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Autore: Redazione StudioNews

Sicilia, intesa Regione-Fondazione Presti per Fiumara d’Arte

Sicilia, intesa Regione-Fondazione Presti per Fiumara d’ArteRoma, 2 mar. (askanews) – Accordo tra Regione Siciliana e Fondazione Antonio Presti per promuovere l’arte contemporanea, salvaguardare le opere realizzate e curare la formazione dei giovani in collaborazione con altre istituzioni e associazioni. Il protocollo d’intesa, spiega una nota, punta a sostenere e valorizzare il patrimonio della Fiumara d’Arte e diffondere l’offerta culturale contemporanea e la land art.


L’accordo, su proposta dell’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, ha ricevuto l’apprezzamento della giunta Schifani. “Il mio governo ha subito accolto l’appello del mecenate messinese e avviato un gruppo di lavoro che coinvolge gli assessori dei Beni culturali e del Turismo per tracciare un percorso condiviso di tutela e fruizione delle opere presenti nella Fiumara d’Arte e in tutte le aree della Sicilia in cui Antonio Presti ha promosso cultura e bellezza”, ha spiegato il presidente della Regione, Renato Schifani. “Non solo – ha proseguito Schifani -: la Regione e la Fondazione Presti intendono collaborare per promuovere un sistema virtuoso di produzione dell’offerta culturale contemporanea. Lo sviluppo di questo particolare settore artistico contribuisce a rendere la nostra Isola attrattiva rispetto al turismo internazionale”.


In particolare, la Regione ha garantito alla Fondazione Presti la copertura economica per la prima edizione de “La triennale della contemporaneità” con 340 mila euro inseriti nel collegato finanziario il mese scorso. La manifestazione è finalizzata a selezionare, ogni tre anni, una serie di opere e artisti innovativi, che possano alimentare l’immaginario della fondazione all’interno delle aree Fiumara d’Arte (museo a cielo aperto di sculture monumentali), Atelier sul Mare (museo-albergo), quartiere Librino a Catania (Magma-museo a cielo aperto), Etna-I belvedere dell’anima.

Nato, Protezione Civile Svezia: “Se attaccati, c’è difesa totale”

Nato, Protezione Civile Svezia: “Se attaccati, c’è difesa totale”Blekinge (Svezia), 2 mar. (askanews) – “Dobbiamo preparare la società all’eventualità di una guerra: noi tutti siamo coinvolti”: a parlare ad askanews è Peter Ryman, Direttore dell’ufficio regionale della Protezione Civile della Contea di Blekinge, sede di una storica base navale al centro del Baltico, a Karlskrona. “La Svezia possiede quella che chiamiamo ‘difesa totale’ – sottolinea Ryman ricevendoci nella sede dell’ufficio regionale della cittadina che affaccia sul Mar Baltico – e si basa su due pilastri: la protezione civile e la difesa militare. La parte civile della difesa riguarda tutte le azioni che dobbiamo intraprendere per proteggere la società. Tra queste, l’assistenza sanitaria, l’acqua, l’elettricità, la gestione di una situazione di emergenza. Dobbiamo prenderci cura dei bambini, degli anziani. Dobbiamo preparare la società all’eventualità di una guerra. In questo sono coinvolti tanti attori: le agenzie governative, le organizzazioni di volontariato, le organizzazioni sanitarie. Insieme formano la protezione civile”.


In occasione della conferenza annuale sulla sicurezza e la difesa che si è svolta a Salen, il ministro svedese della Difesa civile, Carl-Oskar Bohlin, ha esortato i suoi connazionali a prepararsi alla guerra. “Penso che con l’adesione della Svezia alla Nato – risponde Ryman – occorra cambiare mentalità nel pensare che la guerra possa arrivare. Non abbiamo mai avuto questo livello di sicurezza in Europa dalla seconda guerra mondiale. Credo che il nostro ministro intendesse dire che bisogna essere preparati alla guerra che è la peggiore delle situazioni. Se si è preparati per quel tipo di crisi – prosegue il Direttore della Difesa Civile – sarà certamente più semplice gestire altri tipi di emergenze, come un’alluvione, un incendio”. Come siete preparati all’eventualità peggiore di una guerra? “Come amministrazione di Blekinge dobbiamo coordinare la situazione, gestire tutti gli aspetti organizzativi e far sì che le forze armate possano eventualmente combattere, in caso di attacco”, dice.


Per Ryman, quella di Blekinge potrà diventare una base strategica importante per l’intera Alleanza Atlantica. “La cosa più importante sarà occuparsi del supporto della nazione ospitante – sottolinea -. Penso che la Nato impiegherà delle forze – fanteria, truppe, navi, aerei – a Blekinge e noi dovremo occuparci del sostegno. Ciò significa elettricità, assistenza sanitaria, acqua, trasporti, logistica”. “Blekinge è un luogo molto strategico nel Mar Baltico – prosegue – e credo che l’adesione alla Nato aumenterà la nostra sicurezza. Se guardate la mappa, siamo al centro del Mar Baltico. Abbiamo l’Europa molto vicina”.

Fuori la soundtrack di “Caracas” di Rodrigo D’Erasmo

Fuori la soundtrack di “Caracas” di Rodrigo D’ErasmoMilano, 2 mar. (askanews) – Disponibile in digitale (https://orcd.co/caracas-ost), edita da Edizioni Curci e firmata dal compositore e polistrumentista Rodrigo D’Erasmo, la soundtrack di “Caracas”, film diretto da Marco D’Amore, dal 29 febbraio, nelle sale cinematografiche.


Tratto dall’opera letteraria “Napoli Ferrovia” di Ermanno Rea, la pellicola ha come protagonisti Toni Servillo, Marco D’Amore e Lina Camélia Lumbroso e racconta le anime di Napoli dagli occhi di uno scrittore quasi ottantenne tornato nella sua città dopo molti anni. Il film è una produzione Picomedia, Mad Entertainment e Vision Distribution, in collaborazione con Sky. Soggetto e sceneggiatura sono di Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio. «Caracas è un film impossibile da inserire in una sola categoria. – spiega Rodrigo D’Erasmo – È un lavoro potente, coraggioso intenso e necessario. Unico nel suo non/genere.


Racconta una Napoli inedita ed io ho tentato di darle un suono unendone tutte le derivazioni culturali e musicali che abbraccia con l’intento di comporre una musica che raccontasse i Sud del mondo. Che mettesse in dialogo il bacino del Mediterraneo con tutta la sua ricchezza e la sua varietà di suoni, colori, sapori ma gettando uno sguardo oltre oceano, a quel Sud America che il titolo evoca e che a me è tanto caro per ragioni di nascita e cultura. Con Marco partimmo da una suggestione brasiliana: Manhã de Carnaval, un brano meraviglioso della mia terra tratto dall’Orfeo Negro, un film seminale della tradizione cinematografica sudamericana. Alla fine nel film questo brano non compare neppure ma mi è molto servito come faro in questa ricerca che mi ha fatto approdare al porto di Napoli ma dopo un lungo viaggio sonoro che da Caracas mi ha portato a Rio de Janeiro, e poi a Tunisi, Tangeri, Valencia, Marsiglia e Palermo. Ecco Caracas è Napoli ma è anche molto altro e così credo e spero sia la musica che ho composto per lui. Un viaggio sonoro che vuole unire popoli, terre, persone, storie di vita di fede e d’amore».


«Conosco Rodrigo da tempo e da tempo desideravo lavorare con lui – racconta il regista di “Caracas” Marco D’Amore – Lui lo sa bene, così come sa quanto la musica sia parte fondante della mia vita e quanto influisca sul mio percorso creativo. Per Caracas siamo stati insieme fin dalla fase di scrittura e Rodrigo ha dimostrato una capacità unica di tradurre in melodia quello che io e Francesco Ghiaccio scrivevamo su carta.


Lo ha fatto con tale sensibilità da far sì che la sua musica sia diventata personaggio, abbia preso corpo e anima, respiro e affanno, così come è successo per Caracas, Giordano, Jasmina e tutti gli altri personaggi che abitano il nostro film». Tracklist colonna sonora: 1. La nuit noire (feat. Emel); 2. Chi è Caracas?; 3. Yasmina; 4. La casba di Napoli; 5. Figlio del vulcano; 6. Uno sguardo dentro; 7. Combattendo con sé stessi; 8. Il Maestro smarrito; 9. Tutto cambia ma nulla è cambiato; 10. Tunis, mon amour; 11. Le voci dell’inconscio; 12. L’amore è una religione; 13. Lontano dalla luce; 14. Conversione e delirio; 15. Airqud fi Salam. Il brano originale La nuit noire, che apre la soundtrack, è interpretata magistralmente dalla cantautrice e compositrice tunisina Emel Mathlouthi, artista divenuta icona della primavera araba con la canzone Klemti Horra (La mia parola è libera). La nuit noire è stata composta da Rodrigo d’Erasmo, Emel e Mario Conte e il testo è opera di Emel Mathlouthi e del regista di “Caracas” Marco D’Amore.

La Nueva Ola, 17esimo festival del cinema spagnolo e latinoamericano

La Nueva Ola, 17esimo festival del cinema spagnolo e latinoamericanoRoma, 2 mar. (askanews) – A Roma dal 15 al 19 maggio al Cinema Barberini è in programma la 17a edizione de “La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano”, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori.


Due le sezioni principali del Festival: Nueva Ola del cine español e Nueva Ola Latinoamericana, dedicate alle migliori novità del cinema spagnolo e d’oltreoceano inedito in Italia, in concorso per il Premio del Pubblico; la sezione non competitiva Perlas, dedicata ai migliori film della stagione; la sezione Clásicos, che ogni anno omaggia il grande cinema del passato; il Premio IILA-Cinema, dedicato ai giovani talenti del cinema centro-sudamericano. Tra le anteprime di quest’anno de la Nueva Ola del cine español: la pellicola in 16 mm “Samsara” di Lois Patiño premiato alla Berlinale 2023, un vero e proprio viaggio sensoriale fra morte e rinascita che affronta il tema della reincarnazione dal punto di vista buddhista tibetano; il film indipendente “Il tavolino di vetro” di Caye Casas, un horror arthouse che sfugge ai cliché del genere, raccontando la tragedia domestica di una coppia di neogenitori che, nello scegliere di acquistare un tavolino, prenderanno la peggiore decisione della loro vita.


Dopo l’anteprima al festival, i film usciranno in sala distribuiti da EXIT Media. Per la Nueva Ola Latinoamericana, invece, ci sarà in anteprima l’acclamato mystery-drama peruviano “Yana-Wara”, opera postuma di Óscar Catacora, conclusa dal fratello Tito Catacora, che prosegue il percorso del precedente film Wiñaypacha (Óscar Catacora, 2017). L’opera, infatti, utilizza il dramma e il gioco di generi per mettere in scena la visione di un mondo sconosciuto e mistico: quello aymara, per cui l’intero film è recitato nell’antica lingua indigena aymara.


Inoltre, il 17 maggio per celebrare la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, verrà presentato l’acclamato e pluripremiato “Te estoy amando locamente” di Alejandro Marín, un film che ha segnato l’ultima stagione del cinema spagnolo e che racconta la tragica pagina storica del regime franchista, quando l’omosessualità era considerata un crimine. Nel cast: la celebre attrice Alba Flores, nota soprattutto per aver interpretato Nairobi ne La casa di carta; l’attrice e attivista Alex de la Croix; il cantante La Dani; Omar Banana. Per la sezione Clásicos, invece, verrà proiettato il film di culto cubano “Fresa y chocolate” di Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío (1994), autentica pietra miliare del cinema LGBTIQ+. Un ritratto intimo e toccante di due uomini che vivono nella Cuba comunista e omofobica, che diviene parabola ancora oggi attualissima sulla discriminazione.


Come ogni anno, poi, verrà celebrato anche il Premio IILA-Cinema, il riconoscimento promosso dall’Organizzazione Italo-latinoamericana di Roma e rivolto ai giovani cineasti latinoamericani, con una giuria presieduta da Caterina D’Amico. Dopo l’appuntamento romano di maggio – che dopo anni di programmazioni autunnali, segna il ritorno della manifestazione in primavera – il festival proseguirà con la sua programmazione itinerante per tutta Italia. Tra le città confermate: Genova (cinema Nickelodeon), Napoli (FOQUS), Messina-Capo Peloro (Horcynus fest), Torino (cinema Baretti), Padova (cinema Lux), Bergamo (cinema Conca Verde), Trevignano Romano (cinema Palma), Cagliari (cinema Odissea). L’artista Alfredo Palmero si conferma l’autore della locandina della 17a. edizione de La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano. La Nueva Ola – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT Media e riceve il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA – Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico. Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano.

Pfm canta De André Anniversary arriva in Sicilia dal 5 al 7 aprile

Pfm canta De André Anniversary arriva in Sicilia dal 5 al 7 aprileRoma, 2 mar. (askanews) – Pfm torna sui palchi di tutta Italia con “Pfm canta De André Anniversary”, un tour che rende omaggio allo straordinario sodalizio tra la prog band più famosa al mondo e il cantautore genovese. Il tour sbarcherà anche in Sicilia grazie alla Agave Spettacoli di Andrea Randazzo. Il concerto sarà a Catania il 5 aprile al teatro Metropolitan e il 6 e il 7 a Palermo al teatro Golden. Gli spettacoli inizieranno alle 21. Quarantacinque anni dopo il tour “Fabrizio De André e Pfm in concerto”, la band torna sui palchi di tutta Italia con “Pfm canta De André Anniversary”, un tour che ripropone una serie di concerti dedicati a quell’evento. Per rinnovare l’abbraccio fra il rock e la poesia, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”, completamente rivisitati dalla band.


“Pfm canta De André – Anniversary” avrà sul palco una formazione spettacolare, con tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore Pfm) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini, leader dei Barock Project. Fabrizio disse: “La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni. Un’esperienza irripetibile perché Pfm non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per l’occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio…”. (segue)

È padel boom in Veneto: nel 2023 +40% di campi, Venezia leader

È padel boom in Veneto: nel 2023 +40% di campi, Venezia leaderRoma, 1 mar. (askanews) – Il torneo Mediolanum Padel Cup 2024 (Venezia Mestre, 26 febbraio-3 marzo) un Open FITP che ha richiamato 81 coppie tra tabellone maschile (62 coppie) e femminile (19) rappresenta un passaggio importante nella crescita del padel in Veneto, regione che fa segnare una vera e propria impennata nel bilancio impiantistico sul territorio.


Una crescita evidente nell’analisi di ‘Mr Padel Paddle’ – sito che da tempo rappresenta un punto di riferimento (non solo) statistico del movimento padelistico – che inquadra il bilancio regionale in 166 strutture, delle quali 143 club e 23 strutture ricettive, per 486 campi da padel. Rispetto all’anno precedente, sottolinea la nota – nel 2023 vi è stato un incremento del 30 per cento delle strutture e del 40 per cento dei campi, un bilancio che fa del Veneto la regione che in Italia ha fatto segnare il maggior tasso di crescita nell’ultimo anno. Nel 2023 sono state realizzate 38 nuove strutture per 139 campi, una crescita enorme se si considera che per motivi climatici rispetto a regioni meno ‘rigide’ – in Veneto il ricorso alle coperture dei campi è certamente più necessario che nel Centro- Sud – con il 57 per cento dei campi indoor e il restante 43% open. Anche il rapporto campo-circolo è particolarmente lusinghiero per il Veneto: Vi sono circa 3 campi per struttura rispetto al 2,6 della media nazionale. Venezia è leader nella mappatura campi-circoli della Regione Veneto e il Venezia Padel Club di via Vendramin, nel quale si sta disputando il Mediolanum Padel Cup, per struttura, numero di campi nella proporzione indoor-open è al primo posto sul territorio regionale. In totale, i comuni dove si può giocare a padel in Veneto sono 94, con una buona distribuzione territoriale. Infine, i social con più di 220mila veneti che seguono regolarmente le vicende del padel nazionale e internazionale su Instagram.

P. Chigi: nessun imbarazzo Meloni, punto stampa a Toronto

P. Chigi: nessun imbarazzo Meloni, punto stampa a TorontoWashington, 1 mar. (askanews) – “Il punto stampa del Presidente Meloni a Washington non è mai stato programmato per la necessità di partire per il Canada al termine dell’incontro alla Casa Bianca, che è inoltre slittato di quasi 45 minuti per esigenze dell’Amministrazione Usa”. Lo precisa il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano.


“Non c’è quindi da parte del Presidente Meloni alcun ‘imbarazzo’ nel rispondere ad alcune domande dei giornalisti, come da qualcuno ipotizzato. La missione Usa-Canada non termina oggi e ci sarà occasione di approfondire le tematiche di interesse giornalistico in un punto stampa che sarà organizzato domani a Toronto”, conclude Alfano.

Meloni da Biden lancia alleanza sui migranti, ma evita punto stampa

Meloni da Biden lancia alleanza sui migranti, ma evita punto stampaWashington, 1 mar. (askanews) – Una “alleanza globale” contro il traffico di esseri umani. E’ questa la proposta che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni presenta al presidente americano Joe Biden nello studio ovale della Casa Bianca. Un tema caro alla premier ma che sta a cuore anche all’inquilino della Casa Bianca. Gli arrivi dal confine messicano, infatti, sono uno dei temi al centro della campagna elettorale per le elezioni di novembre, con i repubblicani che parlano di una “invasione” che sarebbe stata sostanzialmente ignorata da Biden.


“Il G7 – ha sottolineato Meloni all’inizio del colloquio, alcuni minuti aperti alla stampa – porrà particolare attenzione anche al continente africano: l’Africa non è un continente povero, al contrario ha importanti risorse umane e naturali ma è stata sfruttata con un approccio predatorio. Voglio invertire questo approccio insieme a voi, ed è anche una risposta alla crisi migratoria. Dobbiamo sostenere lo sviluppo dell’Africa e mettere fine alle migrazioni illegali e al traffico di esseri umani. Il traffico di esseri umani è diventata l’attività finanziaria criminale più redditizia a livello globale e non possiamo accettarlo”. La presidenza italiana del G7 è stata il focus dell’incontro, che ha visto il leader americano molto amichevole. “Le ho cantato ‘Georgia on my mind’ di Ray Charles”, ha scherzato, prima di ringraziarla per il “sostegno incrollabile” all’Ucraina, per la “leadership” del G7 e per il rapporto con gli Usa: “La prima volta che ci siamo visti abbiamo detto di sostenerci a vicenda ed è vero: lo abbiamo dimostrato”. Meloni si è detta felice di “accogliere” in Puglia Biden il prossimo giugno per il summit dei capi di Stato e di governo. “Lavoriamo – ha detto – per un G7 concreto e sostanziale. Intendiamo riaffermare un ordine internazionale basato sulle regole, difendendo la libertà” e la “pace”. Anche l’Intelligenza artificiale sarà uno dei focus del G7 e Meloni ne ha parlato con il presidente Usa, pur consapevole che questi ha una visione parzialmente diversa sulla questione. Per la premier l’IA “è uno strumento: buono o cattivo dipende dalla nostra capacità di governarlo e di contrastarne i rischi e l’impatto che può avere sul mercato del lavoro. Vogliamo svilupparla ma anche garantire che mantenga l’uomo al centro”.


I due si sono anche confrontati sulla crisi in Medio Oriente. Meloni ha espresso la convinzione che “dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation”, assicurando che l’Italia sostiene “pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti”. La “priorità numero uno” è però la crisi umanitaria, su cui “l’Italia ha concentrato il suo contributo”, continuando a “cooperare” con tutti gli attori dell’area, con l’obiettivo di “fare passi concreti per garantire la prospettiva dei due popoli e due Stati, che è l’unica soluzione di lungo termine sostenibile”. Da parte sua, su questo, il presidente americano è tornato a chiedere un “cessate il fuoco immediato” e per “almeno sei settimane”, per “consentire l’afflusso di aiuti alla Striscia di Gaza”. Al termine dell’incontro alla Casa Bianca Meloni è subito ripartita alla volta di Toronto, dove sabato incontrerà il primo ministro Justin Trudeau. Non è stato dunque organizzato un punto stampa con i giornalisti italiani, come era apparso in un primo momento possibile, interessati a incontrare la premier per parlare della sua missione ma anche dei temi di politica italiana, a partire dallo ‘scontro’ con il Quirinale sulla gestione dei cortei a sostegno della Palestina. Una questione molto delicata per i rapporti tra Palazzo Chigi e il Colle e che – potrebbe essere stata la valutazione – avrebbe sicuramente ‘coperto’ il faccia a faccia con Biden ma anche la notizia del trasferimento in Italia di Chico Forti, annunciato dalla premier in un video pochi minuti prima di entrare nel palazzo presidenziale.

Torino, un master di alta formazione per il sostegno ai disabili

Torino, un master di alta formazione per il sostegno ai disabiliMilano, 1 mar. (askanews) – Per la prima volta in Italia, al via il prossimo 8 marzo presso l’Università di Torino, il master dedicato alla formazione di nuove figure di sostegno: l’unico percorso nazionale realizzato per l’alta formazione di operatori esperti in costruzione e attuazione del progetto di vita personalizzato e partecipato delle persone con disabilità, rispettoso della convenzione ONU per i diritti delle persone disabili (CRPD). Un progetto che va incontro alla necessità di aggiornare le competenze degli operatori e di chi organizza i servizi per le persone con disabilità.


Il master nazionale in “Esperto/a in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità (CRPD)” è organizzato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino; il nuovo percorso di studi, che prevede 35 posti, è stato co-progettato e finanziato dalla Fondazione Time2. Creata da Antonella e Manuela Lavazza, Fondazione Time2 è attiva dal 2019 per lavorare sui contesti e sulla loro accessibilità, con l’obiettivo di promuovere una cultura che favorisca i diritti dei giovani con disabilità e permetta loro di costruire un proprio progetto di vita indipendente. Il master – che ha l’obiettivo di offrire strumenti teorici e operativi che permettano di operare in maniera consapevole, autonoma, incisiva e inclusiva – avrà una durata di 18 mesi per un valore di 60 crediti. Il costo, di 2.700€, sarà quasi totalmente coperto da 35 borse di studio offerte dalla Fondazione Time2 (una per partecipante) ciascuna del valore di 2000€ che ne permetterà l’accesso con la sola spesa di 700€. Un percorso didattico che nasce in seguito all’approvazione della legge 227/21, intitolata “Delega al governo in materia di disabilità”, che permette di avviare un cambio di passo radicale nei confronti della conquista della cittadinanza delle persone con disabilità. Attraverso questa legge l’Italia si prepara a mettere in campo una riforma profonda dei servizi rivolti alle persone con disabilità, volta a superare in modo deciso assistenzialismo, custodia e istituzionalizzazione e rendere esigibili i diritti descritti dalla Convenzione ONU (CRPD). Con un programma che tiene conto degli elementi giuridici e della conoscenza approfondita della suddetta Convenzione ONU, la formazione prevede lo studio di modelli interpretativi alternativi che prevedano l’interazione tra il mondo sociale e quello accademico con la formazione di processi di deistituzionalizzazione. Il percorso di studi si basa anche sulle metodologie di progettazione personalizzata, i percorsi di leadership e management di un gruppo di lavoro, gli approcci per il lavoro di comunità e quelli per l’inserimento efficace di lavoratori, tenendo conto anche di temi quali la multidiscriminazione e l’organizzazione dei servizi socio-sanitari.


“Fondazione Time2 agisce a diversi livelli per il cambiamento. Da un lato, offre opportunità concrete ai giovani con disabilità, dall’altro cerca di rimuovere le cause che limitano queste opportunità. Per questo abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione del primo Master in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), realizzato con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Torino. Senza percorsi adeguatamente personalizzati e partecipati è difficile pensare che per i giovani con disabilità si realizzino le condizioni di uguaglianza e pari opportunità necessarie alla piena partecipazione alla società. Per ottenere questo c’è bisogno di esperti dotati di strumenti operativi utili a leggere le organizzazioni, orientarsi nei servizi sociali e sanitari e, conseguentemente, attuare interventi di tipo comunitario, progettando o modificando contesti di cittadinanza che consentano di sostenere la piena partecipazione delle persone con disabilità. Abbiamo ricevuto circa 120 candidature per 35 posti: questo è un dato rilevante che segnala come questi temi siano al centro del dibattito e dell’esigenza di formazione degli operatori. I 35 allievi potranno, grazie a Fondazione Time2, partecipare al Master favorendo di una borsa di studio che rende accessibile il costo del percorso. Anche questo è un obiettivo importante per noi: fare in modo che la formazione di alto livello non sia esclusiva”, dichiara Samuele Pigoni, Segretario Generale di Fondazione Time2.

Meloni non fa punto stampa, dopo incontro con Biden parte per Toronto

Meloni non fa punto stampa, dopo incontro con Biden parte per TorontoWashington, 1 mar. (askanews) – Nessun punto stampa di Giorgia Meloni al termine dell’incontro con Joe Biden. La presidente del Consiglio ha lasciato la Casa Bianca dopo l’incontro con il presidente americano, durato più di un’ora, ripartendo subito per Toronto, dove domani incontrerà il primo ministro Justin Trudeau.


Non è stato dunque organizzato – come era apparso in un primo momento possibile – un punto stampa con i giornalisti italiani, interessati a incontrare la premier per parlare della sua missione ma anche dei temi di politica italiana, come la questione dello ‘scontro’ con il Quirinale sulla gestione dei cortei a sostegno della Palestina.