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Autore: Redazione StudioNews

Abruzzo, Meloni: io eletta qui, alle brutte mi cacciate

Abruzzo, Meloni: io eletta qui, alle brutte mi cacciatePescara, 5 mar. (askanews) – “Io come si sa e come si vede ho da tempo investito sulla sfida dell’Abruzzo, per dimostrare che se metti le persone nelle condizioni di dimostrare il loro valore otterrai un risultato. A maggior ragione, potete contare sul fatto che essendo io eletta qui alle brutte mi cacciate. E’ un maggior appiglio nell’essere convincenti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante un evento alla Camera di Commercio di Teramo con il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio.


“Ma dimostra anche ancora una volta quanta attenzione dedichiamo e vogliamo dedicare a questo crocevia della nazione”, ha aggiunto.

Le parole di Mattarella sulla libertà di stampa e sul ruolo del presidente della Repubblica (che non è un “sovrano”)

Le parole di Mattarella sulla libertà di stampa e sul ruolo del presidente della Repubblica (che non è un “sovrano”)Roma, 5 mar. (askanews) – “La libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante l’incontro al Quirinale con Gianfranco Giuliani, presidente di Casagit, e una delegazione della cassa di previdenza dei giornalisti. “Nella nostra Costituzione vi è una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti: la lealtà, l’indipendenza dell’informazione, la libertà di critica, nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti”, ha ricordato il capo dello Stato ribadendo che la libertà di stampa “è un elemento indispensabile della nostra democrazia, e questo carattere di indispensabilità, io ho cercato tante volte di richiamarlo e sottolinearlo”.


La libertà di stampa è “fondamentale per la nostra democrazia”, è “tutelata dalla Costituzione”, “ed è in realtà un ruolo indispensabile che sta a cuore alle istituzioni, chiamate a tutelarla ciascuno nelle proprie competenze e nei propri ambiti e, naturalmente, nelle proprie responsabilità”, ha sottolineato Mattarella. Mattarella ha inoltre parlato del suo ruolo, “il presidente della Repubblica non è un sovrano, fortunatamente, e quindi non ha questo potere” legislativo. Il presidente della Repubblica, in particolare, ha voluto chiarire il suo ruolo rispetto alla promulgazione delle leggi chiarendo che, non avendo il potere legislativo, la sua firma è solo un atto dovuto e che il suo vaglio è solo di natura costituzionale: “Il Presidente della Repubblica non firma le leggi, ne firma la promulgazione, che è una cosa ben diversa”. Si tratta, ha spiegato Mattarella, “di quell’atto indispensabile per la pubblicazione ed entrata in vigore delle leggi, con cui il Presidente della Repubblica attesta che le Camere hanno entrambe approvato una nuova legge, nel medesimo testo, e che questo testo non presenta profili di evidente incostituzionalità. Se andasse al di là di questo limite che gli assegna la Costituzione e dicesse, per esempio: ‘non promulgo questa legge perché c’è forse qualche dubbio di costituzionalità che potrebbe racchiudere e raffigurarvisi’, si arrogherebbe indebitamente il compito che è rimesso alla Corte costituzionale”.

Imballaggi, filiera agroalimentare chiede principio reciprocità

Imballaggi, filiera agroalimentare chiede principio reciprocitàRoma, 5 mar. (askanews) – Dopo l’accordo raggiunto in sede di trilogo, l’intera filiera agroalimentare italiana rappresentata da Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil continua a sostenere con forza il principio di reciprocità voluto in questa materia da Parlamento europeo e Consiglio.


Per le associazioni così come era strutturata, la proposta di regolamento della Commissione Ue avrebbe di fatto colpito due dei settori del Made in Italy più esportati all’estero, il vino e il florovivaismo, le cui vendite hanno raggiunto nel 2023, rispettivamente, la quota record di 8 miliardi di euro e 1,25 miliardi di euro. “Tuttavia anche sul testo attuale, migliorato pure grazie alla sensibilizzazione fatta dalle associazioni delle imprese e dei produttori del Made in Italy, auspichiamo ulteriori miglioramenti”, spiegano. “Auspichiamo – si legge in una nota congiunta – che nel negoziato in corso ci possano essere ulteriori scelte a difesa delle imprese europee che evitino l’inquinamento e lo spreco alimentare, come avverrebbe con alcune proposte ora sul tavolo che non tutelano a sufficienza alcuni settori quali l’ortofrutta”.


“Abbiamo evitato incomprensibili ed impraticabili decisioni come l’obbligo di riuso delle bottiglie di vino o il divieto dei vasi per le piante dei nostri florovivaisti – ricordano le associazioni – Ci siamo impegnati in questi mesi in un intenso lavoro di squadra con gli europarlamentari e il Governo italiano per difendere l’agroalimentare Made in Italy e la salvaguardia di tutte le filiere coinvolte comprese quelle industriali”. Per le associazioni l’intesa provvisoria raggiunta, pur essendo peggiorativa rispetto alla posizione del Parlamento europeo, rappresenta un passo in avanti sulla proposta iniziale della Commissione “che avrebbe avuto un effetto devastante sulle nostre imprese. Auspichiamo che si possano avere ancora miglioramenti validi per il settore dell’ortofrutta – chiedono quindi – in quanto mantenere in capo agli Stati membri la possibilità di concedere deroghe può frantumare il mercato europeo rendendolo ingestibile per chi esporta. Abbiamo lavorato con convinzione anche per favorire l’utilizzo di bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili, che rappresentano un vero strumento di transizione ecologica e che non sono ancora sufficientemente supportate”.


“Continuiamo a pensare – concludono – che dovranno essere valorizzate le esperienze di Paesi come l’Italia che hanno superato l’80% della raccolta e riciclo costituendo dei veri e propri modelli di economia circolare”.

Volatilità e inflazione, Generali lancia “Obiettivo Rendimento”

Volatilità e inflazione, Generali lancia “Obiettivo Rendimento”Milano, 5 mar. (askanews) – Generali ha lanciato “Obiettivo Rendimento”, la nuova offerta assicurativa multi-ramo di investimento che vuole rappresentare una risposta alla richiesta di rendimento che protegga il risparmio dall’inflazione, mantenendosi al riparo dalla volatilità dei mercati nel medio periodo e cogliendo le opportunità del comparto obbligazionario. Oggi in Italia aumentano le persone che decidono di investire i propri risparmi, 36% nel 2023 rispetto al 34% del 2022, ma sono ancora molti (62% degli intervistati) che continuano a tenere il denaro sul conto corrente: l’ammontare di liquidità era pari a 1.730 mld di euro a novembre 2023.


A questo contesto Generali ha presentato “Obiettivo Rendimento”, una soluzione multi-ramo a premio unico, collocata in una finestra di tempo dal 22 febbraio al 19 aprile, che arricchisce l’offerta Vita della compagnia. La soluzione investe il premio unico per il 20% nella gestione separata Royal Fund e per l’80% nel fondo interno obbligazionario Generali Opportunità Bond 2030, costruito su un portafoglio modello selezionato altamente diversificato, con una stima di rendimento lordo del 4,27% (ultima rilevazione 1° marzo), e con grande attenzione in base al rating dell’emittente, e quindi alla sua solidità, e al rendimento atteso dei titoli obbligazionari. Durante la finestra di collocamento il rendimento lordo a scadenza stimato verrà monitorato per verificare che si mantenga a livelli favorevoli alla raccolta, dunque intorno al tasso del 4%. Giancarlo Bosser, Chief Life Officer e Marco Oddone, Chief Marketing & Distribution Officer di Generali Italia, hanno dichiarato: “Generali, oltre a essere la prima Compagnia di assicurazioni in Italia, vanta una solida esperienza nel risparmio gestito, arrivando a detenere 775 mld di euro di asset: vogliamo mettere a disposizione la nostra competenza, e quella della nostra Rete unica e distintiva, per permettere alle persone di cogliere le opportunità che il mercato offre, come un vero Partner di Vita deve fare. Inoltre, Generali Obiettivo Rendimento è orientato verso la sostenibilità, grazie a una accurata selezione di titoli sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance in linea con il nostro piano industriale “Lifetime Partner 24: Driving Growth”.

Abruzzo, Meloni: serve uno come Marsilio che non si arrende mai

Abruzzo, Meloni: serve uno come Marsilio che non si arrende maiTeramo, 5 mar. (askanews) – “La ferrovia Roma-Pescara rimane uno dei grandi temi infrastrutturali di questa regione, era uno dei problemi ereditati, non si poteva fare coi tempi del Pnrr, avremmo perso i fondi, per cui il governo l’ha stralciata dal Pnrr e ha trovato altri fondi per cui Cipess ha stanziato 720 mln oltre 950 complessivi per metterla in sicurezza”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a un evento alla Camera di Commercio di Teramo con il presidente uscente della Regione Abruzzo e candidato del centrodestra Marco Marsilio.


“E’ stato possibile fare questo lavoro – ha proseguito Meloni – grazie al fatto che c’è un presidente come Marco Marsilio che quando la settimana scorsa è venuto al Cipess non ha detto ‘grazie’ per la Roma-Pescara ma ha rilanciato portando altri 4 temi. Io avrei dovuto rispondergli male, ma questo è quello che serve: serve una persona che non si accontenta mai, che combatte, che sa essere precisa competente preparata come Marco Marsilio”, ha sottolineato la premier.

Precari Aifa: rinnovo contratto “si faccia presto, si faccia subito”

Precari Aifa: rinnovo contratto “si faccia presto, si faccia subito”Roma, 5 mar. (askanews) – “L’incertezza regna sovrana”. Questa l’estrema sintesi della manifestazione convocata dai Precari AIFA davanti la sede dell’Agenzia del Farmaco. “I lavoratori, o ormai ex lavoratori, avevano convocato il sit-in in segno di protesta per il mancato rinnovo dei contratti precari, scaduti il 31 dicembre. A nulla sono serviti i numerosi solleciti, rivolti al governo Meloni, per non far sprofondare nell’oblio lavorativo i professionisti che hanno prestato servizio in AIFA per anni. Di fatti numerosi funzionari e dirigenti AIFA – si legge in una nota – si sono uniti alla protesta per esprimere solidarietà e vicinanza ai colleghi precari, come anche c’è da sottolineare la presenza di Guido Rasi, Direttore Esecutivo dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), il quale ha esplicitato totale appoggio. Inoltre era presente una delegazione di parlamentari del Partito Democratico”.


“Nella convocazione della manifestazione – prosegue la nota – c’era l’auspicio che il Ministro Schillaci ed il Sottosegretario Gemmato si presentassero per mostrare palesemente in primis la ferma volontà di risolvere l’annoso problema ed in secondo luogo un reale piano d’azione. Purtroppo, con rammarico, non è avvenuto né uno né l’altro. Quantomeno i precari sono stati ricevuti dalla neo dirigenza di AIFA, frutto della nuova organizzazione, nelle persone del Direttore Amministrativo Dr. Pavesi e dal Direttore Sanitario Dr. Russo, i quali hanno esposto la loro intenzione di porre fine a questa squallida situazione. Il loro intento è quello di proporre al Governo una norma omnibus per il rilancio dell’Agenzia che comprenda la proroga dei contratti precari ed il processo di stabilizzazione, così come fuoriuscito dall’ODG al Milleproroghe approvato dal Parlamento. L’incertezza – ribadisce la nota dei precari Aifa – sta nel fatto che non si hanno tempistiche certe, la Dirigenza ha dato aggiornamento ad un mese da oggi, ma soprattutto c’è da superare lo scoglio del Ministero dell’Economia, che ha più e più volte bloccato la proroga e la stabilizzazione. Salvo poi acconsentire proroghe e stabilizzazioni di personale precario in svariate amministrazioni. Eppure i costi per la sola proroga di 30 contratti precari costerebbe poco più di 1 milione di €, mentre attivare il processo di stabilizzazione richiederebbe all’incirca 7 milioni”. “Ciò che non si capisce o che si fa finta di non voler capire che la mancanza di personale in AIFA rallenta la performance ma soprattutto fa perder soldi allo Stato. Poiché AIFA è una Agenzia Governativa che più produce e più incassa, più tecnici specializzati vi sono più introiti entrano dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e più attrattiva c’è per le Industrie farmaceutiche nel voler svolgere trial clinici sul territorio italiano, con conseguente possibilità di avere farmaci costosi totalmente gratuiti a beneficio dei pazienti. Pertanto i precari AIFA – conclude la nota . chiedono che nel primo provvedimento utile, che fuoriesca dal Parlamento o dal Consiglio dei Ministri, vi sia la norma per la proroga immediata dei contratti scaduti a fine 2023 e che successivamente si parta con tutto l’iter burocratico per la stabilizzazione. Non è più accettabile questo stillicidio sociale e lavorativo, dove 30 persone e 30 famiglie non hanno un orizzonte né possono programmare un futuro. Si faccia in fretta, si faccia presto”.

A Roma i protagonisti di economia e finanza ad impatto

A Roma i protagonisti di economia e finanza ad impattoMilano, 5 mar. (askanews) – Una maratona di otto ore di interventi, con oltre 500 iscritti e 50 speaker che si sono alternati tra mattina e pomeriggio nella sala del The Dome Campus dell’Università Luiss di Roma. Tutti per rispondere a “Impact Now. Un altro capitalismo è possibile”, la chiamata di Giovanna Melandri e della sua Human Foundation (che celebra 10 anni di attività) per costruire alleanze pubblico-private e disegnare progetti, azioni concrete, iniziative comuni per raggiungere obiettivi sociali e ambientali con una finanza ed economia ad impatto. I lavori sono stati aperti da un lungo discorso di Melandri: “Un altro capitalismo è possibile e passa da nuova finanza e nuova impresa”, ha detto la presidente di Human Foundation.


Melandri ha ricordato i dati dei flussi impact: “In 10 anni l’impact investing è passato da circa 50 miliardi a oltre 2,3 trilioni di dollari a livello globale, con la finanza Esg a 41 milioni. In Italia stimiamo la finanza impact in oltre 9 miliardi”. E ha lanciato alcune proposte al governo per sostenere la sfida della crescita del settore social green: “Oggi chiediamo al governo che le risorse del Piano Mattei per l’Africa e altre ancora siano impiegate attraverso investimenti e programmi a impatto in linea con gli Obiettivi di sostenibilità dell’Onu. E chiediamo fiscalità agevolata: i fondi impact non posso essere tassati come i fondi che obbediscono solo al criterio del rendimento e non ottimizzano ne misurano l’impatto. I fondi impact oltre al rendimento generano utilità sociale e ritorno sulle comunità e aiutano il Welfare a reggere e a crescere”. Sono seguite le parole di Paolo Gentiloni, che ha rilanciato a Impact Now la sfida di un’economia verde su scala europea: “Il green deal deve mantenere la sua ambizione a lungo termine. Nella transizione energetica, dobbiamo tenere insieme il pilastro industriale e quello sociale, cercando di ridurre le dipendenze che abbiamo senza creare nuove dipendenze da altri Paesi”.


A Roma per l’evento in Luiss anche Ronald Cohen, presidente del Global Steering Group for Impact Investment (Gsg), la cabina di regia mondiale della impact economy. “Bisogna coinvolgere i privati nel cambiamento ambientale e sociale. Ci battiamo per questo, con un movimento che coinvolge 70 Paesi nel mondo”, ha ricordato Cohen, con in sala 15 delegati internazionali, tra cui Brigitte Mohn, del Cda di Bertelsman Stiftung e Jean Bernal Aranda, CEO di Caixa Bank. Dopo una mattinata densa, con gli interventi anche della presidente del B7 2024, Emma Marcegaglia, che ha ricordato la grande occasione dei mesi di presidenza del G7 per spingere su investimenti ed economia verde e sociale, e dell’economista Lucrezia Reichlin, insieme a due protagonisti del mondo impact italiano come Pier Carlo Padoan (presidente UniCredit) e Luca Filippone (presidente Reale Group), il pomeriggio ha coinvolto l’attore pubblico e la politica, per ricordare l’importanza delle istituzioni nello schema triangolare dell’impact investing, alleanza strategica tra attore pubblico, investitori e imprese.


Al The Dome le voci dei sindaci di Roma (Roberto Gualtieri), di Napoli (Gaetano Manfredi) e di Novara (Alessandro Canelli), insieme all’Ad di Invitalia, Bernardo Mattarella, ma anche di due donne protagoniste di economia e finanza come Katia Da Ros (vice presidente di Confindustria) e Claudia Parzani (presidente di Borsa Italiana), Letizia Moratti e imprenditrici e manager come Emanuela Trentin, Manuela Cedermas, Kelly Russel Catella. Non sono mancati momenti ispirazionali, con gli speech di Paolo Giordano, Stefano Mancuso, Vittorio Lingiardi. Ma anche affondi sul mondo del Terzo Settore e dell’impresa sociale (con Stefano Zamagni, Enrico Giovannini, Stefano Granata, Rossella Muroni) e anche però una panoramica sui fondi e investitori impact italiani. Finale dedicato a impact economy e intelligenza artificiale, con un confronto a due voci tra Sebastiano Maffettone e Paolo Benanti. Conclusioni di Melandri con l’impegno di approfondire con Human ulteriormente la possibile alleanza strategica tra service providers ed investitori ad impatto.

”Come un’Onda, Contro violenza sulle Donne” evento di Radio 1 alla Luiss

”Come un’Onda, Contro violenza sulle Donne” evento di Radio 1 alla LuissRoma, 5 mar. (askanews) – Un evento sul territorio lungo un anno per promuovere i valori e i diritti delle donne. Una campagna nazionale di Rai Radio1, con un’attenzione particolare alle scuole e alle giovani generazioni, in collaborazione con l’Università Luiss. E’ questo l’obiettivo con cui partirà la maratona intitolata “Come un’Onda, Contro La violenza sulle Donne” mercoledì 6 marzo dalle ore 9.00 presso l’Ateneo intitolato a Guido Carli, impegnato per tutta la settimana in un 8 marzo diffuso: una serie di lezioni ed incontri aperti anche al pubblico esterno in cui si inserisce anche l’appuntamento promosso da Rai Radio1 e che vedrà in apertura gli interventi di: Paola Severino, Presidente Luiss School of Law e già Ministro della Giustizia, Francesco Pionati, direttore di RAI Radio1 e GRR, Roberto Natale, direttore di RAI per la Sostenibilità, Kàrina Laterza – presidente commissione Pari opportunità RAI di Copeam (Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo), Roberta Balzotti coordinatrice Cpo Usigrai e Alessandra Costante, Segretaria della Federazione Nazionale della Stampa. Una giornata per guardare ai problemi e alle contraddizioni di quella che è un’emergenza sociale, accendendo, però, un faro anche su tutto ciò che istituzioni e associazioni possono fare affinché le donne non si sentano sole.  Un evento pensato soprattutto per i più giovani, saranno infatti presenti oltre 130 studenti di cinque diverse scuole romane e altri due istituti, in collegamento. L’incontro potrà essere seguito, infatti, anche in video streaming su RaiPlay, la diretta video verrà ripresa dai canali social Rai Radio1 e i programmi Rai Radio1 apriranno finestre per raccontare parte della giornata. Il Gr parlamento riproporrà i lavori nei giorni successivi all’iniziativa. Per l’occasione, sarà riproposto anche il messaggio che Papa Francesco realizzato a novembre scorso, per l’avvio della campagna contro la violenza sulle donne. Tra i temi affrontati: le modalità di comunicazione, spesso intrise di stereotipi e luoghi comuni che rischiano di dare una lettura falsata del fenomeno. Ne parleranno: Emiliana De Blasio, Delegata del Rettore per Diversity & Inclusion e Professoressa di Sociologia della Comunicazione e Gender Politics alla Luiss; Elisa Giomi Commissaria AgCom e docente all’Università Roma3 di sociologia media e comunicazione e Laura Sabatin già direttrice Istat. Modera: Elena Paba, giornalista e coordinatrice della campagna di Radio Uno. Spazio poi agli interventi di Valeria Valente, senatrice, ex presidente Commissione Femminicidio e di Eleonora Di Benedetto, avvocato e consigliere della Fondazione Severino, che si occupa di dare supporto a detenute e detenuti attraverso corsi di formazione, laboratori e uno sportello di counselling dal quale nascono diverse attività di ricerca In questo dialogo tra esponenti in prima linea nella tutela dei diritti delle donne, fondamentale resta la funzione della Magistratura e dei Centri antiviolenza di cui si parlerà con il sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli Andrea Calice, coordinatore pool che si occupa di violenza contro le donne; l’avvocata penalista Francesca Garisto, vicepresidente Cadimi  Casa di Accoglienza delle donne maltrattate Milano; Ilaria Boiano, avvocata, attivista femminista e componente dell’ufficio legale dell’associazione Differenza Donna. Lo sguardo si allargherà al mondo, con la presenza delle attiviste Shiva Boroumand e Parisa Nazari del movimento Donna Vita Libertà, che difende i diritti delle donne iraniane e con Cinzia Spanò, attrice, autrice e attivista di Amleta/Movimento MeeToo. Infine, ritorna centrale il compito dei media chiamati a raccontare, in modo corretto e oggettivo, i molteplici aspetti della violenza sulle donne. Da qui l’importanza di una specifica formazione dei giornalisti della quale parleranno: Stefano Ferrante, Segretario di Stampa Romana e giornalista parlamentare tg La7, Mara Pedrabissi, Comitato Pari Opportunità della FNSI, Roberta Lisi, Segretaria dell’associazione Giulia Giornaliste, e Vanna Palumbo presidente Comitato Pari Opportunità di Stampa Romana.

Assitol: filiera punta su extravergine e benefici per salute

Assitol: filiera punta su extravergine e benefici per saluteRoma, 5 mar. (askanews) – La filiera italiana dell’olio punta sull’extravergine e sulle sue qualità salutistiche. E’ quanto emerso nel corso di Olio Officina Festival a Milano, dove Assitol ha discusso di come mettere al centro della strategia di filiera il valore dell’olio extra vergine, puntando soprattutto sui benefici salutistici. Nell’ultima campagna olearia la minore disponibilità di materia prima, causata dal cambiamento climatico, ha provocato l’aumento delle quotazioni ed il calo dei consumi, in Italia come all’estero. Nonostante la Puglia, la regione a maggiore vocazione olivicola, abbia registrato una produzione superiore alle aspettative, le previsioni per il futuro appaiono poco brillanti. Tutto il Mediterraneo ha sofferto per mesi la siccità, che ha dimezzato i quantitativi della Spagna, il più grande produttore al mondo.


Nel talk “Mercato dell’olio in fibrillazione, le possibili strategie per il futuro”, Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol, ha ricordato questo quadro complesso, rilanciando sulla necessità di promuovere le grandi qualità dell’extra vergine. “L’olio d’oliva è una spremuta di olive, non un detersivo, è inaccettabile trattarlo da commodity, la sua capacità di regalare benessere è unica. Questo è il momento storico giusto per trasmettere al consumatore che l’extra vergine ha un valore ben preciso, quindi va pagato in modo adeguato, come già succede con il vino”, ha spiegato. In questo senso, la prossima “frontiera” del mercato oleario è il ristorante, vetrina finora poco utilizzata anche a causa della scarsa conoscenza che gli stessi operatori hanno del prodotto. “Abbiamo proposto già in passato di presentare l’olio in piccole confezioni, da assaggiare a tavola e acquistare – ha ricordato Carrassi – Un altro modo per raccontare l’olio nella ristorazione potrebbe essere il Pane e Olio di benvenuto, abbinando il pane fresco artigianale all’extra vergine all’inizio del pasto”.


L’impatto positivo dell’olio sulla salute è certamente il driver da privilegiare. Peccato, però, che non sia così semplice adottare i claim salutistici autorizzati dall’Unione europea per l’extra vergine. Durante il talk “Succo di olive. E’ tutta salute”, Dora Desantis, vicepresidente del gruppo olio di oliva di Assitol, ha illustrato i risultati della ricerca, svolta presso l’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, sulle criticità di applicazione del claim collegato ai polifenoli, gli agenti anti-ossidanti dell’olio. Il vero problema, però, è normativo: i claim, che in sostanza sono messaggi da inserire in etichetta, sono scritti in un linguaggio troppo scientifico ed i consumatori non li comprendono. In questi anni ASSITOL ha promosso una migliore conoscenza del prodotto-olio, attraverso pubblicazioni e iniziative specifiche. Ora, però, “il pericolo è che, oltre a perdere quote di mercato, si metta a rischio la salute degli italiani. Per questa ragione abbiamo chiesto alle istituzioni di lanciare una grande campagna di promozione dedicata all’olio d’oliva, evitando così che l’olio scompaia dalle nostre tavole”.

Dossieraggio, Meloni: gravissimo, e quanto emerso non c’entra con la libertà di stampa

Dossieraggio, Meloni: gravissimo, e quanto emerso non c’entra con la libertà di stampaTeramo, 5 mar. (askanews) – Premesso che si dovrà aspettare quanto emergerà dalle audizioni di domani in commissione Antimafia, “penso che francamente è gravissimo che in Italia ci siano funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo delle verifiche su cittadini, comuni e non, per poi passare queste informazioni alla Stampa, ad alcuni esponenti della stampa, perché utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a margine di un evento elettorale insieme al candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Abruzzo Marco Marsilio, presso la locale Camera di Commercio.