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Autore: Redazione StudioNews

Europee, caso libro Nardella: sindaco accusa. Ma Roccella: sgamato

Europee, caso libro Nardella: sindaco accusa. Ma Roccella: sgamatoRoma, 29 mar. (askanews) – Salta la presentazione alla Luiss del libro del sindaco di Firenze, Dario Nardella, lui parla di un clima di discriminazione creato dalla destra, la maggioranza gli risponde a tono mentre un ex amico (Renzi) lo attacca duramente. Tutto succede intorno al libro intitolato “La città universale. Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa” che doveva essere presentato alla Luiss il prossimo 4 aprile in un incontro al quale avrebbero dovuto partecipare oltre a Nardella anche Romano Prodi, Gaetano Quagliariello e la professoressa Ginevra Cerrina Feroni. Ieri dalle colonne di Libero si tuonava sul fatto che l’università si prestasse a fare campagna elettorale per il sindaco e oggi, come ha raccontato lo stesso Nardella, il presidente della Luiss, Luigi Gubitosi, l’ha chiamato prospettandogli di rinviare l’evento a dopo le Europee.


Al che il sindaco ha confessato di essere “dispiaciuto e sbigottito” perché “evidentemente c’è un clima pesante di discriminazione politica, frutto dell’atteggiamento che questo governo di destra ha verso chiunque la pensi diversamente”. L’università da parte sua ha ribadito che la presentazione non è stata annullata ma semplicemente rinviata. Sul piano politico è scoppiato un caso. A Nardella ha risposto la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, con un lungo post su Facebook nel quale osserva che “se provi a usare un’università per lanciare la tua candidatura alle Europee con la scusa di presentare un tuo libro di due anni fa l’università ti sgama e ti rinvia l’evento, non puoi cercare di farti passare per vittima di censura”. Se poi, aggiunge Roccella, gridi al bavaglio accusando il governo di aver creato un clima di discriminazione rischi anche il ridicolo”. Secondo la ministra quindi “cercare di assumere il ruolo di martire in questo momento, per avere un po’ di pubblicità, o peggio, per evitare di spiegare che il rischio per la libertà di pensiero e di parola viene da sinistra è grave”.


L’ex compagno di partito e ora leader di Italia Viva Matteo Renzi si è schierato con la ministra Roccella “sull’assurda polemica di Dario Nardella nei confronti della Luiss”. L’attacco dell’ex premier è netto: “Provo imbarazzo per il sindaco pro tempore di Firenze – scrive in una nota Renzi – e offro la mia solidarietà all’Università. Dario è riuscito ad andare oltre il ridicolo”. Il deputato dem Federico Gianassi, intanto, ha ribadito la linea del sindaco parlando di “un clima bruttissimo” nel quale “persino la presentazione in un’università, luogo di confronto e approfondimento, di un libro scritto dal sindaco di Firenze Dario Nardella sul ruolo che le città possono giocare oggi nel contesto globale, suscita reazione scomposte”. Insomma “la stampa vicina alla destra che governa il nostro Paese si scalda e a poche ore il dibattito previsto per il 4 aprile, al quale avrebbe partecipato anche Romano Prodi, viene annullato. Si tratta di un fatto molto grave. Se viene impedito o ridotto il libero confronto, prendiamo una china pericolosa”.

Dal 5 al 7 aprile ROMADIFFUSA presenta il festival Parioli Punk

Dal 5 al 7 aprile ROMADIFFUSA presenta il festival Parioli PunkMilano, 29 mar. (askanews) – Dopo il successo dell’ultima edizione in Centro Storico, con oltre 60mila presenze, torna ROMADIFFUSA, il progetto che accende i riflettori sulla capitale contemporanea e creativa. Dal 5 al 7 aprile, il festival, sotto il nome di Parioli Punk, invaderà i quartieri Parioli e Pinciano con contenuti disruptive e non convenzionali, giocando su contrasti e innesti e portando la comunità creativa contemporanea in un’area della città tradizionalmente percepita come residenziale e conformista.


Fulcro della programmazione sarà The Hoxton Rome, l’hotel che da pochi anni ha aperto i battenti ai Parioli trasformando un edificio anni ’70 in un’entusiasmante nuova destinazione per locali e viaggiatori. Per i tre giorni della manifestazione, 24h su 24h, dalla hall alla veranda, fino alle camere da letto, The Hoxton Rome sarà abitato da musica, performance, installazioni, video arte e workshops. Ideato e realizzato da Maddalena Salerno e Sara D’Agati, giovani founders dall’agenzia creativa BLA Studio, il progetto nasce per rompere la stasi e raccontare una Roma diversa, accendendo i riflettori periodicamente su una nuova area della città, trasformandola, per tre giorni, in una piattaforma creativa e dinamica, dove contenuti inediti e contemporanei, dalla musica, al design, all’arte, incontrano location iconiche.


“La produzione culturale della città, in termini di musica, arte, letteratura, design, food, è estremamente viva.” – hanno spiegato Sara D’Agati e Maddalena Salerno – “Quello che manca è un approccio sistemico, un contenitore, che le renda visibili e le aiuti a fare rete e ad emergere. Il settore pubblico dialoga poco con il privato, si investe poco in cultura e sul territorio e spesso, gruppi e collettivi portano avanti progetti affini, o complementari, senza essere al corrente l’uno dell’esistenza dell’altro”. ROMADIFFUSA vuole offrire questo contenitore. “Stiamo costruendo una mappatura di Roma, andando letteralmente porta a porta alla ricerca dei luoghi e delle realtà più autentiche e interessanti. Parallelamente, selezioniamo artisti, musicisti, artigiani e performer in Italia e all’estero, per la creazione di contenuti site-specific, e realizziamo una sorta di innesto tra luoghi tradizionali e contenuti innovativi. Il fine è attivare il territorio e portare pubblici diversi e variegati a fruire di contenuti che altrimenti non avrebbero mai scoperto.” hanno concluso le ideatrici del progetto.


Ogni edizione ha un focus diverso, in linea con l’anima dell’area della città si va ad attivare. Nel caso di Parioli Punk, trattandosi di uno spin-off, saranno coinvolti i più iconici luoghi del quartiere, giocando sui contrasti tra contenuti “disruptive” e luoghi tradizionali dell’alta borghesia romana: dal murales fotografico di Ludovica Anzaldi, alla compagnia di waacking che con le loro danze invaderanno lo storico Caffè Hungaria; e ancora la performance itinerante di Uscite d’Emergenza – compagnia poliedrica di danza contemporanea; dal take over musicale di Villa Balestra da parte del collettivo queer Safffo ai Corti del Pigneto Film Festival, ai workshop per bambini al museo di Zoologia, alla musica live al Mercato Pinciano di via Bertoloni. Fulcro del festival, sarà il take over di The Hoxton Rome (il decimo hotel e il primo in Italia del brand che conta oggi diverse strutture in alcuni dei quartieri chiave d’Europa e del Nord America) che, per tre giorni, 24h su 24h, dalla lounge alla veranda alle stanze d’albergo, si trasformerà in un ambiente immersivo di sperimentazione artistica e musicale.


Tre stanze d’albergo, così come il basement, si trasformeranno nello spazio creativo di tre realtà artistiche. Entrando in ciascuna stanza, ci si immergerà in un mondo ‘altro’, tra performance, installazioni, video immersivi, sonorizzazioni e prospettive stranianti, rispettivamente pensate dai collettivi artistici Spazio Mensa e Vega e dall’artista e performer Ohii Katya. La lounge diventa main stage per i live di artisti italiani e internazionali, dove si esibirà Nava, cantante e performer italo-persiana dal fascino magnetico accompagnata da una video proiezione immersiva, la band post-punk Miguel Karakaz che ha visto il suo debutto a X-Factor. La veranda accoglierà i live dj set da Playgirls from Caracas a Mantis e concerto acustico dei Puà. Il basement diventerà hub creativo che darà spazio alla mostra dell’artista Andrea Ambrogio (aka Gemello), la performance di Timo Performativo e all’installazione video “Il Mio Filippino: Remnants 3” di Liryc Dela Cruz, a una selezione di filmografia indipendente, a workshop dall’illustrazione al waacking. Il bar, infine, accoglierà brand indipendenti di editoria e design non convenzionali, performance e musica live. “ROMA CITTÀ ODIERNA” (e non solo ETERNA) è il claim del progetto, che nasce con il duplice scopo di valorizzare il patrimonio culturale e di competenze della città e di modificare la percezione di Roma come città ancorata al suo passato glorioso, che fa fatica a fare rete e a rinnovarsi. Concepita come un appuntamento annuale fisso per il pubblico Italiano e straniero, ROMADIFFUSA, dopo l’esperienza nel quartiere Parioli, tornerà con l’edizione annuale di ottobre in Centro Storico (3-6 ottobre 2024), che lo scorso anno ha registrato numeri da record, ma si sta già lavorando in vista della primavera 2025 che vedrà protagonista il quartiere Tor Pignattara. “A Roma manca un appuntamento fisso, così come esiste invece a Milano, Parigi o Londra,” continuano le founders, “che metta in rete le più interessanti realtà creative e imprenditoriali, con l’immenso patrimonio di luoghi storici e location inedite che Roma, più di qualsiasi altra città possiede, modificandone la fruizione”. Tra gli obiettivi di ROMADIFFUSA, c’è quindi quello di diventare un appuntamento fisso, che attiri un pubblico progettuale, interessato ad approfondire, a comprendere le manifestazioni contemporanee della città, a fermarsi il tempo necessario e, soprattutto, a tornare. Una chiave, questa, per stimolare maggiori investimenti sulla città.

Continuare a farci male: la grandezza di Anselm Kiefer

Continuare a farci male: la grandezza di Anselm KieferFirenze, 29 mar. (askanews) – È indubbio che un parte del fascino sia dovuta al nome dell’artista, un nome che evoca la Storia con la maiuscola, il potere dell’arte, una grandezza sconfinata. Evoca anche celebrità, in senso culturale certo, ruvida, scontrosa, ma celebrità. La mostra di Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi a Firenze forse arriva al pubblico partendo da qui, dall’aura e dalla possanza del suo protagonista, storicizzato in vita come pochi altri. Ma fermarsi a questo livello, che se volete potrebbe essere il livello del grande dipinto posto nel cortile del palazzo – cosa assolutamente meritoria per l’idea di spazio pubblico e fruizione libera, sia chiaro -, limitarsi a questo sarebbe un errore, perché la mostra, poi, riesce in molti modi a superare il Nome e a lasciare che lo spazio sia interamente occupato dall’arte, dalla forza che anima la figura, paradigmatica quanto volete, di Anselm Kiefer.


L’esposizione, curata dal direttore di Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, si intitola “Angeli caduti” e l’ingresso non potrebbe essere più potente: c’è l’enorme ala di un aereo che esce dal dipinto dedicato a Lucifero, il più bello dei ribelli celesti, e questa ala, a chiunque appartenga, è un colpo che ci trascina dentro il senso della storia, dentro la sua e nostra tragedia, dentro una scala di grandezze che sono ulteriori. Sono i bombardieri nucleari che non atterrano mai, sono le guerre dal cielo, sono forse semplicemente la metafora esplicita della potenza terribile di un angelo, “Michele”, è scritto in ebraico, sotto l’ala. Poi due grandi opere dorate dedicate a Eliogabalo e il primo dei giganteschi girasoli, che testimoniano il ciclo della vita, ma anche dell’arte. Non servono troppe speculazioni, qui è la pittura a farla da padrona, così tanto da far dimenticare il brutto pavimento della sala, che è illuminata dalla luce dei dipinti, come se fossero una sorta di scenografia per il museo stesso. Se le opere dedicate ai filosofi sono meno travolgenti, poi la mostra si rimette subito in moto, con le sculture e i libri e la parola e l’architettura. Ancora una volta l’uso dell’oro è decisivo, perché cita il Trecento, ma lo fa “alla Kiefer”, e quindi in modo attualizzato. La scrittura inonda la sala, sotto forma di segni, indicazioni, tracce che sono macerie di mitologie, come quella di Danae, ma anche di storia dell’arte, e non si può non pensare a Beuys, al suo corpo, ai suoi materiali. Letteratura che si manifesta ancora, sotto forma di uno specchio borgesiano che crea una voragine nella sala della rocambolesca quadreria sulla dissoluzione, uno specchio che letteralmente fa precipitare in un’altra dimensione, quasi fosse un enorme Aleph che contiene tutto il Mondo (e se tutto è dentro, fuori resta il nulla, la scomparsa, anche di questo ci parla l’artista).


A questo punto la mostra ha funzionato, ci ha scombussolato e commosso. Ci sono ancora le spose, ci sono altri girasoli, ci sono continui rimandi alla consapevolezza di Kiefer come artista e come essere umano. Ma Galansino ha la brillantezza per giocare ancora con il suo visitatore, consegnandoci un’ultima sala che in un certo senso finge di demolire tutta la mitologia dell’artista che abbiamo costruito fino a quel momento, passo dopo passo. Tutta la meraviglia che abbiamo accumulato sembra di colpo rimbalzare sopra le superfici piombate delle fotografie di fine anni Sessanta che ritraggono un più giovane Kiefer vestito con la divisa della Wehrmacht che apparteneva al padre nell’atto di fare il saluto nazista in diversi luoghi d’Europa. Anche sapendo che sono azioni che avevano l’esplicito scopo di far riflettere sul tema dell’identità e sulla notte più cupa, che è sempre pronta a entrare nelle nostre vite, quelle fotografie toccano, smuovono, confondono. E ci dicono che l’arte è importante quando non è un santino o un talismano e neppure una valutazione stratosferica da Christie’s. L’arte è importate se continua (anche) a farci male. (Leonardo Merlini)

Viaggiatori in solitaria, Istanbul migliore città d’Europa

Viaggiatori in solitaria, Istanbul migliore città d’EuropaRoma, 29 mar. (askanews) – Istanbul è la migliore città d’Europa per viaggiare in solitaria. Lo ha stabilito Bluepillow, metamotore di ricerca per appartamenti e case vacanza in affitto, che ha realizzato il Solo Travel Index per individuare le dieci migliori mete europee per chi vuole partire da solo.


L’indice – si legge in una nota – ha preso in considerazione diversi fattori, dal costo medio degli alloggi e dei ristoranti al livello di sicurezza delle città, passando per le tariffe degli spostamenti tramite mezzi pubblici e taxi. Sul gradino più alto del podio troviamo la città turca con un punteggio di 8,7 su 10, dovuto non solo a ristoranti economici (8,10 euro a pasto per singola persona) e prezzi bassi per trasporti locali (0,30 euro a biglietto) e taxi (0,25 euro per chilometro), ma anche ad alloggi convenienti (49 euro a notte). Al secondo posto con 8,5 punti c’è Varna, città bulgara che si affaccia sul Mar Nero, caratterizzata dalle strutture ricettive più economiche della lista stilata da Bluepillow, con una tariffa media di 35 euro a notte, e da una ristorazione poco costosa, con prezzi che si aggirano attorno ai 12 euro a pasto.


In terza posizione, con un index pari a 7,1, si trova Faro in Portogallo, meta che offre taxi a buon prezzo (0,49 euro per chilometro percorso) e case vacanze economicamente accessibili, con costi medi sui 50 euro a notte. Chiudono la top 5 Cracovia in Polonia (7,05) e Bucarest in Romania (6,85), convenienti rispettivamente per ristoranti e spostamenti. Tra le 10 migliori città europee per i solo travelers, si trovano poi in ordine di punteggio Praga (Repubblica Ceca – 6,75), Kaunas (Lituania – 6,6), Budapest (Ungheria – 6,1) e Riga (Lettonia – 5,4). Se la capitale ungherese presenta ristoranti e mezzi pubblici a prezzi contenuti, quella ceca risulta essere la più sicura tra le destinazioni presenti in classifica. Ciò che accomuna, invece, la città lituana a quella lettone è l’economicità degli alloggi, con tariffe medie che vanno dai 47 ai 54 euro a notte.


Fanalino di coda tra le prime 10 città di questa speciale classifica, la spagnola Siviglia, con uno score pari a 5,3, frutto di costi accessibili per quanto riguarda i ristoranti (15 euro), le corse in taxi (0,97 euro a chilometro) e gli spostamenti tramite bus, tram e metro (1,40 euro a biglietto). Tra le mete italiane, la prima del Solo Travel Index di Bluepillow – conclude la nota – è Firenze che si posiziona al 14esimo posto con un index di 3,9, dovuto a un costo medio a notte di 95 euro, un costo medio ristorante di 23,75 euro e un costo taxi di 1,30 euro a chilometro.

Consorzio Vino Chianti: a Vinitaly stand record con oltre 30 Cantine

Consorzio Vino Chianti: a Vinitaly stand record con oltre 30 CantineMilano, 29 mar. (askanews) – Spazi completamente rinnovati e uno stand tutto nuovo per il Consorzio Vino Chianti alla 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile. L’area espositiva (padiglione 9, stand C11 e C12) avrà la superficie record di circa 300 metri quadri e ospiterà più di 30 aziende, ognuna con una propria postazione, oltre al nuovo bancone istituzionale, pensato come una vera e propria isola monumentale del Chianti. Il “wine bar” offrirà all’assaggio 108 Chianti Annata, 90 di Chianti Riserva, 43 di Chianti Superiore e 60 di Vin Santo del Chianti, per un totale di 301 etichette.


“L’area istituzionale è stata completamente ridisegnata e concepita come il cuore pulsante dello stand, con elementi grafici e narrativi in stile Chianti, immediatamente riconoscibili e fruibili dal pubblico” ha spiegato l’ente consortile, aggiugendo che il nuovo bancone istituzionale “sarà un inedito monumento al vino Chianti e consisterà in un grande quadrilatero, di cui ogni faccia sarà dedicata alle quattro categorie di produzione della Denominazione: Annata, Superiore, Riserva e Vin Santo”. Inoltre sarà presente una esclusiva “Chianti Lounge” brandizzata e personalizzata al servizio delle aziende espositrici e del Consorzio per incontrare i propri ospiti e visitatori. Spazio anche per i Consorzi di sottozona, il Consorzio Chianti Colli Fiorentini ed il Consorzio Chianti Colli Senesi, entrambi presenti con una propria area istituzionale dedicata e di rappresentanza.


“Il Consorzio Vino Chianti torna al Vinitaly con grandi novità a conferma del nostro impegno e di quello delle aziende per la promozione della Denominazione e dell’ampia offerta che ci contraddistingue” ha commentato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, chiosando che “dal 14 al 17 aprile avremo una nuova meravigliosa casa a Verona, dove siamo pronti ad ospitare tutti gli appassionati del Chianti”.

Cristian Ridolfi eletto presidente del Consorzio Vini del Soave

Cristian Ridolfi eletto presidente del Consorzio Vini del SoaveMilano, 29 mar. (askanews) – Cristian Ridolfi è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela Vini del Soave. Ridolfi, direttore di Cantina Santi (Gruppo Italiano Vini), è stato eletto all’unanimità dal Cda riunitosi a Soave (Verona) il 28 marzo, e succede a Sandro Gini, che ha presieduto l’organo consortile per due mandati consecutivi a partire dal 2018.


Classe 1971, veronese di nascita, Ridolfi si è diplomato in Viticoltura ed Enologia all’Istituto Agrario di Conegliano (Treviso) e ha lavorato in alcune tra le più prestigiose Cantine scaligere. “Quella del Soave è una Denominazione che da sempre porto nel cuore e sono onorato di poter rappresentare questo eccellente vino bianco, simbolo dell’Italia nel mondo” ha dichiarato il neo presidente, sottolineando che “la Denominazione del Soave ha moltissime cose da raccontare a cominciare dalla bellezza del suo paesaggio per proseguire con la qualità indiscussa delle sue produzioni. Gli uomini e le donne che ogni giorno coltivano con passione queste terre – ha concluso – sono i primi testimoni e artefici di questa meraviglia tutta italiana che da oggi avrò l’onore di rappresentare”.

Tv, la docuserie “Il giovane Berlusconi” dall’11 aprile su Netflix

Tv, la docuserie “Il giovane Berlusconi” dall’11 aprile su NetflixRoma, 29 mar. (askanews) – Un dietro le quinte dell’impresa culturale che ha cambiato il costume e i consumi di intere generazioni, prima in Italia e poi in tutta Europa, la tv commerciale: “Il giovane Berlusconi” arriva in streaming dall’11 aprile, in Italia su Netflix e a seguire in molti altri paesi partendo da Francia, Germania e Austria dove verrà trasmesso da ZDF Arte e ORF.


La docuserie – per la regia di Simone Manetti – è una produzione BandB Film in coproduzione con la società di produzione tedesca Gebreuder Beetz Filmproduktion e con l’emittente franco tedesca ZDF Arte, co-finanziata dalla Regione Lazio (Lazio Cinema International), dal programma Media di Europa Creativa, realizzata anche grazie al Tax Credit del MiC. La docuserie – composta da tre episodi – tratta del successo di Silvio Berlusconi dai suoi esordi come imprenditore all’invenzione della televisione commerciale alla metà degli anni ’70 fino alle elezioni politiche del ’94. Figlio del boom economico dei primi anni ’60, Silvio Berlusconi si lancia, come molti in quegli anni, nel business dell’edilizia. Realizza Milano 2, una new town avveniristica immersa nel verde, dove per evitare la selva delle antenne sui tetti, si progetta, per la prima volta in Italia, la cablatura di tutta la cittadina con il cavo coassiale. Ed è così che, nel 1974, in un sottoscala nasce una televisione al servizio dei residenti che possono seguire la messa, le riunioni di condominio, le attività sportive dei propri figli e la pubblicità del negoziante sotto casa. Nessuno avrebbe immaginato che da lì a poco la televisione condominiale di TeleMilanoCavo si sarebbe trasformata in uno dei più grandi gruppi televisivi privati europei.


La situazione delle emittenti private a metà degli anni ’70 è paragonabile a un “mucchio selvaggio” e Berlusconi fiuta l’affare: la televisione privata è il business del futuro. Vuole dei programmi vivaci, colorati, ma al tempo stesso rassicuranti, e la pubblicità deve esserne l’anima. Il monopolio della Rai viene aggirato dal cosiddetto “pizzone” di Berlusconi, un nastro registrato con programmi e pubblicità che viene consegnato a tutte le emittenti, sparse lungo il territorio nazionale, affiliate con Canale5, che ha ormai sostituito TeleMilano. Con questo escamotage rudimentale quanto geniale, una piccola televisione locale di Milano riesce a far sentire la sua voce in tutta Italia e a vendere tanta, tantissima, pubblicità. E così, durante la coda sanguinosa degli anni di piombo Berlusconi fa sognare i telespettatori, raccontando un’Italia che ancora non esiste, ma che si paleserà da lì a poco. Intere generazioni crescono davanti ai teleschermi del gruppo Fininvest, che mandano in onda telequiz, soap opera, telefilm americani, cartoni animati giapponesi, calcio, programmi comici. Berlusconi parla al consumatore e agli inserzionisti, mentre la tv di Stato si rivolge al cittadino: da questo momento i confini tra i due mondi si faranno più labili, la comunicazione berlusconiana plasma un pubblico nuovo, che presto diventerà elettorato. E non si ferma: per tutti gli anni ’80 l’impero di Berlusconi cresce così a dismisura, inglobando, oltre alle televisioni e alla pubblicità, anche l’editoria, giornali, riviste, assicurazioni, banche, catene di negozi e una squadra di calcio, l’AC Milan, rendendo ancora più popolare la sua immagine di imprenditore di successo.


La docuserie racconta la storia di una delle più famose e controverse personalità europee. Tre puntate della durata di 50′ ciascuna, nessun narratore, ma un cast di testimoni, capaci di confidenze e aneddoti inediti. Un racconto ricco di storie mai raccontate prima. Oltre alle interviste, la serie è costituita da materiale di repertorio, in parte inedito o raro.

Solidarietà, la proposta: anche in Italia il Ristorante “Fratello”

Solidarietà, la proposta: anche in Italia il Ristorante “Fratello”Roma, 29 mar. (askanews) – Il 9 gennaio 2024 è stato inaugurato, a Il Cairo, il primo ristorante “Fratello” che fa parte della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana, che è uno dei progetti dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” fondata da Monsignor Yoannis Lazhi Gaid e della Fondazione della Fratellanza Umana egiziana, con l’intento di concretizzare i contenuti del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”, sottoscritto, a Abu Dhabi , il 4 febbraio 2019, da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al – Azhar Ahmad Al -Tayyeb.


Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, gia Segretario di Papa Francesco, ha voluto porre in essere un progetto finalizzato a contrastare il dramma della povertà assoluta e a riscattare, nel contempo, la dignità di coloro che ne sono afflitti. Il giornalista Biagio Maimone, Direttore della Comunicazione dell’Associazione, ha invitato Monsignor Yoannis Lazhi Gaid a riflettere sulla possibilità di aprire la catena dei Ristoranti “Fratello” anche in Italia. Maimone ha precisato, inoltre, che la Fondazione della Fratellanza Umana è un’organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro che ha lanciato il suo appello a sostegno della fratellanza umana, uniformandosi ai valori e ai principi del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” , sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayebb. La Fondazione, nata nel 2022 , si è rapidamente rimboccata le maniche diventando, in soli due anni, un’istituzione di spicco della società civile egiziana. Essa ha dato vita a numerosi progetti, tra cui l’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, i Convogli medici, l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” e la Scuola della Fratellanza Umana per le persone portatori di disabilità, oltre alla serie di Ristoranti della Fraternità Umana “Fratello”. Monsignor Yoannis Lazhi Gaid ha affermato: “Il primo ristorante della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana ‘Fratello’ è stato inaugurato il 9 gennaio 2024 e l’obiettivo principale è quello di fornire pasti gratuiti a oltre 5000 famiglie egiziane che vivono in stato di assoluta povertà. È nostro intento aprire altri ristoranti in tutto l’Egitto ed anche in altri Paesi che ne hanno bisogno. Il Ristorante, il cui cibo è di alta qualità, non fa pensare ad una mensa o a un luogo destinato alle famiglie povere, proprio in quanto siamo stati sorretti dall’intento di non creare discriminazioni sociali, dando vita ad un luogo accogliente ed elegante. La povertà è solo una parola e non uno stato che identifica una persona. L’idea del Ristorante ‘Fratello’ è oggetto di ulteriore approfondimento al fine di applicarla anche in Italia, tuttavia occorre sottolineare che la realizzazione di tale intento è molto impegnativa in quanto si tratta di un ristorante che ha due caratteristiche, ossia di essere come tutti gli altri ristoranti, per la sua identità commerciale e la sua apertura al pubblico e, nel contempo, è anche un ristorante solidale ‘no profit’, in quanto tutte le entrate vengono destinate alle famiglie bisognose, le quali possono mangiare gratuitamente. Si rende, pertanto, necessario capire se le leggi italiane prevedono di far vivere anche in Italia la medesima possibilità. Il Santo Padre conosce bene questo progetto e le caratteristiche di tale iniziativa, per esserle stata illustrata a ottobre 2022, quando era solo un’idea, da me e dallo Sceicco Osama Al-Azhari, consigliere del presidente egiziano per gli affari religiosi e membro anche lui della Fondazione Fratellanza Umana. Ampio è stato l’apprezzamento del Santo Padre. Successivamente l’abbiamo presentata al Ministero della Solidarietà egiziana con cui abbiamo sottoscritto un protocollo a maggio 2023. Ci sono stati forniti dal Ministero, e quindi dal Governo, tutti i dati relativi al numero delle famiglie in difficoltà. La presenza della Ministra della Solidarietà Dott.ssa Nivin Kabbaj alla cerimonia di inaugurazione del 9 gennaio ha attestato e consolidato il sostegno e la collaborazione del governo egiziano a questa iniziativa di solidarietà e di Fratellanza Umana. Il primo ristorante funziona molto bene e le famiglie che arrivano restano sbalordite nel poter scegliere da un menù ed essere serviti gratuitamente. Quello che notiamo è la loro gioia scaturente dal fatto che molti di essi, nel corso della loro vita, non sono mai stati in un ristorante in cui, peraltro, sono stati serviti. Questa iniziativa è sorretta da tre principi fondamentali: il primo principio è la Fraternità, in quanto siamo tutti fratelli e di nessun fratello possiamo ignorare il bisogno del suo fratello di nutrirsi, il secondo principio è il rispetto della dignità, in quanto offrendo questo servizio in maniera dignitosa teniamo conto della dignità di chi lo riceve, il terzo principio è la solidarietà in quanto il ristorante, essendo di ottima qualità, è aperto a tutti, sicché si verifica che le persone abbienti, le quali pagano, sostengono le spese del cibo delle famiglie non abbienti e bisognose. Abbiamo creato, inoltre, anche le carte prepagate, che le persone benestanti possono caricare e donare alle famiglie bisognose. Questa iniziativa viene realizzata insieme ad alcune istituzioni, associazioni, fondazioni che caricano le carte prepagate non solo una sola carta, ma anche per 10 o 100 pasti da offrire a molte famiglie. Il progetto sta procedendo benissimo e, per tale motivo, nutriamo l’intento di aprire un altro ristorante sempre a Il Cairo in un’ altra zona disagiata”.

Pasqua, rincari in vista

Pasqua, rincari in vistaRoma, 29 mar. (askanews) – Le festività Pasquali sono arrivate e, con esse, anche l’aumento dei costi per materie prime alimentari, viaggi e alberghi. Donatella Prampolini (Vicepresidente Confcommercio) e Daniele D’Antoni (Vicepresidente Assoutenti Lazio) hanno lanciato l’allarme, chiedendo misure adeguate per fronteggiare il fenomeno, nel corso di Iceberg, il contenitore di informazione condotto da Patrizia Barsotti in onda tutti i venerdì alle ore 13 su Anita TV (canale 88 DTT). La puntata odierna, alla quale ha partecipato anche il direttore di askanews Gianni Todini, è stata resa visibile in replica anche sul sito dell’agenzia.


“Ogni anno – ha specificato Prampolini – si grida al caro prezzi rispetto all’anno prima, ma quest’anno il tutto sembra un po’ troppo amplificato. Da inizio 2023, infatti, il caro inflazione ha avuto un freno. Alcuni prodotti, ovviamente, hanno seguito andamenti un po’ anomali, tipo il cacao, a causa di diverse motivazioni, ma la situazione non è così nera L’importante – ha proseguito – è programmare in anticipo la spesa, sfruttando le tante offerte presenti sul mercato e senza farsi strozzare dall’acquisto dell’ultimo minuto. La spesa di prossimità, in tal senso, può aiutarci a risparmiare, ma soprattutto ad evitare lo spreco alimentare. Prestiamo attenzione, inoltre, ai prodotti cosiddetti “non di marca”: molto spesso, infatti, si rivelano ottime scelte con buon rapporto qualità-prezzo”. Per D’Antoni, invece, la situazione appare diversa: “L’aumento è ben visibile in diversi settori e la spesa alimentare per Pasqua sarà una vera e propria mazzata. L’aumento dei prezzi va controllato, soprattutto per salvaguardare le fasce di consumatori più deboli. L’incremento – ha precisato – non è netto come negli anni passati, ma comunque tangibile e tutto ciò comporterà anche una grande quantità di cibo invenduto, andando ad abbattersi sulla problematica dello spreco. Assoutenti, anche quest’anno, vuole fronteggiare tutto ciò, sostenendo quelle organizzazioni del terzo settore che andranno ad aiutare i meno abbienti e, congiuntamente, salvaguarderanno lo spreco”.

Contro sprechi di colombe e uova Too good to go torna con Salva la Pasqua

Contro sprechi di colombe e uova Too good to go torna con Salva la PasquaMilano, 29 mar. (askanews) – Too good to go torna anche quest’anno con l’iniziativa salva la Pasqua, nata per contrastare gli sprechi di cibo durante il periodo delle feste.


Nel 2023, secondo dati Unione italiana food, la produzione complessiva di colombe ha superato le 23 tonnellate, pari a 96,1 milioni di euro mentre, per quanto riguarda le uova di Pasqua, si stima che la produzione sia attorno alle 31mila tonnellate all’anno, con un giro d’affari di oltre 300 milioni di euro solo nel 2023. Di queste una parte può finire sprecata. Per questo a partire dal 2 aprile sulla app di Too good to go tornano le surprise bag “salva la Pasqua”, che consentono di salvare prodotti tipici della Pasqua come appunto colombe e uova di cioccolato, dai tanti esercenti commerciali (pasticcerie, forni, supermercati, etc..) aderenti all’iniziativa. Lo scorso anno i partner che hanno aderito sono stati 400. “Siamo entusiasti di poter confermare anche per il 2024 questa iniziativa volta a contrastare lo spreco alimentare, grazie all’impegno dei nostri utenti e partner. Pasqua, infatti, come il Natale, è uno dei periodi dove il rischio di avanzare cibo, e quindi generare spreco, è più alto – ha commentato Mirco Cerisola, italian country director di Too good to go – e il nostro intento è quello di sensibilizzare i cittadini per evitare che questo accada. Ma non solo: vogliamo affiancare anche i commercianti, che molto spesso si trovano con più elevate quantità di cibo invendute, proprio a causa dell’aumento nella produzione in occasione delle festività”.