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Autore: Redazione StudioNews

Patto Governo-Friuli, Meloni: 190 mln per 17 interventi

Patto Governo-Friuli, Meloni: 190 mln per 17 interventiRoma, 8 mar. (askanews) – Con questo accordo di coesione tra “stanziamo complessivamente 190 milioni di euro, di cui 16 erano già stati anticipati nel 2021, risorse per finanziare 17 interventi strategici su capitoli altrettanto strategici come la messa in sicurezza del territorio, il contrasto al rischio di dissesto idrogeologico, l’ammodernamento della infrastruttura idrica”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Pordenone per la cerimonia di firma dell’accordo di sviluppo e coesione con la regione autonoma del Friuli Venezia Giulia insieme al presidente della Regione Massimiliano Fedriga.

Oro a nuovi massimi, vicino 2.200 dollari l’oncia dopo lavoro Usa

Oro a nuovi massimi, vicino 2.200 dollari l’oncia dopo lavoro UsaRoma, 8 mar. (askanews) – Ripartono i rialzi dell’oro, con l’oncia che sul mercato statunitense segna un nuovo massimo storico a 2.192 dollari dopo le indicazioni bivalenti dai dati sul mercato del lavoro, che hanno alimentato le ipotesi di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a giugno. A febbraio nell’economia statunitense sono stati creati 275.000 nuovi posti di lavoro, più del previsto, ma al tempo stesso il tasso di disoccupazione è leggermente risalito al 3,9%.

8 marzo, UN Global Compact Network Italia: formazione e investimenti

8 marzo, UN Global Compact Network Italia: formazione e investimentiRoma, 8 mar. (askanews) – Includere l’uguaglianza di genere nei piani aziendali e responsabilizzare il management, prevedere incentivi di performance al raggiungimento di determinati risultati, investire in formazione. Sono queste alcune azioni concrete che il settore privato può mettere in campo per garantire la parità di genere in ambito lavorativo. A presentare queste proposte è stato il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGCN Italia) durante Ring the Bell for Gender Equality, l’annuale evento che si è svolto oggi alla Borsa di Milano in occasione della Giornata internazionale della donna.


Ring the Bell for Gender Equality, recita un comunicato, è la tradizionale cerimonia del suono della campanella per dedicare l’apertura dei mercati finanziari al tema della parità di genere e del women empowerment. L’iniziativa è stata promossa da UN Global Compact Network Italia, Borsa Italiana e Women in ETFs ed è stata trasmessa in diretta streaming anche sul canale YouTube di UNGCN Italia. Secondo il Rapporto annuale del World Economic Forum 2023, l’Italia si trova al 79esimo posto su 146 Stati per disparità di genere. Il Gender Equality Index 2023 evidenzia poi che sul tema ci troviamo alla quattordicesima posizione sui 27 Paesi dell’Unione Europea, ma all’ultimo posto nell’area work. L’Italia è infatti fanalino di coda per tasso di occupazione femminile, con il 52,2% di donne tra i 18 e i 54 anni impiegate (contro il 69% della media europea), mentre il pay gap cresce dall’11 al 46,7% con il progressivo spostamento verso funzioni apicali (contro il dato medio europeo del 12,7%). Lo stesso studio evidenzia inoltre che nel nostro Paese una donna su tre lascia il lavoro dopo la maternità per assenza di servizi di welfare e che l’Italia registra solo il 19% di competenze digitali per le donne, contro il 32% della media europea.


“Sono numeri allarmanti, che obbligano il settore privato a recuperare il tempo perduto, tanto più che il World Economic Forum calcola che ci vorranno più di 169 anni perché le donne raggiungano la piena emancipazione economica”, ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director dell’UN Global Compact Network Italia. “Un dato confortante arriva dalle oltre 1.200 certificazioni di parità di genere rilasciate alle aziende italiane dal Ministero delle Pari Opportunità al termine del 2023. Un risultato che ci ha permesso di superare con ampio anticipo il target di 800 certificazioni da raggiungere entro il 2026”. “Il mondo delle imprese può contribuire a colmare il gender gap. Per alzare l’ambizione del settore privato verso questo aspetto della dimensione sociale della sostenibilità, l’UN Global Compact Network Italia ha proposto oggi un approfondimento in chiave gender del suo “Manifesto Imprese per le Persone e la Società”, lanciato lo scorso giugno e firmato sino ad oggi dai CEO di più di 70 aziende italiane. Con questa rilettura, abbiamo evidenziato numerose azioni concrete a cui le aziende possono dare implementazione per sostenere la partecipazione delle donne all’economia e ai mercati, come – ad esempio – la creazione di un sistema di incentivi annuali per il management connesso al raggiungimento dei KPIs di genere, l’attuazione di una politica di formazione continua sull’inclusività, la non discriminazione e l’uguaglianza, e lo stanziamento di personale e fondi specificamente dedicati all’implementazione di iniziative per le pari opportunità e l’empowerment femminile.” ha concluso Bernacchi.


Ring the Bell for Gender Equality è un cerimoniale organizzato ogni anno da oltre 100 Borse in tutto il mondo per dedicare l’apertura dei mercati finanziari al tema della Gender Equality. Al livello globale, l’iniziativa è promossa da UN Global Compact, World Federation of Exchanges, International Finance Corporation, UN Women e Sustainable Stock Exchange Initiative.

Spirit, pubblicato il decreto di riconoscimento dei Consorzi IG

Spirit, pubblicato il decreto di riconoscimento dei Consorzi IGMilano, 8 mar. (askanews) – E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Masaf che adotta le disposizioni su costituzione e riconoscimento dei Consorzi di tutela per le Indicazioni geografiche delle bevande spiritose.


“Le bevande spiritose a Ig soffrivano da tempo della mancanza di una procedura per il riconoscimento dei propri Consorzi di tutela, come già previsto per i vini e le specialità alimentari, e finalmente con la pubblicazione del Decreto da oggi essa è disponibile. Ringraziamo il ministro Francesco Lollobrigida e il suo staff per la grande collaborazione dimostrata verso il settore, e per averne compreso le necessità e gli obiettivi. Il decreto odierno va a colmare un vuoto normativo, ponendo il trattamento dei diversi Consorzi di Tutela su un piano omogeneo, esattamente come ha inteso fare la nuova riforma europea delle Indicazioni geografiche, che accomuna i prodotti vitivinicoli, gli alimentari e le bevande alcoliche” ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente del Comitato nazionale acquaviti e liquori di AssoDistil, ricodando che “i Consorzi di tutela si stanno dimostrando un importantissimo veicolo per il successo delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità, in un sistema come il nostro le cui caratteristiche organizzative, dimensionali e finanziarie non consentono di affrontare i mercati esteri”. “Le IG bevande spiritose come la Grappa vantano centinaia di anni di storia, tramandati di generazione in generazione, e costituiscono l’emblema del patrimonio agroalimentare tricolore” ha aggiunto Sebastiano Caffo, presidente del Consorzio nazionale di tutela della grappa, che ora potrà ambire al riconoscimento ufficiale. “La cultura del bere bene e moderatamente, tipica dei nostri distillati ad indicazione geografica che rientrano, non a caso, nelle acquaviti ‘da meditazione’, trova finalmente il veicolo ideale per farsi conoscere anche in mercati finora inesplorati e per consolidare la loro posizione sia in Italia che nel panorama mondiale degli spirits” ha proseguito, parlando di “una cultura che potrà ora raccontarsi attraverso un’unica voce, quella dei Consorzi di tutela, che raccoglieranno lo spirito della grande tradizione delle distillerie italiane”.


Ringraziando il ministro Lollobrigida “per aver dato al nostro settore questa grande opportunità di rilancio che ci stimola a stare uniti per promuovere e valorizzare l’acquavite più rappresentativa del Made in Italy”, Caffo ha ricordato che “la Grappa costituisce un unicum nel panorama internazionale, essendo esclusivamente italiana e collocandosi in perfetta armonia con la sostenibilità del settore vitivinicolo e, conseguentemente, delle politiche UE di sostenibilità, poiché è ottenuta dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto derivante dalla produzione del vino, che altrimenti verrebbe sprecate e disperse”.

Fed,Powell: Ci saranno fallimenti bancari per perdite di immobili

Fed,Powell: Ci saranno fallimenti bancari per perdite di immobiliNew York, 8 mar. (askanews) – Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato giovedì davanti al Senato che alcune banche potrebbero fallire a causa della loro esposizione al settore immobiliare commerciale, in crisi dopo che la pandemia ha aperto la possibilità di lavorare a distanza.


“Questo è un problema su cui lavoreremo ancora per anni, ne sono sicuro. Ci saranno fallimenti bancari”, ha detto Powell spiegando che “sono soprattutto le banche di piccole e medie dimensioni ad avere questi problemi. Stiamo lavorando con loro. Lo stiamo superando. Penso che sia gestibile”. Il presidente della Fed non è entrato in questioni specifiche a riguardo, ha però spiegato di essere in dialogo con queste banche per aiutarle a chiedersi se hanno abbastanza capitale e liquidità o subiranno perdite. Powell ha chiarito che le banche che hanno problemi con il calo degli spazi per uffici e delle attività al dettaglio non sono le grandi banche.

Il garante per la privacy ha avviato un’istruttoria su “Sora” di OpenAI

Il garante per la privacy ha avviato un’istruttoria su “Sora” di OpenAIRoma, 8 mar. (askanews) – Il Garante Privacy ha avviato una istruttoria nei confronti di OpenAI, la società statunitense che nelle scorse settimane ha annunciato il lancio di un nuovo modello di intelligenza artificiale, denominato “Sora”, in grado, da quanto annunciato, di creare scene dinamiche, realistiche e fantasiose, partendo da poche istruzioni testuali.


Considerate le possibili implicazioni che il servizio “Sora” potrebbe avere sul trattamento dei dati personali degli utenti che si trovano nell’Unione europea e in particolare in Italia, l’Autorità ha chiesto ad OpenAi di fornire una serie di chiarimenti. Entro 20 giorni, la società dovrà precisare se il nuovo modello di intelligenza artificiale sia un servizio già disponibile al pubblico e se venga o verrà offerto ad utenti che si trovano nell’Unione Europea, in particolare in Italia. OpenAI inoltre, spiega il Garante, dovrà chiarire al Garante una serie di elementi: le modalità di addestramento dell’algoritmo; i dati raccolti ed elaborati per addestrarlo, specialmente se si tratti di dati personali; se tra questi vi siano anche particolari categorie di dati (convinzioni religiose, filosofiche, opinioni politiche, dati genetici, salute, vita sessuale); quali siano le fonti utilizzate.


Nel caso in cui il servizio venga o verrà offerto a utenti che si trovano nell’Ue, il Garante ha chiesto in particolare alla società di indicare se le modalità previste per informare utenti e non utenti e le basi giuridiche del trattamento dei dati forniti di quanti accedono al servizio siano conformi al Regolamento europeo.

8 marzo, Xtb: Le investitrici italiane preferiscono le transazioni in mobilità

8 marzo, Xtb: Le investitrici italiane preferiscono le transazioni in mobilitàRoma, 8 mar. (askanews) – Sebbene gli investimenti siano stati tradizionalmente un settore prevalentemente maschile, negli ultimi anni sempre più donne hanno iniziato ad avere un ruolo attivo nel mondo degli investimenti. Le nuove tecnologie, una migliore accessibilità e divulgazione che vanno di pari passo con opportunità di formazione a prezzi accessibili, informa una nota, stanno portando sempre più donne ad investire, alla ricerca di modi per valorizzare il proprio capitale anche in condizioni economiche e geopolitiche incerte.


“A livello globale, stiamo assistendo ad una diffusa democratizzazione degli investimenti, i quali non sono più un privilegio di chi dispone di capitali ingenti. Grazie alla diffusione di conoscenze e alla formazione più accessibile, il pubblico generale è sempre più coinvolto nel mondo degli investimenti, i quali non sono più un dominio prevalentemente maschile. Le “donne-investitrici” sono già parte integrante dell’ambiente degli investimenti. L’obiettivo è supportare e valorizzare le donne nella loro scoperta dei mercati finanziari e nell’ottenere percorsi di successo, offrendo risorse, formazione e opportunità per garantire una partecipazione equa e inclusiva in questo settore in evoluzione.”, afferma Gaia Zerbola – Partnership Marketing Manager di XTB Italia. Tra tutti i mercati europei, la Romania è la leader indiscussa per la quota di investitrici donne. Nel 2023, questa quota è aumentata al 20%. Secondo i dati aziendali, 8 su 10 clienti donne rumene sono in congedo di maternità o hanno figli, e probabilmente stanno cercando un modo per far crescere i loro risparmi. Oltre alla Romania, anche la regione MENA (18%), la Polonia (13%) e il Portogallo (13%) godono di una significativa presenza di investitrici donne. Al contrario, Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia, Germania e Spagna si collocano tra i paesi con la percentuale più bassa di investitrici femminili. Questo è anche il caso dell’Italia, dove la quota di investitrici donne è leggermente diminuita (-1%) nel 2023.


Particolarmente interessante è la percentuale crescente di donne tra i nuovi clienti, che hanno appena iniziato il loro percorso di investimento lo scorso anno. Questa tendenza è il risultato dell’aggiunta di nuove opportunità di investimento passivo a lungo termine che potrebbero risultare più attraenti per le donne investitori avverse al rischio. Tra i mercati europei, nel 2023 la Romania ha occupato la posizione di leader ma il calo rispetto al 2022 è significativo e ammonta al -6%. Altri mercati sono in crescita, con gli aumenti maggiori rilevati in Germania (+6%), Polonia (+5%) e Spagna (+5%). Guardando oltre l’Europa, la regione MENA vanta la quota più alta di donne investitori tra i nuovi arrivati: 24%. Dopo il record del 2022, quando l’Italia segnalava l’11% di donne tra i nuovi investitori, nel 2023 questa percentuale è scesa al 7%. Per quanto riguarda l’età, in Italia l’età media dell’investitore femminile è di 39 anni rispetto ai 33 degli uomini. In altri mercati, le donne iniziano a investire anche prima, con un’età media di 34 anni in Polonia.


Le sfide affrontate dalle donne nel mercato finanziario includono la mancanza di fiducia nelle proprie capacità di investimento, l’educazione finanziaria ancora in via di sviluppo e un reddito disponibile inferiore. Questo divario retributivo di genere è visibile guardando altri dati di XTB: il valore medio dei depositi pagati dagli uomini italiani è 2 volte superiore rispetto a quello delle donne. Se si considera il valore della transazione, in media gli uomini tendono ad investire 1,3 in più rispetto alle donne. Nel corso degli anni si sono sentiti molti stereotipi sull’attività delle donne nei mercati finanziari. Di sicuro, le donne sono ben consapevoli dei vantaggi degli investimenti sostenibili: in tutti i paesi in cui i piani di accumulo basati su ETF sono disponibili, in media l’11% di essi è detenuto da donne.


Guardando ad altre classi di asset, le donne-investitrici in Italia hanno preferito titoli che offrono esposizione ai mercati globali, come Shell, AXA e Amazon. Le donne-investitrici che hanno deciso di includere i CFD nel proprio portafoglio hanno preferito la coppia di valute EUR/USD rispetto agli indici: DE40 tedesco e US100. Osservando il modo in cui le donne eseguono le loro transazioni, gli investitori italiani hanno adottato un approccio più moderno, poiché la percentuale di transazioni desktop è relativamente bassa: 33%. Le donne-investitrici italiane preferiscono eseguire le proprie transazioni in movimento tramite l’app mobile XTB. Si prevede che nei prossimi anni questa tendenza sarà ancora più evidente insieme ai miglioramenti previsti per l’app mobile di XTB. “Il trend italiano sottolinea l’importanza di un intervento mirato per promuovere una maggiore inclusione finanziaria delle donne italiane. XTB si impegna attivamente in questo cambiamento, offrendo formazione, risorse e una piattaforma accessibile per consentire un ingresso semplice e immediato nei mercati finanziari. Crediamo che l’educazione finanziaria sia fondamentale per dare maggiore fiducia alle donne nelle proprie capacità finanziarie, incoraggiandole ad esplorare le opportunità offerte dai mercati e a gestire attivamente i propri investimenti. Attraverso la nostra piattaforma e il nostro impegno attivo nella formazione, miriamo a invertire questo trend e a creare un ambiente più inclusivo e diversificato nei mercati finanziari italiani”, conclude Zerbola.

Vino, International Packaging Competition diventa Vinitaly Design Award

Vino, International Packaging Competition diventa Vinitaly Design AwardMilano, 8 mar. (askanews) – L’International Packaging Competition si rinnova e per la sua 28esima edizione diventa Vinitaly Design Award. Non solo un cambio di look ma una evoluzione identitaria a tutto campo al passo con le tendenze e che, da quest’anno, prende forma nel rebranding strategico dello storico concorso di Veronafiere dedicato al packaging di vini, distillati, liquori, birra e olio extra vergine di oliva.


Tra le novità del nuovo concorso, le cui iscrizioni chiuderanno il prossimo 24 marzo, l’ampliamento della platea dei potenziali partecipanti. Da quest’anno, infatti, il concorso apre le porte anche alle agenzie pubblicitarie e ai designer oltre alle aziende produttrici, che potranno candidare i propri prodotti nelle 15 categorie del concorso (quattro in più rispetto al precedente regolamento): “White wines”, “Red wines”, “Rose wines”, “Sparkling wines”, “Fine wines”, “Aromatized wine -based cocktail”, “Liqueur wines”, “Series”, “Limited edition”, “Private label”, “Secondary pack”, “Clear spirits”, “Dark spirits”, “Extra virgin olive oil” e “Beer”. Per ogni singola categoria saranno assegnati quattro trofei Vinitaly Design Award: “Black”, “Gold”, “Silver” e “Bronze”. A valutare e giudicare i progetti dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario, sarà una giuria composta da 20 esperti (cinque per il Comitato tecnico scientifico e ulteriori 15 giurati specializzati nelle varie discipline) guidati dal direttore artistico di Vinitaly Design Award, Mario Di Paolo (studio Spazio Di Paolo), considerato un trend setter internazionale del packaging enologico.


Nella nuova formula del concorso aumenta anche l’elenco dei premi speciali (che passato da 6 a 11), secondo le linee di sviluppo del packaging, sempre più strumento di marketing, di immagine e comunicazione del brand aziendale. Rientrano in questa lista i “Best”: in show; agency of the year; people choice; innovation; label Gdo; closures; use of paper; coordinated image; use of color; excellence in embellishment. I vincitori della 28esima edizione saranno svelati e proclamati sabato 13 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato con consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona. Oltre a Di Paolo, nel Comitato tecnico scientifico ci sono Luca Fois (creative advisor e docente a contratto Politecnico di Milano), Chiara Tomasi (designer e paper label specialist), Paolo Brogioni (direttore Assoenologi), Jana Kokrhanek (president Luxoro), mentre nella giuria arte e design sono presenti Francesco Morace, Juan Mantilla, Simonetta Doni, Dario Frattaruolo, Andrea Basile, Francesco Voltolina, Mario Airò, Stefano Torregrossa, Antonio Aricò, Giulio Iacchetti, Leila Salimbeni, Papi Frigerio, Giuseppe Stampone, Manuel Tavano e Francesco Franchi. Da quest’anno, il concorso vede la collaborazione di partner di eccellenza nel packaging e nel design: Fedrigoni, Estal, Luxoro, Amorim, Pozzoli, Sanfaustino, Atiu, Crealis, F.lli Magro, Relegno, Project Accessori.

”I gusti del cane e del gatto”: nuovo libro del vet nutrizionista Guiggi

”I gusti del cane e del gatto”: nuovo libro del vet nutrizionista GuiggiRoma, 8 mar. (askanews) – “I gusti del cane e del gatto”: esce in questi giorni il secondo libro del veterinario nutrizionista Valerio Guiggi, un testo di divulgazione scientifica nato con l’intento di aiutare proprietari e addetti ai lavori a conoscere e a capire i comportamenti dei nostri animali legati all’alimentazione, a partire dai problemi riconducibili al sapore degli alimenti. “C’è il cane che rifiuta i croccantini che fino a ieri erano i suoi preferiti o la dieta casalinga sempre proposta, o il gatto, che non vuole mangiare alimenti diversi dai croccantini o a cui è difficile cambiare alimentazione. Senza parlare delle difficoltà di inserire alimenti terapeutici quando c’è necessità”: Veterinario Specialista in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale, Master in Fitoterapia Veterinaria, Guiggi si occupa, nell’ambito della sua attività di veterinario, esclusivamente di alimentazione e nutrizione per gli animali da compagnia. “Ho deciso di scrivere un libro sui gusti del cane e del gatto perché durante l’attività professionale sono tanti i dubbi e le domande che mi vengono rivolte dai proprietari, spesso disperati perché il proprio animale pur stando bene non mangia. Molti cani e gatti – spiega – hanno infatti difficoltà ad alimentarsi per problemi riconducibili al sapore”. Ecco perchè la conoscenza di questo aspetto può aiutare il proprietario a migliorare la relazione con il proprio animale e la sua salute. Anche i professionisti del settore (Medici Veterinari, Tecnici Veterinari, Educatori Cinofili, Aziende Mangimistiche, operatori dei Negozi di Articoli per Animali) possono, attraverso questo testo, capire come comportarsi in caso di difficoltà con l’alimentazione negli animali che hanno in cura o che sono stati loro affidati. Il nuovo volume segue “La carne per Cani e gatti”, testo uscito lo scorso anno, in cui Valerio Guiggi fa chiarezza sull’alimento più importante per la salute del cane e del gatto, la carne, spesso poco conosciuta in relazione agli animali domestici, e oggetto di titubanza da parte dei proprietari. Entrambi i libri sono acquistabili su Amazon in formato Copertina flessibile e Kindle.

I Paesi che parteciperanno al corridoio marittimo per gli aiuti a Gaza

I Paesi che parteciperanno al corridoio marittimo per gli aiuti a GazaRoma, 8 mar. (askanews) – “La situazione umanitaria a Gaza è disastrosa, con famiglie e bambini palestinesi innocenti alla ricerca disperata di beni di prima necessità. Ecco perché oggi la Commissione europea, la Germania, la Grecia, l’Italia, i Paesi Bassi, la Repubblica di Cipro, gli Emirati Arabi Uniti, il Regno Unito e gli Stati Uniti annunciano l’intenzione di aprire un corridoio marittimo per fornire risorse aggiuntive tanto necessarie di assistenza umanitaria via mare”. E’ quanto recita il comunicato congiunto diffuso dopo l’annuncio fatto da Cipro dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo cui il corridoio marittimo potrebbe entrare in funzione già domenica prossima.


“La leadership di Cipro nella creazione dell’Iniziativa Amalthea – che delinea un meccanismo per spedire in modo sicuro gli aiuti da Cipro a Gaza via mare – è stata fondamentale per consentire questo sforzo congiunto per lanciare un corridoio marittimo – si sottolinea nella nota – insieme, le nostre nazioni intendono basarsi su questo modello per fornire ulteriori aiuti importanti via mare, lavorando con il Coordinatore senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione delle Nazioni Unite per Gaza, Sigrid Kaag, che ha il compito di facilitare, coordinare, monitorare e verificare il flusso di aiuti in Gaza ai sensi della risoluzione 2720 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per mobilitare il sostegno all’iniziativa si tradurranno in una prima spedizione di cibo via mare alla popolazione di Gaza”. Quindi, prosegue la nota, “Cipro convocherà presto alti funzionari per discutere come accelerare questo canale marittimo a sostegno dei bisognosi, integrando le rotte terrestri e aeree, anche dall’Egitto e dalla Giordania”.


“Gli Stati Uniti hanno annunciato una missione di emergenza guidata dalle forze armate statunitensi per creare un molo temporaneo a Gaza, in coordinamento con i partner umanitari e altri paesi, per consentire la consegna di quantità importanti di assistenza via mare. Questi sforzi saranno strettamente coordinati con il governo israeliano”, si precisa nel comunicato. Nel comunicato si sottolinea che “questo corridoio marittimo può e deve essere parte di uno sforzo continuo per aumentare il flusso di aiuti umanitari e beni commerciali verso Gaza attraverso tutte le rotte possibili” e che i paesi coinvolti continueranno “a lavorare con Israele per espandere le consegne via terra, insistendo perchè faciliti più rotte e apra ulteriori valichi per portare più aiuti a più persone”.


“Affermiamo che la protezione delle vite civili è un elemento chiave del diritto internazionale umanitario che deve essere rispettato. E insieme dobbiamo tutti fare di più per garantire che gli aiuti arrivino alle persone che ne hanno disperatamente bisogno”, conclude la nota.