Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Xi in Sudest asiatico: la Cina gioca a tutto campo contro i dazi di Trump

Xi in Sudest asiatico: la Cina gioca a tutto campo contro i dazi di TrumpRoma, 14 apr. (askanews) – La sfida a Donald Trump, alla sua guerra dei dazi, è lanciata. Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato oggi ad Hanoi per un viaggio in tre paesi del Sudest asiatico (Vietnam, Malaysia e Cambogia) che punta a tirare le fila di una strategia di risposta che sembra orientarsi su due direttrici principali: verso sud e verso ovest, per una maggiore penetrazione nell’Asia sudorientale e un rinnovato rapporto con l’Europa.


La strategia di risposta a Washington da parte di Pechino è quella di solidificare i rapporti politico-commerciali con tutto il resto del mondo che pesa di più economicamente. Lo ha detto oggi in maniera piuttosto chiara il vicedirettore dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi, Wang Lingjun, durante una conferenza stampa. “Il ricorso da parte del governo statunitense all’abuso dei dazi ha avuto un impatto negativo sul commercio globale, incluso quello tra Cina e Stati uniti” ha affermato Wang. “La Cina – ha proseguito – promuoverà costantemente una maggiore apertura verso l’esterno e svilupperà una cooperazione commerciale ed economica vantaggiosa e di reciproco beneficio con tutti i paesi”. Questo fatto appare evidente dalla mossa fatta da Xi avviando questo tour nei paesi Asean, che sono sempre più legati commercialmente a Pechino. Il presidente cinese si presenta ad Hanoi come campione del libero commercio e paladino di una globalizzazione, che ha fatto la fortuna dei paesi della regione, a un Sudest asiatico preoccupato dai dazi di Trump, i quali potrebbero colpire la sua fiorente industria manifatturiera frutto di anni di delocalizzazioni da parte dei grandi conglomerati occidentali. Nello stesso tempo, l’alternativa cinese rappresenta una leva di trattativa per nazioni, come il Vietnam, in procinto di iniziare negoziati sui dazi con Washington.


Xi ha ribadito oggi la sua netta condanna della politica commerciale di Trump. “La guerra commerciale e la guerra dei dazi non hanno vincitori, e il protezionismo non ha futuro. E’ essenziale difendere il sistema multilaterale del commercio, salvaguardare la stabilità delle catene industriali e produttive globali e mantenere un ambiente internazionale aperto e cooperativo”, ha affermato il numero uno di Pechino nel discorso di presentazione della sua visita in Vietnam. La ricaduta politica che Pechino vorrebbe cogliere, dopo il ritorno alla Casa bianca di Donald Trump, è quella di un ulteriore avvicinamento della regione dell’Asia sudorientale alla Cina, a partire del riottoso paese-fratello comunista del Vietnam, che da sempre gioca una partita autonoma e negli ultimi anni ha tenuto un po’ il piede in due scarpe: quella cinese e quella americana. Xi ha detto oggi che la “comunità di destino sino-vietnamita” entra con questa visita “in una nuova fase di sviliuppo”. Non a caso questa è la prima uscita ufficiale del presidente cinese all’estero del 2025, a segnare l’importanza del viaggio.


D’altronde l’area dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico ospita 660 milioni di abitanti e ha un’economia che cuba qualcosa come 3.800 miliardi di dollari. Un piatto ricchissimo, che Pechino non intende lasciare non presidiato, anche perché per la Cina l’area Asean è il primo partner commerciale. Secondo i dati diffusi oggi dall’Agenzia delle dogane cinese, nel primo trimestre del 2025 il commercio tra Cina e i paesi della regione è salito a oltre 234 miliardi di dollari, con un aumento di oltre il 7% su base annua. Parliamo di quasi il 17% del commercio estero globale per la Cina. Per oltre il 90% si tratta di scambi che si situano nel settore manifatturiero. La penetrazione di Pechino nella regione Asean è sempre più incisiva, anche se permangono punti di difficoltà, a partire dalle rivendicazioni di sovranità sulla gran parte del Mar cinese meridionale, che mettono la Repubblica popolare in rotta di collisione con diversi paesi, a partire dalle Filippine, ma anche lo stesso Vietnam. Tuttavia, in questo momento, ad apparire in alto nell’agenda dei leader è proprio il tema del commercio.


Il viaggio di Xi va letto, inoltre, anche in una prospettiva più ampia. La muscolare politica dei dazi di Trump, infatti, ha messo in ambasce non solo Pechino, ma anche alleati storici degli americani, come il Giappone, la Corea del Sud e l’Europa. Pechino non ha disdegnato di far passi verso queste grandi realtà economiche. Gli occhi di tutti saranno puntati nei prossimi giorni sulle trattative prioritarie che gli Usa avvieranno a Washington in prima istanza con Giappone (e forse anche Corea del Sud), ma il terreno è fertile per l’azione cinese. L’onda di questi cambiamenti si sta percependo anche nella modulazione dei toni della leadership europea: l’ex falco Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha fortemente ammorbidito i toni verso Pechino. E dopo la metà di luglio dovrebbe volare in Cina, assieme al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, per discutere di questi cambiamenti politico-economici in corso nella configurazione mondiale del potere. Trump sta consentendo, insomma, a Xi di giocare una partita a tutto campo. Che però è appena cominciata. (di Antonio Moscatello)

Tajani: Olimpiadi Milano-Cortina portino forte messaggio di pace

Tajani: Olimpiadi Milano-Cortina portino forte messaggio di paceOsaka, 14 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha partecipato alla cerimonia di svelamento delle torce olimpica e para olimpica delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, a Osaka, in Giappone. “Le Olimpiadi hanno un grande significato, noi siamo lieti di accoglierle in Italia, di organizzarle in Italia”, “Milano-Cortina sarà un grande evento, sarà soprattutto un grande evento di pace, perché lo sport e le Olimpiadi in modo particolare hanno sempre segnato nella storia un messaggio positivo”, ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento durante la cerimonia.


Il ministro ha spiegato che “ora dobbiamo fare in modo che le Olimpiadi di Milano-Cortina possano veramente essere un altro forte messaggio di pace, in un momento in cui alle porte dell’Europa si combattono due guerre”. Tajani ha quindi ricordato “cos’è successo ieri in questo criminale attacco russo contro la popolazione civile” di Sumy “in Ucraina”. “Io mi auguro che si possa, magari quando inizieranno i giochi olimpici, aver già concluso la fase della guerra, così come ci auguriamo che possa tornare la pace per il popolo palestinese, possano essere liberati tutti gli ostaggi nelle mani dei terroristi di Hamas”. “Anche lì c’è un popolo che soffre”, ha insistito il titolare della Farnesina, “la guerra porta soltanto dolore mentre lo sport unisce”.


Quindi “da Milano-Cortina e anche nella preparazione di Milano-Cortina lanciamo un messaggio: le nostre due tedofore porteranno un messaggio di pace, mi auguro che queste due torce possano arrivare con la loro luce fino a Mosca, a Kiev, possano arrivare a Tel Aviv, possano arrivare a Gaza, possano arrivare anche in tanti luoghi dove si soffre, si combatte e si muore”, ha detto ancora Tajani. “Questo è il messaggio che noi vogliamo mandare da questo evento in collegamento con Milano, questo è il messaggio che il governo italiano vuole mandare, un messaggio di pace, di convivenza pacifica tra i popoli”. Tajani ha infine rivolto un pensiero anche a tutti gli atleti paraolimpici. “Le Olimpiadi paraolimpiche sono anche un messaggio di libertà perché non devono esserci ostacoli per nessuno, per nessun motivo”, ha commentato.

Xi in Sudest Asia: Cina gioca a tutto campo contro dazi Trump

Xi in Sudest Asia: Cina gioca a tutto campo contro dazi TrumpRoma, 14 apr. (askanews) – La sfida a Donald Trump, alla sua guerra dei dazi, è lanciata. Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato oggi ad Hanoi per un viaggio in tre paesi del Sudest asiatico (Vietnam, Malaysia e Cambogia) che punta a tirare le fila di una strategia di risposta che sembra orientarsi su due direttrici principali: verso sud e verso ovest, per una maggiore penetrazione nell’Asia sudorientale e un rinnovato rapporto con l’Europa.


La strategia di risposta a Washington da parte di Pechino è quella di solidificare i rapporti politico-commerciali con tutto il resto del mondo che pesa di più economicamente. Lo ha detto oggi in maniera piuttosto chiara il vicedirettore dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi, Wang Lingjun, durante una conferenza stampa. “Il ricorso da parte del governo statunitense all’abuso dei dazi ha avuto un impatto negativo sul commercio globale, incluso quello tra Cina e Stati uniti” ha affermato Wang. “La Cina – ha proseguito – promuoverà costantemente una maggiore apertura verso l’esterno e svilupperà una cooperazione commerciale ed economica vantaggiosa e di reciproco beneficio con tutti i paesi”. Questo fatto appare evidente dalla mossa fatta da Xi avviando questo tour nei paesi Asean, che sono sempre più legati commercialmente a Pechino. Il presidente cinese si presenta ad Hanoi come campione del libero commercio e paladino di una globalizzazione, che ha fatto la fortuna dei paesi della regione, a un Sudest asiatico preoccupato dai dazi di Trump, i quali potrebbero colpire la sua fiorente industria manifatturiera frutto di anni di delocalizzazioni da parte dei grandi conglomerati occidentali. Nello stesso tempo, l’alternativa cinese rappresenta una leva di trattativa per nazioni, come il Vietnam, in procinto di iniziare negoziati sui dazi con Washington.


Xi ha ribadito oggi la sua netta condanna della politica commerciale di Trump. “La guerra commerciale e la guerra dei dazi non hanno vincitori, e il protezionismo non ha futuro. E’ essenziale difendere il sistema multilaterale del commercio, salvaguardare la stabilità delle catene industriali e produttive globali e mantenere un ambiente internazionale aperto e cooperativo”, ha affermato il numero uno di Pechino nel discorso di presentazione della sua visita in Vietnam. La ricaduta politica che Pechino vorrebbe cogliere, dopo il ritorno alla Casa bianca di Donald Trump, è quella di un ulteriore avvicinamento della regione dell’Asia sudorientale alla Cina, a partire del riottoso paese-fratello comunista del Vietnam, che da sempre gioca una partita autonoma e negli ultimi anni ha tenuto un po’ il piede in due scarpe: quella cinese e quella americana. Xi ha detto oggi che la “comunità di destino sino-vietnamita” entra con questa visita “in una nuova fase di sviliuppo”. Non a caso questa è la prima uscita ufficiale del presidente cinese all’estero del 2025, a segnare l’importanza del viaggio.


D’altronde l’area dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico ospita 660 milioni di abitanti e ha un’economia che cuba qualcosa come 3.800 miliardi di dollari. Un piatto ricchissimo, che Pechino non intende lasciare non presidiato, anche perché per la Cina l’area Asean è il primo partner commerciale. Secondo i dati diffusi oggi dall’Agenzia delle dogane cinese, nel primo trimestre del 2025 il commercio tra Cina e i paesi della regione è salito a oltre 234 miliardi di dollari, con un aumento di oltre il 7% su base annua. Parliamo di quasi il 17% del commercio estero globale per la Cina. Per oltre il 90% si tratta di scambi che si situano nel settore manifatturiero. La penetrazione di Pechino nella regione Asean è sempre più incisiva, anche se permangono punti di difficoltà, a partire dalle rivendicazioni di sovranità sulla gran parte del Mar cinese meridionale, che mettono la Repubblica popolare in rotta di collisione con diversi paesi, a partire dalle Filippine, ma anche lo stesso Vietnam. Tuttavia, in questo momento, ad apparire in alto nell’agenda dei leader è proprio il tema del commercio.


Il viaggio di Xi va letto, inoltre, anche in una prospettiva più ampia. La muscolare politica dei dazi di Trump, infatti, ha messo in ambasce non solo Pechino, ma anche alleati storici degli americani, come il Giappone, la Corea del Sud e l’Europa. Pechino non ha disdegnato di far passi verso queste grandi realtà economiche. Gli occhi di tutti saranno puntati nei prossimi giorni sulle trattative prioritarie che gli Usa avvieranno a Washington in prima istanza con Giappone (e forse anche Corea del Sud), ma il terreno è fertile per l’azione cinese. L’onda di questi cambiamenti si sta percependo anche nella modulazione dei toni della leadership europea: l’ex falco Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha fortemente ammorbidito i toni verso Pechino. E dopo la metà di luglio dovrebbe volare in Cina, assieme al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, per discutere di questi cambiamenti politico-economici in corso nella configurazione mondiale del potere. Trump sta consentendo, insomma, a Xi di giocare una partita a tutto campo. Che però è appena cominciata. (di Antonio Moscatello)

Banche, insediata nuova Commissione regionale Abi Piemonte

Banche, insediata nuova Commissione regionale Abi PiemonteRoma, 14 apr. (askanews) – Stefano Cappellari (Direttore Regionale Piemonte Nord, Vda e Sardegna Intesa Sanpaolo), con delibera del Comitato esecutivo dell’Abi, è stato confermato Presidente di Abi Piemonte per il prossimo biennio. Secondo quanto riporta un comunicato, è quanto emerso nel corso della riunione di insediamento, a Torino, della Commissione regionale Abi in cui si è fatto il punto sulla situazione locale.


Nuove strategie per l’internazionalizzazione in mercati diversificati, sostegno alle filiere produttive e investimenti in innovazione e digitalizzazione: nell’attuale fase geopolitica – si è sottolineato nel corso dell’incontro – sono tre elementi chiave per rispondere al calo di produttività registrato già nel 2024 e alla riduzione dell’export nel segmento automotive. In questo scenario, si legge, si evidenzia un rallentamento nei piani di investimento e una maggiore incertezza sulle prospettive future alla luce delle dinamiche internazionali legate soprattutto all’aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti. È urgente un’azione negoziale compatta a livello europeo a tutela della produzione e dell’occupazione. In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia piemontese hanno superato i 107 miliardi di euro. Le imprese sono state finanziate con più di 47,9 miliardi e le famiglie con oltre 43,9 miliardi.


Per quanto riguarda la rischiosità, le sofferenze lorde si sono attestate ad oltre 1,6 miliardi di euro (pari all’1,6% del totale dei finanziamenti). “Come Abi Piemonte – ha affermato Cappellari – intendiamo rafforzare la collaborazione tra le banche del territorio e tutti gli attori economici e istituzionali per riattivare i punti di forza produttivi, offrendo accanto alla disponibilità di erogazione creditizia anche un’altissima competenza nella consulenza strategica per intercettare le opportunità derivanti da strumenti agevolativi e di garanzia a disposizione”. Oltre al Presidente Stefano Cappellari, compongono la Commissione regionale Paola Garibotti (Vicepresidente Abi Piemonte e Regional Manager-Region Nord Ovest UniCredit); Simone Azzoaglio (Banco di Credito P. Azzoaglio); Massimo De Donno (Banca Sella Holding); Elia Dogliani (BCC di Bene Vagienna); Valter Faussone (Cassa di Risparmio di Asti); Massimo Lattanzi (Banca Mediolanum); Paolo Osmetti (Banca Popolare di Sondrio); Giancarlo Poletto (Banca del Piemonte); Enzo Ribero (Cassa di Risparmio di Fossano); Giuseppe Salerno (Credit Agricole Italia); Riccardo Satragno (Banco BPM); Marco Franco Scalvini (Banca Cassa di Risparmio di Savigliano); Marco Scattarreggia (Banca Monte dei Paschi di Siena); Rosalia Spagnarisi (BPER Banca); Lorenzo Venturini (BNL BNP Paribas).

Dazi, la Cina: danneggiano tutti, anche gli stessi Usa

Dazi, la Cina: danneggiano tutti, anche gli stessi UsaRoma, 14 apr. (askanews) – I dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump danneggiano anche la stessa America. Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.


“Fatti dimostrano – e continueranno a dimostrarlo – che in una guerra di dazi o commerciale non ci sono vincitori, e il protezionismo non conduce da nessuna parte”, ha affermato Lin, aggiungendo che “l’uso eccessivo di dazi da parte degli Stati uniti danneggia sia gli altri che se stessi”.

Boom di carte collezionabili, a Milano il 3 maggio Collect IT

Boom di carte collezionabili, a Milano il 3 maggio Collect ITMilano, 14 apr. (askanews) – Il collezionismo è più vivo che mai. Secondo il report annuale della società di ricerche Circana, la passione per le carte collezionabili sta conquistando sempre più italiani, con un boom di vendite pari al +23% solo nel 2024. Un trend in costante ascesa, che trova un momento importante in Collect IT, il primo card show italiano interamente dedicato a questo universo e organizzato da CardsGuru, specializzato in carte sportive. Sarà un evento con carte di tutti i tipi: dalle sportive di Topps a quelle dedicate ai Pokémon, fino ai grandi classici come Magic: The Gathering. Senza dimenticare le serie come One Piece, Yu-Gi-Oh! e Lorcana. L’appuntamento è fissato per sabato 3 maggio 2025 al Superstudio Più di Milano, in Via Tortona 27, dalle 10.00 alle 19.00. Inoltre venerdì 2 maggio – a partire dalle 18.00 – si terrà una trade night, un momento informale per incontrare altri collezionisti, sbustare, scambiare e condividere una grande passione. Un’occasione unica per immergersi nel favoloso mondo del collezionismo.


Collect IT torna con spazi triplicati, oltre 100 espositori, aree speciali, eventi e ospiti. Tra i protagonisti Topps- leader nel collezionismo sportivo e main sponsor dell’evento – con la sua linea Showtime, disponibile unicamente durante le più prestigiose convention nazionali. Ospite d’onore, Esteban Cambiasso, l’ex giocatore dell’Inter, con cui nel 2010 conquistò il Triplete, che incontrerà i fan per firmare autografi e condividere aneddoti sulla sua carriera. Previsto anche un meet&greet con lo specialista di carte Pokémon Federic.

Iran e Usa rilanciano il confronto su nucleare, prossima tappa Roma

Iran e Usa rilanciano il confronto su nucleare, prossima tappa RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Washington e Teheran hanno ripreso i colloqui per rilanciare il confronto diplomatico sulla questione del nucleare iraniano. Dopo l’incontro di sabato in Oman si prospetta un nuovo appuntamento a Roma, secondo le indiscrezioni riportate dal sito di notizie Axios. Il governo italiano – a quanto si apprende da fonti – ha confermato di avere ricevuto la richiesta di ospitare nella capitale italiana sabato 19 aprile il secondo round di colloqui.


Quello del 12 aprile a Muscat è stato il primo scambio di questo tipo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. L’emittente statale iraniana ha confermato che l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si sono incontrati brevemente di persona, segnando la prima interazione diretta tra funzionari americani e iraniani a questo livello dall’era Obama. Un piccolo passo in più rispetto al formato , di interlocuzione’indiretta’ tra le delegazioni, su cui ha insistito la parte iraniana. L’incontro è durato per più di due ore in un luogo sicuro alla periferia di Muscat, secondo l’Associated Press. Entrambe le parti hanno definito i colloqui come “produttivi”.La Casa Bianca in una dichiarazione sabato ha usato la formula “molto positivi e costruttivi”, pur riconoscendo che gli ostacoli diplomatici da superare restano “molto complicati”, sottolineando che l’impegno diretto di Witkoff rappresenta un passo significativo per garantire una soluzione negoziale vantaggiosa per entrambe le parti.


Trump ha anche parlato dei negoziati a bordo dell’Air Force One sempre sabato: “Sta andando bene. Non voglio dire troppo, niente è importante finché non viene finalizzato. Ma sta andando bene. Credo che la situazione in Iran sia abbastanza buona”, ha affermato il presidente Usa che nel 2018 aveva deciso il ritiro americano dall’accordo sul nucleare iraniano siglato nell’estate 2015 dalle autorità di Teheran e dai cinque membri permanenti del (Usa, Regno Unito, Francia, Cina e Russia) più la Germania, il Joint Comprehensive Plan Of Action. Tuttavia, malgrado l’apertura in corso, persistono divisioni significative. Teheran sostiene il suo diritto di avere un programma di energia nucleare civile e chiede la revoca delle sanzioni. Gli Stati Uniti, invece, chiedono garanzie verificabili che assicurino che la Repubblica islamica non acquisisca armi nucleari. Recenti valutazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica hanno confermato che i livelli di arricchimento dell’uranio iraniano sono prossimi a quelli necessari per un’arma atomica.


Washington continua a temere che il programma nucleare iraniano possa superare soglie critiche se lasciato senza controllo. Trump ha già avvertito che gli Stati Uniti sono pronti a colpire militarmente le infrastrutture nucleari iraniane in caso di fallimento dei negoziati. In risposta, i leader iraniani hanno minacciato sempre più spesso di perseguire apertamente armi nucleari utilizzando le riserve di uranio esistenti. Il governo israeliano continua a esprimere scetticismo sulle intenzioni dell’Iran, sostenendo in linea di massima un modello di disarmo simile a quello libico. Teheran da parte sua ha lanciato avvertimenti precisi agli Stati della regione, invitandoli a non appoggiare alcuna operazione militare guidata dagli Stati Uniti, che a suo dire potrebbe innescare ulteriore instabilità nell’area.

Btp, spread cala a 120 punti base dopo rialzo rating Italia

Btp, spread cala a 120 punti base dopo rialzo rating ItaliaRoma, 14 apr. (askanews) – Si riduce il differenziale dei tassi sui titoli di Stato decennali tra Italia e Germania in avvio di seduta: lo “spread” segna 120 punti base (1,20 punti percentuali) dopo che venerdì scorso, a mercati chiusi, l’agenzia S&P ha alzato a sorpresa il rating dell’Italia a BBB+. I rendimenti dei Btp decennali si smorzano di circa 2 punti base al 3,75%, mentre quelli della Germania restano invariati al 2,55%.


Nel frattempo la Borsa di Milano ha aperto con un rialzo del 2% e i maggior guadagni toccano Saipem (+4,13%), Tenaris (+4,06%), Telecom Italia (+3,48%) e Mediobanca (+3,37%).

Golf, Masters da leggenda: McIlroy completa lo Slam

Golf, Masters da leggenda: McIlroy completa lo SlamRoma, 14 apr. (askanews) – Il sogno è diventato realtà. Alla sua 17a partecipazione all’Augusta Masters, Rory Mcllroy è riuscito a conquistare quella giacca verda che tanto bramava perché gli ha permesso di completare il Grande Slam. Per il fuoriclasse nordirlandese un vero e proprio capolavoro. Diventa il sesto golfista a riuscirci dopo nomi diventati leggendari nel mondo del golf come quelli di Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods. Mcllroy ha messo in fila le vittorie nell’US Open nel 2011, PGA (due volte, 2012 e 2014), Open Championship (2014) e, finalmente, dopo 11 anni di attesa, l’Augusta Masters, l’ultimo Major che gli mancava. Vittoria arrivata al fotofinish, battendo Justin Rose ai play-off: “È la mia diciassettesima volta qui, e ho iniziato a chiedermi se sarebbe mai arrivato il mio momento. Negli ultimi 10 anni, sono venuto qui con il peso del Grande Slam sulle spalle, provando a raggiungerlo. Mi chiedo di cosa si parlerà in vista del Masters del prossimo anno”, le sue parole riportate da ESPN. Rory Mcllroy è letteralmente scoppiato in lacrime quando ha capito di avercela fatta, di aver vinto l’Augusta Masters 2025: “C’era molta emozione repressa ed è venuta fuori tutta. Oggi ho realizzato i miei sogni”. Un risultato straordinario che lo pone tra i più grandi di sempre.

Calcio, classifica di serie A: oggi si chiude con Napoli-Empoli

Calcio, classifica di serie A: oggi si chiude con Napoli-EmpoliRoma, 14 apr. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Lazio-Roma 1-1:


31esima giornata Udinese-Milan 0-4; Venezia-Monza 1-0, Inter-Cagliari 3-1, Juventus-Lecce 2-1, Atalanta-Bologna 2-0, Fiorentina-Parma 0-0, Hellas Verona-Genoa 0-0, Como-Torino 1-0, Lazio-Roma 1-1, lunedì 14 aprile ore 20.45 Napoli-Empoli. Classifica: Inter 71, Napoli 65, Atalanta 61, Juventus 59, Bologna 57, Lazio 55, Roma 56, Fiorentina 53, Milan 51, Udinese, Torino 40, Genoa 39, Como 36, Verona 32, Cagliari 30, Parma 28, Lecce 26, Empoli, Venezia 24, Monza 15.


33esima giornata sabato 19 aprile ore 15 Lecce-Como, ore 18 Monza-Napoli, ore 20.45 Roma-Verona; domenica 20 aprile ore 15 Empoli-Venezia, ore 18 Bologna-Inter, ore 20.45 Milan-Atalanta, lunedì 21 aprile ore 12.30 Torino-Udinese, ore 15 Cagliari-Fiorentina, ore 18 Genoa-Lazio, ore 20.45 Parma-Juventus.