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Autore: Redazione StudioNews

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle arti

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle artiRoma, 22 mag. (askanews) – Si apre al pubblico venerdì 2 giugno il progetto Artlab Eyeland – l’isola delle arti, promosso e organizzato da PhEST – associazione culturale che realizza il Festival Internazionale di fotografia e arte a Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto attraverso il Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. E la partnership dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e di Programma Sviluppo. Il progetto, che in queste settimane ha già coinvolto i tarantini in workshop e iniziative, vuole raccontare la rinascita di Taranto attraverso varie forme di espressione artistica proposte ai visitatori e ai cittadini in forma partecipata e collaborativa.

Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dai suoni raccolti dalla strada e trasformati in musica, alla poesia, all’arte contemporanea e al teatro. Molti autori di fama internazionale, da Sam Gregg, fotografo ritrattista e documentarista londinese al collettivo Mentalgassi e altri esporranno le loro opere a Taranto e saranno presenti in residenze d’artista per dare vita a progetti d’arte con il coinvolgimento degli abitanti. Artlab Eyeland diventa così l’isola delle arti, un organismo vivo che per i prossimi mesi si lascerà trasformare da artisti nazionali e internazionali e dagli abitanti della Città Vecchia in una sorta di laboratorio permanente, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e Rica Cerbarano, e la curatela per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Un progetto che, attraverso l’arte, la fotografia e il design contribuisce alla rinascita di una città che sta diventando sempre più la culla di importanti eventi culturali di respiro internazionale: dall’imminente Map Festival che mette in relazione musica e architettura, alle varie edizioni di Trust, il festival di street art citato dalle principali riviste di settore, fino all’edizione pilota della Biennale del Mediterraneo di Architettura e Arte Contemporanea del 2024. Il racconto di Taranto si strutturerà attraverso laboratori, workshop, esposizioni diffuse ed eventi outdoor, momenti che troveranno nella poesia metropolitana – voce dello spazio urbanizzato e dei cittadini – il perfetto accompagnamento; palazzi, strade e impalcature saranno a disposizione di differenti discipline di artisti locali e internazionali. Una mostra concluderà la call for artists Isola Madre rivolta agli artisti di Taranto e provincia e realizzata in collaborazione con Salgemma.

La Torre dell’Orologio sarà la sede delle attività laboratoriali, Palazzo Galeota e Palazzo De Notaristefani ospiteranno alcune delle mostre più attese e dal 23 giugno anche il Chiostro di San Francesco diventerà uno spazio espositivo grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che mette a disposizione la splendida location del dipartimento jonico dell’Università nella Città Vecchia. Fra le strade della Città dei due mari sarà possibile incontrare artisti internazionali impegnati in laboratori e ai quali saranno dedicate mostre ed eventi di grande impatto. Tra questi: Sam Gregg, uno dei primi grandi ospiti delle residenze d’artista, dal 24 aprile, ha già realizzato – oltre al lavoro in residenza sugli abitanti della Città Vecchia che sarà allestito in esterni proprio sull’isola – un laboratorio di fotografia rivolto ai giovani tarantini, i cui lavori finali verranno esposti durante Artlab Eyeland. Il fotografo londinese presenzierà inoltre alla sua mostra personale a Palazzo De Notaristefani, un’esposizione dedicata ad un progetto ancora in corso e realizzato interamente sulla città di Napoli nell’arco di una decina d’anni. Alex Palmieri, a cui va l’onore di aprire la manifestazione con il dj set del 2 giugno, sarà il protagonista – dal 28 giugno al 14 luglio – di un laboratorio di produzione musicale, durante il quale i partecipanti impareranno attivamente a raccontare la città e a promuovere la sua bellezza per mezzo di registrazioni ambientali; i presenti potranno produrre una traccia musicale interamente scritta con i suoni della Città Vecchia. Il corso di Alex Palmieri sarà quindi orientato all’ascolto come visione e comprensione di un luogo abitato dalle anime che lo vivono e come unico senso per esplorare la città. Caos, nome d’arte di Dario Pruonto, sarà a Taranto dal 29 maggio al 15 giugno e presenterà al pubblico un progetto di arte partecipata, che coinvolgerà i cittadini in attività di rigenerazione urbana, allo scopo di creare coesione sociale e favorire la cittadinanza attiva e l’ascolto generativo. Di origini milanesi, Dario Pruonto è un artista pubblico e figura di riferimento della street poetry italiana; la sua ricerca esplora il rapporto tra arte visiva, linguaggio e contesto urbano e tocca temi complessi quali l’incomunicabilità, il confine e la relazione. Ogni capacità e conoscenza, ogni punto di vista, rappresenterà quindi una parte del progetto realizzato tra le vie di Taranto, con un profondo senso etico e un valore sociale. Non la cittadinanza al servizio dell’artista, ma l’artista al servizio della cittadinanza. Il collettivo tedesco Mentalgassi sarà presente in due momenti distinti: dal 23 al 26 maggio, per fotografare gli abitanti della Città Vecchia, e dal 7 all’11 giugno, per l’allestimento collettivo dell’opera finale. Mentalgassi è un collettivo di artisti che opera a livello internazionale nel campo della fotografia e degli interventi urbani; la loro attività artistica è votata allo stravolgimento della forma e degli utilizzi di oggetti di uso quotidiano, creando momenti sorprendenti. Combinano fotografia, manipolazione delle immagini, scultura e street art ed espongono en plein air nei contesti metropolitani. La mostra è a cura di Rica Cerbarano che firma anche le mostre fotografiche dedicate a Polina Osipova, designer e artista della Repubblica Ciuvascia della Federazione Russa che ha recuperato le tradizioni ancestrali delle donne del suo popolo per sfidare i limiti del suo paese e della sua cultura e Mous Lamrabat che con From Morocco to the World ridefinisce i codici della moda e del lusso sullo sfondo del meraviglioso paesaggio naturale del suo Paese.

Arianna Rinaldo firma invece la curatela delle mostre fotografiche: Where Do We Go When The Final Wave Hits di Arko Datto, artista indiano, esploratore e critico dell’era digitale, che si propone con questa selezione di immagini di indagare la distopia dell’imminente apocalisse ambientale nei contesti non urbani della regione del Delta. By an Eye Witness di Azadeh Akhlaghi, un dialogo visuale fra chi resta e chi va via, tra la morte, con gli spiriti, i rimpianti ed i ricordi, e la vita realizzato dall’artista iraniana già assistente alla regia di Abbas Kiarostami e fotografa di fama internazionale. Arquitectura Libre di Adam Wiseman, fotografo messicano con approccio fotogiornalistico al rapporto tra immagine e realtà, che esplora l’idea di casa non a partire dalla sua funzione, ma come simbolo. Le exhibition di arte contemporanea sono curate da Roberto Lacarbonara: La riappropriazione della città dell’architetto, designer, artista, teorico e storico dell’architettura Ugo La Pietra, “ricercatore nelle arti visive” che illustra come riappropriarsi della città per mezzo di operazioni comportamentali e non di interventi fisici.

Costruire, installazione di scarti delle produzioni industriali che vuole alludere alla progressiva urbanizzazione del paesaggio reale, firmata dal romagnolo Marco Neri che dedica la sua ricerca artistica al recupero della pittura. After After Love, installazione ambientale in legno e vetro ispirata alla “casa fai-da-te” del film “One week” di Buster Keaton in proiezione grazie alla Cineteca di Bologna e realizzata dal duo artistico napoletano Vedovamazzei (Simeone Crispino e Stella Scala) con grande ironia, sperimentazione e gioco mettendo in discussione la nostra identità e le nostre certezze.

Maltempo, Conte riunisce referenti e amministratori M5s Emilia Romagna

Maltempo, Conte riunisce referenti e amministratori M5s Emilia RomagnaRoma, 22 mag. (askanews) – Il presidente Giuseppe Conte questa mattina ha tenuto una riunione di aggiornamento con i referenti territoriali del Movimento 5 stelle dell’Emilia Romagna, da giorni impegnati sui territori travolti dal maltempo.

Alla riunione via zoom hanno partecipato gli amministratori e i referenti locali del M5S in Emilia-Romagna collegati dalle zone alluvionate, il senatore M5S Marco Croatti e il coordinatore regionale del M5S Gabriele Lanzi. “Continuiamo ad essere al vostro fianco e al fianco dei cittadini e delle imprese colpiti dall’alluvione. Lo saremo anche quando si spegneranno i riflettori. Pronti a dare il nostro contributo senza risparmiarci con iniziative sul territorio e un’azione in Parlamento volta a dare risposte immediate”, ha sottolineato Conte, che continuerà a tenere aperto questo canale di confronto costante con il territorio in vista dei provvedimenti del Governo nel Cdm annunciato per domani.

La Commissione Ue: aspettiamo le richieste di modifiche al Pnrr dall’Italia

La Commissione Ue: aspettiamo le richieste di modifiche al Pnrr dall’ItaliaBruxelles, 22 mag. (askanews) – “Siamo al corrente del fatto che il governo italiano desidera rivedere il Piano nazionale di ripresa e di resilienza, tuttavia non abbiamo ancora ricevuto una richiesta formale su questa revisione”. Lo ha riferito la portavoce per l’Economia della Commissione europea, Veerle Nuyts, durante il briefing quotidiano per la stampa a oggi a Bruxelles, rispondendo a una domanda sull’intervista alla stampa in cui il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, parla di “smantellare” l’attuale Pnrr. “Riguardo alle revisioni al Pnrr, ci sarà un cambiamento tecnico per riflettere un aggiornamento dell’ammontare del Piano in termini di sovvenzioni, che per l’Italia consiste in un un piccolo aumento di 140 milioni di euro; l’Italia – ha spiegato la portavoce – ha anche notificato la volontà di ricevere prestiti aggiuntivi, al di là dell’allocazione massima che è stata già raggiunta” per il Paese. Il regolamento del dispositivo Rrf (“Recovery and Resilience Facility”) che finanzia i Piani nazionali di ripresa “permette di superare la soglia del 6,8% del reddito nazionale lordo del 2019, che è l’allocazione massima, se un paese può dimostrare che ci sono circostanze eccezionali”. “In più – ha continuato Nuyts -, gli Stati membri possono anche rivedere i piani, in casi eccezionali, se lo Stato può dimostrare di non poter attuare traguardi parziali o obiettivi finali molto specifici, a causa di circostanze oggettive”. “Ovviamente – ha assicurato la portavoce – siamo disponibili a discutere l’attuazione di queste tappe e obiettivi individuali che non sono più conseguibili a causa di circostanze oggettive e devono essere rivisti”, ma, ha precisato, “questo richiede una valutazione caso per caso, insieme allo Stato membro. E qualsiasi revisione – ha sottolineato – non deve ovviamente abbassare l’ambizione complessiva del piano”. Inoltre, “il piano rivisto dovrebbe anche includere un capitolo ‘RePowerEu’, con misure aggiuntive, ulteriori riforme e investimenti, che cerchino di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e di accelerare la transizione energetica”. Infine, per quanto riguarda la valutazione della richiesta da parte dell’Italia, della terza rata di pagamenti, “non abbiamo molti aggiornamenti. Posso solo ripetere – ha riferito la portavoce – che il lavoro è ancora in corso. Nella nostra valutazione le autorità italiane stanno perseguendo scambi costruttivi e fornendo informazioni aggiuntive quando necessario. Comunicheremo sulla conclusione della valutazione una volta che l’avremo conclusa”. Comunque, le date fissate nel calendario per richiedere i nuovi esborsi del Piano, a seguito dell’attuazione di determinati traguardi parziali od obiettivi finali, sono “indicative” e quindi non vincolanti. L’essenziale è che traguardi e obiettivi siano raggiunti e i pagamenti siano richiesti ragionevolmente prima della data finale per l’attuazione del Piano europeo di Recovery, il 31 dicembre 2026.

Schifani: “Oltre al Ponte serve alta velocità in Sicilia”

Schifani: “Oltre al Ponte serve alta velocità in Sicilia”Catania, 22 mag. (askanews) – “Il Ponte è un grande acceleratore per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture in Sicilia. Abbiamo ottenuto, come mai prima, grande attenzione su questi temi da parte del ministro Salvini. Il Ponte sullo Stretto ripropone il tema dell’alta velocità ferroviaria anche nella nostra Isola, tra Palermo e Messina, e il ripristino del corridoio Berlino-Palermo che all’epoca del governo Monti fu cancellato dopo la decisione di non realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Ho già parlato con il ministro e sono in contatto con i nuovi vertici di Rfi, che incontrerò a breve, per verificare che, anche attraverso il governo che collabora come non mai con la Sicilia, questo corridoio torni ad essere centrale e reinserito nella programmazione delle opere prioritarie. Il Ponte non rimarrà una cattedrale nel deserto, ma grazie all’impegno di Regione e governo nazionale sarà il volano per assicurare alla nostra Isola collegamenti stradali e ferroviari con standard europei”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla presentazione dell’avvio lavori della Ragusa-Catania.

Gli impressionanti numeri dell’Onu sulle vittime dei disastri legati al clima

Gli impressionanti numeri dell’Onu sulle vittime dei disastri legati al climaRoma, 22 mag. (askanews) – Eventi estremi legati a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche hanno causato 11.778 disastri tra il 1970 e il 2021, con oltre 2 milioni di morti e 4,3 trilioni di dollari di perdite economiche. Questi i dati diffusi dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) in occasione del Congresso meteorologico mondiale al via oggi, incentrato sulla necessità di accelerare e rafforzare gli interventi perchè entro la fine del 2027 tutti i Paesi del mondo abbiano servizi di allerta precoce.

Nella nota diffusa oggi, l’agenzia dell’Onu ha sottolineato come il 90% dei decessi sia stato registrato nei Paesi in via di sviluppo. “Le comunità più vulnerabili purtroppo sopportano il peso maggiore dei rischi meteorologici, climatici e idrici – ha rimarcato il segretario generale dell’agenzia, Petteri Taalas – il ciclone Mocha ne è un esempio. Ha causato vaste devastazioni in Myanmar e Bangladesh, colpendo i più poveri tra i poveri”. Nel comunicato si ricorda che “il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, vuole garantire che ogni persona sulla Terra sia protetta da sistemi di allerta precoce entro la fine del 2027”.

“Una misura che salva vite umane”, ma ad oggi “solo la metà dei paesi dispone di sistemi di allerta precoce, con una copertura particolarmente bassa nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, nei paesi meno sviluppati e in Africa”.

Concluso a Tokyo il festival “Italia, amore mio”

Concluso a Tokyo il festival “Italia, amore mio”Roma, 22 mag. (askanews) – Si é concluso con successo, il festival “Italia, amore mio! Open air”, con circa 40.000 visitatori per tutto il fine settimana, presso il complesso commerciale “With Harajuku” a Tokyo, quest’anno dedicato al mondo dell’out door.

L’evento, arrivato alla sua ottava edizione, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ), mira a raccontare e ad aggiornare l’immagine dell’Italia nel Paese del Sol Levante, e a sensibilizzare il pubblico locale su tematiche legate alla sostenibilità. Un evento adatto a tutte le età, che quest’anno ha sottolineato l’importanza del contatto con la natura, attività sportiva all’aria aperta e viaggi sostenibili.

Testimonial d’eccezione di questa edizione, la cantautrice romana Paola Turci, per la prima volta in una performance inedita su un palco giapponese. Con le sue undici partecipazioni al Festival di Sanremo, di cui tre come ospite, il ruolo come giurata d’eccezione per due anni consecutivi per Soundtrack Stars Award alla Mostra del Cinema di Venezia, Paola Turci incontra Anri, icona musicale degli anni 80 e 90, prima cantante giapponese ad aver fuso lo stile occidentale ed il J-pop. Tra gli artisti musicali, oltre alle due artiste IAM – per sancire il legame tra Italia e Giappone, ospite anche il rapper e giudice di XFactor, Dargen D’Amico, disco di platino al Festival di Sanremo 2022 con ‘Dove Si Balla’. Numerosi i testimonials del mondo dello sport: lo scalatore Yuji Hirayama, che ha collezionato numerosi record di speed climbing, il surfista Masatoshi Ohno, allenatore della squadra di surf alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e vincitore di 2 medaglie; il campione Masahiro Fujii, freestyle skateboarder professionista e vice presidente della JFSA (Japan Flatland Skateboard Association).

Salvini: domani giornata ripartenza per la Romagna e l’Italia

Salvini: domani giornata ripartenza per la Romagna e l’ItaliaCatania, 22 mag. (askanews) – “Domani mattina conto di partire presto dalla Sicilia per essere in Consiglio dei ministri. Credo che la giornata di domani sia una segnale di ripartenza, di speranza per la Romagna e per tutta l’Italia. La popolazione romagnola insieme a quella emiliana è una popolazione tosta, che non si arrende, che sta spalando mattina e sera però ha bisogno del blocco delle scadenze fiscali, di aiuti argenti. Dal punto di vista di strade e ferrovie stiamo correndo come matti per riaprire in sicurezza il prima possibile. Rete ferroviaria italiana ha mandato 35 gruppi elettrogeni nelle città che hanno ancora problemi per l’energia elettrica”. Così il vicepremier Matteo Salvini a Catania in merito al decreto per l’Emilia Romagna previsto per domani.

C’è un grosso pericolo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

C’è un grosso pericolo alla centrale nucleare di ZaporizhzhiaRoma, 22 mag. (askanews) – Le condizioni di sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, sono “estremamente vulnerabili” dopo che l’impianto è stato nuovamente tagliato dalla rete elettrica esterna. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. “La centrale nucleare di Zaporizhzhia questa mattina ha perso tutta l’elettricità esterna per la settima volta nel corso del conflitto ed è stata costretta a fare affidamento su generatori diesel di emergenza per l’energia – ha scritto su Twitter – la situazione della sicurezza nucleare nell’impianto è estremamente vulnerabile. Dobbiamo accettare di proteggere l’impianto ora; questa situazione non può andare avanti”.

Barilla e Plug and Play a caccia di start up innovative nell’alimentare

Barilla e Plug and Play a caccia di start up innovative nell’alimentareMilano, 22 mag. (askanews) – Barilla rinnova il suo impegno per l’innovazione nel settore alimentare con Good food makers, l’acceleratore globale per startup ag-tech e food-tech impegnate a trovare soluzioni sostenibili per il comparto. Dal 22 maggio infatti sono aperte le candidature per la quinta edizione del progetto di accelerazione per startup innovative a cui andrà un supporto economico di 10.000 euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il gruppo alimentare di Parma.

Le idee innovative ricercate per l’edizione 2023 vertono su quattro ambiti: packaging circolare, ovvero soluzioni e modelli di business per la riduzione e il riutilizzo degli imballaggi e dei rifiuti correlati; qualità della logistica, vale a dire soluzioni digitali per migliorarla in termini di tracciabilità e di monitoraggio del rispetto degli standard qualitativi e del servizio dei fornitori; fermentation for clean label: ingredienti e tecnologie che fanno leva sulla fermentazione per amplificare il valore nutrizionale, sensoriale e ambientale dei prodotti, con particolare attenzione alle soluzioni clean label; infine You @ Best: soluzioni digitali per migliorare il benessere delle persone, coniugando stile di vita e abitudini alimentari Le iscrizioni sono aperte da oggi fino al 7 luglio sul sito dedicato a Good Food Makers.

Giunto alla sua quinta edizione, Good food makers nasce per supportare gli innovatori del food e catalizzare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili. L’iniziativa prevede un programma di otto settimane, in cui le startup lavorano fianco a fianco con i manager Barilla per sviluppare insieme le idee e un business plan per la loro realizzazione. Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, alle quattro startup selezionate per il programma andranno 10.000 euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il gruppo Barilla. “C’è una consapevolezza sempre maggiore rispetto all’importanza di investire e di portare nuove idee nel settore alimentare, non solo per soddisfare la domanda globale, ma anche e soprattutto per creare prodotti sani, sostenibili e che sappiano rispondere alle nuove esigenze dei consumatori – dichiara Claudia Berti, Barilla global open innovation senior manager – A distanza di cinque anni Good food makers rappresenta sempre di più una finestra aperta sull’intero panorama del Food&Beverage, che a livello internazionale convoglia abitudini, costumi e stili di vita differenti. Il progetto permette alla nostra realtà di impegnarci a collaborare con le aziende di tutto il mondo che operano in questo settore e che condividono con noi la missione di creare un futuro all’insegna del progresso”.

Anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, Good food makers si avvale della collaborazione di Plug And Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con una rete di 60.000 startup, oltre 550 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative. “L’obiettivo comune è quello di accompagnare le realtà più promettenti del settore in un percorso di sviluppo finalizzato al processo di internazionalizzazione, mettendo a disposizione quotidianamente il know-how specifico proprio degli esperti del settore – dichiara Arianna Elena Maschietto, direttrice Plug and Play Milano – Siamo convinti che sperimentare l’applicazione di nuove tecnologie lungo tutto l’arco della filiera, dai processi agronomici alle tecniche di conservazione, dal trasporto dei prodotti alla preparazione dei pasti, sia la chiave del successo per tutti coloro che intendono fare la differenza in questo ambito, con uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità ambientale e sociale”.

Nasce il Dipoloma in Storia e Arte dei Giubilei

Nasce il Dipoloma in Storia e Arte dei GiubileiMilano, 22 mag. (askanews) – La Pontificia Università Gregoriana ha istituito il Diploma in Storia e Arte dei Giubilei, percorso annuale di studi annuale che sarà attivo a partire dall’Anno accademico 2023-2024 come contributo alla preparazione del prossimo Giubileo ordinario 2025. La ha annunciato

Il nuovo percorso di studi, offerto dalla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa, sarà presentato alla comunità universitaria mercoledì 24 maggio, alle ore 16:30, nell’Aula magna della Pontificia Università Gregoriana. Dopo i saluti del Rettore, P. Mark Lewis S.J., interverranno i docenti del corso Ottavio Bucarelli (moderatore del Diploma), Domenico Rocciolo, Cecilia Proverbio, Andrea Antonio Verardi, Nicoletta Bernacchio, Massimiliano Ghilardi, Lydia Salviucci, Ilaria Fiumi Sermattei, Pietro Zander. Oltre a dare voce alla molteplicità delle discipline coinvolte, la presentazione sarà una utile occasione per gli operatori dei media e gli addetti alla stampa per prendere contatto con specialisti e conoscitori della materia, in vista del prossimo Giubileo ordinario del 2025. Con questo nuovo percorso accademico, che affianca il Diploma in Antichità Cristiane e Medievali già attivo presso la medesima Facoltà, la Pontifica Università Gregoriana intende ulteriormente valorizzare l’unicità storico-artistica della Città di Roma, memore dell’invito rivoltole da papa Francesco: “Valorizzate il luogo stesso in cui trovate a lavorare e studiare, cioè la città e soprattutto la Chiesa di Roma. C’è un passato e c’è un presente. Ci sono le radici di fede, le memorie degli Apostoli e dei Martiri (…) Tutto questo non va dato per scontato! Va vissuto e valorizzato, con un impegno che in parte è istituzionale e in parte è personale” (Discorso del 10 aprile 2014).

Il Diploma in Storia e Arte dei Giubilei gode del patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione e della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Il Diploma è inoltre riconosciuto come titolo di accreditamento ai fini dell’abilitazione al servizio di guida nella Basilica Papale di San Pietro, secondo le modalità previste dalla Fabbrica di San Pietro.