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Autore: Redazione StudioNews

Vino, Memorial Dino Marchi: Ais Veneto premia 5 Cantine del territorio

Vino, Memorial Dino Marchi: Ais Veneto premia 5 Cantine del territorioMilano, 18 mar. (askanews) – L’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto rende omaggio al suo ex presidente Dino Marchi con un nuovo riconoscimento dedicato al suo ricordo. La seconda edizione del “Memorial Dino Marchi” ha visto la premiazione di cinque realtà presenti nella “Guida ai vini del Veneto -Vinetia” che si sono distinte in altrettante “categorie”.


Ad essere premiate sono state Paladin di Annone Veneto (Venezia) per la “tutela del paesaggio”, e Cà Lustra Zanovello di Cinto Euganeo (Padova) per la “salvaguardia della biodiversità e dei vitigni storici”, grazie al progetto di recupero di vecchie varietà euganee curato da Severina Cancellier. La menzione per la “promozione del territorio e dell’enoturismo” è andata all’azienda Bortolomiol di Valdobbiadene (Treviso), mentre quella per “l’impegno sociale” grazie al progetto solidale Santalucia è stata attribuita a Maculan, storica realtà di Breganze (Vicenza). Infine per la “promozione dell’arte e della cultura” ad eccellere è stata la Cantina Farina di Pindemonte (Verona), che nel 2023 ha inaugurato il progetto Art Ferment in collaborazione con la galleria d’arte internazionale Artericambi di Verona. L’assegnazione del riconoscimento è avvenuta domenica 17 marzo durante “Vinetia Tasting”, l’evento che porta in assaggio ogni anno nel cuore di Treviso i migliori vini regionali selezionati dai degustatori di Ais Veneto, che ha registrato la presenza di oltre un migliaio di persone. “Dino Marchi – ha ricordato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda – è stata una figura importantissima per la promozione del vino e del territorio veneto e proprio pensando al suo impegno, abbiamo istituito il premio dedicato alla sua memoria, assegnando il riconoscimento a quelle aziende che perseguono gli stessi ideali, gli stessi valori: cinque cantine che, con il loro agire, raccontano il miglior Veneto enoico”.

Fondazione Sylva e Luiss per la riforestazione del Salento

Fondazione Sylva e Luiss per la riforestazione del SalentoRoma, 18 mar. (askanews) – Un nuovo albero per ogni matricola. È l’obiettivo del progetto che vede insieme Fondazione Sylva e l’Università Luiss Guido Carli impegnate, nel Salento, in un intervento di forestazione e riqualificazione di un oliveto colpito dal batterio della Xylella fastidiosa. Luiss4Trees il nome dell’accordo, un patto green tra università e natura, cultura e ambiente, giovani e territorio.


Il terreno, che sarà riforestato da Fondazione Sylva nel prossimo autunno, è situato nella campagna salentina, in località Sementello, ed è di proprietà del Comune di Arnesano. Un fondo di 7 ettari, di pregio naturalistico e paesaggistico. Per la riforestazione saranno utilizzate più di venti specie arboree e arbustive scelte tra le varietà autoctone della macchia mediterranea. Tra le specie arboree saranno messe a dimora soprattutto le querce autoctone (leccio, quercia spinosa, quercia di Dalechamp, quercia virgiliana e vallonea), le conifere (cipresso, pino domestico e pino d’Aleppo), gli olmi, i carrubi, i gelsi e i bagolari. L’intervento complessivo prevede la piantumazione di 7mila piante, di cui 2360 dedicate a Luiss, una pianta per ogni matricola. Un’occasione di rinascita per il Salento, dopo il contagio della Xylella che ha falcidiato un patrimonio arboreo millenario. Il particolare valore del progetto consiste nel fatto che, oltre a essere una forestazione, è un intervento di riqualificazione di un’area abbandonata. Con la crescita del bosco, il luogo sarà habitat e rifugio per la fauna selvatica.


“Siamo lieti di collaborare con la Fondazione Sylva per contribuire a questo importante progetto di riforestazione nel territorio salentino. In Luiss siamo convinti che la formazione degli studenti passi anche da iniziative che, come questa, sappiano stimolare la loro attenzione verso il futuro del Pianeta, partendo da gesti e azioni concrete. Fa parte del nostro impegno, infatti, favorire la nascita di una nuova generazione di leader responsabili nei confronti della sostenibilità”, dice Luigi Gubitosi, Presidente Luiss. “Nel nostro Paese la normativa impone di porre a dimora un albero per ogni bambino o bambina che nasca o che venga adottato/a. Con questa collaborazione abbiamo voluto allargare la prospettiva alle comunità accademiche partendo proprio dall’Università Luiss, che ringraziamo. Il percorso di vita degli alberi che andremo a piantare va di pari passo con il percorso di formazione delle giovani matricole, in un patto tra cultura e natura che si rigenera”, dice Luigi de Vecchi, Presidente di Fondazione Sylva.

Apple in trattative con Alphabet per licenza Gemini IA su iPhone

Apple in trattative con Alphabet per licenza Gemini IA su iPhoneNew York, 18 mar. (askanews) – Secondo l’agenzia Bloomberg, Apple è in trattative con Google, di proprietà di Alphabet, per concedere al produttore di iPhone la licenza e integrare il motore di intelligenza artificiale Gemini all’interno degli apparecchi. Gemini è la suite di strumenti di intelligenza artificiale generativa di Google, che va dai chatbot agli assistenti di codifica.


Secondo le fonti di Bloomberg i due giganti della tecnologia sono “in trattative attive” affinché Gemini abiliti alcune nuove funzionalità che saranno disponibili sul software di iPhone entro la fine dell’anno. Apple potrebbe lanciare iOS 18, il suo ultimo sistema operativo per iPhone, già alla conferenza mondiale degli sviluppatori di giugno. La società di Cupertino avrebbe aperto anche un tavolo con OpenAI, sull’utilizzo dei suoi modelli.

Fininvest, al via riassetto immobiliare: Macherio a Barbara Berlusconi

Fininvest, al via riassetto immobiliare: Macherio a Barbara BerlusconiMilano, 18 mar. (askanews) – Riassetto immobiliare in casa Fininvest, con le storiche residenze di Silvio Berlusconi che saranno spartite tra i figli. E’ andata, infatti, a Barbara Berlusconi la villa di Macherio, mentre la primogenita Marina si è aggiudicata Villa Campari sul Lago Maggiore. Villa Feltrinelli, conosciuta anche come Villa Zeffirelli, a Roma sull’Appia Antica, sarà acquistata da Pier Silvio Berlusconi. La residenza milanese di via Rovani da tempo era stata acquistata dall’ultimogenito Luigi.


Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, è stato firmato un accordo tra Fininvest e Dolcedrago per l’acquisizione di Immobiliare Idra – proprietaria di svariati immobili di pregio, tra cui Villa Certosa in Costa Smeralda – da parte di Fininvest Real Estate, società che all’interno del gruppo Fininvest svolge l’attività di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. Il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 400 milioni di euro. Immobiliare Idra è stata fino ad oggi controllata al 100% dalla Dolcedrago, che era al 99,5% di Silvio Berlusconi, poi passata alla comunione dei figli eredi. Obiettivo dell’operazione è quello di poter usufruire delle strutture e competenze di Fininvest Real Estate nella valorizzazione e nella gestione degli immobili.

Domani a Chieti laboratorio progetto Piccoli Comuni con Decaro

Domani a Chieti laboratorio progetto Piccoli Comuni con DecaroRoma, 18 mar. (askanews) – Il confronto e il dialogo tra i Comuni che fanno parte del progetto Piccoli e la condivisione delle azioni messe in campo e degli obiettivi raggiunti sarà il focus al centro del laboratorio che si terrà il 19 marzo a Rocca San Giovanni (Chieti) dalle 10 alle 18. L’appuntamento sarà riservato ai piccoli Comuni di Abruzzo, Basilicata, Puglia e Molise.


I lavori, nello specifico, si articoleranno in una tavola mattutina dedicata ai Comuni del progetto “Piccoli” e una sessione plenaria pomeridiana rivolta a tutti i Comuni interessati. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Anci, Antonio Decaro. “Piccoli” è un progetto promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica nell’ambito del Programma operativo complementare al PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 ed attuato da Anci quale centro di competenza nazionale per il rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni. Durante il laboratorio Piccoli di Rocca San Giovanni i partecipanti saranno coinvolti tramite un questionario (clicca qui per il form) per la raccolta delle diverse opinioni su possibili proposte di sviluppo relative ai piccoli Comuni. Inoltre si potrà intervenire prenotandosi durante i lavori.

Clima, WWF: sabato 23 marzo torna l’Earth Hour

Clima, WWF: sabato 23 marzo torna l’Earth HourRoma, 18 mar. (askanews) – “Se non ora, quando? Se non noi, chi? Ognuno può compiere piccole ma grandi azioni per contribuire a garantire un futuro più giusto e sostenibile per tutti”. Con questo auspicio, il WWF lancia anche quest’anno l’iniziativa di Earth Hour, l’Ora della Terra: l’evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a spegnere le luci per un’ora per mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta. Da oggi il WWF propone una challenge di azioni, sfidando gli utenti sui propri canali social, e invitando tutti noi a compiere un gesto per il pianeta. Oggi, ad esempio, si chiederà alle persone di dedicare un’ora di tempo a sé stessi svolgendo un’attività all’aperto, con il cellulare spento! Ma durante la settimana tanti altri consigli anche su decluttering, alimentazione, acquisti responsabili, come leggere le certificazioni sostenibili, come risparmiare l’”acqua nascosta”. La challenge si concluderà sabato 23 marzo alle 20.30, giornata di Earth Hour, in cui avverrà lo spegnimento dei monumenti delle principali città italiane con lo slogan: “+Azioni -Co2: diamo un futuro al nostro futuro!”.


Cittadini, aziende e comunità, spegneranno le luci di strade, monumenti, palazzi, e regaleranno 60 minuti di respiro al Pianeta, con una semplice azione. Ma a questa semplice azione, si uniranno quelle degli altri 190 Paesi e territori, dando vita alla più grande ora della Terra “The Biggest Hour for Earth”, un potente promemoria del fatto che la nostra esistenza e quella di tutte le specie viventi è legata alla salute del nostro Pianeta, della necessità di proteggerlo e di quanto poco tempo abbiamo per farlo, così da poter garantire futuro più giusto e sostenibile per tutti. Earth Hour 2024, infatti, arriva sulla scia del risultato della COP28 di Dubai, nella quale si è concordato di “transitare fuori dai combustibili fossili”: insomma, il percorso per la completa eliminazione dei combustibili fossili è iniziato.

Il film “Il più bel secolo della mia vita” presentato in Senato

Il film “Il più bel secolo della mia vita” presentato in SenatoRoma, 18 mar. (askanews) – Si è svolta il 13 marzo nella Sala dei Caduti di Nassiriya in Senato, su iniziativa della senatrice M5S Elisa Pirro, la conferenza stampa “La legge del secolo e il diritto al riconoscimento delle origini”, nel corso della quale è stata presentata una mozione sul tema a prima firma della stessa senatrice Pirro. “La ricerca delle proprie origini – ha affermato Pirro – è un passaggio chiave nel processo di definizione della propria identità, per queste ragioni ho presentato una mozione volta a bilanciare i diritti dei figli di conoscerle con quelli delle madri che partoriscono in anonimato”. Insieme alla senatrice M5S Elisa Pirro, sono intervenuti la presidente Associazione Figli Adottivi e Genitori Naturali Luisa Di Fiore, il magistrato Alfonso Sabella, Alessandro Bardani, regista del film “Il più bel secolo della mia vita” con i protagonisti Sergio Castellitto e Valerio Lundini e il cantautore Brunori Sas.


Il più bel secolo della mia vita, di cui sono stati proiettati alcuni estratti, è la prima opera cinematografica a occuparsi della cosiddetta: “Legge dei 100 anni”. Normativa n.184 – 4 Maggio 1983 che all’art.28 recita: “… Nel caso di figlio non riconosciuto alla nascita, chiamato anche N.N., le informazioni concernenti l’identità dei genitori biologici possono essere fornite all’esercente soltanto dopo il compimento del centesimo anno di età…”. Questa legge (unica in Europa e condannata sia dalla Corte di Strasburgo, sia dalla Corte Costituzionale) vieta a un figlio non riconosciuto, nato nel nostro Paese, di conoscere la sua storia familiare fino al compimento del centesimo anno di età. “Sono felicissimo che il film abbia messo a conoscenza tantissime persone dell’esistenza di questa assurda legge e abbia risvegliato una coscienza civile nelle istituzioni; donando nuova linfa ad una battaglia che si occupa di figli non riconosciuti, diventando il manifesto di questa lotta finora non riconosciuta dal mondo politico”, ha detto il regista Alessandro Bardani.


“La nostra presenza qui è la testimonianza che c’è finalmente un’attenzione nei confronti di una battaglia importante. Mi è capitato di parlare con persone che inizialmente pensavano che questa legge fosse frutto dell’invenzione di uno sceneggiatore mentre in realtà, grazie anche a Luisa Di Fiore che ha condiviso con noi l’esperienza di questo film e che è stata una guida importante, soprattutto a livello umano con la sua grande esperienza, ho capito che questa ferita è un diritto che manca, una ferita che negli anni lacera dentro e proprio come dice la Corte Europea, non certo io, può creare danni fisici e psicologici anche se non dimostrati scientificamente. La cosa che mi stupisce è che non coinvolge solo la volontà di un figlio o di una figlia di raccontare le proprie origini e spero veramente che la legge finalmente si allinei con tutti gli altri paesi europei”. “Il diritto umano alla propria identità e alla conseguente salute psicofisica è minato dal buio sulla propria storia biologica – ha commentato Luisa Di Fiore – mi batto da venti anni per vedere riconosciuto questo diritto e per portare il pensiero comune a fianco di chi questo diritto non ce l’ha. Come dice Valerio Lundini in un passaggio del film: ‘Non sappiamo chi siamo se non conosciamo da dove veniamo’. L’Associazione che rappresento è portavoce di migliaia di figli adottivi che vogliono vedersi riconosciuto questo diritto e siamo stati onorati di aver contribuito alla realizzazione di questo gioiellino cinematografico che ci ha visto al centro della scena a cui non siamo abituati”.


“Vengo da una famiglia che non mi ha ancora abbandonato – ha esordito scherzando Valerio Lundini – e sicuramente avevo bisogno di empatizzare con il mio personaggio e capire cosa lo smuovesse ad essere così arrabbiato con la famiglia adottiva e quella che lo aveva abbandonato e quindi mi sono rivolto a Luisa che mi ha esposto la sua istanza e quello che lei e gli altri membri dell’associazione, provano. E questo sicuramente è stato molto utile. Nel film c’è una scena in cui Gustavo, interpretato da Castellitto, viene portato difronte a un Ministro affinché la sua stessa persona e la sua storia da centenario che non ha mai conosciuto i suoi genitori, potesse servire a smuovere qualcosa. Oggi sembra una situazione molto analoga a quella del film ed è un bel merito del film che questo oggi si stia realizzando nella realtà e che siamo qui a parlarne”. “Per un attore, un artista in genere, partecipare a un progetto che in qualche modo può produrre un cambiamento così significativo come quello di una legge è già di per sé una grande soddisfazione – ha detto Sergio Castellitto – non tutti i desideri sono un diritto, però la cosa interessante è che, in questo caso, a mio avviso, è proprio il desiderio che stabilisce il diritto. In conseguenza al trauma dell’abbandono, io ho il diritto di sapere da dove provengo”.


“Ho scritto questo brano partendo dalla suggestione della sceneggiatura, che già mi aveva convinto perché i dialoghi mi sembrava già di vederli e avevo la percezione e la sensazione che il film fosse un film autentico – ha detto Brunori – Lo dico perché penso che poi quello che succede in un film, e questo è un caso veramente speciale, quando il film risulta autentico chiaramente entra più in profondità nella sensibilità e nel cuore delle persone, quindi poi possono accadere cose del genere”. “Il vuoto normativo determinato dalla sentenza della Consulta – ha spiegato Alfonso Sabella – deve essere colmato al più presto per assicurare, almeno, l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge che attualmente è vanificata dalle differenti prassi e dai diversi criteri interpretativi adottati dai singoli Tribunali per i minorenni in assenza di una regolamentazione avente forza di legge”.

Trasporti, Gufler(Doppelmayr): funivie urbane possibilità concreta

Trasporti, Gufler(Doppelmayr): funivie urbane possibilità concretaMilano, 18 mar. (askanews) – “La mobilità urbana a fune rappresenta ormai una possibilità concreta di sviluppo per i sistemi di trasporto pubblico e offre grandi vantaggi in termini di flessibilità e sostenibilità sia per le ridotte emissioni, sia per i consumi limitati, costi e tempi di realizzazione. Le funivie urbane non sono una suggestione futuribile, bensì un’opzione percorribile già ora e facilmente integrabile con le infrastrutture esistenti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Doppelmayr Italia, Georg Gufler, durante un convegno sul trasporto pubblico locale al quale ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.


“La quantità di miliardi di euro che sono in questo momento investiti in manutenzione ordinaria e straordinaria in nuove opere non ha eguali negli ultimi 50 anni. Questo vale su strada, nei porti, negli aeroporti. È fondamentale uscire dal cuore della città, andare verso nord in Brianza, verso ovest a Baggio e a seguire, verso est a Linate e a Segrate e verso sud con lo sviluppo di San Donato” ha evidenziato Salvini. “I grandi cambiamenti che stiamo vivendo in questo contesto storico stanno portando a nuove riflessioni sul trasporto pubblico locale, su cui la Regione Lombardia sta investendo molto, con il sostegno dell’Europa. La tecnologia renderà più fluido il traffico nelle città, ma per migliorare anche il trasporto regionale è necessario un impegno infrastrutturale oltre che economico, in modo che la regione diventi un punto di riferimento nazionale e internazionale”, ha evidenziato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Sequel Cliffhanger con Sylvester Stallone ambientato sulle Dolomiti

Sequel Cliffhanger con Sylvester Stallone ambientato sulle DolomitiRoma, 18 mar. (askanews) – Alla 1a call dell’anno l’IDM Film Commission Suedtirol ha annunciato il finanziamento di 11 nuovi progetti, di cui 7 provengono dall’Italia, 3 dalla Germania e 1 dall’Austria. La loro realizzazione – si legge in un comunicato – coinvolgerà professionisti e aziende di servizi altoatesini sia durante la fase di lavorazione sui set che in post-produzione, con circa 24 giorni di riprese sul territorio.


Tra i progetti finanziati in fase di produzione si segnala “Cliffhanger 2” (titolo provvisorio), sequel della precedente pellicola datata 1993, action movie firmato da Jean-Francois Richet e ambientato sullo sfondo delle Dolomiti e che vedrà Sylvester Stallone nei panni dell’alpinista Gabe Walker che gestisce, insieme alla figlia Sydney, un esclusivo chalet di montagna. L’arrivo di un cliente miliardario porterà Gabe e Sydney, insieme alla sorella minore Naomi, in un pericoloso viaggio, dove cadranno nelle grinfie di una banda di rapitori senza scrupoli. Il film è prodotto dall’austriaca Supernix, la tedesca Supernix e la Rocket Science Cliffhanger di Londra. E poi “Woodwalkers 2” (titolo provvisorio), film fantasy diretto dal regista tedesco Sven Unterwaldt accompagna il mutaforma Carag, metà umano e metà puma, alla ricerca del suo destino. Il film è prodotto dalla casa tedesca blue eyes Fiction, insieme all’austriaca Dor Film, all’altoatesina Filmvergnuegen e alla tedesca Studiocanal Film.


“Detective von Fock” (titolo provvisorio), serie crime diretta da Aurun Tamm e prodotto dalla Movie.mento di Bolzano insieme alle società lettoni 360 Media e Bergmane Production. È la storia del detective Paul von Fock che si troverà a dover risolvere casi legati a misteriosi omicidi, false identità, furti di denaro e opere d’arte. Ma non sarà solo, con lui la famigerata femme fatale Maria von Nottbeck. E ancora “Kampf gegen di ‘Ndrangheta” (titolo provvisorio), documentario diretto da Stefano Strocchi sulla storia della lotta europea contro la ‘Ndrangheta a partire dalla metà degli Anni ’90 ad oggi. Questo progetto mostra come la Germania sia il paese europeo con la più alta concentrazione di strutture mafiose al di fuori dell’Italia e come la ‘Ndrangheta controlli gran parte del traffico di droga in Europa. Il documentario, di produzione tedesca, ha come partner la Gebrueder Beetz Filmproduktion di Berlino.


E poi “Headshots – Anja Niedringhaus, Fotografin” (titolo provvisorio), documentario di Sonya Winterberg sulla figura della fotoreporter tedesca Anja Niedringhaus che, per un quarto di secolo, ha raccontato dal fronte le guerre nei Balcani, in Medio Oriente, in Iraq e in Afghanistan. Vincitrice del Premio Pulitzer, Anja ha smentito il pregiudizio secondo cui la documentazione della guerra fosse esclusivamente un lavoro maschile, diventando una pioniera in una professione in cui lavoravano solo pochissime donne. A produrre il documentario la società Bildersturm Filmproduktion di Colonia. Tra i progetti finanziati in fase di pre-produzione ci sono “Oetzi – The Iceman” (titolo provvisorio), un docu-film di Yuri Massaro prodotto dalla GiUMa produzioni, per capire chi era veramente Oetzi, cosa faceva lì e perché è stato ucciso. Il mistero che circonda l’Uomo del Similaun ha incuriosito da sempre moltissimi registi. E continua a farlo perché il Museo Archeologico di Bolzano, dove sono conservati i suoi reperti e il corpo, ha deciso di avviare un esperimento che coinvolgerà l’archeologo Nico Aldegani e il suo team: sopravvivere proprio come si era preparato a fare il nostro antenato nel suo ultimo viaggio, 5000 anni fa, coperti solo di pelli e dotati degli strumenti che riusciranno a costruire utilizzando tecniche antiche, con l’obiettivo di gettare luce sugli ultimi giorni di Ötzi.


E ancora: “Step across the border”(titolo provvisorio), film documentario scritto e diretto da Martina Mahlknecht e Martin Prinoth, prodotto da TÒSU Film. Il tema è molto attuale, si parte dall’inasprimento della politica di asilo dell’UE alle frontiere esterne europee per raccontare la storia di persone che hanno attraversato i confini legalmente o illegalmente e di coloro che dovrebbero proteggerli. In un racconto ibrido tra documentario e teatro, la specificità del film sta nell’accostare due prospettive antagoniste: quelle di quattro richiedenti asilo arrivati in Europa e quella di tre ex guardie di frontiera europee dalla Germania. E poi “Projecto Fogo” (titolo provvisorio), film documentario del regista portoghese Nuno Escudeiro, prodotto dalla Miramonte Film di Andreas Pichler. L’entroterra portoghese, la città di Tomar, una regione minacciata da continui incendi. Il ritorno al luogo natio del regista dopo una lunga assenza, e quello che ne scaturisce. Un lavoro intimo per riflettere sulla propria condizione di straniero per scelta e il rapporto con la propria terra; “Basis – La Base” (titolo provvisorio), film documentario di Vittorio Curzel prodotto da Chorus FilmFactory: in una piccola cittadina alpina, nello spazio equivalente a sei campi da calcio, è riassunta la storia europea del XX secolo. Dopo la Grande Guerra e l’annessione dell’Alto Adige al Regno d’Italia, è stata costruita una caserma dal regime fascista durante gli anni di italianizzazione forzata della popolazione di lingua tedesca. Ora la caserma, che doveva essere demolita, è al centro di un progetto di riqualificazione urbana, affidato a un gruppo di giovani che lo stanno trasformando in un luogo di innovazione sociale, cultura, arte e artigianato. I progetti di cortometraggio che ricevono un finanziamento da IDM in questa call sono invece due, scritti e diretti da donne: “Aura” (titolo provvisorio) di Stefania Accettulli, una produzione italiana che vede partner la Beagle Media è un coming of age con protagonista una judoka ventunenne; e “Alfio” (titolo provvisorio) di Marianna Pasina, prodotto dalla società altoatesina Frabiatofilm, è un progetto di animazione, con protagonista un uomo che all’improvviso deve fare i conti con le metamorfosi della propria immagine. IDM Film Commission Südtirol è il referente per il sostegno alle produzioni audiovisive in Provincia di Bolzano. I finanziamenti sono destinati alla produzione e allo sviluppo e pre-produzione di lungometraggi, documentari, serie televisive, cortometraggi e short form series. Le produzioni di molti dei progetti che saranno realizzati adotteranno il protocollo del “Green shooting”, introdotto da IDM per limitare l’impatto ambientale delle produzioni cinematografiche in Alto Adige.

Petrolio, cinese CNOOC scopre giacimento da 100 mln di tonnellate

Petrolio, cinese CNOOC scopre giacimento da 100 mln di tonnellateRoma, 18 mar. (askanews) – La CNOOC, società di esplorazione petrolifera cinese, ha annunciato oggi di aver effettuato un’importante scoperta d’un giacimento petrolifero a Qinhuangdao 27-3, nel mare di Bohai, che aggiunge oltre un centinaio di milioni di tonnellate di petrolio equivalente ai suoi volumi.


Il giacimento petrolifero Qinhuangdao 27-3 si trova nelle acque centro-settentrionali del Mare di Bohai, con una profondità media dell’acqua di circa 25 metri. Il campo è stato testato per produrre circa 742 barili di petrolio greggio al giorno da un singolo pozzo. Attraverso la continua esplorazione, il volume accertato del giacimento petrolifero di Qinhuangdao 27-3 ha raggiunto 104 milioni di tonnellate di petrolio equivalente.


“Nel corso degli anni, abbiamo continuato a fare nuove scoperte nel Mare di Bohai, che espandono ulteriormente la base di risorse per la crescita della produzione petrolifera offshore”, ha detto Zhou Xinhuai, CEO e presidente della società. “CNOOC Limited – ha continuato – si concentrerà sull’aumento delle riserve e della produzione, per migliorare la nostra capacità di approvvigionamento energetico, contribuendo così allo sviluppo sostenibile dell’economia e della società”.