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Autore: Redazione StudioNews

Riapre l’Hotel Villa Fiesole, Antonello Sardi guida il ristorante Serrae

Riapre l’Hotel Villa Fiesole, Antonello Sardi guida il ristorante SerraeMilano, 20 mar. (askanews) – Appartata ed elegante, custode di ville rinascimentali, viali ornati di ciliegi, giardini fioriti e aree archeologiche, Fiesole è una delle mete preferite per chi vuole scoprire la Toscana. Situata nel cuore della Toscana, Fiesole è una delle gemme italiane dove la storia si intreccia con l’arte e panorami unici. Per scoprire l’antico fascino di questo angolo di Toscana non si può non partire dal Museo Archeologico, tappa imprescindibile dove poter ammirare reperti etruschi, romani e medievali che raccontano la storia millenaria di questa regione. Situato vicino al Museo sorge l’anfiteatro romano di Fiesole, un esempio ben conservato di architettura romana dove è possibile immaginare gli antichi spettacoli e la vita nella Fiesole dell’epoca. Dopo aver viaggiato indietro nel tempo in questa area archeologica, una visita la meritano sicuramente il Duomo – al cui interno si trova il reliquiario di San Romolo, primo vescovo della città – e il Monastero di San Francesco, risalente al XIII secolo, e dove sono custodite opere del Ghirlandaio e Fra Angelico. Dal monastero si può godere di una impareggiabile vista sulla città di Firenze.


Altro modo per conoscere ed immergersi nella magica atmosfera di Fiesole è quello di viverla a piedi, passeggiando tra le sue bellezze naturali lungo i numerosi sentieri escursionistici che si snodano attraverso le colline circostanti. Tappa obbligata è il Belvedere di Fiesole. In una posizione splendida sulle colline toscane sorge l’Hotel Villa Fiesole, che, grazie alla sua posizione, alle camere eleganti, alla vista panoramica e alla sua atmosfera sospesa nel tempo, rappresenta il soggiorno ideale per chi vuole visitare Fiesole. L’hotel – una dimora storica dall’atmosfera romantica, con affreschi al soffitto e vista sui tetti di Firenze – riaprirà le porte al pubblico giovedì 28 marzo con una importante novità: il Ristorante “Serrae di Villa Fiesole” è stato infatti completamente ristrutturato sotto la guida dell’architetto Marco Giammetta dello studio Giammetta Architects. Il soggetto floreale è il protagonista della sala, intense pennellate di colori fanno da contrasto all’arredamento panna del tovagliato e delle sedie dando vita ad una profonda armonia. Le pennellate di colori accesi e vividi sulle pareti, vogliono donare a chi le osserva la gioia e l’amore per la natura. E accanto alla bellezza del luogo, al Ristorante Serrae di Villa Fiesole lo chef Antonello Sardi – che vanta diversi riconoscimenti tra cui due volte la stella Michelin e la stella Verde Michelin per una cucina sostenibile – propone con le sue creazioni un’esperienza gastronomica di altissimo livello. L’Hotel Villa Fiesole, un boutique hotel 4 stelle di 32 camere. L’edificio principale, originariamente una serra utilizzata dai monaci del vicino monastero, oggi ospita la reception, le camere panoramiche e il ristorante. Nella sala colazione, dalle ampie finestre, la ricca scelta di prodotti freschi dolci e salati serviti a buffet è accompagnata dalla meravigliosa vista sulla città. Passando dal giardino in stile italiano, si arriva alla villa ottocentesca, che offre camere ampie ed eleganti caratterizzate dall’ampio ambiente, dalla vista panoramica su Firenze, con terrazzo o patio privato, soffitti affrescatie pavimenti in parquet o cotto


Il Ristorante “Serrae di Villa Fiesole” con l’arrivo della bella stagione, si estende anche in un ristorante e bar all’aria aperta con vista sulla città. Immersa nel verde si trova anche la piccola ma gradevole piscina, accessibile da maggio a ottobre. L’hotel – che fa parte del gruppo alberghiero FH55 – è pet friendly, accoglie gli animali domestici di piccola e media taglia senza alcun costo aggiuntivo e dispone inoltre di un parcheggio privato.

Bari, Manfredi: vicinanza a Decaro, fatto grande battaglia legalità

Bari, Manfredi: vicinanza a Decaro, fatto grande battaglia legalitàCaivano, 20 mar. (askanews) – “Ho espresso la mia vicinanza ad Antonio Denaro, è stato un grande sindaco, ha fatto una grande battaglia di legalità a Bari quindi la sua figura, il lavoro che è stato fatto dall’amministrazione comunale di Bari deve essere assolutamente salvaguardato”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi parlando a margine a Caivano alla cerimonia dell’insediamento del Consiglio delle bambine e dei bambini.


“Poi ci possono essere tutte le valutazioni del caso ma sicuramente c’è una forte solidarietà nei suoi confronti da parte di tutti i sindaci, mia personale e questo credo sia una cosa importante”, conclude il primo cittadino.

Bonaccini: su sicurezza sulle strade si esca dalle ideologie

Bonaccini: su sicurezza sulle strade si esca dalle ideologieBologna, 20 mar. (askanews) – Il sindaco di Bologna “ha tutto il diritto di fare le scelte per la sua comunità che ritiene più giuste e che noi abbiamo anche sostenuto”, come quella del limite dei 30 chilometri orari. Per la sicurezza sulle strade bisogna “uscire dall’ideologia per discutere di questioni concrete”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna. Dieci anni di politiche per la mobilità” a Bologna.


“Io non devo mettermi a discutere di chi è che sbaglia o meno – ha spiegato Bonaccini -. Il sindaco di Bologna Lepore ha tutto il diritto di fare le scelte per la sua comunità che ritiene più giuste e che noi abbiamo anche sostenuto. Per cui spero si esca dall’ideologia per discutere di questioni concrete. Mettere al riparo le vite umane e salvare la vita a troppe persone che ancora oggi, ogni anno, muoiono sulle strade è una priorità che dobbiamo garantire”.

Zangrillo: Bari città importante, è necessario fare chiarezza

Zangrillo: Bari città importante, è necessario fare chiarezzaCaivano, 20 mar. (askanews) – “Su queste cose si deve esprimere la magistratura. Anche io leggo sui giornali quello che sta accadendo e io mi auguro che si faccia luce su questa vicenda perché Bari è una città, al di là del sindaco Decaro, importante del Sud e quindi è necessario fare chiarezza su delle vicende che oggi sono abbastanza inquietanti per quello che si legge sui giornali ma la magistratura mi sembra che si stia muovendo e quindi con fiducia dobbiamo attendere gli eventi”. A dirlo è il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Caivano a margine dell’insediamento del Consiglio delle bambine e dei bambini.

Bari, Decaro: in 10 anni mai un problema giudiziario

Bari, Decaro: in 10 anni mai un problema giudiziarioRoma, 20 mar. (askanews) – “La nostra è un’amministrazione che in 10 anni non ha mai cambiato gli assessori, i consiglieri comunali sono cambiati pochissimo. Non abbiamo mai avuto un problema giudiziario. In questi mesi abbiamo affidato gare per un miliardo di euro, non abbiamo avuto un problema di infiltrazione, di corruzione, di confusione. In 10 anni nemmeno un problema”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in conferenza stampa, dopo la nomina della Commissione per la verifica dello scioglimento del Comune di Bari, comunicata ieri dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Carloni: stop a miele fatto in laboratorio o da paesi terzi

Carloni: stop a miele fatto in laboratorio o da paesi terziRoma, 20 mar. (askanews) – “So quanta fatica hanno fatto gli apicoltori per organizzare questo evento. Dobbiamo ringraziarli perché stanno facendo un favore ai consumatori italiani che devono capire cosa c’è dietro un’etichetta. C’è una grande differenza tra un miele fatto in italia e l’altro miele. Lo sappiamo bene e la commissione è al vostro fianco. Per questo stiamo predisponendo un testo per tutelare la tracciabilità del prodotto”. Lo ha annunciato il presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni a margine della manifestazione degli apicoltori in Piazza Sant’Apostoli a Roma.


Stamattina mille apicoltori in tute gialle hanno partecipato in piazza Santi Apostoli a un sit-in per protestare contro la concorrenza sleale del miele extra UE, in particolare quello cinese, a rischio di adulterazione, non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare. In Italia ci sono 75mila apicoltori nazionali, con 1,6 milioni di alveari alle prese con l’aumento dei costi di produzione in un’annata resa difficile dai cambiamenti climatici. “La vera battaglia, però – ha detto Carloni – è sui confini europei e deve essere recepita a Bruxelles. Oltre il 70% del miele utilizzato nell’agroindustria proviene dalla Cina. La Lega dice no! Grazie a tutti gli apicoltori italiani”.


“Il miele non può costare 1,5 euro al chilo – ha aggiunto il deputato della Lega Attilio Pierro, componente della commissione Agricoltura, anch’esso presente alla manifestazione – Quello che su molti scaffali viene definito così, non è miele. Sull’etichetta deve esserci scritta la provenienza del miele, in maniera chiara. Perché non vogliamo crescere i nostri figli con il miele cinese. Lo spiegheremo chiaramente alla comunità europea”.

Federpesca: bene firma decreti su sostegni danni da granchio blu

Federpesca: bene firma decreti su sostegni danni da granchio bluRoma, 20 mar. (askanews) – “Un’ottima notizia quella ricevuta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha proceduto alla firma dei decreti che dichiarano il carattere di eccezionalità dell’evento di diffusione della specie invasiva granchio blu”. Così in una nota la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo.


“Il riconoscimento è stato possibile grazie alla modifica della legge 102 del 2004, prevedendo come il Fondo di solidarietà nazionale possa essere esteso anche al settore della pesca e acquacoltura, oltre che a quello dell’agricoltura. Sarà così possibile prorogare le rate dei mutui fino a 24 mesi e ottenere un esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali”, spiega Biondo. “Un supporto fondamentale – spiega la direttrice di Federpesca – volto alla ripresa economica di un comparto, operante in particolare nelle regioni Veneto ed Emilia-Romagna, che negli ultimi mesi ha visto una forte riduzione se non addirittura interruzione della propria attività proprio a causa del granchio blu. Parliamo infatti di imprese, famiglie, filiere e comunità costiere in grandissima difficoltà economica che ora potranno trovare un po’ di respiro grazie al supporto del Fondo di solidarietà nazionale”.

Compag: bene clausola salvaguardia Ue su cereali da Kiev

Compag: bene clausola salvaguardia Ue su cereali da KievRoma, 20 mar. (askanews) – “Ci troviamo concordi in merito alla limitazione delle importazioni da Kiev, che nel 2023 ha aumentato le esportazioni di cereali verso i Paesi dell’UE, approvata dall’Assemblea plenaria del Parlamento europeo”. E’ la posizione espressa da Fabio Manara, presidente di Compag, la federazione nazionale delle rivendite agrarie, dopo che il Parlamento Ue ha deciso di applicare il freno di emergenza su grano tenero, mais, orzo, avena e miele.


Al superamento della media delle esportazioni destinate al mercato europeo nel biennio 2021-2023 scatterà infatti il ripristino dei dazi ordinari che erano stati sospesi nel 2022 con l’inizio della guerra in Ucraina. “Nell’attesa di un via libera della misura a seguito del trilogo, auspichiamo che vengano assunte quanto prima iniziative per tutelare il mercato europeo e dunque quello italiano, attualmente in fase di forte sofferenza”, aggiunge Manara spiegando che “le importanti turbative del mercato, che si registrano oramai in maniera costante da settimane con i prezzi dei cereali e in particolare del grano, in forte discesa, stanno suscitando una grande preoccupazione da parte degli agricoltori e degli stoccatori italiani. Questi ultimi sono fortemente penalizzati da un mercato fermo, saturato dalle importazioni, con magazzini pieni di merce in prossimità dell’avvio dell’imminente campagna di raccolta del grano duro”. Il grano duro ha infatti registrato negli ultimi mesi un notevole aumento delle importazioni, con circa 3 milioni di tonnellate importate nel 2023. Queste politiche di import hanno implicato una significativa discesa delle quotazioni del prodotto italiano e una mancata richiesta di prodotto da parte dell’industria di trasformazione, già soddisfatta dagli approvvigionamenti di prodotto estero. I prezzi del prodotto italiano non sono competitivi rispetto a quelli del prodotto importato e ciò determina una scarsa marginalità per gli agricoltori, con un prezzo del grano duro che è sceso in media del 30% rispetto a inizio campagna di commercializzazione.

La Cassazione ha confermato la detenzione al 41bis per l’anarchico Alfredo Cospito

La Cassazione ha confermato la detenzione al 41bis per l’anarchico Alfredo CospitoRoma, 20 mar. (askanews) – I giudici della Cassazione hanno confermato la detenzione al 41bis per Alfredo Cospito. In particolare, all’esito della camera di consiglio, gli ermellini hanno ritenuta inammissibile l’istanza presentata dai difensori dell’ideologo anarchico che chiedevano la revoca del regime di carcere duro. Alla base del ricorso c’era la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma che aveva confermato il 41bis e la scelta del ministro Carlo Nordio di non dare seguito alla richiesta della difesa. La nuova decisione dei giudici della Cassazione in merito al caso di Alfredo Cospito è arrivata dopo che anche l’ufficio del procuratore generale aveva sollecitato di respingere l’istanza dei difensori del leader anarchico. Il ricorso, in particolare, è stato giudicato inammissibile. Cospito è detenuto – si ricorda – nel carcere a Sassari.
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Alcune delle cose che ha detto Meloni nella sua replica alla Camera

Alcune delle cose che ha detto Meloni nella sua replica alla CameraRoma, 20 mar. (askanews) – “Mi pare ci sia una questione maggiore nel famoso campo largo: e non parlo solo della posizione del M5s, parlo anche delle ambiguità del Pd che spiega a noi cosa dobbiamo fare e poi si astiene sull’invio alle armi all’Ucraina. Almeno non venite a spiegarci cosa dobbiamo fare”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in aula alla Camera, replicando al dibattito seguito alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì. Meloni ha citato il deputato dem Piero De Luca che le ha chiesto di parlare con Orban e Salvini “per chiarire il loro sostegno a Ucraina”: “In entrambi i casi parlano le decisioni e i voti: e i voti dicono che la nostra posizione è chiara e che a livello europeo siamo riusciti a mandare avanti l’accesso dell’Ucraina all’Ue e a garantire la revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l’Ucraina per i prossimi 4 anni. Se voi provate a parlare coi vostri alleati M5s e riuscite a fare lo stesso miracolo, l’Ucraina ve ne sarà grata”.


“Non ho due facce: quando sto all’opposizione e quando sto al governo. Quando Fdi era all’opposizione abbiamo garantito” l’appoggio al governo Draghi sull’Ucraina. “È la Russia a non volere la pace” ha detto Meloni. “Ad ascoltare questo dibattito sembra quasi che nel campo di coloro che aiutano l’Ucraina ci sono quelli che vogliono la guerra a tutti i costi e nel campo di quelli che hanno invaso una nazione sovrana ci sono quelli che vogliono la pace… E questo mi preoccupa perchè è quello che sostiene Putin”. Meloni ha citato l’ultima partecipazione di Putin a un G20: “Diceva Putin: ‘Noi vorremmo la pace ma gli altri non la vogliono’. Io gli ho risposto che è molto facile avere la pace: ritiri le truppe se vuole la pace”.


E Meloni ha poi ribadito: “Su questo bisogna essere chiari. Quello che stiamo facendo è esattamente propedeutico a una pace, a meno che non si pensi che si debba restare vivi sotto una dittatura, facendo strame di secoli di cultura europea. A meno che non si parli di resa, il lavoro che stiamo facendo serve a creare le condizioni per arrivare a un tavolo di trattativa. Quello che viene chiamato stallo è un equilibrio che consente all’Ucraina di resistere, che serve ad arrivare ai negoziati, come le garanzie di sicurezza, nei confronti di un Paese che ha tradito tutti gli accordi raggiunti. Da questo punto di vista avere delle garanzie di sicurezza serve a poter arrivare a un tavolo”. Parlando della situazione in Medio Oriente, Meloni ha detto “non sono d’accordo sul ripristino immediato dei fondi sospesi all’Unwra: finché non sarà stata fatta piena luce su dove finiscono queste risorse penso non si debba fare questo errore”. “Questo – ha aggiunto Meloni – non vuol dire non occuparsi dei civili di Gaza. Non è vero che non operano altre organizzazioni e altre realtà: abbiamo trasferito 20milioni di euro alla croce rossa, alla mezza luna rossa e quant’altro. Oggi stanzieremo ulteriori risorse sul programma food for Gaza per coordinare meglio gli aiuti. Penso si possa riconoscere all’Italia uno degli impegni più significativi tra i paesi Ue per la popolazione civile di Gaza. Chiedere chiarezza su quello che è accaduto rispetto a Unwra non ci impedisce di continuare a lavorare sul piano umanitario per i civili di Gaza”. A proposito del Pnrr e dei fondi destinati alla salute, Meloni ha detto che “la dotazione del Pnrr per la sanità era di 15 miliardi e 625 milioni, dopo la revisione le risorse sono 15 miliardi e 625 milioni, cui si aggiungono 500 milioni per l’incremento dei costi delle materie prime. Le risorse non sono state tagliate”.