza Artificiale generativa sta diventando un punto di non ritorno con il quale tutti siamo chiamati a confrontarci – ha commentato Gianluigi Greco, Presidente di AIxIA. Se la “prima generazione” di tale tecnologia si è concentrata su capacità ben definite, come la scrittura di testi o la creazione di immagini, a breve e medio termine assisteremo all’avvento di sistemi di Intelligenza Artificiale generativa multimodali, caratterizzati dalla capacità di integrare diversi tipi di linguaggio, come testo, immagini e audio. Lo scorso 13 marzo, a livello Ue, è stato approvato l’AI Act, per assicurare che i sistemi AI utilizzati all’interno dell’Unione Europea siano completamente in linea con i diritti e i valori dell’UE. Crediamo, dunque, che il tema dell’Intelligenza Artificiale debba essere affrontato superando i tradizionali steccati professionali e settoriali, perché si colloca come occasione per stabilire ponti tra soggetti e istituzioni che finora hanno perseguito i propri obiettivi senza imbastire forme di dialogo ad ampio respiro. L’AI Forum si pone come benchmark di un dibattito che strutturalmente varca i confini nazionali per abbracciare istanze etico-sociali condivise su scala europea e globale”.


Pietro Cerretani, CEO di TIG Events ha aggiunto: “L’AI Forum si colloca come occasione di confronto e di dibattito per consolidare la consapevolezza della centralità che l’AI sta già assumendo in linea trasversale rispetto ai particolari contesti operativi, siano essi sociali che economici. Secondo la ricerca sulle tecnologie del Web 3.0, realizzata da TIG – The Innovation Group per Web3 Alliance, la Virtual Reality si colloca (all’89%) come la tecnologia più conosciuta rispetto alle altre soluzioni associate al Web 3.0, tra cui l’Intelligenza Artificiale Generativa (84%), l’Augmented Reality (88%), la Mixed Reality (69%), la Blockchain (77%) e il Metaverso (87%). A differenza delle altre tecnologie Web 3.0, la GenAI è caratterizzata sia da una rapida adozione che da una maggiore diffusione. Le aziende dicono di utilizzare l’Intelligenza Artificiale Generativa principalmente per gestire il servizio clienti (56%). Questi dati mettono in evidenza che il tema dell’AI non può non essere al centro di ogni approccio sistematico alle diverse aree di business. La collaborazione tra AI Forum e TIG va in questa direzione e intende operare per colmare il gap ancora rilevabile nel nostro Paese tra conoscenza e propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie. Abbattere i preconcetti rispetto alle soluzioni più innovative diventa un fattore imprescindibile della nostra mission nel contesto sociale considerato nella sua accezione più estesa”.

Nato, ambasciatore Usa Jack Markell: Italia alleato fondamentale

Nato, ambasciatore Usa Jack Markell: Italia alleato fondamentaleMilano, 4 apr. (askanews) – “L’Italia è stata un alleato fondamentale sin dalla fondazione, guidando importanti operazioni e ospitando molte strutture della Nato”. Così l’ambasciatore Usa a Roma Jack Markell in un messaggio sui social dove augura “Buon 75esimo anniversario, Nato!”


“In questo giorno di 75 anni fa, a Washington, DC, 12 paesi – tra cui gli Stati Uniti e l’Italia – diedero vita all’alleanza di maggior successo e più duratura della storia”, dice. “Siamo grati per il continuo impegno dell’Italia per la sicurezza di tutti i 32 membri dell’Alleanza. I nostri popoli sono più sicuri grazie alla Nato. L’Europa e il mondo sono più sicuri, più prosperi e più democratici”, aggiunge.

Eurozona, prezzi case tornano a calare: -0,7% tra III e IV trim

Eurozona, prezzi case tornano a calare: -0,7% tra III e IV trimRoma, 4 apr. (askanews) – Tornano a calare i prezzi delle case per l’insieme dell’area euro: nell’ultimo trimestre del 2023 hanno registrato una contrazione dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti e un meno 1,1% nel confronto su base annua. Lo riporta Eurostat, ricordando che sia nel secondo che nel terzo trimestre i prezzi dell’immobiliare abitativo dell’area avevano segnato aumenti dello 0,2% rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti, mentre nel terzo trimestre la dinamica su base annua aveva registrato meno 2,2%.


In Italia nel quarto trimestre i prezzi delle case hanno mostrato una variazione nulla mentre la dinamica su base annua è risultata quasi analoga a quella del terzo trimestre, un decimale di punto in più al più 1,8%. Da segnalare il meno 2% congiunturale dei prezzi delle case in Germania e il meno 7,1% su base annua, sempre nel quarto trimestre. Negativa anche la dinamica dei prezzi in Francia con un meno 2,7% dai tre mesi precedente e meno 3,6% su base annua.