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Autore: Redazione StudioNews

Firenze, agli Uffizi il Forum dei giardini storici europei

Firenze, agli Uffizi il Forum dei giardini storici europeiFirenze, 23 mag. (askanews) – I giardini storici di tutta Europa si incontrano a Firenze all’insegna di sostenibilità, tutela dell’ambiente e protezione dei beni culturali. Le Gallerie degli Uffizi accoglieranno infatti il Forum della European Route of Historic Gardens, intitolato “A Europe of United Gardens”: cuore dell’evento la giornata del 25 maggio, quando numerosi direttori e rappresentanti dei parchi, insieme a specialisti e studiosi, daranno vita nell’Auditorium della Galleria delle Statue e delle Pitture ad una giornata di confronti non-stop sui tanti temi in programma.

Gli interventi si terranno in lingua inglese e italiana, con relatori provenienti dai paesi coinvolti nella rete europea: Spagna, Polonia, Italia, Portogallo, Germania, Georgia, Grecia, Ungheria, Belgio e Ucraina. Il Forum verrà anche trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook delle Gallerie degli Uffizi. Nella giornata del 25 maggio, dopo l’apertura ufficiale dei lavori da parte del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, parleranno Stefano Dominioni, Direttore dell’European Institute of Cultural Routes; Eugenio Giani, Presidente della regione Toscana; Carlo Francini, responsabile dell’ufficio UNESCO del Comune di Firenze, Lukasz Przybylk, Vice-Presidente dell’European Route of Historic Gardens. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “La tappa del convegno agli Uffizi è determinata dal fatto che per secoli Boboli è stato l’esempio per i giardini formali in Italia e all’estero. La sostenibilità dei musei e la protezione ambientale sono argomenti ancora più scottanti oggi, con il mondo intero posto di fronte al dramma ecologico e, in Italia, la Romagna è piegata da un’alluvione che non ha precedenti”.

Alluvione, de Pascale (Upi): grati a Governo e Regione per interventi

Alluvione, de Pascale (Upi): grati a Governo e Regione per interventiRoma, 23 mag. (askanews) – “Non possiamo che essere grati al Governo per avere risposto, in maniera così immediata, con i primi interventi di massima urgenza a favore dei territori devastati dalle alluvioni. Il Decreto-legge di oggi è, purtroppo, solo il primo dei provvedimenti che saranno necessari, perché la situazione delle Province della Romagna è drammatica e ci sarà bisogno che lo sforzo che Regione e Governo fino ad oggi hanno fatto per affrontare l’emergenza prosegua con la stessa determinazione e con la stessa immediatezza. Quello che come Upi chiediamo è che ci sia il pieno coinvolgimento dei presidenti delle Province interessate insieme ai sindaci, in tutte le prossime fasi”. Lo dichiara il presidente dell’Upi Michele de Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna.

“Chiediamo – ha sottolineato il presidente – un tavolo per lavorare insieme nella filiera istituzionale: Comuni, Province, Regioni e Governo. Vogliamo che la ricostruzione sia all’altezza del nostro passato: la sfida che abbiamo davanti, e che vogliamo affrontare e vincere, è a ricostruire in modo che il territorio sia più sicuro ed efficiente di quello che era”.

James Webb Telescope rivela l’antenata delle galassie sferoidali

James Webb Telescope rivela l’antenata delle galassie sferoidaliRoma, 23 mag. (askanews) – Una collaborazione tra studiosi dell’Università di Edimburgo (Regno Unito) e dell’Università di Bologna ha identificato la più antica galassia quiescente – cioè che non forma più stelle – finora conosciuta. La galassia – chiamata GS-9209 – è stata osservata 1,25 miliardi di anni dopo il Big Bang: un’epoca che corrisponde a circa il 9% dell’età attuale dell’Universo. E a quel punto la formazione di nuove stelle al suo interno si era già fermata da circa mezzo miliardo di anni.

La scoperta – pubblicata sulla rivista “Nature” – è stata possibile grazie al James Webb Space Telescope e ci offre nuovi indizi per comprendere i processi fisici che guidano la formazione e l’evoluzione delle galassie. In particolare, lo studio – informa Unibo – ha permesso di evidenziare la correlazione tra la presenza di buchi neri supermassicci e l’inibizione della capacità delle galassie di formare nuove stelle. La massa stellare della galassia GS-9209 è molto simile a quella della Via Lattea: 40 miliardi di volte più grande della massa del Sole. A differenza della nostra galassia, però, GS-9209 ha una forma sferoidale (e non a spirale), ed è estremamente compatta: è circa 10 volte più piccola della Via Lattea. I dati spettroscopici analizzati ci dicono che la sua formazione è avvenuta tra 600 e 800 milioni di anni dopo il Big Bang, quindi quando l’Universo aveva un’età pari a circa il 4% di quella attuale. Dopodiché il processo di formazione di nuove stelle al suo interno si è fermato.

“Lo stato di quiescenza in cui si trova GS-9209 è strettamente correlato alla presenza, nel centro della galassia, di un buco nero supermassiccio con una massa tra mezzo miliardo e un miliardo di volte la massa del Sole”, spiega Andrea Cimatti, direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “Si tratta di una massa cinque volte più grande di quanto ci si potrebbe aspettare in relazione al numero di stelle presente nella galassia: un dato che potrebbe spiegare perché il processo di formazione stellare si è interrotto”. La crescita dei buchi neri supermassicci rilascia infatti enormi quantità di energia sotto forma di radiazione, che riscalda e spinge via il gas presente nella galassia, facendo venire meno le condizioni che permettono la formazione stellare (la presenza di gas e le basse temperature).

“Quella che abbiamo scoperto è la galassia quiescente massiccia, già matura, osservata più vicino al Big Bang fino ad oggi: in altre parole, si tratta di una galassia vecchia in un Universo molto giovane”, dice Cimatti. “Le sue particolari caratteristiche ci dicono che è cresciuta in tempi rapidi e attraverso una formazione stellare estremamente intensa: un risultato che conferma le ipotesi finora formulate sulla nascita delle galassie sferoidali”. Le galassie sferoidali oggi note hanno infatti in genere masse molto elevate (anche più di 100 volte maggiori della Via Lattea), includono stelle molto vecchie (con età fino a 13 miliardi di anni) e contengono al loro centro un buco nero supermassiccio. Per spiegare queste caratteristiche, era necessario ipotizzare che la formazione stellare fosse avvenuta molto tempo fa e molto rapidamente, ma che qualche processo l’avesse poi improvvisamente arrestata. Confermare questa teoria significava però riuscire a osservare galassie molto giovani. Nel 2004, grazie ad osservazioni con il Very Large Telescope dell’European Southern Observatory (Cile), furono identificati alcuni risultati promettenti in epoche cosmiche fino a circa 10 miliardi di anni fa. Da allora non era però stato possibile andare ulteriormente indietro nel tempo, a causa della mancanza di telescopi adeguati. La svolta è arrivata oggi, grazie al James Webb Space Telescope, che ha permesso agli studiosi di esplorare l’universo a distanze ancora maggiori e, quindi, in tempi ancora più remoti.

Giro d’Italia, Zaia: tutto pronto per 3 tappe in Veneto

Giro d’Italia, Zaia: tutto pronto per 3 tappe in VenetoVenezia, 23 mag. (askanews) – “Stiamo preparandoci a vivere una tre giorni da ricordare, convinti che l’arrivo del Giro d’Italia porterà anche stavolta emozioni a ciclisti e appassionati. Siamo pronti ad accogliere la Carovana rosa in Veneto, che da domani percorrerà le nostre strade: da Caorle a Oderzo, dal Cadore alle Tre Cime. Il Giro d’Italia rappresenta qualcosa che va oltre le gesta dei corridori. È promozione del territorio, identità, festa e orgoglio per le piccole e grandi località percorse dalla carovana. In Veneto l’attesa è grande. Del resto, non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro”. Sono le parole con le quali il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia annuncia l’arrivo della Carovana Rosa.

I ciclisti giungeranno in Veneto domani con il traguardo della tappa da Pergine Valsugana previsto a Caorle (VE); giovedì la partenza sarà da piazza Grande a Oderzo (TV) per salire fino alla Val di Zoldo e la conclusione a Zoldo (BL). La tappa dolomitica per eccellenza è prevista il 26 maggio con partenza da Longarone e l’arrivo al rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo. “Quest’anno abbiamo fatto le cose in grande – sottolinea -. Sono 3 tappe, 5 città coinvolte (Caorle, Oderzo, Zoldo, Longarone e Auronzo), e 500 km da percorrere in una vetrina che offrirà il meglio del Veneto. Sarà una tre giorni nella quale la nostra regione tutta potrà mettersi in bella mostra, offrendo tutto il meglio del territorio. Senza contare l’impatto economico (un arrivo di tappa è stimato in un giro d’affari dai 400 ai 600mila euro) e l’impatto turistico. Solo per citare alcuni numeri: 7 spettatori su 10 arrivano da località diverse da quelle di tappa, l’11% degli spettatori è straniero e il 52% degli spettatori sceglie di assistere al Giro per motivi turistici”.

Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per Ssn

Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per SsnRoma, 23 mag. (askanews) – “Quello dei dispostivi medici è settore centrale per il SSN, il cui efficientamento passa anche attraverso l’innovazione tecnologica e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie. La diagnostica e la terapia non possono prescindere dall’impiego dei DM di sicurezza ed efficacia comprovate; basti pensare all’impiego della telemedicina e delle terapie digitali, che sono suscettibili di enormi sviluppi. Si tratta di una prova di maturità che richiede decisione, competenza e fiducia”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla Conferenza nazionale dei Dispositivi medici in corso di svolgimento a Roma. L’incontro è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Center for Economic and International Studies di Tor Vergata, l’Università di Tor Vergata, L’Università di Roma 3, e l’Altems dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e Presidente, SIHTA, ha sottolineato, in apertura dei lavori, alcuni tra i punti salienti affrontati dalla Conferenza: “Per garantire un approccio proattivo – ha detto – in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelino l’innovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattutto supportate da una governance lungimirante e propositiva. Questo è il punto di partenza sul quale è richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimali perché un’innovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurare quel Valore che la collettività si aspetta. Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzare avvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio l’Hta. Tutto questo, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del Sistema di welfare nel suo insieme” Americo Cicchetti, Direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, ha messo, invece, in evidenza nel suo intervento la centralità del salto tecnologico in atto. “La dinamica dell’innovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici – sottolinea Cicchetti – impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. E’ necessario infatti promuovere l’innovazione promuovendo la collaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente – in ogni fase – la sicurezza, l’efficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraverso un modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nell’ambito dei percorsi assistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement. Tutti questi elementi insieme permetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dall’uso del pay-back”.

Marco Trabucco Aurilio, Presidente della Mesit, ha indicato gli obiettivi che la CNDM si propone di raggiungere: “L’innovazione tecnologica è un generatore di benessere che ha rivoluzionato la vita dei cittadini. Tuttavia, le criticità che il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trascina da decenni – ha evidenziato -, unite a un’attività regolatoria che, nel settore dei dispositivi medici, ha focalizzato la sua attenzione al mero contenimento dei costi, sono stati un freno all’innovazione tecnologica nel nostro Paese. La Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici vuole, quindi, rappresentare l’occasione per riunire tutti gli attori del sistema: Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, rappresentanti regionali, centri di ricerca e rappresentanze del comparto dell’industria, allo scopo di individuare le possibili soluzioni e avanzare proposte concrete che coniughino lo sviluppo del settore dei dispositivi medici, la qualità e la sicurezza delle cure con i programmati vincoli di bilancio”.

”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in Trastevere

”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in TrastevereRoma, 23 mag. (askanews) – Attraverso i raggi di una bicicletta si può anche leggere il Paese. È quello che si propone la mostra IL GIRO. Una storia d’Italia ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 24 maggio al 18 giugno. Un inedito corpo fotografico riguardante la storia del Giro d’Italia – più di cento immagini – tratte in grandissima parte dall’Archivio Storico Riccardi, che racconta, dal 1909 a oggi, uno spaccato dell’Italia molto significativo. Con una minuziosa attenzione non solo alle cronache, ma anche alle innovazioni tecniche e al contorno pubblicitario che alimentano la passione e la mitologia popolare, l’esposizione offre al visitatore una narrazione di sorprendente spessore storico che illumina molti aspetti della società contemporanea. Un complesso di informazioni visive d’impatto, dirette ad appassionati di ciclismo, di fotografia, di costume, di antropologia e di sociologia.

La mostra è promossa da Roma Capitale, con il contributo dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è organizzata da AGR srl in collaborazione con Archivio Storico Riccardi, con il sostegno di Enel, partner della Maglia Rosa, e di RCS Sports & Events. Coordinamento del progetto di Stefano Di Traglia. A cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. La mostra rientra nelle iniziative di comunicazione e diffusione territoriale relative all’intervento PNRR – Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – C3 Turismo e cultura – 4.3 CAPUT MUNDI – linea di finanziamento: #Amanotesa – scheda n. 332 CUP J89I22001630006

Il racconto si snoda non solo attraverso i grandi protagonisti del Giro d’Italia – da Fausto Coppi e Gino Bartali, passando per Gimondi, Moser e Saronni fino ad arrivare a Marco Pantani e Vincenzo Nibali – ma gli scatti descrivono anche l’evoluzione di questo splendido sport e fanno scoprire la passione fatta di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti fissate nella memoria collettiva di più generazioni. Un intero paese unito intorno ai suoi eroi, inseguiti con lo sguardo dai bordi delle strade, seguiti attraverso le radioline o i televisori. Istantanee di un’epoca trascorsa, ma quanto mai attuale, in cui, spesso, Roma appare come meravigliosa scenografia. L’allestimento parte dalla prima edizione del Giro del 1909 e termina con un pannello vuoto in attesa di poter inserire, dal giorno successivo alla premiazione, la foto del vincitore dell’edizione 2023, che sarà realizzata il 28 maggio a Roma proprio nel corso dell’ultima tappa. Si comincia dagli storici scatti effettuati ai campioni delle primissime edizioni fino ad arrivare ai nostri giorni: un excursus temporale che va dai trionfi sgranati dei primi anni del secolo scorso, alle pose naturali dei grandi protagonisti del ciclismo del dopoguerra, da Fausto Coppi “a tu per tu” con Pio XII, al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi che dà il via alla partenza del Giro d’Italia.

Esposta anche la bicicletta utilizzata nel 1945 da Fausto Coppi, il quale con la casacca della Lazio ciclismo e grazie alla iniziativa dell’imprenditore romano Edmondo Nulli poté tornare alle corse, alla fine della seconda guerra mondiale. L’esposizione si completa con la proiezione di filmati realizzati con materiali provenienti dalle Teche Rai riguardanti momenti e protagonisti di storiche edizioni del Giro d’Italia. È prevista inoltre, con la collaborazione di Roma Capitale, una mostra fotografica off in forma ridotta rispetto a quella del Museo di Roma in Trastevere ma non meno suggestiva, allestita in Piazza Anco Marzio a Ostia nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 maggio 2023. Un video con tutte le foto esposte sarà proiettato nello schermo gigante posizionato sul palco dove nelle due serate saranno organizzati alcuni spettacoli musicali e teatrali a tema.

“Il Giro – ha sottolineato Alessandro Onorato, assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda – si conferma una grande festa di sport, ma anche un formidabile mezzo attraverso il quale raccontare e portare Roma nel mondo, con i suoi luoghi iconici e le sue bellezze. Un evento unico in grado di unire sano agonismo, storia e tradizione, come raccontano questi scatti unici dell’Archivio Riccardi in mostra al Museo In Trastevere e in piazza Anco Marzio ad Ostia. Il Grande Arrivo in via dei Fori Imperiali è solo l’ultimo degli appuntamenti che abbiamo programmato per far vivere la Corsa Rosa in tutta la città, dai quartieri al centro. Un grande evento internazionale, che genera ricadute positive sull’economia turistica, sull’indotto e sull’occupazione”. “La città si arricchisce di eventi per il Giro d’Italia, una delle competizioni sportive più antiche del nostro Paese. Sono passati 114 anni dalla prima edizione. Allora il ciclismo era lo sport nazionale per eccellenza e i suoi campioni erano popolarissimi, festeggiati come eroi. Eppure, l’emozione di veder sfrecciare le due ruote tra le strade delle nostre città continua ad essere la stessa di allora. Questa mostra è l’occasione per rivivere le tappe che hanno segnato la storia d’Italia, per ricordare i vincitori e tutti gli sportivi legati a questa competizione. Perché il Giro d’Italia è un po’ lo specchio in cui il nostro Paese riconosce la propria identità”, ha concluso l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.

DoctorApp sigla accordo con Asand e lancia progetto contro fake news

DoctorApp sigla accordo con Asand e lancia progetto contro fake newsRoma, 23 mag. (askanews) – Da anni l’Istituto Superiore della Sanità smentisce le più diffuse fake news su cibo e alimentazione, ma non basta. Secondo i dati condivisi da Eurostat nel 2022, 53 italiani su 100 si affidano a Google anziché al medico per cercare consigli, in aumento del 26% rispetto a quanto rilevato nel 2011. Sul Web ci sono una moltitudine di messaggi discordanti e distorti sul tema della salute e in particolare della nutrizione.

“Il fatto che le persone si affidino al Web per capire come alimentarsi o curarsi non è qualcosa che possiamo combattere. Piuttosto bisogna fare in modo che i cittadini possano trovare risposte chiare e affidabili a tutti i principali dubbi in materia di salute, a partire dall’alimentazione, proprio su Internet. E che possano contattare facilmente uno specialista competente ogni volta che serve un confronto o un approfondimento”, spiega Alessandro Giraudo, CEO e founder di DoctorApp. Educazione e prevenzione sono aspetti fondamentali per DoctorApp. Tra i suoi obiettivi principali c’è infatti quello di diventare, per il paziente, un punto di riferimento legato alla salute e al benessere. Da questa volontà nasce la partnership con ASAND (Associazione Scientifica Alimentazione Nutrizione e Dietetica) grazie alla quale DoctorApp potrà trattare un tema molto delicato come quello dell’alimentazione in modo serio e professionale, fornendo ai cittadini che usano i suoi servizi consigli preziosi di cui possono fidarsi.

Alimentarsi in modo scorretto può portare a molti disturbi, sia fisici sia psicologici, spesso evitabili seguendo semplici regole e affidandosi, in caso di dubbi, a specialisti qualificati. Di recente, la Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha lanciato un allarme proprio su questo tema. Circa 16 milioni di italiani, in previsione dell’estate, stanno per mettersi a dieta ma molti di loro (si stima il 75%) non si rivolgeranno a un professionista. “ASAND ha scelto di promuovere la partecipazione dei professionisti Dietisti alla piattaforma DoctorApp con l’obiettivo di sostenere i pazienti/cittadini che cercano un professionista di riferimento, in uno scenario nel quale, paradossalmente e pur essendo tutto ‘a portata di click’, è estremamente difficile orientarsi, soprattutto nell’ambito della nutrizione, dove in troppi e molto spesso si ‘improvvisano’ esperti”, spiega Ersilia Troiano, Presidente di ASAND.

Il primo step dell’accordo appena siglato prevede la pubblicazione di contenuti redatti da ASAND sulla piattaforma DoctorApp. Consigli di facile lettura che toccheranno tematiche diverse, tra cui alimentazione pediatrica e geriatrica, nutrizione per chi soffre di disturbi alimentari, fabbisogno nutrizionale corretto per gli sportivi. Tanti argomenti tutti legati da un medesimo filo conduttore: alimentarsi bene aiuta a stare meglio. Nel tempo saranno organizzati anche eventi a tema e convegni dedicati ai professionisti.

Strage Capaci, Schifani: unità politica per contrastare la mafia

Strage Capaci, Schifani: unità politica per contrastare la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’apertura di un museo della memoria delle vittime e del contrasto alla mafia è una bella iniziativa, frutto della buona volontà della professoressa Falcone e del sindaco, e su questo la Regione ha assunto un impegno: fare in modo che il museo possa essere vivo e funzionare, così da consentire un’attività di visita e di riflessione tutto l’anno e non soltanto nelle date in cui ci riuniamo per commemorare gli eccidi dei giudici Falcone e Borsellino”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alle commemorazioni per il 31esimo anniversario della strage di Capaci svoltesi oggi fra Palazzo Jung e l’area allestita all’esterno dell’aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo.

“La mafia – ha aggiunto il governatore – si combatte nel segno dell’unità, che è coesione delle forze politiche e sociali, del volontariato e dei giovani, molto presenti oggi, che hanno impresso un cambiamento generazionale nella consapevolezza che la mafia è male e va contrastata con la crescita delle coscienze”. “Quella del museo – ha proseguito intervenendo dal palco – è una iniziativa importante e ho deciso di sottoporla al Parlamento siciliano. Non è solo una scelta del governo della Regione, perché sul contrasto alla mafia non ci si deve dividere. Il passaggio del progetto del museo in Assemblea regionale consentirà a tutti i partiti di dire la propria, di condividere, di sentirsi ugualmente responsabili e protagonisti. L’ho sempre detto, sia quando ero all’opposizione sia in maggioranza: mai fare regali alla mafia, la politica deve essere unita nel contrastarla, senza se e senza ma. Il governo regionale farà la sua parte, sono convinto che tutte le formazioni politiche aderiranno al mio appello”.

Autonomia, Zaia: Costituzione del ’48 è assolutamente federalista

Autonomia, Zaia: Costituzione del ’48 è assolutamente federalistaRoma, 23 mag. (askanews) – “Non abbiamo mai interpretato l’autonomia come una secessione, non abbiamo mai avuto disegni secessionisti: abbiamo sempre inteso che i padri costituenti siano stati chiari fin dall’origine”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), nel corso della sua audizione in commissione Affari costituzionali al Senato, nel quadro dell’esame del ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata.

“Trovo improprio – ha affermato – il continuo riferimento al Titolo V, è stata una specificazione del processo dell’autonomia ma se andiamo a leggere la Costituzione repubblicana del primo gennaio del 1948 è una costituzione assolutamente federalista, ma non poteva non essere così. Negli stessi giorni, negli stessi mesi, nel dopoguerra, la Germania scriveva la sua costituzione. E i padri costituenti hanno interpretato che l’unità nazionale passava attraverso un modello federalista, tanto vero che lo stesso Einaudi nel presentare la Costituzione nel dicembre del ’47 disse: ‘dovremo dare a ognuno l’autonomia che gli spetta’”. “Noi – ha rivendicato Zaia – fondamentalmente abbiamo sempre fatto tutto in maniera rispettosa della legge, della massima legge che è la Costituzione”.

Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una Via

Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una ViaMilano, 23 mag. (askanews) – Si è concluso, dopo quattro giorni di eventi, fra storia, incontri, visite guidate, approfondimenti con ospiti e camminate, il Francigena Fidenza Festival. L’evento è stato organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione, il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.

Protagonista del festival è stata, come sempre, la Via Francigena, che a Fidenza trova il luogo perfetto per la sua valorizzazione. “La Via Francigena è anima, cuore e gambe del nostro territorio e il link più poderoso che da mille anni lega l’Italia all’Europa dei popoli”, ha affermato il sindaco di Fidenza Andrea Massari. “Parlare oggi di Via Francigena significa parlare di un grande patrimonio nazionale e di un asset economico e culturale dal potenziale clamoroso. Ringrazio davvero la ministra del Turismo, Daniela Santanché, per averlo capito meglio di tanti altri e per aver schierato il peso del suo dicastero e del Governo italiano a supporto della candidatura Unesco della Via Francigena”. Sono stati oltre 50 gli appuntamenti – tutti gratuiti – dell’edizione 2023: passeggiate, momenti culturali, intrattenimento per i bambini con le performance dei giocolieri e gli immancabili assaggi dei sapori del territorio, dibattiti con la presenza di esponenti di livello nazionale e internazionale. Fra questi è da menzionare la presenza del giornalista e scrittore Gad Lerner, che ha concluso la manifestazione con un incontro in piazza Duomo dal titolo “Il futuro dell’Europa”; dell’imprenditore, creatore di Eataly, Oscar Farinetti, che sul Festival ha dichiarato: “un evento che valorizza un cammino percorso dai pellegrini che cercavano, appunto, un futuro”; del giornalista e analista politico Dario Fabbri, che ha affermato: “L’Europa è percepita come una massa magmatica univoca, cui ci rivolgiamo in caso di necessità quando invece sarebbe fondamentale comprendere l’intrinseca eterogeneità fra gli interessi presenti”; del climatologo Luca Mercalli, che si è soffermato a commentare la recente alluvione in Emilia Romagna: “Le alluvioni? – ha detto – “più frequenti e intense con il surriscaldamento”.

Fra le altre personalità della cultura che hanno preso parte al Francigena Fidenza Festival, da segnalare Alessandra Mordacci, direttrice del Museo del Duomo di Fidenza, che ha accompagnato i visitatori alla scoperta della Cattedrale con quattro visite; Carlo Mambriani, docente dell’Università di Parma, che ha narrato i luoghi francigeni di Fidenza e del Territorio; e poi Beatrice Saletti dell’Università di Ferrara, Franco Franceschi, dell’Università di Siena; Giulia Ghiretti e Andrea Devicenzi, atleti paralimpici; Elio Volta, coordinatore di “Giocampus”. Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, si è tenuto il premio culturale “Francigena Fidenza Award”, ideato dall’autrice Rossana Tosto. Il riconoscimento è stato assegnato per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta a chi si sia distinto in modo particolare nella professione di narratore di fatti e di luoghi. Destinatari del premio sono stati: Ansa con il canale Viaggiart; Adnkronos, AskaNews, Affari Italiani, Dove di Rcs Media Group, Economy, Il Corriere della Sera, La Gazzetta di Parma, Rai News 24. Tra i personaggi, l’architetto Sandro Polci e il professor Carlo Mambriani (Università di Parma).

Come ha ricordato il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, il Festival è “un progetto sul quale continuare ad investire per renderlo sempre più vetrina di questa stupenda Italia, culla dell’identità europea. Anno dopo anno riscontriamo l’entusiasmo crescente degli addetti ai lavori, delle grandi personalità che arrivano a Fidenza e degli amanti del cammino, ambasciatori dei grandi temi del nostro tempo: sostenibilità, innovazione, apertura verso il mondo”.