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Autore: Redazione StudioNews

In Toscana workshop programma Life sulla zootecnia montana

In Toscana workshop programma Life sulla zootecnia montanaRoma, 11 mar. (askanews) – Molti giovani tra cui numerose donne. Questo l’elemento rilevante e il segnale positivo usciti dal workshop appena concluso dal titolo “La zootecnia montana come strumenti per la conservazione della biodiversità – Buone pratiche, criticità e prospettive” che si è svolto presso la Fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, organizzato dalla Regione Toscana, e svolto nell’ambito del progetto ShepForBio, coordinato da Dream Italia e cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea.


Due le tematiche emerse: la pastorizia e l’allevamento estensivo sono attività ad elevato valore aggiunto ambientale, fondamentali e necessarie per la conservazione della biodiversità e capaci di generare servizi ecosistemici di cui tutta la comunità si avvantaggia, come la riduzione del rischio incendio, lo stoccaggio CO2, il miglioramento del regime idrogeologico, e la conservazione del paesaggio. Inoltre, la richiesta che il valore aggiunto ambientale venga riconosciuto e remunerato, una sfida che i soggetti pubblici dovranno accogliere per mettere in atto azioni che favoriscano queste attività a partire da una semplificazione amministrativa che agevoli la fase di commercializzazione dei prodotti caseari e dal supporto allo sviluppo di filiere territoriali investendo nella formazione e nell’innovazione tecnologica.


“La montagna ci insegna in silenzio – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – L’agricoltura di montagna in generale negli ultimi decenni è stata considerata spesso a torto marginale, ma oggi gli elementi su cui si basa – integrazione con l’ambiente, multifunzionalità, tipicità – sono divenuti elementi fondamentali da offrire come modello a tutta l’agricoltura, per creare un impatto positivo sulla fauna selvatica e la biodiversità”.

Telegram tocca 900 mln di utenti attivi e pensa a sbarco in Borsa

Telegram tocca 900 mln di utenti attivi e pensa a sbarco in BorsaRoma, 11 mar. (askanews) – In circa tre anni Telegram ha quasi raddoppiato il numero di utenti attivi e ora, a quota 900 milioni, sono circa la metà di quelli sulla piattaforma rivale WhatsApp. In una intervista al Finacial Times, la prima dal 2017, il fondatore Pavel Durov prevede che la società, dopo l’apertura alle inserzioni pubblicitarie, raggiunga la redditività quest’anno o il prossimo e ipotizza anche lo sbarco in Borsa.


“In termini generali vediamo il valore di una quotazione in Borsa come un mezzo per democratizzare l’accesso al valore di Tele ram – spiega l’imprenditore russo – il motivo principale per cui abbiamo iniziato a monetizzare (tramite inserzioni pubblicitarie e abbonamenti premium-ndr) perché volevamo restare indipendenti”. Secondo Durov, che ha fissato la sede della società a Dubai, “speriamo di diventare redditizi il prossimo anno, se non questo”. Il livello attuale di utenti attivi va messo al raffronto con i circa 500 milioni che si contavano su Telegram a inizio 2021.


Il fondatore ha riferito di aver ricevuto offerte da 30 miliardi di dollari e oltre per Telegram, da parte di investitori di scala globale e fondi tecnologici. Ma esclude di venderla.

Francia, Macron avanza prudente su fine vita dopo voto su aborto

Francia, Macron avanza prudente su fine vita dopo voto su abortoMilano, 11 mar. (askanews) – Dopo l’aborto, garantito dalla Costituzione, il presidente francese Emmanuel Macron si dedica a un’altra spinta sui diritti che appare come una volontà per riequilibrare la rotta e rispondere a chi nelle scorse settimane lo accusava di una virata a destra (con l’arrivo a capo del governo del giovane Gabriel Attal). Il leader dell’Eliseo, dopo lunghi mesi di riflessione e diversi rinvii, ha annunciato in un’intervista nel week end la presentazione, per il mese di aprile, di un disegno di legge sulla “morte assistita” – una delle sue promesse elettorali – in “condizioni rigorose”: ai pazienti interessati verrà prescritto un prodotto letale da somministrare da soli o con assistenza, ha spiegato a Libération e La Croix. “Un diversivo”, a tre mesi dalle elezioni europee, secondo la destra francese. E nel Paese è un crescendo di forti polemiche. “Il Presidente della Repubblica crea un po’ di rumore, proponendo dibattiti sociali”, ha reagito su Franceinfo il deputato Laurent Jacobelli, portavoce del Rassemblement National.


E mentre anche il suo stesso campo rischia di essere diviso sulla questione del fine vita, Macron vuole concedere tempo ai deputati, il che è raro e fa riflettere sui complessi rapporti di forza in Francia. Questo disegno di legge del governo, che conterrà anche una componente di rafforzamento delle cure palliative, sarà presentato ad aprile al Consiglio dei ministri per un esame in prima lettura all’Assemblea nazionale a maggio, prima delle elezioni europee di giugno. L’iter parlamentare si preannuncia lungo e i risultati probabilmente non arriveranno prima del 2025. Il testo sarà esaminato nella sessione dell’Assemblea nazionale dal 27 maggio. E a conferma che l’argomento è ancora più caldo e divisivo dell’aborto, il primo ministro invita in questa occasione ad un “dibattito pacifico, informato, rispettoso delle posizioni di tutti”. Precisando: “la morte non può essere un argomento tabù, silenzioso”. Da notare la scelta delle parole: il Presidente della Repubblica si era pronunciato a favore della “morte assistita”. Attal sui social mette anche l’accento sulla necessità del provvedimento: “Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi anni, alcuni nostri concittadini a volte si ritrovano impotenti di fronte alla malattia e al dolore”, scrive.


LA REAZIONE DELLA CHIESA Vescovi e arcivescovi cattolici sono intervenuti oggi, 11 marzo, per condannare il disegno di legge sulla “morte assistita”. “Una brutta sorpresa”, “un inganno”. La Chiesa di Francia non manca di aggettivi negativi per discutere la bozza, presentata da Macron . Sui media si sono succeduti diversi vescovi, evocando sia “un inganno”, sia promesse “vaghe”, sia “un’assenza di fraternità”. “Chiamare ‘legge della fraternità’ un testo che apre sia al suicidio assistito che all’eutanasia è un inganno”, ha dichiarato Éric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza episcopale di Francia, in un’intervista a La Croix .


Da notare che il disegno di legge doveva passare “entro la fine dell’estate 2023”. A metà settembre, Olivier Véran annunciava “progressi significativi” entro la fine del mese. Poi visitando allora Marsiglia, papa Francesco aveva messo in guardia contro “la prospettiva falsamente dignitosa di una morte dolce”. Il disegno di legge venne rinviato al 2024. IN COSA CONSISTE


L’accesso sarà soggetto a numerose condizioni, ha spiegato Macron. I pazienti adulti, “capaci di pieno e completo discernimento”, affetti da una “malattia incurabile” con “prognosi vitale a breve o medio termine” e affetti da sofferenze “refrattarie” (non alleviabili) potranno “chiedere di poter essere aiutati a morire”, ha detto il capo dello Stato ai due quotidiani. Saranno quindi esclusi i minori e i pazienti affetti da malattie psichiatriche o neurodegenerative che compromettono la capacità di discernimento, come l’Alzheimer. In caso di parere collegiale favorevole dell’equipe medica, alla persona verrà prescritta una sostanza letale, che potrà somministrarsi da sola, o con l’aiuto di terzi se “non ha il controllo” fisico delle sue azioni: potrà essere “un volontario da loro designata quando nessun vincolo tecnico lo impedisca”, oppure “il medico o l’infermiere che li accompagna”, a seconda del testo che dovrà essere trasmesso di qui a dieci giorni al Consiglio di Stato. La somministrazione potrà avvenire a domicilio o in una struttura sanitaria. LE CRITICHE Numerose le critiche rivolte al Presidente della Repubblica. In primo luogo, riguardo alle “condizioni per l’elaborazione del testo”: quindici organizzazioni di operatori sanitari ritengono che Emmanuel Macron “abbia annunciato un sistema molto lontano dai bisogni dei pazienti e dalla realtà quotidiana degli operatori sanitari”. I firmatari accusano l’esecutivo di aver fatto “una scelta brutale ignorando le parole degli operatori sanitari che non vengono consultati dallo scorso settembre”. Macron ha sostenuto il contrario nella sua intervista, dichiarando: “In modo molto pragmatico, abbiamo consultato i pazienti, le famiglie, le équipe sanitarie, la società per constatare che la legge Claeys-Leonetti, che fissa l’attuale quadro giuridico, aveva portato a un progresso ma non ha permesso di affrontare situazioni umane molto difficili”. EUTANASIA O FINE VITA? “La scelta delle parole va nella direzione, in un certo senso, di ciò che la Convenzione ha proposto”, ha stimato al microfono di Franceinfo Claire Thoury, sociologa e presidente del comitato di governance della Convenzione dei Cittadini, sulla fine del vita. Ciò è in linea con le proposte avanzate dalla Convenzione, anche se “è più strutturata, più prudente, ci sono molte garanzie messe in atto”, ha osservato. “Non stiamo parlando di eutanasia o di suicidio assistito, ma sicuramente c’è un’apertura verso l’assistenza alla morte che è possibile”, ha proseguito. Su France Culture, Jean Leonetti teme “enormi difficoltà nell’applicazione della legge”. L’ex deputato e coautore della legge Claeys-Leonetti del 2016 sul fine vita ritiene che questo disegno di legge sia “la dimostrazione di una certa prudenza” e che sia quindi “positivo”, anche se i termini di questa legge sono “sfuocati”, perché il presidente della Repubblica “dice che non si tratta né di eutanasia né di suicidio assistito, ma un po’ di entrambi”, ha precisato. L’EUTANASIA VICINO ALLA FRANCIA I Paesi Bassi sono stati il primo paese al mondo a legalizzare l’eutanasia attiva, ovvero l’atto di ridurre intenzionalmente la sofferenza di una persona, ad esempio iniettandole un prodotto letale, nel 2001. L’atto può avvenire solo a determinate condizioni. Dall’altra parte dei Pirenei, la Spagna ha seguito le orme dei Paesi Bassi diventando nel 2021 il sesto Paese al mondo a legalizzare l’eutanasia attiva. Possono usufruirne solo i pazienti di nazionalità spagnola o residenti in Spagna da almeno 12 mesi, adulti, coscienti e affetti da una malattia “grave e incurabile” o “grave, cronica e invalidante”, facendone richiesta scritta. (di Cristina Giuliano)

Regionali in Abruzzo, Marsilio: il campo lungo ha battuto il campo largo

Regionali in Abruzzo, Marsilio: il campo lungo ha battuto il campo largoL’Aquila, 11 mar. (askanews) – “Il campo lungo ha battuto il campo largo”. Così il neo rieletto presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso della prima conferenza stampa nell’auditorium di Palazzo Silone, sede della Regione a L’Aquila. “Qui in Abruzzo era proprio un uno contro uno, un derby totale che abbiamo stravinto. Credo che faccia bene anche come analisi politica e come indicazione al governo: questa è la strada giusta che sta percorrendo, il consenso dei cittadini è alto e continuerà ad esserlo per lungo tempo soprattutto se continua a governare bene”, ha aggiunto il candidato del centrodestra unito.


“Schlein ha perso completamente la partita”, ha aggiunto il neo rieletto Marsilio, aggiungendo: “E’ stato curioso assistere alla calata in massa delle vecchie glorie, zio Bersani, nonno Vendola, non so chi altro potessero riesumare per galvanizzare l’elettorato con l’effetto simpatia e pacche sulle spalle”, ma “hanno perso in maniera anche abbastanza netta”. Adesso “per formare la giunta adotteremo il solito buon senso, competenza e riconoscimento die pesi e dei valori sia numerici che di qualità, ma non avremo problemi a formarla”, ha deto Marsilio, nel corso della prima conferenza stampa nell’auditorium di Palazzo Silone, sede della Regione a L’Aquila.


Poco dopo Marsilio ha confidato quale sia la sua unica preoccupazione: “L’unica cosa mi dispiace e mi preoccupa di questa strepitosa vittoria è che mi ci perderò la barba, anche se solo per qualche giorno. Se senza pietà voi mi chiederete di fare questo, preparate il pennello perché io sono di parola”, ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, dove qualche giorno fa aveva promesso, in caso di vittoria, il ‘fioretto’ del taglio della barba. Dopo la vittoria, ha proseguito Marsilio, “mi sono attaccato direttamente alla bottiglia” di spumante abruzzese. Niente balli: “Alla fine siamo andati a dormire, siamo un po’ vecchierelli”.

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco

Il 16 marzo torna la Primavera del Conegliano Valdobbiadene ProseccoMilano, 11 mar. (askanews) – Il territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg torna ad accogliere l’itinerario culturale e gastronomico che, dal 16 marzo al 9 giugno, racconterà l’Alta Marca, i suoi piccoli borghi, i vigneti che decorano i pendii e le Cantine che hanno reso celebre questo vino. E’ la “Primavera del Conegliano Valdobbiadene Prosecco”, fino all’anno scorso “Primavera del Prosecco Superiore”, che, giunta alla 29esima edizione propone 16 Mostre del vino che prenderanno il via da Santo Stefano di Valdobbiadene con “Il Cartizze e il Valdobbiadene Docg” (16-26 marzo), e si concluderanno a San Pietro di Feletto con “I Vini di Collina” (25 maggio-9 giugno).


“La modifica del titolo del festival è una scelta che le Mostre del Vino hanno preso all’unanimità accogliendo i suggerimenti arrivati dal Consorzio: con questa variazione siamo convinti che, agli occhi del visitatore, sarà ancora più evidente il legame tra le Mostre del Vino e il territorio su cui si sviluppa la manifestazione” ha spiegato il presidente del Comitato organizzatore della manifestazione, Giovanni Follador, parlando di “un segno inequivocabile di appartenenza che racchiude anche la volontà di comunicare a tuttotondo l’unicità di un vino che ha saputo conquistare il mondo e l’eccezionalità delle terre dove da secoli viene prodotto”. “Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco non è solo un vino, ma un legame che unisce le persone attraverso momenti di convivialità e gioia, e la ‘Primavera’ rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di questo straordinario spumante e per esplorare il territorio che lo ospita” ha aggiunto la presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol, sottolineando che “crediamo fermamente nell’importanza di eventi come questo, che non solo promuovono il nostro prodotto, ma anche contribuiscono alla formazione e all’educazione degli appassionati e dei professionisti del settore, facendo scoprire loro le caratteristiche di ogni sottozona della Denominazione. Il 2023 è stato l’anno dell’affermazione della tipologia Rive che registra una crescita del 10% in volume – ha concluso – e questo dato, assieme alla crescita del valore della produzione, sottolinea il posizionamento di qualità raggiunto dal Prosecco Docg nel corso degli anni”.


Compito del Comitato organizzatore è quello di evidenziare la migliore produzione enologica del territorio e premiare le aziende vitivinicole: per questo motivo, il Comitato provinciale Unpli Treviso, d’intesa con Assoenologi, ha ottenuto l’approvazione ministeriale per istituire il concorso enologico “Fascetta d’oro”, il primo ed unico concorso nazionale dedicato esclusivamente al Conegliano Valdobbiadene ed alle sue eccellenze vitivinicole.

Regionali in Abruzzo, Schlein: uniti abbiamo riaperto la partita, ma non abbastanza

Regionali in Abruzzo, Schlein: uniti abbiamo riaperto la partita, ma non abbastanzaMilano, 11 mar. (askanews) – “Fino a qualche settimana fa l’Abruzzo era dato per perso senza discussioni, il presidente uscente di Fratelli d’Italia partiva con un vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente. Questo ci sprona a continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre”. Lo ha sottolineato in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein, commentando il voto regionale in Abruzzo.


“Insieme continueremo a fare opposizione in Regione e a garantire rappresentanza e voce a tutte le persone che hanno creduto in questo progetto. Da segretaria del Partito Democratico voglio ringraziare di cuore le nostri candidate e i candidati, insieme a tutti i militanti, per l’ottimo risultato ottenuto dal Pd, che ha quasi raddoppiato il suo consenso arrivando oltre il 20%, rispetto all’11% delle ultime regionali, e crescendo di quasi 4 punti anche rispetto alle politiche dell’anno scorso. Continueremo a seminare, sappiamo che sarà un lavoro di costruzione paziente” ha aggiunto. “A volte si vince e a volte si perde, ma noi non perdiamo né la speranza né la determinazione e rilanceremo la sfida in vista delle prossime tornate e delle elezioni europee” ha continuato. “Marco Marsilio ha vinto le elezioni regionali, a lui vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. Il ringraziamento più profondo va alla generosità con cui si è speso Luciano D’Amico, insieme a tutta la coalizione” ha concluso Schlein.

Book Pride, appello al ministro Sangiuliano da associazione editori

Book Pride, appello al ministro Sangiuliano da associazione editoriRoma, 11 mar. (askanews) – Da Book Pride – la fiera nazionale dell’editoria indipendente di Milano – le Associazioni degli editori, dei librai e dei bibliotecari, ADEI, ALI , SIL e AIB rivolgono un appello al Governo ad aprire urgentemente un confronto sui temi del libro, della lettura e delle biblioteche.


Nel corso dell’incontro ” Sostenere la lettura, la produzione e la domanda di libri”, organizzato da ADEI, si è infatti constatato come il settore si trovi ad affrontare importanti cambiamenti in assenza di una politica pubblica; infatti con l’ultima legge finanziaria sono state cancellate o fortemente ridimensionate tutte le linee di intervento pubblico che negli ultimi anni avevano consentito una ripresa della filiera con buone ricadute anche sulla pubblica lettura; gli effetti della legge finanziaria già si intravedono, ma saranno ancora più evidenti nella seconda parte dell’anno, con pesanti ricadute che andranno a colpire soprattutto il pluralismo dell’offerta, da sempre valore del settore. Per questo ADEI, ALI, SIL e AIB, tornano a chiedere al governo che si avvii senza indugio un confronto sulle politiche per il libro e la lettura.


I presidenti di ADEI, ALI, SIL e AIB

A Roma Un Mondo di Menu, la più importante mostra di menu al mondo

A Roma Un Mondo di Menu, la più importante mostra di menu al mondoRoma, 11 mar. (askanews) – Si tiene a Roma presso il Garum, Biblioteca e Museo della Cucina, dal 5 al 7 aprile, “Un Mondo di Menu, la grande Storia a tavola”: la più importante mostra di menu al mondo. Ideata e curata dal Garum e dall’associazione internazionale di collezionisti Menu Associati, la mostra è gratuita: 400 i menu originali appartenenti alle principali collezioni private e pubbliche in esposizione.


Molti dei menu saranno esposti al pubblico per la prima volta, a partire dal più antico menu a stampa conosciuto (1803) fino a menu a noi contemporanei quali quello del Pranzo offerto da Casa Artusi al Presidente Napolitano il 7 gennaio 2011 o quello relativo al viaggio di papa Francesco a Cuba per incontrare il patriarca Kirill. Il 2024 dovrebbe essere l’anno della qualifica di Patrimonio Immateriale dell’Umanità per la Cucina Italiana e questa mostra si propone come base di studio e di confronto su quello che gli antichi menu possono raccontare sullo sviluppo e sulle sfumature delle Gastronomie e delle Tradizioni. Nella visione proposta dalla mostra il menu diventa un credibile cronista dell’economia, delle scienze sociali e politiche e della quotidianità a sé contemporanee.


I menu esposti sono legati a eventi storici e situazioni particolari quali, a mero titolo di esempio: le celebrazioni per lo Statuto Albertino, la concessione a Garibaldi della cittadinanza onoraria di Londra, la Breccia di Porta Pia e le due guerre mondiali fino ad arrivare alle relazioni diplomatiche del secondo dopoguerra come nel caso del menu della Colazione offerta dal Presidente Cossiga a Michail Gorbaciov e alla Signora Rajssa Gorbaciova all’indomani della caduta del muro di Berlino. Ad essi si affiancano menu che ci raccontano le ultime ore del Titanic, le grandi imprese di Amelia Earhart e Charles Lindbergh, Umberto Nobile e Francesco De Pinedo. Dal primo pranzo di Hitler e Mussolini a quelli legati alle celebrazioni per il matrimonio di William & Kate, passando per le incoronazioni di Elisabetta II e di Nicola II, l’ultimo Zar.

Aeroporti, Fiumicino miglior scalo d’Europa per 7 anno consecutivo

Aeroporti, Fiumicino miglior scalo d’Europa per 7 anno consecutivoRoma, 11 mar. (askanews) – Per il settimo anno consecutivo l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino è decretato miglior scalo d’Europa nella categoria degli aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri, affiancato, per la prima volta, dal “Giovan Battista Pastine” di Ciampino, premiato come miglior aeroporto del continente nella categoria da 5 a 15 milioni di passeggeri. Lo scrive Asdr in una nota dando conto dei risultati del sondaggio “Airport Service Quality (ASQ) Award”, realizzato dall’associazione internazionale di categoria degli aeroporti di tutto il mondo, Airport Council International (Aci) World, in collaborazione con Amadeus, azienda leader nel settore delle tecnologie per il settore travel.


Aci World ha analizzato le preferenze di circa seicentomila passeggeri in oltre 400 aeroporti in tutto il mondo su oltre 30 indicatori relativi all’esperienza aeroportuale alle partenze e agli arrivi e, oltre al “Best Airport” award, ha premiato l’eccellenza di Roma Fiumicino in tutte le categorie considerate: Airport with the Most Dedicated Staff in Europe, Easiest Airport Journey in Europe, Most Enjoyable Airport in Europe e Cleanest Airport in Europe. “Quella di oggi è, per AdR, una giornata storica: per la prima volta gli scali di Fiumicino e Ciampino vengono premiati insieme a livello internazionale per la qualità e i servizi offerti ai passeggeri – ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma -. E’ un risultato straordinario quello del ‘Leonardo da Vinci’ come miglior aeroporto d’Europa e unico grande hub al mondo a vincere in tutte le categorie considerate dall’Airport Service Quality 2023. E il traguardo raggiunto anche dal ‘G.B. Pastine’ di Ciampino, premiato per la prima volta come ‘Best Airport’ nella propria categoria, è la testimonianza concreta che la differenza è fatta dalle nostre persone, oltre che dal metodo, dall’impegno quotidiano e dall’immensa passione che contraddistinguono tutta la nostra comunità aeroportuale. Ancora una volta consideriamo questi momenti solo delle tappe, di un percorso sempre più virtuoso di sviluppo sostenibile per il territorio, per Roma e per l’Italia intera”.


“Sono particolarmente orgoglioso di registrare questi nuovi importanti risultati internazionali per i nostri scali, in forte continuità con il trend di crescita degli ultimi anni in cui si inserisce il prestigioso riconoscimento ottenuto dal G.B. Pastine di Ciampino. È infatti anche attraverso i suoi aeroporti, ed in particolare l’aeroporto internazionale di Fiumicino, che in questi ultimi anni Roma ha ricostruito la sua collocazione internazionale che gli appartiene e che merita: possiamo affermare di essere la più importante porta di ingresso al nostro Paese, fortemente apprezzata nel mondo”, ha aggiunto il presidente di AdR Vincenzo Nunziata.

Ambasciata Italia a Bucarest: seminario su cybersecurity ed eccellenza nel business

Ambasciata Italia a Bucarest: seminario su cybersecurity ed eccellenza nel businessRoma, 11 mar. (askanews) – Il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, su delega del Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, ha aperto a Bucarest il seminario “La sicurezza informatica: condizione necessaria per l’eccellenza nel business” che si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia in Romania, come si legge sulla pagina Facebook della sede diplomatica.


Si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un contesto di consolidata cooperazione bilaterale nel campo della cyber security, come risulta evidente dalla recente firma – nell’ambito del Summit intergovernativo di Roma – di un protocollo d’intesa tra l’Autorità Nazionale Cyber Agenzia per la Sicurezza e l’agenzia controparte rumena, che provvede allo scambio di informazioni e analisi sulle minacce informatiche. Tripodi sui suoi social ha scritto: “Giornata intensa con Antonio Tajani. In visita all’European Cybersecurity Competence Centre (ECCC), Competente per il rafforzamento delle capacità infrastrutturali nel campo cibernetico e diretta da Luca Tagliaretti. Una conferma dell’importante ruolo che l’Italia ha in questo settore”.


E ancora presentando il seminario: “Su delega del vicepremier e Ministro Antonio Tajani ho aperto a Bucarest, il seminario ‘Cybersicurezza: condizione imprescindibile per l’eccellenza aziendale’ iniziativa che si inserisce in un contesto di rafforzata collaborazione bilaterale nel campo della sicurezza cibernetica” tra i due Paesi. L’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni, sul suo profilo Linkedin, ha spiegato che la sede diplomatica italiana ha organizzato due iniziative dedicate alla sicurezza cyber, “fondamentale per sviluppare un ecosistema innovativo bilaterale tra Italia e Romania all’insegna di nuovi partenariati industriali”. “Alla Residenza d’Italia abbiamo ospitato un seminario volto a sensibilizzare le aziende italiane qui operanti sulla sicurezza cibernetica, cogliendo le occasioni fornite dalla presenza in Romania di attori qualificati e finanziamenti ad hoc”, evento aperto da Tripodi nel corso del quale Tagliaretti si è soffermato sugli strumenti che l’ECCC mette a disposizione delle imprese.


Nel corso dell’incontro la responsabile Romania della BEI, Lara Tassan Zanin, ha illustrato le iniziative di supporto della Banca per la transizione digitale, focalizzandosi sugli aiuti finanziari dedicati al settore della sicurezza e la responsabile Cybersecurity di EY Romania e Sud-Est Europa, Catalina Dodu, ha fornito un quadro esaustivo dei punti di forza del mercato romeno e delle sfide da raccogliere anche in ambito regionale per le imprese. “In seguito il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, da me accompagnato, ha visitato l’ECCC, assieme ai Sottosegretari Tripodi e Barachini e alla Presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato Stefania Craxi. In tale occasione abbiamo posto le premesse per l’istituzione di un quadro di collaborazione fra il Centro e la nuova Unità per l’Innovazione Tecnologica e la Sicurezza Cibernetica del MAECI”, ha aggiunto l’ambasciatore.


“Intendiamo continuare a favorire opportunità di collaborazione per le nostre aziende, con attori sia pubblici sia privati, in un settore determinante per il futuro dell’industria europea”, ha concluso nel post commentando le due iniziative collegate alla firma a Roma, a margine del Vertice Intergovernativo, tra l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e l’omologo Direttorato Nazionale romeno DNCS.