Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Bari, Decaro: da Piantedosi atto di guerra contro la città

Bari, Decaro: da Piantedosi atto di guerra contro la cittàRoma, 19 mar. (askanews) – “Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari”. Il sindaco Antoni Decaro scrive su Facebook e attacca il ministero dell’Interno: “Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune. L’atto – come un meccanismo a orologeria – segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del Governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avv. Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra”. (segue)

Ingegneri e geologi a colloquio con Salvini: dialogo costruttivo

Ingegneri e geologi a colloquio con Salvini: dialogo costruttivoMilano, 19 mar. (askanews) – Presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i rappresentanti dei Consigli Nazionali dei Geologi e degli Ingegneri hanno incontrato il Ministro Matteo Salvini. La prima parte dell’incontro è stata incentrata sulla necessità di garantire una progettazione esecutiva di qualità per la corretta realizzazione dei lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto. Particolarmente importante, si legge in una nota, è stato il confronto sulle attività sinergiche da mettere in campo per il raggiungimento di tale obiettivo. Nella seconda parte dell’incontro i partecipanti hanno discusso dei correttivi ritenuti utili, dai professionisti operanti nel settore, per assicurare una più efficace attuazione del nuovo Codice dei contratti pubblici, che a breve compirà un anno dalla sua approvazione. È stata poi condivisa l’opportunità di una norma di raccordo delle disposizioni di tale Codice con quelle della Legge sull’equo compenso, nonché la necessità di alcuni emendamenti allo stesso Codice al fine di agevolare la massima partecipazione dei tecnici, in possesso dei requisiti necessari alle procedure di affidamento dei servizi di progettazione.


Al riguardo, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, ci ha tenuto ad evidenziare che – a differenza del caso trattato nella sentenza C- 438/2022 del 25/01/2024 della Corte di Giustizia UE, ove oggetto di disamina è la fattispecie nella quale una organizzazione di operatori economici (qual è appunto l’associazione degli avvocati in Bulgaria) determina autonomamente e senza alcuna forma di controllo i prezzi di un determinato servizio professionale – in Italia i compensi equi sono adottati con decreto ministeriale (e non direttamente dagli Ordini, i quali peraltro hanno natura pubblicistica e non privatistica) e peraltro essi interessano, quale controparte dei professionisti, i soli operatori “forti” del mercato; sicché non sono applicabili le stesse conclusioni di cui alla citata sentenza. Il Presidente del CNG Arcangelo Francesco Violo: Abbiamo evidenziato al Ministro la necessità di apportare alcuni correttivi al codice dei contratti, in particolare sui requisiti necessari per gli affidamenti di incarichi professionali per le relazioni specialistiche e della necessità di prevedere espressamente la presenza dei geologi nei collegi consultivi tecnici in quanto risulta indispensabile la professionalità degli stessi in ipotesi di controversie su tematiche di loro competenza. Inoltre ho informato il Ministro della costituzione di un gruppo di studio coordinato dal Consiglio Nazionale dei Geologi per il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo accademico e professionale, come peraltro fatto anche dal CNI, concordando con il Ministro Salvini la necessità di programmare un incontro tecnico tra il gruppo di studio e la Società Stretto di Messina.


A margine del colloquio con il Ministro Salvini, la delegazione si è detta molto entusiasta.

Michel convoca i leader per il vertice Ue e lancia l’allarme per la situazione in Ucraina: momento cruciale

Michel convoca i leader per il vertice Ue e lancia l’allarme per la situazione in Ucraina: momento crucialeBruxelles, 19 mar. (askanews) – “Nel terzo anno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, ci troviamo di fronte a un momento cruciale. Sono imperative urgenza, intensità e determinazione incrollabile. Il nostro compito principale è la rapida fornitura di aiuti militari all’Ucraina e, sulla base di recenti iniziative come quella della Repubblica ceca, l’approvvigionamento e la consegna accelerate di munizioni” a Kiev.


Inizia così, con i toni drammatici dell’allarme per la situazione in Ucraina e l’appello ad accelerare e intensificare gli sforzi per aiutarla a difendersi, la lettera d’invito del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ai capi di Stato e di governo dei Ventisette per il loro vertice di giovedì e venerdì a Bruxelles. “Questo Consiglio europeo – continua Michel – sarà l’occasione per rafforzare e accelerare questi sforzi. Inoltre, dobbiamo concentrarci sull’attuazione e sull’applicazione efficace delle nostre sanzioni” contro la Russia, “nonché sull’avanzamento dei nostri sforzi per l’utilizzo dei profitti straordinari derivanti dagli asset russi congelati”.


“Questo – sottolinea poi il presidente del Consiglio europeo – è anche il momento di un vero cambiamento di paradigma in relazione alla nostra sicurezza e difesa”, in cui “per decenni l’Europa non ha investito abbastanza. Ora che ci troviamo di fronte alla più grande minaccia alla sicurezza dalla Seconda Guerra Mondiale, è giunto il momento di adottare misure radicali e concrete per essere pronti a difenderci, e per mettere – afferma Michel – l’economia dell’Ue sul ‘piede di guerra’. Questo significa “spendere di più e acquistare di più congiuntamente, quindi in modo più efficiente. Dobbiamo anche – aggiunge il presidente del Consiglio europeo – aiutare l’industria della difesa ad accedere a fondi pubblici e privati, e ridurre gli oneri e le barriere normative. Costruire questa mentalità di sicurezza strategica richiede una leadership forte e un’acuta comprensione dell’urgenza delle minacce che affrontiamo. Mi aspetto che il nostro Consiglio europeo sia all’altezza di questo obiettivo”.


La situazione in Medio Oriente è il secondo punto nell’agenda del Consiglio europeo. “Le atrocità degli attacchi del 7 ottobre e della conseguente guerra a Gaza hanno oltrepassato – rileva Michel – il limite della disumanità. Sono morti troppi civili. Troppe vite innocenti sono a rischio a causa della catastrofica situazione umanitaria a Gaza e della terribile carestia”. “Il diritto internazionale deve essere pienamente rispettato. È urgentemente necessario – sottolinea il presidente del Consiglio europeo – un cessate il fuoco sostenibile per proteggere i civili, consentire il ritorno in sicurezza degli ostaggi, e garantire che l’assistenza umanitaria possa essere fornita secondo le necessità”.


“I nostri sforzi per prevenire l’escalation regionale devono essere intensificati, soprattutto in Libano e nel Mar Rosso. Infine – indica Michel – l’Unione europea resta impegnata a favore di una soluzione giusta e globale tra israeliani e palestinesi, in cui lo Stato di Israele e uno Stato di Palestina democratico, sovrano e vitale vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco”. Il terzo punto in agenda è l’agricoltura, dopo le recenti proteste dei trattori. “I nostri agricoltori europei hanno espresso le loro preoccupazioni in modo forte e chiaro. Dobbiamo agire con decisione di fronte alle sfide che si trovano ad affrontare. Ciò significa – spiega il presidente del Consiglio europeo – fare il punto sul lavoro svolto finora e garantire che vengano compiuti progressi senza indugio, in particolare per quanto riguarda la situazione degli agricoltori nella filiera alimentare, e per una concorrenza leale, sia nel mercato interno che a livello globale”. Il riferimento alla filiera alimentare riguarda i meccanismi di formazione dei prezzi che penalizzano gli agricoltori a monte e i consumatori a valle, consentendo invece forti profitti ai settori intermedi della trasformazione e della distribuzione. Un altro tema in agenda è poi quello sul futuro allargamento dell’Unione, in particolare a Ucraina, Moldova e Georgia, oltre che ai paesi dei Balcani occidentali. “Suggerisco di fare il punto sui preparativi per l’allargamento e le riforme, tenendo presente che i due filoni devono avanzare in parallelo, per garantire che sia i futuri Stati membri che l’Ue siano pronti al momento dell’adesione”, scrive Michel. Inoltre, verrà esaminata la situazione dell’immigrazione e saranno affrontate varie questioni relative alle relazioni esterne. Venerdì si svolgerà il vertice dell’Eurozona (Eurosummit), con la partecipazione dei presidenti della Banca centrale europea e dell’Eurogruppo, per discutere “della situazione economica e finanziaria”, e anche per “riaffermare la nostra forte determinazione a compiere progressi decisivi verso un’Unione dei mercati dei capitali più profonda, sulla base delle misure stabilite dall’Eurogruppo”, conclude Michel.

Nuova Lancia Ypsilon Cassina, arriva la versione ibrida da 100 CV

Nuova Lancia Ypsilon Cassina, arriva la versione ibrida da 100 CVMilano, 19 mar. (askanews) – Dopo il lancio della Nuova Lancia Ypsilon Edizione Limitata Cassina 100% elettrica, il modello top di gamma del brand Stellantis, arriva anche la versione ibrida. La vettura è alimentata da un motore ibrido 1.2, 48V a 3 cilindri e 100 CV con cambio automatico e-DCT a 6 rapporti. L’abitacolo è caratterizzato dall’omogenea tonalità blu con il tavolino multifunzionale a firma di Cassina, display da 10.25, sistema di ausilio al parcheggio, interfaccia virtuale S.A.L.A., ed è equipaggiato con Guida Autonoma di livello 2.


“A poche settimane dal lancio della versione elettrica e grazie al suo successo, oggi si apre l’ordinabilità della versione Mhev da 100 cavalli per completare lìofferta top di gamma del modello”, ha dichiarato Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia. La nuova Lancia Ypsilon in edizione limitata Cassina ibrida è in vendita a partire da 28mila euro con un’offerta fino a fine mese in collaborazione con Stellantis Financial Services su 3 anni con rata di 200 euro al mese e anticipo di 6.538 euro.

Leucemia linfatica cronica, verso nuove opzioni trattamento

Leucemia linfatica cronica, verso nuove opzioni trattamentoRoma, 19 mar. (askanews) – Ci potrebbero essere nuove opzioni di trattamento per la leucemia linfatica cronica (LLC), abbinando la cosiddetta “dieta mima digiuno” a terapie mirate. Risultati promettenti in questo senso vengono da un gruppo di ricercatori dell’IFOM di Milano, guidato dal Professor Valter Longo, con la collaborazione del gruppo di ricerca del Dottor Claudio Vernieri, di IFOM e dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, presso il Dipartimento di Oncologia diretto dal Professor Filippo de Braud. I risultati dello studio sostenuto da Fondazione AIRC sono stati pubblicati sulla rivista “Cancer Research”. La leucemia linfatica cronica (LLC) è il tipo di leucemia più diffuso di leucemia nei Paesi occidentali (15-20% di tutti i casi di leucemia) e ha un’incidenza di 1-2 casi all’anno ogni 100.000 individui. “È una malattia complessa – premette Longo – con forme indolenti e aggressive che richiedono approcci terapeutici distinti”. I pazienti che manifestano una forma indolente mostrano una progressione lenta, mentre quelli che affrontano una variante aggressiva hanno un accumulo rapido di linfociti leucemici nel midollo osseo e nei tessuti linfoidi. L’accumulo sostituisce progressivamente le normali cellule ematopoietiche, portando infine a una citopenia ematica, ossia a una carenza di tutti gli altri tipi di cellule e componenti essenziali del sangue, tra cui un’estrema riduzione dei livelli di piastrine e dell’emoglobina, con effetti potenzialmente letali.


Mentre la forma aggressiva dev’essere trattata immediatamente, per la LLC indolente i medici spesso seguono una strategia di watch and wait (in italiano, letteralmente, “osservare e attendere”). Tale approccio consente di monitorare l’evoluzione clinica dei pazienti e di iniziare trattamenti farmacologici solo in caso di segni di peggioramento. Esistono diverse opzioni terapeutiche per il trattamento della LLC, che vanno dalla chemioterapia all’immunoterapia a diverse terapie mirate. Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi dieci anni, la ricerca di nuovi approcci di cura sostenibili ed efficaci rimane imperativa, soprattutto per un sottogruppo di pazienti che presenta forme particolarmente aggressive di LLC, caratterizzate da alterazioni del gene p53. In questo contesto alcuni farmaci sperimentali, come per esempio il bortezomib, stanno emergendo come promettenti.


Già in passato i ricercatori del laboratorio “Longevità & Cancro”, guidato da Valter Longo all’IFOM, avevano dimostrato che la dieta mima digiuno rende chemioterapia, immunoterapia e altri trattamenti più efficaci contro vari tipi di tumori solidi. “In questo nuovo studio” – spiega Longo – “ci siamo invece focalizzati sulla ricerca di una terapia che fosse meno tossica per il trattamento di un tumore del sangue”. Prosegue Longo: “Grazie al lavoro condotto da Franca Raucci e Claudio Vernieri – i due primi autori dell’articolo – abbiamo osservato, in esperimenti con topi affetti da leucemia, che la dieta mima digiuno può neutralizzare in parte i linfociti tumorali. Ciò sembra avvenire in parte grazie alla riduzione dei livelli di fattori di crescita, che di per sé pare rallentare la progressione tumorale”. “In questo studio – precisa Vernieri – sono anche stati esaminati gli effetti di otto cicli consecutivi di dieta mima digiuno in due pazienti affetti da LLC. Abbiamo osservato che, dopo 5-6 anni di approccio watch and wait, per nessuno dei due è stato necessario iniziare un trattamento farmacologico. Si tratta di un risultato preliminare ma promettente”.

A Trieste giovani corregionali dall’estero per progetto Mib Ts

A Trieste giovani corregionali dall’estero per progetto Mib TsRoma, 19 mar. (askanews) – “La forza del progetto ‘Origini Italia’ è la capacità di creare una rete di professionisti che, pur vivendo e costruendo la loro carriera in altre parti del mondo, guardano al Friuli Venezia Giulia come una terra di opportunità. La forte vocazione internazionale della nostra regione coinvolge a pieno titolo il mondo dei corregionali all’estero e i loro eredi: mantenere saldo questo legame può permettere loro di conoscere le ricchezze del nostro territorio (nonché luogo d’origine delle loro famiglie), ma anche alla Regione stessa di affacciarsi sempre più ai mercati internazionali”. È quanto ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, all’incontro con gli allievi del corso Origini Italia, dedicato ai giovani corregionali all’estero e organizzato da Mib Trieste School of Management. Un’iniziativa riservata a partecipanti di età compresa tra i 25 e i 35 anni, provenienti da tutto il mondo e discendenti di cittadini del Friuli Venezia Giulia e delle altre regioni d’Italia, con l’obiettivo di fornire competenze relative alla gestione delle esportazioni e allo sviluppo imprenditoriale, consentendo di stabilire legami professionali e culturali con il Paese d’origine.


All’incontro svoltosi nel palazzo della Regione a Trieste, alla presenza anche dell’assessore regionale alle Autonomie locali con delega ai Corregionali all’estero Pierpaolo Roberti, hanno partecipato i 18 allievi dell’edizione 2023, accompagnati dal direttore del corso Stefano Pilotto e dall’amministratore delegato di Mib Trieste Vladimir Nanut. Fedriga ha evidenziato come la specificità del Friuli Venezia Giulia come terra di confine si traduca in opportunità di dialogo con i Paesi limitrofi e non solo, ringraziando successivamente i giovani corsisti per la partecipazione all’iniziativa e Mib Trieste per l’attività di alta formazione che continua a svolgere.


L’assessore Roberti, unendosi ai ringraziamenti del governatore, ha annunciato un finanziamento ad hoc da parte della Regione per un prossimo evento che riunisca in Friuli Venezia Giulia i partecipanti a tutte le edizioni di Origini Italia fin qui svolte. “L’obiettivo – ha sottolineato Roberti – è quello di una condivisione di esperienze sull’utilità del corso per la crescita professionale degli studenti, da un lato, e dall’altro sull’opportunità per le aziende di ampliare la propria rete commerciale anche tramite gli stage organizzati”. Il programma Origini Italia in Export Management e Sviluppo Imprenditoriale è gestito da Mib Trieste in collaborazione con l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e gode del patrocinio del ministero degli Affari esteri e del supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. Come è stato spiegato nell’evento odierno, il corso si articola in due mesi di sessioni formative a Trieste (inframezzati da una settimana a Roma) e 3 mesi di stage aziendale presso le aziende del territorio regionale e nazionale.


La prossima edizione avrà inizio il 4 novembre prossimo e la partecipazione è a titolo gratuito, grazie al sostegno finanziario degli enti e delle istituzioni partner.

Jeep Avenger e-Hybrid, al debutto l’ibrido leggero a 48 Volt

Jeep Avenger e-Hybrid, al debutto l’ibrido leggero a 48 VoltMilano, 19 mar. (askanews) – Jeep amplia la gamma di Avenger con la versione ibrida e-Hybrid a 48 Volt, la porta di accesso all’elettrificazione, che si aggiunge alla versione termica e a quella full electric. La Jeep Avenger e-Hybrid ha un motore termico 3 cilindri 1.2 a ciclo Miller con turbina a geometria variabile da 100 CV abbinato a un generatore e a un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio doppia frizione a 6 rapporti (e-DCT6), con palette al volante. La batteria al litio da 0,9 kWh è alloggiata sotto il sedile del guidatore per non rubare spazio all’abitacolo. Il sistema ibrido a 48 Volt pesa 60 kg in più rispetto a un cambio automatico tradizionale, per un peso totale della vettura di 1.280 kg.


Grazie al sistema mild-hybrid con recupero di energia in frenata e al cambio automatico i consumi secondo Jeep si riducono in media del 13% e in città fino al 28% (20,4 km/litro nel ciclo Wltp), mentre le emissioni si attestano a 111 g/km di CO2. In elettrico si possono effettuare le manovre e guidare in città per circa 1 km a 30 km/h. Grazie alla funzione E-Boost si può avere una coppia aggiuntiva di 55 Nm del motore elettrico con un miglioramento dell’accelerazione del 30% rispetto al termico. Le modalità di guida sono sei: tre per la guida di tutti i giorni (Eco, Normal, Sport) e tre per la guida in off-road o su superficie con poca aderenza (Sand, Mud, Snow), più l’Hill Descent Control per le discese più ripide. A bordo di serie l’interfaccia digitale con display da 7 pollici compatibile con Apple e Android in wireless, fari a Led, selec-terrain e palette al volante. In base all’allestimento sono disponibili il cockpit digitale da 10,25 pollici, la guida autonoma di livello 2, tetto panoramico e sedili riscaldati e con massaggio. Abbiamo avuto modo di testare la nuova Avenger e-Hybrid in un percorso misto di circa 120 km da Varese al Centro Sperimentale di Balocco. Il B-Suv appare come un prodotto azzeccato nel design, nelle forme e nelle proporzioni. A colpire è la fluidità e la progressione del 3 cilindri 1.3 che anche grazie al ciclo Miller e al supporto del motore elettrico è silenzioso, non presenta vibrazioni e offre spunti sorprendenti per un 100 CV, soprattuto quando si utilizza l’E-Boost. A bordo l’abitacolo è comodo, spazioso con una buona abitabilità anche per i passeggeri posteriori, e ben rifinito, con un sistema di infotainment completo e facile da utilizzare. Al termine del percorso il consumo è stato di 7 litri/100 km. Quanto ai prezzi, la Jeep Avenger e-Hybrid parte da 26.000 euro, con possibilità di finanziamento a 3 anni a 159 euro al mese e un anticipo di 6.500 euro. Tre le versioni: Longitude, Altitude, Summit. La nuova Jeep Avenger e-Hybrid sarà disponibile nelle concessionarie dalla fine di aprile.


La presentazione dell’Avenger, è stata l’occasione per svelare anche le versioni 2024 di Renegade e Compass con sistema e-Hybrid. In questo caso il propulsore è un 4 cilindri 1.5 da 130 CV, abbinato a un motore elettrico da 15 kW integrato nel cambio automatico a 7 rapporti supportato da un secondo motorino sull’assale posteriore alimentato con una batteria da 12V. Entrambe le vetture e in particolare la Renegade sono state oggetto di un importante upgrade tecnologico, con cockpit digitale, schermo per l’infotainment centrale da 10,1 pollici, connettività e aggiornamenti over the air.

Sofia Coppola: “Priscilla” è una donna che avuto forza di ribellarsi

Sofia Coppola: “Priscilla” è una donna che avuto forza di ribellarsiRoma, 19 mar. (askanews) – Dopo essere stato presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dal 27 marzo arriva nelle sale italiane “Priscilla” di Sofia Coppola, ispirato alla biografia “Elvis and Me” di Priscilla Presley. Il film è un racconto intimo della vita della donna, spesso conosciuta solo come moglie di Elvis e interpretata sul grande schermo da Cailee Spaeny: dall’incontro a soli 14 anni con l’uomo che già allora era una star, con le fasi del corteggiamento, le difficoltà per convincere i genitori a lasciarla partire per seguirlo negli Stati Uniti, il sogno di una vita fiabesca da principessa a Graceland, tra feste, mondanità ed eccessi, alla realizzazione di una realtà molto diversa da quella immaginata, di solitudine e tristezza, accanto a un uomo oscuro e complicato.


“Sono rimasta affascinata dal libro – ha raccontato Sofia Coppola – Priscilla è un’icona nella cultura americana ma sappiamo poco su lei; la biografia è un resoconto privato e dettagliato degli anni cruciali della sua crescita e a me interessa sempre indagare il ruolo delle donne delle generazioni passate, come quella di mia madre; credo che ognuno di noi possa imparare qualcosa dalle generazioni di donne passate”. Non è stato facile “adattare l’autobiografia di una persona in vita – ha spiegato ancora – da una parte si vuole essere fedeli alla verità ma dall’altra si vuole far emergere il proprio lato creativo, per me è stato un gioco di equilibrio. Ho cercato di attenermi alla storia come viene raccontata senza giudicarla, ma certamente ho filtrato tutto dalla mia angolazione”. Elvis, interpretato da Jacob Elordi, passa in secondo piano davanti a Priscilla che nel procedere del racconto si trasforma anche nel look, da compagna-bambina della rockstar a diva che gli sta accanto davanti ai riflettori, risultando quasi irriconoscibile ai genitori. Ma la trasformazione estetica procede di pari passo con la consapevolezza del ritrovarsi costretta in una storia che la rende infelice, fino all’atto di ribellione, al suo affermarsi come donna, lontana dal marito.


“Sono rimasta impressionata dalla sua forza, è una donna sensibile e con grande forza interiore – ha spiegato Sofia Coppola – la mia carriera è costellata di sfide, come realizzare tutte le storie che voglio raccontare, Priscilla ha avuto una grande forza a ribellarsi, soprattutto se si pensa a quegli anni; lei non aveva un reddito ma ha trovato la forza di riscattarsi e andare per la sua strada e per me le donne che conquistano la loro indipendenza sono una fonte d’ispirazione. Ancora oggi molte donne si fanno sedurre dagli uomini, poi si ritrovano in relazioni non sane, c’è certamente più consapevolezza di prima ma spesso le donne si accorgono delle cose troppo tardi”.

Salute, entro il 2030 quasi 40% italiani soffrirà di rinite allergica

Salute, entro il 2030 quasi 40% italiani soffrirà di rinite allergicaRoma, 19 mar. (askanews) – Primavera, stagione apprezzata da molti, complici le giornate più lunghe, il clima temperato, e la possibilità di trascorrere più tempo all’aperto, un fattore che influisce notevolmente sull’umore. Non per tutti, però, è così. “La primavera è anche associata all’arrivo delle allergie respiratorie e al malessere che esse portano con sé, e lo sa bene il 25% della popolazione mondiale che ne soffre durante quello che è diventato ormai un periodo lunghissimo”. Lo ha affermato Giorgio Walter Canonica, General Executive Manager SIAAIC, Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica  e Senior Consultant Humanitas Milano che con Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, ha affrontato questo e altri aspetti legati al tema delle allergie respiratorie. Dai cambiamenti climatici in atto fino alle buone abitudini e all’utilizzo responsabile dei farmaci di automedicazione, ecco tutti i consigli per gestire al meglio la sintomatologia e minimizzare l’impatto delle allergie sulla vita quotidiana.


Le riniti allergiche, sebbene non siano un fenomeno nuovo, hanno registrato un peggioramento negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani e i bambini in età pediatrica, ma non solo: “In questi anni iniziano a emergere studi sull’insorgenza e sulla diffusione delle allergie anche dopo i settant’anni”, afferma il Professore. Le cause della maggiore incidenza delle allergie respiratorie sono diverse: “Dalla fine della pandemia”, prosegue, “si è assistito a una esplosione delle allergie respiratorie, complice il minor uso della mascherina, che per molto tempo ha avuto un effetto protettivo dall’inalazione dei pollini, allergeni, virus e inquinanti”. L’aumento delle allergie avrà un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita di molte persone. Infatti, il Professore rivela che “secondo le proiezioni, tra il 35% e il 40% della popolazione italiana soffrirà di rinite allergica entro il 2030”. Non solo la pandemia ha avuto un impatto significativo sulla nostra salute e sul nostro benessere, ma anche il cambiamento climatico e l’inquinamento stanno emergendo come minacce crescenti, anche se necessitano ancora di molte analisi per valutarne l’impatto sulle allergie respiratorie. “Dobbiamo affrontare la prossima stagione con le dita incrociate. Se il trend continua a essere lo stesso, complici anche i livelli di inquinamento presenti nell’aria, dobbiamo attenderci sicuramente una primavera molto impattante per coloro che sono allergici”, sottolinea. Gli effetti del cambiamento climatico, in particolare l’aumento della temperatura, influiscono sulla stagione di pollinazione, che, rispetto al passato, è più lunga: “Gli allergici alla Parietaria, infatti, faranno i conti con le allergie da febbraio a novembre, non è più, dunque, una condizione stagionale ma perenne”, commenta il Professore, “il cambiamento climatico, che ne è la causa, ha comportato un aumento del numero di pollini sia nella quantità che nella durata del fenomeno”. A questo, poi, va aggiunto il danneggiamento della mucosa respiratoria da parte dell’inquinamento ambientale, “agevolando la penetrazione degli allergeni e stimolando la risposta allergica. Più aumenta l’inquinamento e più il danno della mucosa diventa importante, contribuendo così a potenziare la risposta anomala che causa i sintomi dell’allergia”, mette in guardia il Professore. Ecco, dunque i 5 consigli dell’esperto. 1. La protezione dall’esposizione agli allergeni, pollini e inquinanti ad esempio tramite l’uso della mascherina, è sempre consigliata. 2. Attenzione al meteo. I fenomeni metereologici quali temporali e precipitazioni abbondanti, con conseguenti scariche elettriche che possono rompere i pollini, possono peggiorare la condizione allergica. Meglio dunque evitare le passeggiate in presenza di questi eventi. 3. Trattamento farmacologico preventivo. Bisogna prendere consapevolezza dei segnali d’allarme. I farmaci di automedicazione, contraddistinti dal bollino rosso che sorride sulla confezione, possono essere utilizzati non appena compaiono i primi sintomi. Tra questi si consigliano i farmaci antistaminici e antiallergici disponibili come spray nasali, colliri e compresse. Su questi ultimi si consigliano quelli di ultima generazione, che sono sempre una sicurezza assoluta e consentono di proseguire con serenità le attività quotidiane. Oggi esistono anche le combinazioni di steroidi nasali con antistaminici che sicuramente hanno cambiato la strategia terapeutica della rinite allergica. 4. Diagnostica corretta. Per una prima diagnosi è opportuno un consulto con il medico di medicina generale. Se la patologia è riferibile al fenomeno di tipo allergico, per individuarne la causa è sempre meglio affidarsi all’allergologo che definirà poi la terapia farmacologica più idonea o, in caso di situazioni gravi, indirizzerà verso l’immunoterapia specifica. 5. Pulizia degli ambienti. In casa, è fondamentale prestare attenzione agli acari della polvere e alla forfora degli animali da compagnia. Per i primi, si consiglia di utilizzare per materassi e cuscini delle fodere anti-acari, rappresentando questi la fonte principale degli acari.  Per gli animali conviene lavarli una volta alla settimana al fine di rimuovere il più possibile gli allergeni dal loro pelo e tenerli lontano da divani e mobili imbottiti, che possono trattenere gli allergeni. 

Apicoltura italiana a rischio, il 20 flash mob apicoltori a Roma

Apicoltura italiana a rischio, il 20 flash mob apicoltori a RomaRoma, 19 mar. (askanews) – Oltre mille tute gialle in piazza contro la concorrenza sleale del miele extra UE, in particolare quello cinese, a rischio di adulterazione, non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza alimentare. Si svolgerà a Roma il 20 marzo in piazza Santi Apostoli, alle 11, un sit-in a Roma per protestare contro l’import sleale e i cambiamenti climatici, che affossano il miele italiano con i produttori nazionali che devono fronteggiare arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, mentre aumentano i costi di produzione necessari per fronteggiare maltempo e siccità. In Italia ci sono 75mila apicoltori nazionali, con 1,6 milioni di alveari alle prese con l’aumento dei costi di produzione in un’annata resa difficile dai cambiamenti climatici.


Il sit-in, promosso dall’associazione apistica “Miele in cooperativa”, vedrà la presenza di oltre mille tute gialle con alveari e vasetti di miele italiano ed extra UE a confronto. “Un appuntamento fondamentale per sensibilizzare politica, società civile ed istituzioni – afferma Riccardo Babini, presidente di Miele in cooperativa – L’appuntamento ha lo scopo di conquistare l’indispensabile consenso, morale e sostanziale, alla nostra azione di richiesta di avviare le procedure antidumping in Europa contro il miele cinese e sensibilizzare i consumatori verso un acquisto consapevole del miele”. È prevista la presenza alla manifestazione di rappresentanti del Governo e della Commissione Agricoltura della Camera, parlamentari e associazioni di tutela dei consumatori che hanno sposato la causa degli apicoltori, tra gli altri Luigi D’Eramo sottosegretario di Stato al Masaf con delega all’apicoltura e Mirko Carloni, presidente Commissione Agricoltura Camera.


Secondo una recente indagine della Commissione Ue su campioni di miele importato, nel 46% dei casi non sono risultati conformi alle regole comunitarie a causa dell’impiego di sciroppi zuccherini che alterano il prodotto, aumentandone le quantità per abbassarne il prezzo e dell’uso di additivi e coloranti per falsificare l’origine botanica. Il numero maggiore in valore assoluto di partite sospette proveniva dalla Cina (66 su 89, pari al 74%), mentre il Paese con la percentuale più elevata di campioni di miele sospetti è risultata la Turchia (14 su 15, pari al 93%).


Negli ultimi due anni l’importazione di miele si è stabilizzata sui 25/26 mln di chili a fronte di una produzione interna stimata in circa 22 milioni di chili, secondo i dati di Miele in Cooperativa. Il prezzo medio del prodotto importato dai Paesi extra Ue – segnala Miele in Cooperativa – è in forte calo e viaggia a valori inferiori circa 1,70 euro/chilo. Diversamente, secondo un’indagine del Crea, per produrre un chilo di miele in Italia ci vogliono almeno 4,1 euro.