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Autore: Redazione StudioNews

Alleanza Cooperative: bene Masaf su firma decreti granchio blu

Alleanza Cooperative: bene Masaf su firma decreti granchio bluRoma, 19 mar. (askanews) – Soddisfazione dell’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura per la firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ai decreti, voluti per affrontare l’emergenza granchio blu, che estendono anche alla pesca il Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto legislativo n.102/2004, in passato utilizzato solo per il settore agricolo.


Si potrà così prorogare fino a 24 mesi le rate dei mutui e avere l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. “Una boccata di ossigeno per i nostri operatori del Veneto e dell’Emilia Romagna che dalla scorsa estate sono alle prese con una emergenza senza precedenti che ha letteralmente distrutto il lavoro di migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori – commenta la cooperazione – che negli ultimi decenni erano riusciti a strappare dalla povertà una zona notoriamente depressa, trasformandola nel polo della venericoltura più importante d’Italia e d’Europa per produzione ed occupazione”.

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storici

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storiciRoma, 19 mar. (askanews) – Nella Giornata del Valore Artigiano, si è svolto presso la Nuova Aula dei Gruppi (Camera dei Deputati) il forum “Attività storiche: tradizione e futuro delle nostre città” nell’ambito del quale è stato presentato l’emendamento al decreto Concorrenza approvato dalla Camera e dal Senato che intende tutelare e valorizzare gli esercizi commerciali storici e delle aree commerciali di pregio del Paese, considerati un patrimonio da preservare come bene culturale.


All’evento hanno partecipato Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Valentino Valentini, Viceministro delle imprese e del made in Italy (in collegamento) e promotori dell’emendamento: Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maria Spena, Consigliere filiere produttive del Vice Presidente Antonio Tajani, Francesco De Micheli, Ex Consigliere Roma Capitale e Stefano Pizzolato, Presidente Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma. L’obiettivo della nuova norma è quello di favorire un equilibrio tra lo sviluppo turistico e la salvaguardia della tradizione e dell’autenticità dei territori tipici delle città. I promotori dell’emendamento sottolineano l’importanza di garantire la presenza di attività storiche, commerciali o artigianali, nei percorsi di visita, evitando che vengano sostituite da attività non tipiche oppure non di pregio. Per raggiungere questo traguardo, si propone di dare ai comuni uno strumento in più per intervenire con maggior forza in un settore già fortemente liberalizzato.


“Non siamo appassionati di Made In Italy o Made In Rome. Ci sono prodotti Made in Italy che non hanno qualità. Quello che conta veramente sono la qualità dei prodotti, l’innovazione, la ricerca, l’aspetto estetico degli stessi. Si parla troppo della difesa del Made In Italy e poco di un sostegno alla produzione, all’artigianato ed alla creatività italiana. Manca una politica industriale che possa rilanciare la produzione e l’artigianato. Siamo da sempre orientati a dare un servizio di qualità e serietà ai nostri clienti. Siamo altresì attenti alla qualità di trattamento dei collaboratori che sono la forza motrice delle nostre aziende. L’insieme di questi elementi, uniti al prodotto, costituiscono i principi guida delle attività storiche di eccellenza”, afferma Stefano Pizzolato, Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma che conta oggi 27 associati. Per essere associata, un’attività commerciale deve essere stata gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni e per oltre 70 anni. Il provvedimento prevede tra l’altro la possibilità di creare albi specifici e portali online che consentano a queste realtà di farsi conoscere anche dai turisti. Gli autori dell’emendamento puntano anche a promuovere progetti formativi a livello nazionale per introdurre giovani nei mestieri a rischio di scomparsa, mantenendo un legame armonioso con l’ambiente economico e culturale in cui questi mestieri sono radicati. “La nostra associazione da anni chiede alle Istituzioni di identificare un criterio omogeneo di classificazione delle attività storiche situate su tutto il territorio nazionale. La creazione di un albo nazionale, fonte dei singoli albi locali, darebbe finalmente vita ad un elenco di attività storiche omogenee su cui poter fare delle iniziative di divulgazione, sostegno e sviluppo. Il legislatore avrebbe la possibilità di immaginare delle attività specifiche a favore delle attività storiche avendo un elenco completo dei beneficiari e potendo così impegnare con certezza i relativi capitoli di spesa. Oggi abbiamo avuto una risposta adeguata dalla politica, che ringraziamo per l’interesse dimostrato”, afferma Pizzolato che all’epoca ha lanciato al mondo della politica la proposta di introdurre una norma per la tutela degli esercizi storici del Paese.


Il percorso legislativo è iniziato nei primi mesi del 2021 e ripreso con il Governo Meloni, la cui sensibilità ha consentito prima di inserire, nella relazione conclusiva dell’indagine parlamentare sul Made in Italy, un esplicito riferimento alle attività commerciali pregiate che caratterizzano le nostre città, con l’invito al Governo di tutelarle e valorizzarle. “Mi sono impegnato per far diventare legge la proposta delle attività storiche di Roma perché la ritengo una scelta doverosa. In un mondo in cui i giganti della rete distruggono il commercio tradizionale senza pagare tasse, in un mondo in cui anche sulle nostre strade l’attività di basso livello e di dubbia legalità occupano spazi un tempo riservati ad attività tradizionali e di qualità, ritengo necessario tutelare i negozi storici. Mi auguro che seguano presto provvedimenti attuativi di questa legge che ho voluto insieme a tanti colleghi del Parlamento e grazie allo sforzo dell’intera Forza Italia, per tutelare un’identità, una qualità, un’attività che dall’artigianato ricco di cultura diventa anche un’attività industriale oltre che commerciale”, precisa uno dei promotori dell’iniziativa Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Difendiamo marchi storici, difendiamo famiglie italiane che hanno creato lavoro e qualità, difendiamo realtà che è un onore salvaguardare. Siamo quindi tutti noi che ringraziamo questa associazione che ci ha spinto a questa scelta e ci ha consentito di tutelare una parte importante della realtà italiana”, aggiunge Gasparri.


Nell’occasione del forum è stato presentato il volume bilingue “Negozi Storici di Eccellenza di Roma” (Lozzi Editore, 2023) che esce in occasione del 15esimo anniversario dell’Associazione e va senz’altro considerato come un omaggio da parte degli esercizi storici alla “città eterna”. Il libro si propone di esplorare il mondo affascinante dei negozi storici, veri e propri tesori della nostra cultura e tradizione. Attraverso testi inediti e immagini suggestive, il volume guida il lettore alla scoperta di luoghi unici e irripetibili, che resistono al tempo e alle mode grazie alla passione e alla dedizione dei loro proprietari. “Abbiamo deciso di realizzare un libro sulle Attività Storiche di Eccellenza di Roma per raccontarle e farle conoscere sia ai residenti che alle persone in visita nella capitale. La Nostra Associazione vuole essere strumento di sostegno e sviluppo per il territorio. Non abbiamo la sola finalità commerciale. Vogliamo con le nostre attività sostenere le Istituzioni locali per migliorare la percezione e l’immagine di Roma, che è la città più bella del mondo. Il libro è così uno strumento per la nostra associazione e per Roma. Lo pubblichiamo ora non solo per i nostri 15 anni di storia ma anche e soprattutto perché abbiamo la finalità di sostenere la nostra città spesso criticata ma che ha grandissime potenzialità ed eccellenze in tutti i settori”, conclude Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma.

Basilicata, Carfagna (Az): Bardi candidato serio e preparato

Basilicata, Carfagna (Az): Bardi candidato serio e preparatoRoma, 19 mar. (askanews) – “L’appoggio a Vito Bardi in Basilicata evidenzia chiaramente l’intenzione di Azione di concentrarsi esclusivamente sugli interessi delle regioni in cui ci candidiamo. Scelte che riflettono il nostro impegno a valutare le competenze individuali e a sostenere un candidato che consideriamo serio e preparato per guidare una regione. È tempo che una certa parte della politica smetta di interrogarsi su campi larghi o stretti e si metta seriamente al servizio dei cittadini. Purtroppo, sembra che questo principio venga spesso dimenticato”. Così su X Mara Carfagna, presidente di Azione.

Vino, Matteo Finezzo è il “miglior potatore della vite d’Italia”

Vino, Matteo Finezzo è il “miglior potatore della vite d’Italia”Milano, 19 mar. (askanews) – E’ il veronese Matteo Finezzo il “miglior potatore della vite d’Italia”: Finezzo si è aggiudicato infatti il secondo Festival italiano del potatore, il contest ideato e organizzato da Simonit&Sirch Vine Master Pruners che ha visto gareggiare nei vigneti dell’Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga (Siena) nel Chianti Classico un centinaio di concorrenti. Al secondo e al terzo posto sono arrivati Matteo Vecchia di Bologna e Umberto Capraro di Valdobbiadene


La migliore squadra è stata quella dei Largoni Boys, ovvero Marco Cecchetto, Nikolas Marson, Marco Gregoris dell’azienda Giorgio Cecchetto di Motta di Livenza, seguita da Giacomo Frizzera, Federico Huez e Radoslav Radosevic delle Cantine Ferrari di Trento, e da Emanuele Guolo, Michele Martinazzo e Giovanni Perin della Tenuta Castaldo di Cornuda (Treviso). A giudicare i concorrenti è stata la giuria composta da Marco Simonit, Pierpaolo Sirch, dai tecnici S&S Vine Master Pruners e dai giudici internazionali Rodrigo Soto (Azienda Quintessa in California), Anna Jorgensen (Cantina Cortes de Cima in Portogallo), Matt Strugnell (Azienda Ridgeview in UK) e Philippe Kuntzmann.


La giornata di festa, ricca di tanti appuntamenti, è stata chiusa da alcuni brani interpretati dal cantautore Omar Pedrini. Il Festival, che ha avuto il Patrocinio del Consorzio Chianti Classico, del Comune di Castelnuovo Berardenga e dell’ASA Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, dà appuntamento alla terza edizione, che si terrà nel 2025 nella rinomata regione viticola Ribera del Duero in Spagna, con una connotazione europea.

Decaro (Anci): Piccoli Comuni volano di sviluppo sostenibile territori

Decaro (Anci): Piccoli Comuni volano di sviluppo sostenibile territoriChieti, 19 mar. (askanews) – “Il progressivo abbandono di tanti centri minori e l’innalzamento dell’età media dei loro abitanti hanno conseguenze molto negative, quando invece proprio questi Comuni possono fare da volano di uno sviluppo sostenibile del territorio che ne valorizzi le tradizioni e il grande patrimonio naturalistico, artistico, architettonico”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto oggi a Rocca San Giovanni a conclusione del Laboratorio del progetto P.I.C.C.O.L.I, promosso dal dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al Pon governance e capacità istituzionale 2014-2020 ed attuato da Anci come centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni.


“E’ molto importante – ha aggiunto Decaro – ritrovarsi tutti a Rocca San Giovanni per questo scambio di esperienze sul progetto Anci destinato ai piccoli Comuni. Oggi si sono confrontati amministratori provenienti dalle regioni dell’Italia del Centro-Sud che più di altre soffrono per il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, che va considerato ormai una vera emergenza nazionale”. “La sfida che porta avanti l’Anci attraverso il progetto ‘Piccoli’ – ha dichiarato il sindaco di Castel del Giudice e delegato Anci alle Aree interne Lino Gentile – è quella di guardare i piccoli Comuni e le aree interne come soggetti portatori di opportunità per lo sviluppo e non come territori da assistere. L’associazione nazionale dei Comuni è da anni impegnata nel definire e mettere in atto il programma ‘Controesodo’, che oggi rilanciamo con forza. Ma affinché questo avvenga – ha precisato Gentile – è necessario creare i presupposti e le condizioni giuste. Le istituzioni che governano le nostre aree interne rappresentano l’ossatura dell’Italia ed è nostro dovere metterle nelle condizioni di diventare laboratori efficaci per contribuire, da protagoniste, alla crescita sociale ed economica del Paese”.


Per Lara Panfili, responsabile del Progetto per Anci, “P.I.C.C.O.L.I. si contraddistingue per aver costruito interventi di miglioramento ad amministratori e tecnici che governano una significativa fetta di territorio, consentendogli di affrontare problematiche quotidiane di rilevanza per l’agire amministrativo. I nostri tecnici sono in quasi 500 piccoli comuni e lavorano a stretto contatto con i referenti comunali per costruire soluzioni condivise e valide. Il Progetto si avvale anche di forme online di coinvolgimento e partecipazione per supportare circa 3.000 tra dipendenti ed amministratori comunali in una prospettiva amplia e completa di affiancamento”. “Il progetto affidato all’Anci – ha affermato Sauro Angeletti, direttore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, la formazione e lo sviluppo delle competenze del dipartimento Funzione pubblica – realizza una delle priorità del Dipartimento: sostenere e sviluppare la capacità amministrativa, in particolare là dove e più debole, come spesso accade nei piccoli Comuni. In ogni Comune coinvolto, l’Anci ha definito un piano di intervento co- progettato, che individua le persone coinvolte nelle attività di assistenza e supporto; una strategia di successo, perché il rafforzamento delle amministrazioni passa, innanzitutto, attraverso la crescita del proprio capitale umano”.

Volkswagen: ricavi +21% a 138 mld, margine operativo sale al 5,3%

Volkswagen: ricavi +21% a 138 mld, margine operativo sale al 5,3%Milano, 19 mar. (askanews) – Volkswagen che controlla anche i brand Seat/Cupra, Skoda e Volkswagen Veicoli commerciali, ha chiuso il 2023 con un utile operativo in aumento dell’80% a 7,3 miliardi di euro, pari a un margine del 5,3% (+1,7 p.p.) “grazie a una rigorosa attenzione alla disciplina dei costi e alla redditività”.


Le consegne sono aumentate del 19% a 4,83 milioni di veicoli. I ricavi sono aumentati del 21% a 138 miliardi di euro, mentre grazie alla riduzione delle scorte il flusso di cassa è cresciuto a 5,6 miliardi di euro (1,1 miliardi nel 2022). “Il Brand Group Core ha una strategia chiara e noi la stiamo realizzando: attraverso una stretta collaborazione tra i nostri marchi, lavoriamo in modo più efficiente, diventiamo più competitivi e rafforziamo la nostra capacità innovativa. È molto importante continuare a migliorare i nostri risultati economici in un contest difficile”, ha dichiarato Thomas Schäfer, responsabile del Brand Group Core che racchiude tutti e 5 i marchi e Ceo del brand Volkswagen.


Fra i brand, Skoda ha registrato consegne in aumento del 18,5% a 866.800 unità, con il suv elettrico Enyaq fra i modelli più venduti (81.700 unità +52%). I ricavi si sono attestati a 26,5 miliardi (+26,2%), l’utile operativo a 1,8 mld (+183%), pari a un margin del 6,7% (3% nel 2022). Seat/Cupra ha consegnato 602mila veicoli (+28%) con ricavi pari a 14,3 miliardi (+31%), l’utile operativo a 625 mln, pari a un margine del 4,4%. La divisione dei veicoli commerciali ha chiuso il 2023 con un aumento delle consegne del 25% a 423mila veicoli e dei ricavi del 34% a 15 miliardi. L’utile operativo ha toccato quota 873 milioni (+65%), pari a un margine del 5,7% (4,6% nel 2022). Per il 2024, il Brand Group Core prevede di migliorare i risultati grazie ai programmi di performance dei marchi di volume. Il Brand Group Core continua a puntare a un risultato operativo dell’8% nel 2026. Il gruppo stima che “una migliore cooperazione tra i marchi farà leva sulle sinergie e sugli effetti di scala e contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo”.

Da Comagri ok nuovi regolamenti su materiali riproduttivi vegetali

Da Comagri ok nuovi regolamenti su materiali riproduttivi vegetaliRoma, 19 mar. (askanews) – Via libera della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento Europeo alle relazioni sui nuovi regolamenti sulla produzione e la commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale, approvato con 25 voti a favore, 2 voti contrari e 17 astensioni e forestale, approvato con 32 voti a favore, 1 voto contrario e 9 astensioni. Le relazioni adottate dalla commissione per l’agricoltura saranno ora sottoposte al voto in plenaria, possibilmente durante la sessione del 22-25 aprile. Se adottati, costituiranno la posizione del Parlamento in prima lettura. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno.


I requisiti per la produzione di materiale riproduttivo vegetale dovrebbero applicarsi non solo alla commercializzazione ma anche alle importazioni nell’UE, precisano gli eurodeputati dell’Agricoltura nella loro relazione. I deputati propongono di consentire agli agricoltori di scambiarsi tra loro una quantità limitata di qualsiasi tipo di materiale riproduttivo vegetale, non solo di sementi, come proposto dalla Commissione. La quantità consentita sarà fissata dalla Commissione per ciascuna specie.


Per sostenere la conservazione delle risorse fitogenetiche, i deputati propongono anche di facilitare la commercializzazione delle varietà da conservazione. L’accesso, la vendita e il trasferimento di varietà da conservazione in piccole quantità dovrebbero essere esentati dalle regole, aggiungono i deputati. Il rapporto estende inoltre a 30 anni il periodo di registrazione delle varietà da conservazione. Per quanto riguardo il materiale riproduttivo forestale, i deputati propongono che gli Stati membri possano richiedere il supporto tecnico della Commissione durante l’elaborazione di piani di emergenza per una fornitura sufficiente di materiale riproduttivo forestale per rimboschire le aree colpite da eventi meteorologici estremi o disastri. Gli Stati membri dovranno cooperare tra loro per garantire la fornitura di materiale riproduttivo forestale per le aree transfrontaliere colpite, si legge nel testo adottato.


Ancora, il materiale riproduttivo forestale dovrà essere tracciabile dalla raccolta alla commercializzazione. I produttori di materiale riproduttivo forestale avranno l’obbligo di notificare alle autorità nazionali la loro intenzione di raccogliere materiale riproduttivo forestale prima del taglio per consentire l’organizzazione dei controlli. I deputati propongono anche di consentire agli operatori professionali dotati di competenze, infrastrutture e risorse sufficienti – e non solo alle autorità nazionali – di rilasciare etichette ufficiali che accompagnano i singoli lotti di materiale riproduttivo forestale sotto la supervisione dell’autorità competente. Secondo il rapporto, l’etichetta dovrebbe includere un codice QR con istruzioni su come prendersi cura, conservare e piantare il materiale riproduttivo forestale.


Il progetto di legge sul materiale riproduttivo vegetale sostituisce dieci direttive che stabiliscono le norme attuali. Uno degli obiettivi principali del regolamento è quello di migliorare la diminuzione dell’agrobiodiversità nell’UE aumentando la varietà di materiale riproduttivo vegetale sul mercato. Il valore totale delle sementi e delle piantine utilizzate nell’agricoltura dell’UE è stato di 13,3 miliardi di euro nel 2021. Circa 2 milioni di ettari di terreno dell’UE vengono utilizzati per la produzione di sementi certificate. Il settore delle sementi nell’UE impiega circa 52.000 persone.

Al Teatro Sistina torna Jesus Christ Superstar, fino al 7 aprile

Al Teatro Sistina torna Jesus Christ Superstar, fino al 7 aprileRoma, 19 mar. (askanews) – Mezzo secolo di “pura gloria” e 30 anni della avanguardistica regia firmata da Massimo Romeo Piparo, in una duplice celebrazione dell’ “Opera Rock più amata di tutti i tempi”: è tutto pronto per l’eccezionale ed emozionante ritorno a Roma del “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con una speciale “limited edition” per i tantissimi appassionati di questo storico titolo. Appuntamento al Teatro Sistina dal 20 marzo e, a grande richiesta, prorogate le date fino al 7 aprile, con un cast straordinario: la popstar internazionale Anggun (tre dischi di platino con la popolarissima hit Snow on the Sahara) che interpreterà -con la sua suadente voce e quell’aspetto orientale che tanto ricorda l’attrice originale del film Yvonne Elliman- il ruolo di Maria Maddalena; a vestire per la prima volta i panni di Gesù sarà Lorenzo Licitra, che riceverà il testimone del mitico ruolo direttamente da Ted Neeley, indimenticato protagonista del celebre film del 1973.


Una vera e propria “consacrazione” e un grande onore per il 33enne cantautore e performer siciliano, già vincitore di X-Factor nel 2017, che con la sua possente voce tenorile saprà conquistare un’eredità così importante. Con l’immancabile Orchestra dal vivo- posizionata a vista sul palco girevole- diretta dal M° Emanuele Friello e un nutrito cast di performer, sul palco di questo “Superstar dei record” ci sarà un altro grande interprete, Feisal Bonciani, che nel ruolo di Giuda tanto rievoca l’indimenticato Carl Anderson e già tanto amato e applaudito nelle ultime edizioni; altra grande presenza è quella di Frankie hi-nrg mc, uno dei precursori del rap italiano, nel ruolo di Erode, che interpreterà la prima versione del famoso brano in chiave hip-hop, arrangiamento molto apprezzato dai più giovani. Considerato un vero e proprio fenomeno internazionale, il “Jesus Christ Superstar” firmato da Piparo prosegue dunque il suo lungo, incredibile, appassionante cammino: era il marzo del 1994 quando il regista guidò la prima rappresentazione italiana del titolo più famoso tra le opere rock, cambiando per sempre la Storia del musical italiano. Dopo esattamente 30 anni ininterrotti di repliche in Italia (fermato solo durante il periodo del Covid-19, il titolo è sempre stato programmato in ogni stagione teatrale e applaudito da oltre 2,5 milioni di spettatori) e dopo il trionfale tour europeo tra il 2016 e 2020, lo show torna in scena fino al 7 aprile 2024.


“Non capita mai di poter replicare così a lungo un titolo. Ogni volta sembra essere l’ultima ma poi…il miracolo si ripete: Jesus Christ Superstar alza ancora e ancora il suo sipario per rinnovare un rito che ormai rasenta il “mistico”. Generazioni intere sono passate in sala e oggi ritrovo persone di trent’anni che mi dicono “ero nella pancia di mamma quando lei venne a vedere questo spettacolo e oggi sto portando i miei bambini”, afferma Massimo Romeo Piparo. “Ecco questo è JCS: un’eredità che ognuno tramanda alle generazioni successive, -prosegue- un dono che si fa a chi si vuol bene ma soprattutto un dono a sé stessi, perché ciò che questa versione di JCS riesce a trasmettere da trent’anni è davvero unico e irripetibile. Sono così fiero poi di avere al mio fianco Ted Neeley che ben cinquant’anni or sono “inventò” il ruolo di Jesus e ce lo ha tramandato affinché lo si possa rappresentare nel mondo tributandogli il giusto omaggio: sarà proprio il caso di questa edizione, il passaggio di testimone -dopo ben dieci anni di presenza sul palco- al trentatreenne Lorenzo Licitra, importante voce italiana -scelta proprio insieme a Neeley- per aprire il nuovo corso di questa produzione. Quindi il rito si rinnova e guarda sempre al mondo della musica internazionale con la prestigiosa partecipazione di una delle voci femminili più affascinanti di sempre. Unico rammarico: dover rinnovare e aggiornare ad ogni edizione la sequenza delle immagini dei martìri del nostro tempo che da trent’anni proietto a tempo di musica durante le 39 frustate inferte a Cristo. Scena memorabile che 23 anni fa si concludeva con le torri gemelle mentre oggi quell’immagine è scivolata appena a metà lasciando il posto a tanti altri drammi che confermano quanto il martirio di Cristo per redimere l’umanità in fondo non abbia affatto centrato la propria missione: Ucraina, Gaza, Navalny… le ultime drammatiche immagini. E tristemente non finirà qui. Hosanna.” Ancora immutabile l’impatto che questa storia ha, oggi come ieri, sugli spettatori, grazie a valori positivi come la pace, il dialogo, la spiritualità, l’umanità da riscoprire: questo show è un gioiello che non subisce i segni del tempo, ma che al contrario trova sempre intrecci e nuove relazioni con il mondo presente, portando il pubblico a emozionarsi e a riflettere. L’allestimento spettacolare, la musica rock in stile anni ’70, il messaggio rivoluzionario di fratellanza attraverso il racconto della passione di un uomo-simbolo come Gesù -ora più che mai attuale- fanno di “Jesus Christ Superstar” un concentrato di bellezza ed energia che supera ogni confine e entusiasma il pubblico di tutte le età.


Lo spettacolo, in inglese, con la travolgente orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, vedrà in scena un cast di incredibile talento: sul palco anche Giorgio Adamo (Simone), Paride Acacia (Hannas), Claudio Compagno (Pilato), Francesco Mastroianni (Caifa), Gianluca Pilla (Pietro) il grande ensemble di acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, con le scenografie di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Daniele Ceprani e il suono di Stefano Gorini. Premiata costantemente dal pubblico e dalla critica, l’opera di Piparo ha vinto anche il prestigioso Musical World Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical, come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016. E’ stato rappresentato, oltre che in Italia, in Olanda, Spagna, Belgio, Bulgaria, Svizzera, Germania. Lo spettacolo, prodotto da PeepArrow Entertainment sempre in lingua inglese, ha visto alternarsi negli anni diverse star della musica pop-rock italiana come Elio, Max Gazzè, Pau con i Negrita, Simona Molinari, Shel Shapiro, Matteo Becucci, Mario Venuti, Simona Bencini dei “Dirotta su Cuba”, Amii Stewart, Giorgio Faletti, Ivan Cattaneo; ma soprattutto ha compiuto il “miracolo” di riunire sulle scene italiane ed europee (memorabili, tra le altre, le repliche sold out all’Arena di Verona e all’Ahoy di Rotterdam) i protagonisti originali del film cult del 1973: Carl Anderson-Giuda, Ted Neeley-Gesù, Yvonne Elliman-Maddalena e Barry Dennen-Pilato.

A Mind EsselungaLab: dal robot che fa l’insalata al market senza casse

A Mind EsselungaLab: dal robot che fa l’insalata al market senza casseMilano, 19 mar. (askanews) – L’idea della sperimentazione è nel nome stesso: EsselungaLab. Proprio per questo esce dalla tradizionale classificazione dei supermercati per aprire le porte alla sperimentazione di nuovi modi di fare la spesa. Non a caso EsselungaLab nasce all’interno di Mind, il Milano innovation district, l’ex area di Expo 2015 dove l’innovazione disegna il futuro, dalla sanità all’università, alla ricerca fino alla “spesa”.


In viale Decumano 39, Esselunga ha aperto, infatti, un nuovo spazio in cui sperimentare un concetto innovativo di retail e soluzioni all’avanguardia per nuove esigenze di consumo. La struttura rappresenta un unicum nella proposta dei negozi Esselunga, nata proprio per testare processi e strumenti per rispondere ai cambiamenti di stile di vita con un impegno verso un futuro più sostenibile e inclusivo. Il negozio che sorge alle porte di Milano, ha tre anime: il market essenziale, la caffetteria e l’offerta di ristorazione veloce, e si sviluppa su due piani per una superficie di circa 600 metri quadrati. Al piano terra si trovano la caffetteria, con 100 posti a sedere, tra interno e dehor, e il market di 70 metri quadri per una spesa grab&go che offre prodotti essenziali in modalità self-service.


Proprio il market è il cuore di una nuova esperienza di acquisto grazie a una tecnologia innovativa basata su un sistema che integra computer vision e sensori intelligenti. In sostanza il cliente, dopo aver prelevato gli articoli desiderati da ogni scaffale, entrando nell’area self-checkout troverà la lista completa di tutti gli articoli selezionati che il sistema ha inviato in tempo reale direttamente alla cassa. Una volta controllato il carrello virtuale, il cliente potrà quindi pagare e uscire dal negozio. Salendo al primo piano, c’è invece l’area della ristorazione espressa, 130 posti a sedere inclusa la lounge in terrazza, con uno spazio aperitivi e panineria, la cucina a vista e un’isola per la preparazione di insalate. Anche qui è l’innovazione tecnologica a farla da padrona con un curioso “cobot”, un robot in grado di interagire con gli operatori per la preparazione di insalate e uno schermo oled trasparente. La sperimentazione riguarda anche l’offerta di ristorazione: dai primi ai cocktail passando per proposte vegetali e ricette healthy, il menù è in continuo rinnovamento, con sperimentazioni che vengono testate e, se necessario, modificate all’occorrenza.


EsselungaLab è stato sviluppato, grazie alla collaborazione con l’associazione “Design for all Italia”, con il coinvolgimento di clienti di diverse fasce di età ed esigenze che hanno fornito idee e spunti per creare un ambiente con arredi, spazi e segnaletica fruibili da tutti. Sono stati così introdotti accorgimenti come i corrimani delle scale di collegamento tra i due piani a doppia altezza per essere utilizzati anche dai bambini e l’impiego di totem digitali interattivi, semplici da consultare e che offrono un processo di pagamento rapido e intuitivo. Infine la sostenibilità: dagli arredi in materiali riciclati o riciclabili, ai pannelli solari sul tetto per la produzione di energia fino alla riduzione al minimo della plastica, l’attenzione all’impatto green ha riguardato tutta la progettazione dello spazio.

Coppa Davis: l’Italia con Olanda, Belgio e Brasile

Coppa Davis: l’Italia con Olanda, Belgio e BrasileRoma, 19 mar. (askanews) – Saranno Olanda, Belgio e Brasile le avversarie dell’Italia, campione incarica, inserita nel Girone A delle Davis Cup Finals 2024. Gli azzurri di capitan Filippo Volandri saranno impegnati all’Unipol Arena di Bologna dal 10 al 15 settembre.


Il sorteggio della fase a gironi si è svolto a Londra, nella sede degli uffici dell’International Tennis Federation (ITF) con il direttore delle Davis Cup Finals (per il secondo anno consecutivo) Feliciano Lopez ed il presidente dell’ITF David Haggerty. Le sfide dei quattro gruppi – tutte in calendario dal 10 al 15 settembre – saranno ospitate da quattro diverse città. Una di queste è Bologna, con l’Unipol Arena per il terzo anno di fila teatro degli incontri del Gruppo A in cui è inserita appunto l’Italia: le altre sono Valencia (Spagna), presente anche nei due anni precedenti, Manchester (Gran Bretagna), confermata dallo scorso anno, e la new-entry Zhuhai (Cina). GIRONI – Questa la composizione dei 4 gironi:


Gruppo A (Bologna): ITALIA, Olanda, Belgio, Brasile Gruppo B (Valencia): Australia, Repubblica Ceca, Francia, Spagna


Gruppo C (Zhuhai): Germania, Stati Uniti, Slovacchia, Cile Gruppo D (Manchester): Canada, Finlandia. Gran Bretagna, Argentina