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Autore: Redazione StudioNews

Uno spot sulla parità di genere: è il contest del JFest 2024

Uno spot sulla parità di genere: è il contest del JFest 2024Milano, 29 feb. (askanews) – E’ stata presentata al Social Innovation Campus in corso a Mind-Milano Innovation District, la III edizione del JFest, il Festival dei Giovani, progetto del “Consorzio La Città Essenziale” di Matera per la promozione del fermento giovanile, dell’innovazione, della cultura della sostenibilità e della partecipazione attiva. Tema scelto per questa edizione del contest del JFest è la parità di genere, che i partecipanti, ragazze e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado, racconteranno attraverso la scrittura di una sceneggiatura di uno spot di massimo trenta secondi. I partecipanti sono chiamati a descrivere il soggetto dello spot e a realizzare uno storyboard con almeno 8 tavole o un videoboard di 8 foto che raccontino l’idea della campagna.


I progetti presentati saranno valutati da una giuria competente in materia e i vincitori saranno premiati durante l’evento che si terrà venerdì 24 maggio 2024 a Matera. Il premio in palio è la realizzazione dello spot con l’aiuto di un regista professionista, Geo Coretti, figura poliedrica nel mondo del cinema. Lo spot della squadra vincitrice andrà poi in onda sull’emittente locale TRM e sarà proposto anche a testate ed emittenti nazionali. “Per questa terza edizione del festival abbiamo scelto un tema molto attuale, la parità di genere. Crediamo sia importante sensibilizzare le nuove generazioni e stimolare in loro una riflessione per provare a portare un cambio di paradigma nella società e abbattere pericolosi stereotipi di genere – ha detto Giuseppe Bruno, presidente del Consorzio La Città Essenziale – Il JFest ogni anno si pone l’obiettivo di invitare i giovani a non arrendersi e a lottare per avere un mondo migliore, più equo e inclusivo per tutti e tutte, in cui tutte le persone possano avere le stesse opportunità. Siamo convinti che, come ogni anno, arriveranno proposte davvero originali dai team partecipanti che daranno importanti spunti di riflessione”.

Usa, a gennaio inflazione rallenta a +2,4% su anno

Usa, a gennaio inflazione rallenta a +2,4% su annoNew York, 29 feb. (askanews) – L’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un leggero rialzo in gennaio. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è salita dello 0,3%. Il mese scorso si era registrato un +0,2%. Su base annuale è cresciuta del 2,4%, molto meno del 2,6% del mese precedente.


La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,4% rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un +0,2%. Rispetto ad un anno prima il dato è cresciuto del 2,8%, meno del 2,9% registrato nel mese precedente. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi. AAA/Mal

Pse a Roma, Schlein: Meloni con nemici dell’Italia, Pd con Pse

Pse a Roma, Schlein: Meloni con nemici dell’Italia, Pd con PseRoma, 29 feb. (askanews) – Il Pd ospita il congresso del Pse anche per rispondere alla destra che “in questi mesi ha portato in Italia gli euroscettici, i nemici dell’interesse italiano, gli amici di Putin, i nazionalisti di estrema destra”. Lo ha spiegato la segretaria Pd Elly Schlein presentando il congresso del Pse che si terrà domani e sabato a Roma.


“Noi invece – ha spiegato – portiamo qui gli amici dell’Italia, leader che si sono battuti assieme a noi per il Next generation Eu”, uno strumento “che noi vogliamo che diventi strutturale per dare continuità a quegli investimenti comuni senza i quali non riusciremo ad accompagnare conversione ecologica giusta, una maggiore giustizia sociale”.

Davide Van De Sfroos live al Forum di Assago il 23 novembre

Davide Van De Sfroos live al Forum di Assago il 23 novembreMilano, 29 feb. (askanews) – Davide Van De Sfroos, protagonista questa sera di un concerto già sold out al TAM – Teatro Arcimboldi Milano, ha annunciato oggi un atteso live al Forum di Assago (MI) per il prossimo 23 novembre. Il cantautore, più volte vincitore del Premio Tenco, calcherà per la terza volta il palco del palazzetto milanese per condividere con il suo pubblico una serata di grande festa.


Biglietti in vendita su TicketOne da domani, venerdì 1° marzo, alle ore 14.00. Questi ultimi tre anni sono stati molto intensi e importanti per il cantautore che, costantemente ispirato e desideroso di fare nuova musica e incontrare il suo pubblico, ha inciso 2 dischi di inediti, pubblicato un album live e girato l’Italia con i suoi concerti sempre Sold Out. Attualmente Van De Sfroos è in tour (tutte le date sono già esaurite) con le canzoni del suo ultimo album “Manoglia”, oltre ai successi del suo repertorio.


Dopo quest’ultimo giro, Davide ha deciso di prendere un attimo di respiro, in quella natura che gli è tanto cara, lo circonda e lo ispira e, prima di finire il tour in corso, vuole salutare tutti con la promessa di tornare in grande con un concerto al Forum di Assago (MI), una nuova occasione per raccontare il suo mondo. Quello di questa sera al TAM – Teatro Arcimboldi Milano, teatro più grande d’Italia e secondo in Europa, è un appuntamento speciale che riporta Van De Sfroos (dopo la prima volta nel 2016 in cui fece il tutto esaurito festeggiando i suoi 50 anni) in un teatro che è diventato luogo icona della cultura milanese e lombarda, uno spazio in cui uomo e arte sono profondamente e fortemente connessi e che il cantautore riempirà con le sue canzoni piene di storia e di storie, autentiche istantanee del sentire odierno dell’artista, narratore di storie in musica fra i più singolari e a tutto tondo della scena artistica italiana.


Il disco “Manoglia” contiene 11 tracce inedite che hanno preso vita negli anni e sono rimaste gelosamente custodite in un cassetto, o in una tasca come amuleti, in attesa fosse maturo il tempo per venire alla luce. Brani che Davide, inizialmente, ha scritto per se stesso e ha conservato in una cantina speciale, nei suoi taccuini pieni di annotazioni naturali ed emotive, come fossero testimonianza di esperienze, pensieri, momenti vissuti, e che ora, pur mantenendo un sacro carattere intimistico e personale, il cantautore ha deciso di far uscire dalla penombra per permettere loro di fiorire, in segno di rinascita e ripartenza. Questo disco, dalla profonda impronta naturalistica e ambientale, e che possiamo immaginare scritto in un prato, in un grande spazio aperto, come si evince anche dal titolo “Manoglia” (“magnolia” in dialetto laghée), è per Van De Sfroos un grande albero da cui germogliano le 11 foglie che, in autunno, il 13 ottobre precisamente, sono scese verso l’ascoltatore, già abbracciato dalle radici di questa pianta cresciute negli anni. I semi piantati nella “serra artistica e creativa” di Davide, curati con pazienza, costanza e amore, hanno dato vita a questo splendido esemplare di “Manoglia” sotto cui l’ascoltatore potrà sempre sedersi per coglierne e apprezzarne tutti i colori e gli odori, lasciandosi permeare da un senso di magia aprendo così un dialogo con quel materiale che è il legno, capace di comunicare gentilezza e calore nel suo vivere e trasformarsi costantemente regalando la sua memoria attraverso i suoi nodi.

Logista-Ambrosetti, per prodotti da fumo “trasformazione irreversibile”

Logista-Ambrosetti, per prodotti da fumo “trasformazione irreversibile”Roma, 29 feb. (askanews) – Logista Italia, in partnership con The European House – Ambrosetti, presenta il Rapporto annuale sulla distribuzione dei prodotti da fumo e da inalazione 2024, che oltre ad analizzare il contesto attuale e le prospettive future del settore dei prodotti da fumo e da inalazione – tra innovazione e sostenibilità – evidenzia l’evoluzione della rete di vendita, intesa anche come presidio di legalità in un settore da sempre al centro dei fenomeni di contraffazione e contrabbando dei prodotti.


Il Rapporto mette in evidenza la ‘trasformazione irreversibile’, che da un decennio interessa il settore dei prodotti da fumo e inalazione, trainata da un processo di innovazione dei prodotti stessi messo in atto dall’industria del settore. La trasformazione trova riscontro nel fatto che, pur confermandosi i prodotti tradizionali (sigarette, sigari, trinciati, ecc.) il segmento dominante del mercato con oltre l’80% del fatturato, viene registrato un trend di crescita costante per i prodotti di tabacco senza combustione, che rappresentavano il 4% nel 2019 e il 18% nel 2023. Le e-cig nel complesso rappresentano una quota del 5% dei fumatori. La rete di distribuzione di Logista Italia serve circa 60.000 punti vendita (tabaccherie e negozi di prossimità) arrivando a coprire settimanalmente il 100% dei comuni italiani, con un rapporto di una tabaccheria ogni 1.150 abitanti e un accesso medio giornaliero di 15 milioni di clienti. Questi dati confermano la distintiva prossimità al cliente di questo presidio essenziale.


Le accise versate all’erario ammontano a circa 15 miliardi di euro l’anno. Grazie al controllo che l’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) esercita sulle tabaccherie, queste si presentano oggi come autentici punti sussidiari dello Stato. La rete delle rivendite e, insieme, la rete distributiva di Logista continuano quindi a svolgere un importante ruolo di presidio della legalità nel settore dei prodotti da fumo, sia attraverso il sistema di tracciamento dei prodotti (Track&Trace) attivato da Logista, sia con la verifica dei requisiti di legge che le rivendite applicano ai consumatori per l’acquisto di determinati prodotti, inclusi quelli a base di tabacco e assimilati. Anche nel 2023 Logista ha confermato il suo impegno a difesa dell’ambiente, proseguendo l’implementazione dell’iniziativa Logista Green Box, cioè il ritiro e il riutilizzo degli imballaggi di cartone usati per la consegna dei prodotti ai punti vendita. Nell’ultimo anno, grazie a un sistema di incentivi economici, è stato riconsegnato per il riutilizzo l’80% dei cartoni. Sullo stesso piano si colloca il progetto RECYCLE-CIG, iniziativa che Logista ha avviato grazie a un Accordo di Programma con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), che coinvolge anche il Centro di Coordinamento RAEE e FIT (Federazione Italiana Tabaccai) per la raccolta e il ritiro delle sigarette elettroniche e dei dispositivi riscaldatori di tabacco esausti- ogni anno vengono venduti in Italia circa 50 milioni di dispositivi – e il successivo riciclo delle materie prime riutilizzabili. È in corso il roll out nazionale del progetto, cui ha già aderito 30.000 rivendite sul territorio nazionale.


La contraffazione e il contrabbando dei tabacchi lavorati rappresentano un fenomeno criminale e un grave problema per la sicurezza pubblica, la salute dei cittadini, le imprese del settore legale e le entrate erariali. Secondo quanto stimato da uno studio, di imminente pubblicazione, condotto da Ipsos e Logista, il mercato illecito dei prodotti del tabacco si attesta intorno al 3,8% del mercato lecito, con un mancato introito per le casse dello Stato di circa 300 milioni di euro l’anno. Il primo passo necessario per contrastare il fenomeno è il rafforzamento delle sanzioni, anche per quantitativi inferiori a un kg, misura necessaria per colpire il contrabbando di strada, strumento che la criminalità utilizza per la raccolta di liquidità. Per quanto concerne le sigarette elettroniche, una sfida altrettanto complessa è rappresentata dalla loro vendita online, connessa alle difficolta di controllo per la tutela della salute dei consumatori e del gettito fiscale verso lo Stato. La Legge Delega sulla Riforma Fiscale ha incorporato un emendamento per il divieto di vendita online delle sigarette elettroniche contenenti nicotina. Per l’operatività della norma si dovranno attendere i decreti attuativi, che si confida il Governo emani al più presto.


Rientra nelle sfide della politica di contrasto agli illeciti anche il fenomeno della circolazione illegale di una ingente quantità di cartine, accessorio ai prodotti da fumo che sfugge alla tracciabilità per la mancanza di un sistema di circolazione e vendita più solido, come invece è previsto per i prodotti da fumo e da inalazione. Tema altrettanto rilevante è infine quello della vendita libera dei prodotti della cannabis light a seguito della sentenza della Cassazione del 10 luglio 2019. Questi prodotti, benché assimilabili a quelli da fumo e inalazione, vengono venduti come non appartenenti alla categoria dei prodotti da fumo, aggirando, quindi, il sistema di limitazioni vigente come il divieto di vendita ai minori, di vendita a distanza, di pubblicità e in assenza di controlli sanitari. Una regolazione più stringente ne permetterebbero la distribuzione nell’ambito dei canali già consolidati, in grado di garantire gli stessi standard di sicurezza dei prodotti da fumo e da inalazione. Per il sen. Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato, ‘Il settore del tabacco sta rispondendo in maniera efficace alle sfide della modernità e, in particolare, sono da apprezzare gli sforzi che Logista sta compiendo nella doppia direzione della transizione ambientale e digitale, in linea con gli obiettivi italiani ed europei. Di fronte alle trasformazioni del mercato, la politica deve garantire la tutela delle imprese che operano in questo campo dalla contraffazione e dal contrabbando. Personalmente, poi, ritengo che si debba contrastare qualsiasi tentativo di legalizzazione della cannabis e compiere controlli molto severi sugli shop di cannabis light, la cui attività non sempre appare trasparente e rispettosa delle regole’. L’On. Mauro D’Attis, Vicepresidente Commissione d’inchiesta Antimafia, Camera dei deputati, ha commentato: ‘La presentazione del Rapporto Annuale sulla Distribuzione 2024, redatto da Logista in collaborazione con The European House – Ambrosetti, è occasione per discutere di temi di altissimo interesse per le istituzioni nazionali. Sono felice di poter evidenziare come sul tema del contrabbando e dei mercati illeciti, non vi sia solo la necessità di modificare e aggiornare la normativa vigente che disciplina la materia, perché accanto all’aspetto sanzionatorio c’è l’esigenza, innanzitutto, di investire nella cultura di contrasto all’illegalità. Bisogna farlo – sottolinea l’Onorevole -partendo dai giovani, dalle scuole, perché sono da sempre luoghi ostili alle mafie. La politica ha il compito di agire in questo senso per difendere le filiere e le aziende che lavorano in modo controllato e sicuro’. Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs Logista Italia, ha dichiarato: ‘Sostenibilità, innovazione, lotta all’illecito ed esigenza di norme chiare sono le parole chiave del Rapporto sulla distribuzione 2024 realizzato con TEHA. Attraverso l’impiego di sistemi avanzati, tecnologie human centric e una precisa strategia di crescita mirata alla diversificazione del business, ci confermiamo come attore chiave della filiera. Il consolidamento di progetti di sostenibilità come Logista Green Box, per il recupero degli imballaggi, e il lancio di RECYCLE-CIG, per la raccolta e il riciclo delle sigarette elettroniche esauste, dimostrano come Logista sappia cogliere le grandi sfide del nostro tempo. Questo è per noi – conclude Rella – il significato di Logistica e distribuzione a servizio del Paese’. Mario Antonelli, Presidente Nazionale Federazione Italiana Tabaccai, ha commentato: ‘Noi tabaccai, sempre al passo con i tempi, non abbiamo mai subito il cambiamento ma al contrario ce ne siamo resi protagonisti. Ecco perché condividiamo da sempre le politiche di salvaguardia dell’ambiente e di innovazione tecnologica. La nostra è una categoria capace di assicurare servizi di prossimità a beneficio di un gran numero di cittadini. La nostra rete – prosegue Antonelli – la più capillare in Italia, è la candidata ideale a ogni tipo di collaborazione possa portare vantaggio alla cittadinanza. Per questo motivo siamo partner strategici di Logista nelle iniziative che coinvolgono il nostro settore. Non ultimo il progetto RECYCLE-CIG, attraverso il quale contiamo di dare il nostro contributo tanto al circuito virtuoso di economia circolare che nella salvaguardia dell’ambiente. Noi tabaccai, da sempre al servizio dei cittadini, siamo ora anche una categoria green e ne siamo molto orgogliosi’.

Gli israeliani sparano sulla folla e fanno una strage a Gaza City. Hamas: negoziati a rischio

Gli israeliani sparano sulla folla e fanno una strage a Gaza City. Hamas: negoziati a rischioRoma, 29 feb. (askanews) – Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha fatto sapere che il numero dei palestinesi accalcati in attesa degli aiuti e uccisi dagli israeliani a Gaza City questa mattina è salito a 104. Secondo il ministero, almeno 760 palestinesi sono rimasti feriti.


Per l’esercito israeliano le persone sono rimaste ferite perché spinte e calpestate durante quella che ha definito una “calca violenta” attorno ai camion degli aiuti umanitari. Una fonte dell’esercito ha aggiunto che durante la calca alcuni si sono avvicinati alle forze israeliane e minacciandoli e i soldati hanno sparato. Hamas potrebbe porre fine ai negoziati con Israele sul rilascio degli ostaggi dopo la strage. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa britannica Reuters. “I negoziati condotti dalla dirigenza del movimento non sono un processo aperto a spese del sangue del nostro popolo”, si legge in un comunicato diffuso da Hamas.

L’Europarlamento: forte sostegno ad aiuti militari a Kiev

L’Europarlamento: forte sostegno ad aiuti militari a KievBruxelles, 29 feb. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo, con 451 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, una risoluzione non vincolante che fa il punto sui due anni di invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, in cui chiedono che gli alleati dell’Ue e della Nato sostengano militarmente il Paese aggredito con risorse pari ad almeno lo 0,25% del loro Pil, che non vi sia alcuna restrizione all’assistenza militare dell’Ue all’Ucraina, e che il sostegno da parte europea comprenda tutto ciò che è necessario a Kyiv per vincere la sua guerra contro la Russia. L’Europarlamento sollecita inoltre la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ad adottare senza indugio il pacchetto di assistenza militare americano a lungo termine per l’Ucraina.


Sottolineando come la guerra abbia radicalmente cambiato la situazione geopolitica in Europa e altrove, gli eurodeputati affermano che l’obiettivo principale è che l’Ucraina vinca la guerra, avvertendo che una sua sconfitta avrebbe gravi conseguenze. di una sconfitta. Altri regimi autoritari, ricorda la risoluzione, stanno osservando gli sviluppi di questa guerra al fine di valutare il proprio margine di manovra per adottare a loro volta forme aggressive di politica estera. Il Parlamento europeo ribadisce la necessità di fornire all’Ucraina tutto ciò che è necessario, in termini di munizioni, missili e sistemi di difesa aerea, per riprendere il pieno controllo sul suo territorio così come riconosciuto a livello internazionale.


La risoluzione nota che vi sono ancora enormi differenze nel livello di sostegno militare fornito dagli Stati membri a Kiev, e chiede che siano effettuati gli investimenti necessari per aumentare la capacità dell’industria europea della difesa, ciò che è fondamentale per soddisfare le esigenze ucraine e per ricostituire le scorte dell’Ue. Il testo approvato contiene un elenco di sistemi di difesa aerea, missili a lungo raggio come Taurus, Storm Shadow/Scalp, vari tipi di artiglieria e di munizioni (in particolare quelle da 155 mm), nonché droni e armi per contrastarli, che sono considerati particolarmente importanti per l’Ucraina.


Gli eurodeputati esortano i paesi dell’Ue ad avviare immediatamente un dialogo con le imprese nel settore della difesa per garantire una maggiore produzione e consegna di munizioni, proiettili e missili all’Ucraina, e sostengono che queste consegne dovrebbero essere prioritarie rispetto agli acquisti da altri paesi terzi. La risoluzione sottolinea l’urgenza di creare un regime giuridico solido per permettere di confiscare i beni statali russi congelati dall’Ue, e utilizzarli per ricostruire l’Ucraina e risarcire le vittime della guerra. La Russia deve essere obbligata a pagare i risarcimenti per garantire che contribuisca in modo sostanziale alla ricostruzione dell’Ucraina, affermano gli eurodeputati.


La risoluzione chiede inoltre di mantenere ed estendere la politica Ue sulle sanzioni contro Mosca e la Bielorussia, sua alleata. Le sanzioni, affermano gli eurodeputati, dovrebbero includere anche il divieto di importazioni metallurgiche e di uranio nell’Ue dalla Russia, la cessazione della cooperazione con il settore nucleare russo e l’imposizione di un embargo totale sulle importazioni Ue di prodotti agricoli e della pesca russi, nonché di tutti i combustibili fossili e di tutto il gas naturale liquefatto trasportati via mare o attraverso i gasdotti. Il Parlamento europeo condanna infine tutti i paesi, le imprese, le associazioni e le persone fisiche che stanno aiutando Mosca ad aggirare le misure restrittive dell’Ue, e chiede che queste pratiche siano criminalizzate. Tra i pochi che hanno votato contro la risoluzione ci sono tutti gli eurodeputati del M5S, e i due verdi italiani, eletti originariamente anche loro con il M5s, D’Amato e Pedicini (i soli contrari nel loro gruppo). Da notare anche che il gruppo della Sinistra si è spaccato in tre tronconi (11 contrari, sei favorevoli e 10 astenuti), e che si sono astenuti gli europarlamentari dell’estrema destra francese (gruppo Id), mentre quelli della Lega, nello stesso gruppo, hanno votato a favore. In un’altra risoluzione non vincolante, approvata sempre oggi a Strasburgo dalla plenaria con 506 voti favorevoli, 9 contrari e 32 astensioni, il Parlamento europeo condanna fermamente l’omicidio di Aleksei Navalny e dà il suo pieno sostegno alla sua vedova Yulia Navalnaya, che ieri è intervenuta nell’Aula, nel suo intento di continuare l’opera dell’oppositore ucciso in carcere dal regime di Putin. Gli eurodeputati sottolineano che lo Stato russo, e Vladimir Putin personalmente, hanno la responsabilità penale e politica per la morte di Navalny, il loro più forte avversario. Gli eurodeputati avvertono che l’uccisione di Aleksei Navalny è un altro segno della crescente e sistematica repressione in Russia, e chiedono un’indagine internazionale indipendente e trasparente sul suo omicidio al fine di scoprire la verità e garantire che i colpevoli siano perseguiti. Il sistema politico russo è controllato, afferma la risoluzione, da un regime autoritario consolidato con una corruzione dilagante, che utilizza elezioni truccate come una parvenza di democrazia e concentra tutto il potere nelle mani di Vladimir Putin. In questo caso, gli eletti del M5S hanno votato a favore, come tutti gli altri eurodeputati italiani, a parte, ancora una volta, il verde italiano Pedicini (ex M5S). Da notare infine, tra gli astenuti, i 14 eurodeputati dell’estrema destra tedesca o austriaca e nove membri del gruppo della Sinistra.

Tumori sangue, tornano nelle piazze la Uova di Pasqua AIL

Tumori sangue, tornano nelle piazze la Uova di Pasqua AILRoma, 29 feb. (askanews) – Il 15, 16 e 17 marzo tornano in oltre 4.800 piazze italiane le Uova di Pasqua AIL; iniziativa posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, giunta alla 31° edizione. Come da tradizione, è in programma l’importante appuntamento con la solidarietà promosso dall’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, da 55 anni al fianco dei pazienti ematologici e delle loro famiglie.


Il contributo minimo associativo per ricevere l’Uovo di Pasqua AIL è di 13 euro; per sapere in quali piazze trovare i volontari dell’associazione dal 15 al 17 marzo basta andare su www.ail.it, o chiamare il numero 06 7038 6060 (attivo dal 12 marzo dalle 9 alle 17). Le Uova AIL, al latte o fondente, sono riconoscibili grazie al logo dell’Associazione presente sulla confezione, che racchiude simbolicamente il grande impegno quotidiano dell’Associazione: donare un futuro ai sogni dei pazienti con tumore del sangue. AIL da sempre mette al primo posto il paziente con tumore del sangue che è particolarmente fragile e delicato in quanto il suo sistema immunitario è altamente compromesso e, quindi, più a rischio. I risultati negli studi scientifici e le terapie innovative sempre più efficaci e mirate, tra cui l’immunoterapia con CAR-T, ultima frontiera nella cura dei tumori, e il trapianto di cellule staminali, hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici, adulti e bambini. È necessario però – sottolinea l’associazione in una nota – proseguire intensamente su questa strada e investire sempre più risorse nella Ricerca scientifica per raggiungere nuovi traguardi e rendere queste malattie sempre più guaribili.


L’Ematologia italiana attraverso i Centri di cura e grazie all’opera quotidiana delle 83 sezioni provinciali AIL e dei suoi 16.000 volontari, garantisce la continuità assistenziale e terapeutica. L’iniziativa Uova di Pasqua AIL ha permesso in tanti anni di mettere in campo importanti progetti di Ricerca e Assistenza e ha contribuito a far conoscere i progressi nel trattamento dei tumori del sangue. In particolare, AIL: finanzia la ricerca sulle leucemie, i linfomi, il mieloma e le altre malattie del sangue; sostiene servizi socioassistenziali; realizza le Case alloggio AIL vicine ai maggiori Centri di Ematologia, per accogliere gratuitamente i pazienti non residenti e i loro familiari che devono affrontare lunghi periodi di cura; organizza il servizio di cure domiciliari per adulti e bambini, per evitare il ricovero in ospedale a tutti i pazienti che possono essere curati nella propria casa; finanzia servizi di supporto psicologico, offrendo l’opportunità di confrontarsi con un esperto in una fase così impegnativa della vita dei malati; finanzia attività di supporto legale, di mobilità sanitaria, e supporti economici; collabora a sostenere le spese per garantire il funzionamento dei Centri di Ematologia e di Trapianto di Cellule Staminali, per realizzare o rinnovare ambulatori, day hospital, reparti di ricovero, per acquistare apparecchiature all’avanguardia e per finanziare personale sanitario che consenta il buon funzionamento delle strutture specialistiche. L’iniziativa verrà realizzata grazie al contributo di migliaia di volontari che rappresentano per AIL il patrimonio più prezioso, e all’opera delle sue 83 sezioni.

Putin all’Occidente: le nostre armi possono colpirvi

Putin all’Occidente: le nostre armi possono colpirviRoma, 29 feb. (askanews) – In Occidente “devono finalmente capire che abbiamo anche armi – e loro lo sanno – che possono colpire obiettivi sul loro territorio”: la minaccia di Vladimir Putin, più esplicita del solito, è risuonata dal podio più alto della vita politica russa, il messaggio del presidente all’Assemblea federale. E’ l’appuntamento annuale con cui il capo dello Stato russo indica le priorità per il Paese alle camere del parlamento riunite, tenuto oggi davanti a una platea composta non solo da deputati e senatori, ma da ministri, militari, altissimi funzionari e varie declinazioni delle élite russe, convocate per l’occasione al Gostinnij Dvor, centro congressi e commerciale a ridosso del Cremlino.


Putin, che ha scritto da solo il lungo discorso – hanno tenuto a precisare più volte dal Cremlino – ha riservato tutta la prima parte ad avvertimenti espliciti a Stati Uniti ed alleati. Le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, mai citato direttamente, sulla possibilità di inviare in futuro truppe in Ucraina hanno fatto da sfondo alle invettive del leader russo. “Hanno iniziato a parlare della possibilità di inviare contingenti militari Nato in Ucraina. Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese”, ha affermato Putin, “tuttavia le conseguenze di eventuali interventi saranno molto più tragiche”. Secondo il capo del Cremlino, “in Occidente pensano che quanto sta succedendo in Ucraina sia “una specie di cartone animato”, invece, “tutto ciò che stanno inventando adesso, e con cui spaventano il mondo intero… tutto ciò minaccia davvero un conflitto con l’uso delle armi nucleari, il che significa la distruzione della civiltà”. Il ragionamento putinniano è che l’Occidente stia ” cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, ripetendo il trucco che ebbe successo negli anni Ottanta con l’Unione Sovietica”, quando l’Urss spendeva per la difesa il 13% del Pil (oggi è arrivata al 6%). Putin ha osservato che è necessario sviluppare il potenziale


Le armi atomiche hanno avuto ampio spazio nel discorso presidenziale. “Le forze nucleari strategiche sono in stato di piena prontezza per assicurarne l’uso”, ha dichiarato il leader russo, “ciò che avevamo pianificato nel campo degli armamenti, di cui ho parlato nel mio messaggio nel 2018, è stato tutto fatto o questo lavoro è in fase di completamento”. Insomma “continua il lavoro sulle nuove armi, se ne sentirà parlare presto”, ha aggiunto, annunciando la consegna all’esercito dei primi nuovi missili balistici intercontinentali pesanti Sarmat, di cui presto sarà dimostrato il funzionamento. Quanto all’allarme americano per i piani russi di invio di armi atomiche nello spazio, Putin ha parlato di “bufale, non possiamo chiamarle altrimenti”. Illazioni che a suo avviso mirano “a coinvolgere gli Stati Uniti in negoziati vantaggiosi per loro”, tuttavia “possiamo ritenere che la disponibilità americana a negoziati sia solo demagogia” pre-elettorale, “come dicono loro: business as usual”.


Putin ha detto che la Russia è interessata a un negoziato su nuove regole per gli arsenali strategici ma “solo in un quadro complessivo che prenda in considerazione tutti gli interessi russi”. Per il capo del Cremlino “è evidente che in un un futuro già prossimo sarà necessario lavorare per la creazione di una nuova cornice di sicurezza equa e indivisibile per l’Eurasia” e che la Russia è pronta “per un dialogo sostanziale su questo argomento con tutti i Paesi e le organizzazioni interessate”. Concetti tutto sommato vaghi, conditi dalla solita promessa che saranno raggiunti “gli obiettivi fissati” per l’intervento militare in Ucraina, sostenuti a suo avviso dall’assoluta maggioranza dei russi. Nessun riferimento invece alla richiesta di “aiuto” da parte della regione moldava separatista della Transnistria, la regione moldava separatista che confina con l’Ucraina, che ieri si è appellata a Mosca, facendo temere l’apertura di un nuovo fronte sul modello Donbass, dato che in questa enclave vivono 220mila persone con passaporto russo.


Passato alle questioni interne, Putin ha esaltato la performance economica russa, ma ha anche evidenziato i settori che necessitano di sviluppo, quelli tecnologici in particolare, dove la dipendenza dall’Occidente continua a pesare. Il capo del Cremlino ha ribadito “che l’anno scorso l’economia russa è cresciuta a un ritmo superiore a quello mondiale. Riguardo questo indicatore, siamo stati davanti non solo ai principali paesi dell’Unione Europea, ma anche a tutti i paesi dei cosiddetti “Sette Grandi”, ha detto. Il pil russo, spinto dall’iper attività del complesso militare-industriale, nel 2023 ha registrato una crescita del 3,6%. Ma a Putin interessa soprattutto sostenere che Mosca non è isolata e che sta dalla parte giusta: il peso economico dei Paesi Brics continuerà a crescere e quello dei Paesi del G7 a scendere, ha argomentato il presidente russo, presentando una serie di dati a sostegno della sua tesi. “Non c’è scampo da questo. Questa è una realtà oggettiva. E sarà così, qualunque cosa accada, anche in Ucraina”, ha affermato il capo del Cremlino. Simile il ragionamento su tradizioni e valori. “Vediamo cosa sta succedendo in alcuni Paesi, dove stanno deliberatamente distruggendo le norme morali e le istituzioni familiari, spingendo interi popoli verso l’estinzione e la degenerazione. Ma noi scegliamo la vita”, ha detto Putin, “La Russia è stata e rimane una roccaforte dei valori tradizionali su cui è costruita la civiltà umana. E la nostra scelta è condivisa dalla maggioranza della gente nel mondo, compresi milioni di cittadini dei paesi occidentali”. Il lungo discorso – durata record: 2 ore e 5 minuti – è stato punteggiato da continui colpi di tosse, per cui alla fine il presidente si è scusato. Non è la prima volta, anzi, negli ultimi due anni è capitato spesso, dando adito a voci di una malattia. Lo stesso Putin ne ha parlato, puntando il dito contro i condizionatori del Cremlino. Il messaggio all’Assemblea federale si è concluso con omaggio ai militari che combattono in Ucraina, rappresentati in sala da numerosi decorati e definiti “la vera élite del futuro” per la Russia. Guerrieri che “non indietreggeranno, non falliranno, non tradiranno”, ha scandito Putin, con una voluta inflessione della voce alla parola tradimento: è parso un riferimento all’ammutinamento di Evgeny Prigozhin, qualcuno vi ha intravisto un’allusione ad Aleksey Navalny, l’oppositore morto in carcere il 16 febbraio, per il Cremlino da sempre una quinta colonna dell’Occidente.

Calcio: Calcio, Pogba è stato squalificato per 4 anni per doping

Calcio: Calcio, Pogba è stato squalificato per 4 anni per doping

Roma, 29 feb. (askanews) – Il Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) ha squalifcato Paul Pogba per 4 anni: il giocatore della Juventus era stato sospeso in via cautelare dopo essere stato trovato positivo ai metaboliti del testosterone lo scorso agosto. Il TNA ha accolto la richiesta della Procura nazionale antidoping, che aveva chiesto per il giocatore della Juventus la pena massima in questi casi, appunto 4 anni. La positività di Paul Pogba risale al 20 agosto, dopo Udinese-Juventus 0-3. Nell’occasione il francese era rimasto in panchina per tutta la durata del match. In seguito le controanalisi chieste dal giocatore avevano poi confermato la positività.L’iter giudiziario non è ancora concluso. Pogba potrà ricorrere contro questa sentenza al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna