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Autore: Redazione StudioNews

L’aglio Araban Sarimsagi della Turchia diventa Dop

L’aglio Araban Sarimsagi della Turchia diventa DopRoma, 21 mar. (askanews) – La Commissione europea ha aggiunto oggi l’”Araban Sarimsagi”, un aglio con la buccia striata bianca sia esterna sia protettiva interna e un colore degli spicchi giallo crema, nel registro delle denominazioni di origine protetta (DOP). Si tratta di un aglio a crescita precoce che si sviluppa in una area geografica che comprende tutti i villaggi e le città appartenenti al distretto di Araban nella provincia di Gaziantep, nella regione dell’Anatolia sudorientale.


Il clima e la struttura del suolo della regione apportano caratteristiche uniche come gusto e aroma. Il bulbo è ovale in sezione trasversale ed ellittico in sezione longitudinale. Ciascun bulbo ha circa 10-15 spicchi e il peso medio degli spicchi è compreso tra 4 e 7 grammi e la lunghezza media è compresa tra 1 e 3 centimetri. È l’olio essenziale solforoso, cioè l’enzima allinasi, che conferisce all’aglio il suo odore e sapore particolari. L’Araban Sarimsagi contiene in media lo 0,4 % di olio essenziale solforoso. Sebbene il peso del bulbo possa raggiungere i 100 grammi a seconda delle condizioni di crescita, il peso medio è compreso tra 40 e 60 grammi.

Fuori stanotte il nuovo singolo di Geolier insieme a Ultimo

Fuori stanotte il nuovo singolo di Geolier insieme a UltimoMilano, 21 mar. (askanews) – Due icone dell’attuale panorama musicale italiano, due top player nel loro genere, capaci di collezionare un successo dopo l’altro: fuori stasera un’ora dopo la mezzanotte “L’Ultima poesia” (Warner Music Italy), il nuovo singolo di Geolier, che lo vede insieme a ULTIMO, per una collaborazione inedita dal risultato straordinario.


In quello che sembra essere il sequel naturale di “I P’ ME, TU P’ TE”, il flow di Geolier traina l’anima cantautorale di Ultimo, tanto da portarlo a registrare la sua voce per la prima volta in napoletano, omaggiando così la città che il cantautore romano ha più volte definito la sua seconda casa, Napoli. Quello che ne deriva è una canzone il cui risultato non poteva che essere straordinario. Un brano intenso, figlio di un’amicizia e di una grande stima reciproca – che ha visto gli artisti negli ultimi anni incontrarsi spesso tra Roma e Napoli -, ma anche da una richiesta costante che arriva dalle fanbase di entrambi. Un feat inedito, in cantiere già dallo scorso autunno, che segna una nuova collaborazione di Ultimo con un artista italiano dopo a 6 anni. È atteso dai media da maggio dell’anno scorso, quando – come successo di nuovo nelle ultime settimane – vociferavano di una possibile hit in arrivo, avendoli visti insieme a Napoli.


La traccia potentissima, prodotta da Takagi & Ketra, fonde due mondi diversi, ma mai così complementari. I due artisti si contaminano, nella melodia così come nelle parole, per un brano che narra della fine di un amore senza cui però non si riesce a stare. L’annuncio di “L’Ultima poesia” arriva a pochi giorni da quello del terzo sold out di Geolier allo Stadio Diego Armando Maradona, nel corso di una festa lunga 3 giorni a Napoli e per Napoli. Il tour di Geolier, prodotto da Magellano Concerti, lo vedrà esordire live il 15 giugno allo Stadio di Messina, per poi approdare il 21, 22 e 23 giugno allo Stadio di Napoli e continuare fino al 16 agosto al Red Valley, passando dal Rock In Roma (28 giugno), Nosound Fest a Servigliano (29 giugno), Lucca Summer Festival (5 luglio), Fiera Milano Live (6 luglio) Sonic Park a Stupinigi TO (12 luglio) e Oversound Music Festival a Gallipoli (12 agosto).


Info su www.magellanoconcerti.it.

Ospedale Bambino Gesù, visita della Commissaria Ue Stella Kyriakides

Ospedale Bambino Gesù, visita della Commissaria Ue Stella KyriakidesRoma, 21 mar. (askanews) – La commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, in Italia per una serie di impegni istituzionali, questa mattina ha fatto visita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Insieme alla sua delegazione, è stata accolta nella sede del Gianicolo per l’incontro con il presidente Tiziano Onesti.


Al centro dei colloqui, l’attività clinica e di ricerca dell’Ospedale nel campo dell’oncologia pediatrica e delle malattie rare, ambiti nei quali il Bambino Gesù, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), è all’avanguardia a livello internazionale. Per l’Ospedale Pediatrico, oltre al presidente Onesti, hanno partecipato il direttore generale Antonio Perno, il direttore sanitario Massimiliano Raponi e il direttore scientifico Andrea Onetti Muda. Al termine dell’incontro, la commissaria Kyriakides e la sua delegazione hanno visitato il reparto di Oncoematologia: guidati dal prof. Franco Locatelli, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Oncoematologia, Trapianto Emopoietico e Terapie Cellulari, hanno incontrato alcune famiglie ricoverate e ricevuto informazioni sull’organizzazione e sulle attività specialistiche del reparto, dove si effettuano ogni anno circa 200 trapianti di midollo.


Prima di lasciare l’Ospedale la commissaria europea per la Salute ha ricevuto in dono, in ricordo della visita, un disegno realizzato appositamente per lei da uno dei piccoli ricoverati.

Ferrero lancia in Italia la prima barretta energetica, un mercato da 79 mln

Ferrero lancia in Italia la prima barretta energetica, un mercato da 79 mlnMilano, 21 mar. (askanews) – Ferrero lancia sul mercato italiano la sua prima barretta energetica con il brand Fulfil, con l’obiettivo, fa sapere l’azienda di Alba, “di affermarsi come leader”. Il debutto delle barrette in Italia, che avviene anche in altri selezionati mercati europei tra cui la Francia, arriva a due anni dall’acquisizione della azienda irlandese Fulfil Nutrition.


Per Ferrero questo lancio significa l’ingresso in un mercato che nel nostro Paese vale 79 milioni di euro e ha registrato una crescita negli ultimi tre anni pari al 45% a valore. L’offerta nel corso di questi anni ha cambiato il suo posizionamento, passando da una gamma di prodotti specifici per lo sport alla proposta di snack per uno stile di vita attivo, scelti dal consumatore non solo in base alle caratteristiche nutrizionali, ma anche per il gusto e la praticità di consumo e Fulfil va proprio in questa direzione. Fulfil è, infatti, una barretta proteica con nove vitamine e pochi zuccheri, con una copertura esterna di cioccolato e un interno morbido. Sul totale barrette energetiche, il segmento delle proteiche in Italia domina il settore con un valore di 67 milioni di euro (+43% nel 2023 rispetto all’anno precedente) e l’84% in termini di quota di mercato. Nel 2023 oltre 4 milioni di famiglie hanno comprato barrette energetiche con una frequenza media di 4,8 atti di acquisto che rappresentano un aumento di oltre 30% rispetto all’anno precedente.


Le barrette Fulfil saranno distribuite nella grande distribuzione organizzata, nel canale out of home, in particolare nei punti vendita Chef express e Autogrill, e nel canale di palestre, circoli sportivi e farmacie in quattro gusti: cioccolato & nocciola, cioccolato croccante al latte, cioccolato & caramello salato, cioccolato & crema alle arachidi. Nata nel 2016, nel giro di un anno Fulfil nutrition diventò leader di mercato in Irlanda. L’anno successivo venne lanciata in Gran Bretagna, dove si attestò al secondo posto nel mercato delle barrette proteiche. Raggiunti i 50 milioni di barrette vendute nel 2019, arrivò lo sbarco negli Usa nel 2020, portando a 120 milioni i pezzi venduti nel 2021. A giugno 2022 la finalizzazione dell’operazione con Ferrero. Oggi Fulfil Nutrition vende direttamente nel Regno Unito, oltre a distribuire in Irlanda e in altri mercati europei e dell’Asia Pacifico.

Cardiologi Anmco: controllo colesterolo per prevenzione cardiovascolare

Cardiologi Anmco: controllo colesterolo per prevenzione cardiovascolareRoma, 21 mar. (askanews) – In Italia ogni anno 230.000 persone muoiono a causa di malattie cardiovascolari, e circa 47.000 decessi sono attribuibili al mancato controllo del colesterolo. Una condizione che non riguarda esclusivamente la fascia di età più elevata poiché le stime epidemiologiche mostrano che la malattia si manifesta nel 73% nel sesso maschile e nel 43% di quello femminile già in età giovanile e nella mezza età. Il colesterolo rappresenta infatti uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, causando per il Sistema Sanitario Nazionale un impatto clinico, organizzativo ed economico enorme. Ciò nonostante secondo le più recenti Linee Guida internazionali, su oltre 1 milione di pazienti a più alto rischio l’80% non raggiunge il target indicato. Il controllo del colesterolo, causa di sviluppo e crescita delle placche, è uno dei principali obiettivi della terapia mirata alla prevenzione cardiovascolare. Lipids in Rome, evento organizzato dall’ANMCO – Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, nella sua seconda edizione riunisce a Roma esperti provenienti da tutta Italia per discutere, condividere, e confrontarsi sulle principali novità in merito a quella che è una vecchia sfida per la quale sono però disponibili nuove soluzioni. L’evento Nazionale si svolgerà il 22 e 23 Marzo presso il Centro Congressi Auditorium Aurelia in collaborazione con la Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi e con il patrocinio della più importante società scientifica cardiologica statunitense, l’American College of Cardiology. Fabrizio Oliva – Presidente ANMCO e Direttore Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di Milano – dichiara: “Nel corso dell’incontro l’attenzione verrà focalizzata sulla necessità di un trattamento precoce soprattutto dopo eventi acuti come l’infarto del miocardio. La comunità scientifica internazionale è infatti unanimemente concorde sul beneficio che può apportare l’impiego di farmaci ad alta efficacia somministrati quanto prima possibile in modo da evitare che i pazienti siano esposti ai rischi dovuti a livelli di colesterolo elevato. Negli ultimi anni grazie a studi osservazionali su larga scala che hanno incluso centinaia di migliaia di persone è stato dimostrato che quanto più a lungo gli individui sono esposti a livelli elevati di colesterolo tanto maggiore è il rischio di sviluppo e crescita delle placche aterosclerotiche con conseguente rischio di manifestazioni acute quali l’infarto. Per tale motivo le più recenti raccomandazioni formulate dagli esperti di tutto il mondo indicano l’importanza di utilizzare, dopo un evento acuto, non solo farmaci ad alta efficacia ma fin da subito una combinazione farmaci, se necessario includendo farmaci più innovativi come l’acido bempedoico o gli inibitori di PCSK9, cosi’ da aumentare la probabilità di successo della terapia e anche l’aderenza al trattamento ovvero il prosieguo nel tempo della terapia prescritta. Allo stesso modo quando gli elevati livelli di colesterolo sono conseguenza di malattie genetiche, e quindi presenti fin dalla più giovane età, per evitare i danni correlati alla persistente esposizione al colesterolo per numerosi anni, ovvero evitare lo sviluppo e la crescita delle placche, è necessario mettere in pratica un approccio simile, cioè, utilizzare subito farmaci potenti ed in combinazione cosi’ da favorire il mantenimento della terapia nel lungo tempo”. Furio Colivicchi – Past President ANMCO e Direttore Cardiologia Clinica e Riabilitativa dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma – sottolinea: “I due giorni di lavori sono l’occasione per discutere anche delle crescenti evidenze sulle novità all’orizzonte in termini di possibilità di ridurre il rischio cardiovascolare attraverso farmaci, come le piccole molecole di RNA (siRNA) o gli oligonucleotidi antisenso (OSA), in grado di modulare l’espressione di proteine che giocano un ruolo nel metabolismo dei grassi circolanti, con molecole che agiscono in maniera selettiva a livello del fegato. Questo tipo di trattamento ha il vantaggio di avere una lunga durata d’azione, quindi non richiedere una somministrazione quotidiana del farmaco e garantire in tal modo una maggiore aderenza alla terapia. Da circa un anno è a disposizione l’inclisiran, un farmaco che permette di ridurre il colesterolo cattivo in circolo attraverso iniezioni sottocutanee praticate due volte l’anno. Questo grazie al suo meccanismo d’azione del tutto innovativo ovvero riducendo l’espressione di una proteina che interferisce con la captazione del colesterolo plasmatico da parte delle cellule del fegato. La ricerca scientifica, sfruttando un meccanismo d’azione simile, ovvero di modulazione dell’espressione di proteine, sta sviluppando nuovi farmaci rivolti verso altri fattori che aumentano il rischio cardiovascolare e che possono essere responsabili di eventi acuti proprio come il classico colesterolo cattivo. Uno degli obiettivi dei farmaci in via di sviluppo è ad esempio la lipoproteina(a) che, quando è elevata, anche se si interviene efficacemente sul colesterolo cattivo in circolo, può favorire eventi acuti e potenzialmente invalidanti come l’infarto e l’ictus, ma anche la malattia di valvole cardiache come la stenosi valvolare aortica calcifica”. “Globalmente anche l’edizione 20224 di Lipids in Rome 2024 – conclude Colivicchi – sarà un’eccellente opportunità di aggiornamento in campo di gestione delle malattie cardiovascolari associate agli elevati livelli di colesterolo e altri lipidi nel circolo sanguigno, con uno sguardo alle promettenti ed innovative opzioni terapeutiche attese per il prossimo futuro”.

Coldiretti: perdiamo 89% acqua piovana. Subito piano invasi

Coldiretti: perdiamo 89% acqua piovana. Subito piano invasiRoma, 21 mar. (askanews) – Con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo.


Oggi la maggior parte dell’acqua piovana, sottolinea la Coldiretti, va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare, con una tendenza accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici. L’alternanza di lunghi periodi di siccità a violente ondate di maltempo fa sì che i canali asciutti favoriscano lo scorrimento rapido delle piogge. Da qui l’obiettivo di potenziare la raccolta di acqua dolce intervenendo sulle infrastrutture. Coldiretti con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti). I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua piovana che potrebbe essere utilizzate per una molteplicità di altri utilizzi, riducendo il prelievo di quella potabile.


Nelle scorse settimane il presidente della Coldiretti Ettore Prandini aveva rivolto un appello al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al fine di poter verificare come dare finalmente attuazione al progetto invasi. “Il fatto che l’Italia riesca a recuperare una parte minima dei 300 miliardi di litri di acqua che ogni anno cadono sul territorio nazionale rappresenta uno spreco inaccettabile – ha detto Prandini – in un territorio a fortissimo rischio desertificazione e con cronica carenza di acqua per i cittadini in alcune aree. Intervenire si può e si deve non solo nell’emergenza ma in maniera strutturale e strategica”.

Dall’Enea un pomodoro nano per la tavola degli astronauti

Dall’Enea un pomodoro nano per la tavola degli astronautiRoma, 21 mar. (askanews) – Un pomodoro nano arricchito di molecole antiossidanti, utili per la dieta degli astronauti nelle missioni di lunga durata e in grado di resistere alle radiazioni dell’ambiente spaziale è stato sviluppato dall’Enea nell’ambito dei progetti HORTSPACE e BIOxTREME, finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana. I risultati della ricerca sono stati presentati all’Asi, durante il simposio “A tavola nello spazio: produzione, conservazione e preparazione di cibo” in corso a Roma nella sede dell’Agenzia, da Silvia Massa, biotecnologa vegetale del Laboratorio di Biotecnologie del Dipartimento Sostenibilità dell’Enea.


“Siamo partiti dall’ingegnerizzazione di una varietà nana di pomodoro, MicroTom, un formato che più si adatta ai futuri sistemi di coltivazione in avamposti spaziali o sui vettori perché ha una dimensione contenuta ed è adatto a produrre elevati livelli anche in condizioni di agricoltura fuori suolo ad alta densità e sotto luce LED e ha un genoma acclarato, quindi è possibile intervenire sul genoma di questo pomodoro per cercare di fortificare la pianta e renderla più utile alla salute degli astronauti, oltre che a se stessa, perché solamente le piante che riusciranno a sopravvivere e a riprodursi nello spazio garantiranno la sopravvivenza degli astronauti”, spiega ad askanews Silvia Massa a margine del convegno. I ricercatori hanno reintrodotto nell’arsenale del pomodoro le antocianine, molecole che erano presenti nelle varietà di pomodoro ancestrale ma si erano perse durante la domesticazione. “Un pomodoro che reimpari a produrre antocianine serve sia al pomodoro a sopravvivere nello spazio sia agli astronauti”, osserva Silvia Massa.


“Per testare la conservazione dei semi e la coltivazione di queste piante sul suolo marziano siamo partiti dai dati sulle radiazioni forniti da alcuni rover presenti su Marte e altri dati sugli eventi solari e abbiamo immaginato tre scenari in cui questi semi e queste piante potevano essere schermati dalle radiazioni ionizzanti o andare incontro a eventi solari di varia entità. Durante l’esperimento – spiega la biotecnologa dell’Enea – abbiamo valutato settimanalmente le performance della fotosintesi, dell’andamento della crescita e dell’accumulo di queste molecole antiossidanti. In particolare in una delle linee generate siamo riusciti a ottenere un fenotipo particolarmente stabile in tutte le condizioni che abbiamo testato, ottenendo anche una riduzione ulteriore della taglia e un incremento della produzione di semi”. “Stiamo continuando a caratterizzare queste piante, – conclude Silvia Massa – ma abbiamo già indicazioni che questo tipo di intervento genetico possa consentire di avere una pianta ancora più adatta ad andare nello spazio”.

Diabete di tipo 1 e celiachia: al via in Italia gli screening pediatrici

Diabete di tipo 1 e celiachia: al via in Italia gli screening pediatriciRoma, 21 mar. (askanews) – Prende il via con un progetto pilota che coinvolgerà 4 Regioni il primo programma in Italia di screening per il diabete di tipo 1 e per la celiachia che mira a identificare, nella popolazione pediatrica sana, le persone a rischio di sviluppare una o entrambe queste malattie, in modo da poter offrire loro un trattamento precoce. Il progetto, reso possibile dalla legge 15 settembre 2023, n. 130, è stato presentato oggi durante un convegno nella sede dell’Iss, a cui hanno partecipato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, il presidente della commissione Affari Sociali della Camera Ugo Cappellacci e il presidente dell’Iss Rocco Bellantone. L’iniziativa, è emerso durante il convegno, è la prima al mondo che prevede uno screening regolato da una legge dello Stato, come sottolineato anche da un recente articolo pubblicato dalla rivista Science e da un commento su Lancet.


“Oggi tagliamo un traguardo straordinario – ha affermato Mulè, il principale promotore della legge -. Dobbiamo fare ancora più in fretta perché, pochi giorni fa, un bambino di 6 anni è morto per chetoacidosi e il suo caso si aggiunge agli altri martiri del diabete di tipo 1. Oggi abbiamo l’ambizione di dare giustizia a chi non c’è più. La legge 130 guarda al futuro: abbiamo avuto la consapevolezza di dover intervenire e ce l’abbiamo fatta tutti insieme con il risultato di essere riusciti ad alzare una bandiera di cui dobbiamo essere fieri. L’Italia è il primo paese al mondo che introduce lo screening su tutta la popolazione pediatrica per rilevare gli anticorpi di diabete di tipo1 e celiachia. La comunità scientifica internazionale ce lo riconosce e gli articoli sulle riviste più prestigiose, come Lancet e Science, lo hanno certificato. Un ringraziamento di cuore al Parlamento che ha votato all’unanimità la legge, ai clinici, agli scienziati, all’Istituto superiore di sanità e alle associazioni dei pazienti di diabete e celiachia. È la vittoria di tutti loro”. “Nella Commissione che presiedo – ha commentato Cappellacci – è più facile trovare buona politica, è più facile trovare le ragioni che uniscono rispetto a quelle che dividono, tant’è vero che stiamo per avviate un altro percorso simile a questo sulle patologie renali. La salute si può perseguire attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce: quando evitiamo situazioni tristi, quando miglioriamo la vita dei pazienti, quando facciamo risparmiare il Servizio Sanitario Nazionale vale sempre la pena di fare il massimo sforzo”. Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno siglato una convenzione per la realizzazione di un progetto propedeutico al programma di screening che ha lo scopo di evidenziare la sostenibilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale, le potenzialità, le criticità organizzative e i costi-benefici di uno screening su scala nazionale per le due patologie.  Questa fase pilota sarà condotta in 4 regioni: Lombardia, Marche, Campania e Sardegna, in cui i Pediatri di Libera Scelta (PLS) che aderiscono allo studio recluteranno su base volontaria bambini di 2, 6 e 10 anni. Verranno misurati gli auto-anticorpi relativi al diabete tipo 1 e celiachia e valutata la presenza di due varianti genetiche che si associano a queste patologie. Per il progetto la legge prevede la spesa di 3,85 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e di 2,85 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026. I risultati verranno raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità e valutati da un Osservatorio, istituito sempre dalla legge presso il ministero della Salute. Il vantaggio di attuare lo screening per DT1 e celiachia nella popolazione pediatrica deriva dalla possibilità di identificare i bambini a rischio o di diagnosticare precocemente i bambini che sono affetti da queste patologie. Le ricerche scientifiche condotte in tutto il mondo dimostrano, infatti, che diagnosi e interventi tempestivi riducono fortemente sia i rischi acuti che le conseguenze a lungo termine di queste malattie nelle persone che ne sono affette. Nei casi di diabete tipo 1 ancora troppo spesso la diagnosi avviene per un esordio acuto di chetoacidosi, uno squilibrio metabolico grave che richiede il rapido ricovero del paziente in Pronto Soccorso e che può lasciare danni permanenti o anche mettere in pericolo la vita del bambino. Nei casi di celiachia, l’identificazione precoce è utile, non solo per la cura dei sintomi direttamente collegati alla celiachia, ma soprattutto per la prevenzione delle complicanze a lungo termine che possono insorgere nei casi non riconosciuti.


“Di solito si usa l’espressione ‘tempesta perfetta’, ma forse è più adatto dire che oggi è l”arcobaleno perfetto’, dove si uniscono la Politica con la P maiuscola e la Tecnica con la T maiuscola – ha commentato Bellantone -. Con questo progetto si affrontano due malattie che hanno un impatto sulla vita delle persone e sul sistema sanitario più importante di quanto si pensi”.

A Hong Kong la prossima settimana un “summit” dei super-ricchi

A Hong Kong la prossima settimana un “summit” dei super-ricchiRoma, 21 mar. (askanews) – Hong Kong organizzerà la prossima settimana una specie di summit degli straricchi. Il Wealth for Good Summit, organizzato dal Financial Services, dal Treasury Bureau e da InvestHK, inizierà martedì con una cena di gala presso l’hotel Grand Hyatt Hong Kong a Wan Chai. Il giorno successivo seguirà una conferenza che durerà tutta la giornata. Lo ha annunciato oggi con un comunciato l’amministrazione del territorio semi-autonomo cinese.


Durante la cena di gala ci saràun’esibizione speciale del pianista classico cinese Zhang Shengliang, noto anche come Niu Niu, segnala il South China Morning Post. Gli organizzatori del vertice hanno anche organizzato la visione di un breve video sulla “storia di successo di Hong Kong”, con l’obiettivo di promuovere e condividere i risultati della città.


Tra i relatori principali dell’evento, ci saranno David Wertheimer della famiglia Chanel; Caroline Scheufele, la cui famiglia possiede l’orologiaio e gioielliere svizzero di lusso Chopard, e Angelo Zegna, la cui famiglia possiede l’omonimo marchio di lusso italiano. A loro si uniranno Oliver Weisberg, CEO di Blue Pool Capita; Joe Tsai, presidente del family office di Alibaba Group Holding; Stella Li Ke, CEO di BYD Americas, e Brian Gu Hong-di, vicepresidente e presidente di Xpeng Motors.


“Non vedo l’ora di scambiare opinioni con i relatori e i decisori del family office di tutto il mondo durante l’evento”, ha affermato Christopher Hui, segretario per i servizi finanziari e il Tesoro di Hong Kong. “Attraverso il vertice, miriamo anche a continuare a promuovere Hong Kong come destinazione privilegiata per i family office globali e i proprietari di asset per avviare ed espandere le proprie attività”. La città semi-autonoma vorrebbe che le famiglie super-ricche e le aziende legate al lusso aprano negozi e rafforzino il suo status di hub della ricchezza in Asia.


Il mese scorso, il segretario finanziario Paul Chan Mo-po ha dichiarato che il governo adotterà tutti i provvedimenti che possano portare ad agevolazioni fiscali e sarà più flessibile quando si tratterà di gestire transazioni, per attirare più family office. Il vertice sarà incentrato su quattro temi chiave: lusso ed eredità; tecnologia verde; filantropia. I relatori discuteranno le modalità per sfruttare i vantaggi di Hong Kong per andare avanti nonostante le sfide economiche esterne. Robert Rosen, direttore delle partnership filantropiche presso la fondazione Bill & Melinda Gates, interverrà in un panel al vertice. SCMP scrive che corre voce che Bill Gates abbia preparato un videomessaggio preregistrato ma non sarà presente all’evento. Alla fine del 2023 Hong Kong contava 2.703 family office e, secondo Deloitte, circa un terzo di questi gestisce asset per più di 100 milioni di dollari ciascuno. L’amministratore delegato John Lee Ka-chiu ha affermato che la città mira a convincere almeno altri 200 tra i principali family office del mondo ad avviare o espandere le proprie attività a Hong Kong entro il 2025. Lo sceicco Ali Al Maktoum, nipote del sovrano di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktoum, è stato tra gli ultimi investitori internazionali di alto profilo a rispondere alla campagna della città per attirare capitali stranieri.

Conte a manifestazione Libera: M5s sempre in prima linea antimafia

Conte a manifestazione Libera: M5s sempre in prima linea antimafiaRoma, 21 mar. (askanews) – “Il mio sogno era avere un futuro libero”. Il messaggio tenuto tra le mani di una bambina oggi, al corteo di Libera in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Vogliamo un presente libero dai clan e dalla criminalità organizzata. È un impegno che mettiamo in campo ogni giorno, perché il M5S è stato e sempre sarà in prima linea a contrastare il malaffare con le norme, con le scelte, con le azioni. Per chi ha sacrificato la sua vita contro la mafia, per chi non si è piegato al silenzio e all’omertà. Non lasceremo mai spazi ai loschi affari di chi vuole soffocare i sogni e le speranze dei nostri giovani”. Lo dichiara via social il presidente M5s Giuseppe Conte.