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Autore: Redazione StudioNews

Filiera agroalimentare all’Ue: le Tea non sono Ogm, serve normativa ad hoc

Filiera agroalimentare all’Ue: le Tea non sono Ogm, serve normativa ad hoc

Paper su nuove tecniche genomiche. Italia consenta sperimentazione in campo

Milano, 14 mar. (askanews) – Le tea, tecniche di evoluzione assistita, sono radicalmente diverse dagli Ogm e necessitano di una legislazione ad hoc. E’ questa la richiesta che la filiera agroalimentare, dall’agricoltura all’industria, rivolge alle istituzione europee, chiamate a esprimere un parere a giugno. Per quella data, infatti, la Commissione prevede di presentare un progetto di normativa in relazione a quelle tecniche di biologia sviluppate negli ultimi 10 anni che consentono di correggere il Dna delle piante e quindi di selezionare caratteri specifici utili per l’agricoltura che difficilmente sarebbero ottenibili con altri metodi.
La grande differenza rispetto agli Ogm transgenici è che le piante ottenute con le Tea non contengono Dna di altri organismi: il patrimonio genetico utilizzato è unicamente quello delle piante stesse. Le Tea replicherebbero processi che potrebbero avvenire in natura, mentre nel caso di Ogm transgenici il passaggio può avvenire anche tra regni diversi, ad esempio tra batteri e piante. Gli Ogm sono inoltre molto costosi da ottenere, richiedono tempi lunghi (sia a livello di ricerca che di validazione) e non assicurano un livello di precisione paragonabile a quello delle Tea.
Su queste basi, per la prima volta, i rappresentanti del mondo produttivo, della ricerca e delle istituzioni si sono incontrati per promuovere un sistema pubblico-privato di miglioramento genetico basato sulle tecnologie genomiche più avanzate, strategico per adeguare l’agroalimentare nazionale al futuro e mantenere la sostenibilità e la competitività del comparto del food&beverage nazionale. Durante un evento, che si è svolto a Roma, è stato illustrato il position paper “Nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi” elaborato dal Cluster agrifood aazionale (l’associazione riconosciuta dal ministero dell’Università e della ricerca che aggrega imprese, associazioni di categoria, università, organismi di ricerca, enti di formazione e rappresentanze territoriali che operano nel settore agrifood), dal Crea e da Federchimica Assobiotec.
Il position paper illustra le potenzialità delle Tea all’interno di un contesto agricolo italiano sempre più messo a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico e dalla necessità di migliorare la resistenza alla siccità e alle avversità, anche alla luce degli obiettivi dell’European green deal e delle strategie Farm To Fork e Biodiversity. Su queste basi, vengono stilate alcune raccomandazioni e suggerite agli attori della politica tre azioni: consentire la sperimentazione in campo delle Tea in tempi brevi; rilanciare un programma di ricerca sulle biotecnologie pulite per l’agricoltura di domani, dato che nei prossimi mesi è atteso un cambiamento del quadro autorizzativo a livello europeo e sarebbe grave se l’Italia non si presentasse all’appuntamento con un adeguato programma di investimento; predisporre strumenti di trasferimento tecnologico dei risultati dalla ricerca al mondo produttivo, coinvolgendo anche le industrie private, in modo da rinnovare il panorama varietale e renderlo idoneo al nuovo scenario climatico. Negli ultimi anni il sistema scientifico italiano ha sviluppato conoscenze nell’ambito delle Tea relativamente alle più importanti specie agricole italiane (frumento, riso, pomodoro, vite, melo, agrumi, ecc). Questo lavoro però è rimasto fino a oggi confinato nei laboratori.

Spera, Assomusica: addolorati e sgomenti per scomparsa presidente

Spera, Assomusica: addolorati e sgomenti per scomparsa presidenteRoma, 14 mar. (askanews) – La notte scorsa è venuto a mancare improvvisamente il nostro Presidente Vincenzo Spera, a seguito di un incidente stradale a Genova di cui è rimasto vittima.
Addolorati e sgomenti, i membri del Consiglio Direttivo e tutti gli Associati di Assomusica ricordano le grandi doti dell’uomo e del professionista, da sempre impegnato nella promozione della musica dal vivo, in particolare dal 2012 ad oggi in cui ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo, che costituisce la realtà più rappresentativa delle imprese di musica live in Italia.
Vincenzo Spera, 70 anni, nato a Salvitelle (SA), aveva lavorato con i più grandi artisti del mondo dello spettacolo, soprattutto nella sua città d’adozione, Genova: storico promoter e giornalista impegnato anche nel mondo dell’informazione, era autore di una serie di pubblicazioni e articoli.
Oltre alla gestione della Duemilagrandieventi, azienda da lui fondata nel 1974 e con la quale ha partecipato all’organizzazione di moltissimi concerti, feste ed eventi, Vincenzo Spera era anche componente del Consiglio Superiore dello Spettacolo, in rappresentanza delle Regioni, Presidente ELMA – European Live Music Association e già membro della Consulta dello Spettacolo del MiBACT. Nel corso degli anni era stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Ambasciatore di Genova nel Mondo dal Comune di Genova.
Negli anni della sua Presidenza, ha portato avanti numerose battaglie a favore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione della musica dal vivo, ponendo la valorizzazione dei giovani talenti quale priorità assoluta e costantemente impegnato a dialogare con le Istituzioni – italiane ed europee – affinché il nostro settore avesse il giusto rilievo nella vita sociale, culturale ed imprenditoriale del Paese.
Soprattutto nei difficili anni della pandemia la sua determinazione, forza e lucida visione hanno permesso di non disperdere il patrimonio imprenditoriale e il lavoro degli anni in cui il suo progetto ha reso grande ed autorevole l’Associazione.
Non tradiremo la tua voglia di “coltivare emozioni” con il sorriso sulle labbra, l’allegria e il coraggio di chi ha voglia di entusiasmarsi. Che la tua, la nostra musica ti accompagni sempre. CIAO VINCENZO!

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancherai

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancheraiRoma, 14 mar. (askanews) – TicketOne esprime il profondo cordoglio di tutta la società e vicinanza alla famiglia di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica e fondatore di Duemila Grandi Eventi, morto a Genova perché investito da una moto.
Stefano Lionetti, Amministratore Delegato di TicketOne, ha espresso “profondo dolore per la prematura scomparsa di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica. Ci uniamo al cordoglio di tutto il mondo della musica per la perdita di un grande uomo, amico e collega. La forza della creatività e il coraggio di Vincenzo hanno reso possibili nel nostro Paese alcuni dei live più memorabili di artisti della scena mondiale, ma soprattutto hanno contribuito allo sviluppo del settore nel senso più ampio e più importante. Vincenzo non ha mai smesso di sottolineare l’importanza della musica come base culturale comune che lega e unisce le persone anche in una società ampia e complicata come quella moderna. Ci mancherai”.

Presto firma Protocollo collaborazione Luiss e Accademia P.A. Serbia

Presto firma Protocollo collaborazione Luiss e Accademia P.A. SerbiaRoma, 14 mar. (askanews) – A breve sarà firmato l’accordo preliminare per la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione tra l’Accademia Nazionale della Pubblica Amministrazione di Belgrado e l’Università Luiss Guido Carli di Roma, con il sostegno di Confindustria Serbia.
Il tema è stato al centro dell’evento organizzato dall’Accademia Nazionale della Pubblica Amministrazione (NAPA) di Belgrado in occasione del quinto anniversario: l’incontro multilaterale si è intitolato “International Cooperation in the Spotlight” ed è sato ufficialmente inaugurato dal ministro dell’integrazione europea della Serbia Tanja Mišcevic.
Il protocollo ha l’obiettivo di avviare la cooperazione interistituzionale, precedentemente concordata, che consenta la realizzazione di progetti congiunti e lo scambio di know-how nel campo di pubblica amministrazione.
La parte ufficiale del programma è stata preceduta dall’incontro di lavoro che ha visto protagonisti Irena Brajovic, Direttrice di Confindustria Serbia, Maria Monica Annibaldis, Consulente per la Cooperazione Educativa dell’Università LUISS Guido Carli di Roma e Special Project Advisor per l’Africa e Mediterraneo presso Confindustria Italia ed Dejan Miletic, direttore ad interim dell’Accademia.

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a Doha

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a DohaRoma, 14 mar. (askanews) – Fino al 21 marzo, a Doha, è in scena il XII Qatar International Food Festival (QIFF) con migliaia di visitatori nella nuova Lusail Al Sa’ad Plaza, la via diventata simbolo dei festeggiamenti per la finale della FIFA World Cup 2022.
Il QIFF è il più grande e il più lungo festival dedicato al food e al drink in Qatar. Dai fuochi d’artificio all’intrattenimento per le famiglie, fino alle masterclass degli chef al teatro della cucina di Qatar Airways, il festival offre attrattive per tutte le età. I visitatori potranno assaporare la cucina tradizionale da 100 stand provenienti da tutto il mondo, dal locale shawarma ai tacos messicani, al pane di riso liberiano. Grande attenzione verrà riservata anche agli avanzi di cibo, che verranno raccolti quotidianamente e ridistribuiti da Qatar Charity, partner del festival.
Il Chief Operating Officer di Qatar Tourism, Berthold Trenkel, ha affermato: “Il Qatar International Food Festival è una celebrazione del melting pot unico e variegato del nostro Paese, una manifestazione che per oltre un decennio ha dato visibilità al prospero palcoscenico culinario del Qatar. Il panorama gastronomico qatariota è incredibilmente vivace, grazie alla recente apertura di numerosi ristoranti di altissimo livello, e siamo lieti di mettere in mostra tutta la nostra offerta ai visitatori provenienti da tutto il mondo”.
Ogni giorno al QIFF 2023 verranno organizzate attività per tutta la famiglia. Per l’intera durata del festival sono previsti spettacoli itineranti e uno spettacolo pirotecnico notturno. Gli ospiti possono persino indossare i pattini in una pista di pattinaggio su ghiaccio appositamente realizzata.
Le postazioni di cucina live ospitano alcuni degli chef più dinamici e rispettati del mondo, e gli amanti della gastronomia possono partecipare a masterclass interattive a pagamento in cui affinare le proprie competenze a fianco dei migliori professionisti del settore. Tra i celebrity chef presenti figurano Rachel Allen dall’Irlanda, Dario Cecchini dall’Italia, Sara Assi dal Libano, Aisha Al Tamimi dal Qatar e lo chef Wan dalla Malesia.
Gli ospiti del QIFF hanno a propria disposizione una gamma di opzioni culinarie insolite, tra cui Le Petit Chef, un’esperienza di ristorazione interattiva che sfrutta la mappatura 3D, in collaborazione con The Ritz Carlton, Doha. Sarà inoltre l’occasione nel ritrovare i numerosissimi i food truck con specialità gastronomiche da tutto il mondo. Dalle spezie arabe, al saporito Kare Kare filippino, tra i vari chioschi ambulanti gli ospiti troveranno il proprio peccato di gola.
Quest’anno al QIFF ci sarà un’area dedicata all’Indonesia e alle sue spezie, per festeggiare l’Anno della Cultura Qatar-Indonesia 2023; all’evento sarà inoltre allestita una tenda tradizionale del Qatar per assaggiare le prelibatezze locali. Un’intera sezione del festival sarà dedicata alla cucina vegana e ad altre soluzioni alimentari alternative. Inoltre, per celebrare l’imminente International Horticultural Expo 2023 Qatar, che si terrà in ottobre con il tema “Deserto green, ambiente migliore”, uno speciale chiosco offrirà speciali piante in omaggio ai visitatori del festival.
Organizzato da Qatar Tourism in collaborazione con Qatar Airways, il XII Qatar International Food Festival è sponsorizzato da Qatar Airways, Talabat, Ooredoo, Askar ed Expo 2023. Il QIFF 2023 è gratuito al pubblico e si svolge tutti i giorni fino al 21 marzo, dalle ore 16.00 alle ore 22.00 nei giorni feriali e dalle ore 16:00 all’una nel fine settimana.

Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizione

Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizioneRoma, 14 mar. (askanews) – É in programma dal 30 marzo al 2 aprile 2023 presso la Fiera di Roma la XXX edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, che ha scelto come manifesto ufficiale l’Orchidea, a firma di Paolo Barbieri, per raccontare il cuore della manifestazione, ovvero natura, colori, sacralità e bellezza.
“Romics festeggia la sua Trentesima Edizione con grandi eventi e celebrazioni speciali – racconta in un comunicato Sabrina Perucca, direttrice artistica di Romics – un programma fittissimo per celebrare il grande fumetto internazionale e gli straordinari mondi della creatività, dal cinema al games fino alla musica: quattro gli autori Premiati con il Romics d’Oro, Katja Centomo, Manuele Fior, John Howe, Marcos Martín. Il grande giornalista Vincenzo Mollica torna a Romics per festeggiare i 40 anni dello speciale TV Letteratura Disegnata e parlare dei grandi Maestri del fumetto. Per i 45 anni di Goldrake in Italia la presentazione del remix della sigla Ufo Robot, realizzato da Vince Tempera e il DJ Massimo Alberti. Un grande omaggio al Maestro Leiji Matsumoto, con ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto e lavorato con lui. Grande attesa poi per i festeggiamenti per i 100 anni della Warner Bros. Inoltre, ad accogliere tutti i visitatori, una originale mostra dei lavori dell’illustratore Paolo Barbieri dedicata a Fiaba e Mito. Una grande sorpresa per tutti i lettori di Topolino, la presentazione ufficiale della storia Paperugantino, scritta e disegnata da Marco Gervasio, con la realizzazione della special variant cover esclusiva a tiratura limitata per Romics. Tra gli incontri dedicati al pubblico e agli operatori, Il lettering nel fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE – Associazione Italiana Editori. La grande arte del fumetto e dell’illustrazione, la condivisione di passioni, divertimento e scoperta di mondi creativi sempre nuovi”.
Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXX edizione del Festival Marcos Martín, disegnatore di fumetti e copertinista catalano, Katja Centomo, narratrice transmediale che opera nel settore dei fumetti, dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi e John Howe illustratore, concept artist e art director per il cinema e l’editoria – per loro la premiazione 1 aprile – e Manuele Fior, uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero, che sarà premiato il 2 aprile.
Martín lavora per molte case editrici americane tra cui Marvel Comics e DC Comics per cui produce serie come Batgirl: YearOne, Breach, Dr. Strange: The Oath, Amazing Spider-Man e Daredevil. La presenza di Marcos Martín è in collaborazione con la casa editrice saldaPress.
Centomo, che sarà protagonista di una mostra monografica dedicata a tutta la sua carriera, da oltre vent’anni è alla guida dello studio editoriale Red Whale e vanta importanti collaborazioni con Disney, Mondadori, Giunti, Rizzoli, Piemme, Il Battello a Vapore, DeAgostini, Lux Vide, Play Press, Panini e Rainbow, al servizio di properties internazionali quali Geronimo Stilton e le Winx. La presenza di Katja Centomo è in collaborazione con la casa editrice Tunué.
Tra le pubblicazioni di Fior con Coconino Press il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo, Le variazioni d’Orsay, I giorni della merla, La signorina Else e Rosso Oltremare e L’intervista (Coconino Press nel 2013 e Oblomov nel 2019). Pubblica con Oblomov Edizioni Celestia e con il suo ultimo graphic novel Hypericon, (Coconino Press) torna a raccontare le vibrazioni della giovinezza, le inquietudini del cuore, i legami più forti dello scorrere del tempo. La presenza di Manuele Fior è in collaborazione con la casa editrice Coconino Press.
John Howe, per la prima volta a Roma, è il lead concept artist di Peter Jackson in tutti i film de Il signore degli anelli e The Hobbit, ha lavorato come concept artist a Bat man Vs. Superman: Dawn of Justice, Macchine mortali e The Lion e la serie Gli anelli del Potere. I suoi libri illustrati per bambini (A Middle-earth Traveller, UnfinishedTales e The Great Book of King Arthur) sono pubblicati in oltre 30 Paesi e la versione del gioco di ruolo de Il signore degli anelli da lui illustrata è stata venduta in oltre un milione di copie.
Sono in totale 127 i titoli iscritti alla ventunesima edizione del Premio Romics del Fumetto realizzato sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, il contest che premia le maggiori firme nazionali e internazionali della nona arte. La giuria di qualità annuncerà durante la cerimonia di premiazione in programma sabato 1 aprile presso la Comics City, pad.7, i titoli vincitori.

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10Milano, 14 mar. (askanews) – Sono un’invenzione tutta italiana, figlia di quell’industria alimentare che dagli Anni 50 contribuì a modernizzare la nostra società, declinando la tradizione della merenda casalinga alle esigenze dei consumatori di allora. Fedeli compagne di intere generazioni, le merendine spengono quest’anno 70 candeline, un lungo viaggio segnato da una continua innovazione che le ha mantenute sempre al passo coi tempi.
Oggi, secondo una ricerca Bva Doxa-Unione Italiana Food, le consumano otto italiani su 10 (83%) e più della metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2 volte a settimana. A riprova del gradimento dei consumatori, i dati di vendita del 2022 quando a valore sono cresciute del 10% a circa 1,3 miliardi di euro – pari al 29% del totale dei prodotti da forno e cereali – ma anche a volume hanno segnato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente per un totale di 205.073 tonnellate (Dati di vendita Circana per Unione italiana food, totale Italia incluso Discount).
Ma quando ha inizio questa storia industriale? Era il 1953, e il Mottino, panettone in formato mignon, quell’anno si trasformava nel Buondì, segnando di fatto quella svolta che decreterà l’affermazione a livello industriale di questa categoria di prodotto. Se negli anni Sessanta, a essere riproposte sotto forma di merendine erano soprattutto le torte fatte in casa, negli Anni 70 la merenda si fa più golosa con le farciture al cioccolato, i lievitati sfogliati e le crostatine di pasta frolla. Ma il decennio d’oro delle merendine resta quello degli anni ’80, quando accanto alle golosità, si fa strada una tipologia attenta più attenta alla sana alimentazione, con la presenza tra gli ingredienti di fibre e yogurt. Nel decennio successivo l’innovazione porterà all’affermarsi delle merendine refrigerate oltre che alla nascita dei croissant che diventano anche un classico della prima colazione. Il percorso “healthy” intrapreso negli Anni ’80 si amplifica negli anni 2000, quando l’industria lavora per diminuirne l’apporto calorico, le quantità di zucchero e grassi saturi contenuti, eliminando definitivamente grassi idrogenati e con essi gli acidi grassi trans.
In questa evoluzione lunga 70 anni, hanno continuato a convivere sugli scaffali dei nostri supermercati grandi classici, che spesso hanno anche 50 anni di storia, a prodotti nuovi, dalla marcata innovazione. Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine, contribuendo alla varietà dell’offerta apprezzata da sei italiani su 10, che consumano sia le classiche che quelle nuove. E i dati delle vendite (a valore) ne sono un riflesso: sul podio infatti delle più vendute troviamo trancini (32%) e i croissant (27%) rappresentano il cuore del mercato. Seguono i plumcake (9,6%) le tortine (8%), le sfoglie (6,3%), le crostatine (5,3%), le altre brioches (4,7%), i panini al latte arricchiti (4,6%).
“Se siamo qui a celebrare i 70 anni delle merendine – afferma Luca Ragaglini, vice direttore di Unione italiana Food – significa che questo prodotto è stato capace nel tempo di conquistare l’apprezzamento di diverse generazioni di italiani. Da una parte grazie all’innovazione che rappresenta uno dei plus principali del settore e dall’altra in virtù dell’unicità di un prodotto che è esclusivo del mercato italiano: in nessun altro Paese europeo esistono prodotti definiti con questo nome. Dobbiamo, infatti, per forza, ricorrere ad un’intera frase per spiegare di cosa si tratta, ovvero ‘piccoli prodotti dolci da forno monoporzione’ e in questo sta la peculiarità del loro successo”.

Imprese, Italia protagonista con P-Trex a “Maintenance 2023” di Anversa

Imprese, Italia protagonista con P-Trex a “Maintenance 2023” di AnversaRoma, 14 mar. (askanews) – La manutenzione degli impianti e dei processi produttivi al centro di “Maintenance 2023”, la fiera europea più importante per il settore, che si terrà ad Anversa, in Belgio, il 22 e 23 marzo. Il tema è sempre più centrale in questa fase di rilancio economico e produttivo, a livello italiano e globale, dopo la pandemia, ripresa che tuttavia deve fare i conti con la grave e persistente piaga degli incidenti e delle morti sul lavoro. La corretta manutenzione, infatti, contribuisce a garantire alle aziende la sicurezza degli operatori, la funzionalità degli impianti, una migliore produttività e, in definitiva, una maggiore competitività e qualità dei prodotti e dei servizi.
Tra le aziende italiane presenti all’Antwerp Expo, il gruppo friulano Fibre Net partecipa alla rassegna belga con la business unit P-Trex che offre soluzioni alternative in Prfv (Polimero rinforzato con fibra di vetro) per ridurre costi e tempi della manutenzione periodica. Il Prfv è un materiale composito che presenta notevoli vantaggi in termini di durabilità e resistenza e, proprio per questi motivi, è spesso impiegato per componenti strutturali o semi-strutturali destinati a un utilizzo prolungato.
Non solo materie prime, ma anche ingegneria: P-Trex rappresenta una garanzia in termini di soluzioni custom, in grado di rispondere ad ogni esigenza dei differenti player. In particolare, verrà presentato un sistema di chiusura orizzontale in Prfv, altamente resistente alla corrosione, autoportante e completo di sistema anticaduta con barre di protezione, per la tutela degli operatori durante gli interventi di manutenzione nei pozzetti e i sollevamenti.

A Mosca fondazione Movimento internazionale russofili, con Seagal

A Mosca fondazione Movimento internazionale russofili, con SeagalMilano, 14 mar. (askanews) – Si svolge oggi a Mosca il congresso di fondazione del Movimento internazionale dei russofili che si propone di riunire i “sostenitori dell’amicizia con la Russia” provenienti da una quarantina di paesi, mentre Mosca subisce l’isolamento più duro e le sanzioni occidentali, determinate dalla sua barbara invasione dell’Ucraina. Partecipano alla fondazione il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il magnate sovranista Konstantin Malofeev, il leader del movimento russofilo bulgaro Nikolai Malinov, l’attore Steven Seagal, che da anni vive in Russia e si definisce rappresentante speciale del Ministero degli Esteri russo per le Relazioni Umanitarie con USA e Giappone, oltre ad altri che stanno prendendo parte al Congresso. Lo riporta il sito web del canale televisivo Tsargrad, che parla di “rappresentanti di 40 paesi volati a Mosca”, compresa l’Italia. Un video mostra anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova impegnata in una danza tipica russa.
L’incontro vuole dimostrare che “in tutto il mondo ci sono persone che simpatizzano con la Russia, sono consapevoli del ruolo della civiltà russa nella storia e sostengono la politica di Mosca”. Quella stessa politica che ha portato, con l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, una guerra in Europa.
Da programma il saluto ai partecipanti e agli ospiti del congresso dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin che ha osservato che il “movimento sociale” emergente si basa su tradizioni di lunga data di “amicizia e rispetto” reciproco che legano i russi ad altri popoli. Il messaggio è stato pubblicato sul sito web del Cremlino. “Queste gloriose tradizioni sono state preservate anche nei punti di svolta più bruschi della storia”, afferma Putin.
Un saluto è arrivato anche dal patriarca di tutte le Russie Kirill: “Di fronte alle serie sfide che la società moderna deve affrontare, come il secolarismo militante, il relativismo morale, il senso di superiorità nazionale e la vera e propria russofobia, i difensori dei valori tradizionali, più che mai, dovrebbero sentire il sostegno di persone che la pensano allo stesso modo” ha detto Kirill. “Ciò è necessario per difendere congiuntamente la verità, che consiste nel diritto di una persona a rimanere se stessa, a preservare la fede e le tradizioni dei suoi antenati” ha aggiunto.
Malinov è l’autore dell’idea del movimento, è attualmente accusato di spionaggio in Bulgaria ed è stato recentemente sanzionato dal governo degli Stati Uniti ai sensi dell’International Magnitsky Act per presunta corruzione di un giudice, che gli ha permesso di viaggiare all’estero e ricevere personalmente un premio russo dal presidente Putin.
Malofeev è a capo del gruppo mediatico Tsargrad, dedicato al cristianesimo ortodosso russo, fortemente antiamericano, antioccidentale e fervente sostenitore di Putin. Malinov è “il più russo dei bulgari”, ha scritto Tsargrad con entusiasmo. “Alla vigilia della nascita del Movimento Internazionale dei Russofili (MDR), i rappresentanti di 40 paesi sono volati a Mosca, uniti dall’amore per la Russia e condividendo i nostri valori e le nostre opinioni sulla società e sulle relazioni internazionali… Alla vigilia i nostri amici di Bulgaria, Svizzera, Brasile, Italia, Francia si sono incontrati per conoscersi e comunicare tra loro. La musica russa suona nella sala, l’atmosfera è il più informale possibile”.

Ricerca, le cellule cerebrali ispirano nuovi componenti di computer

Ricerca, le cellule cerebrali ispirano nuovi componenti di computer

Basati su nanocristalli di perovskite. Lo studio PoliMi

Roma, 14 mar. (askanews) – Ispirarsi all’efficienza energetica del cervello copiandone la struttura per creare computer più potenti: un team di ricercatori del Politecnico di Milano, dell’Empa e del Politecnico di Zurigo ha sviluppato un memristore più potente e più facile da produrre rispetto ai suoi predecessori e i risultati sono stati pubblicati su “Science Advances”.
I ricercatori stanno sviluppando architetture informatiche ispirate al funzionamento del cervello umano attraverso nuovi componenti che, come le cellule cerebrali, combinano la memorizzazione e l’elaborazione dei dati. I nuovi memristori – spiega PoliMi – si basano su nanocristalli di perovskite alogenata, un materiale semiconduttore noto per la produzione di celle solari.
Sebbene la maggior parte delle persone non sia in grado di fare calcoli matematici con la precisione dei computer, possiamo elaborare senza sforzo informazioni sensoriali complesse e imparare dalle nostre esperienze, cosa che un computer non può (ancora) fare. E nel farlo, il cervello consuma appena la metà dell’energia di un computer portatile grazie alla sua struttura in sinapsi, in grado sia di memorizzare che di elaborare le informazioni. Nei computer, invece, la memoria è separata dal processore e i dati devono essere trasportati continuamente tra queste due unità. La velocità di questo trasporto è limitata, il che rende l’intero computer più lento quando la quantità di dati è molto elevata.
“Il nostro obiettivo non è quello di sostituire l’architettura classica dei computer – spiega Daniele Ielmini, professore del Politecnico di Milano – Piuttosto, vogliamo sviluppare architetture alternative che possano svolgere determinati compiti in modo più veloce ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo include, ad esempio, l’elaborazione parallela di grandi quantità di dati, come avviene oggi ovunque, dall’agricoltura all’esplorazione spaziale”.
I ricercatori, sulla base delle misurazioni, hanno simulato un complesso compito di calcolo che corrisponde a un processo di apprendimento nella corteccia visiva del cervello. Il compito consisteva nel determinare l’orientamento di una barra luminosa in base ai segnali provenienti dalla retina. “Le perovskiti alogenuri conducono sia ioni che elettroni – chiarisce Rohit John, postdoc al Politecnico di Zurigo e all’Empa – Questa doppia conduttività consente di effettuare calcoli più complessi e più simili ai processi cerebrali”.
La tecnologia non è ancora pronta per l’uso – avverte PoliMi – e la semplice produzione dei nuovi memristori rende difficile la loro integrazione con i chip dei computer esistenti: le perovskiti non possono sopportare le temperature di 400-500 gradi Celsius necessarie per la lavorazione del silicio, almeno non ancora. Esistono anche altri materiali con proprietà simili che potrebbero essere presi in considerazione per la produzione di memristori ad alte prestazioni. “Possiamo testare i risultati del nostro sistema di memristori con diversi materiali – afferma Alessandro Milozzi, dottorando al Politecnico di Milano – probabilmente alcuni di essi sono più adatti all’integrazione con il silicio”.