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Autore: Redazione StudioNews

Dal 29 marzo in tv la serie americana “Based on a true story”

Dal 29 marzo in tv la serie americana “Based on a true story”Roma, 18 mar. (askanews) – Sarà disponibile dal 29 marzo, in esclusiva su RaiPlay, la serie tv americana “Based on a true story”, un mix tra dark comedy e thriller che approda sulla piattaforma e per la prima volta in Italia. Racconta la storia di una agente immobiliare, un idraulico e una ex-star del tennis in disgrazia le cui vite convergono in maniera inaspettata grazie all’ossessione americana degli ultimi anni: i podcast sul crimine.


Ava (Kaley Cuoco) e Nathan (Chris Messina) sono una coppia di Los Angeles in piena crisi e in attesa del primo figlio. Lei è un’agente immobiliare che non riesce a dare la svolta definitiva alla sua carriera; lui, una meteora del mondo del tennis, vive tra i ricordi di un’epica partita in cui ha battuto Federer e il lavoro, sempre più precario, di insegnante al Beverly Club. Quando Nathan viene licenziato la situazione in casa scoppia: Ava vorrebbe una vita come quella delle sue amiche ricche con cui condivide la passione per i podcast sul crimine, Nathan vorrebbe finalmente il riconoscimento che merita. Nel frattempo, la città è sconvolta dall’efferato omicidio perpetrato da quello che sembra essere nuovo serial killer: lo squartatore del Westside. La notizia tocca i Bartlett da vicino: la vittima è infatti la cameriera di un locale frequentato da Nathan e Matt. Questo accende la curiosità di Ava, che suggestionata dai podcast di indagini di cui è un’accanita ascoltatrice, comincia a ficcare il naso sulle uscite serali del marito. Quando lei e Nathan si accorgono che la vittima, nella notte in cui è stata uccisa, aveva avuto dei contatti con Matt, si convincono che il giovane e garbato idraulico è in realtà uno spietato killer e così decidono di coniugare la passione per il podcasting con la possibilità di dare una svolta definitiva alla loro vita: registreranno un podcast sullo squartatore del Westside con la voce del vero omicida.


La serie, scritta e prodotta da Craig Rosenberg (già executive di “The Boys”) e diretta da Jennifer Arnold, Alex Buono, Francesca Gregorini, Anu Valia, ha un formidabile cast che vede protagonisti Kaley Cuoco, l’indimenticata Penny di “The Big Bang Theory” e Chris Messina, che ha recitato in serie di successo come “Gaslit” e in film come “Air”, “Vicky, Cristina, Barcelona” di Woody Allen e “Julie e Julia” insieme a Meryl Streep. I due sono affiancati da Tom Bateman, che ha recitato in “Assassinio sul Nilo” e “Assassinio sull’Orient Express”, e che in “Based On A True Story” interpreta un misterioso idraulico la cui vera identità resta in sospeso fino all’ultimo secondo. Nel cast, inoltre: Priscilla Quintana (Ruby Gale), Liana Liberato (Tory Thompson), Natalia Dyer (Chloe Lake), Alex Alomar Akpobome (Ryan), Aisha Alfa (Carolyn), Annabelle Dexter-Jones (Serena), Li Jun Li (Michelle).

La personale di Azzurra Primavera: “100 ritratti oltre l’immagine”

La personale di Azzurra Primavera: “100 ritratti oltre l’immagine”Roma, 18 mar. (askanews) – Dal 21 marzo al 30 giugno 2024 Arimondi Circle presenta a Roma (in via Giuseppe Arimondi 3) la prima mostra personale dedicata alla fotografa Azzurra Primavera, che ne ripercorre l’esperienza umana e professionale, con oltre 100 scatti, molti dei quali inediti.


A cura di Cesare Biasini Selvaggi e Barbara Santoro, l’esposizione parte dalle fotografie che ricostruiscono la storia del teatro, del cinema, della tv degli ultimi trent’anni con i ritratti delle loro protagoniste e protagonisti, fino ai cicli di ricerca mai mostrati né pubblicati, come quelli dedicati ai rom e al World Pride del 2000 a Roma. La mostra, promossa da Luisa Melara, presidente di Arimondi Circle, presenta organicamente Azzurra Primavera e la sua produzione fotografica di artista libera, umana, dai profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie per i diritti civili.


Cinque capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Azzurra Primavera: dagli esordi della seconda metà degli anni novanta, con la sezione “Un anno in camerino”, scatti inediti eseguiti nel dietro le quinte dei teatri della capitale (Eliseo, Manzoni, Argentina, Sistina, Valle, Quirino, La Cometa, Teatro dei Servi, Colosseo, Argot, Teatro dell’Orologio, Teatro Nazionale Parioli), dal primo ritratto di Mita Medici e, a seguire, tra gli altri, Enzo Garinei, Sabrina Salerno, Piera Degli Esposti, Carlo Giuffrè, Alessandro Haber, Giampiero Ingrassia, Enrica Bonaccorti, Corrado Pani, Cloris Brosca, Pamela Villoresi, Cinzia Leone, Lucia Poli, Luca Barbareschi, Massimo Ghini, Gabriele Lavia, Paola Pitagora, Pino Ammendola, Enzo Iacchetti, Sabrina Ferilli, Rodolfo Laganà, Nino Manfredi, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Neri Marcorè, Claudia Gerini, Gigi Proietti, Elena Sofia Ricci, Pietro Biondi, Rocco Papaleo. Si prosegue con il ciclo “ROM/mania” espressione di una ricerca artistica che, attraverso il linguaggio fotografico, va oltre la superficie visibile, raccontando storie di vita, comunità e incontri fortuiti che hanno plasmato il percorso di Azzurra Primavera.


Questo progetto è nato verso i primi anni dieci del duemila nel quartiere romano di Monte Sacro (dove la fotografa vive e ha il suo studio), lungo gli argini dell’Aniene, in prossimità dell’insediamento di una comunità rom. I rom hanno iniziato col tempo a chiedere ad Azzurra di fotografarli. È stata la curiosità reciproca a stabilire tra loro un legame. Questi ritratti, che la fotografa poi provvede a stampare e a regalare ai loro protagonisti, sono motivati da un profondo spirito umanitario, concentrato su persone marginalizzate dalla società. In questo stesso ambito, si iscrivono le fotografie in mostra dedicate all’epocale World Pride ospitato a Roma quell’8 luglio del 2000, l’anno del Giubileo. Una folla inaudita (tra le 300.000 e le 500.000 persone) che arrivò da ogni parte del mondo, immortalata per frammenti dall’obiettivo di Azzurra Primavera, impegnata da sempre nella lotta per i diritti civili della comunità LGBT a fianco della storica amica e attivista Imma Battaglia.


Il percorso espositivo continua con la sezione “Wanted” che mette in scena gli ultimi vent’anni di quei ritratti di Azzurra Primavera che hanno fatto la storia della fotografia italiana dello spettacolo, scatti apparsi sulle più importanti copertine di magazine italiani e internazionali, su giornali e libri, tra gli altri Sandra Milo, Stefano Bollani, Valentina Cenni, Renzo Arbore, Valentina Cortese, Barbora Bobulova, Eva Grimaldi, Imma Battaglia, Alberto Matano, Concita De Gregorio, la vincitrice del premio strega poesia Vivian Lamarque, le tre ricercatrici che hanno isolato il virus del Covid (Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti), Sergio Castellitto, Christian De Sica, Chiara Civello, Claudio Amendola, Isabella Ferrari, Angela Luce. La mostra presenta anche in anteprima due fotografie dell’ultimo ciclo avviato dall’artista solo a fine 2023 intitolato “L’attesa”, incentrato sul momento che precede l’ingresso degli attori di teatro in scena, quando questi sono già assorti e “in parte”. I primi due scatti esposti sono stati realizzati nel dietro le quinte del Teatro Stabile di Catania in occasione di “Anna Karenina” con la regia di Luca De Fusco e, come interpreti, Galatea Ranzi, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Mersila Sokoli e Irene Tetto. A completare il percorso, c’è la ricostruzione della camera oscura degli esordi di Azzurra Primavera.

Il cardinale Zuppi: le nuove elezioni europee ci portino un’Europa che punti alla pace

Il cardinale Zuppi: le nuove elezioni europee ci portino un’Europa che punti alla paceRoma, 18 mar. (askanews) – Le parole sulla pace di Papa Francesco, anche quelle non comprese o fraintese, “sono tutt’altro che ingenuità. È sofferta e drammatica condivisione di un dolore che non potremo mai misurare”, visto che viviamo, come umanità, “un lunghissimo Venerdì Santo”, insanguinato da conflitti e guerre. Ad affermarlo è stato il Presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori del Consiglio permanente della Cei, aperti questo pomeriggio a Roma. Un invito alla pace che si è esteso anche alle prossime scelte per il Parlamento europeo che, attraverso il voto, si auspica portino ad istituzioni votate finalmente a politiche di pace e di disarmo. E’ proprio in un frangente come questo che “la storia esige – ha proseguito Zuppi – di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura”.


“Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell’Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione”, è stato l’invito venuto dal Presidente della Cei, il quale ha poi ricordato che proprio “questa Europa vivrà a giugno una grande occasione di partecipazione popolare per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Facciamo nostro – ha detto quindi Zuppi al parlamentino dei vescovi italiani – l’appello dei Vescovi europei che, in un recente documento sulle prossime elezioni, affermano: ‘Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento europeo. Non possiamo rassegnarci – ha quindi concluso Zuppi – a un aumento incontrollato delle armi, né tanto meno alla guerra come via per la pace. L’Italia – l’Europa no? – ‘ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’”.

Cei, card. Zuppi: preoccupati da tenuta sistema paese

Cei, card. Zuppi: preoccupati da tenuta sistema paeseRoma, 18 mar. (askanews) – “Suscita preoccupazione la tenuta del sistema Paese, in particolare di quelle aree che ormai da tempo fanno i conti con la crisi economica e sociale, con lo spopolamento e con la carenza di servizi”. Ad esprimere le preoccupazioni dell’episcopato italiano sulle riforme istituzionali è stato oggi il Presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi aprendo a Roma i lavori del Consiglio permanente della Cei.


Nella sua prolusione, il porporato ha quindi chiesto che “non venga meno un quadro istituzionale che possa favorire uno sviluppo unitario, secondo i principi di solidarietà, sussidiarietà e coesione sociale. Su questo versante, la nostra attenzione è stata costante e resterà vigile, – ha quindi aggiunto – nella consapevolezza che il Paese non crescerà, se non insieme, come peraltro già ricordato in passato”.

Assegnato a Leo Turrini Premio Ciliegia d’Oro del Centro Studi Vignola

Assegnato a Leo Turrini Premio Ciliegia d’Oro del Centro Studi VignolaMilano, 18 mar. (askanews) – E’ stato assegnato al giornalista sportivo Leo Turrini il Premio Ciliegia d’Oro, riconoscimento istituito nel 1981 e promosso ogni anno dal Centro Studi Vignola con il sostegno dell’azienda Toschi Vignola, per rendere omaggio a personalità che si sono particolarmente distinte in campo sociale, culturale, imprenditoriale, sportivo o umanitario. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 18 maggio alle 18 alla Sala dei Contrari del Castello di Vignola (Modena), durante la Festa dei Ciliegi in Fiore,


“Questo premio – si legge nella motivazione del riconoscimento assegnato al giornalista nato a Sassuolo nel 1960 – è un riconoscimento al talento di Leo Turrini, per il suo ruolo di esperto conoscitore nel settore del giornalismo sportivo internazionale, dimostrando sempre uno stretto legame con il territorio modenese”. “Assegnare il Premio Ciliegia d’Oro a Leo Turrini significa riconoscere il grande valore che i suoi racconti hanno portato al nostro territorio” ha dichiarato Massimo Toschi, presidente di Toschi Vignola e del Centro Studi Vignola, aggiungendo che “la sua passione per lo sport, in particolare per la Ferrari, simboleggia il legame indissolubile con la tradizione e la cultura modenese. Appassionato delle sue radici e profondamente legato alla sua terra – ha concluso – Leo Turrini rappresenta un esempio di impegno e dedizione per tutti coloro che aspirano a ricoprire importanti ruoli nazionali e internazionali, facendo emergere il meglio delle proprie origini”.


Tra i vincitori del premio delle passate edizioni: Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti, Luca Toni, Valerio Massimo Manfredi, Anna Molinari, Luca Cordero di Montezemolo, Massimo Bottura e Piero Ferrari. Per l’anno 2022, il premio è stato assegnato a Rita Cucchiara, ingegnere elettrotecnico e informatico, punto di riferimento per gli studi sull’Intelligenza artificiale. Foto: sito Toschi Vignola

Cei, Zuppi: nuove elezioni ci portino Europa che punti a pace

Cei, Zuppi: nuove elezioni ci portino Europa che punti a paceRoma, 18 mar. (askanews) – Le parole sulla pace di Papa Francesco, anche quelle non comprese o fraintese, “sono tutt’altro che ingenuità. È sofferta e drammatica condivisione di un dolore che non potremo mai misurare”, visto che viviamo, come umanità, “un lunghissimo Venerdì Santo”, insanguinato da conflitti e guerre. Ad affermarlo è stato il Presidente della Conferenza episcopale italiana, e arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori del Consiglio permanente della Cei, aperti questo pomeriggio a Roma. Un invito alla pace che si è esteso anche alle prossime scelte per il Parlamento europeo che, attraverso il voto, si auspica portino ad istituzioni votate finalmente a politiche di pace e di disarmo. E’ proprio in un frangente come questo che “la storia esige – ha proseguito Zuppi – di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura”.


“Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell’Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione”, è stato l’invito venuto dal Presidente della Cei, il quale ha poi ricordato che proprio “questa Europa vivrà a giugno una grande occasione di partecipazione popolare per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Facciamo nostro – ha detto quindi Zuppi al parlamentino dei vescovi italiani – l’appello dei Vescovi europei che, in un recente documento sulle prossime elezioni, affermano: ‘Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che condividiamo e di cui ci sentiamo responsabili. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente i deputati che rappresenteranno i nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo Parlamento europeo’. Non possiamo rassegnarci – ha quindi concluso Zuppi – a un aumento incontrollato delle armi, né tanto meno alla guerra come via per la pace. L’Italia – l’Europa no? – ‘ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’”.

Regione Lazio: firmata Intesa su sicurezza ‘Super cantiere’ Amatrice

Regione Lazio: firmata Intesa su sicurezza ‘Super cantiere’ AmatriceRoma, 18 mar. (askanews) – È stato firmato oggi a Rieti il Protocollo d’Intesa sulla regolarità e la sicurezza del lavoro del “Super cantiere” nel centro storico di Amatrice, per l’ottimizzazione delle attività relative alle misure per la salute e la sicurezza nei cantieri. Il protocollo è stato siglato tra la Prefettura di Rieti, il sub commissario straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, la Regione Lazio, l’Ufficio speciale per la ricostruzione, il Comune di Amatrice, gli enti e le associazioni di settore nell’edilizia, nella sicurezza dei luoghi di lavoro, i sindacati e le autorità. Considerando la complessità della ricostruzione del centro storico di Amatrice e la crisi che il settore dell’edilizia sta attraversando, questo potrebbe portare un notevole abbassamento dei prezzi legati alla sicurezza, alla prevenzione e alla legalità dei luoghi di lavoro. Inoltre, grazie all’accordo siglato, sarà possibile raggiungere gli obiettivi per mantenere un controllo elevato sulla ricostruzione e soprattutto sulla sicurezza e la vigilanza. Per garantire questi obiettivi, infatti, sarà istituito un Tavolo tecnico che si riunirà periodicamente.


La Regione Lazio, all’interno del protocollo, avrà compiti legati al coordinamento delle attività di vigilanza, della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. E sarà incaricata di notificare in maniera preliminare l’avvio dei cantieri e istituire un sistema informativo per garantire la tracciabilità e l’aggiornamento sulla sicurezza. “Nel corso della mia prima visita ad Amatrice avevo assicurato che avremmo recuperato tutto il tempo perso negli ultimi anni. La firma di questo Protocollo d’Intesa è un atto importante e concreto in questa direzione. Ricostruire presto, ricostruire bene. E’ il significato profondo di una importante sinergia tra enti e istituzioni diverse per assicurare la sicurezza, la salute e la prevenzione nel ‘Super Cantiere’, come giustamente deve essere definito il centro storico di Amatrice. Il dolore che ha attraversato questa terra si è subito trasformato in una grande macchina di soccorso e di solidarietà. La Regione Lazio conferma il suo impegno, insieme agli altri sottoscrittori del Protocollo, nel proseguire la ricostruzione con speditezza, senza venire meno alle garanzie per le comunità e per i lavoratori”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.


“Il protocollo firmato oggi in Prefettura di Rieti rappresenta una collaborazione tra istituzioni ed enti, accomunata da un obiettivo unico: la ricostruzione di Amatrice. Grazie all’inizio dei lavori nel ‘Super cantiere’, questo protocollo da finalmente il via libera a interventi mirati, veloci e in sicurezza per ridare un futuro a quella parte dell’Appennino centrale che da troppi anni aspetta risposte. Ringrazio tutte le Istituzioni, gli enti e le associazioni coinvolte per il loro impegno che ci hanno permesso di programmare un lavoro congiunto e costante per per il futuro di questi territori”, ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.

Torna al cinema “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”

Torna al cinema “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”Milano, 18 mar. (askanews) – Arriva per la prima volta nelle sale italiane, solo il 25, 26, 27 marzo come evento speciale, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” il rivoluzionario e ipnotico film-concerto che raccoglie le riprese delle elettrizzanti esibizioni dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York nel 1973. L’elenco delle sale è disponibile su nexodigital.it, sono aperte le prevendite. Quella al Madison Square Garden era la tappa finale del loro tour negli States che aveva toccato più di 30 città, battendo i record di affluenza di pubblico precedentemente detenuti dai Beatles. Fecero tre concerti di seguito, tutti sold out, il 27, 28 e 29 luglio 1973, portando sul palco brani leggendari come “Rock and Roll”, “Black Dog”, “Stairway To Heaven”, “Heartbraker”, “Whole Lotta Love” e molti altri, che rivivono con tutta la loro potenza in questo imperdibile film-concerto.


“Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è un viaggio visionario, un appuntamento al cinema irrinunciabile per tutti i fan dei Led Zeppelin ma anche per coloro che vogliono conoscere più da vicino la band che ha lasciato segni indelebili nella storia del rock’n’roll. Il film-concerto era stato pensato, infatti, appositamente per il cinema dagli stessi membri della band. Alle immagini dei tre live, dalla potenza della loro performance sul palco ai racconti nel backstage, si fondono sequenze video realizzate appositamente, che ripercorrono le “allucinazioni private” di Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham.


La rimasterizzazione della colonna sonora è stata supervisionata personalmente dai membri della band, dando vita a un film in cui si rivela, visivamente e musicalmente, la stessa essenza della più grande e influente rock band del mondo. Diretto da Peter Clifton e da Joe Massot, “Led Zeppelin: The Song Remains The Same” è distribuito nelle sale italiane in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con Warner Music Italy e coi media partner Radio Capital e MYmovies.it.


Al nuovo trailer di “Led Zeppelin: The Song Remains The Same”hanno prestato le proprie voci Luca De Gennaro e Mixo, due iconici nomi della radiofonia italiana che tutti i giorni su Radio Capital conducono Capital Records.

Travaglio torna a teatro con “I migliori anni della nostra vita”

Travaglio torna a teatro con “I migliori anni della nostra vita”Roma, 18 mar. (askanews) – Nel mese di marzo il giornalista e opinionista Marco Travaglio sarà protagonista in diverse città italiane con nuovi appuntamenti della seconda stagione de “I migliori anni ddlla nostra vita”, uno spettacolo che racconta, nel consueto stile satirico del direttore de il Fatto Quotidiano, gli ultimi cinque anni di storia politica italiana.


Lo spettacolo prodotto da Loft Produzioni S.r.l. e organizzato da Gruppoanteprima sarà in scena al Teatro Golden di Palermo sabato 23 marzo, al Teatro Petruzzelli di Bari martedì 26 marzo e al Teatro Politeama di Piacenza il 28 marzo.

Rieti, Rocca: inaugurato Pronto Soccorso e Polo Materno-Infantile

Rieti, Rocca: inaugurato Pronto Soccorso e Polo Materno-InfantileRoma, 18 mar. (askanews) – “Questa mattina abbiamo inaugurato il nuovo Pronto Soccorso e il Polo Materno-Infantile dell’Ospedale ‘San Camillo de Lellis’ di Rieti. Stiamo investendo tante risorse per l’umanizzazione degli ambienti sanitari e delle cure, oltre che sulle tecnologie più moderne per consentire agli operatori di dare il meglio di sé. Lavoreremo con grande determinazione per il nuovo ospedale di Rieti, concentrandoci sulle risorse da trovare e non sugli annunci, per garantire la dignità che questa provincia, i suoi cittadini e il personale sanitario meritano. Sarà una strada lunga, ma la percorreremo per quattro anni insieme alle comunità e ai territori del Lazio”. Lo scrive sui social il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.