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Autore: Redazione StudioNews

Pesca, Lollobrigida firma decreti per l’emergenza granchio blu

Pesca, Lollobrigida firma decreti per l’emergenza granchio bluRoma, 19 mar. (askanews) – Sono stati firmati oggi, dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, i decreti che dichiarano il carattere di eccezionalità dell’evento di diffusione della specie invasiva Granchio blu, verificatosi nell’anno 2023 e tutt’ora in corso, nelle Regioni Veneto e Emilia-Romagna.


Il riconoscimento, spiega il Masaf in una nota, è stato possibile grazie alla modifica normativa, fortemente voluta dal Governo Meloni, che ha esteso l’applicazione del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal decreto legislativo n.102/2004, in passato utilizzato solo per il settore agricolo, alla pesca e all’acquacoltura. “Abbiamo sempre considerato i nostri pescatori gli agricoltori del mare. Per questo motivo abbiamo voluto mettere fine ad una disparità di trattamento rispetto agli agricoltori modificando la legge 102 del 2004 – ha detto il ministro Lollobrigida – Grazie a questa fondamentale revisione normativa oggi, per la prima volta nella nostra Nazione, è stato possibile dichiarare il carattere di eccezionalità di un evento che ha colpito pesantemente il settore della pesca e dell’acquacoltura a causa della diffusione della specie Granchio blu. Una svolta per la pesca e una grande vittoria per il Governo Meloni e per tutti i pescatori italiani che tutelano il nostro mare e garantiscono qualità”.


Grazie a questi decreti, le imprese del Veneto e l’Emilia-Romagna potranno beneficiare degli interventi compensativi previsti dalla legge quali ad esempio la proroga fino a 24 mesi delle rate dei mutui, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti nonché l’accesso a finanziamenti agevolati. “Diamo una risposta immediata ai territori ed alle imprese che stanno vivendo un momento di grandissima difficoltà e rafforziamo un settore noi fondamentale per la nostra Nazione”, ha concluso il ministro.

I.A., Seeweb: accesso esclusivo a dati allenamento causa disuguaglianze

I.A., Seeweb: accesso esclusivo a dati allenamento causa disuguaglianzeRoma, 19 mar. (askanews) – Una forte barriera all’ingresso che ostacola la crescita dell’I.A. in Italia è la scarsa disponibilità di grandi set di dati su cui si allenano i sistemi di intelligenza artificiale. Questi archivi rappresentano delle “barriere artificiali” costruite negli ultimi 20 anni dai grandi fornitori di servizi online, grazie soprattutto allo scraping online, una raccolta a strascico di dati dal Web. Lo afferma Seeweb – azienda italiana con Data Center nel Lazio e nella Lombardia e impegnata nel fornire infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale – in un documento depositato alla X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, nel corso dell’Indagine Conoscitiva sugli impatti dell’Intelligenza Artificiale nel settore produttivo.


Limitare l’accesso ai dataset raccolti dagli operatori globali sta portando come conseguenza diretta – ad un numero chiuso di operatori che li possono sfruttare pienamente e questo spiega bene perché l’Intelligenza Artificiale si sta concentrando maggiormente negli Usa e molto meno in Europa dove c’è molta regolamentazione e poca innovazione. E del resto valore di mercato delle aziende più preziose del mondo si basa proprio sui dati che sono il fattore economico più importante dei nostri tempi. Il mancato accesso ai dati sta creando disuguaglianze industriali tra Paesi. Per questo motivo – spiega Seeweb – le aziende globali leader dell’AI non intendono condividere gli enormi set di dati che hanno accumulato, proprio perché quello è il loro asset principale e più redditizio, e quindi da proteggere. Seeweb ha anche espresso preoccupazione che la rivoluzione innescata dalla IA tenda a configurare il nostro Paese più come un mercato passivo che subirà l’innovazione, invece che un attore principe che la possa produrre. Questo aspetto è rilevante per capire se l’attività di formazione sarà mirata più a formare dei fruitori della tecnologia, o se bisogna mirare altresì, come auspicato, a formare dei “costruttori” del nuovo mondo dell’IA.


È necessario a tal fine fare in modo che le imprese italiane siano in grado di competere con quelle straniere. Il primo rimedio, è di introdurre misure selettive per garantire alle PMI dell’innovazione attive nel AI di poter ricevere adeguate porzioni di incentivi per continuare a crescere grazie all’importante volano costituito dalla commessa pubblica. “È oggi più che mai necessario – spiega Seeweb, – che il nostro programma di public procurement di beni e servizi indirizzati per il settore pubblico, vada a sostenere le imprese italiane ad alta tecnologia in modo da accelerare la produzione locale delle diverse soluzioni innovative per l’erogazione dei nostri servizi pubblici”.

Oxfam: dati sulla fame a Gaza, i più alti di sempre

Oxfam: dati sulla fame a Gaza, i più alti di sempreRoma, 19 mar. (askanews) – I nuovi dati pubblicati ieri sulla fame a Gaza evidenziano come la carestia sia imminente nel nord della Striscia. Un destino che sembra inevitabile se Israele proseguirà la guerra, limitando l’accesso agli aiuti umanitari.


È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, in risposta al nuovo report sullo stato dell’insicurezza alimentare nella Striscia, promosso da un network di 19 attori agenzie e istituzioni intergovernative, di cui Oxfam fa parte. “Questo nuovo rapporto mostra che i livelli catastrofici di fame a Gaza sono i più alti mai registrati sulla scala di Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (IPC), sia in termini di numero di persone colpite che in percentuale sulla popolazione totale. – sottolinea Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – Mai prima d’ora abbiamo assistito all’evolversi di una situazione tanto grave nel giro di poco tempo. Tra pochi giorni la popolazione nel nord di Gaza si troverà ad affrontare una vera e propria carestia, situazione che si presenterà anche al sud molto presto senza un cessate il fuoco e una risposta umanitaria adeguata. Molti bambini stanno già morendo di fame mentre la comunità internazionale resta inerte. Intanto da dicembre, il numero di persone sull’orlo della carestia è quasi raddoppiato”.


“Le responsabilità di questa situazione sono da attribuire a Israele che continua a non consentire l’ingresso a Gaza di cibo e altri beni essenziali alla sopravvivenza – continua Pezzati – Ormai da 5 mesi la fame viene usata come arma di guerra, mentre paradossalmente le condizioni sono ulteriormente peggiorate da quando la Corte Internazionale di giustizia dell’Aia ha ordinato a Israele di consentire l’intervento umanitario. La portata della catastrofe umanitaria in corso è tale da rappresentare un rischio reale di genocidio”. “Non possiamo aspettare una dichiarazione di carestia per fermare queste atrocità, da subito è fondamentale aumentare le operazioni umanitarie. – ha concluso Pezzati – Israele non può affamare e bombardare Gaza per trovare una soluzione. Solo un immediato cessate il fuoco permanente e una soluzione politica, che preveda la fine dell’occupazione e il rilascio di tutti gli ostaggi e prigionieri detenuti illegalmente, possono portare a una pace duratura e giusta sia per i palestinesi che per gli israeliani”.


La risposta di Oxfam a Gaza Oxfam è intervenuta tempestivamente dopo l’inizio dell’offensiva nella Striscia, seguita agli attentati del 7 ottobre, per rispondere agli enormi e crescenti bisogni della popolazione. Un lavoro quotidiano che ha consentito di raggiungere oltre 250 mila persone, di cui 120 mila bambini, nelle zone più colpite. Vitale è stata la distribuzione di acqua pulita e cibo, o di coperte e abiti caldi per affrontare l’inverno. Nei campi profughi sono stati installati servizi igienici, mentre a Rafah è stato possibile avviare 11 impianti di desalinizzazione a energia solare, di cui 5 già operanti, per garantire acqua pulita a 25 mila sfollati costretti a sopravvivere in condizioni sempre più critiche.

Genova, Toti: entro fine aprile via a cantiere Università Erzelli

Genova, Toti: entro fine aprile via a cantiere Università ErzelliGenova, 19 mar. (askanews) – E’ stata aggiudicata in via definitiva alla Percassi Spa, in raggruppamento temporaneo di impresa con la società Nbi, la gara per il primo lotto dei lavori per la realizzazione della nuova Scuola Politecnica dell’Università di Genova nel parco scientifico e tecnologico degli Erzelli. Sono infatti terminate le procedure amministrative di verifica dell’offerta che è stata giudicata congrua. Il lotto in oggetto prevede cinque corpi di fabbrica destinati a laboratori per le attività di ricerca e sperimentazione, compresa una viabilità privata di servizio agli edifici, con durata prevista dei cantieri di due anni e mezzo.


“Procediamo spediti – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per realizzare il progetto degli Erzelli, che coniugherà ricerca traslazionale, tecnologie e sanità per la creazione di un polo di eccellenza a livello internazionale. La conclusione della gara consentirà di avviare il cantiere entro la fine di aprile, in linea con il cronoprogramma. Quella di oggi è un’ottima notizia: la Scuola Politecnica sarà integrata con il nuovo ospedale del ponente, il primo istituto di ricerca e cura dedicato alla medicina computazionale, e con gli altri poli tecnologici che troveranno spazio sulla collina”. “Con l’assegnazione del primo lotto di lavori per la nuova Scuola Politecnica – dichiara il rettore dell’Università di Genova Federico Delfino – inizia la fase operativa del progetto. È un traguardo molto importante per quanti, Università e istituzioni in primo luogo, hanno lavorato intensamente negli ultimi due anni per giungere a questo punto. La prossima apertura del cantiere segnerà un ulteriore tangibile passo verso la realizzazione del Parco degli Erzelli, che diverrà il simbolo di una Liguria hub internazionale dell’innovazione, in cui l’Università avrà un ruolo primario, formando professionalità competenti e continuando il suo impegno nella ricerca accanto alle imprese e agli istituti del Parco”.


I lavori sono stati aggiudicati per un importo complessivo di 72.482.684,79 euro, a cui aggiungere gli oneri della sicurezza per 4.192.231,23 euro (esclusa l’Iva), a seguito del ribasso offerto del 15,86%.

Liguria, Mai (Lega): Riolfo in Fi? Cambi casacca intollerabili

Liguria, Mai (Lega): Riolfo in Fi? Cambi casacca intollerabiliGenova, 19 mar. (askanews) – “La Lega non è una barca sulla quale si sale solo quando fa comodo e dalla quale si scende se il mare si agita. Il consigliere Mabel Riolfo, senza confrontarsi con nessuno di noi e senza coinvolgerci nella sua decisione, ha comunicato le dimissioni dal gruppo, pur restando in consiglio regionale e aderendo al gruppo Misto. Ci auguriamo che dietro la sua uscita dalla Lega non si celi la volontà di passare in Forza Italia, perché per noi i cambi di casacca non sono tollerabili”. Lo afferma in una nota Stefano Mai, capogruppo della Lega in Regione Liguria.


“Riolfo – aggiunge il capogruppo leghista – è stata eletta in Regione unicamente grazie ai voti della Lega e al supporto di tanti nostri sostenitori e militanti, ma è evidente che oggi non si sente più in dovere di rappresentarli. Da qualche tempo Riolfo era insofferente. Se non condivide più lo spirito del partito, ammesso che lo abbia mai davvero condiviso, la coerenza vuole – conclude Mai – che non solo lasci il gruppo, ma anche la carica da consigliere regionale che ha avuto grazie alla Lega e solo subentrando a seguito delle dimissioni da consigliere regionale del vice presidente Alessandro Piana, essendo stata la prima dei non eletti”.

Il con-vivere Carrara Festival 2024 dedicato al “cambiamento”

Il con-vivere Carrara Festival 2024 dedicato al “cambiamento”Roma, 19 mar. (askanews) – L’edizione 2024 di con-vivere Carrara Festival – dal 5 all’8 settembre promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara – avrà come tema il “cambiamento” e vedrà la consulenza scientifica di Mauro Ceruti. Il festival – fondato da Remo Bodei – avrà anche quest’anno la direzione di Emanuela Mazzi. Il “panta rei” di Eraclito descrive l’inarrestabile divenire delle cose: tutto è in movimento, cambia e si trasforma.


L’immagine scelta per raffigurare il tema di questa edizione è una fotografia di Mimmo Jodice dal titolo “Demetra”, che ritrae la testa di una statua romana del I secolo d.C. rinvenuta a Ercolano e raffigurante la dea della terra, della natura e dell’agricoltura, deturpata da una lacerazione che le attraversa la guancia destra; è inquadrata mentre una mano la solleva ricomponendola con il frammento mancante davanti all’obiettivo del fotografo. Per l’edizione 2024 di con-vivere, la forza dell’immagine che Mimmo Jodice ha gentilmente concesso al festival, invita a interrogarci su cosa significa “cambiamento”: ogni cambiamento passa innanzitutto da un mutamento di sguardo e di prospettiva che cerca di ricomporre eventuali lacerazioni e riconnetterci alla dimensione naturale. Ceruti è attualmente professore ordinario di Filosofia della Scienza e direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CRiSiCo) presso l’Università IULM di Milano. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il tempo della complessità (2018); Sulla stessa barca (2020); Abitare la complessità. La sfida di un destino comune (2020); Umanizzare la modernità. Un modo nuovo di pensare il futuro (con Francesco Bellusci, 2023). A dicembre 2023 è uscito un volume interamente dedicato alla sua filosofia, con numerosi contributi di studiosi: La danza della complessità. Dialoghi con la filosofia di Mauro Ceruti, a cura di Luisa Damiano e Francesco Bellusci, con una prefazione di Edgar Morin.


Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo Onlus.

Su RaiPlay l’episodio pilota di “L’effetto Dorothy”

Su RaiPlay l’episodio pilota di “L’effetto Dorothy”Roma, 19 mar. (askanews) – Ha debuttato su RaiPlay il 15 marzo “L’Effetto Dorothy”, una serie mockumentary, scritta da Luca Avagliano e Gregory Eve, vincitore della quinta edizione del Premio solinas Experimenta Serie, con protagonista, Ninni Bruschetta e per la regia di Valerio Attanasio.


Racconta le avventure e le vicende umane di un team di ricercatori universitari guidati dal Professor Dorotei, uno psicologo evoluzionista molto eccentrico, a Volterra, nel distaccamento dell’Università di Pisa. Il Professor è accompagnato da due operatori che riprendono costantemente il lavoro del suo team con lo scopo di realizzare un documentario sulla loro ricerca e le loro metodologie. Questo è quanto richiede il misterioso finanziamento giunto dal Belgio, dalla fondazione del Professor Ozelet, che ha riportato insperate risorse e linfa per sostenere la ricerca del team. Dorotei vuole a ogni costo aggiudicarsi il premio. L’obiettivo del suo esperimento è dimostrare che gli esseri umani sono sempre pronti a cogliere dei segnali primordiali, anche quando assorti in attività logiche impegnative. Tecnicamente l’esperimento è un successo, metodologicamente un po’ meno. Basterà per aggiudicarsi il premio?


Il progetto ha vinto il concorso realizzato in collaborazione con Rai Fiction che dà accesso a un percorso di Alta Formazione per selezionare e sviluppare progetti innovativi di racconto seriale della durata di 25 minuti a puntata e finalizzato alla realizzazione del pilota di serie. Nel cast, oltre a Bruschetta, ci sono Luca Avagliano, Melissa Anna Bartolini, Tomas Leardini, Federica Torchetti e Barbara Folchitto. “È la prima volta che realizzo un mockumentary – ha detto Attanasio – e confesso di essermi molto divertito, perché mi sono sentito libero di girare senza preoccuparmi troppo della forma, della singola inquadratura, dell’estetica in generale e ho potuto concentrarmi quasi esclusivamente sulla performance degli attori. La sfida era quella di trovare una via originale al mockumentary, un genere che negli ultimi 20 anni è stato riproposto in diverse forme e formati, soprattutto se parliamo di serialità comica. Per ‘L’Effetto Dorothy’ ho pensato che la soluzione migliore fosse quella di utilizzare il piano sequenza abbinato alla macchina a mano per riprendere le scene in cui viene documentato il lavoro del team dei ricercatori. È evidente che la macchina da presa fatichi a stare dietro a quello che le accade davanti: prova a riprendere tutto, talvolta arrivando in ritardo di qualche secondo rispetto a una reazione di un personaggio, ed e’ esattamente questo l’effetto che volevo. Come se fosse appunto qualcosa che avviene in diretta, che non è coreografato in anticipo. Ovviamente si tratta di una finzione perché, come sappiamo, nella realtà è l’esatto contrario: pur nell’apparente casualità di certe riprese, tutto quello che vediamo è frutto di una precisa coreografia, dai movimenti degli attori ai movimenti della macchina da presa. Tutto cambia quando passiamo alle interviste che ho girato volutamente in maniera più ‘professionale’ – ha aggiunto il regista – optando per delle riprese statiche, a sottolineare il tono più serio che i personaggi cercano di darsi in quei momenti, in netto contrasto con quanto in realtà stiamo vedendo accadere”.

Il Papa: il mondo segnato è da sfide epocali

Il Papa: il mondo segnato è da sfide epocali

Roma, 19 mar. (askanews) – “Lo scopo di ogni vocazione” è “diventare uomini e donne di speranza. Come singoli e come comunità, nella varietà dei carismi e dei ministeri, siamo tutti chiamati a ‘dare corpo e cuore’ alla speranza del Vangelo in un mondo segnato da sfide epocali: l’avanzare minaccioso di una terza guerra mondiale a pezzi; le folle di migranti che fuggono dalla loro terra alla ricerca di un futuro migliore; il costante aumento dei poveri; il pericolo di compromettere in modo irreversibile la salute del nostro pianeta”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la 61a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebra il 21 aprile 2024, IV Domenica di Pasqua, sul tema “Chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace”.

“E a tutto ciò – prosegue il Papa – si aggiungono le difficoltà che incontriamo quotidianamente e che, a volte, rischiano di gettarci nella rassegnazione o nel disfattismo. In questo nostro tempo, allora, è decisivo per noi cristiani coltivare uno sguardo pieno di speranza, per poter lavorare con frutto, rispondendo alla vocazione che ci è stata affidata, al servizio del Regno di Dio, Regno di amore, di giustizia e di pace”.

“Mettiamoci in cammino come pellegrini di speranza, perché, come Maria fece con Santa Elisabetta, anche noi possiamo portare annunci di gioia, generare vita nuova ed essere artigiani di fraternità e di pace”, conclude Bergoglio.

Cresce associazione italiana Ambasciatori del gusto

Cresce associazione italiana Ambasciatori del gustoRoma, 19 mar. (askanews) – Cresce l’associazione italiana Ambasciatori del gusto: in un anno l’ente conta 36 nuovi ingressi provenienti da tutta Italia e non solo, visto che tra i nuovi Ambasciatori del Gusto anche tre professionisti attivi all’estero.


I nomi dei nuovi Ambasciatori del Gusto sono stati ufficializzati ieri a Reggio Emilia nel corso dell’Assemblea annuale svoltasi in occasione dell’evento ADG Futura, think-tank di tre giorni dedicato all’incontro-confronto tra istituzioni, territorio, filiera e addetti ai lavori. “Abbiamo superato la soglia dei 250 membri, accogliendo professionisti provenienti da ogni angolo d’Italia, soprattutto giovani talentuosi. Insieme a loro continueremo a lavorare per riscoprire la bellezza dei nostri territori, consolidare il marchio Italia a livello internazionale, formare i futuri imprenditori del settore e promuovere i prodotti del Made in Italy”, ha detto Alessandro Gilmozzi, presidente dell’associazione anticipando il tema del “lavoro di squadra” che sarà oggetto del Convegno in programma stamattina a Reggio Emilia.

Ortofrutta, in E. Romagna previsioni positive per frutta estiva

Ortofrutta, in E. Romagna previsioni positive per frutta estivaRoma, 19 mar. (askanews) – La campagna del kiwi e delle pere volge precocemente al termine anche a causa delle poche quantità raccolte in Emilia Romagna lo scorso autunno, ma prosegue quella delle mele e le previsioni per la frutta estiva sono positive. Lo ha detto Giancarlo Minguzzi, presidente Fruitimprese Emilia Romagna e presidente della omonima OP di Alfonsine.


Contrariamente a pere e kiwi, infatti, le mele sono state prodotte in buona quantità e normalmente di ottima qualità. “Le varietà di mele attualmente in giacenza sono Fuji e Pink Lady, poiché le varietà Gala, Golden e Granny Smith sono a fine stoccaggio. I prezzi sono sempre stati remunerativi, anche se c’è da fare un distinguo poiché vengono sempre più penalizzate le seconde qualità e i calibri piccoli”, ha detto. La prossima campagna primavera-estate – anticipa poi Minguzzi – si presenta al momento di normali quantità sia per drupacee che per pomacee e in tutte le zone produttive europee. Per cui se così sarà, il prodotto di prima qualità e di buon calibro potrà essere sufficientemente remunerato”.


Ci sono inoltre buone notizie riguardo ai rimborsi a fronte dei danni da alluvione, a favore degli agricoltori, “rimborsi che verranno erogati, a detta delle organizzazioni agricole entro il mese di aprile. Questo risultato lo si deve anche alle richieste sinergiche di tutte le associazioni agricole alle quali si è unita anche Fruitimprese”, ha concluso.