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Autore: Redazione StudioNews

Oggi Parlamento Francia dibatte aiuti a Ucraina, Rn si astiene

Oggi Parlamento Francia dibatte aiuti a Ucraina, Rn si astieneMilano, 12 mar. (askanews) – L’estrema destra francese di Rassemblement national (RN) non parteciperà alla votazione organizzata per oggi all’Assemblea nazionale sul piano di sostegno a Kiev voluto dall’Eliseo. A partire dalle 16.30, la Camera bassa francese dovrà decidere sulla strategia di aiuto all’Ucraina, invasa dal 24 febbraio 2022, nel corso di un dibattito e di una votazione simbolica, che avrebbe dovuto servire da terreno di confronto tra macronisti e opposizioni. Ma che vede la diserzione del già ampiamente favorito per le europee Jordan Bardella, 28 anni, il delfino designato di Marine Le Pen, forte del suo vantaggio che lo porta a 13 punti di distacco da Valérie Hayer (Renaissance), candidata leader dei liberali francesi al prossimo voto di giugno, secondo un sondaggio pubblicato ieri su Le Monde.


Bardella rilancia sulla questione dell’appoggio a Kiev, e se la maggioranza francese inasprisce i toni contro Rn, in particolare prendendo di mira i suoi rapporti con la Russia, ciò non sembra avere alcun effetto sugli elettori. Anzi: la cavalcata dell’erede del Front National procede. A poco meno di tre mesi dalle elezioni europee, il partito di estrema destra ha allargato ulteriormente il divario con la maggioranza presidenziale, arrivando oltre il 30%, secondo un sondaggio condotto su 12.000 persone da Ipsos, Cevipof, Istituto Montaigne, Fondazione Jean-Jaurès e pubblicato lunedì su Le Monde. E mentre Macron ha preso una delle posizioni più forti al mondo e di principio su Mosca, Bardella ha definito “irresponsabile l’escalation che ha ingaggiato” il presidente francese con la Russia che è “una potenza nucleare”.


Dunque Rn diserta quello che è stato annunciato in tutta fretta da Macron, dopo la sua controversa dichiarazione su un possibile invio di truppe occidentali per rafforzare Kiev, come un dibattito parlamentare sul sostegno della Francia all’Ucraina. Un modo per mettere ogni gruppo politico di fronte alle sue responsabilità, in particolare La France insoumise (LFI) e Rn, regolarmente accusati di “Putinofilia”. E tuttavia il primo dibattito, che si svolgerà a Palazzo Borbone sulla Rive Gauche di Parigi, dovrà concludersi nel tardo pomeriggio con un voto simbolico senza Rn. “Ci asterremo su questo testo all’Assemblea nazionale “, ha annunciato questa mattina Bardella su France 2, sottolineando le “linee rosse”. E anche se assicura di “sostenere l’Ucraina” il giovane presidente del partito della Le Pen. Il testo sarà invece difeso questo pomeriggio dal premier Gabriel Attal, ancora una volta protagonista dell’inarrivabile capacità di Macron di dettare l’agenda della liturgia politica. Al centro del dibattito l’accordo bilaterale di sicurezza franco-ucraino, già concluso durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Parigi il 16 febbraio, pochi giorni prima del secondo anniversario dell’inizio dell’invasione russa del territorio ucraino. Per il 2024, Parigi si impegna a fornire fino a 3 miliardi di euro di sostegno aggiuntivo, rispetto a 1,7 miliardi di euro nel 2022 e 2,1 miliardi di euro nel 2023.


Questo accordo, valido per un periodo di dieci anni, riguarda diversi aspetti importanti tra cui quello militare, in particolare nei settori dell’artiglieria e della difesa aerea. Sul sito web del governo si legge anche che questo testo è “valido finché l’Ucraina non aderirà alla Nato”. E se Kiev aderirà all’Alleanza prima della fine dei dieci anni, il trattato verrà ridiscusso dai due paesi. E il rafforzamento della cooperazione militare dovrebbe consentire alla Francia di fornire “assistenza militare e civile per consentire all’Ucraina di difendere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale di fronte all’aggressione della Federazione Russa”. “La nostra sicurezza ha un prezzo”, giustifica il ministro delle Forze armate Sébastien Lecornu a Le Parisien . “Questi 3 miliardi non sono un assegno per l’Ucraina. Corrispondono al valore massimo dei nostri aiuti militari nel 2024, in particolare agli ordini effettuati presso le nostre industrie francesi della difesa. L’economia francese ne trarrà quindi beneficio”, promette.

Aggressioni a sanitari, per 40,2% infermieri Fnopi anche più casi l’anno

Aggressioni a sanitari, per 40,2% infermieri Fnopi anche più casi l’annoRoma, 12 mar. (askanews) – Donna (in oltre il 72% dei casi), tra i 30 e i 40 anni (oltre un terzo), che opera nel servizio pubblico (quasi nel 90% dei casi) e soprattutto in pronto soccorso (42%): questo l’identikit degli infermieri che di più subiscono aggressioni sul luogo di lavoro. Il dato emerge dal sondaggio condotto su un campione di iscritti all’Albo dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), per la rilevazione promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e socio-sanitarie del Ministero della Salute su tutte le categorie di personale sanitario per scattare una fotografia della situazione nel 2023. Il rapporto è stato presentato oggi a Roma, al Ministero della Salute, in occasione della “Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.


Nel campione che ha partecipato alla survey, gli infermieri che hanno dichiarato aggressioni durante l’anno appena trascorso sono il 40,2%: dato in aumento rispetto allo scenario emerso dall’analisi svolta dalla Federazione in occasione dello studio CEASE-IT del 2021-2022, quando le otto università che hanno analizzato la situazione avevano rilevato un 32,3% di infermieri aggrediti. I numeri appaiono molto più alti rispetto ai casi denunciati all’INAIL (che rileva solo i casi in cui interviene l’azione assicurativa e che comunque sottolinea un’incidenza delle violenze del 33% circa sugli infermieri) e a quelli evidenziati dalle Regioni. Gli infermieri, infatti, spesso non denunciano o evidenziano i casi di violenza. Come già rilevato dalla FNOPI, chi non l’ha fatto si è comportato così perché, nel 67% dei casi, ha ritenuto che le condizioni dell’assistito e/o del suo accompagnatore fossero causa dell’episodio di violenza, nel 20% era convinto che tanto non avrebbe ricevuto nessuna risposta da parte dell’organizzazione in cui lavora, il 19% riteneva che il rischio sia una caratteristica attesa/accettata del lavoro e il 14% non lo ha fatto perché si sente in grado di gestire efficacemente questi episodi, senza doverli riferire. Il dato rilevante emerso dalla survey sul 2023 è il numero delle violenze (verbali o fisiche) che gli infermieri aggrediti hanno dichiarato: la media è di oltre 10-12 ciascuno nel corso di un anno solare, con le dovute differenze legate soprattutto al territorio e al reparto dove il professionista svolge la sua attività: il 44% ha subito da 4 a 10 aggressioni, il 55% da 11 a 20 e l’1% oltre 20 aggressioni in un anno.

Accordo SIMEST-Regione Sicilia per internazionalizzazione aziende

Accordo SIMEST-Regione Sicilia per internazionalizzazione aziendeRoma, 12 mar. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e la Regione Sicilia hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione mirato a promuovere la presenza delle aziende siciliane sui mercati esteri. L’accordo è stato sottoscritto dall’Assessore alle attività produttive Edmondo Tamajo e dall’Amministratrice Delegata di SIMEST Regina Corradini D’Arienzo.


Il Protocollo definisce i termini della collaborazione che, nel rispetto delle procedure e competenze di ciascun ente, ha come principali obiettivi quello di analizzare e proporre congiuntamente iniziative a supporto dell’export delle imprese regionali, selezionare progetti meritevoli di finanziamento e supporto, monitorare lo sviluppo delle attività promozionali e diffondere la conoscenza degli strumenti per la crescita internazionale messi a disposizione da SIMEST. Verrà inoltre istituito un tavolo tecnico permanente tra SIMEST e Regione per coordinare le azioni e capitalizzare le reciproche competenze a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e dell’economia siciliana nel suo complesso e sarà sottoscritto un protocollo operativo per potenziare lo sportello regionale Sprint Sicilia, con l’obiettivo di agevolare il percorso di apertura ai mercati esteri delle aziende dell’isola.


L’Assessore alle attività produttive, Edmondo Tamajo, ha dichiarato: “Le imprese che decidono di investire all’estero, spesso si trovano ad affrontare delle sfide legate alle elevate barriere informative, che riflettono diversità culturali, legislative e ostacoli burocratici. Con la sottoscrizione di questo accordo con SIMEST, la Regione Sicilia vuole potenziare le proprie politiche di sostegno all’internazionalizzazione, rendendo più facile il percorso delle imprese siciliane sui mercati esteri e favorendo, così, i processi di “learning-by-exporting”, “learning by investing” e la contaminazione di capacità e competenze”. L’Amministratrice Delegata di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo, ha dichiarato: “La collaborazione con la Regione Sicilia è strategica per supportare le imprese siciliane nei processi di internazionalizzazione. Si tratta di un impegno che rafforza il sostegno fornito negli ultimi due anni alle oltre 200 PMI siciliane già partner di SIMEST, con finanziamenti per circa 60 milioni a tasso agevolato rivolti a investimenti in digitalizzazione e green nonché investimenti in capitale umano, allo sviluppo dell’e-commerce e alla partecipazione a fiere di carattere internazionale. Sono certa che questo importante accordo potenzierà l’impegno comune a sostenere la competitività all’estero del Made in Italy del territorio, attraverso un modello sempre più sostenibile che rafforzi la competitività delle filiere produttive, con un maggior focus sulle PMI del Sud Italia.”

Nuovi appuntementi con “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”

Nuovi appuntementi con “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”Milano, 12 mar. (askanews) – Nuove date in arrivo a grande richiesta per “Fiorella Sinfonica – Live con orchestra”, il nuovo tour estivo di Fiorella Mannoia che sarà accompagnata per la prima volta da un’orchestra sinfonica nelle location più suggestive di tutta Italia: agli appuntamenti già annunciati, si aggiunge il raddoppio all’Anfiteatro di Tharros (OR) il 22 luglio, oltre al live del 21 luglio, e nuove tappe il 16 agosto all’Anfiteatro di Acri(CS), il 17 agosto al Palazzo Marchesale di Melpignano (LE) ed il 24 agosto a Castello Pasquini a Castiglioncello (LI).


I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 16.00 di oggi su TicketOne e nei circuiti di vendita abituali. L’artista romana, in un anno così speciale che vedrà Fiorella Mannoia spegnere 70 candeline, è pronta a festeggiare questo traguardo nella dimensione per lei più naturale, il palco.


A dare il via ai festeggiamenti in musica un appuntamento imperdibile il 3 giugno a Roma, con uno speciale concerto-evento tra le suggestive mura delle Terme di Caracalla. Una nuova emozionante avventura per Fiorella Mannoia iniziata con il ritorno per la sesta volta in gara al Festival di Sanremo con “Mariposa”. Il brano, un vero manifesto per cantare l’orgoglio di essere donna, ha vinto il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, firmato in prima persona dalla cantante romana insieme a Cheope e Carlo Di Francesco che sigla anche le musiche con Federica Abbate e Mattia Cerri.


I biglietti per “Fiorella Sinfonica- Live con orchestra” e per l’evento speciale di Roma alle Terme di Caracalla, prodotti e organizzati da Friends & Partners e Oyà, sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.

Tre nuove date live per l’Achille Lauro Summer Fest

Tre nuove date live per l’Achille Lauro Summer FestMilano, 12 mar. (askanews) – Achille Lauro annuncia oggi 3 nuovi appuntamenti dal vivo dell’”Achille Lauro Summer Fest – A Rave before l’Iliade” la nuova e incandescente leg estiva, che ad agosto arriverà anche a Gallipoli, Baia Domizia e Castiglioncello. Un vero e proprio rave all’insegna dell’inclusività aperto a tutt?, artisti, ravers, freaks, famiglie e bambini che toccherà numerose location e festival italiani in attesa dei due eventi unici già annunciati a inizio anno “Ragazzi madre – l’Iliade” il ive con special guest Boss Doms per infiammare anche l’autunno a Milano e Roma.


Achille Lauro Summer Fest – A Rave before l’Iliade partirà con i primi live il 13 luglio da Brescia – Brescia Summer Music, Arena Campo Marte per proseguire poi il 19 luglio a Mirano (VE) – Mirano Summer Festival, il 1 agosto a Gallipoli (LE) – Oversound Music Festival – Parco Gondar, il 12 agosto a Baia Domizia (CE) – Arena dei Pini – Summer Festival, il 14 agosto a Cattolica – Arena della Regina, il 16 agostoa Castiglioncello (LI) – Castiglioncello Festival – Castello Pasquini, il 17 agosto a Forte dei Marmi (LU) – Villa Bertelli Live, il 21 agosto a Corigliano-Rossano (CS) – Anfiteatro De Rosis, il 23 agosto a Catania – Sotto Il Vulcano Fest, Villa Bellini, il 24 agosto a Palermo – Dream Pop Festival, Teatro di Verdura per chiudere il 2 settembre a Vicenza – Vicenza In Festival, Piazza dei Signori. Sull’onda di questo incredibile rave l’autunno inizierà poi con “Ragazzi madre – l’Iliade” Il Live i due show unici previsti il 4 ottobre al Forum di Milano e il 7 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma. Reduce dal successo di Ragazzi Madre – L’Iliade il docufilm che racconta il suo percorso artistico e i primi dieci anni di carriera disponibile su Prime Video e dopo mesi in testa alle classifiche con Stupidi Ragazzi(Elektra Records / Warner Music Italy), l’ultimo singolo dal sound avanguardista che ha legato grazie alla musica elettronica un brano pop alle basi urban, Achille Lauro quest’estate è finalmente pronto a riabbracciare il suo pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo per celebrare tutti gli album che lo hanno reso da icona trap a poliedrico artista in grado di smantellare ogni stereotipo.


I live sono organizzati e prodotti da Friends & Partners, i biglietti per le nuove date saranno disponibili a partire dalle ore 16 di oggi in prevendita sul sito di Ticketone e nei punti vendita autorizzati.

In Sudan l’esercito occupa la radio e la televisione nazionale

In Sudan l’esercito occupa la radio e la televisione nazionaleRoma, 12 mar. (askanews) – L’esercito del Sudan ha annunciato oggi in una nota di aver preso il controllo dei quartier generali della radio e della televisione nazionale dalle Forze paramilitari di supporto rapido (Rsf). Il quartier generale si trova a Omdurman, dall’altra parte del Nilo, da Khartoum ed è parte della più ampia capitale del Sudan.


Il conflitto in Sudan tra esercito e Rsf, scoppiato nell’aprile dello scorso anno, ha costretto circa 8 milioni di persone ad abbandonare le proprie case, tra cui 6,3 milioni sfollati interni.

Clima, Legambiente: più caldo e sempre meno neve su Alpi e Appennini

Clima, Legambiente: più caldo e sempre meno neve su Alpi e AppenniniMilano, 12 mar. (askanews) – Manto nevoso sempre più effimero su Alpi e Appennini. Con la crisi climatica e l’aumento delle temperature la montagna cambia volto e colori e al bianco dell’inverno, si alternano sempre più prati verdi e vette con poca neve. Termometro di questa situazione i dati sugli impianti sciistici oggi sempre più in difficoltà tra chiusure e aperture a singhiozzo, i finanziamenti d’oro per l’innevamento artificiale che non accennano a diminuire e il futuro sempre più incerto delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 tra ritardi, spese faraoniche e l’incognita neve 2026. A scattare una fotografia nitida è il nuovo report di Legambiente Nevediversa 2024, i cui dati, tutti in aumento, parlano chiaro: 177 gli impianti temporaneamente chiusi nella Penisola (+39 unità rispetto al report precedente), di cui 92 sull’arco alpino e 85 sull’Appennino. Salgono a 93 gli impianti aperti a singhiozzo (+9 rispetto al report precedente), il grosso, ben 55, si concentra sugli Appennini.


Altro dato in crescita è quello delle strutture dismesse che raggiungono quota 260 (erano 249 nel report precedente) di cui 176 sulle Alpi e 84 sulla dorsale appenninica; e quello degli impianti sottoposti al cosiddetto “accanimento terapeutico”, 241 quelli censiti da Legambiente (+33 unità) che sopravvivono solo con forti iniezioni di denaro pubblico. Il grosso, ben 123, sugli Appennini. Dati allarmanti a cui va aggiunta la crescita dei bacini idrici per l’innevamento artificiale: 158 quelli censiti (+16 rispetto al report 2023) di cui la gran parte in questo caso, ben 141, sulle Alpi, e il restante, 17, sulla dorsale appenninica. Sul fronte finanziamenti, per aiutare il settore sono ben 148 i milioni di euro destinati lo scorso anno dal Ministero del Turismo per l’ammodernamento degli impianti di risalita e di innevamento artificiale a fronte dei soli quattro milioni destinati alla promozione dell’ecoturismo. E se si guarda alle singole regioni si scopre che finanziamenti per la neve artificiale non accennano a diminuire.

Bce, Ft: Elderson si scusa con i dipendenti per frasi controverse

Bce, Ft: Elderson si scusa con i dipendenti per frasi controverseRoma, 12 mar. (askanews) – Frank Elderson, esponente del Comitato esecutivo della Bce e vicepresidente del ramo di vigilanza bancaria si è scusato durante una riunione con centinaia dipendenti dell’istituzione per le frasi che aveva utilizzato qualche settimana fa, con intonazioni apparentemente persecutorie verso coloro che non risultavano allineati alle policy climatiche di cui è uno dei più ferventi sostenitori. Lo riporta il Financial Times, citando due persone anonime che hanno partecipato alla riunione, che si è svolta ieri sera. Elderson ha detto di “rimpiangere molto” le frasi che ha utilizzato.


Il riferimento è a una riunione che era stata ripresa da un video interno in cui si vedeva il banchiere centrale olandese, seduto ad un tavolo, che utilizzava toni molto intransigenti sull’argomento clima. “Perché dovremmo volere assumere gente che dobbiamo riprogrammare? Vengono dall’università ma non sanno ancora come pronunciare la parola clima. Non voglio questa gente con me – aveva detto Elderson – perché fronteggiamo un ruolo che drasticamente cambiato”. Queste dichiarazioni sono state poi oggetto di contestazioni alla presidente Christine Lagarde durante due successive audizioni al Parlamento europea. Lagarde è essa stessa una convinta sostenitrice dell’inserimento di obiettivi climatici nelle politiche Bce, ma lo scorso 26 febbraio davanti agli eurodeputati ha ribadito la volontà dell’istituzione di preservare la “diversità” nella composizione del suo personale, anche in merito ai possibili dissonanze di pareri dei tecnici rispetto alle questioni climatiche.


Durante l’incontro di ieri Elderson ha riconosciuto che “alcune persone sono state ferite” dalle sue frasi e che le rimpiangeva, riporta ancora il quotidiano finanziario Gb. “Avrei voluto usare altre parole perché non potrebbero essere più contrarie rispetto a quello per cui agisco”. Il Ft riporta anche un documento interno del personale della scorsa settimana, che rilevava lo shock causato a molte persone da queste terminologie e la loro contraddittorietà rispetto ai valori democratici di Bce e Ue. Il quotidiano mette poi in rilievo le controversie che persistono sullo spingere questo tipo di considerazioni nella politica monetaria della Bce, che si è distanziata rispetto alla Federal rReserve, che appare molto più cauta su questi aspetti.


Durante l’audizione al Congresso Usa la settimana scorsa settimana, il presidente della Fed, Jay Powell aveva affermato che il compito dell’istituzione è preservare la stabilità dei prezzi e il massimo livello di occupazione e che “non spetta a noi valutare gli effetti sul clima di questo e qualunque effetto sul clima sarebbe minuscolo”. Il Ft conclude ricordando che alcuni osservatori critici hanno sostenuto che l’enfasi posta sulle questioni “green” dalla nuova strategia della Bce voluta da Lagarde “ha distratto l’istituzione dal contenimento dell’inflazione che nel 2022 ha raggiunto massimi storici oltre il 10%”.

Cia presenta proposta di legge per dare più valore ad agricoltura

Cia presenta proposta di legge per dare più valore ad agricolturaRoma, 12 mar. (askanews) – Accrescere il peso economico e la forza negoziale dell’agricoltura all’interno della filiera; redistribuire equamente il valore aggiunto tra tutti gli attori, intervenendo contro le pratiche commerciali sleali e per una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi; valorizzare i percorsi di alleanza tra agricoltori e consumatori, sui quali ricade gran parte della crisi tra costi di produzione alle stelle e caro inflazione. Sono questi i tre pilastri della proposta di legge messa a punto da Cia-Agricoltori Italiani e annunciata stamattin alla Conferenza organizzativa presso Roma Eventi Fontana di Trevi, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


“Il testo su cui stiamo lavorando da mesi – ha detto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – è pronto a sbarcare in Parlamento e rappresenta quel passaggio cruciale e urgente per riportare l’agricoltura al centro. Vogliamo salvaguardare il mondo agricolo con una legge ad hoc. Il settore merita il riconoscimento definitivo del proprio valore nella catena agroalimentare attraverso prezzi più stabili e redditi dignitosi”. Cia, per aiutare il comparto a superare il perdurare dell’impasse emergenziale, ha presentato al ministro Lollobrigida non solo la proposta di una legge, ritenuta “strategica” per la tenuta del settore, ma anche il richiamo a questioni dirimenti che stanno imbrigliando il comparto.


In primis, la gestione della fauna selvatica: per Cia serve affidare il coordinamento, per il controllo della popolazione dei cinghiali, al Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri; dotare di specifiche professionalità gli Uffici di pianificazione faunistico-venatoria della Pa; superare il regime de minimis per gli indennizzi; rafforzare l’autodifesa degli agricoltori, partendo dallo snellimento delle pratiche burocratiche, come ricercare la densità ottimale della specie lupo. Fuori classifica, poi, il nodo liquidità. Cia chiede l’utilizzo immediato delle risorse finanziarie per il sostegno al credito, a partire da quelle della legge di Bilancio; la creazione di un Fondo Nazionale per l’abbattimento degli interessi dei finanziamenti a medio-lungo termine; il potenziamento del Fondo di Garanzia Pubblica e una moratoria a livello comunitario per i debiti contratti dagli agricoltori.


Il contributo di Cia alla revisione della Pac passa, invece, per gli interventi che l’Europa dovrebbe concretizzare già nel breve periodo. Non solo con la semplificazione delle procedure di approvazione di eventuali modifiche dei Piani strategici nazionali, consentendo maggiore autonomia agli Stati membri, ma anche assicurando più flessibilità sull’applicazione delle regole di condizionalità, senza prevedere sanzioni in caso di inottemperanza. Per Cia bisogna aggiornare e facilitare gli eco-schemi, rendere le OCM meno rigide per facilitare la spesa, alzare le percentuali sugli aiuti accoppiati per sostenere gli agricoltori in caso di crisi e aggiornare e potenziare il budget per la gestione del rischio. “Per l’agricoltura non c’è più tempo da perdere – ha concluso Fini – Dobbiamo continuare a lavorare per dare speranza e futuro al settore”.

Berberè apre a Bologna Casa madre, un polo formativo per il personale

Berberè apre a Bologna Casa madre, un polo formativo per il personaleMilano, 12 mar. (askanews) – Un polo formativo a Bologna, dove tutto è partito 14 anni fa, per garantire standard e continuità in tutte le pizzerie e sopperire a una carenza di personale che sembra ormai cronica. Berberè in primavera apre Casa madre, il suo primo centro di formazione permanente in Via Murri, nei locali occupati in precedenza da Fourghetti.


Il brand di pizzerie dei fratelli Aloe, che oggi conta 19 locali in otto città italiane e a Londra, gestiti tutti in forma diretta da 350 dipendenti, ha legato la sua attività all’investimento nella formazione continua del personale. Il nome dello spazio richiama il lievito madre: non solo un ingrediente delle pizze Berberè, ma anche il simbolo della artigianalità del processo produttivo di tutte le pizzerie del marchio. Casa Madre sarà il punto di inizio per chi arriva, dove imparare il mestiere e avviare un percorso professionale appagante, con la possibilità di continuare a crescere e a imparare a ciclo continuo, proprio come il lievito madre. La nuova sede bolognese, che occuperà i locali dell’intera palazzina in via Murri, diventerà il cuore del brand dove oltre ai locali destinati alla formazione, sarà attiva la centrale operativa di Berberè e una pizzeria aperta tutti giorni. La struttura avrà ampi spazi per la didattica teorica. La cucina sarà disegnata in modo funzionale alla formazione on job durante i servizi: avrà due forni e un’ampia zona dedicata agli impasti.


Oltre allo staff stabile della pizzeria, in questa sede si concentreranno le figure più esperte interne all’azienda, per trasmettere alle persone neo assunte in formazione le conoscenze riguardanti la pizza e il lievito madre, il modello Berberè di gestione di una pizzeria ma anche i valori del brand e l’ecosistema delle aziende che forniscono le materie prime. La formazione non sarà riservata solo alle persone appena assunte, ma sarà erogata anche a coloro che lavorano in azienda già da tempo. Lo spazio infatti ospiterà delle masterclass, tenute da professioniste e professionisti del settore e dedicate a store manager e responsabili di cucina delle pizzerie, area manager e a tutte le altre figure manageriali, in modo da continuare a investire nella cultura e nel coinvolgimento attivo delle persone che gestiscono le singole pizzerie e il brand in generale. Nel 2024 sono stati già programmati alcuni dei corsi di formazione di Casa madre, tra cui La storia della pizza in Italia e nel mondo, ma anche un corso di leadership e comunicazione per gestire i team di lavoro e il corso Safe at work, curato da Fondazione Libellula, per riconoscere e fronteggiare discriminazione e molestie. “Il progetto – dice Salvatore Aloe – è dedicato alle persone che credono che questo sia un mestiere serio e bellissimo, che hanno voglia di imparare e intraprendere strade che letteralmente possano portarli in tutto il mondo. Ma anche a chi questo lavoro lo fa già da tempo e desidera continuare a crescere, o a chi ha bisogno di un nuovo inizio e ha solo la necessità di una guida per imparare e rimettersi in gioco. Casa Madre di Berberè è la celebrazione stessa del lavoro, la nostra risposta positiva e proattiva a chi crede che sviluppare un brand nel mondo del food significhi annullare l’artigianalità del lavoro. È il manifesto dell’industria più rappresentativa del Paese, quella della ristorazione, che vuole lasciare un messaggio lungimirante di immaginazione del futuro e investimento per realizzarlo. È, infine, l’impegno concreto nel fornire strumenti per reagire alla carenza di personale nel settore”. Continua Matteo Aloe: “Vogliamo dare la possibilità a chi è assieme a noi di imparare sempre qualcosa di nuovo, anno dopo anno, anche solo per il piacere di farlo. Al progetto imprenditoriale farà bene, perché avremo, sempre e sempre di più, persone gentili che servono pizze buonissime in posti bellissimi”.