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Autore: Redazione StudioNews

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il Paese

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.

“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.

“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.

Tajani: archeologia italiana all’estero è una spinta per il Paese

Tajani: archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.

“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.

“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.

Casellati: per le riforme serve una ricetta condivisa anche con le opposizioni

Casellati: per le riforme serve una ricetta condivisa anche con le opposizioniRoma, 9 mag. (askanews) – Maria Elisabetta Casellati, titolare delle Riforme, impegnata oggi in una maratona di incontri, assieme alla premier Meloni, con tutti i gruppi di opposizione per cercare di capire se sarà possibile trovare un’intesa sulla riforma costituzionale, si dice “fiduciosa”. In una intervista al Corriere della Sera, spiega di essere fiduciosa perchè “i tempi sono ormai maturi. La riforma costituzionale non può essere una priorità solo del centrodestra, ma una scelta obbligata di tutti, perché il nostro Paese ha avuto in 75 anni di storia repubblicana 68 governi con una durata media di 14 mesi. Serve dunque stabilità per rendere l’Italia più credibile e più competitiva nell’economia mondiale”. Proporrà il premierato o il semipresidenzialismo? “Il tema non è semplice. È la grande sfida del nostro Paese, ma io amo un aforisma che suona così: ‘Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena’. E siccome ritengo che ne valga la pena, in questa fase, invece di esprimere preferenze, credo sia più giusto trovare il ‘punto di caduta’, la sintesi in grado di portare alla massima condivisione possibile. Una proposta aperta per accogliere tutti i contributi utili, ma nell’ambito di un perimetro delimitato. Da un lato l’elezione diretta del presidente della Repubblica o del Consiglio e dall’altro la garanzia di stabilità. Un ‘modello italiano’ che non deve necessariamente coincidere con modelli sperimentati negli altri Paesi” dice Casellati. Andrete avanti anche senza acconto con le opposizioni? “Rimango ottimista sulla possibilità di trovare una ricetta condivisa, anche per l’ottima iniziativa del presidente Meloni di dialogare con tutta l’opposizione. Oggi, perciò, una risposta è prematura”.

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”Roma, 9 mag. (askanews) – Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha delle vinto medaglie d’oro e argento in un torneo di jiu-jitsu: a rivelarlo è stato lo stesso miliardario in un post su Instagram, in cui ha spigato di aver preso parte a un torneo svoltosi il 6 maggio a Redwood City, in California, in cui ha gareggiato per la “Guerrilla jiu-jitsu team”.

“Ho gareggiato nel mio primo torneo di jiu-jitsu e vinto alcune medaglie per la Guerrilla jiu-jitsu team. Grazie a Dave Camrillo per avermi allenato!”, ha scritto il 38enne patron di Meta nel post.

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anni

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anniRoma, 9 mag. (askanews) – Il New York Times riceverà da Google circa 100 milioni di dollari in tre anni come parte di un ampio accordo che consente ad Alphabet (la società madre di Google) di utilizzare contenuti del prestigioso quotidiano newyorchese su alcune sue piattaforme. A riferlo è il Wall Street Journal, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.

L’accordo includerebbe la partecipazione del NY Times al Google News Showcase, un prodotto ch* e utilizza a pagamento i contenuti dei media su Google News e altre piattaforme di del colosso informatico.

Premi Pulitzer all’Ap per la sua copertura della guerra Ucraina

Premi Pulitzer all’Ap per la sua copertura della guerra UcrainaRoma, 9 mag. (askanews) – L’agenzia di stampa americana Associated Press (Ap) ha vinto due premi Pulitzer dell’edizione del 2023 dei famosi premi di giornalismo: per il giornalismo come servizio pubblico – in particolare per le immagini dell’assedio russo alla città di Mariupol – e per la fotografia delle breaking news sugli orrori della guerra in Ucraina.

Come riporta la stessa Ap, si tratta del riconoscimento a “15 immagini ustionanti” del conflitto, molte delle quali sono diventate simboli, come quelle della folla in fuga sotto un ponte crollato nei sobborghi di Kiev nei primi giorni dell’invasione russa. Gli autori delle fotografie sono Evgeniy Maloletka, Emilio Morenatti, Vadim Ghirda, Rodrigo Abd, Felipe Dana, Nariman El-Mofty e Bernat Armangue. Il premio per il reportage internazionale è andato al New York Times, per la copertura dei massacri compiuti dai militari russi nella città ucraina di Bucha. Altre categorie di premi sono andate al prestigioso quotidiano newyorchese per il lavoro sulla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la giurisprudenza costituzionale sull’aborto nello storico caso Roe v Wade, per le politiche dell’amministrazione Usa sulla separazione dei minori migranti alla frontiera e per la spesa del welfare nello stato del Mississippi.

Altre categorie del premio Pulitzer per il giornalismo sono anche state assegnate al Washington Post per articoli e reportage sulle conseguenze della decisione della Corte Suprema sull’aborto e al Los Angeles Times per l’inchiesta sul razzismo fra i funzionari municipali.

Nuovo incontro fra Armenia e Azerbaigian, domenica a Bruxelles

Nuovo incontro fra Armenia e Azerbaigian, domenica a BruxellesRoma, 9 mag. (askanews) – I massimi dirigenti di Armenia e Azerbaigian si incontreranno a Bruxelles domenica 14 maggio. Lo ha annunciato l’Unione europea, secondo quanto riferito dall’Afp: l’incontro sarà una nuova tappa nei negoziati per un accordo di riconciliazione fra i due paesi del Caucaso, in guerra da circa 30 anni per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel riceverà il premier armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliev per “promuovere la stabilità nel Caucaso del Sud e la normalizzazione fra i due paesi”, secondo un comunicato diffuso da Bruxelles. Pashinyan e Aliev, secondo la nota, hanno anche accettato di incontrare insieme il presidente francese e il cancelliere tedesco a margine del summit europeo del primo giugno in Moldova. I due leader si sarebbero impegnati a vedersi a Bruxelles “tutte le volte che sarà necessario per gestire gli sviluppi sul terreno”.

Questo nuovo incontro fa seguito ai colloqui avviati a Washington per quattro giorni a inizio maggio, al termine dei quali il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato di “progressi tangibili su un accordo di pace”, che secondo l’amministrazione Biden sarebbe a questo punto “a portata di mano”. Si tratterebbe di una svolta, dopo che negli ultimi mesi la tensione nella provincia contesa del Nagorno-Karabakh, già viva, è aumentata ulteriormente a causa del blocco imposto da Baku dal 23 aprile scorso all’ingresso del corridoio di Lachin, l’unica via terrestre che collega l’Armenia e la contesa regione del Nagorno-Karabakh. L’Azerbaigian aveva giustificato questo blocco – che ha provocato penuria di cibo ed elettricità – con la necessità di “impedire il trasporto di munizioni, mine e altre attrezzature militari dall’Armenia ai gruppi armati armeni illegali sul territorio dell’Azerbaigian”.

Dopo un primo conflitto negli anni ’90, Armenia e Azerbaigian si sono di nuovo scontrati militarmente nel 2020: dopo che Baku ha ripreso il controllo di alcuni territori della provincia separatista, i due paesi hanno firmato un cessate il fuoco promosso dalla Russia. Mosca ha schierato dei contingenti in Nagorno-Karabakh in funzione di mantenimento della pace, ma Erevan si è lamentata più volte dell’inefficacia di questa presenza.

Julian Rachlin alla Iuc in duo con il pianista Itamar Golan

Julian Rachlin alla Iuc in duo con il pianista Itamar GolanRoma, 8 mag. (askanews) – Un concerto da non perdere, di uno dei maggiori violinisti al mondo: andrà in scena domani nell’Aula magna dell’Università di Roma La Sapienza, dove alle 20.30 l’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) presenta Julian Rachlin, un artista eclettico che alternerà il suo Stradivari, strumento d’elezione, con la viola, sua seconda passione, per eseguire capolavori come la Sonata per viola e pianoforte di Sostakovic e la Sonata per violino e pianoforte di Franck in duo con il pianista Itamar Golan.

Un concerto che si inserisce nell’ambito degli appuntamenti con le star della scena musicale internazionale offerti dalla Iuc, e in cui questo “super duo” eseguirà dapprima la Sonata per viola e pianoforte, op. 147 di Dmitrij Sostakovic, seguita dalle Cinque melodie op. 35 bis di Sergej Prokof’ev, e infine la Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck. Austriaco di origini lituane, Rachlin ha suonato con le orchestre più prestigiose, come la London Philharmonic Orchestra e la Oslo Philharmonic Orchestra diretta da Klaus Makela, la Philharmonia Orchestra diretta da Santtu-Matias Rouvali, la National Symphony Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, la Munich Philharmonic e la Los Angeles Philharmonic Orchestra sotto la direzione di Zubin Metha, la St.Petersburg Philharmonic Orchestra con Yuri Termirkanov, la Boston Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI con Andres Orozco-Estrada, la Bavarian Radio Symphony Orchestra, la Montreal Symphony Orchestra diretta da Christoph Eschenbach e la Pittsburgh Symphony Orchestra con Manfred Honeck.

Ha inoltre diretto numerose orchestre del calibro della Chicago Symphony Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, la Israel Philharmonic Orchestra e la Royal Philharmonic Orchestra. Itamar Golan, israeliano ma anche lui di origini lituane, ha mostrato fin dai suoi primi anni di attività la sua passione per la musica da camera, ma si è esibito anche come solista con alcune delle maggiori orchestre, tra cui la Filarmonica di Israele e la Filarmonica di Berlino sotto la direzione di Zubin Mehta, la Royal Philharmonic sotto la direzione di Daniele Gatti, l’Orchestra Filarmonica della Scala, i Wiener Philharmoniker sotto la direzione di Riccardo Muti e la Philarhomia Orchestra sotto la direzione di Lorin Maazel.

Nel corso degli anni ha collaborato con Vadim Repin, Maxim Vengerov, Julian Rachlin, Mischa Maisky, Shlomo Mintz, Ivry Gitlis, Ida Haendel, Kyung Wha Chung, Sharon Kam, Janine Jansen, Martin Frost e Torleif Thedeen, per citarne alcuni. Nel 1991, Golan ha ricevuto una cattedra alla Manhattan School of Music, divenendone uno degli insegnanti più giovani di sempre. Dal 1994 insegna musica da camera al Conservatorio di Parigi.

Ciclismo, Marsilio: Giro ha mostrato le meraviglie Abruzzo

Ciclismo, Marsilio: Giro ha mostrato le meraviglie AbruzzoChieti, 8 mag. (askanews) – Ha lasciato l’Abruzzo, questa mattina, la carovana del Giro d’Italia che, dopo la tappa di ieri, che ha portato i ciclisti da Teramo a San Salvo e la crono di sabato, è ripartita da Vasto per raggiungere Melfi in Basilicata. E venerdì 12, ci sarà lo spettacolare arrivo in quota a Campo Imperatore. “Siamo contenti di essere riusciti, grazie al Giro d’Italia, a mostrare una delle meraviglie del territorio abruzzese al mondo intero – ha dichiarato il presidente Marsilio -, la risposta della gente sulle strade al passaggio della corsa è stata a dir poco straordinaria e anche i numeri delle persone collegate attraverso il web e la Tv, ci dicono che si può parlare di un grande successo su scala internazionale. È stata un’emozione unica, un’avventura fantastica. Devo dire che il clima di gioiosa euforia che ha caratterizzato queste giornate – ha sottolineato – rappresenta la cifra più bella di questa esperienza”.

L’arrivo di Campo Imperatore regalerà tante altre emozioni ma il Presidente è già proiettato verso l’immediato futuro. “Fino a qualche anno fa, l’Abruzzo, anche per la sua posizione geografica, – ha proseguito Marsilio – è stato interessato spesso dal passaggio della corsa, anche se non in tutte le edizioni. Invece, adesso abbiamo convinto la direzione della RCS che il Giro d’Italia non può fare a meno dell’Abruzzo. Lo stesso presidente del gruppo RCS Cairo ci ha dato atto di aver lavorato bene e si è entusiasmato. Certo, il prossimo anno non avremo la Grande Partenza e non l’avremo forse per molto tempo anche perché la concorrenza è agguerritissima ma siamo certi che l’Abruzzo reciterà un ruolo importante anche nei prossimi anni. Non posso fare anticipazioni – ha aggiunto ancora il presidente Marsilio – ma sicuramente ci sarà da divertirsi. Quello che invece mi sento di prevedere è che abbiamo creato le premesse affinché il cicloturismo faccia a un grande salto di qualità anche nella nostra regione. Del resto, gli investimenti sono stati ingenti non solo sulla Via verde-Costa dei Trabocchi ma su tutta tutta la ciclovia adriatica che parte da San Salvo arriva fino a Martinsicuro. E’ di poche settimane fa anche il decreto che stanzia fondi per le piste ciclabili dell’interno. D’altronde, sono le connessioni necessarie affinché l’intero sistema ciclabile abruzzese possa decollare in termini di attrattività e quindi di presenze turistiche”.

Vino, una Docg Pantelleria Zibibbo per dare futuro a vignaioli locali

Vino, una Docg Pantelleria Zibibbo per dare futuro a vignaioli localiMilano, 8 mag. (askanews) – Si è conclusa a Pantelleria la tre giorni di incontri sul futuro vitivinicolo e agricolo dell’isola dal titolo “Zibibbo è Pantelleria”. Oltre 30 gli interventi che si sono succeduti nei diversi momenti di confronto organizzati dal Comune. Un’iniziativa voluta dal sindaco Vincenzo Campo per promuovere i suoi prodotti e le bellezze della splendida isola vulcanica in provincia di Trapani, ma soprattutto per difendere lo Zibibbo, vite da sempre coltivata dai vignaioli panteschi. Perché oggi il nome Zibibbo figura come vitigno o sinonimo di Moscato nell’etichetta della Doc Sicilia e Igt Terre Siciliane ma non nella Doc Pantelleria.

Tra le tante proposte, anche concrete, la più significativa è quella di costituire un tavolo unico aperto ai soli, singoli, rappresentanti degli attori aventi diritto alla DO e sua tutela, per creare una Docg Pantelleria per il solo Zibibbo Naturale Passito Dolce, che comprenda l’intera e sola produzione della più antica zona dell’isola, cioè la zona Classica. Una Docg che serva a riconoscerne l’identità e ad elevarne il valore, una sola tipologia con una bottiglia e un’etichetta uniche in grado di rappresentare la storia e la tradizione ma anche garantire l’avvenire delle giovani generazioni. Ora spetta solo ai viticoltori e piccoli imbottigliatori panteschi: devono trovare un’unità di intenti e lavorare per la rinascita del vino locale. Una sponda possono trovarla nell’associazione che si è costituita di amici (non panteschi) di quest’isola, ma anche in chi, durante questa tre giorni, si è offerto di fare una ricerca e sperimentazione di ceppi di zibibbo antico con piede franco, e chi di lavorare ad una zonazione innovativa. L’Amministrazione locale c’è: il sindaco Campo ha ricordato i 52 milioni di euro che arriveranno grazie ai fondi del Pnrr.