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Autore: Redazione StudioNews

Dal 25 al 28 giugno a Roma torna “Ebraica – Festival Internazionale di cultura”

Dal 25 al 28 giugno a Roma torna “Ebraica – Festival Internazionale di cultura”Roma, 23 giu. (askanews) – Dal 25 al 28 giugno 2023 torna nel quartiere ebraico di Roma l’appuntamento con Ebraica – Festival Internazionale di cultura, quattro giorni dedicati a teatro, musica, arte, libri e talk. Il festival è promosso dalla Comunità Ebraica di Roma e curato da Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Marco Panella che hanno scelto per questa sedicesima edizione il tema Generations Forward. Quest’anno il tema della memoria, da sempre cardine della narrazione di Ebraica, viene orientato verso un argomento fortemente legato all’attualità, quello dei nuovi linguaggi generazionali. Il tema della memoria è da sempre profondamente radicato nell’ebraismo e nella sua storia, in cui la conservazione dell’identità passa attraverso il tramandare verso le generazioni future. L’ebraismo dunque coglie le sfide di un futuro in cui il concetto di esperienza e di memoria acquista nuovi significati. Tanti gli ospiti italiani e internazionali che animeranno le serate del festival, si parte domenica 25 giugno alle ore 20.45 con l’inaugurazione della mostra La memoria dei mestieri, una selezione di fotografie provenienti dall’Archivio della Deputazione Ebraica di Assistenza e Servizio Sociale raccontano storie di antichi mestieri. Un deposito di memoria tra immagini di vita quotidiana, storie familiari e anche passioni e pratiche custodite e trasmesse al futuro. Alle ore 21.00 Dialogo sui figli, talk tra Yarona Pinhas e Raffaele Morelli protagonisti di un confronto dedicato ad analizzare il difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta, reso ancora più complesso in questi anni dalla forte ingerenza nelle vite dei giovani dei social e del mondo virtuale e dalla conseguente mancanza di creatività: in questo incontro i due ospiti si interrogano su quale messaggio i giovani di oggi potranno tramandare alle generazioni successive. Si prosegue alle ore 22.00 con uno spettacolo teatrale dal titolo Quel sabato nero del ’43 di Morgana Forcella, con Sebastiano Somma, Morgana Forcella, accompagnati da Gabriele Coen e Riccardo Battisti. Lo spettacolo racconta la tragedia del rastrellamento degli ebrei romani avvenuta il 16 ottobre 1943, attraverso la storia realmente accaduta di Emanuele Di Porto, allora dodicenne, scampato alla deportazione. Lunedì 26 giugno si apre con uno spazio dedicato all’arte, alle ore 18.00 si terrà un incontro presso il Museo Ebraico di Roma dal titolo Roma 1948. Arte italiana verso Israele, un talk con Davide Spagnoletto e Giorgia Calò, curatori della omonima mostra attualmente in corso presso il museo. Ospiti dell’incontro, moderato da Guglielmo Gigliotti, Nathalie Andrijasevic e Raffaele Bedarida. La serata prosegue alle ore 19.00 con La musica è cambiata, talk con Sandro di Castro e Alberto Funaro che porteranno in scena alcuni antichi canti e usanze della Comunità ebraica romana ormai caduti in disuso, tra cui alcuni testi della Halacha romana del 1300, una ricetta per il dolce tradizionale haroset e alcuni brani liturgici cantati. Alle ore 20.45 andrà in scena Il valore affettivo del pesce, uno spettacolo teatrale di e con Ketty Di Porto, e con Enzo Saponara e Stefano Buonamico. Una storia dai molteplici fili narrativi che compongono un percorso di maturazione, di cura e separazione dal padre. Il tema affrontato, in toni sia ironici che drammatici, è la psichiatria, la psicoterapia e la possibilità di cambiare; due generazioni a confronto, che nonostante la loro diversità e lontananza troveranno un punto di incontro nell’amore del rapporto tra padre e figlia. La musica chiuderà la giornata alle ore 22.15 con Stere Mia, uno spettacolo in musica di e con Enrico Fink, una storia d’amore in musica, che attraversa i secoli e i mille luoghi della presenza ebraica in Italia. Enrico Fink e il nucleo storico dell’Orchestra Multietnica di Arezzo portano in scena un percorso fra le melodie, le tradizioni, i riti degli ebrei italiani. Stere mia è una narrazione che si svolge fra parole e musica, una lunga storia di interazione e scambio con le tradizioni popolari e colte italiane ma che mantengono una identità e un carattere tutto loro. La terza serata di Ebraica, martedì 27 giugno, affronta il tema dei nuovi linguaggi generazionali e riflette su teoria e pratica del Metaverso, un focus sui nuovi scenari che si aprono con l’evoluzione di internet e la realtà virtuale che si svolgerà in un doppio appuntamento: alle ore 19.00 Metaverso e nuove memorie, talk con Riccardo Di Segni, Giulio Maira, Giovanni Lo Storto, moderato da Marco Panella; alle ore 20.00 Metaverso: istruzioni per l’uso con Marina Bellini, Silvia Celani, Edoardo Colombo, Lavinia Mannelli con la conduzione di Alex Zarfati. Esperienza, conoscenza, memoria. Un percorso lineare per come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, ma quale è l’impatto delle tecnologie immersive combinate con i sistemi di intelligenza artificiale generativa su questo paradigma? Rischi e opportunità come si bilanciano? Alle ore 20.45 va in scena Paola Minaccioni che interpreterà La matta di piazza Giudia. Storia e memoria dell’ebrea romana Elena Di Porto, reading di Elisabetta Fiorito, con un’introduzione di Gaetano Petraglia. Il monologo ripercorre la storia di Elena Di Porto, già nota alle autorità fasciste per il suo carattere ribelle a difesa dei più deboli e contro la dittatura. Più volte internata a Santa Maria della pietà, e finita al confino al Sud, decide di tornare a Roma durante l’occupazione per rivedere i figli e viene catturata nella retata del 16 ottobre 1943. Lo spettacolo si basa sul libro storico, La matta di piazza Giudia, scritto da Gaetano Petraglia ed edito da Giuntina. Chiude il festival, mercoledì 28 giugno, una serata che vede protagonista Roy Chen. Lo scrittore e drammaturgo israeliano sarà ospite di un incontro alle ore 20.30 con Giancarlo De Cataldo dal titolo 10, 100, 1000 vite. Dialogo sulla Letteratura. A seguire, alle ore 21.45, andrà in scena Anime, adattamento teatrale dall’omonimo romanzo di Roy Chen. Due anime si reincarnano, di epoca storica in epoca storica, cambiando sesso, età, ruoli, ma portandosi dietro la propria identità ebraica, frammenti di memoria delle vite precedenti, e il terribile peccato per il quale sono state condannate. Lo spettacolo, con la regia di Carlo Scorrano, vede in scena Francesco Pelosini e Laura Boriassi, che rievocano tramite diversi codici (teatro delle ombre, teatro di parola, video) il passaggio delle epoche e il trasmigrare delle anime nel gilgul, la ruota degli eventi.

 

Tempo di condizionatori, i consigli Enea per un uso efficiente

Tempo di condizionatori, i consigli Enea per un uso efficienteRoma, 23 giu. (askanews) – Il caldo si fa sentire e i condizionatori rappresentano un modo per rinfrescare le abitazioni. Importante però – evidenzia l’Enea – usarli in modo efficiente per migliorare il comfort, risparmiare in bolletta e salvaguardare l’ambiente.

“Il climatizzatore è tra gli elettrodomestici che incide maggiormente sulla bolletta, per questo è fondamentale in primo luogo verificarne l’efficienza, controllando che i filtri siano in perfette condizioni d’uso. Infatti, oltre a batteri, muffe e pollini, nei filtri si accumulano polveri che, ostruendo il flusso dell’aria, rendono più difficoltoso e dispendioso raggiungere la temperatura richiesta”, raccomanda Nicolandrea Calabrese, responsabile Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Senza la giusta manutenzione – aggiunge – tutti i climatizzatori tendono a lavorare sotto sforzo, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica. Oltre ai consumi più alti, il climatizzatore non manutenuto subisce un’usura maggiore, con un rischio più elevato di danneggiamento e necessità di ricorrere a interventi di manutenzione straordinaria”. Di seguito alcuni accorgimenti suggeriti da Enea per ottenere benefici ambientali e risparmi fino al 7% sul totale della bolletta elettrica.

Attenzione alla corretta manutenzione – Come qualsiasi altro elettrodomestico, anche il condizionatore richiede una pulizia e una manutenzione minima per funzionare correttamente per molto più tempo. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. Enea ricorda che la normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi. Oltre all’aspetto energetico, è importante sottolineare che è nei filtri dell’aria e nelle ventole il luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. Attenzione alla classe energetica – La scelta del condizionatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A, in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto di meno. Il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui è sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.

Scegliere la tecnologia inverter – In un condizionatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti. Occhio agli incentivi – La legge di bilancio 2023 ha riconfermato anche per quest’anno l’agevolazione: per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% oppure del 65% a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata: detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria; del 65% per l’acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore.

Attenzione alla posizione – In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca. Chiudere le persiane durante le ore più calde – È abitudine comune lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa, permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi. Attivando il climatizzatore al rientro in casa, questo si trova a dover soddisfare un elevato fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori. Non raffreddare troppo l’ambiente e attenzione all’umidità – La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 gradi centigradi ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale. Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore – Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato. Non lasciare porte e finestre aperte – Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia. Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione – Per evitare inutili dispersioni è necessario isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. È inoltre opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie. Usare il timer e la funzione ‘notte’ – Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea. Fare un check-up alla propria casa – Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo utile per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi-benefici. Oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Tajani: l’8 agosto a Marcinelle per commemorare minatori morti

Tajani: l’8 agosto a Marcinelle per commemorare minatori mortiRoma, 23 giu. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà a Marcinelle l’8 agosto “per ricordare i minatori morti in quella miniera di carbone, che rappresentano in maniera straordinariamente drammatica il contributo che noi italiani abbiamo dato non solo alla crescita economica del Belgio, ma alla crescita economica di tutta l’Unione europea”. Lo ha annunciato lo stesso Tajani durante il suo intervento all’assemblea plenaria del Cgie alla Farnesina.

“Quegli uomini morti a causa di un tragico errore umano lavoravano in condizioni incredibili”, ha ricordato Tajani. “Lavorare 12 ore sdraiati per terra da minatori, con soltanto 20 cm sopra la testa, è qualcosa che non si può credere. Nessuno oggi saprebbe fare ciò, a prezzo di sacrifici umani incredibili come quelli fatti da questi italiani in Belgio”, ha insistito il ministro. “Ringraziamo questi nostri caduti sul lavoro, per come hanno reso onore all’Italia. Molti di loro erano meridionali, e voglio ricordare quanto i meridionali hanno fatto per la crescita del nostro paese. Il Nord ha dato il capitale finanziario, il Sud il capitale umano, all’Italia, all’Europa e al mondo”, ha concluso.

Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minori

Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minoriRoma, 23 giu. (askanews) – Anche le tecnologie della dissalazione evolvono. L’approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile dei dissalatori mobili marini consente di tutelare gli ecosistemi delle isole minori e anche di risparmiare. Questi i principali punti di confronto che verranno approfonditi al convegno “Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minori. Le alternative sostenibili per un rifornimento idrico di qualità e amico del mare” realizzato da Fondazione UniVerde e Marevivo in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale e con il patrocinio di ANCIM – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori, che si svolgerà martedì 27 giugno, ore 10:30, presso Sala Di Liegro di Palazzo Valentini in Roma (Via IV Novembre 119/A) e trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.

L’evento, promosso con la media partnership di Radio Radicale, Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra, rappresenta un’occasione di confronto con il nuovo Governo e Parlamento per valutare scenari alternativi all’utilizzo dei dissalatori a terra sulle isole minori, in particolare concentrando l’attenzione sui dissalatori mobili come innovativa risposta, efficace e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economica, alla domanda idrica delle isole minori, anche nei periodi di alta stagione o in caso di emergenza. Dopo il saluto di benvenuto di Pierluigi Sanna (Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale) seguiranno le introduzioni a cura di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde) e Carmen Di Penta (Direttore Generale Marevivo). Sarà proiettato il video del dissalatore mobile marino realizzato da Marnavi.

Alla relazione introduttiva di Giuseppe Nerio Carugno (Segretario Generale della Fondazione UniVerde) faranno seguito gli interventi di: Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica), Federico Cafiero de Raho (Vicepresidente Commissione “Giustizia”, Camera dei Deputati), Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici”, Camera dei Deputati), Giuseppe Cavuoti (Dirigente Struttura di Missione per le politiche del mare presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), Gian Piera Usai (Segretaria Nazionale ANCIM), Luca Lucentini (Direttore Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque, Istituto Superiore di Sanità), Francesco Aliberti (Professore Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II), Roberto Danovaro (Professore ordinario presso l’Università Politecnica delle Marche), Danila Iacovelli (Docente Cattedra Unesco, Polimi – Sede di Mantova e Ricercatrice in Diritto amministrativo presso il Politecnico di Milano). Modera Alessio Falconio (Direttore di Radio Radicale). All’iniziativa sono invitati i Sindaci dei Comuni delle Isole Minori.

Alluvione, Aic: in E-R colpite 2 aziende agricole su 5

Alluvione, Aic: in E-R colpite 2 aziende agricole su 5Roma, 23 giu. (askanews) – Due aziende agricole su cinque sono state colpite direttamente dall’alluvione dell’Emilia Romagna, con danni che si aggirano in media su oltre 70mila euro di danno per singola azienda. E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’Associazione Italiana Coltivatori sui dati della Protezione Civile, presentata nel corso del decimo congresso di Aic a Roma. “Sono enormi le perdite causate dalla recente ondata di esondazioni e dalle conseguenti frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna, che mettono a dura prova lo spirito regionale del ‘tin bota’”, commenta Giuseppino Santoianni, presidente di Aic.

Fra le aziende coinvolte direttamente, i danni maggiori si sono riscontrati nelle coltivazioni, in particolare quelle ortofrutticole e vitivinicole. Per quanto riguarda quest’ultime, sono stati compromessi dall’alluvione più di 27.000 ettari coltivati a vite che nel peggiore dei casi dovranno essere ricostruiti da zero e ciò implica tre anni di tempo con più di 540 milioni di euro di spesa. Ugualmente per le pesche e le albicocche, dove gli ettari coinvolti sono 7.500 e 4.500 con costi che superano – rispettivamente – 146 milioni di euro e 74 milioni di euro a cui si aggiungono poi i mancati ricavi che durante i tre anni necessari per arrivare alla piena produzione ammontano all’incirca in 150 milioni di euro per le pesche e 87 milioni di euro per le albicocche. L’alluvione poi non ha risparmiato le api, infatti una arnia su tre presente in regione è andata perduta creando ripercussioni dirette sul mondo vegetale per via dell’importante ruolo ecosistemico che svolgono nell’impollinazione. Mentre per quanto riguarda gli allevamenti sono circa 5.000 le aziende zootecniche che hanno subito ingenti perdite (suini, bovini e avicoli) a causa degli “straordinari” eventi climatici. Ai danni diretti si sommano poi quelli indiretti causati dall’interruzione delle attività produttive e di commercio e risulta urgente intervenire al più presto per il ripristino della viabilità, per interrompere la spirale negativa generata dall’incertezza sulle vie di comunicazione e quindi del commercio che rischia di inghiottire molte aziende agricole. La regione stima oltre 750 milioni di euro solo per quanto riguarda i danni alla mobilità locale. All’ultimo aggiornamento, 28 frazioni risultano ancora completamente isolate.

Il microscopio che svela la composizione chimica dei campioni

Il microscopio che svela la composizione chimica dei campioniRoma, 23 giu. (askanews) – Un team di ricerca internazionale coordinato dall’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr-Ifn), al quale hanno partecipato ricercatori del Dipartimento di fisica del Politecnico di Milano, della Columbia University di New York e della californiana Stanford University, ha sviluppato un innovativo microscopio ottico in grado di produrre, in modo più efficace rispetto ai sistemi attualmente in uso, immagini dettagliate della composizione chimica di un campione.

“Lo strumento rappresenta un importante passo avanti nel campo della microscopia e della spettroscopia, aprendo nuove prospettive per la ricerca nelle scienze dei materiali e nelle scienze della vita: potrà, infatti, contribuire allo studio di materiali bidimensionali innovativi, e alla rivelazione e caratterizzazione di microplastiche rinvenute nell’ambiente e all’interno di tessuti animali”, afferma il coordinatore della ricerca Cristian Manzoni (Cnr-Ifn). I benefici offerti dal microscopio derivano dall’inedita combinazione di due tecniche: la spettroscopia Raman e la spettroscopia a trasformata di Fourier. L’effetto Raman è un fenomeno fisico sfruttato da decenni per ottenere informazioni sulla composizione di un campione senza perturbarlo: permette, infatti, di ottenere mappe bidimensionali delle proprietà di un materiale o di un tessuto biologico.

Nel lavoro, pubblicato sulla rivista “Optica”, i ricercatori dimostrano – tramite la spettroscopia a trasformata di Fourier – di aver ridotto il tempo necessario per acquisire un’immagine dettagliata del campione rispetto a quello più lungo impiegato con i microscopi Raman, dovuto al fatto che essi misurano uno spettro per ogni punto mediante una scansione della sua superficie: un processo lento che richiede circa 1 secondo per ogni punto (pixel). La spettroscopia a trasformata di Fourier, infatti, – spiegano Cnr e Polimi – offre la possibilità di misurare in parallelo tutti i punti del campione, rimuovendo i filtri spaziali o spettrali impiegati nelle tecniche tradizionali: questo metodo, basato su una tecnica detta “interferometria”, combina un’elevata efficienza alla possibilità di acquisire contemporaneamente più dati sullo stesso campione.

Nel loro studio, i ricercatori hanno impiegato un interferometro birifrangente di eccezionale stabilità e ripetibilità; il sistema acquisisce mappe Raman e di fluorescenza con elevata risoluzione spaziale (inferiore a 1 micrometro) in un tempo fino 100 volte inferiore rispetto a quello impiegato dagli strumenti tradizionali. “Questo metodo permette anche di misurare separatamente i segnali Raman e quelli di fluorescenza, consentendo – in maniera inedita – di studiare entrambi i fenomeni sulla stessa area del campione, e di ottenere molte più informazioni spettrali rispetto alle tecniche tradizionali”, conclude Manzoni.

Molinari (Lega): aspettiamo Santanchè venga a spiegare in Parlamento

Molinari (Lega): aspettiamo Santanchè venga a spiegare in ParlamentoRoma, 23 giu. (askanews) – “Il ministro Santanchè ha detto di essere assolutamente tranquilla, ha detto che quando sarà il momento verrà in Parlamento a spiegare le sue ragioni, aspettiamo che il ministro Santanchè spieghi le sue ragioni ma i processi non si fanno in televisioni con le inchieste giornalistiche, se ci sarà qualcosa saranno altri organismi a dover intervenire non certo Report”. Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, questa mattina a Rainews24, dopo la richiesta di dimissioni del ministro avanzata dalle opposizioni per il caso delle sue società riportato dalla trasmissione di Rai3.

Euro U21, torna il Var dai quarti. Nicolato: scandalo che non c’era ieri

Euro U21, torna il Var dai quarti. Nicolato: scandalo che non c’era ieriRoma, 23 giu. (askanews) – L’Uefa corre ai ripari dopo gli errori dell’arbitro di Francia-Italia, esordio per gli azzurrini agli Europei Under 21 di calcio. Con Var e gol line technology l’Italia non avrebbe probabilmente perso una partita viziata da un evidente rigore per gli azzurri non fischiato, un fallo che avrebbe fatto annullare il gol del 2-1 dei francesi e la rete del 2-2 di Bellanova che la gol line technology avrebbe convalidato. La federazione europea, che aveva clamorosamente rinunciato alla tecnologia in questo torneo, ha deciso di introdurre il Var nel torneo in corso, a partire dai quarti di finale. “Una beffa? No, piuttosto lo considero un miglioramento, ma avrei preferito ci fosse già ieri sera” è stato il commento del ct degli azzurrini Paolo Nicolato. “Non mi aspetto le scuse dell’arbitro, non credo che ce le debba nemmeno, sarà il primo a essere dispiaciuto del suo errore”, le sue parole il giorno dopo la sconfitta con beffa. “Credo che un arbitro che fa della sua passione il suo lavoro, se rivede la partita, sia il primo a non essere soddisfatto di sé stesso”.

Al di la dell’utilizzo del Var, Nicolato punta il dito sull’arbitraggio: “Ci sono stati alcuni episodi che col Var c’entrano poco e che tutto lo stadio ha visto senza il Var. Mi riferisco in particolare al fatto su Okoli che è successo davanti a me e c’erano sia il quarto uomo che il guardalinee. L’impressione che ho avuto io è che togliendo il Var a degli arbitri che erano abituati ad usarlo adesso anche gli arbitri stessi non prendono le decisioni in tempi brevi, e non sono più abituati a dare attenzione a certe cose perché spesso erano risolte dal Var”. “Spero che il dio del calcio ci risarcisca”Infine, parlando della partita degli Azzurrini, il Ct si è detto soddisfatto dei suoi: “Dalla gara di ieri contro la Francia ho avuto buone risposte. Abbiamo affrontato una squadra di grande livello, a mio avviso ci siamo confermati formazione che merita di stare in questa competizione, e cercheremo di fare il massimo. Le cose ora non si sono messe bene e non sono facili, però dobbiamo avere l’ambizione di andare avanti perché ce lo meritiamo e ce lo dovremo meritare da qui a fine Europeo”.

 

Il Papa agli artisti: non omologatevi. Aiutateci a sognare un mondo nuovo

Il Papa agli artisti: non omologatevi. Aiutateci a sognare un mondo nuovoCittà del Vaticano, 23 giu. (askanews) – “La creatività dell’artista sembra partecipare della passione generativa di Dio. Siete alleati del sogno di Dio! Siete occhi che guardano e che sognano. Non basta soltanto guardare, bisogna anche sognare”. A spronare il mondo della cultura e dell’arte invitandolo a non omologarsi al finto bello che oggi viene spesso presentanto, è stato stamane Papa Francesco che, nella straordinaria cornice della Cappella Sistina ha incontrato in udienza circa 200 artisti: pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori (tra loro Baricco, Ligabiue, Mogol ed altri).

Un incontro organizzato in occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. “Noi esseri umani aneliamo a un mondo nuovo che non vedremo appieno con i nostri occhi, eppure lo desideriamo, lo cerchiamo, lo sogniamo. Come diceva uno scrittore latino-americano, abbiamo un occhio di carne e l’altro di vetro: con quello di carne guardiamo ciò che vediamo, con quello di vetro guardiamo ciò che sogniamo”, ha detto Francesco nel suo discorso.

Ma proprio gli artisti, ha subito aggiunto, hanno “la capacità di sognare nuove versioni del mondo, d’introdurre novità nella storia”, e citando lo scritto Guardini, il Papa ha paragonati i creativi “ai veggenti. Siete un po’ come i profeti. Sapete guardare le cose sia in profondità sia in lontananza, come sentinelle che stringono gli occhi per scrutare l’orizzonte e scandagliare la realtà al di là delle apparenze”. “In ciò siete chiamati a sottrarvi al potere suggestionante di quella presunta bellezza artificiale e superficiale oggi diffusa e spesso complice dei meccanismi economici che generano disuguaglianze. – è stato l’invito rivolto dal Papa al mondo dell’arte – È una bellezza finta, cosmetica, un maquillage che nasconde invece di rivelare. In italiano si dice ‘trucco’ – ha insistito – perché ha qualcosa dell’inganno. Voi vi tenete distanti da questa bellezza, la vostra arte vuole agire come coscienza critica della società, togliendo il velo all’ovvietà. Volete mostrare quello che fa pensare, che rende vigili, che svela la realtà anche nelle sue contraddizioni, nei suoi aspetti che è più comodo o conveniente tenere nascosti. Come i profeti biblici, – ha aggiunto – ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere”. “Fate bene a essere anche sentinelle del vero senso religioso, a volte banalizzato o commercializzato. In questo essere veggenti, sentinelle, coscienze critiche, vi sento alleati per tante cose che mi stanno a cuore, come la difesa della vita umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli”, ha aggiunto il pontefice.

In questa dimensione “l’arte e la fede non possono lasciare le cose così come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono. L’arte non può mai essere un anestetico; dà pace, ma non addormenta le coscienze, le tiene sveglie”. Prima di terminare il suo incontro, francesco ha voluto anche invitare il mondo dell’arte ad avere un occhio particolare per i poveri. “Vorrei chiedervi di non dimenticarvi dei poveri, che sono i preferiti di Cristo, in tutti i modi in cui si è poveri oggi. Anche i poveri hanno bisogno dell’arte e della bellezza. – ha infatti detto – Alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno. Di solito non hanno voce per farsi sentire. Voi potete farvi interpreti del loro grido silenzioso”.

Giorgetti incontra i vertici della Rai (si farà un tavolo tecnico sul tema del canone)

Giorgetti incontra i vertici della Rai (si farà un tavolo tecnico sul tema del canone)Roma, 23 giu. (askanews) – Il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi presso la sede del Dicastero l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, la presidente Marinella Soldi, il direttore generale Gianpaolo Rossi. Hanno preso parte alla riunione, tra gli altri, anche il capo di gabinetto del ministro, Stefano Varone, e il capo dipartimento del tesoro, Riccardo Barbieri. Al primo punto del colloquio, riferisce una nota del Mef, lo stato dell’arte del Piano Industriale della Rai 2023-25, la necessità di proseguire la modernizzazione della tv pubblica in termini di digitalizzazione e delle nuove tecnologie, il nuovo contratto di servizio che sarà presto all’esame della Commissione di Vigilanza.

Durante la riunione è stato affrontato anche il tema del canone Rai. A questo proposito è stata decisa la costituzione di un tavolo tecnico per individuare anche eventuali future nuove soluzioni che garantiscano la trasformazione della Rai in Digital Media Company, mantenendo le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati.