Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Come funziona la rielezione di Putin

Come funziona la rielezione di PutinRoma, 13 mar. (askanews) – Totalmente immersa nello sforzo bellico per arrivare a prevalere nella guerra scatenata oltre due anni fa contro l’Ucraina, la Russia si appresta a rieleggere Vladimir Putin per un quinto mandato al Cremlino. Si vota dal 15 al 17 marzo e nessuna sorpresa è attesa dal risultato, che tuttavia lancerà la Federazione russa verso sei anni pieni di incognite, a cominciare dall’esito del conflitto, da cui dipende molto, se non tutto per il Paese. E a cui certamente è appesa la sorte della leadership putiniana e del sistema del potere che la esprime.


Vladimir Putin è pronto a diventare il leader russo più a lungo al comando – dopo Stalin – grazie alla mancanza di vere alternative tra gli altri candidati e anche in virtù di una forte popolarità, soprattutto tra l’elettorato ultracinquantenne e fuori dalle grandi città. Ma i tre giorni delle presidenziali tenute in tempo di guerra – e il cui risultato sarà tradotto anche in un nuovo mandato come comandante in capo – saranno sotto i fari di media, analisti e politici in tutto il mondo. L’affluenza è al momento la maggiore preoccupazione per il Cremlino. La pioggia di droni e le recenti incursioni di gruppi paramilitari di ‘patrioti’ russi anti-Putin dall’Ucraina qualche pensiero lo danno: della guerra Putin e compagni parlano continuamente, ma non della guerra ‘in casa’, delle minacce per il territorio russo. I funerali dell’oppositore Aleksey Navalny morto in carcere a metà febbraio hanno segnalato che decine di migliaia di persone (quantomeno a Mosca) sono disposte a sfidare i dettami ufficiali. I sondaggi registrano tassi di approvazione per Putin sempre molto alti, attorno all’80%, ma anche una crescente richiesta di porre fine alla guerra. Ecco come funzionano le elezioni presidenziali nella Russia di Putin, in guerra in Ucraina e in scontro frontale con ‘l’Occidente collettivo da oltre due anni.


CHI VOTA Gli aventi diritto al voto residenti in Russia sono 112,3 milioni di persone, da aggiungere a 1,9 milioni che abitano all’estero e a 12.000 registrati a Baikonur, sede del cosmodromo in Kazakistan affittato dalla Russia dopo la fine dell’Urss. L’affluenza media delle ultime presidenziali è stata attorno al 65%, nel 2028 del 67,5%. Ma questa elezione è inevitabilmente impostata come un referendum su Putin e la guerra, per cui le autorità mirano a una più consistente partecipazione. QUANDO E DOVE SI VOTA Le elezioni si tengono da venerdì 15 a domenica 17 febbraio, anche nei cosiddetti ‘Nuovi Territori’, ovvero nelle parti di Ucraina controllate dalla Russia e dichiarate annesse al settembre del 2022, dove il voto è iniziato in anticipo di alcuni giorni. Per la prima volta in un’elezione presidenziale 23 soggetti della Federazione e la Crimea possono votare via internet a distanza, cosa che alimenta timori di più facili brogli rispetto a risultati ed affluenza. Si vota anche all’estero, compresi i ‘Paesi ostili’ (l’italia è nella lista, come tutti i Paesi dell’Ue) anche se in un primo momento era stato ipotizzato il contrario.


Nei seggi le urne saranno aperte alle ore 8 del 15 marzo e chiuderanno alle 20 del 17 marzo sugli 11 fusi orari dell’immenso territorio della Federazione russa. I CANDIDATI 1+ 3 I candidati sono 4, Vladimir Putin più altre tre emersi senza sorprese da una folta rosa di aspiranti presidenti che si erano inizialmente presentati.


I nomi sulla scheda elettorale sono quindi quelli di Nikolay Karitonov, presentato dal senescente Partito Comunista (Kprf) ma membro iscritto solo dal 2007. Ha 75 anni ed è capo della commissione per lo sviluppo dell’Estremo oriente/Artico Leonid Slutsky, 56 anni, è candidato del partito Liberal-democratico (Ldpr, destra nazionalista) orfano dello storico leader Vladimir Zhrinovsky morto l’anno scorso. Il partito Nuova Gente candida il non più nuovo Vladislav Davankov, 39 anni, in politica dal 2020 e prima uomo d’affari, è vicino al campo ‘liberal’ ma da intendere come visione economica. Inserito a pieno titolo nel sistema politico ufficiale – è deputato e vicepresidente della Duma – è comunque la figura più vicina al concetto di alternativa. E potrebbe rappresentare la sorpresa di queste elezioni, se dovesse sorpassare Karitonov e ottenere il secondo posto dopo Putin, come alcuni sondaggi prospettano. I tre ‘sfidanti’ siedono in parlamento e fanno parte della cosiddetta opposizione sistemica che contrasta il partito governativo Russia Unita e quindi il Cremlino su pochi, singoli argomenti e non pone particolari problemi al potere. Dei candidati persi strada facendo, l’unico degno di nota è Boris Nadezhdin, 60 anni, apertamente critico nei confronti di Putin e opposto alla guerra in Ucraina: inizialmente il Cremlino sembrava tentato dal lasciarlo partecipare per veicolare un voto di protesta ritenuto comunque marginale, ma l’interesse che ha suscitato ha fatto cambiare idea ai vertici, con conseguente prevedibile bocciatura della sua candidatura per ragioni tecniche. Vladimir Putin si candida da indipendente, non ha fatto campagna elettorale in senso vero e proprio ma il discorso annuale all’Assemblea federale del 29 febbraio – durata record di oltre due ore – è stato presentato come quadro programmatico per i prossimi sei anni, ovvero come il suo manifesto elettorale. Ha 71 anni, la riforma costituzionale del 2020 gli permette in teoria di restare al potere sino al 2036. E’ stato eletto la prima volta nel 2000 con il 53% dei voti, ha toccato il punto più basso nel 2012 con il 63,6% dei voti (risultato contestato perché ritenuto frutto di brogli da organizzazioni di monitoraggio indipendenti) e quello più alto nel 2018 con il 76,7% delle preferenze. Per queste elezioni si vocifera di un obiettivo prefissato di ‘almeno 80%’ dei voti. LE INCOGNITE In un’elezione senza possibili sorprese nel risultato, con candidati deboli eccetto il predestinato alla vittoria e la generale certezza che nulla cambierà con il voto, l’affluenza è la prima incognita per la macchina del potere, che ha bisogno invece di una forte partecipazione. Sotto il 70% sarebbe un brutto risultato, sotto il 65% una débacle. In un clima di crescente repressione di ogni piccolo segnale di dissenso, è difficile immaginare azioni di protesta nei giorni delle elezioni. Anche l’appello di Yulia Navalnaya a presentarsi ai seggi il 17 marzo alle 12 come segnale di protesta – idea del marito morto in carcere il 16 febbraio – non è senza rischi, contrariamente a quanto sostengono i promotori. L’opposizione extraparlamentare è stata ridotta a un ruolo di marginalità con anni di progressive interdizioni, intralci e minacce. La guerra in Ucraina ha determinato una svolta in tal senso: chi si oppone alla guerra, e chi contesta in generale le politiche del Cremlino – e quindi la campagna militare in Ucraina – è iscritto nelle liste degli ‘agenti stranieri’ o degli ‘elementi estremisti’, con conseguenze amministrative e anche penali, in alcuni casi molto pesanti. Oltre a Navalny, che al momento della morte stava scontando una condanna a 19 anni per estremismo in una colonia penale dell’estremo Nord artico, molti attivisti anti-sistema sono finiti in carcere. I più noti, e più insidiosi in termini politici, sono Vladimir Kara Murza, cittadino russo-britannico condannato a 25 anni di carcere per tradimento e fake news sull’esercito russo, e Ilya Yashin, otto anni di prigione per discredito delle forze armate. (di Orietta Moscatelli).

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indotto

Dl ex-Ilva, diventa legge. Ok misure su AS, prestito e indottoRoma, 13 mar. (askanews) – Il decreto sull’amministrazione straordinaria delle imprese strategiche, il cosiddetto decreto Ilva, incassa il via libera della Camera che lo approva in seconda lettura senza modifiche rispetto al testo licenziato in Senato e diventa quindi legge. I voti a favore sono stati 154, quelli contrari 46 e 56 le astesioni.


Il provvedimento, che era stato varato dal Consiglio dei ministri a metà gennaio, ha aperto la strada al commissariamento per l’ex Ilva prevedendo l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria su istanza dei soci con almeno il 30% del capitale per le imprese di interesse strategico nazionale con almeno 500 dipendenti e debiti per almeno 300 milioni. Nel decreto viene prevista poi la possibilità per il ministero dell’Economia di erogare a queste imprese, di fatto all’ex Ilva, finanziamenti della durata massima di cinque anni, a tassi di mercato, per un massimo di 320 milioni di euro per l’anno 2024. Arrivano anche garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria.


Nel corso dell’esame del Senato con un emendamento del governo, è confluito nel provvedimento anche il dl relativo all’indotto di Acciaierie d’Italia per venire incontro alle esigenze della filiera. In particolare, sono state ampliate le maglie per consentire alle imprese dell’indotto, che hanno difficoltà di accedere al credito per i debiti accumulati, di usufruire del Fondo di garanzia anche in mancanza di valutazioni creditizie particolarmente favorevoli. Come ulteriore agevolazione per accedere al Fondo è stato abbassato al 35% il limite di fatturato prodotto nei confronti del committente in amministrazione straordinaria, chiarendo che esso deve fare riferimento al fatturato medio complessivo valutato nei cinque esercizi precedenti.


Tra le novità a favore l’indotto anche una norma che consente alla Regione Puglia di svincolare quote di avanzo di amministrazione oer destinarle a ulteriori finanziamenti a beneficio dell’indotto, nel rispetto del regolamento europeo sugli aiuti di Stato. Nel provvedimento è stato poi chiarito il ‘perimetro’ delle imprese interessate alla prededucibilità dei crediti vantati nei confronti di imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Viene specificato che le imprese interessate sono anche quelle che hanno fornito prestazioni in materia di risanamento, sicurezza e tutela dell’ambiente. Rientrano in queste categorie le imprese che hanno fornito prestazioni di manutenzione per la funzionalità produttiva degli impianti, ricambi e materiale di consumo, servizi di autotrasporto e di movimentazione di attrezzature, prodotti di consumo, semilavorati e prodotti finiti, anche al di fuori dell’area degli impianti. Nella prededucibilità rientrano anche i crediti riferiti a prestazioni di beni e servizi non continuative. In questo modo vengono incluse le imprese che sono state costrette ad interrompere le forniture in favore di Adi per l’accelerazione della crisi.

L’Europarlamento ha approvato il regolamento Ue sull’intelligenza artificiale

L’Europarlamento ha approvato il regolamento Ue sull’intelligenza artificialeBruxelles, 13 mar. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, il nuovo regolamento Ue sull’Intelligenza artificiale (IA), frutto dell’accordo raggiunto in “trilogo” con il Consiglio dell’Unione nel dicembre 2023.


L’obiettivo del regolamento, il primo al mondo che riguarda anche le nuove e più potenti tecnologie di Intelligenza artificiale “generativa” (come ChatGPT), è di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, mirando anche a proteggere l’innovazione e ad assicurare all’Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi e divieti per l’uso dell’IA in base ai possibili rischi delle sue applicazioni. Innanzitutto, le nuove norme mettono fuori legge alcune applicazioni che minacciano i diritti dei cittadini, come i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali da internet o dalle registrazioni dei sistemi di telecamere a circuito chiuso, per creare banche dati di riconoscimento facciale.


Saranno vietati anche i sistemi di riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, i sistemi di “credito sociale” (come quelli utilizzati in Cina), le pratiche di “polizia predittiva” (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di un individuo) e i sistemi che manipolano il comportamento umano o sfruttano le vulnerabilità delle persone. Delle eccezioni ai divieti riguardanti l’uso dell’IA per identificazione biometrica degli individui sono previste per le forze dell’ordine in alcune situazioni specifiche espressamente previste dal regolamento: l’identificazione “in tempo reale” potrà essere utilizzata solo se saranno rispettate garanzie rigorose, dietro previa autorizzazione giudiziaria o amministrativa e con notifica e controllo da parte delle autorità di protezione dei dati personali. Gli usi ammessi, che dovranno essere limitati nel tempo e nello spazio, includono, ad esempio, la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico. Inoltre, l’autorizzazione giudiziaria per l’utilizzo di questi sistemi a posteriori, che è considerato “ad alto rischio”, sarà possibile ma solo se collegata a un reato specifico.


Sono previsti obblighi chiari anche per altri sistemi di IA “ad alto rischio”, che potrebbero cioè arrecare danni significativi alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali, all’ambiente, alla democrazia e allo Stato di diritto. Rientrano in questa categoria gli usi legati a infrastrutture critiche, all’istruzione e formazione professionale, all’occupazione, ai servizi pubblici e privati di base (ad esempio assistenza sanitaria o banche), ad alcuni sistemi di contrasto, alla migrazione e gestione delle frontiere, alla giustizia e ai processi democratici (come nel caso di sistemi usati per influenzare le elezioni). Per questi tutti questi sistemi vige l’obbligo di valutare e ridurre i rischi, mantenere registri d’uso, essere trasparenti e accurati e garantire la sorveglianza umana delle applicazioni dell’IA. I cittadini avranno diritto a presentare reclami e a ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi di IA ad alto rischio che incidono sui loro diritti.


Molto importanti sono gli obblighi di trasparenza che il regolamento introduce per le applicazioni dell’IA: le immagini e i contenuti audio o video artificiali o manipolati (i cosiddetti “deepfake”) dovranno essere chiaramente etichettati come tali (“watermarking”). Inoltre, per rispettare le norme Ue sul diritto d’autore, i I sistemi di IA per finalità generali e i modelli su cui si basano dovranno soddisfare determinati requisiti di trasparenza riguardo alle fasi del “training” (le fasi in cui i modelli vengono “addestrati” in base alle banche dati a cui hanno accesso, che comportano spesso informazioni coperte dal copyright). I modelli più potenti, che potrebbero comportare rischi sistemici, dovranno rispettare anche altri obblighi, ad esempio quello di valutare e mitigare i rischi sistemici e di riferire in merito agli incidenti. Gli Stati membri dovranno istituire e rendere accessibili a livello nazionale spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di test in condizioni reali (in inglese “sandbox”), in modo che le Pmi e le start-up possano sviluppare sistemi di IA innovativi e addestrarli prima di immetterli sul mercato. Il regolamento, dopo una verifica tecnica finale, sarà approvato definitivamente prima dal Parlamento europeo della fine della legislatura e dovrà poi essere formalmente approvato dal Consiglio Ue. Entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, e inizierà ad applicarsi con una tempistica differenziata a seconda delle sue varie parti: sei mesi dopo l’entrata in vigore (ovvero entro l’estate) per quanto riguarda i divieti relativi alle pratiche vietate, nove mesi dopo per i codici di buone pratiche, 12 mesi dopo per le norme sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance, 24 mesi dopo per tutte le restanti disposizioni, eccetto gli obblighi per i sistemi ad alto rischio, che si applicheranno 36 mesi dopo. “Dopo due anni intensi di lavoro – ha osservato durante il dibattito in aula di ieri il correlatore della commissione europarlamentare per il Mercato interno, Brando Benifei (Pd) – siamo finalmente riusciti ad approvare la prima legge vincolante al mondo sull’Intelligenza artificiale, volta a ridurre i rischi e ad aumentare le opportunità, combattere la discriminazione e portare trasparenza. Grazie al Parlamento europeo, le pratiche inaccettabili di IA saranno proibite in Europa. Tuteliamo i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Dovremo ora accompagnare le aziende a conformarsi alle regole prima che entrino in vigore. Siamo riusciti a mettere gli esseri umani e i valori europei al centro dello sviluppo dell’IA”. Secondo l’altro correlatore, il liberale rumeno Dragos Tudorache, della commissione europarlamentare per le Libertà civili, “l’Ue ha mantenuto la promessa. Abbiamo collegato per sempre il concetto di Intelligenza artificiale ai valori fondamentali che costituiscono la base delle nostre società. Ci aspetta molto lavoro – ha avvertito Tudorache – che va oltre questo regolamento. L’Intelligenza artificiale ci spingerà a ripensare il contratto sociale che sta alla base delle nostre democrazie. Insieme ai nostri modelli educativi, ai nostri mercati del lavoro, al modo in cui sono condotte le guerre. La legge sull’IA non è la fine del viaggio, ma piuttosto il punto di partenza per un nuovo modello di ‘governance’ basato sulla tecnologia. Ora dobbiamo concentrarci per trasformarla da legge sulla carta a realtà sul campo”, ha concluso il correlatore.

Bce: dal 18 settembre spread tassi depositi-rifinanziamenti a 15 pb

Bce: dal 18 settembre spread tassi depositi-rifinanziamenti a 15 pbRoma, 13 mar. (askanews) – La Banca centrale europea ha completato la revisione del suo “operational framework”, il quadro operativo con cui attua le sue operazioni di politica monetaria. Secondo quanto riporta un comunicato, prevede che si continui a impostare l’intonazione della linea monetaria di breve termine aggiustando il tasso sui depositi, ma al tempo stesso le operazioni di rifinanziamento principali “giocheranno un ruolo centrale nel raggiungere le necessità di liquidità delle banche”.


Peraltro le operazioni di rinanziamento principali continueranno a essere effettuate tramite aste a tasso fisso, con piena assegnazione delle richieste a fronte della fornitura di garanzie collaterali da parte delle banche. La Bce puntualizza che a partire dal 18 settembre di quest’anno il differenziale dei tassi ufficiali tra i depositi e le principali operazioni di rifinanziamento, attualmente di 50 punti base, sarà ridotto a 15 punti base.


Inoltre che i parametri di questo nuovo quadro saranno oggetto di una nuova revisione nel corso del 2026, sulla base di quanto maturato nell’operare questi nuovi meccanismi. La Bce spiega che i principi guida adottati per questi nuovi meccanismi sono efficacia, solidità, flessibilità, efficienza e che puntano a un’economia di mercato aperta.

Svimez: dal 2025 potrebbe ripartire divergenza tra regioni

Svimez: dal 2025 potrebbe ripartire divergenza tra regioniRoma, 13 mar. (askanews) – La divergenza tra le regioni italiane, in particolare tra quelle settentrionali e meridionali, non dovebbe allargarsi in maniera consistente nel periodo 2023-2025, diversamente dal passato, in particolare se le risorse del PNRR saranno spese nei tempi ipotizzati dal governo. Ma già nel 2025, se si dovesse verificare una modesta ripresa del commercio mondiale, riaffioreranno percorsi di sviluppo divergenti. Lo afferma il rapporto “Dove vanno le regioni italiane” presentato oggi da Svimez e Ref Ricerche.


Le prospettive fotografate dal rapporto sono caratterizzate da una fase di crescita molto debole, in parte spiegata proprio dal percorso di normalizzazione delle politiche, monetarie e fiscali che sta orientando le scelte dei Governi europei. Il 2023 è stato per l’economia italiana un anno di decelerazione, con una variazione del Pil modesta, prevista intorno allo 0,7 per cento che si declina, su scala territoriale, in uno 0,9 per cento nelle regioni settentrionali, dello 0,6 per cento nelle regioni del Centro, e allo 0,4 per cento nel Mezzogiorno. Le tendenze per il 2024-25 sono segnate ancora da ampi margini di incertezza. In questo contesto, il 2024 dovrebbe far registrare, sempre su scala nazionale, una lieve contrazione rispetto all’anno precedente (+0,6%), seguita l’anno successivo da una modesta accelerazione (+1,1%). Eppure, questa crescita relativamente contenuta in buona parte – secondo il rapporto – dipende dall’implementazione del Pnrr, specie al Sud.


Il rapporto prevede che le tendenze delle principali ripartizioni territoriali mantengano dei differenziali fra le macroaree relativamente contenuti. Ad ogni modo, anche se la tendenza generale è una relativa vicinanza tra le varie circoscrizioni, questo non elemina alcune differenze strutturali andate consolidandosi nel corso del tempo. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, al Nord, dovrebbero crescere di più: queste tre regioni, quando riparte la domanda estera, “giocano un’altra partita” rispetto al resto del Paese. Toscana e Lazio continuano ad allontanarsi da Umbria e Marche al Centro; anche il Sud al suo interno vede percorsi differenziati.


“Per certi versi, è qui che risiede la vera sfida del Pnrr: aggredire nei territori più in difficoltà da tempo quei nodi che ne ostacolano la crescita a saggi comparabili con le regioni più dinamiche. Interrompendo, così, la frammentazione dei percorsi di sviluppo regionali che si è consolidata da inizio millennio fino alla pandemia”, segnala il rapporto.

Mafia, A.Fontana: da Lombardia 6,7 mln per riuso beni confiscati

Mafia, A.Fontana: da Lombardia 6,7 mln per riuso beni confiscatiMilano, 13 mar. (askanews) – In Lombardia risultano censiti oltre 3.100 immobili confiscati alla criminalità. La metà è già stata destinata agli enti territoriali e al demanio dello Stato, i restanti sono ancora in gestione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) o dei Tribunali. Nel periodo 2019-2023 Regione Lombardia ha finanziato 112 progetti di Enti locali e concessionari, per un importo complessivo di circa 6,72 milioni di euro. I dati sono stati diffusi dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dall’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, a Palazzo Pirelli nel corso del convengo ‘La cooperazione come asset per la valorizzazione dei beni confiscati’.


“In questi anni – ha aggiunto il presidente lombardo – abbiamo avviato un sistema informativo per la mappatura e condivisione di dati sui beni, il monitoraggio del loro stato e utilizzo, la condivisione di buone pratiche regionali. Abbiamo anche sottoscritto un accordo con l’agenzia per i beni confiscati, il ministero degli Interni e Anci. La Lombardia può contare su energie positive da parte delle comunità locali che sostengono il riuso dei beni confiscati, un riscatto di legalità da parte del territorio. Tra questi ricordi, ad esempio, il progetto del Politecnico che utilizza i cantieri per coinvolgere i soggetti fragili”.

Schlein a Calenda: nessuno è autosufficiente per battere destra

Schlein a Calenda: nessuno è autosufficiente per battere destraRoma, 13 mar. (askanews) – Per battere la destra serve “un progetto” e un’alleanza che metta insieme “il più possibile le forze alternative”. Lo ha detto Elly Schlein in conferenza stampa, rispondendo al leader di Azione Carlo Calenda che ha nuovamente detto no al ‘campo largo’.


“Io – ha detto Schlein – posso rispondere per quello che fa il Pd” che “in tutti i territori sta cercando di agevolare un’alternativa alle destre che sia competitiva e che possa vincere. Nessuna delle forze politiche è autosufficiente”. Ha aggiunto la leader Pd: “Serve la coerenza del progetto, trovare insieme le candidature più credibili e raccogliere quel progetto e naturalmente raccogliere il più possibili le forze che alternative a questa destra. Noi continueremo a lavorare in questa direzione”.

Milano, in mostra 100 artisti contemporanei del progetto ARTbite

Milano, in mostra 100 artisti contemporanei del progetto ARTbiteMilano, 13 mar. (askanews) – Fino al 17 marzo Palazzo Lombardia ospita una selezione di 100 artisti del progetto ARTbite con lavori inediti e new-entries per addentrarsi nell’arte contemporanea e scoprirla in modo originale. All’inaugurazione della mostra ‘Bite and Go’ è intervenuto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana insieme a Nicoletta Rusconi, fondatrice del progetto Artbite e a Sole Castelbarco Albani, curatrice della sezione ‘Equilibrio Precario’.


ARTbite nasce nel 2019 da un’idea di Nicoletta Rusconi, scegliendo Instagram come piattaforma su cui promuovere arte. L’obiettivo del progetto è quello di offrire un ‘piccolo morso’ di arte contemporanea, scegliendo opere di piccole dimensioni e dai prezzi contenuti con il fine di favorire ogni tipologia di collezionismo. Successivamente, nell’epoca trans-pandemica, nasce la necessità di creare una versione fisica della vetrina online e, nel 2021, viene ideato Bite&Go, mantenendo sempre le sue caratteristiche di dinamicità e trasversalità. “Si rinnova a Palazzo Lombardia l’appuntamento con l’arte contemporanea proposta dalla mostra ‘Bite and Go’ – ha sottolineato il presidente Fontana – riconfermando il ruolo centrale della sede della Regione come luogo aperto ad ogni forma di cultura e come crocevia di contaminazioni artistiche. Un’esposizione che i cittadini possono visitare gratuitamente cogliendo questa occasione anche per scoprire spazi e artisti poco conosciuti al grande pubblico”.


In continuo rinnovamento e itineranza, Bite&Go trova nella Regione Lombardia lo spazio perfetto per poter affermare la sua natura mutevole, inclusiva e originale. Nasce, quindi, Salon Bite&Go: non una fiera, non un’istituzione, non una galleria. “Un appuntamento unico per la città di Milano, che fa eco ai Salon parigini di fine Ottocento – commenta Rusconi – capaci di sconvolgere l’arte francese e di ospitare la pittura rivoluzionaria degli impressionisti, trasformando così lo sguardo e il pennello dell’artista per sempre”. In occasione di questa edizione, Sole Castelbarco Albani, curatrice esterna, presenta una sezione dedicata al concetto di ‘Equilibrio Precario’. La selezione comprende dieci artisti italiani che, attraverso diverse prospettive e linguaggi artistici, indagano i molteplici significati racchiusi nella concezione di equilibrio precario. La varietà di queste opere offre una panoramica delle svariate interpretazioni e sfumature legate a tale concetto, tanto astratto quanto presente nelle nostre vite odiernamente.

Vino, il 17 marzo torna “Vigneti Aperti” per wine lover e enoturisti

Vino, il 17 marzo torna “Vigneti Aperti” per wine lover e enoturistiMilano, 13 mar. (askanews) – Il 17 marzo riparte “Vigneti Aperti”, la terza edizione dell’evento che per ben sette mesi (fino al 27 ottobre) unisce produttori e appassionati da tutta Italia e inaugura gli appuntamenti del 2024 del Movimento turismo del vino (Mtv), reduce dai festeggiamenti per il 30esimo anniversario.


Degustazioni, pic-nic, escursioni in bici, passeggiate a cavallo, gite nelle vigne, assaggi dei prodotti tipici del territorio, mostre, performance musicali, laboratori didattici iniziative dedicate ai più piccoli e tante altre attività accompagneranno i wine lover in tutti i weekend da marzo ad ottobre, per scoprire i territori del vino e tante Cantine da Nord a Sud della Penisola. “Pur essendo il più giovane dei nostri eventi, ‘Vigneti Aperti’ ha registrato sempre più affluenza e sempre più interesse da visitatori di tutte le età – ha affermato il presidente del Mtv, Nicola D’Auria – a conferma di come l’enoturista sia sempre più alla ricerca di un’esperienza in Cantina che coniughi la degustazione, la scoperta del territorio e delle sue tradizioni, attraverso il dialogo con i produttori”.

Gruppo MAG: contest per giovani artisti per raccontare l’azienda

Gruppo MAG: contest per giovani artisti per raccontare l’aziendaMilano, 13 mar. (askanews) – Interpretare l’attività e il dinamismo di un broker assicurativo con lo sguardo di giovani artisti, per valorizzare la cultura imprenditoriale attraverso la bellezza dell’arte. Il Gruppo MAG presieduto da Pierluca Impronta ha presentato questa mattina al MAXXI di Roma il bando di concorso gratuito dal titolo “IMMAGINA” per selezionare un artista italiano under 35 che rappresenti, attraverso un’opera, l’identità dell’azienda.


Le iscrizioni al bando sono state aperte durante la conferenza stampa di presentazione alla quale hanno partecipato rappresentanti istituzionali, imprenditori, giornalisti e artisti. Entro il 16 maggio 2024 i progetti delle opere di carattere pittorico, scultoreo, di arte digitale e fotografica dovranno essere presentati compilando il form sul sito www.immaginamag.com. L’artista partecipante è incoraggiato a trarre ispirazione dai cinque valori fondamentali a cui MAG vuole ispirarsi: italianità, stile, coraggio, cultura e visione internazionale, che ne caratterizzano l’attività di impresa proiettata verso il futuro ma solidamente ancorata alle proprie radici. L’opera, al suo interno, dovrà incorporare un “quadrato”, prima e unica linea grafica identificativa del Gruppo, forma modulare e personalizzabile, simbolicamente potente nella sua purezza formale, spazio di espressione della ricchezza degli universi possibili.


Un comitato scientifico presieduto dal presidente del Gruppo MAG Impronta e composto da Cecilia Casorati (critico d’arte e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma); Milo Goj (storico dell’arte e professore di Semiotica visiva presso Accademia di Belle Arti di Milano); Daniela Piscitelli (architetto, grafico e professore di Disegno Industriale presso l’Università Luigi Vanvitelli di Caserta); Sergio Risaliti (direttore del Museo Novecento di Firenze); Antonio Valentino (presidente dell’Associazione Giovani Collezionisti); Alessandro Vitiello (giornalista e gallerista), valuterà le proposte ricevute, privilegiando criteri legati alla qualità tecnica ed esecutiva, all’originalità e alla forza comunicativa delle idee. Il vincitore verrà ufficializzato alla fine del mese di giugno. In palio un premio del valore di 5.000 euro – di cui una parte in denaro e un’altra da convertire in borsa di studio per l’iscrizione ad un corso/master nel settore artistico – che sarà consegnato in occasione della cerimonia di premiazione, in programma il 14 novembre 2024 presso il MAXXI. “Sono lieto di annunciare il lancio del contest IMMAGINA, un’iniziativa in linea con la profonda specializzazione raggiunta dall’azienda nel mondo dell’arte e che riflette l’impegno concreto nel promuovere la cultura e sostenere la creatività emergente. Con questa sfida i giovani artisti sono invitati a esplorare la connessione unica tra le discipline artistiche e l’identità aziendale, con la libertà di interpretare il simbolo che ci caratterizza, l’iconico ‘quadrato’. Pur ricoprendo un ruolo strategico, volto a contribuire alla sostenibilità dei nostri clienti, non possiamo mostrare prove pratiche di ciò che facciamo, poiché la nostra attività si concentra sull’offerta di soluzioni più astratte. In questo contesto, l’opera vincitrice diventerà la manifestazione concreta dei nostri valori”, ha dichiarato Pierluca Impronta.